mercoledì 14 ottobre 2015

Against Against Autism Cures Scott Alexander

Against Against Autism Cures Scott Alexander
  • esiste un movimento x la libertà di cura degli autistici.
  • problema: l autismo è una malattia?...
  • la psichiatria ha categorie flessibili: depressione schizo: dalla quasi normalità all invalidità totale...
  • ma il range record spetta all autismo: c è il genietto e c è chi nn parla ed è continuamente violento...
  • x matthwes e silberman l autistico danneggia se stesso se lasciato solo. i guai che combina sono da imputare all istituzione...
  • le horror story sul trattamento degli autistici sono comuni e si capisce quanto le brutalità li danneggino. ma see ne deduce forse che nn abbiano bisogno di una cura?...
  • trattare bene l a. impedisce che le cose degenerino ma nn le normalizza affatto...
  • l a. soffre: il 30% è epilettico e ha sofferenze fisiche...
  • il 50% ha disordini cognitivi: schizo tourette ecc....
  • metà degli a. si ferisce e più di metà è aggressivo. le prob. di suicidio sono molto più alte. tutto in assenza di maltrattamenti. 3/4 hanno problemi alimentari. quasi tutti hanno problemi del sonno...
  • x i genitori la decisione di internare è dura sofferta e inevitabile...
  • matthewes e silberman accusano kanner di incolpare i genitori ma è quello che fanno loro condannando chi interna...
  • e l a. da grande? come sarà il suo outcome? varia da poor a very poor. zero lavoro. zer amici...
  • e l a. che se la cava brillantemente di cui leggiamo sui giornalu? esistono. ma vanno dal 4% al 10% della popolazione totale...
  • è chiaro poi che la vita in istituto è dura: altri scelgono x te!...
  • l a. è una malattia? l a. soffre? direi di sì: sono sensibili si feriscono hanno crisi epilettiche si suicidano.
  • se nn vogliamo definire il termine malattia definiamo almeno quello di sofferenza. un a. che vuole tagliarsi le dita nn sembra tanto felice della sua condizione...
  • frenare la ricerca di medicine al grido "nn è una malattia" è grave xchè ci mette nelle mani dei politici. vi fidate di più di un biologo o di un politico?...
  • il mondo senza autismo xde qlcs? sì gli a. hanno uno stile di pensiero unico...
  • se esistesse una cura preventiva genetica i genitori dovrebbero sottoporvisi
conclusioni

THE ECONOMICS OF SZASZ PREFERENCES, CONSTRAINTS AND MENTAL ILLNESS di Bryan Caplan

THE ECONOMICS OF SZASZ PREFERENCES, CONSTRAINTS AND MENTAL ILLNESS di Bryan Caplan


  • tesi: il modello che postula il malato mentale come un tale con preferenze estreme è il migliore
  • vantaggi: rientrerebbe nel modello economico tradizionale
  • nella teoria economica le scelte sono determinate da due fattori: preferenze e vincoli di bilancio. le scelte del malato mentale sarebbero preferenze
  • obiezione 1: sandy si barcamena tra due lavori spiacevoli che rendono poco, non ce la fa più ad andare avanti fino al giorno in cui si sente stanca e svuotata, va dal medico che gli diagnostica una depressione, poi torna a casa e sta a letto tutto il giorno. Bob è un manager di successo che vuole partecipare alla maratona di Boston ma questa settimana è stracarico di lavoro, quando rientra a casa si ritrova stanco e demotivato, va dal medico che gli diagnostica un'influenza. il giorno dopo anziché allenarsi per la maratona se ne sta a letto. Da notare che influenza e depressione possono avere un'origine molto simile: un corpo stressato che abbassa l'azione del sistema immunitario. Orbene: perché dovremmo credere che quella di sandy è una scelta mentre quella di bob un vincolo esterno?
  • risposta obiezione 1: la causa fisica non è rilevante finché non stabiliamo il nesso causale: è lo spirito che aziona i corpi o sono i corpi che determinano l'azione dello spirito? nella storiella ci sono chiari indizi che i nessi siano diversi: bob rinuncia ad un compito piacevole (la maratona), senza contare che per lui il lavoro stesso è gratificante e in qualche modo piacevole. sandy rinuncia alla tortura dei suoi due lavori.
  • obiezione 2: ammettiamo di entrare di nascosto nella stanza di john e iniettarli mentre dorme la sostanza X che tra i suoi effetti collaterali induce depressione. Quando si sveglia john è fortemente depresso e torna a letto. qui non c'è stata scelta, eppure c'è depressione!
  • risposta obiezione 2: infatti qui sappiamo con certezza che non c'è stata scelta ma questo è un caso che non abbiamo ragione di veder realizzato nella realtà, a meno che di essere di fronte ad una truffa. in condizioni normali è più ragionevole che sia il libero arbitrio a determinare il comportamento apatico.
  • obiezione 3: perché i disturbati mentali chiedono aiuto e si dicono malati e infelici per la loro condizione?
  • risposta a obiezione 3: è una buona tattica per ricevere aiuti a buon mercato quando servono.
  • obiezione 4: se quelle dei disturbati sono solo preferenze estreme dobbiamo concludere che sono preferenze molto disordinate: ora vogliono abusare di una certa sostanza, poi vogliono smettere, poi ancora vogliono tornare alla sostanza...
  • risposta obiezione 4. forse in alcuni casi estremi bisogna anche concludere così ma non nel caso descritto. cosa c'è che non va in termini razionali in un alcolista che ragiona così: "ora, nelle condizioni in cui sono, scelgo di bere, lo trovo piacevole. poi, lo so già, toccherò il fondo, un punto in cui nemmeno il bere è più piacevole, sarò una merda. ebbene, in quel momento chiederò aiuto dicendo che voglio smettere, la gente si impietosirà e mi soccorrerà. quando tornerò nella condizione in cui sono ora tornerò a bere. ben inteso: se durante il mio recupero dovessi per caso giungere ad una condizione più piacevole di quella attuale (magari con tanti amici, magari con una posizione di rispetto negli aa) non posso escludere a priori di optare per conservarla anziché per rovinarmi di nuovo con la bottiglia.
  • ADHD Overall, the most natural way to formalize ADHD in economic terms is as a high disutility of work combined with a strong taste for variety. Undoubtedly, a person who dislikes working will be more likely to fail to 'finish school work, chores or duties in the workplace'. Similarly, a person with a strong taste for variety will be 'easily distracted by extraneous stimuli'. symptoms of inattention are worded to sound more like constraints. However, each of these is still probably best interpreted as descriptions of preferences.
  • lo scientismo è solo una delle tante filosofie della mente. What about all the contrary scientific evidence?  It's not really contrary.  The best empirics in the world can't resolve fundamental questions of philosophy of mind.
  • Critics often cite findings of 'chemical imbalances' in the mentally ill. The problem with these claims, from a Szaszian point of view, is not that they find a connection between brain chemistry and behavior. The problem is that 'imbalance' is a moral judgment masquerading as a medical one.
  •  make such a big deal about the difference between preferences and constraints. If you literally CAN'T do something, it makes sense to say you have a "disorder." If you're perfectly able to do something but don't like it, it doesn't. How can you tell the difference? As I say in the paper, see if sufficiently strong incentives change behavior. If you do X given sufficient motivation, you CAN do X.
continua



martedì 13 ottobre 2015

HL ITALIANO Foolproof di Greg Ip

Foolproof  di Greg Ip
  • finanza. summers: ormai le banche hanno gli strumenti x stabilizzare qls crisi...
  • finanza. minsky: gli interventi della fed hanno scongiurato molte crisi finanziarie ma lo hanno fatto alzando i rischi ovvro gonfiando  la bolla della grande crisi quella in cui tutti soccomberanno...
  • dal 1982 al 2007: calma piatta nella finanza. attivismo della fed. comportamenti ad alto rischio degli attori. la grande crisi decennale partita nel 2007…
  • le medicine rilassano il corpo. i rimedi rilassano i comportamenti...
  • la fiducia negli argini causa il disastro di katrina...
  • la fiducia in un euro permanente lo porta quasi a collassare...
  • la fiducia nei canali di scolo porta al disastro di fukushima...
  • quanti più sicuro è un argine tanti più danni farà l alluvione...
  • gli incendi sono dovuti al cambiamento climatico? forse. di sicuro gran parte di essi si spiega con la crescente efficienza dei soccorsi...
  • la paura è la più efficace misura di sicurezza...
  • le vittime dei freni antibloccaggio...
  • il caschetto dei giocatori ha mutato le fratture nn le h ridotte...
  • se il bimbo nn è nel suo seggiolino vai più prudente? allora significa che se sta nel seggiolino sei più spericolato...
  • più l ambiente è complesso più la catastrofe è possibile...
  • la storia del titanic: la nave inaffondabile...
  • la borsa non è un posto x vecchi: la memoria fa stare prudenti con profitti bassi e clienti in fuga...
  • tutto si fa in nome della stabilità. giusto studiare come arricchirsi ma giusto scoprire i segreti della vita sicura e della stabilità illusoria...
  • il desiderio di stabilità confliggere con quello di complessità e specializzazione.
  • il rischio è come un batterio: lo cauterizzi ma lui riemerge mutato altrove...
  • VAR value at risk: valuta soppesando la volatilitá passata: un lungo xiodo di stabilità spinge ad esporsi...
  • guaio: la fede nella storia passata...
  • europa: grande crisi frutto del grande successo: dopo l unione tassi bassi al sud.ma la moneta facile ha contribuito ad aggravare la crisi successiva...
  • tesi: l instabilitá nn deriva da cattivi comportamenti ma da periodi molto prolungati di stabilità. il moralismo ci fa xdere di vista qualcosa...
  • l illusione statistica: nel mondo delle conseguenze inintenzionali (negatività più rare e più intense) l illusione statistica può essere forte...
  • il trade off è positivo? nn lo sappiamo...
  • confronto con sam peltzman: in un mondo complesso l'effetto peltzman s'intensifica
  • confronto con taleb: nel mondo della sicurezza obbligatoria i cigni neri aumentano le loro probabilità.
continua

lunedì 12 ottobre 2015

Capitalismo ed esistenzialismo

Free Market Existentialism? http://bleedingheartlibertarians.com/2015/10/free-market-existentialism/

Firm Inefficiency di Robin Hanson

#hanson inefficienza

Firm Inefficiency di Robin Hanson
  • le grandi imprese sono inefficienti xchè 2 ipotesi: 1 bias 2 costi d agenzia
  • ricorda: c'è una concorrenza coi gruppi esterni ma anche una concorrenza tra gruppi di potere interni
  • 1 come mai la produttività aumenta quando entra un competitore?
  • 2 i fannulloni sono noti ma vengono fatti fuori solo se c è un pretesto più ampio
  • 3 preferenza verso i processi elaborati all interno piuttosto che importati dall esterno
  • 4 yes man: ce n' è in abbondanza
  • 5 opa ostili: la legislazione che le limita protegge i manager
  • 6 paghe dei ceo: sembrano svincolate da una logica efficientista
  • 7 un fiume di briefing inutili
  • meeting hanno spesso lo scopo di ostentare accordo su scelte giá prese che quello di prendere decisioni
  • 8 valutazione distorta dei dipendenti: ogni boss ha i suoi favoriti che coincidono con quelli che ha assunto xsonalmente
  • 9 troppa importanza ai titoli di studio
  • 10 scarsa propensione agli esperimenti
  • 11 scarsa propensione a controllare e documentare predizioni ed esiti effettivi. eppure nei meeting la gente nn fa altro che prevedere il futuro
  • 12 il boss non  premia chi sente migliore di sè
  • 13 l info nn è trasparente: che bisogno c è di limitare gli accessi? solo un modo di preservare il potere
  • 14 una valanga di consulenze inutili al solo scopo di pararsi le spalle
  •  le consulenze sono spesso adottate x incrementare il prestigio dell organizzazione piuttosto che l efficienza
  • 15 poco telelavoro farebbe risparmiare molto
  • 18 spesso i manager di potere espongono vaghe filosofie per ottenere alleati senza imporre costi a nessuno...
continua

Il bello della musica

Dove sta il bello nella musica?
Ardua domanda. Urge sdrammatizzare immediatamente.
kivy
No, quella roba qua sopra non è un’ opera d arte, e nemmeno la simboleggia. È un disegnino che ho fatto personalmente in soggiorno cinque minuti fa.
Nonostante la sua rozzezza serve alla bisogna poichè mi serve un’analogia e non un esempio.
Dunque, punto primo: per apprezzare una musica bisogna dapprima coglierne il senso.
Se il linguaggio della musica fosse un linguaggio naturale tra i tanti il percorso per giungere a questo risultato sarebbe noto. Uno si mette lì di buzzo buono e comincia a studiare la grammatica e il lessico. Ma purtroppo le cose non stanno così, il linguaggio della musica è un linguaggio sui generis.
In che senso “sui generis”? E qui parto con le analogie.
Torniamo allora al disegnino di cui sopra. Qual è il suo senso? A cosa rinvia?
Risposta ingenua: rinvia ad una ragazza o qualcosa del genere!
Sbagliato. Rinvia a “Sara”.
Chi ci fa caso lo vede piuttosto chiaramente, c'è scritto!: le "s" non sono altro che i capelli e le braccia, il volto sorridente con gli occhi forma poi delle "a", e infine il corpo con le gambe non è altro che una grande "r".
Altra domanda: che doti bisogna avere per realizzare il disegnino?
Bè, bisogna conoscere l' anatomia di una donnina e saperla poi riprodurre sulla carta con un pennarello.
Che doti bisogna avere per comprendere il disegnino? Bisogna essenzialmente conoscere le lettere dell’ alfabeto.
Ma soprattutto bisogna avere l’ immaginazione sufficiente per scovarle nel disegnino e metterle in fila affinché acquistino un senso compiuto.
Ecco, lo scambio musicale funziona all'incirca così: da una parte c’ è un tale che conosce a menadito le donnine e le sa disegnare, dall’ altra un tipo che le guarda in caccia di lettere e parole dal senso compiuto.
L’ immaginazione è la facoltá fondamentale su cui far leva per compiere per benino tutto il fondamentale lavoro “trasformativo”.
Fuor di analogia: "donnine, "lettere" e "parole" sarebbero concetti da sostituire con "strutture formali", "emozioni", "stati d'animo", eccetera,  eccetera.
Concludo con quattro osservazioni in parte rilevanti per la discussione partita in seguito al post del sette.
Prima osservazione. Se guardo il disegno vedo una donnina anche se non volessi farlo. Per vedere le lettere invece devo sforzarmi.
Per questo i filosofi, a proposito della musica, parlano di "oggetto intenzionale": il bello non viene da te, devi stanarlo tu con la volontá e l’immaginazione.
Seconda osservazione: per scovare le lettere non è fondamentale saper disegnare le donnine, così come per saper disegnare le donnine non è fondamentale conoscere le lettere.
Per questo i filosofi, a proposito del musicista, parlano di intentional fallacy: puoi essere anche un insensibile ottuso che ha ben poco da dire sul senso della sua opera e restare ciononostante un notevole artista.
Terza osservazione. Il bello non è né rappresentato né contenuto nella musica ma emerge grazie al lavoro immaginativo dell'ascoltatore.
Per questo gli psicologi trattano l'esperienza musicale con gli strumenti messi a disposizione dalla psicologia gestaltica piuttosto che con quelli tipici del cognitivismo.
Quarta osservazione. Per quanto l' esperienza soggettiva dell'ascolto sia essenziale per realizzare la bellezza di una musica, nulla si ricava da queste considerazioni circa la natura oggettiva del giudizio estetico.
Anche qui mi spiego con un'analogia: i numeri. I filosofi considerano "i numeri" concetti che emergono nell' interiorità dell'uomo senza per questo negare necessariamente la loro natura oggettiva.
Bibliografia:
Un classico contro questa impostazione: “Il bello musicale” di Eduard Hanslick.
Un classico che appoggia questa impostazione: “Estetica come scienza dell'espressione” di Benedetto Croce.
Un contemporaneo contro questa impostazione: “Filosofia della musica. Un'introduzione” di Peter Kivy.
Un contemporaneo che appoggia questa interpretazione: “Comprendere la musica. Filosofia e interpretazione” di Roger Scruton. 

sabato 10 ottobre 2015

Innovazione

http://marginalrevolution.com/marginalrevolution/2015/10/the-future-is-here-just-not-evenly-distributed.html
the problem is not a lack of innovation it’s a lack of innovation diffusion

spiegazione alternativa: o-ring production

Cos'è un oggetto intenzionale?

In filosofia si usa il concetto di "oggetto intenzionale". Si tratta di qualcosa che io riesco a capire solo se lo voglio fare, solo se m'impegno con la mia immaginazione. Prendiamo una frase del tipo "la mela è sul tavolo" se uno la pronunciasse davanti a me io la capirei anche se non la volessi capire, anche se non decidessi di applicare ad essa la mia immaginazione. Questo perché il linguaggio naturale non costruisce oggetti intenzionali. Certo, puo' darsi che una frase difficile richieda uno sforzo per essere compresa e la produzione di questo sforzo sia intenzionale ma cio' non toglie che quella frase non sia affatto un oggetto intenzionale poiché quella frase è realizzata grazie ad un linguaggio che non ha le potenzialità per costruire oggetti intenzionali. L'immaginazione non ha un ruolo in questo lavoro.

Ebbene, molti filosofi considerano la musica un oggetto intenzionale.

The Purchase of Intimacy Viviana A. Zelizer

The Purchase of Intimacy Viviana A. Zelizer
  • Intimità e denaro: in che relazione stanno? Il libro studia tutte le teorie in merito....
  • Scopo del libro: c'è incompatibilità? come viene aggirata?...
  • Tesi: c'è molta molta economia più o meno mascherata dietro la formazione di solidi legami sociali...
  • Un luogo dove i nodi vengono al pettine e si getta la maschera: i tribunali...
  • Indizio: quanto denaro viene investito nella costruzione del legame. Molto, sebbene le modalità siano cruciali...
  • Quando il connubio cuore e denaro si rende necessario x noi si fa presto a trasformare il significato che diamo a concetti che magari un attimo prima ritenevamo incompatibili...
  • Come l'onnipresenza del mercato influenza la ns vita intima?...
  • Prendiamo un problema: come ci si divide i lavori domestici, o le risorse familiari, o la cura dei bimbi, o le incombenze varie. Che tecniche di contrattazione vengono adottate?

Xxxxx
  • il caso: p. e m. sono da tempo compagni - anche se formalmente lei è la sua schiava - ma nn possono farsi doni x la legge della louisiana....
  • ancora oggi la natura della relazione fa nascere diritti e doveri economici implicito che solo il tribunale esplicita...
  • attacco alle torri gemelle. a chi spetta il risarcimento federale destinato alle vittime? alle mogli ormai separate di fatto? alle notorie amanti? il caso della compagna lesbica penalizzata in favore del fratello....
  • cosa si vuol dimostrare? che l intimità costruisce relazioni economiche implicite le due dimensioni nn sono affatto separate sebbene sia buona norma nn mischiarle in modo esplicito....
  • oggi sappiamo che nella relazione intima si contratta eccome. bisogna capire xchè lo si fa in modi così particolari. Perché non prendere un pezzo di carta e buttar giù le clausole?
  • àcos è l intimit? implica conoscenza profonda e relazione intensa con l altro. grande attenzione all altro...
  • include: conoscenza dei segreti del corpo e costruzione di rituali xsonalizzati. un linguaggio personale e un accettazione dei difetti anche fisici. assenza d imbarazzo x cose imbarazzanti. fiducia....
  • si tratta di definizioni vaghe che includono relazioni diversissime dal figlio/genitore al boss/segretaria....
  • una distinzione: 1) relazioni che possono produrre danni informativi 2 o danni affettivi. tuttavia è più pertinente considerarle in un continum...
  • c è chi definisce l i. in base alle emozioni che evoca. ma sono troppe e troppo variegate...
  • costante: chi ha una relazione intima - x es di natura sessuale - ci tiene ad etichettarla. forse x regolare meglio i flussi di denaro? ...
  • come pagare lo psicologo? l ordine è particolarmente attento a consigliare forme mediate x nn danneggiare il vincolo. ma tutta la relazione è codificata dalla deontologia. come si spigano distinguo tanto particolareggiati?...
  • Come si relazionano intimità ed economia? ci sono tre risposte possibili
  • prima risposta: sono incompatibili, bisogna quindi distinguere due sfere quella intima e quella economica affinché il conflitto sia relegato nella seconda senza inquinare la prima. ci sono due mondi nettamente separati: affettività e calcolo economico. il contatto tra le due crea inquinamento e corrompe la morale. l es. di michael walzer fred hirsch. e anche l i. può contaminare l economia. slo un mercato ripulito dai sentimenti genera efficienza. capitalismo: sia i critici che i sostenitori concordano che espelle il solidarismo.
  • friedman e la responsabilità sociale dell impresa: teniamo ben distinte le due sfere. chi nn lo fa si condanna a corruzione mafia corporativismo.
  • rifkin e l ipercapiralismo: il mercato oggi è puro e nn più temprato da forme relazionali.
  • seconda risposta: nn c è reale distinzione ma solo una normale contrattazione di mercato in cui si etichetta la relazione x regolarne le conseguenze...
  • intimità e denaro spesso viaggiano insieme: baby sitter adozione asili doni in denaro al matrimonio rimesse emigranti prestiti tra amici eredità. relazioni e denaro...
  • riduzionismo economicista (pragmatismo): anche il sentimento ha una sua razionalità economica che può essere smascherata. l economicismo ha portato il più serio attacco alla teorie dei mondi contrapposti...
  • posner: il paradigma law and economics applicato alla sessualità: scava scava la sessualità funziona come la borsa...
  • david friedman: i contratti a lungo termine funzionano x il matrimonio come x le imprese...
  • x gli economicisti la prostituzione è un mero scambio di mercato...
  • x i culturalisti (costruttivisti) tutto è ideologia. la prostituzione esprime un isola di pluralismo della sessualità che contesta l egemonia del matrimonio. in qs senso basta l idea: è concepibile protituz. senza sesso...
  • x i politicisti tutto è sete di dominio e il potere spiega anche le relazioni. l analisi del patriarcato appartiene a qs costola...
  • x i politicisti la prostituzione esprime il dominio dell uomo...
  • anche la seconda soluzione sembrerebbe mantenere le due sfere ben distinte anche se suggerisce un meccanismo ipocrita x connetterle...

  • terza risposta: nn c è distinzione e nemmeno contrattazione ma un tentativo di connettersi in modo appropriato con l altro...
  • tesi: noi dedichiamo molte energie a costruire la relazione più appropriata con l altro. anche gli scambi di denaro servono a qs: è un dono? è un compenso? è un corrispettivo? se la relazione conta la modalità nn conta meno della quantità. le due sfere nn sono separate ma nemmeno tutto può essere ridotto ad economicismo...
  • obiettivo: max connessione ottimale. una buona relazione è un bene in sè e va considerato come tale nel bilancio complessivo. l economicista la considera invece solo uno strumento...
  • noi costruiamo la relazione con: nomi pratiche simboli rituali...
  • nn esiste la relazione ottimale a cui tutte devono tendere ma esiste un mix ottimale di relazioni che dipende dalle preferenze del singolo...
  • l attività economica è uno dei tanti contesti in cui prosegue qs incessante lavoro di costruzione...
  • connettersi in modo appropriato riduce l incertezza (imho: ma qui siamo ancora nell ambito della razionalità economica)...
  • il xicolo di confusione rafforza l attività rituale di marcamento dei confini...
  • imho: la connessione appropriata crea una rete che dà sicurezza. ma xchè allora nn stipulare dei contratti? Ipotesi: forse xchè essendo contratti di lungo xiodo e necessariamente incompleti c è di meglio. l adesione a certi rituali offre più garanzie di compliance ed enforcement. in qs senso i comportamenti nn sono meno razionali ma nn utilizzano gli strumenti tipici dell economia. diciamo che hanno una razionalità culturale più che economica..
  • il grado d intimità è un buon misuratore della relazione. una valvola utilizzata nella regolazione...
  • l opera di demarcamento è spesso impotente senza il contributo istituzionale. x es. il matrimonio...
  • a volte si adotta la retorica dei mondi ostili nn xchè ci sicrede realmente ma sempre in vista di configurare al meglio le relazioni...
  • rituali simboli e altri medium configuramo una semantica del denaro...
  • oggi il denaro è xvasivo e la sua presenza deve essere fronteggiata da chi s impegna a connettere la sua vita. i sostenitori dei due mondi sono preoccupati
  • imho: nell'opera di connessione il rituale sostituisce spesso il contratto. Perché? Perché il rituale è un veicolo, è mobile e a muoverlo sono le forze dell'ordine spontaneo. Il contratto è di per sé statico, si muove solo con l'accordo delle parti. In più il rituale genera un movimento coordinato con quello degli altri, il contratto genera invece isolamento e la sua revisione non puo' essere coordinata con l'insieme.
continua

venerdì 9 ottobre 2015

Nella cameretta di Silvia

Condizioni necessarie per l'esperienza estetica.

Facciamo il caso di una ragazzina un po' tamarra e priva di ogni cognizione musicale che dalla sua cameretta nelle case popolari della periferia ascolti "Silvia" di Vasco Rossi.

Compie un'esperienza estetica autentica?

Per certo non lo sapremo mai poiché l'esperienza è qualcosa di interiore, non visibile ad occhio nudo e non misurabile col metro. Tuttavia, possiamo osservarla da vicino per trarne degli indizi.

Dopo l'ascolto dice tra sé: "bellissima canzone, mi ha emozionato un casino".

Poi pensa: "mi ha proprio toccata sul vivo, sento che parla di me, ha colto la mia natura più intima, mi ha fatto rivivere qualcosa di profondo che mi riguarda vicino, allora forse esisto anch'io!"

Infine aggiunge: "Vasco, sei grande, mi conosci meglio di quanto mi conoscano i miei amici e i miei genitori, con canzoni come questa sai raccontarmi come io non saprei fare, grazie di esistere, mi viene da piangere dalla gioia, adesso esco di qui e spacco tutto".

Nel dire e pensare tutto questo è sinceramente commossa, piange di felicità, si sente compresa e parte di una comunità più vasta.

Ora, perché dovrei negare statuto di esperienza estetica a quanto è avvenuto in quella cameretta?

Stando alle parole della protagonista ricorrono tutti gli elementi di per dire che ha sperimentato l'azione reale del bello su di sé: le sue reazioni sono sincere e tipiche.

Una teoria estetica che negasse tutto cio' sarebbe come minimo astrusa. Suggerisco di sostituirla al più presto.

Aggiungo che tutti noi, probabilmente, abbiamo vissuto le emozioni estetiche più potenti in età adolescenziale. Perché? Forse perché in quella parte della nostra vita stiamo costruendo un'identità e la bellezza in tutto cio' ha un ruolo fondamentale. Si tratta di un momento in cui siamo particolarmente sensibili e la risorsa fondamentale per apprezzare il bello è proprio questa: la sensibilità.

https://www.youtube.com/watch?v=TwZXs62fTfM

p.s. siccome queste considerazioni sono ispirate da una discussione con Davide, ci tengo a precisare che una pera di eroina fa tutt'altro effetto e suscita tutt'altre reazioni.



**********

Ora si noti che il "dominio della tecnica e della forma":

- non è condizione sufficiente per l'esperienza estetica (vedi il caso dell'ascoltatore sordo),

- non è condizione necessaria per l'esperienza estetica (vedi caso della tamarra delle case popolari),

- non si riscontra necessariamente nella realtà empirica (vedi teoria della variabile spuria),

- non è correlata, se non in senso banale, alla qualità artistica nemmeno nell'atto produttivo.

Perché mai dovremmo dare a questa variabile un ruolo importante nella nostra teoria estetica? Una teoria, a parità del resto, è tanto più potente quanto più è semplice.

giovedì 8 ottobre 2015

La tecnica come variabile spuria

Molti notano che tra i musicisti (coloro che dominano la tecnica esecutiva) la capacità di giudizio estetico sia mediamente più elevata, ma forse la tecnica in sè è una variabile spuria. Costoro, infatti, per poter acquisire una tecnica adeguata, si sottopongono ad un  contatto più prolungato con le opere e sviluppano necessariamente anche una sensibilità e un giudizio estetico più affinato dato questo loro privilegio (possono per esempio fare confronti con la tradizione o con altri autori eccetera). Se questo è vero la capacità di giudizio estetico non è dovuto alla tecnica acquisita ma all'esperienza di ascolti ripetuti e meticolosi.

Is Food the New Sex? Mary Eberstadt

Is Food the New Sex? Mary Eberstadt - i punti toccati
  • esiste un un trade off tra cibo e sesso...
  • sesso e cibo: stessi appetiti stesso lessico. i due discorsi si incrociano spesso con doppi sensi imbarazzanti...
  • sesso e cibo: entrambi danno gioia come possono portare alla rovina....
  • s. e c.: in tutte le civiltà sono sottoposti a regole...
  • cosa succederebbe se nn ci fossero regole. d altronde viste le analogie è logico aspettarsi un trattamento equipollente.
  • oggi: l accesso al cibo è illimitato. l accesso al sesso anche, grazie agli antic....
  • anche la morale facilita l illimitato: ghiottone nn è più un insulto e casto nn è più una lode...
  • ciò nn significa che nn esistano altre ragioni x contenersi: malattie...
  • betty: casalinga trentenne anni 50. jennifer: sua figlia oggi della stessa età.
  • la cucina di b.: piena di scatolette con zuccheri e carni rosse a volontà. il freezer pieno di carne congelata. cibo fresco: giusto qlc patata. il pranzo è un cerimonia si mangia di tutto e si pulisce il piatto...
  • j.: meno cerimonie tavolo spoglio più attenzione al cibo: si compra organico e la carne rossa è bandita. nel freezer solo ghiaccio nel frigo solo succhi e soia vegetale...
  • j. porta in tavola la morale. mangiare una certa roba può essere giusto o sbagliato. un problema estraneo a b. j. non impone ma pensa al mondo come sarebbe migliore se tutti fossero come lei. ha i suoi imperativi categorici e nn manca di evangelizzare le amiche...
  • b.: vede il cibo come scarso e le preoccupazioni di j. gli sembrerebbero assurde...
  • ma a parte la scarsità per b. il cibo è una questione di gusti nn di morale...
  • b.: il sesso fuori dal matrimonio è un obbrobrio. gli scandali di b.: il vicino che è scappato con l amante. la tizia che ha avuto una figlia e si è ritirata dalla scuola. lo zio con la gonorrea....
  • b.: il sesso nn è una questione di gusti. ci sono delle regole. bisogna superare un test kantiano...
  • b. e j. hanno posizioni molto diverse su s. e c. ma si noti posizioni simmetriche...
  • imho: si noti come il ruolo della purezza nn sia affatto obsoleto nelle nuove generazioni nn sia un portato ormai obsoleto della tradizione. no. ha solo cambiato oggetto a cui applicarsi...
  • il cibo nn è digitalizzabile. nn è banalizzabile. richiede relazione. qs lo rende un buon candidato al ruolo di idolo...
  • il culto del macrobiotico e della salute totale...
  • vegetarianesimo: morale e salute. storia con chiari agganci con le sette religiose presbiteriane...
  • lo scisma tra macrobiotici e vegetariani ricorda uno scisma religioso...
  • il culto del Km0 nato in francia. nato con motivazioni religiose oggi è ricoperto di moralismo e giudizi di valore. ci sono ormai veri s propri sermoni ispirati al km0...
  • vegani: codice rigido su tutto. silenzio sul sesso...
  • gastroporno: le immagini iperdettagliate di cibo....
  • sesso libero: meno castità più pornografia x tutti sdoganamento parolacce...
  • "tu sei quello che mangi" nn ha un equivalente nel sesso...
  • la pornografia è adulterio? la domanda oggi nn si pone tanto è diffusa la pornografia ma dal punto di vista logico e della tradizione ha un suo senso. evidentemente sono cambiati i valori...
  • il cibo spazzatura nn è tollerato ma il sesso spazzatura sì...
  • obiezione: ma noi oggi sappiamo molto di più sull importanza della dieta sulla salute...
  • risposta: e allora xchè nn si fa altrettanto col sesso. sapuamo bene tutti gli inconvenienti di una vita sregolata eppure rilasciamo i treni on qs ambito...
  • l uomo sposato vive meglio e di più. il divorzio è una catastrofe finanziaria e prodromo di malattie. i figli illegittimi sono una catastrofe x le mamme single. il sesso disordinato poi ha sempre una vittima predestinata: i bambini. quando la famiglia si sfascia i bimbi corrono rischi di tutti i tipi...
  • la rivoluzione sessuale è stata dannosa specie x i più vulnerabili. gli studi si moltiplicano. ieri nn lo sapevamo oggi sì. eppure la morale sembra viaggiare in senso opposto...
  • Nietzsche chiedeva la neutralizzazione del sesso. oggi noi sappiamo cosa comporta tutto ciò. ci comportiamo forse di vonseguenza? no. perchè? forse xchè abbiamo un nuovo riferimento per la ns idea di purezza: il cibo. le conseguenze fattuali contano ben poco...
  • la rivoluzione sessuale ci ha reso orfani e cerchiamo nel cibo una nuovo idolo
continua

mercoledì 7 ottobre 2015

Dieci canzoni dei Beatles valgono quanto una sinfonia di Beethoven?

Dieci canzoni dei Beatles valgono una sinfonia di Beethoven? 

Ardua domanda, tralasciamo la risposta finale per concentrarci sul metodo più adeguato da seguire per giungervi.

Urge analogia: quanto vale una tratta da 100 euro?

La tratta ha un valore potenziale, una probabilità d'incasso e un valore reale (che dipende da chi è il nostro debitore).

Poniamo che il debitore sia Wanna Marchi e la  probabilità d'incasso sia solo del 20%.

Il valore potenziale della tratta è 100 ma quello reale è 20.

Cerchiamo ora di identificare questi tre valori nel caso che ci interessa.

Per farlo immaginiamo che esista l'ascoltatore onnisciente, una figura immaginaria ma facilmente concepibile. Un tale che conosce tutto di tutto e ha fatto tutte le esperienze umane.

Costui potrebbe dirci che il pacchetto di canzoni beatlesiane vale 50 e la sinfonia vale 80.

Ora sappiamo la bellezza potenziale dell'opera ma qual è la loro bellezza reale?

Bisogna stabilire una "percentuale di realizzazione" e questa dipende necessariamente dal pubblico del momento in cui avviene la valutazione e dai condizionamenti storico-sociologici che riceve dall'ambiente in cui è immerso.

Nel nostro periodo storico ipotizziamo che la "percentuale di realizzazione" del pacchetto di canzoni sia 80% mentre quella della sinfonia sia  50%.

Se ne deduce che la bellezza reale delle canzoni uguaglia quella della sinfonia, entrambe le opere possiedono una bellezza reale pari a 40.

Sia le canzoni dei Beatles che la sinfonia di Beethoven qui ed ora liberano la stessa bellezza.

Questa conclusione tiene conto sia di elementi oggettivi (la bellezza potenziale) che da elementi soggettivi (il pubblico).

Come aumentare la bellezza presente sulla terra?

Qualcuno preferisce agire socialmente: plasmiamo la mente del pubblico in modo da alzare la % di di realizzazione delle musiche a più alto potenziale. Altri preferiscono agire artisticamente: realizziamo nuovi prodotti con la bellezza reale più elevata possibile.

Il secondo approccio è quello tipico delle società commerciali (dove la domanda comanda e l'offerta si adegua). E' anche il mio preferito: la manipolabilità delle menti mi lascia sempre scettico, anche quando raggiunge qualche risultato parziale o si nasconde dietro parole più rispettabili come "educazione" o "istruzione".

P.S. nel mio resoconto parto da due premesse: 1) la bellezza non è una proprietà dell'oggetto artistico ma un'esperienza interiore 2) la bellezza contiene sia elementi oggettivi che soggettivi.



Understanding Music: Philosophy and Interpretation Roger Scruton

Understanding Music: Philosophy and Interpretation Roger Scruton
  • Suono: proprietà vs evento (della coscienza): i sordi e il suono
  • fenomeni vs oggetti... internalismo vs estrrnalismo... x' un sordo non saprà mai cos è un suono?
  • la comprensione dei suoni è sganciata dalla comprensione della loro produzione (musicista vs non musicista)
  • psicologia sperimentale: non sembra che la connessione tra suoni e fonte sia privilegiata, come ritengono gli evoluzionisti

Xxxxx
  • il significato della musica è ciò che comprende chi capisce la musica
  • come riconosciamo chi comprende la musica? w. assimila la compr della musica alla compr. della mimica facciale
  • la grammatica musicale (es tonalità o dodecafonia) non è la grammatica della musica. non si capisce la musica spiegandone la grammatica
  • linguaggio naturale vs musica: la comprensione della prima è testimoniata dall uso corretto. x la musica qs non vale
  • x w comprendere la musica (come la mimica) equivale a comprendere un espressione. s sostiene che un espressione nn può essere compresa senza interiorizzarla (mettendosi nei panni) e rievocando proprie esperienze
  • 2 significati del verbo esprimere. a w. basta l intransitivo ma a s no. senza l espressione transitiva nn esiste semantica e giudizio. la connessione con l espressione xsonale nn può che essere transitiva
  • l introspezione è decisiva x il giudizio estetico: l esperienza e il coinvolgimento in prima xsona fanno emergere in noi il sentimento della bellezza

Xxx
  • tesi: la metafora è indispensabile x comprendere cosa sia la musica.
  • gestalt: il tutto nn è la somma delle parti
  • oggetto secondario: ciò che emerge dalle parti
  • oggetto intenzionale: oggetto visibile solo grazie alla volontà e all esperienza pregressa
  • immaginazione: facoltà che xcrpisce gli oggetti intenzionali
  • quello che senti (suoni) e quello che immagini (movimento)
  • oggetti intenzionali: xcepiti con l immaginazione grazie a metafore. es: il volto di donna schizzato dall artista

Xxxxx
  • se la musica esprime le emozioni occorre una teoria dell espressione
  • una teoria dell espressione è una teoria estetica anti realista: il bello nn è una proprietà degli oggetti ma un esperienza interiore.
  • esprimere = comunicare l indescrivibile. es far capire cos è il sapore dolce rinviando chi ascolta ad una esperienza
  • i 4 test: convenzione/esperienza...comprensione... valore... struttura
  • la musica come metafora delle emozioni
  • ci si esprime senza riferirsi ad oggetti ma x simpatia
  • la relazione con l opera è una relazione umana x questo implica vizi e virtù
  • la musica congiunge i soggetti che si comunicano ciò che nn si può comunicare
  • l arte mette in relazione il ns solipsismo. è una prova che quando parliamo del colore blu parliamo della stessa sensazione
  • Xxxx
  • quando un suono diventa musica? quando lo ascoltiamo prescindendo dalle sue cause materiali
  • ritmo: cosa distingue quello musicale da quello materiale
  • differenze tra ritmo e tempo
  • il ritmo può emergere dalla melodia o calare dall alto estraneo alla musica (es in certo pop)
  • il discorso ha un suo ritmo... la differenza col tempo qui è evidente.
  • il ruolo della danza

Xxxx
  • adorno rispettato x la sua fede politica. ma per il resto le sue idee erano accolte con malumori. il parallelo con eliot parla chiaro
  • critica della cultura consumistica da sinistra
  • x s: la condanna di a è corretta ma è formulata su premesse sbagliate
  • francoforte vs marx
  • 1968: poichè è ridicolo negare la libertà capitalista (il cfr è con l URSS), si dice che la libertà capitalista è illusoria. Adorno viene allora preso sul serio
  • il grano di verità in adorno era già presente nella bibbia: non sostituite gli idoli a dio
  • kitsch: godimento senza sforzo... mancanza di coraggio ed eroismo
  • jazz/rock: è l america che colonizza l europa. a. nn può che condannare. a. critica tutto condannando chi digerisce di tutto 
  • la riabilitazione del basso ha toccato il suo vertice: non si puo' più nemmeno discriminare tra canzone e canzone.
  • tonalità. a.: la tonalità si è esaurita... è un cliché. s: ok ma  l avanguardia non ci salva certo dai cliché. cosa c è di + noioso e scontato dell ennesimo duchamp o dell ennesimo cage
continua

Xxxxx

Beauty: A Very Short Introduction Roger Scruton

Beauty: A Very Short Introduction Roger Scruton
  • relativismo culturale: il bello nn esiste
  • croce e le due bellezze: Bellezza e bellezza
  • l arte ha un contenuto (inseparabile dalla forma) e và capita
  • rappresentare ed esprimersi: possedere un significato farebbe pensare a una rappresentazione ma il significato dell opera è intraducibile. Croce: l arte è espressione intuitiva... poichè in essa l umano è imprescindibile. 
  • problemi: 1 l arte ha un significato e dire che l arte è un intuizione nulla ci dice del suo significato 2 l intentonally fallacy non sarebbe così evidente se l opera fosse davvero pura espressione
  • esprimere come verbo intransitivo. riprendi la lezione della psicanalisi e dell'evoluzionismo: l'esprezzione è connaturata prima ancora che intenzionale.
  • formalismo: si contraddice usando esso stesso un linguaggio metaforico nello spiegare l opera.
  • capire l opera = capire la logica metaforica
  • l arte si connette alla nostra esperienza emotiva + profonda (il qs senso è espressiva). 
  • la bellezza non è una proprietà dell oggetto ma una esperienza di connessione.
  • l arte come ordine incipiente che ci predispone alla gratuita ricerca di senso
  • arte e verità: ordine e ricerca gratuita di significato... l arte ci conduce alle verità ultime
  • arte x arte: l arte va giudicata solo con il criterio suo proprio... ma x quanto detto prima capiamo che l arte nn può essere moralmente neutrale... il tanto vituperato moralismo nell arte è innanzitutto un errore estetico
  • cos è la bellezza? non una proprietà ben definita ma un' esprienza di ricerca. di ricerca di significato, in particolare. un esperienza dove la ragione gioca un ruolo decisivo. il significato da ricercare ha una natura spirituale
continua

Xxx

Sedici volte

Ad ogni modo è bene, a proposito di pedofilia, che – oltre ad indignarsi per le farneticazioni di un novantenne – ci si renda conto di come oggi stanno le cose, con – come rileva il laicissimo e prestigioso John Jay College of Criminal Justice – la diffusione degli abusi sui minori nelle scuole pubbliche, nelle società sportive giovanili e fra i boy scout non cattolici è sedici volte maggiore di quella riscontrata nelle scuole e parrocchie cattoliche, ambienti dunque sedici volte più sicuri. Intendiamoci: anche un solo pedofilo prete è qualcosa d’inaccettabile, così come del tutto inaccettabili sono le parole di chi giustifica gli abusi o non fosse chiaro nel condannarli.

da giuliano guzzo

Bellezza e musica di genere

La bellezza è oggettiva? Per me sì, ma in un senso particolare.

Non cioè nel senso che si identifica con alcune proprietà oggettive del manufatto artistico.

Aderisco alla tesi per cui la bellezza è un'esperienza. Un'esperienza del soggetto. Un'esperienza di "verità e comunione". Comunione con l'autore. L'opera è bella quando fa vivere questa esperienza.

Ma l'esperienza del soggetto è soggettiva per definizione, quindi la bellezza così definita dovrebbe essere soggettiva.

Sì ma la verità è soggettiva? Poniamo che non lo sia.

Se la verità è una sola probabilmente sperimentarla è qualcosa di unico.

Tuttavia, questo è vero, anche chi coglie una verità ingannevole compie ugualmente una sua personale "esperienza di verità", magari anche intensa e probabilmente molto simile all'esperienza di verità che compie chi coglie la verità unica.

Allora diciamo: che cerca la verità con la scienza, quando s'inganna non porta a casa nulla; chi cerca la verità con l'arte, quando s'inganna porta pur sempre a casa un'"esperienza di verità", magari depotenziata rispetto all'ideale ma che resta pur sempre un bottino di grande valore.

E si puo' andare oltre, considera un'ipotesi azzardata ma plausibile: ci puo' essere chi viene a contatto con una lezione inappuntabile di verità senza però sperimentarla in nessun modo, così come è immaginabile chi viene a contatto con una lezione dubbia che però, magari per la verve dell'insegnante, gli consente di fare ugualmente "esperienza di verità", anche se magari temporanea.

Molti ascoltatori di "musica bassa" fanno esperienza di verità, non si puo' negarlo. Molti ascoltatori di musica alta no. In questi casi la musica bassa è "più bella" di quella alta. Il che non toglie che fare esperienza di verità grazie ad una musica alta non sia qualcosa di particolare.

Come creare il massimo di bellezza in una società? Facendo in modo che si realizzi il giusto mix tra alto e basso. Inutile dire che il giusto mix dipende dai soggetti di cui la società si compone.

C'è una strategia alternativa ma io non ci credo: costruire l'orecchio ideale in tutti gli uomini, bandire la musica bassa e imporre quella alta.

E' più bella una sonata di Beethoven o una canzone di Gershwin? Forse c'è una domanda più utile: crea più bellezza una sonata di Beethoven o una canzone di Gershwin?  Sì, esiste una bellezza potenziale tutta da scoprire sulla quale possiamo fare congetture, tuttavia esiste e forse conta anche di più la bellezza realizzata.






martedì 6 ottobre 2015

Wu Ming contro Saviano

Cosa c'è che non va in Gomorra? Nel libro c'è un "io" ondivago, a volte è Saviano, altre volte altri. le acque si confondono e s'intorbidano. Saviano viaggia in motorino ed è ovunque, testimone di tutto e connettore di tutte le storie in un apoteosi di protagonismo che finisce per oscurare il soggetto. il suo libro non è un reportage e la colpa principale dell autore è di averlo presentato come tale accodandosi all operazione mediatica predisposta per il lancio, la scorta e la vita reclusa che ne è seguita ha fatto il resto.

Pascale contro Saviano

Cosa c'è che non va in Gomorra? l'atmosfera di fiction e l'alternanza tra fatti reali e leggende metropolitane. non puoi farlo se intendi colpire la mafia, che di leggende metropolitane si nutre. se il tuo libro diventa ambiguo la mafia vince perchè la mafia vive di ambiguità.

RIASSUNTO Good and Plenty: The Creative Successes of American Arts Funding Tyler Cowen

Good and Plenty: The Creative Successes of American Arts Funding Tyler Cowen
  • l arte va finanziata? 2 partiti che nn riescono a capirsi. xchè?
  • meglio sussidi diretti o indiretti? più possibilità di compromesso
  • cultura liberale: il valore della diversità
  • conflitto tra valore ec. e valore estetico: l esperto è un consumatore qlnq?
  • l economista deve demistificare il critico x trattarlo come un consumatore qlqn, x qs è tanto odiato
  • giudizio. meglio giudicare un epoca che un opera: guardare alla numerosità e alla varietà dei picchi.
  • specializzazione e qualità spacchettata
  • l economia nn muore mai x' è l unico approccio che consente facili comparazioni
  • l estetico nn considera i costi opportunità l ec. nn considera valori diversi dalle preferenze
  • il dogma della preferenza nn è condiviso da tutti. meglio rassegnarsi
  • preferenze poco definite: punto debole dell economia
  • occorre una teoria etica.. la ricchezza è solo una proxy x altri valori e nn sempre funziona
  • economista: l arte sussidiata crea esternalità?... esteta: l arte sussidiata crea bellezza?
  • ARGOMENTI PRO SUSSIDIO:
  • 1 l argomento dello sviluppo: l arte attira il turismo e bla bla bla... vale x tutte le attività... moltiplicatore e esternalità sono concetti diversi... venezia e il valore della tradizione. argomento cassato
  • 2 l argomento del "ci costa poco": a testa... argomento cassato
  • 3 l argomento della decentralizzazione: il talento è nascosto quanto diffuso conviene si inneschi un processo decentrato x scoprirlo (hayek). i sussidi possono aiutare il mercato a decentrarsi
  • 4 l argomento del prestigio: l orgoglio nazoonale è un esternalità dell arte... i simboli contano
  • 4 sembre l argomento sotteso ai finanziamenti centrali: il pop crea + esternalità ma non viene sussidiato... i musei sono un altro segno... l arte fa anche molti danni

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  • internet e la cultura: varietà e decentralizzazione
  • ma internet minaccia il copyright
  • copy... best=il governo compra (asta o prediction market) e le rende disponibili
  • la legge del copy è necessariamente vaga e discrezionale... neanche i libertari sanno che pesci prendere
  • come evolverà il copy? nella storia mai tanto copy come oggi
  • tecnologia... il copy è facile da aggirare: chi protegge lavora con tecnologie fisse chi decripta col flusso tecnologico che progredisce... oggi la protezione ad oltranza del copy è uno spreco di risose
  • fortunatamente la merce culturale ha un valore simbolico: uno vuole l originale x far parte del gruppo... i fornitori di cultura si concentreranno sul lato simbolico anzichè su quello sostanziale coperto dal copy... i libri esemplificano: gran parte dei libri comprati nn sono letti... comprare libri è un pò come votare... xchè prendersela tanto coi pirati e poco con le biblioteche? entrambe diffondono
  • il mondo simbolico e quello sostanziale saranno sempre più separati: su internet reperiremo la sostanza
  • si andrà verso il nn rubabile: eventi dal vivo esperienze uniche... un ritorno dell aurea a fini di profitto
  • musica: x molti scaricare è difficile e la qualità nn è la stessa... xchè il prezzo del cd sale? ormai i consumatori elastici sono perduti
  • musica: a soffrire saranno le major e quindi i musicisti privati dei loro investimenti: meno investimenti tecnologici ritorno alle radici registrata solo musica innovativa... scouting decentralizzato
  • morale: internet abbatte i ricavi dell artista (copy) ma abbatte anche i costi (produzione pubblicità distribuzione)
  • modello 1: musica gratis vs pubblicità... il business passa dalle major alle corporation
  • modello 2: musica vs donazioni
  • estetica... il copy indebolito sposterà l asse dalla cultura di massa a quella personalizzata (che avrà solo vantaggi visto che già nn vendeva)... anche se l originalità (l incontro tra tipi strani sarà più facile) e lo spontaneismo prevarranno su ciò che richiede preparazione anche scolastica (performance capital-intensive)
  • efficienza economica... in cultura le vendite sono un indicatore povero della soddisfazione al netto dei simboli: il fan sperimenta... difficile ora rifilare fuffa... inoltre le major grazie alla rete ricostruiscono la domanda in modo più affidabile
  • efficienza economica... difficile calcolarla xchè nn sappiamo bene cosa cerca l utente: xchè privilegia la musica recente?... evidentemente vuole vivere il qui ed ora insieme agli altri, vuole sentirsi protagonista... ciò significa che le musiche sono sostituibili tra loro e la musica è sostituibili... se se ne produce meno la cosa nn è un problema... il vecchio nn piace a chi si vuol differenziare ma il nuovo è reperibile ovunque... internet produce nuovo a volontà tagliando i tempi di creazione
  • arte... le copie pirata nn hanno mai abbattuto i prezzi degli originali l aura domina
  • cinema... i teatri si sono trasformati in luoghi di piacere... il dvd mantiene la sua aurea soffrono i noleggi... poichè il download è ancora faticoso bassi prezzi e alta qualità possono ancora sconfiggere i pirati
  • costi del copy: ricordo che è una soluzione subottima poichè realizza un monopolio... la soluzione ideale è impraticabile
  • alternativa al copy: licenze a pagamento x chi trasmette... i ricavi agli autori

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  1. consigli di policy
  2. la bellezza va scoperta o va conservata?
  3. proviamo a farci la stessa domanda pensando alla verità scientifica.
  4. se va scoperta meglio aprire molte fonti e decentralizzare il processo
  5. il sussidio indiretto (per esempio con agevolazione fiscale) è un buon compromesso tra purismo critico e purismo economico
  6. le decisioni culturali + importanti: internet copyright.
  7. il sussidio funziona quando il panorama è opaco e il divario tra èlites e massa è chiaro. in questo caso il paternalismo puo' anche avere un senso ma oggi qs condizioni nn ci sono
  8. concentrare i sussidi diretti: si evita la polverizzazione e si responsabilizza l'ente
  9. sussidiare anche i for profit se meritevoli
  10. sussidi e innovazione? affidati alla discrezionalità di un singolo responsabile
  11. paradosso della trasparenza eccessiva:  nn giova ai funzionari delle belle arti devono agire in modo indipendente liberi da pressioni in una privacy garantita... la trasparenza fa temere i passi falsi e i passi falsi sono necessari nel processo di scoperta.
  12. Il giudizio estetico secondo Tyler Cowen in  Good and Plenty: The Creative Successes of American Arts Funding. Vale di più l'Amleto o Re Lear?
    Quante canzoni di Gershwin ci vogliono per fare una sinfonia di Prokofiev?

    Anche chi professa l' oggettività dei valori estetici deve ammettere che c' è un problema di incomparabilità.

    Forse, se proprio dobbiamo "misurare" ha più senso misurare la qualità di un' epoca storica piuttosto che raffrontare le singole opere.

    Ma come?

    La qualità media in questo ambito ha poco senso, meglio concentrarsi sui picchi.

    Ma anche i picchi isolati possono trarre in inganno.

    Propongo due criteri: 1) qualità estesa (esempio i primi cento picchi) e 2) varietà (picchi per genere).
  13. la società commerciale specializza. lo spettatore nel suo ambito è molto pià colto del critico d'arte o dell'artista. la specializzazione allontana i punti di vista cosicché lo spettatore guarda l'opera da un'angolazione molto differente rispetto a quella del critico. in questo senso il suo contributo nel giudizio puo' essere prezioso poichè l'opera d'arte per quanto mantenga una sua peculiarità tecnica resta comunque  un discorso sul mondo e sull'uomo mediante analogie generiche, cio' consente di approcciarla su versanti diversi alcuni dei quali particolarmente favorevoli allo spettatore più che al critico. anche questo rilievo mette in crisi il paternalismo classico
  14. la critica mantiene una sua autorevolezza per i prodotti dall'accesso difficile. oggi il critico gastronomico conta molto di più di quello cinematografico.
continua