martedì 9 febbraio 2016

Economics and Evolutionary Psychology* by David Friedman

Economics and Evolutionary Psychology* by David Friedman
  • Homo economicus: non abbiamo una buona teoria degli errori
  • EP contributo 1 specifica l'obiettivo dell' HE e 2 specifica che la ns razionalità nn è relativa al  ns contesto ma a quello della ns specie
  • L' uomo è irrazionale x' è strutturato x essere razionale in un contesto di 10000 anni fa
  • Caso 1: just price e code prevedibili
  • Il boicottaggio singolo nn serve a niente ma 20000 anni fa, quando gli scambi erano ristretti, sd non bilaterali, servivano eccome
  • Caso 2: preferenze iterpersonali. X' lo sconto diminuisce nel tempo. Il ns. cervello ha un fattore di sconto interiore poichè non è immaginabile un "futuro certo". Ma oggi un futuro certo esiste (vedi bot)
  • Caso 3: effetto dotazione. Valuto di più ciò che possiedo. X'? Animale territoriale: il territorio indica ciò x cui mi batterò fino alla morte e qs determina la pace nelle società primitive
  • PE spiega ciò che l' ec. classica non spiega ma aiuta anche a specificare ciò che l' EC lascia sul generico
  • .....
  • we have no good theory of mistakes... Evolutionary psychology offers, among other things, a theory of mistakes
  • The human mind is best understood not as a general purpose computer but as a set of specialized software modules, each designed to deal with a particular subset of problems... Those programs have been designed by Darwinian evolution to produce reproductive success
  • we are adapted not to the world we now live in but to the environment in which our species spent most of its history.
  • What Evolutionary Psychology Adds
  • Economists assume that individuals have objectives... Evolutionary biologists, on the other hand, know the objective
  • Problema. But despite those traits human beings, in the environments of recent centuries, produce far fewer children than they could produce
  • Knowing the objective of our genes is not sufficient to tel us, with confidence, the objectives of the human beings that those genes build.
  • Economic Puzzles
  • The first puzzle is the existence of predictable lines.
  • La parabola dei ristoranti: offend its customers and thus lose more in the long run
  • why firms that sel the same product at different prices at different times almost invariably describe their policy as a normal price and a discount rather than a normal price and a surcharge.
  • Next consider the history of price control... Individuals believe that the proper price for a good is the price at which they are used to buying the good,
  • Evolutionary Psychology and the Just Price
  • Now shift the analysis back twenty thousand years.
  • In this world al markets are thin—it is, after al, a smal band—so the typical transaction is a bilaterial monopoly bargain.
  • There is a solution to this problem. A seler charging an unusualy high price can defend himself against the buyer’s commitment strategy by offering to show the buyer that his costs realy are unusualy high.
  • Pulsioni egalitariste e gerarchia. Anthropologists Kim Hil and Hilard Kaplan, in their study of the Ache,[23] discovered an interesting pattern: Individuals were identified as good or bad hunters and good hunters had substantialy greater reproductive success, more surviving offspring, than bad hunters. Their explanation was that, despite the apparent egalitarianism of the sharing of meat—which provided the bulk of the calories consumed—good hunters were stil rewarded.
  • tempo. The usual pattern appears to be a very high discount rate for choices in the near future and an increasingly low discount rate as the alternatives become more distant. [27] Evolutionary psychology suggests a straightforward explanation for such a pattern... The world in which our species evolved did not have such contemporary institutions. In that world it was rational to discount promises of future performance.
  • Endowment Effects
  • Esperimento. 
  • On average, people value a mug more when they have it than when they do not The explanation of this pattern of behavior starts with the observation that it is not limited to humans.... It has long been known that some species of animals exhibit territorial behavior.
  • Strategie per minimizzare i conflitti con la deterrenza. Some method, possibly as simple as physical possession, is used to define what belongs to whom. Each individual commits himself to fight very hard to protect his property—much harder than he would be wiling to fight in order to appropriate a similar object from someone else’s possession
  • a fight to the death is a losing game for both parties, since even the winner risks substantial injury... effect—each individual wil fight much harder to keep his territory than he wil to conquer someone else’s territory.
  • Filling in the Utility Function
  • One obvious example is parental altruism towards children.
  • A less obvious example is concern with status. As Robert Frank has convincingly argued, [33] humans appear to care about both real income and relative income... How many children I can feed depends on my real income. But my ability to persuade one or more women to produce children with me depends on my resources—material and otherwise—relative
continua

L'illusione dell'ateismo di Roberto Timossi

 L'illusione dell'ateismo di Roberto Timossi
  • Cap1 scienza e fede
  • il revival dell ateismo: dawkins e i suoi amici italiani
  • Ateismo contemp: pretende di dimostrare la nn esist. Per il resto simile al passato
  • un fatto contro l'incomp.: Gli scienziati credenti: molti
  • einstein: un panteismo confusionario dietro il quale, comq, trapela un sentimento religioso
  • Argumeentum ad verecondiam: si chiama uno scienziato e lo so fa parlare d altro. Di dio x es. poi lo si prende sul serio per il suo grande sapere in altre materie
  • Tesi: scienza e fede hanno l una bisogno dell altra
  • Odifreddi: religione = superstizione
  • Carnap: la parola dio nn ha senso
  • Odifreddi: la logica confuta dio. Critica: la logica si ferma alla validità formale nn si occupa di "esistenza"
  • Mainardi: fede = irrazionalità freud: fede e consolazione
  • Barrett vs freud: xchè dio nn avrebbe dovuto farmi in modo da credere? Se la scienza mi spiega xchè amo mia moglie significa forse che nn la amo? Se siamo nati x credere significa solo che credere è l opzione più semplice
  • La stessa scienza comprende molto atti di fede. ammissione di odifreddi.
  • I postmoderni eco e vattimo: tutto è vanità. La verità filosofica è deleteria in politica. Matrice cattolica del postmodernismo italico. Critica: i numi postmoderni nietzsche e heidegger nn sembrano molto democr.
  • Steven weinberg: universo senza scopo. tipica tesi neopositivista. w aggiunge: è una posizione che ci rende infelici, anzi, appena in grado di sopravvivere
  • La tesi di w ripugna alla mente umana: john eccles. alternative di pari potenza sono preferibili
  • Paul davis: x dare senso a x devi uscire da x
  • e qui si torna a swinburne: o recgresso infinito o causa prima: la seconda alternativa è più semplice
  • imho: discorso tipico 1) l'universo nn ha senso 2) la cosa ci ripugna e dio dà senso all'universo 3) e chi dà senso a dio: regresso infinito 3) arg. swin: l'ipotesi si sio è più semplice 4) e se l'universo fosse eterno e da sempre esistente? 5) ci sarebbe cmq la domanda perché esiste anziché no e si tornerebbe all alternativa regresso infinito/dio 6) non posso dire che l'universo ha senso in sé? eviterei di introdurre l'ente dio e occam sarebbe più felice 7) certo che puoi ma devi introdurre cmq uno spirito connaturato all'universo, una specie di posizione panteista, l'universo come mero oggetto fisico nn puo' avere senso, tu stesso lo dici al punto 1 8) ok, allora sono panteista, mi sembra meglio che teista 9) il panteismo, che resta una religione, da un lato è cervellotico da comprendere (cos'è sto spirito immateriale presente anche nei sassi?), il teismo ha a disposizione molte più analogie semplici per essere compreso (dio crea come creo io quando costruisco un manufatto), inoltre, proprio per rendersi comprensibile, il panteismo si trasforma sempre in un politeismo primitivo: il dio del fuoco, quello del fiume ecc. perdendo sul fronte di occam.
  • l epistemologia contemporanea, rispetto al muscolarismo neopositivista, sottolinea i limiti della scienza: per popper puo' solo falsificare, per kuhn è soggetta a elementi sociologici, per quine è sempre indeterminata...
  • l'unico vero alleato dell'ateismo scientista: il fideismo. innegabili i pregiudizi anti-scientifichi
  • la via estrema di paul davis: per arrivare a dio la scienza è una via migliore rispetto alla teologia
  • cap3 la prima mossa fede ed evoluzione
  • l argomento nuovo dello scientismo contemporaneo: l'evoluzione ci ha mostrato la potenza del caso. 
  • ob: non è tanto all'evoluzione che dobbiamo vedere ma all'origine dell'universo: big bang vs universi paralleli
  • il letteralismo non è tipico solo dei fondamentalisti ma anche degli scientisti: serve per confutare la bibbia e dichiarare l'incompatibilità con la scienza. vedi asimov. in questo progetto collaborano inconsapevolmente i concordisti alla Capra.
  • bibbia: scrigno di metafore, storia e poesia. una biblioteca con diversi generi
  • perché le condizioni di partenza dell'universo erano quelle? una scienza che non risponde è una scienza a metà!
  • il teorema della singolarità ci dice che non possiamo dimostrare le cause certe di un evento singolo ma cio' non toglie che possiamo formulare ipotesi più o meno plausibili
  • aggirare il problema della prima mossa: universo inflazionario: l'espansione iniziale è talmente rapida da realizzare infinite combinazioni anche nei parametri fondamentali della fisica fino al raggiungimento di un equilibrio, in qs modo il nostro universo è un sopravvissuto spiegabile con le probabilità.
  • ob: teoria meramente speculativa, del resto per avere un fenomeno inflattivo occorrono condizioni di contorno (ogni evoluzione richiede  esse stesse improbabili cosicché il dilemma della prima mossa resta intatto
  • altra idea: universi paralleli. ob: ad hoc, controintuitiva e infalsificabile
  • altra idea: universo oscillante o ciclico: stesse critiche che le altre + critiche all universo infinito qualora si presenti come tale
  • altri modelli: stringhe, universo senza confini... più che altro modelli estetici
  • conclusione: il problema della prima mossa resta intatto e il modello teista il più semplice e pragmatico
  • nota: è lo stesso dawkins ha dare il massimo valore al requisito della semplicità. per lui l'ipotesi multiverso è più semplice di quella teistica: l'intelligenza di dio è complessissima!
  • ob di barrow: non è affatto detto che gli altri universi siano poi così semplici come vorrebbe dawkins
  • ob decisiva: ad ogni modo l'ipotesi degli universi paralleli non è affatto scientifica (anche se formulata da scienziati) il che va contro tutti i dogmi dawkinsiani
  • ipotesi di smolin (una variante della teoria inflattiva): l'universo cresce combinando i suoi elementi a velocità esponenziale finché non imbrocca un eq a prima vista statisticamente impossibile come il nostro. la legge di darwin seleziona i parametri della fisica (ovvero le leggi fondamentali della materia). 
  • ob: se gli universi sono sequenziali allora si deve parlare cmq di universo unico e all'interno di un unico universo economia vuole che fino ad evidenza contraria le leggi della fisica individuate vengano mantenute fisse. Perchè ipotizzarne una selezione? Solo per eludere la prima mossa? Se gli universi sono molti e collegati tra loro con i buchi neri, allora l'ipotesi è inverificabile, e quindi ancora ad hoc.
  • tesi di dawkins: l'intelligenza di dio è talmente complessa da essere improbabile
  • ob: dawkins giudica la complessità di un ipotesi guardando la realtà ma questo ha poco senso, se dispongo di una descrizione dettagliata dell'ipotesi devo giudicare quella.
  • ob2: forse d ha in mente il cervello: ci vuole un cervello complesso per elaborare progetti complessi. ok, ma noi coincidiamo col nostro cervello? prob no: vedi brain split
  • cap4 creazione ed evoluzione
  • l evoluzione spiega il potere del caso, questo è vero. ma questo potere è una confutazione di dio?
  • l ipotesi di dio, la più credibile per quanto detto prima, non è certo confutata dall evoluzionismo che puo' essere accettato e visto come finalizzato (dio conosce tutto fin dall inizio). l ammissione di telmo pievani
  • molti filosofi atei lo comprendono meglio solo vedendolo come finalizzato: nagel, fodor, piattellini...
  • curioso: molti scienziati si sono messi a filosofeggiare formulando ipotesi su dio e facendo della scienza una dottrina filosofico/teologica (scientismo)
  • l'errore creazionista: credere che dio sia difendibile solo confutando l evoluzionismo
  • nemmeno tra evoluzionisti c'è accordo: gould (eq punteggiati (stasi+ev veloce) vs ultradarwinisti (evol costante). esiste dunque una pluralità di teorie in un unico paradigma
  • l evoluzione viaggia verso il più complesso: c'è chi nega: gould: il successo dei batteri
  • come procede l evoluzione?: il suo forte è la diversità: tutte le nicchie vengono esplorate tra cui anche quella dell intelligenza. è lì che il tentativo uomo ha avito successo ed è emerso. in questo senso l'uomo è tut altro che un ipotesi meramente casuale, l evoluzione procede seguendo anche spinte direzionali ben precise
  • per alcuni l evoluzionismo è una teoria a metà tra scienza e storia
  • tre ipotesi evolutive: 1 ev specifica 2 ev casuale (darwiniana) 3 ev direzionata
  • escludiamo 1. l ipotesi 2 rende difficile pensare ad un processo cmq guidato: o caso o guida. anche se l idea di dio non è certo confutata. miller barr e altri scienziati credenti stanno in qs solco.
  • 3: esiste una spinta sottostante ad evolversi dal semplice al complesso il che in qualche modo guida l ev e rende prevedibili alcuni sviluppi. nota che il massimo della complessità è l intelligenza
  • il precursore di 3: theillard de cardin. ma anche presso i neodarwiniani ci sono chiare aperture a 3 (gaylord simpson, dobzhansky)
  • il sistema terrestre è sufficientemente chiuso per generare autoorganizzazione
  • ipotesi teleologica: l ev ha una sua tendenza a generare complessità, se la tendenza non è la più economica cio' si deve anche al fatto che il creatore oltre a creare l uomo deve creare l ambinte in cui inserirlo e in cui testarlo.
  • nell ipotesi finalista creazione ed evoluzione convivono eludendo l aut aut neodarwiniano. un nome per ev convergente: simon conway morris: the deep structure
  • cap6 riepilogo
  • Cos è la fede. Un tempo si distingueva tra fede e conoscenza. Oggi tutto è credenza ovvero un misto di fede e conoscenza. edmund gettier ha spianato le barriere http://broncobilli.blogspot.it/2014/10/credenza-e-conoscenza.html
  • Se tutto è credenza capiamo bene come la fede nn coincida con l irtazionalità e come la distinzione tra fatti e fede è problematici
  • Oggi il probabilismo bayesiano domina ma il prob ha una radice soggettiva
  • Cos è scienza? Il prob della demarcazione
  • Da carnap a popper a quine tornando a bayes
  • Withehead: molta teologia nella scienza contemporanea
  • L assunto della scienza: esiste un ordine. Parentela con la teologia medievale: la sequenza di cause
  • Fede degli scienziati: molte teorie sono meramente speculative: teorie del tutto. Es stringhe multiverso ecc
  • Smolin sullo srimghismo: surrogato della fede
  • Feynman: la scienza si occupa dell osservabile. Verificazionosmo. Assenza di fede nella scienza. Insanabile alternativa con la teligione
  • Relazioni possibili tra fede e scienza
  • 1 conflitto. Es galilei
  • 2 indipendenza. Es gould
  • 3 concordismo e Tappabuchi
  • 4 dialogo x un sapere più armonioso e completo
  • Critica alla teologia: ha fatto poco x nutrire qs dialogo. Ha fatto di più la filosofia quando nn la scienza stessa. La teol è rimasta al tomismo e quindi alla scienza aristotelica
  • Newman: la scoperta scientifica sposta la ns fede, non respingiamo la sfida
  • Con frege: capiamo il senso ma nn il signifocato del tutto. Dio porta significato. il senso è una coerenza interna del pensiero ma il significato è il suo referente esterno
continua

Parfit on brute facts By Edward Feser-ITA+HL+FACE+SAGGIO

NICHILISMO TAPPABUCHI

Perché esiste l’universo? Tre risposte:
(1) Fatto bruto: l’esistenza del nostro universo è una coincidenza inspiegabile.
(2) Teismo: l’universo è creato da Dio.
(3) Molti universi: poiché gli universi sono molti, il fatto che ci sia anche il nostro non deve sorprendere.
Derek Parfit, il più grande filosofo a mia conoscenza, difende (1), e la cosa mi induce a pensare. Riguardo a (1) vorrei solo precisare che sostiene la non-esistenza di una spiegazione, non il fatto che non la conosciamo o non possiamo conoscerla.
L’ipotesi (1) ha il vantaggio di essere semplice (non deve postulare Dio) ma d’altra parte nega il “principio di ragion sufficiente” (PRS), quello per cui tutto ha una spiegazione, anche se non le conosciamo tutte. Se tutto ha una spiegazione, possiamo dire che la “coincidenza” non è mai una buona spiegazione. Si tratta infatti di una soluzione “tappabuchi” buona per tutte le occasioni, il che la scredita in partenza.
Dio toglie di mezzo la coincidenza: se Dio esistesse le probabilità che esista anche il nostro universo s’impennano. D’altra parte Dio complica il quadro aggiungendo un’entità che nell’ ipotesi (1) non era necessaria. Qualcuno potrebbe obbiettare che nel passaggio dal fatto bruto a Dio l’assenza del PRS non viene sanata ma solo traslata: anziché sospendere la spiegazione dell’universo, infatti, dovremmo sospendere quella di Dio. Questo è vero: se prima rinunciavo a spiegare un fatto fisico, ora rinuncio a spiegare un fatto metafisico. Tuttavia, la traslazione non è neutrale: ci sono più probabilità che una proprietà singolare si applichi ad un ente singolare che non a un ente comune. Perché mai l’universo materiale non dovrebbe avere una spiegazione visto che tutte le cose materiali ce l’hanno? Dio, invece, è qualcosa di molto diverso dall’universo, e il fatto che sia incausato rientra nella sua definizione. A questo punto Parfit potrebbe dire che anche il comportamento delle particelle elementari (realtà materiali) è in gran parte senza spiegazioni, ovvero casuale. Questo è vero ma è anche vero che considerare la meccanica quantistica come una teoria è alquanto avventato, meglio considerarla come un mero algoritmo per risolvere problemi pragmatici.
Ma torniamo al confronto tra (1) e (2). Perché mai dovrei passare dalla prima ipotesi alla seconda, perché mai dovrei sanare la presenza di un caso tappabuchi perdendo in semplicità?
A mio avviso perché la semplicità deve essere al sevizio della probabilità, e non un valore in sé. La semplicità è importante in quanto indizio di maggior probabilità, quando cessa di essere tale perde gran parte del suo valore. Esempio: postulare che la mente non esista ma esista solo il cervello semplifica la descrizione della realtà. Ma nessuno – a parte i bizzarri “eliminativisti” – adotta questo punto di vista, il motivo è chiaro: per quanto l’ipotesi semplifichi, non ci sembra probabile. Facciamo esperienza tutti i giorni della nostra mente e non siamo disposti a dire che sia una mera illusione. Ancora: il fatto che il colore giallo coincida con una lunghezza d’onda semplifica la descrizione della realtà. Tuttavia, sono in pochi coloro che considerano illusorie le esperienze che abbiamo tutti i giorni con il colore giallo. Per noi il colore giallo esiste. [ avevo indagato la relazione semplicità/probabilità in questo articolo].
Ma se la probabilità domina la semplicità, allora passare dal fatto bruto (1) a Dio (2) è opportuno. Dio riduce le coincidenze (ovvero aumenta le probabilità) al costo di perdere parte della semplicità; tuttavia, se la semplicità è solo un mezzo al servizio della probabilità, questo inconveniente cessa di essere tale.
Per chiudere vorrei solo dire che il concetto di “semplicità” resta comunque piuttosto ambiguo e c’è anche chi mette in discussione che il passaggio da (1) a (2) complichi realmente il quadro. Dio, innanzitutto, è un’entità semplice da descrivere, una mera intelligenza che possiede tutti gli attributi positivi in quantità infinita. L’infinito è molto più semplice del limitato, poiché il limitato implica una descrizione, talvolta estremamente complicata, delle soglie. L’universo pensato senza creatore, d’altro canto, è più complicato di quel che si pensi. Faccio un esempio: come mai lo stagno conserva le sue proprietà di oggi anche domani? Si risponde: perché è così, punto. E il carbone? Perché è così, punto. E la bauxite? Perché è così, punto. Non esiste cioè un singolo sorprendente fatto bruto da assumere ma una miriade. Non potendo generalizzare, devo moltiplicare l’assunzione di “fatti bruti” Ogni singola particella dell’universo richiede un’assunzione ad hoc. L’assunzione di un Dio, per contro, assorbirebbe tutte queste assunzioni che non sarebbero più necessarie: il fatto che esista un ordine nell’universo non sorprenderebbe più nessuno e non richiederebbe spiegazioni in termini casuali. Questo esito assomiglia molto a una semplificazione piuttosto che a una complicazione. Il concetto è che l’universo pensato da solo è inutilmente complicato rispetto all’universo pensato come creato.
Risultato immagini per universe
NICHILISMO TAPPABUCHI
Perché esiste l'universo? Tre risposte:
(1) E' una coincidenza che non ha cause.
(2) E' creato da Dio.
(3) Ne esistono molti, ed esiste anche il nostro.
Derek Parfit, il più grande filosofo di mia conoscenza, difende (1): non è che noi non sappiamo spiegare l'esistenza dell'universo, è che una spiegazione non esiste.
L'ipotesi è semplice (non deve postulare né Dio né molti universi) ma ha un punto debole: nega il principio di ragione sufficiente, quello per cui tutto ha una spiegazione, anche se non la conosciamo. Se tutto ha una spiegazione, possiamo dire che la "coincidenza" non è mai una buona spiegazione.
Dio e i "molti universi" tolgono di mezzo la coincidenza ma complicano il quadro aggiungendo entità di dubbia utilità.
La mia opinione è che il rasoio di Occam di cui si avvale chi sostiene (1) sia un po' sopravvalutato, innanzitutto non è ben chiaro cosa sia la "semplicità". In secondo luogo la semplicità è solo un indizio di maggior probabilità. Nel momento in cui il legame tra semplicità e probabilità si rompe, la seconda prevale sulla prima.
Ma anche far fuori il principio di ragion sufficiente non è prudente, si rischia di fare del caso un dio-tappabuchi.

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Parfit on brute facts By Edward Feser

  • Derek Parfit’s article “The Puzzle of Reality: Why Does the Universe Exist?”... It’s an admirably clear and comprehensive survey of the various answers that have been given to that question,
  • Parfit appears to sympathize with the “Brute Fact View”according to which the universe simply exists without explanation, and that’s that. The claim here is not that there is an explanation but that we don’t and even can’t know what it is. It is rather that there is no explanation at all,
  • This is , of course, implicitly to deny the Principle of Sufficient Reason (PSR), according to which everything does have an explanation,
  • Parfit describes and defends the Brute Fact View in the following passage:
  • there would exist an arbitrary set of messily complicated worlds. That is what, with a random selection, we should expect. It is unclear whether ours is one such world... It would be in one sense inexplicable why the Universe is as it is. But this would be no more puzzling than the random movement of a particle. If a particle can simply happen to move as it does, it could simply happen that reality is as it is...
  • For one thing, he seems to allow at least for the sake of argument that there might be a kind of “process”which “selects”whether anything exists etc. but in a “random”way that is not ultimately explicable.
  • If you’re going to commit yourself anyway to the idea that the universe is just an unintelligible Brute Fact, why not simply say that the universe just exists and that’s all that can be said and leave it at that? Why posit, between the universe on the one hand and sheer Bruteness on the other, some intermediate “process”of “selection”
  • Aquinas argues, chance always presupposes the convergence of lines of causation: example, when a farmer finds buried loot while he is out plowing his field, that is a chance occurrence. But that a robber decided to bury his loot there and that the farmer decided to plow the field that day were not chance occurrences.
  • Analogia. To see what is wrong with this, suppose police come across a dead body and start batting around possible explanations -- murder, suicide, accident, heart attack, etc. Suppose one of the policemen who has heretofore been silent interrupts and says: “I don’t know why you guys are wasting time considering these different explanations. I say it’s just an unintelligible, inexplicable brute fact that this corpse turned up here and now. Case closed, we can go home now... No one would accept this for a moment, of course.
  • A third issue raised by Parfit’s remarks is the stuff about the random behavior of particles,
  • No one claims that the motion of the particles in question is simply unintelligible... random motion of particles is something which it makes sense to think of as occurring given quantum mechanics. The theory provides an explanatory context
  • If you’re giving a theoretical description of some “random”phenomenon which gives it a kind of intelligibility, then you are ipso facto using “random”in a qualified sense.)
  • There is no larger background theory in the context of which such a “random” occurrence makes sense. So there just isn’t any parallel here with quantum mechanics.
  • Parfit’s remark that “randomness may even be less puzzling at the level of the whole Universe, since we know that facts at this level could not have been caused.”
  • he is blatantly begging the question when he says that “facts at this level could not have been caused.”For isn’t the claim that such facts are caused precisely what theism says? But Parfit is not ruling out theism a priori here.
  • he is saying that even if God is the cause, God’s own existence would not have a causal explanation and thus would have to be explained in some other way.
  • So far so good, then. The problem is with what Parfit seems, at the end of the essay, to think follows from this point... from the premise that “X does not have a causal explanation”it simply doesn’t follow that “X is random,”
  • Something that lacks a causal explanation could have an explanation instead in terms of its own nature, say, or by virtue of being a necessary truth. The fact that 2 + 2 = 4 does not have a causal explanation but it is hardly “random” that 2 + 2 = 4.
  • Anyway, even apart from the problems with Parfit’s account of it, we can know the Brute Fact View is false, because we can know that PSR is true.
continua

Edward Feser: Parfit on brute facts
Edward Feser
Citation (APA): Feser, E. (2016). Edward Feser: Parfit on brute facts [Kindle Android version]. Retrieved from Amazon.com

Parte introduttiva
Evidenzia (giallo) - Posizione 2
Parfit on brute facts By Edward Feser
Evidenzia (giallo) - Posizione 6
Derek Parfit’s article “The Puzzle of Reality: Why Does the Universe Exist?”
Evidenzia (giallo) - Posizione 8
It’s an admirably clear and comprehensive survey of the various answers that have been given to that question,
Evidenzia (giallo) - Posizione 11
the “Brute Fact View” according to which the universe simply exists without explanation,
Nota - Posizione 11
Le simpatie di P
Evidenzia (giallo) - Posizione 11
The claim here is not that there is an explanation but that we don’t and even can’t know what it is. It is rather that there is no explanation
Nota - Posizione 12
Detto meglio. Nichilismo tappabuchi
Evidenzia (giallo) - Posizione 13
This is, of course, implicitly to deny the Principle of Sufficient Reason (PSR), according to which everything does have an explanation,
Evidenzia (giallo) - Posizione 18
Parfit describes and defends the Brute Fact View in the following passage:
Evidenzia (giallo) - Posizione 22
The Brute Fact View may seem hard to understand. It may seem baffling how reality could be even randomly selected.
Nota - Posizione 22
Si ammette la sorpresa
Evidenzia (giallo) - Posizione 27
this would be no more puzzling than the random movement of a particle. If a particle can simply happen to move as it does, it could simply happen that reality is as it is.
Nota - Posizione 28
Analogia
Evidenzia (giallo) - Posizione 30
he seems to allow at least for the sake of argument that there might be a kind of “process” which “selects”
Nota - Posizione 31
Ammissione
Evidenzia (giallo) - Posizione 33
why not simply say that the universe just exists and that’s all that can be said and leave it at that?
Nota - Posizione 34
Primo dubbio
Evidenzia (giallo) - Posizione 37
why call something a “process” which functions to “select” the universe if one thinks it is not something whose operation is ultimately intelligible?
Nota - Posizione 38
Secondo dubbio
Evidenzia (giallo) - Posizione 44
when a farmer finds buried loot while he is out plowing his field, that is a chance occurrence. But that a robber decided to bury his loot there and that the farmer decided to plow the field that day were not chance occurrences.
Nota - Posizione 46
Caso e necessitá. Esempio.
Evidenzia (giallo) - Posizione 54
To see what is wrong with this, suppose police come across a dead body and start batting around possible explanations -- murder, suicide, accident, heart attack, etc. Suppose one of the policemen who has heretofore been silent interrupts and says: “I don’t know why you guys are wasting time considering these different explanations. I say it’s just an unintelligible, inexplicable brute fact that this corpse turned up here and now. Case closed, we can go home now.
Nota - Posizione 57
Analogia del nichilista tapoabuchi
Evidenzia (giallo) - Posizione 60
No one would accept this for a moment, of course.
Evidenzia (giallo) - Posizione 63
does the universe exist?” than it is when we are asking “How did this corpse get here?”
Evidenzia (giallo) - Posizione 72
A third issue raised by Parfit’s remarks is the stuff about the random behavior of particles,
Nota - Posizione 73
L analovia con la meccanica quantistica
Evidenzia (giallo) - Posizione 77
No one claims that the motion of the particles in question is simply unintelligible.
Nota - Posizione 78
Disanalogia
Evidenzia (giallo) - Posizione 79
random motion of particles is something which it makes sense to think of as occurring given quantum mechanics. The theory provides an explanatory context
Evidenzia (giallo) - Posizione 81
If you’re giving a theoretical description of some “random” phenomenon which gives it a kind of intelligibility, then you are ipso facto using “random” in a qualified sense.)
Evidenzia (giallo) - Posizione 85
There is no larger background theory in the context of which such a “random” occurrence makes sense. So there just isn’t any parallel here with quantum mechanics.
Nota - Posizione 86
Disanalogia
Evidenzia (giallo) - Posizione 89
he is blatantly begging the question when he says that “facts at this level could not have been caused.” For isn’t the claim that such facts are caused precisely what theism says? But Parfit is not ruling out theism a priori here.
Nota - Posizione 91
La rassicurazione di Parfit: tanto nn esistono buone teorie sulla causa dell universo.
Evidenzia (giallo) - Posizione 96
he is saying that even if God is the cause, God’s own existence would not have a causal explanation and thus would have to be explained in some other way.
Nota - Posizione 97
Forse quello che intende P
Evidenzia (giallo) - Posizione 97
is God’s nature
Nota - Posizione 97
La tradizionale risposta
Evidenzia (giallo) - Posizione 99
Parfit’s point is that causal explanations, specifically, cannot be the ultimate sort of explanation,
Nota - Posizione 99
Riformulazione di P
Evidenzia (giallo) - Posizione 107
from the premise that “X does not have a causal explanation” it simply doesn’t follow that “X is random,”
Nota - Posizione 108
Obiezione a P
Evidenzia (giallo) - Posizione 109
Something that lacks a causal explanation could have an explanation instead in terms of its own nature, say, or by virtue of being a necessary truth. The fact that 2 + 2 = 4 does not have a causal explanation but it is hardly “random” that 2 + 2 = 4.
Nota - Posizione 111
Caso e natura
Evidenzia (giallo) - Posizione 117
Anyway, even apart from the problems with Parfit’s account of it, we can know the Brute Fact View is false, because we can know that PSR is true.

YOU ARE NOT SO SMART di David McRaney - selling out

YOU ARE NOT SO SMART di David McRaney - selling out
  • Teoria standard: il capitalismo è sostenuto dalla creazione di bisogni indotti da parte delle multinazionali...
  • Comportamento classico: prendiamo le misure al mondo dove siamo capitati e ci "ribelliamo" ad esso x costruire la ns identità...
  • Il ribelle è la linfa del consumismo: senza stili altrrnativi il magazzino non si rinnova
  • ......
  • THE MISCONCEPTION: Both consumerism and capitalism are sustained by corporations and advertising. THE TRUTH: Both consumerism and capitalism are driven by competition among consumers for status.
  • Il ciclo. you started to realize who was in control, and you rebelled.
  • you sought out something real, something with meaning.
  • Think about an archetypal punk rocker with chains and spikes, gaudy pants and a leather jacket. Yeah, he bought all of those clothes. Someone is making money off of his revolt.
  • Every niche opened by rebellion against the mainstream is immediately filled by entrepreneurs
  • Fight Club, American Beauty, Fast Food Nation, The Corporation, etc. The creators of these works may have had the best intentions, but their work still became a product designed for profit.
  • Michael Moore, Noam Chomsky, Kurt Cobain, Christopher Hitchens— once their output fell into the marketplace, it found its audience, and that audience made them wealthy.
  • Il libro. Joseph Heath and Andrew Potter, The Rebel Sell.
  • Tesi: you can’t rage against the machine through rebellious consumption.
  • La posizione ortodossa: All the interconnected institutions in the marketplace need everyone to conform in order to sell the most products to the most people... you must turn your back and ignore the mainstream culture.
  • The problem, say Heath and Potter, is the system doesn’t give a shit about conformity. In fact, it loves diversity and needs people like hipsters and music snobs so it can thrive.
  • Now people are hired by corporations to go to bars and clubs and observe what the counterculture is into... The counterculture, the indie fans, and the underground stars—they are the driving force behind capitalism.
  • This brings us to the point: Competition among consumers is the turbine of capitalism.
  • You attain status by having better taste in movies and music, by owning more authentic furniture and clothing... 
  • so you reveal your unique character through your consumption habits.
  • your desire for authenticity is what moves these items and artists and services and goods up from the bottom to the top— where they can be mass-consumed.
  • trying to run counter to the culture is what creates the next wave of culture people
  • The value, then, is not intrinsic. The thing itself doesn’t have as much value as the perception of how it was obtained or why it is possessed.
  • Competition for status is built into the human experience at the biological level. Poor people compete with resources. The middle class competes with selection. The wealthy compete with possessions.
continua

Stuffing Envelopes By Steven Landsurg

Stuffing Envelopes By Steven Landsurg

  • This is a story about some economists who set out to study altruism and ended up discovering something very frightening about human nature.
  • Adam Smith. who needs altruism when we've got greed?... greed can be far more efficient than altruism. An altruistic butcher can't serve his neighbors well unless he knows how many want beef on the table and how many want chicken.
  • Edempio. If you happen to like this article so much that you decide to buy a lifetime subscription to REASON, some Asian farmer has to grow another linseed plant. That's because the ink in this magazine is made from linseed oil. How does the Asian farmer know you need more linseed? Because rising subscription numbers set off a chain reaction: They raise the demand for ink, which raises the price of ink, which raises the demand for linseed, which raises the price of linseed.
  • economists spend a lot of time theorizing about both the prevalence and the consequences of altruism. Enter Vernon Smith.
  • Here's one of Smith's experiments: Two total strangers are placed in separate rooms. They never meet, they never learn each others' names, and they come and go by separate entrances. One of them is selected randomly to receive 10 one-dollar bills and an envelope. He can put any number of bills in the envelope and send it by messenger to the other subject. Then everyone takes his money and goes home. Simple economics predicts that no money ever goes in the envelope. 1/3 dà.
  • Not even Mother Teresa was in the habit of sending money to total strangers about whom she knew nothing.
  • Why, then, does any money ever get passed to the other room? My guess is that it has nothing to do with altruism or charity and everything to do with the subjects' suspicion that they're being observed
  • La seconda inquietante versione dell'esperimento. subjects know that everything they put in the envelope will get tripled by the experimenter before it's sent to the other room... virtually all of the subjects put at least a dollar in the envelope... In other words, subjects give more generously when they can get a bigger bang for their buck.
  • La scoperta: they're paying for the privilege of taking money away from one total stranger -- namely the taxpayer
  • Da notare: the subjects do all this without knowing anything at all about either stranger or having any reason to believe that one is more deserving than the other... It's not like they're taking from the rich to give to the poor; they're just randomly taking from some people so they can give to others.
  • they just plain enjoy the capricious exercise of power, bestowing good fortune on some and bad fortune on others
  • Conclusione. the reason we have a redistributive tax system is not because people want to help the poor or the unfortunate or the incapacitated; it's because people enjoy moving other people's money around just to make mischief.
  • Tentativo di assolvere: They're just not conscious of the fact that the money they transfer has to come from somewhere."
  • Replica: These subjects are mostly university students, and they don't realize that when you give away money, it has to come from somewhere? And we allow these people to vote?
continua

lunedì 8 febbraio 2016

https://m.youtube.com/watch?v=mA-cNbZ80fM

Giorgio Israel: Per una medicina umanistica - cap1 l'oggettivismo scientifico e la medicina

Giorgio Israel Per una medicina umanistica Apologia di una medicina che curi i malati come persone 1 L’oggettivismo scientifico e la medicina

  • La scienza moderna è nata e si è sviluppata attorno allo studio dei problemi del moto dei corpi condotto con il metodo matematico. La giustificazione del ricorso a questo metodo non era pragmatica bensì metafisica. Essa si fondava sull’idea di Galileo Galilei (1564-1642) secondo cui il mondo è strutturato in forma matematica:
  • Riduzionismo. presto la fisica-matematica, le cui conquiste si accumulavano l’una sull’altra in un progresso inarrestabile, divenne “il” modello di ogni forma di conoscenza oggettiva. Pertanto, essa divenne il modello di ogni forma possibile di scienza, anche di quelle che si occupavano di ambiti della realtà completamente diversi, come i fenomeni vitali e i processi sociali.
  • La piramide rovesciata del meccanicismo. i fenomeni chimici debbono essere ricondotti a fenomeni fisici, i fenomeni biologici a fenomeni chimici e quindi fisici.
  • Un ramo storto... Tuttavia, era inevitabile chiedersi come mai nella sfera umana non si manifestasse quell’ordine e quell’armonia che sembravano invece reggere il mondo dei fenomeni inanimati. La risposta fu che il disordine era causato dall’uomo, dalla sua ignoranza delle leggi della natura, dalle sue rozze interferenze.
  • ... che si può raddrizzare. Ad esempio, per realizzare la salute individuale o il benessere del corpo sociale, si tratterebbe di comprendere quale sia l’essenza di un individuo sano o che cosa sia un comportamento socialmente corretto.
  • Fallimenti del riduzionismo. Koyré osserva ancora che questo programma non ebbe il successo sperato, ed anzi diede quasi ovunque cattivi risultati, perché ci si rese conto che «il compito di definire l’uomo era molto più difficile di quello di definire la materia».[
  • Monod: postulato dell'oggettività della natura.  la natura è un insieme di fatti aventi realtà indipendente da qualsiasi soggetto e suscettibili di una descrizione univoca e “vera”.
  • Monod ne identifica il nucleo concettuale con il principio fondamentale della meccanica classica, il principio d’inerzia Si tratta di un principio assolutamente indimostrabile... è tutt’al più l’estrapolazione concettuale di una serie di osservazioni empiriche...
  • si parte da principi astratti o metafisici, come il principio d’inerzia, per discendere verso il mondo empirico e verso la fisica.
  • La voglia di far sparire ogni traccia del soggetto... ha una conseguenza di grande rilievo: la distruzione di ogni idea di soggettività, di progettualità e di finalismo,
  • Armonia vs equilibrio. Consideriamo, ad esempio, il caso della visione dinamica della malattia che è caratteristica della medicina greca. In questa visione, la malattia è vista come una perturbazione dell’armonia della physis, e non è in alcun modo riducibile all’idea di equilibrio che noi abbiamo ormai assimilato quasi come un luogo comune, e che deriva dal concetto quantitativo di equilibrio meccanico.
  • Natura. profonda diversità tra il concetto greco di “natura” (physis) e il concetto moderno di natura che è plasmato in modo determinante dall’idea di oggettività... physis «indica ciò che si schiude da sé stesso (come ad esempio lo sbocciare di una rosa)»,... In essa si trovano inclusi sia l’essere che il divenire, il fisico e lo psichico, mentre nella visione moderna la natura non include lo psichico...
  • Normalità. un mondo di processi vitali e la sua “normalità” e “salute” non è uno stato di equilibrio caratterizzato dall’assestarsi dell’organismo attorno a determinati parametri quantitativi bensì la coesistenza armoniosa e non conflittuale di quei processi.
  • Georges Canguilhem,: 17] la caratteristica di questa medicina è l’uso sistematico dei prefissi “a” e “dis”, che indicano l’assenza di qualcosa o la negazione di qualcosa.
  • L'avvento del quanrotativo. Nella medicina questo processo si è manifestato attraverso la progressiva sostituzione dei prefissi “a” e “dis” con i prefissi “iper” e “ipo”.
  • Pasteur l'ultimo degli antichi. teorie ontologiche della malattia, come la teoria microbica di Pasteur e tutte le teorie delle malattie intese come provocate da fattori esterni, da oggetti reali e visibili che “entrano” nell’organismo... Per quanto gli enti esogeni che attaccano l’organismo dall’esterno (microbi, virus) siano oggetti reali ed osservabili, e non “influssi”, “agenti”, “miasmi” o “forze”, essi non si conciliano facilmente con una visione puramente quantitativa della medicina
  • assoluta necessità, per introdurre l’approccio quantitativo esatto, di affermare l’omogeneità tra normale e patologico, e di definire gli stati patologici come variazioni quantitative
continua

Il mito della malattia mentale di Thomas Szasz

Il mito della malattia mentale di Thomas Szasz
  • Quel che si dà per scontato:Le azioni morali di taluni soggetti sono dettate da lesioni nel cervello. In qs modo noi conculchiamo diritti e parità di trattamento ai "malati".
  • Se la malattia mentale è u a degenerazio e fisica del sistema nervoso è di co petenza del neurologo, in caso contrario del moralista. Lo psicologo rischia di perdere il posto e si ribella.
  • Come si trasforma un comportamento riprovevole in malattia? Grazie ad un atto legislativo dell' APA che vota in tal senso e decide che, per esempio, scommettere 3 volte al giorno è u a malattia.
  • Medicalizzazione come minaccia del li ero arbitrio.
  • Freud:ha scoperto che normali e anormali sono molto simili. Ha scelto di trascinare i normali verso l'anormalità scrivendo: Psicopatologia della vita quotidiana. Freud avrebbe potuto demolire la psicologia. Non lo fece, al contrario la estese ad ogni aspetto della vita umana.
  • L impresa degli psichiatri: hanno convinto il mo do che certi disturbi mentali siano i dipendenti dal soggetto portatore.
  • Se la malattia medica è una lesione fisica dimostrabile la malattia mentale nn è tale. Ricordiamoci che in passato omosessualità e masturbazione erano malattie votate come tali dall'APA.
  • La diagnostica ottocentesca era un elenco di descrizioni di lesioni fisiche, nel novecento la musica è cambiata e il concetto di mente disturbata la fa da padrone.
  • Le diagnosi psicologiche sono motivate da incentivi economici, legali, personali... quasi mai medici.
  • A Chi critica queste critiche nn si risponde nel merito ma so,o sottolineando quanto siano utili le diagnosi e le terapie criticate.
  • A peggiorare le cose ci sono oggi le conseguenze economiche:oggi ottenere una diagnosi di un certo tipo garantisce fondi pubblici.
  • Ci sono anche le conseguenze legali:considerare reale u a malattia metaforica comporta l'assoluzione dell'assassino.
  • Lo psichiatra isola un comportamento indesiderato e lo bolla come malattia. Si comporta da legislatore più che da scienziato. Così fece Eugen Bleuer quando definì la schizofrenia e la masturbazione.
  • Tesi:la psichiatria è un ramo della legge e non della scienza. Del controllo e nondella cura.
  • Antipsichiatria:consente solo cure volontarie.
  • Perchè medicalizzare? Per non colpevolizzare. Ma qs toglie dignità all'uomo.
  • Le "voci".  Perchè in tutta la letteratura mai nessuno schizo ha detto di aver sentito voci che gli cbiedevano di essere più gentile con la moglie. Forse perchè nn ci interessa medicalizzare qs comportamento.
  • Siamo fieri di aver abolito le differenze tra uomo/donna nero/bianco ecc ma sia o ancora più orgogliosi di aver introdotto quelle tra sano e malato mentale. Solo con quella possiamo dirci davvero buoni.
continua

Generosità di Tibor Machan

Generosità di Tibor Machan
  • Tesi: la generosità è possibile solo in una società libera.
  • Contro Nagel. Tesi di Nagel: la società libera ostacola la generosità
  • Nagel con la sua carità forzosa i duce alla letargia morale.
  • Definizioni.
  • Generosità:inclinazione magnanima.
  • Carità: benevolenza che sorge x senso del dovere
  • Chi vuole abolire il vizio vuole abolire le virtù poichè impedisce alle persone di accreditarsi il giusto
  • La g come virtù nn è mai frutto di calcolo. È invece spontanea. In qs senso è spontanea, incondizionata; nn guarda ai meriti di chi la riceve.
  • Libera scelta vs delibera. Solo la libera scelta nn comporta calcoli.
  • La g nn è mai un dovere. In qs senso nn ha a che vedere con la giustizia. Per Rawls la giustizia è equità e infatto l'equità è un dovere.
  • La generosità - che nn è un dovere - è una natura.
  • Natura di X: è ciò che X deve essere.
  • Natura umana:coscienza. Pensare razionale. 1 la razionalità si esplica al meglio nella vita sociale 2 la g favorisce la vita sociale
  • La generosità può essere viziata,aper es quando si dà senza poterselo permettere. Tesi:le virtù nn viaggiano mai isolate ma si completano tra loro.
  • Hume: la g è un istinto svincolato dalla ragione (non cognitivismo). In qs senso nn può essere una libera scelta e quindi neanche un merito. Per hume nn ci sarebbe niente di male ad essere gretti ecrudeli.
  • Per Smith tutto è calcolo, anche le scelte morali. In qs senso per lui la vera g è i possibile (anche xchè comporta scelte co trarie ai propri interessi.
  • Virtù cardinali: giustizia (ragione giusta, buon senso), prudenza (ragione pratica), fortezza, temperanza (coraggio), (autocontrollo). Senza qs virtù la g è viziata.
  • Assunto: in buona parte siamo noi a formare il ns carattere.
continua

La filosofia politica di Friedrik von Hayek di Gerard Radnitzky

La filosofia politica di Friedrik von Hayek di Gerard Radnitzky 
  • H può essere utile ai liberali?
  • Per h la l è strumentale alla conoscenza. È un liberale soft
  • Problemi col concetto di ordine spontaneo:può evolvere in strutture autoritarie
  • Teoria dello stato come bandito stanziale.  Stato come strumento di sfruttamento
  • Tesi: h ci lascia senza difese contro la teoria dei beni pubblici
  • H combatteva il socialismo fondamentalista. Oggi il nemico è il socialismo strisciante, crisstiano
  • H ha un eica descrittiva. Etica dell onestà vs etica della solidarietà
  • H è un conseguenzialista: l strumentale alla conoscenza
  • Il nemico confonde libertà e potere. Adotta un principio di l positiva
  • L soft: è lk stato che deve fornire una cornice al mercato
  • De jasay co tro h: occorre una teoria valoriale che definisca meglio la libertà (come l negativa) e la ponga come valore.
  • Il problema del danno
  • Tesi: la l è assenza di interferenze volute che producono costi anche in presenza di comportamenti passivi del soggetto
  • Tesi sull onere della prova: nella soc lib tutto è concesso fino a prova contraria.
  • Giustizia: solo una giustizia astratta (che nn distingue per trattare i simile come i simili) è compatibili consoc libera. Contro rawls scanlon barry
continua

Bubble

a beautiful Bubble di Brian Caplan
  • l isolamento dell ottimismo
  • cos è una bolla
  • xchè farsi una bolla
  • autarchia? no
  • bolla e misantropia. diffrenze
  • bolla e guerre
  • come riformare la società dalla bolla
  • 10 passi x costruire la bolla
  • La vita tranquilla di epicuro
  • .......
  • my integration into  society.
  • it my Imaginary Charter City.
  • make sure that I never hear a commercial.
  • In my world, Alex Tabarrok is more important than Barack Obama,
  • don't feel the least bit bad about living in a Bubble.
  • Why put so much distance between myself and the outside world? Because despite my legendary optimism, I find my society unacceptable. The world won't listen.
  • I'm hardly autarchic. I import almost everything I consume
  • I regard misanthropy as a strong sign that you are on the wrong track. Stop dwelling on others' failings, and build a beautiful Bubble for yourself.
  • If I prefer to live in a Bubble, why do I spend so much my time publicly promoting my own ideas?... My answer is that I enjoy sharing my ideas.
  • great Epicurus advised his followers to "Live unknown."... Popularity is a poor test of truth,
  • The Serenity Prayer asks for "the serenity to accept the things I cannot change, the courage to change the things I can, and the wisdom to know the difference."
  • Istruzioni x costruirsi una bolla.
  • 1. Amicably divorce your society. Don't get angry
  • 2 ceasing to follow national and world news.
  • 3 Pay less frequent attention to things that aggravate you
  • 4 Abandon your First World Problems
  • 5 Spend $1 a day to filter out annoying advertising and intrusion.
  • 6 friends with people who share your likes.
  • 7 stop dating outside of your sub-sub-culture.
  • 8 quixotically visit your ex-society.
  • 9 live in tranquility with nothing to fear from other men
continua

F.A. Hayek, Ronald Reagan, Christopher Hitchens, Thomas Szasz, and Timothy Leary: 45 Years of Reason Magazine Interviews - Vol. I (English Edition)

Free Radical  Christopher Hitchen

  • Siparietto divenuto un classico. his contretemps with Charlton Heston during CNN’s live coverage of the Gulf War. Hitchens insisted that Heston list what countries have borders with Iraq. After Heston flubbed the answer, he upbraided the journalist for “taking up valuable network time giving a high-school geography lesson.” To which Hitchens replied: “Oh, keep your hairpiece on.”
  • In books such as The Missionary Position... he has crafted thoughtful and provocative extended indictments of Mother Teresa,
  • Il moralista. Hitchens’ willingness to put moral principles before political alliances has earned him the wrath of ideological compatriots
  • Bastiancontrario. Hitchens’ newest book is Letters to a Young Contrarian: The Art of Mentoring (Basic Books), in which he exhorts youth to remain both principled and oppositional, freethinkers in the best Enlightenment tradition.
  • Hitchens has become increasingly interested in the libertarian critique of state power and its defense of individual liberty.
  • I forget who it was who said that generation — age group, in other words — is the most debased form of solidarity.
  • Antistatalismo giovanile. The state had presented itself to [my fellow protestors and me], particularly through the Vietnam War, in the character of a liar and a murderer. If, at a young age, you are able to see your own government in that character, it powerfully conditions the rest of your life.
  • Oggi. I am much more inclined to stress those issues of individual liberty than I would have been then. And to see that they do possess, with a capital H and a capital I, Historical Importance, the very things that one thought one was looking for.
  • Critica al libertarismo. What is the libertarian take, for example, on Bosnia or Palestine? There’s also something faintly ahistorical about the libertarian worldview... I can’t — and this may be a limit on my own imagination or education — picture a libertarian analysis of 1848 or 1914.
  • I’d say that libertarianism often feels like an optional philosophy for citizens in societies or cultures that are already developed or prosperous or stable.
  • The first political issue on which I’d ever decided to take a stand was when I was in my teens and before I’d become a socialist. It was the question of capital punishment. A large part of my outrage toward capital punishment was exactly the feeling that it was arrogating too much power to the government.
  • 1929 e  la maledizione del breve termine. Right away, one’s in an argument, and there’s really nothing to do with utopia at all. And then temporary expedients become dogma very quickly — especially if they seem to work...
  • Paternalismo. Then there’s the question of whether or not people can be made by government to behave better... a big experience, and this gets us a bit nearer the core of it, a very big influence on a number of people my age was the American civil rights movement, and the moral grandeur of that and also the astonishing speed and exclusiveness of its success. A lot of that did involve asking the government to condition people’s behavior,
  • In my memory, the demand of the student radical was for the university to stop behaving as if it was my parent, in loco parentis... Now you go to campus and student activists are continuously demanding more supervision
  • I certainly wish I wasn’t a smoker and wish I could give it up. But I’m damned if I’ll be treated how smokers are now being treated by not just the government, but the government ventriloquizing the majority... There’s something essentially un-American in the idea that I could not now open a bar in San Francisco that says, “Smokers Welcome.”
  • war against pleasure.
  • The War on Drugs is an attempt by force, by the state, at mass behavior modification. Among other things, it is a denial of medical rights, and certainly a denial of all civil and political rights. It involves a collusion with the most gruesome possible allies in the Third World... One reason the War on Drugs goes on in defiance of all reason is that it has created an enormous clientele of people who in one way or another depend upon it for their careers or for their jobs.
  • I’d been made aware by someone in the Clinton administration of what I thought was criminal activity. At any rate, the administration engaged in extraordinarily reprehensible activity by way of intimidating female witnesses in an important case. I decided that I would be obstructing justice if I’d kept the evidence to myself. That led to me being denounced in The Nation as the equivalent of a McCarthyite
  • In Letters to a Young Contrarian, you talk about how it was libertarians — specifically Milton Friedman and Alan Greenspan — who did the most to end the draft
  • No global. In a way I should have been pleased to see that, and I suppose in some small way I was, but a lot of this did seem to me to be a protest against modernity, and to have a very conservative twinge, in the sense of being reactionary.
  • Sinistra arretrata. The Seattle protesters, I suppose you could say, in some ways came from the left. You couldn’t say they came from the right, although a hysterical aversion to world government and internationalism
  • Il paradosso: You’ve called yourself a socialist living in a time when capitalism is more revolutionary.
  • The thing I’ve often tried to point out to people from the early days of the Thatcher revolution in Britain was that the political consensus had been broken, and from the right. The revolutionary, radical forces in British life were being led by the conservatives.
  • I was a member of the Labour Party, I wasn’t going to vote for it. I couldn’t bring myself to vote conservative. That’s purely visceral. It was nothing to do with my mind, really. I just couldn’t physically do it.
  • Marx’s original insight about capitalism was that it was the most revolutionary and creative force ever to appear in human history...  Marx and Engels thought that America was the great country of freedom and revolution and Russia was the great country of tyranny and backwardness.
continua

Future Imperfect SUNTO di DAVID D. FRIEDMAN - realtà virtuale 20


Future Imperfect di DAVID D. FRIEDMAN - realtà virtuale - TWENTY All in Your Mind


  • Videonferenza. what I see is not what is in front of me but what they draw... The image from my video camera is processed by my computer before being sent on to everyone in my audience. That gives me an opportunity to improve it a little first, to replace my bathrobe with a suit and tie, give me a badly needed shave, remove a decade or so of aging.
  • Video games are our most familiar form of virtual reality.
  • However good our screens, this sort of virtual reality suffers from a serious limitation: It only fools two senses... Want to hear things? Vibrate air in the ear. Want to see things? Beam photons at the retina. Applying that approach to the remaining senses is harder.
  • TODAY AND TOMORROW: THE WORLD OF PRIMITIVE VR
  • Ostacoli alla VR. We all, automatically and routinely, judge the people around us not only by what they say but by how they say it - tone of voice, facial expression, gestures.
  • con men. They are people who, through talent or training, have mastered the ability to divorce what they are actually... on the Internet nobody knows you are a dog. Or a woman. Or a twelve year old. Or crippled. In virtual reality, once we have the real-time editing software worked out properly, you can be anything you can imagine... Giochi di gruppo: Have participants write and post physical descriptions of other participants they had never met. I gained almost nine inches. In virtual reality I never have to be short again.
  • My Contribution to Corpore Sano
  • One objection to video games is that they remove one of the few incentives modern people have to exercise.
  • If what you want is exercise, the obvious solution is bigger joysticks... you only notice how tired you are after you have won or lost.
  • Dance Dance Revolution, already exist.'
  • Altra funzione videogiochi. to do dangerous things while only getting virtually killed... Mariana trench... the lunar case,
  • DEEP VR - BEYOND THE DREAMING PROBLEM
  • Suppose we succeed in cracking the dreaming problem, figuring out enough about how the brain works so that we too can create full sense illusions.
  • a useful first step is to distinguish between information transactions and material transactions.
  • The book is a physical object. But reading an illusion of a book, with the same words on the virtual pages, would do just as well... For a material transaction, consider growing wheat.
  • A sufficiently advanced form of virtual reality can provide for all information transactions. It might assist with some material transactions; the wheat harvester could be run by an operator located somewhere else, giving real instructions to a real machine.
  • Beam Me Up, Scotty
  • Cosa conta? Why do I want to visit my friends? To see them, to feel them, to hear them, to do things with them. Unless one of the things is building a house or planting a garden that really has to be built or planted, the whole visit is an information transaction... consider a phone call.
  • Future Fiction
  • Fantasia depauperata? My daughter has so far refused to see the movie version of The Fellowship of the Ring because she prefers the product of her imagination to the product of the director's imagination.
  • Consider in contrast a symphony. It corresponds to nothing in nature. The composer has taken one sense, hearing, and used it to create an aesthetic experience
  • Fantasy: Substitute or Complement
  • Su WW nn c'è distinzione tra sessi, la violenza è anche sulle donne. That raises an obvious question: Having routinely punched out virtual females online, will he be more willing to punch out real females in the real world?
  • George Orwell, writing more than sixty years ago, worried about the corrupting effect on readers of the routine brutality of American crime fiction... Later writers worried about the effect of television. The latest concern is the effect of Internet porn.
  • Is virtual sex and violence a complement to or a substitute for real sex and violence?
  • Tod Kendall.' Correlate growth of access to the Internet, by state, with changes in the frequency of rape. It turned out that the correlation was negative;
  • What Matters
  • Mondo materiale. Stuff must be produced for real, but human beings do not need much stuff to stay alive. To check that for food, price the cheapest bulk flour, oil, and lentils you can find. Calculate how much 2,000 calories a day of each of them would cost... Viewed in realspace, it is not much of a world. Everyone is eating the cheapest food that will keep a human body in good condition, living in the human equivalent of coin-operated airport storage, exercising by moving against resistance machines, perhaps as part of virtual reality games...
  • Mondo virtuale. All women are beautiful, and enough are willing. All men are handsome. Everyone lives in a mansion that he can redecorate at will, gold-plated if he so desires.'
  • Which is true - slum or paradise? It depends on what matters. If all that matters is sensation, what you perceive, it is a paradise,
  • As evidence against, consider a very old form of virtual sex: masturbation. tion. In your mind you can be making love to the woman of your dreams, at least if you have a good enough imagination.
  • Having someone read a book I wrote, enjoy and be persuaded by my ideas, pleases me... But what about only thinking someone read my book?
  • Robert Nozick, in Anarchy, State, and Utopia, put the question in terms of an imaginary experience machine, his version of VR.'
  • You will have to decide for yourself.
continua

domenica 7 febbraio 2016

Chi mantiene il welfare?

Adam Perkins. Over the past five years, he has accumulated a mass of evidence about the personalities of welfare claimants and concluded that individuals with aggressive, rule-breaking and anti-social tendencies — what he calls the ‘employment–resistant personality profile’ — are over-represented among benefit recipients. He also found that their children are likely to share those traits, which helps explain why poverty has a tendency to be passed down from one generation to the next.

https://www.washingtonpost.com/posteverything/wp/2016/02/04/democrats-love-universal-pre-k-and-dont-seem-to-care-that-it-may-not-work/?tid=hybrid_content_2_na

venerdì 5 febbraio 2016

Acquistare o affittare?

Economics on Buying vs Renting a House - Marginal REVOLUTION:



'via Blog this'



it’s not good to have a significant share of your wealth locked into a single asset. Diversification is better and it’s easier to diversify with stocks - See more at: http://marginalrevolution.com/marginalrevolution/2016/02/67635.html#sthash.XZcqZorh.dpuf


Indeed, you should expect that as an investment your house will appreciate less than does the stock market - See more at: http://marginalrevolution.com/marginalrevolution/2016/02/67635.html#sthash.XZcqZorh.dpuf


ownership locks people to location making it harder to move for jobs. - See more at: http://marginalrevolution.com/marginalrevolution/2016/02/67635.html#sthash.XZcqZorh.dpuf


Houses today also come bundled with a significant side asset – access to so-called public schools - See more at: http://marginalrevolution.com/marginalrevolution/2016/02/67635.html#sthash.XZcqZorh.dpuf


Most economists, however, think that the United States tax code is inefficiently biased toward housing. There is no good reason to bias people away from renting and towards buying. Germany is a wealthy country and a majority of Germans get by just fine by renting - See more at: http://marginalrevolution.com/marginalrevolution/2016/02/67635.html#sthash.XZcqZorh.dpuf