giovedì 26 aprile 2012

La cantata dell’ infedele

Si puo’ essere felici ascoltando una cantata di Bach senza credere?

Che strana domanda, cominciamo a vedere se puo’ avere un senso.

A quanto pare, ultimamente, la miglior agenzia pubblicitaria della Religione sembra essere la Scienza:

… all in all, the practices of faith tend to have positive effects on people’s lives.  The impact has been assessed across a number of metrics. For example, the likelihood that an individual will drink excessively or take drugs decreases significantly if they go to church, temple or mosque. Among Americans – where religiosity has been extensively studied – being actively religious means you are less likely to commit crime, get divorced, commit suicide or suffer from depression. You will probably also be healthier and live longer…

Non è un caso se negli ultimi anni l’ “ateo aggressivo” non è più molto richiesto dai rotocalchi dovendo cedere il passo all’ “ateo gentile”, ovvero a colui che, apprezzandole, intende “riformulare” le tipiche attitudini dell’ “uomo religioso” adattandole al mondo secolare e spogliandole di ogni riferimento alla divinità.

Alain de Botton è un brillante rappresentante della categoria.

L’ ateo gentile non intende rinunciare, per esempio, alla bellezza di una cantata bachiana lasciando che solo il credente possa goderne fino in fondo.

Ma il tentativo di AdB e dei suoi sodali lascia perplessi:

What he misses, is that religions are good at building community and nurturing kindness because, paradoxically, they do not aim directly to do either… Goodwill and well-being may follow. They also may not. But when they do, they are happy by-products of the main task, which is not actually to have a successful life. It is to come to know God. The spiritual dimension has instrumental effects; but without the vertical striving, religious virtues come to feel empty. To whom are you expressing… gratitude for life if not God? The blind mechanisms of evolution?…

chiese

… altri 10 “progetti divini”…

Per tornare all’ ascolto della musica sacra, la chiosa conclusiva più pertinente è di Roger Scruton:

… the richness of that experience has no explanation in objective terms, a deconstruction that music triumphantly resists…

Mike Vernon (*) – Silloge articoli sul Guardian – Bronko edizioni (**)

(*)“Mike Vernon”?… “ Mike Vernon has been successively an Anglican priest, then a declared atheist, then… disillusioned by both religion and irreligion… become an agnostic christian…”

(**) “bronko edizioni”?… così come con il podcast ci facciamo la nostra radio ricostruendo su misura un palinsesto ideale, con l’ e-reader ci editiamo i nostri libri con una collazione degli scritti che più ci interessano. Sarà per questo che ormai da 2/3 mesi non acquisto più nulla.