giovedì 30 marzo 2017

An Evolutionary Model of Depression - Bargaining Theory bryan caplan

Notebook per
An Evolutionary Model of Depression - Bargaining Theory
bryan caplan
Citation (APA): caplan, b. (2015). An Evolutionary Model of Depression - Bargaining Theory [Kindle Android version]. Retrieved from Amazon.com

Parte introduttiva
Nota - Posizione 2
depressione: sciopero quando è difficile assumere i crumiri il depresso: trattami meglio il depresso mira a deprimere la strategia funziona il suicidio nn è spiegato ma la minaccia sì... e quando si agisce al limite...
Evidenzia (giallo) - Posizione 2
An Evolutionary Model of Depression - Bargaining Theory By bryan caplan
Evidenzia (giallo) - Posizione 5
Edward Hagen of Humboldt University
Evidenzia (giallo) - Posizione 6
Getting depressed is a good way to get the people around you to give you more for less.
Nota - Posizione 7
AIUTO A BUON MERCATO
Evidenzia (giallo) - Posizione 8
the principal cause of major unipolar depression is a significant negative life event,
Nota - Posizione 9
UNA DIFFICOLTÀ
Evidenzia (giallo) - Posizione 10
loss of interest in virtually all activities,
Nota - Posizione 10
SINTOMO. PRATICAMENTE UNO SCIOPERO
Evidenzia (giallo) - Posizione 10
somewhat like a labor strike.
Nota - Posizione 10
c
Evidenzia (giallo) - Posizione 11
during humans' evolutionary history (and even today, inside the family), you couldn't easily hire a replacement for a malcontent:
Nota - Posizione 12
PRIMA LE XSONE NN ERANO RIMPIAZZABILI
Evidenzia (giallo) - Posizione 15
a way of saying: "Treat me better, or you'll have to get by without my help."
Nota - Posizione 16
COSA ESPRIMIAMO CON LA DEPR
Evidenzia (giallo) - Posizione 16
it usually works:
Evidenzia (giallo) - Posizione 16
number of behavioral studies have demonstrated that although depression in one family member prompts negative feelings from other family members, it nonetheless appears to deter their aggressive behavior and to cause an increase in their tendency to offer solutions to problems in a positive or neutral tone and an increase in their solicitous behavior (e.g., caring statements), consistent with the bargaining model.
Nota - Posizione 19
DI SOLITO FUNZIONA
Evidenzia (giallo) - Posizione 19
Post-partem depression
Evidenzia (giallo) - Posizione 20
he spouses of individuals experiencing PPD should report increasing their investment in parenting, and in fact they do.
Nota - Posizione 21
ES PPD. FUNZIONA!!
Evidenzia (giallo) - Posizione 23
How can suicide be functional? It can't be. But suicide threats can be highly functional:
Nota - Posizione 24
E IL SUICIDIO? NO. LA MINACCIA SI
Evidenzia (giallo) - Posizione 24
Suicide permanently removes oneself as a source of valuable benefits for the group. Suicide threats are therefore threats to impose substantial costs
Nota - Posizione 25
c
Evidenzia (giallo) - Posizione 28
I point out how Szaszian this "bargaining model of depression" is?
Nota - Posizione 28
MODELLI COMPAT
Evidenzia (giallo) - Posizione 29
Szaszish aphorism: "They're not depressed; they're depressing!"
Nota - Posizione 29
EPIGRAFE
Evidenzia (giallo) - Posizione 37
Of course the most common objection raised to this theory is that depressed people don't feel like they are striking for a better deal.
Nota - Posizione 38
OB. IL DEPRESSO NEGA

Azzardo

Ieri si discuteva animatamente della Juve in Champions, gli animi erano sovraeccitati e volavano parole grosse. Poi, quando si è deciso di scommettere, un clima più riflessivo si è instaurato, ognuno ha soppesato meglio le proprie vedute, le esagerazioni sono finite, il sereno è tornato e, non dico che ci siano state conversioni ma la civiltà è trionfata. Poi, tutti insieme, siamo andati sul sito di Bet&Win a fare ognuno la puntata coerente con le proprie convinzioni e ora attendiamo trepidanti il verdetto. Sia come sia ora le nostre convinzioni oggi ci convincono un po’ meno – giusto quel tanto da sottrarci alla bestialità del tifoso – e siamo meglio disposti a considerare gli argomenti della controparte.
Ma il gioco d’azzardo è il trionfo della civiltà?
Non proprio.
C’è poi lo psicologo Paolo Crepet si spinge ad affermare…
… Non si tengono in considerazione gli effetti potenzialmente positivi del gioco, quali la socializzazione, il diritto al sogno, la possibilità di alleviare la propria amarezza e la propria tristezza: non credo che tocchi allo Stato disciplinare anche i sogni e le speranze…
Ma allora il gioco d’azzardo è il trionfo della speranza e dei sogni?
Non proprio.
Di sicuro non lo pensa Avvenire, il quotidiano dei Vescovi, che ha messo in piedi una campagna contro il gioco d’azzardo visto solo come un’industria e un business che invece di creare valore lo brucia, lo consuma desertificando legami sociali e dissipando il risparmio. Esso provoca un enorme problema per un numero crescente di cittadini tra i quali miete le sue vittime.
***
Ernest Goss e Edward A. Morse della  Creighton University hanno cercato di capire se l’azzardo fa bene all’economia (“Are casinos good for the economy?”). Primo verdetto…
… People who live near casinos are going broke faster than people who don’t… more than double… 100 percent higher…
La bancarotte personali aumentano.
I due hanno studiato 250 contee per nove anni (dal 1990 al 1999) limitando i confronti alle località omogenee.
Del resto il risultato è stato indirettamente replicato da altri…
… The St. Louis Fed’s Thomas Garrett and Mark Nichols found that Mississippi riverboat gambling increases bankruptcies not just in Mississippi, but in counties outside the state where many residents gamble in Mississippi….
Anche se ci sono eccezioni
… Interestingly, other casinos— such as Las Vegas, Atlantic City, and so forth— didn’t have statistically significant effects on other areas’ bankruptcy rates…
Altro risultato…
… rate of business bankruptcies was significantly lower… 35.4 percent lower…business bankruptcy rates are lower when gambling is present, even after adjusting for the quality of the county’s economy….
Le bancarotte commerciali diminuiscono.
Interessante: dove si gioca, un numero maggiore di persone va in malora ma ci sono meno fallimenti commerciali.
Forse si tratta delle stesse persone: se non giocano al casino mettono su una strampalata attività che fallisce presto atterrando loro, i loro soci e i loro dipendenti.
E’ la legge del “se non procuri danni di là, li procurerai di qua”.
E’ brutto dirlo ma i casino hanno anche una funzione sociale malthusiana: producono informazioni. Se una persona fragile non fosse attirata nei casino potrebbe presentarsi ad un colloquio di lavoro e “ingannare” chi lo assume che poi ne pagherà tutte le conseguenze.
A volte i casino, più che far ammalare le persone, segnalano le persone da curare.
Una cosa è certa, però, i casino accumulano gran parte dei loro introiti grazie ai “giocatori forti”. Dylan Metthews:…
… much if not most of the gambling industry’s revenue come from addicts. Grinols estimates that 52 percent of revenue at the typical casino comes from problem gamblers, while an Ontario study put the figure at 35 percent and a Louisiana one at 42 percent…
Questo al di là della discussione se la medicalizzazione del problema sia l’approccio più corretto. Parlare di patologie da gioco, infatti, puo’ essere controproducente.
William Evans e Julie Topoleski nel lavoro “The Social and Economic Impact of Native American Casinos” hanno studiato il gioco d’azzardo nelle riserve indiane.
Aspetti positivi
… positive changes include: young adults moving back to reservations, fueling an 11.5 percent population increase; adult employment increasing by 26 percent; and a 14 percent decline in the number of working poor. In counties with or near a casino, the employment- to- population ratio has increased and mortality has declined.”…
Aspetti negativi
… The negative changes include about a 10 percent increase in auto thefts, larceny, violent crime, and bankruptcy in counties four years after a casino has opened, and an increase in bankruptcies within 50 miles of a new casino…
Crimine e casino sembrano presi da un abbraccio indissolubile…
… The Baylor’s Earl Grinols, University of Georgia’s David Mustard, and the University of Illinois’ Cynthia Dilley found that 8 percent of crime in counties with casinos was attributable to their presence, a crime increase that cost residents, on average, $ 65 a year…
La cosa è comprensibile: cosa cerca un giocatore (ma anche un consumatore di droga o di prostituzione)? Emozioni forti e gratificazioni immediate. La stessa cosa che cerca un criminale nel crimine. Tra le due popolazioni c’è una sovrapposizione importante. Non speriamo quindi di eliminare del tutto la contiguità legalizzando, possiamo solo diluirla.
Chi sono le vittime? I poveri? No, almeno nel caso dei casino. I poveri sono più a rischio con le lotterie nazionali…
… The evidence on casino gambling’s distributional impact is much weaker than that concerning state lotteries, but there is extensive evidence that the latter amounts to a regressive tax, given that lottery ticket purchasers are disproportionately poor…
Al casino ci vanno i ricchi, o quantomeno i benestanti.
***
Cerchiamo una conclusione.
Esiste un chiaro trade-off che contrappone ai fallimenti personali una serie di positività (piacere personale, meno fallimenti commerciali, meno crimine, più libertà civili…)…
… one could reasonably argue the benefits in terms of jobs created and education funded outweigh the costs in terms of crime, bankruptcy, and problem gambling…
Che fare? La posizione di Jeffrey A. Miron
The arguments against gambling bans are similar to those against drug prohibition… but these bans do little to reduce gambling, and they generate underground markets that are corrupt and violent…  state governments could legalize all gambling and then impose a sin tax, that is, a tax on gambling services that is higher than other tax rates. It is not obvious that gambling generates adverse effects that might justify a sin tax; most of the negatives associated with gambling—crime, corruption—result from gambling prohibitions, not gambling per se. The sin tax approach, however, at least raises this debate explicitly…
La posizione di Tyler Cowen
… I’m all for legalizing (zoned) gambling… The real question is whether we should tax gambling at higher…
Legalizzare (in zone specifiche) e, al limite tassare destinando gli introiti ai più bisognosi.
Anche tra i bisognosi ci sono i più e i meno meritevoli: se i secondi aiutano i primi tanto di guadagnato.
GATT

Insetti vs Animalisti

Chi sono i peggiori nemici degli animalisti?
Secondo Bryan Caplan gli insetti
… The most compelling objection to animal rights, to my mind, has long been… bugs. Bugs are animals. Every human being directly kills bugs just by walking… Yet I’ve never heard even a strict vegan express a word of moral condemnation…
Io, agnostico, osservo l’animalista che, mentre espone la sua dottrina, ne ammazza in gran quantità senza curarsene.
Ma la cosa è davvero irrilevante per il suo discorso?
Probabilmente no. Almeno se diamo credito all’ “argomento della coscienza”…
… 1. If even morally scrupulous advocates of view X don’t live in accordance with X, the best explanation is that they don’t really believe X. 2. If even the dedicated advocates of X don’t really believe X, X is probably false…
Il PETA sugli insetti…
… All animals have feelings and have a right to live free from unnecessary suffering–regardless of whether they are considered “pests” or “ugly.” As with our dealings with our fellow humans, the determination of when lethal defense against insects and animals is acceptable must be judged on a case-by-case basis, taking into account the level of the threat and the alternatives that are available…
Giudicare caso per caso?
Un bizzarro parallelo se consideriamo l’uomo…
… A bizarre juxtaposition. No one would say that humans have a “right to live free from unnecessary suffering,” then immediately talk about killing them on a “case-by-case basis.” And if someone killed hundreds of humans with his car on a cross-country trip, no one would accept the excuse, “It was necessary to cross the country.”…
***
Ecco i criteri di Peter Singer secondo i quali un essere vivente merita rispetto
… Singer quotes three criteria for deciding if an organism has the capacity to suffer from pain: 1) there are behavioral indications, 2) there is an appropriate nervous system, and 3) there is an evolutionary usefulness for the experience of pain…
Gli insetti sembrerebbero passare alla grande il test dell’animale potenzialmente sofferente.
Come se non bastasse fioriscono intere industrie sullo sfruttamento degli insetti, eppure verso di loro non ci sono contestazioni…
… large industries are built around honey production, silk production, and cochineal/ carmine production, and, of course, mass insect death results from our use of insecticides…
Bisognerebbe anche aggiungere che il mondo animalista ammette la difficoltà
… Insects are a part of the Animal Kingdom and some special arguments would be required to exclude them from the general AR argument…
Ma come si tampona l’inconveniente? Istituendo una scala di capacità nel sentire dolore…
… Some may postulate a scale of life with an ascending capacity to feel pain and suffer. They might also mark a cut-off on the scale, below which rights are not actively asserted…
Il problema di questa soluzione sta nel fatto che verso gli insetti si giustifica il trattamento totalmente differenziato sulla base di differenze  totalmente discutibili…
… The overarching problem with these “exclusion” arguments: They try to justify a massive difference in treatment with a totally debatable difference in capacity for pain. It’s easy to show that some creatures are much smarter than others; but how on earth could we ever convincingly show that some feel much less pain than others?…
Ma se un simile “salto” è tollerato allora, a maggior ragione, andrebbe tollerato il “salto” che distingue uomini e altri animali.
Ma c’è di più. In una logica animalista, se c’è la possibilità che gli insetti soffrano dovremmo tenerne conto.
E in caso di dubbio? Attenersi al principio di precauzione. O no?
***
Chi obbietta a queste considerazioni sostiene che l’ “argomento di coscienza” non è poi così impellente.
Risposta…
… I never claimed it was the best way. But I do claim that the Argument from Hypocrisy and the Argument from Conscience provide us with additional moral insight
Ancora l’obbiettore: Thomas Jefferson possedeva schiavi, questo significa forse che era schiavista? No, fu un grande oppositore dello schiavismo!
Risposta: il possedere degli schiavi era certamente nocivo (non indifferente) alla sua battaglia…
… Jefferson’s hypocrisy at least slightly undermined the credibility of the case against slavery
Chi si oppone invita a giudicare gli argomenti, non i comportamenti
… the best way to find out whether x is true is to just look at the arguments for and against x, especially if those arguments are simple and easy to find…
L’argomento animalista, si dice, è semplice e plausibile…
… It seems wrong to cause extreme amounts of pain and suffering for the sake of minor benefits to oneself….
Detto in altri termini: è ingiusto togliere la vita ad un coniglio (grave danno) per mangiarsi a mezzogiorno un piatto di coniglio in umido (piccolo beneficio).
Ma come ogni buon argomento anche questo è soggetto a devastanti eccezioni che lo fanno traballare, esempio i maledetti insetti…
… I agree this claim has great superficial appeal. But I think that like utilitarianism, Kantianism, and other grand moral theories, it’s subject to devastating counter-examples. Like: “What if you have to painfully kill one bug to build a house rather live in a tent?”…
Altra obiezione: se guardiamo a quel che succede in una fattoria siamo orripilati.
Risposta: anche se guardiamo a quel che succede nelle sale operatorie
… If you just look at some of the things that go on on factory farms, you’re going to be horrified… I would also be horrified to watch life-saving surgery on humans. On reflection, both seem morally fine to me despite my squeamishness…
Altra obiezioni: la stupidità di un soggetto dà forse la  possibilità di torturarlo?…
… If you think it is not wrong to inflict severe suffering as long as the victim of the suffering is stupid, then you’d have to say that it is permissible to torture retarded people for fun…
E’ una questione di gradi
… It depends on the degree of stupidity… Almost all humans classified as mentally retarded are far smarter than that, of course…
Sui “ritardati” va fatta una chiosa: oltre a cio’ che “sono” sembrerebbe contare anche cio’ che “avrebbero potuto essere”. Quasi che in questi giudizi l’intelligenza media della specie conti più di quella specifica del singolo.
E il problema dei bambini?…
… A stronger objection is that human babies are much stupider than adult humans, but everyone knows it’s wrong to inflict pain on babies. The obvious amendment here, though, is that creatures that will normally develop human-level intelligence are also of great moral importance, though probably not as much as creatures that already possess such intelligence…
Quando mi chiedo perché mai la sofferenza dello “stupido” non rileva mi vengono in mente gli insetti e mi tranquillizzo: in effetti c’è unanimità di consenso che non rilevi…
… stupid as a bug? At minimum, it seems obvious that the pain of such a creature is extremely morally unimportant…
L’introspezione e l’argomento di coscienza sono una buona via, magari non in assoluto, bensì per cominciare una riflessione oppure per superare un’ impasse morale, come in questo caso…
… a good argument to me – good enough to break what otherwise looks like a moral impasse…
Sofferenza e intelligenza sono correlate, è vero, non ci sono argomenti decisivi sul punto ma basta fare esempi per coglierne la connessione…
… It seems obvious once you ponder basic counter-examples to your general principle. Do you really think painfully killing bugs to build a house is morally wrong?…
E poi c’è il problema della precauzione: perché chi crede realmente ai principi animalisti non adotta perlomeno un comportamento precauzionale nei confronti degli insetti? Evidentemente non ci credono nemmeno gli animalisti…
… But suppose we grant that bugs don’t feel pain. Your position still implies that if bugs did feel pain, it would be morally impermissible to build a house. After all, you could just live in a tent and leave the bugs in peace…
***
Come concludere? Proposta: se la sofferenza si riflette nell’intelligenza, e quindi nella responsabilità (come sembrerebbe dalla nostra relazione con gli insetti), la distanza tra uomo e animale in materia di dolore è la stessa che manteniamo in materia di giustizia.
Esistono cani cattivi, per esempio? Forse no, forse sì. Paradossalmente chi dice di no, chi afferma che “è tutta colpa del padrone”, toglie dignità all’animale e al suo presunto dolore.
Comunque sia, anche quando un cane parrebbe “cattivo”, non gli facciamo un processo in un’ aula giudiziaria, nemmeno un processo sui generis. Il che mette una distanza notevole tra l’intelligenza e la responsabilità umana e quella canina, di sicuro una distanza superiore a quella che gli animalisti rivendicano. E se concludiamo così è proprio perché osserviamo come si comportano gli animalisti con gli animali.
 insett