giovedì 25 luglio 2019

DUE OPINIONI LAMPO

DUE OPINIONI LAMPO

RAZZISMO E SESSISMO: la mia posizione è che dovremmo trattare le persone come individui. La sinistra invece continua a parlare di “donne, noi donne, le donne…” mentre la destra parla sempre di zingari, negri e froci.

IMMIGRAZIONE: la mia posizione è che dovremmo avere una porta frontale più aperta e una porta sul retro serrata. Dovrebbero esserci meno ostacoli verso l’immigrazione legale. Non sono d'accordo nel filtrare gli immigrati. Preferirei utilizzare un sistema di prezzi: fai pagare una bella tassa all'aspirante immigrato, diciamo 10.000 euro (poco più del prezzo sul barcone), per ottenere il diritto a venire di intraprendere la strada della cittadinanza. Se i datori di lavoro, i parenti o i “misericordiosi” sono motivati a portare qui individui particolari, potranno farsi loro sponsor e versare di tasca propria; insomma, la Caritas dovrà pagare più che essere pagata.

STRUMENTALIZZARE BIBBIANO

STRUMENTALIZZARE BIBBIANO
Il caso di cronaca colpisce ma a me interessa altro.
Mi interessa il problema culturale sottostante, quello in cui ci si divide nel chiedersi quale sia l’ambiente migliore in cui far crescere un bambino. I bambini sono il futuro, ovvero la società di domani: se crescono sani anche la nostra società sarà più sana. 
Di solito, l’alternativa è tra famiglia naturale (FN) e altre agenzie educative (AA). Poniamo che su una scala da 0 a 100, 0 sia la posizione più favorevole a FN e 100 quella più favorevole a AA.
Ci sono molti argomenti per favorire FN: l’educazione implica anche delle forzature spiacevoli, se le compie chi ti ama sono più accettabili.
Ci sono molti argomenti a favore di AA: qui si trova gente che ha studiato e ne sa di più sui bambini.
Ci sono molti argomenti contro FN: le famiglie lager esistono, inutile negarlo.
Ci sono molti argomenti contro AA: le AA si trasformano spesso in burocrazie dove il bambino si aliena e appassisce.
Sia come sia, alcune persone simpatizzano per FN, altre per AA, ma queste posizioni sono relative, dipendono dal contesto, ovvero da dove siamo collocati qui ed ora sulla scala da 0 a 100. Per esempio, io propendo per FN ma se mi trovassi in una realtà a livello 5 nella scala da 0 a 100, probabilmente passerei nello schieramento in favore di AA. Si ragiona sempre al margine.
Dove si colloca l’Italia del 2019? Ecco, ognuno intuisce la realtà odierna secondo i suoi strumenti e prende posizione.
Su un fronte del genere, poi, la gente non si schiera a caso, l’ideologia conta.  FN è un’istituzione naturale, cioè si forma volontariamente, senza forzature apprezzabili. AA sono invece istituzioni artificiali che vengono ad esistenza solo grazie ad un atto coercitivo. A questa differenza sembra essere sensibile l’ideologia, non è un caso che su Bibbiano ci si schieri compatti su fronti opposti: la destra – amante della “natura” – enfatizza la distorsione emersa in un caso del genere; la sinistra – più tollerante sulle coercizioni – minimizza l’accaduto. E’ chiaro che, inquadrata così la vicenda, le accuse al PD non sono di rilievo penale ma culturale – chi si difende rilevando che trattasi solo di “abuso d’ufficio” non ha capito nulla di cosa c’è in ballo. E’ come se chi accusa dicesse: ecco cosa rischia di produrre la vostra preferenza per AA.
La persona razionale matura una posizione in merito che aggiorna poi giorno per giorno in base a quanto le accade. Ecco, quando dalla cronaca emerge un caso di padre padrone che ha violentato i figli naturali, il partito AA segna un punto e il partito FN incassa (e magari qualcuno cambia casacca), se quest’ultimo è intellettualmente onesto aggiornano la sua posizione, magari sotto la pressione dell’avversario che lo incalza. Quando dalla cronaca emerge un caso come quello di Bibbiano il partito FN segna un punto e il partito AA incassa (e magari qualcuno cambia casacca), se è intellettualmente onesto aggiorna la sua posizione, magari sotto la pressione dell’avversario che incalza.
In questo contesto che cosa significa essere “sciacalli”, ovvero “strumentalizzare” Bibbiano?  Significa indurre ad un aggiornamento più radicale del dovuto? Mi sarei aspettato che il PD, a fronte delle accuse, avesse tirato fuori qualche storia di “violenza in famiglia”, sarebbe stato legittimo, e invece sempre il solito salvini-salvini-salvini…


P.S. Post non finito. D’altronde, nessuno mi paga e quindi è mio diritto lasciare il lavoro è in sospeso. Ad ogni modo ringrazio in anticipo se qualcuno mi dà una mano a tirare le somme.

AMLETO ALL’INCROCIO

AMLETO ALL’INCROCIO

Gli ingegneri del traffico chiamano il momento in cui siamo troppo vicini alla luce arancione per fermarci e ancora troppo lontani per farcela senza incappare nel rosso la "zona del dilemma".

Guidare un’auto consiste nel trovarsi continuamente immersi nei dilemmi.

I ROBOT NON CI RIESCONO

I ROBOT NON CI RIESCONO
Che fai nella vita?
A meno che di mestiere tu non trapianti i cervelli, la cosa più complicata che fai nella vita è guidare la tua auto. Occorre dominare 1500 abilità distinte, prendere venti decisioni al chilometro, elaborare 1320 info al minuto, il tutto mentre calmi il figlio dietro, ripensi alla puntata di ieri sera di X-Factor, ascolti la radio e dai un’occhiata a chi ti ha appena messaggiato.

Se i robot non ci riescono non c’è da meravigliarsi.

F conoscenza e connessione

Il progresso della conoscenza è legato alla connessione delle idee. Qualche dubbio dopo l'era internettiana. La gente si connette per laura pausini!

https://feedly.com/i/entry/54BMp4PRpfGpZgJrJ0T5blULTdimg4gCgsikrRGjEsQ=_16c27eba767:4bb54c1:561e4df6

occorre anche uno status per chi conosce, non solola possibilità di conoscere

LA VIE EN ROSE

LA VIE EN ROSE

Alla base della crescita economica oggi – più che il capitale fisico – poniamo la conoscenza: se SO come coltivare un tipo di grano con spighe che ospitano il doppio dei chicchi, raddoppio la mia ricchezza. Speriamo che sia davvero così poiché la conoscenza è un bene che potenzialmente si diffonde a costi vicini allo zero (rendimenti crescenti).

Con questi assunti che fondano la nuova ortodossia il futuro è roseo e la crescita economica infinita.

Pensate, tra un secolo avremo anche una moltitudine di cervelli artificiali – ancora più potenti del nostro – che ci aiuteranno a conoscere, e magari anche costruire cervelli più potenti di loro. Probabilmente, potremo raddoppiare la nostra ricchezza ogni 5 anni, poi ogni anno, poi ogni giorno, poi ogni ora...

Ma che significa che la ricchezza di una nazione si raddoppia ogni ora (o ogni secondo)? Riuscite a immaginarlo? E’ fisicamente possibile? E’ logicamente possibile? E’ metafisicamente possibile?

mercoledì 24 luglio 2019

MALEDETTI FRANCESI: IL SIGNIFICATO COME OPTIONAL.

MALEDETTI FRANCESI: IL SIGNIFICATO COME OPTIONAL.

A posteriori, non capire Deleuze non è un dramma, si tratta di un autore che di continuo sfida esplicitamente la distinzione tra senso e non senso, dimostrando che il vero uso del linguaggio è espressivo, non rappresentativo; l'assurdità, insomma, fa parte a pieno titolo della comunicazione tanto quanto ciò che normalmente viene chiamato "senso".

MALEDETTI FRANCESI: LO STILE RUMINATORIO.

MALEDETTI FRANCESI: LO STILE RUMINATORIO.

Questo libro. di cui non ho doppiato la metà, si presenta come una sterminata ruminazione sulle due paroline del titolo. Alla fine non sai più nemmeno cosa significhino. Preferisci evitarne l'utilizzo.

Deleuze desidera sostituire l'idea di "essere", e le nozioni associate di sostanza e identità, con quella della differenza. Non chiedetemi cosa significhi un'operazione del genere. Sospetto che non significhi nulla di rilevante. Anzi, nulla e basta.

Nel piano di Deleuze l'identità deve ora lasciare il posto alla differenza. Quali conseguenze comporta considerare la differenza come più basilare dell'identità, io non l'ho capito. L'unica cosa che ho capito è che Deleuze presenta questa idea come profondamente sovversiva: siamo stati imprigionati dall'identità e ora ci liberiamo nella differenza! Prendo atto, ma non me ne sono accorto, probabilmente mi ha distratto il flusso infinito di astrazioni che mette in fila il filosofo; non discute, ma racchiude le sue parole cruciali in cofanetti che richiude prima di gettare la chiave.

MALEDETTI FRANCESI: IL CUORE DELLA DOTTRINA

MALEDETTI FRANCESI: IL CUORE DELLA DOTTRINA

Praticamente è questo: il "soggetto" non esiste. L '"io" è un'assenza.

Silenzio là in fondo!

MALEDETTI FRANCESI: I COLPI DI SCENA DI LACAN.

MALEDETTI FRANCESI: I COLPI DI SCENA DI LACAN.

"Ora vediamo bene che il "significato" in de Saussure è stato effettivamente ridotto a un'equazione e nella soluzione di questa equazione si trova che il significato è identico... ALLA RADICE QUADRATA DI MENO UNO...

P.S. ... e si tenga sempre ben presente che il pene erettile (l'oggetto principale del significato) nella condizione borghese non è mai più potente della radice quadrata di meno uno!

MALEDETTI FRANCESI: LACAN SPIEGA IL SIGNIFICATO DI =.

MALEDETTI FRANCESI: LACAN SPIEGA IL SIGNIFICATO DI =.
Oggi allora devo tenere fede alla scommessa che mi ha impegnato nella scelta del dominio in cui l'oggetto “a” è più evanescente nella sua funzione di simboleggiare la mancanza centrale di desiderio, che ho sempre indicato in modo univoco con l'algoritmo (- Φ). Non so se riuscite a vedere la lavagna, ma come al solito ho segnato alcuni punti di riferimento. Il dominio del campo visivo è lo sguardo. Dopo di che, racchiuso tra parentesi graffe, ho scritto: (in natura ((come = (- Φ))…

IL BUDDISMO NON E’ MAI STATO PACIFISTA

IL BUDDISMO NON E’ MAI STATO PACIFISTA
L'idea che il buddismo sia necessariamente una religione pacifista è in gran parte una fantasia occidentale. L’errore è radicato nelle interpretazioni di Schopenhauer che tendono a vedere la religione indiana in termini mistici ed eterei in forte contrasto con la realtà fattuale. I giapponesi, i mongoli e i tibetani non smisero di essere bellicosi quando si convertirono al buddismo. Il patrocinio del buddismo in Cina fu promosso nei primi secoli da élite militari barbariche non cinesi. Non c'è nulla di particolarmente pacifista nemmeno in Tailandia o Birmania…

COSMOPOLITISMO CATTOLICO: LA RELIGIONE PRIMA DELLA NAZIONE.

COSMOPOLITISMO CATTOLICO: LA RELIGIONE PRIMA DELLA NAZIONE.
La Riforma avrebbe distrutto la ricchezza cosmopolita del cristianesimo occidentale tardo medievale introducendo il concetto di nazione emerso nel 17 ° secolo. Si è passati da un insieme di politiche e principati interconnessi uniti dalla sovrastruttura della Chiesa e dall'ampio ethos del cristianesimo a un sistema più razionalizzato che ricuciva stati-nazione occidentali. L'ombra della vecchia cristianità unitaria ha continuato a persistere grazie al prestigio del latino, che era ampiamente compreso e usato come lingua franca. Gli ungheresi protestanti della Transilvania, per esempio, erano noti per viaggiare in Inghilterra e studiare a Oxford, e non avevano alcuna conoscenza dell'inglese, ma potevano comunicare in latino.

Difficile comunque negare che la diffusa distribuzione delle Bibbie in lingua locale abbia aiutato l'associazione tra nazionalità e lingua, che è diventata normativa nei secoli successivi. Lutero e i suoi compagni di viaggio occasionalmente facevano appello all'onore della "nazione tedesca", in contrapposizione alle forze cosmopolite che marciavano sotto gli stendardi degli Asburgo. Al contrario, i predicatori cattolici romani esortavano i contadini cattolici tedeschi a mostrare più solidarietà con i soldati spagnoli dell'imperatore che con i cavalieri tedeschi protestanti. La religione prima della nazione.

HL CHAPTER SIXTEEN In Hyde Park importante!!

CHAPTER SIXTEEN In Hyde Park
Note:16@@@@@@@@@@IL MODELLO: LA CONCORRENZA È GARANTITA DALL ESTEENALITÀ DELKA CONOSCENZA. MA QUAL È IL LIVELLO OTTIMO DI ESTERNALITÀ (IL LIVELLO CHE NN SCORAGGIA GLI INVESTIMENTI E VIMPEDISCE IL MONOPOLIO)? QUI LO STATO PUÒ AVERE UN RUOLO.

Yellow highlight | Location: 3,330
Taking ideas seriously, Chicagoans liked to say, was what the university was about.
Note:IL MOTTO DI CHICAGO

Yellow highlight | Location: 3,340
Milton Friedman had enjoyed remarkable success in his battle with Keynes, regularly going over the heads of his fellow economists to appeal directly to the general public.
Note:IN QUEL MOMENTO

Yellow highlight | Location: 3,342
It persuaded countless young persons, including the youthful Romer, that conservative didn’t have to mean dumb.
Note:Ccccccccc

Yellow highlight | Location: 3,345
Free to Choose, became a best seller.
Note:Ccccccccc

Yellow highlight | Location: 3,346
George Stigler was still teaching in the business school.
Note:1980

Yellow highlight | Location: 3,349
Meanwhile the mathematical tilt increased. Chicago had hired its first cutting-edge mathematical economist in 1971, a Berkeley Ph.D. named William “Buz” Brock. Brock in turn had scouted out Lucas and, in the same year, José Scheinkman.
Note:LA NUOVA GENERAZIONE

Yellow highlight | Location: 3,352
Arriving later were Thomas Sargent, who today teaches at New York University, and Lars Hansen, still in Chicago.
Note:Ccccccc

Yellow highlight | Location: 3,355
these were the New Classicals, great believers in the Invisible Hand, very high-tech, and appealing to the young.
Note:FRESHWATER MACRO

Yellow highlight | Location: 3,356
Almost immediately a new group among the faculty emerged, labor economists, both theorists and econometricians who were more interested in what they could learn about the workings of particular markets than in generalizing about the behavior of the economy as a whole. Led by Gary Becker, Sherwin Rosen, Sam Peltzman, and James Heckman, these were economists operating more nearly in the old Marshallian tradition that Friedman had championed and that (with its Keynesian add-ons) Paul Samuelson had designated neoclassical.
Note:L ALTRA CHICAGO

Yellow highlight | Location: 3,361
they still considered themselves to be applied price theorists—not literary economists by any means, but neither high-tech acolytes of the Modern movement.
Note:Ccccccc

Yellow highlight | Location: 3,372
Romer might have said that he planned to characterize knowledge and show how it could accumulate in the same way as any other form of capital.
Note:IL PIANO

Yellow highlight | Location: 3,373
the basic intuition: new products, new processes, entrepreneurs, universities, private research labs, patent law, scientific inquiry
Note:IL CUORE DELLA CRESCITA

Yellow highlight | Location: 3,384
Things that had been pretty hard to sort out became much easier to say in math.”
Note:IL MEZZO DI ESPRESSIONE

Yellow highlight | Location: 3,385
Romer wanted a model in which growth could continue indefinitely.
Note:LA CRESCITA INFINITA

Yellow highlight | Location: 3,386
In the Solow model the economy inevitably reached a kind of adulthood in fifty or a hundred years and stopped growing altogether.
Note:EQUILIBRIO

Yellow highlight | Location: 3,388
the philosophical histories of Polybius, Saint Augustine, Vico, Kant, Condorecet, Hegel, and Teilhard de Chardin.
Note:CLASSICI E PASSIONE X IL CICLO

Yellow highlight | Location: 3,390
Solow model: the assumption that nations soon would converge to a steady state.
Note:EQUILIBRIO DI SOLOW

Yellow highlight | Location: 3,392
internal dynamic of science: the more you learn, the faster you learn new things. If knowledge was the source of increasing returns, then accumulating more of it should mean faster growth
Note | Location: 3,392
IL MOTORE ROMERIANO

Yellow highlight | Location: 3,394
But there was no readily available metaphor for the world that he imagined
Note:SCARSITÀ DI METAFORE

Yellow highlight | Location: 3,396
Romer occasionally turned to the view of growth embodied in the popular television series Star Trek, about the distant future, in which nations rose and fell but the species went on innovating and expanding outward, if not forever, at least for a good long time.
Note:STAR TREK

Yellow highlight | Location: 3,398
increasing returns to knowledge versus diminishing returns to land, labor, and capital.
Note:LA DIFFERENZA COL PASSATO

Yellow highlight | Location: 3,400
“I’d been working on a social planner model like Ramsey, where the planner maximizes in the context of increasing returns to knowledge. I could get growth that was speeding up that way, which is what I wanted, but I thought that it couldn’t be decentralized into a competitive equilibrium.
Note:PROBLEMA DI STIGLER O PIN FACTORY

Yellow highlight | Location: 3,402
it didn’t seem consistent with the market.”
Note:Ccccccccccc

Yellow highlight | Location: 3,403
a single firm would take advantage of increasing returns to knowledge to monopolize its markets
Note:Ccccfff

Yellow highlight | Location: 3,404
There was no fun in making a model of that, since it clearly was not what happened ordinarily,
Note:CCCCCCC

Yellow highlight | Location: 3,407
The role of knowledge spillovers in Romer’s first model
Note:IL MECCANISMO CHE IMEDISCE IL MONOPOLIO

Yellow highlight | Location: 3,409
beneficial externalities—would cancel out increasing internal returns.
Note:ECCO LO SPIRAGLIO

Yellow highlight | Location: 3,418
there was the problem of multiple equilibria, meaning that, as always with positive feedback, things could come out in more than just one way. Perturbations might prove irreversible, rather than return to “normal.”
Note:UN PROBLEMA

Yellow highlight | Location: 3,422
The biggest technical issue had to do with demonstrating the stability of the model.
Note:LA VERA SFIDA

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Once he built spillovers into his model, Romer had a world that looked much like Marshall’s system, though he wouldn’t have described it that way at the time. Perfect competition was preserved.
Note:RICORDIAMCI IL COLPO DI GENIO

Yellow highlight | Location: 3,432
Solow had solved the problem by bringing in new knowledge from outside the model, as had Mill. Romer went in the opposite direction, as had Marshall: his accumulating knowledge came from new investments; it was then communicated to all the rest by means of spillovers.
Note:L ESTERNALITÀ GARANTISCE L ENDOGENICITÀ

Yellow highlight | Location: 3,434
these external economies constituted a strong defense, at least intuitively, against the possibility that a single firm would take over the world,
Note:IL GRANDE MONOPOLIO

Yellow highlight | Location: 3,437
read an editorial arguing that the space race had been good for economic growth,
Note:RAPPORTATO AL SENSO COMUNE

Yellow highlight | Location: 3,439
“Dynamic Competitive Equilibria with Externalities, Increasing Returns and Unbounded Growth”
Note:L ARTICOLO

Yellow highlight | Location: 3,444
A table of the best available data (that of Simon Kuznets) showed that since 1841 the rate of growth in the four leading industrial nations had been speeding up, not slowing down.
Note:NELL ARTICOLO ANCHE UN RIFERIMENTO ALLA REALTÀ

Yellow highlight | Location: 3,446
During a climatological warming trend in the Middle Ages, presumably caused by perturbations in the orbit of Earth, he noted that the northern limit of grain cultivation in Europe crept a hundred miles to the north—a fact recognized by contemporaries. Farms were correspondingly more productive as a result. That was exogenous change, he wrote.
Note:SIGNIFICATO DI ESOGENO

Yellow highlight | Location: 3,449
But when yields of domestic wheat rose steadily during those same years while wild grain yields remained the same, the change should be understood as having occurred within the system—that is, endogenously.
Note:SIGNIFICATO DI ENDOGENO

Yellow highlight | Location: 3,454
Romer mapped out and carefully defined certain places where the market failed because inventors had insufficient reason to invest their efforts;
Note:FALLIMENTI DEL MERCATO

Yellow highlight | Location: 3,463
About the policy implications of his model for growth, on the other hand, Romer was reticent—not surprisingly, perhaps, because the implications did not seem very Chicagoan at all. It appeared that government subsidies could sometimes improve economic performance.
POLICY

CHAPTER FIFTEEN “That’s Stupid!”

CHAPTER FIFTEEN “That’s Stupid!”
Note:15@@@@@@

Yellow highlight | Location: 3,204
ELSEWHERE THAT SUMMER of 1980 a young student named Paul Romer prepared to return to graduate school.
Note:TESI SULLA CRESCITA

Yellow highlight | Location: 3,208
his model would treat technological change as internal to its system instead of exogenous.
Note:LA CONOSCENZA AL CENTRO

Yellow highlight | Location: 3,209
growth was actually speeding up, instead of slowing down.
Note:VELOCITÀ

Yellow highlight | Location: 3,217
He would be taking what he had learned in Cambridge to the department that was its fiercest rival on the planet. There is nothing like putting yourself on both sides of a civil war to acquaint yourself with the inner workings of a controversy.
Note:INGRAZIATI I DUE FRONTI

Yellow highlight | Location: 3,221
he was the second of seven children. His father was for many years a farmer, John Deere equipment dealer, aviation academy proprietor, home builder, ski area developer, and, eventually, a politician.
Note:LA FAMIGLIA

Yellow highlight | Location: 3,233
For most of his undergraduate career, Romer planned to become a cosmologist.
Note:LA PRIMA IDEA

Yellow highlight | Location: 3,235
Then, for a time, he thought of becoming a corporate lawyer.
Note:SECONDA IDEA

Yellow highlight | Location: 3,239
He had learned a fair amount of economics over beer from his undergraduate roommate at Chicago, David Gordon (who is today a professor of economics at Clemson University),
Note:LUREA IN MATH INDIETRO IN EC

Yellow highlight | Location: 3,252
“Anyone working inside economic theory these days knows in his or her bones that growth theory is not a promising pond for an enterprising theorist to fish in…. I think growth theory is at least temporarily played out.”
Note:AL MIT DELL EPOCA...X QUESTO SCELSE CGICAGO

Yellow highlight | Location: 3,267
One day Davidson was presenting the Von Neumann model of growth to his class. This was the classic 1937 paper in which, among other things, Von Neumann employed topology to prove for the first time the existence of equilibrium
Note:IL PRIMO MODELLO INCNTRATO DA ROMER

Yellow highlight | Location: 3,273
all inputs and outputs grow at a constant rate: a fixed set of goods “breeds” an ever larger collection of such goods, as if by magic. Steel produces more steel, corn produces more corn. Nothing changes; the economy just grows. At one point in the exposition, Romer blurted out, “But that’s stupid!”
Note:Cccccccccccc

Yellow highlight | Location: 3,279
In the older model, technology was assumed to be unchanging for simplicity’s sake—growth was the product of capital multiplied by a technological constant
Note:CAPITALE...NN IDEE...VON NEW

Yellow highlight | Location: 3,281
The Solow model was far more appealing than that. The rate of technical change was set exogenously, but at least technological knowledge was assumed to grow,
Note:SOLOW

Yellow highlight | Location: 3,289
“In place of a discussion of new products, new processes, universities, private research labs, patent law, scientific inquiry—all the things that seemed to me then and still seem to me now to be at the heart of economic growth—the model blithely offers up an attractive mathematical assumption that cannot be given any meaningful interpretation.”
Note | Location: 3,292
IL PUNTO DEBOLE DI NEWMAN E SOLOW

Yellow highlight | Location: 3,293
It would be better than Von Neumann’s, in that it would include knowledge. It would be better than Solow’s, too, in that the new knowledge would arise from purposeful decisions within the system.
Note:COME DOVRÀ ESSERE IL NUOVO MODELLO

Yellow highlight | Location: 3,295
No one ever invested in R&D for private gain in the Solow model; everyone simply benefited from spillovers from government research.
Note:TUTTO PUBLICO IN SOLOW

Yellow highlight | Location: 3,311
there were the Club of Rome Report, the Population Bomb, the End of Capitalism, and other gloomy scenarios. Pessimism extended deep into the economics profession itself.
Note:L ATTIVITÀ SFERA

Yellow highlight | Location: 3,313
the economist Julian Simon and the supply-side journalist George Gilder,
Note:VOCI CONTROCORRENTE

Yellow highlight | Location: 3,315
Romer took the other side of the argument. Human living conditions had been improving dramatically for at least a couple of centuries, he reasoned. Why not expect that the trend would continue? In his model, growth would continue indefinitely,
Note:UN MDELLO OTTIMISTA

Yellow highlight | Location: 3,317
“I wasn’t thinking about picking a fight with the doomsters or about what government should do,” Romer said much later, when the work was done. “I just wanted to understand.
VOGLIA DI CAPIRE

HL CHAPTER FOURTEEN New Departures

CHAPTER FOURTEEN New Departures
Note:14@@@@@@@@@@I RENDIMENTI CRESCENTI NEL COMMERCIO INTERNAZIONALE...NN CONTA SOLO GEOGRAFIA CE ATTITUDINI MA ANCHE CHI COMINIA X PRIMO..C È SPAZIO X L INTERVENTO GOVERNATIVO

Yellow highlight | Location: 2,957
In the history of economic policy, the 1970s were as much a watershed as were the 1930s—maybe more so. But it was not obvious at the time. The decade’s global economic turmoil presented a crisis of a very different sort from the Great Depression—double-digit inflation rather than stagnation; relative decline; vertigo, not despair.
Note:RIVOLUZ ALLI SETTANTA

Yellow highlight | Location: 2,966
The spirit of the times was captured somehow by the title of a Led Zeppelin song (and later a concert film and finally a movie comedy about those years), “Dazed and Confused.”
Note:ZEPPELIN

Yellow highlight | Location: 2,969
Why were some nations growing so much faster than others?
Note:IL PROBLEMA ALLA MODA

Yellow highlight | Location: 2,970
Only later did it become clear, gradually, how the topic of growth was supplanting economic stabilization as the most interesting problem of the day.
Note:CRESCITA O STABILITÀ?

Yellow highlight | Location: 2,974
SO IT WAS that a twenty-four-year-old MIT graduate student named Paul Krugman one day found himself listening to a California businessman describing his fears about how Japan was using its enormous protected home market as a practice field in which to prepare to conquer global markets.
Note:PROTEZIONISMO COME TRAMPOLINO...1978

Yellow highlight | Location: 2,982
there exists a natural pattern of specialization among nations, based on national differences in natural resource endowments.
Note:ORTODOSSIA DEL COMMERCIO INTERNAZIONALE

Yellow highlight | Location: 2,991
the conviction that automatic market forces inevitably would restore a “natural” pattern of trade and specialization.
Note:L IDEA DOMINANTE

Yellow highlight | Location: 3,001
At one point Krugman wrote a paper on the economics of interstellar trade, as a joke, in which he sought to adjust interest rates to take account of general relativity.
Note:DIVERTISSMENT

Yellow highlight | Location: 3,008
Yet, what if the businessman was right? Over the years many politicians and some economists—all the way back to Alexander Hamilton and before—had espoused the protection of infant industries
Note:PROTEZIONISMO INDUSTRIA NASCENTE

Yellow highlight | Location: 3,012
Linder was thinking of Volvo, which had entered the automotive business during World War II, when the importation of most cars to Sweden was forbidden.
Note:ESEMPIO

Yellow highlight | Location: 3,020
Suppose the Japanese were doing exactly what the Swedes had done, Krugman wondered, but on a grander scale?
Note:E SE IL PROTEZIONISMO GIOVASSE

Yellow highlight | Location: 3,038
Young economists were still taught that monopolistic competition was a dead end,
Note:ORTODOSSIA

Yellow highlight | Location: 3,065
As he began to think seriously about the problem, the difficulties started to resolve. Some goods in the model would be proprietary products, like airplanes, with no immediate substitutes. Their manufacturers could set their prices monopolistically (within reason). Other goods would be like corn: many sellers, many buyers, perfect substitutes.
Yellow highlight | Location: 3,067
Their level would be determined by plain old supply and demand. Suddenly the road ahead seemed completely clear. He stayed up all night in excitement. “I knew within a few hours that I had the key to my whole career in hand,”
Note:MODELLO A PRODOTTI MISTI...

Yellow highlight | Location: 3,070
using proper economic logic, he had demonstrated how it might be possible not just for a firm but for an entire nation to lock in certain advantages, to lock out competitors.
Note:COSA VIDE

Yellow highlight | Location: 3,072
Krugman could show how increasing returns and general equilibrium might coexist.
Note:LA COESISTENZA

Yellow highlight | Location: 3,073
If one country got a head start in mass production of some sophisticated good for which there were no near-substitutes—cars, say, or airplanes or silicon chips—it might keep it.
Note:INIZIARE X PRIMI È TUTTO E LA SPECIALIZZAZIONE È NULLA

Yellow highlight | Location: 3,076
In the language of theory, there might be multiple equilibria: this was a highly subversive result, because it undercut the welfare theorems and implied a role for government.
Note:UN RUOLO X IL GOVERNO

Yellow highlight | Location: 3,089
the vision was increasing returns to scale in several different industries engaged in international competition.
Note:L ELEMENTO CHIARIFICATORE

Yellow highlight | Location: 3,119
“I recall the joy in Cambridge, Mass. when Kenneth Arrow made increasing returns respectable by formalizing it. [But]…I confess some irritation over Krugman’s defense of his international trade theory as new because it offers a well-worn truth in equation form.”
Note:IL MODELLO DI K NN È BEN ACCETTATO

Yellow highlight | Location: 3,133
Strong praise from the citadel of perfect competition that for thirty years had been the University of Chicago! Such is the persuasive power of an equation that encapsulates a well-worn truth.
Note:GLI ELOGI SOLO DALLA PARTE AVVERSA...LUCAS

Yellow highlight | Location: 3,136
economists now viewed international commerce as consisting of two broad tiers: an underlying trade in commodities and services characterized by perfect competition and driven by comparative advantage; and an upper level of monopolistic competition in which great multinational corporations abetted by friendly government subsidies periodically mounted assaults on each other’s markets, and specialization was determined by market size.
Note | Location: 3,139
IL NUOVO PARADIGMA

Yellow highlight | Location: 3,140
then logic of the upper level was nothing more than the result of history—whoever had gotten to lawn mowers or airplanes or computers first.
Note:LA LOGICA DEL SECONDO

Yellow highlight | Location: 3,142
Governments were continually prodded to adopt “industrial policies” and to engage in “strategic trade.”
Note:CONFERMA DELLA DIMENSIONE STORICA

Yellow highlight | Location: 3,154
Supply-side economics
Note:L ALTRA RIVOLUZIONE DELL BEPOCQ

Yellow highlight | Location: 3,156
Robert Mundell.
Note:PROTAGONISTA

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Jude Wanniski,
Note:L ALTRO

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in a 1978 book called The Way the World Works: How Economics Fail—and Succeed, Wanniski asserted that something he called “the Mundell-Laffer hypothesis” was revolutionizing the field.
Note:IL LIBRO

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Eventually, Dornbusch persuaded the Swedes to honor his old teacher with the Nobel Prize. But the citation dwelt on the contribution he made in the 1950s; it didn’t mention the supply-side years. And Mundell’s Nobel lecture, a disjointed defense of the gold standard, persuaded few.
Note:MUNDELL L EMARGINATO

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Robert Bartley, editorial-page editor of the Wall Street Journal.
Note:ALTRO SUPPLY SIDERS

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The supply-siders asserted that cutting taxes would make the economy grow faster, thus flatly contradicting the Solow model.
Note:LA TESI

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the supply-siders conducted their business in the newspapers.
LA CAMPAGNA

LA SCELTA DELLA CAUSA

LA SCELTA DELLA CAUSA
Potrebbe essere vero, e dimostrabile statisticamente, che un certo stato neurologico “causa” in un individuo la sensazione della fame. Tuttavia, potremmo dimostrare che una prolungata astinenza dal cibo provoca la medesima sensazione di fame. Entrambi questi modelli sono equivalenti in termini epistemici, ma uno potrebbe suggerire un rimedio migliore dell’altro, magari dal punto di vista morale. Contro la fame meglio una medicina o un panino? A lungo andare, questa scelta potrebbe avere conseguenze morali.
Prendiamo il caso della scuola: il bambino con difficoltà è un somaro o un “malato” affetto da disturbi dell’attenzione? Meglio farlo lavorare sodo o affidarlo alle cure di un terapeuta che gli alleggerisca gli impegni?
Una certa persona è razzista o impaurita?

A queste domande non si risponde con modelli migliori di altri, piuttosto con modelli che offrono soluzioni più morali di altre. La causa prescelta rappresenta una scelta etica e politica piuttosto che epistemologica.

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COME INTERPRETARE LA STAGIONE POPULISTA?

COME INTERPRETARE LA STAGIONE POPULISTA?

Ecco le due posizioni in campo. Schierati!

1) I populisti vincono le elezioni ingannando il pubblico con idee demagogiche.

2) Politici populisti cavalcano, a volte a disagio, le energie cinetiche selvagge che emergono da un popolo ribelle.

Nel primo caso il populismo è una frode, nel secondo è solo l'emergere di una democrazia finora silenziata.

GENESI DEL POPULISTA

GENESI DEL POPULISTA

Lo conosci Andrés Manuel López Obrador, che è diventato presidente del Messico nel gennaio di quest'anno? È un tipico populista di sinistra.

Fa piacere presentarlo perché c'è una percezione sbagliata che il populismo sia una patologia collegata a pregiudizi semplicistici su razza e nazione.

"Populista" è il termine che l’ élite appioppa a quei politici impegnati in un dialogo diretto con il popolo, e quindi con i suoi istinti primari, sono poi la storia e le circostanze locali che determinano la direzione dell'avanzata del populista. Negli Stati Uniti e in Brasile, dove l'establishment è controllato dal centro-sinistra, il populismo, segno di un pubblico in rivolta, esplode a destra. In Grecia e Messico, dove il governo e l'economia erano nelle mani del centro-destra, l'assalto venne dalla sinistra.

E in Italia? Esplode da tutte le parti!

LE ELITES

LE ELITES

Al giorno d’oggi hanno un solo problema: "come riguadagnare la fiducia". Si tratta di persone di buona volontà, più intelligenti della media e iper-istruite. Desiderano sinceramente aiutare gli svantaggiati e salvare la terra. Le parole "scienza" e "ragione" compaiono perpetuamente sulle loro labbra, come se ne avessero una sorta di diritto d'autore, il che puo’ anche essere. Al momento sono un po’ frastornate, un po’ ottuse, sempre sulla difensiva, anche se le loro intenzioni sono le più pure del mondo. Quindi, perché mai non ispirano più fiducia? Gestiscono le istituzioni che sono al centro della nostra società, ma guardano al mondo come da una fortezza, dove ogni rumore proveniente dall'esterno viene interpretato come rischio e minaccia. Non sono d'accordo tra loro sulle minuzie, per il resto si muovono con pensieri e parole come una squadriglia del nuoto sincronizzato. Sono seri ma dalla mentalità un po’ ristretta. La loro tipica denuncia consiste nell’accusare il pubblico di essersi nascosto in una bolla informativa, mentre l’impressione è che i primi abitanti delle bolle siano proprio loro.
https://thefifthwave.wordpress.com/2019/07/23/notes-from-a-nameless-conference/