martedì 10 novembre 2015

Who really cares di Arthur Brooks

Who really cares di Arthur Brooks
  • Domanda: chi dà di più e chi dà di meno
  • Obiezione: rispondere è impossibile xchè pesa la ns visione delle tasse oltre alla deducibilità della donazione.
  • 1 l ob ignora il volontariato: il tempo nn è dedicibile
  • 2 nn sembra esserci correlazione tra deduzioni e donazione.
  • La religione spiega le donazioni. Anche quando la causa è secolare. Cap. 2.
  • I religiosi sono più generosi e anche più conservatori. Detto qs un religioso progressista è più generoso di un ateo conservatore.
  • Chi è allergico al big gov dà di più anche se il big gov è presente. Nn esiste effetto spiazzamento.
  • I ricchi danno più dei poveri. Ergo bisogna essere ricchi per dare di più.
  • La carità rende felici salubri e fiduciosi migliorando il ns carattere. Forse fa bene all economia.
  • Putnam: charity crea capitale sociale e prosperità.
  • Gilder: anche il mercato richiede fede. La fede è il propellente anche di ch
  • Veblen: la fede incoraggia sia la generosità che l industriosità.
  • Altri: la carità ti trasforma e ti rende più attivo e confidente
  • Welfare: il problema nn sono i costi ma che rovina chi vorrebbe aiutare
  • Tocqueville e l eccezionalismo americano. Soprattutto nel dare.
  • Chi dona spesso è più generoso anche nelle occasioni informali.
  • I poveri danno più della classe media
  • I poveri sono più inclini a dare in prop dei ricchi anche se è meno probabile che diano.
  • Wilson: c è un legame tra welfare e caritá. Fallimento caratteriale.
  • Una donna anziana è più generosa di un giovanotto.
  • Il povero nn assistito dà molto più di un povero assistito.
  • I conservatori sono più generosi dei progressisti.
  • Chi viene da famiglie solide dà di più.
  • L imprenditore dà più del dipendente.
  • La sinistra ha anche teorizzato contro l elemosina. Da nader a stenback. Colpisce l autostima dei poveri esalta la differenza sociale. Assunto: solo i ricchi fanno elemosine.
  • Contro e da destra: l egoismo è morale e fa prosperare le città. Malthusiani: l elemosina fa prosperare i peggiori. Darwinisti: l e è pura ipocrisia.
  • Charity gap: perchè la ue è tanto avara rispetto agli usa? Sia in denaro che in tempo.
  • Risposta: l ue ha tasse più alte anche se mediamente nn è vero.
  • Il consenso alle tasse è dubbio. Vedi evasione.
  • Ragione più fondata: ateismo e valori progressisti.
  • I nemici: ateismo redistribuzione welfare collasso familiare.
  • Riforma: abbassare le tasse. Spiazzano la generosità.
  • riforma: deregolamentare. oggi gesù non potrebbe predicare senza l assistenza di almeno due psicologi.
  • sussidiarietà: buoni ovunque e via il governo dal terzo settore.
  • riforma: un registro dei donatori? la vergogna rende intraprendenti.
  • riforma: accettare i for profit nel terzo settore. guardare alla sostanza.
  • riforma: credito per le donazioni (per risolvere il problema degli incapienti)
  • famiglia: partire da lì per insegnare il dono.
  • imparare il fund raising: le organizzazioni non esistono solo per fare del bene a chi riceve ma anche ai donatori. vedi i mormoni.
  • cos'ha di speciale l america? il consumismo? il profitto? no, la generosità.
continua



lunedì 9 novembre 2015

Guerre religiose

Il 7 per cento delle guerre totali.

http://www.uccronline.it/2015/11/09/michele-serra-dimentica-i-milioni-di-morti-in-nome-del-nessun-dio/

Against kindergarten? Scuola: più tardi è meglio è

Against kindergarten?:



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Semplicemente liberale di Antonio Martino

Semplicemente liberale di Antonio Martino
  • Problema: nel 900 la spesa pubblica è esplosa.
  • Soluzione: la costituzione europea?
  • 1 no. Le cost sono cinture di castità con la chiave posta a fianco.
  • 2 no. La cost europea mette limiti al deficit nn alla spesa.
  • Proposta indecente: sostituire le elezioni con un sorteggio
  • Prop indecente: far pagare agli eletti le leggi che emettono
  • Principio: le libertà raramente si xdono una alla volta. Piano inclinato. Regola deĺla ciliegia.
  • Il socialismo è necessariamente utopico.
  • Ricchi si diventa. Risorse o colonialismo spiegano poco.
  • Globalizzazione. La matita di friedman. Il commercio unisce la politica divide.
  • Sicilia/veneto. Germania est/ovest
  • Corea nord/sud.
  • L istruzione base dello sviluppo: pakistan/corea del sud. Poveri entrambi ma diversamente istruiti.
  • Istruzione classica: ti insegna a disprezzare quei soldi che ti impedisce di guadagnare.
  • Spesa pubblica: svizzera/svezia.
  • L importanza del lavoro. Grado di partecipazione
  • La solidarietá statale indica generosità?
  • Welfare: un invenzione dei conservatori.
  • Il w tarpa la crescita
  • Povertà giù w su
  • W e infantilismo. Meglio il cash transfert?
  • Matrice di friedman e secchio di okun.
  • Test meaning vs universalismo
  • Il churning: un paese di benestanti.
  • Pensioni private: più tendimenti più lavoro più mercato finanziario più capitalismo
  • Lavori socialmente utili. Distorce mentalità e ricerca di un vero lavoro. Distrugge posti produttivi.
  • Se w deve essere che sia coi buoni.
  • Contro keynes: padre di inflazione e deficit. Confutato empiricamente dal ruolo di aspettative e variabili reali. Padre della miopia (breve xiodo). Ignora i lag.
  • K sdogana la voglia di deficit dei politici.
  • Perchè la spesa esplode: 1 costi informativi 2 costi diffusi benefici concentrati 3 soggetti deboli generazioni future
  • Sul federalismo. Nn confondiamo cultura e amministrazione
  • Smantellare lo stato con autonomie e privatizzazioni
  • Da mantenere a livello statale: la difesa e il libero mercato.
  • I piccoli sono più ricchi e più liberi. Perchè?: 1 rendita dalla fuga dalla tirannia 2 necessariamente più aperti. Pena la morte.
  • Il ns povero federalismo: 1 troppi livelli w le macro regioni 2 divorzio tra fisco e spesa
  • Proposta di dwight lee:  solo imposte locali con una quota allo stato. Vantaggi: 1 concorrenza 2 stimoli al controllo
  • L ue è un buon esempio di federalismo: quanto sono aumentate le tasse?
  • L armonizzazione può essere affidata al mercato oppure imposta dall alto
  • Proposte x una democrazia migliore. Il problema della corruzione e dell eccesso di leggi
  • Privatizzare. X combattere la corruzione. No lobby no interessi no pressioni per la leggina.
  • Eliminare la decurtazione agli assenti: meno si vota meglio si sta.
  • Far pagare il voto.
  • Dare un numero massimo di voti.
  • Eleggere col sorteggio. O con un metodo misto. L esperto al lavoro lo abbiamo visto. Il dilettante semplifica. Risparmi sulle spese elettorali
  • Elezione x i pm e forse anche x i giudici
  • Proibizionismo come regola ciliegia. Dieta di stato.
  • Droga. Merce nn controllata. Mancata entrata fiscale. Pacchia x le mafie. Microcriminalità a go go.  Infantilizzazione del cittadino. Famiglie esautorate. Magistratura assediata. Carceri piene. Mito del frutto proibito.
  • Politica vs mercato. Solo nel secondo la decisione è focalizzata. Solo nel secondo unanimità senza conformismo.
  • Immigrazione. Al protezionista: te li sei cercati.
  • Un toccasana contro l invecchiamento della popolazione.
continua

For good and evil di Charles Adams - una storia del fisco

For good and evil di Charles Adams - una storia de
  • Tasse e civiltà. Aumentarle ha distrutto delle civiltà. Diminuirle mai nessuna.
  • Tesi: le tasse sono il motore della storia. Più di clima ecc.
  • Sono sempre presenti. Nel bene e nel male. Segnano prosperità e declino.
  • Il modo in cui tassiamo determina se siamo liberi o schiavo ricchi o poveri buoni o cattivi
  • Rivolta fiscale. Le più letali. Iniziano con alta evasione.
  • La nostra sottomissione è imbarazzante.
  • Causa guerra civile americana: sì imposte no schiavitù.
  • Accademia: occorre uno storico della tassazione
  • Ci libereremo mai dall imposta sul reddito?
  • Esazione = estorsione. Torcere fuori con la forza.
  • Non esiste civiltà senza tasse
  • Egitto: gli scribi onnipresenti. Una burocrazia da unione sovietica.
  • Condoni: atto di generosità filantropica. La stele di rosetta ne celebra uno.
  • Informatori. Taglie ed evasione.
  • La schiavitù di israele fu innanzitutto fiscale.
  • Chiesa vs laici. Una rivalità esacerbata dalle esenzioni fiscali. Sui templi era intimato agli esattori di stare alla larga.
  • Decadenza egizia secondo rostovtzeff: burocrazia e tasse. E jared diamond che dice?
  • Storia delle tasse: inizia bene finisce male. È inevitabile?
  • Israele: anarco federalismo ebraico
  • La storia ebraica: una serie di lotte contro tributi oltraggiosi. Da nabuco a hitler.
  • La storia si ripete: una classe facoltosa senza agganci politici viene tartassata. A volte fino alla schiavitù.
  • Per 400 anni gli israeliti nn ebbero un re nè un sistema centrale.
  • L oppressione fiscale di ninore. 
  • popi la schiavitù con i profeti che consigliavano obbedienza
  • Babilonia: terrorismo fiscale.
  • Hannuka: festa della liberazione fiscale
  • Il "dare a cesare"era una domanda trabocchetto. Rispondere con un no significava morte.
  • Ebrei: i maggiori ribelli fiscali della storia. Sempre sconfitti sempre peggioravano la loro situazione. Alla fine si dette retta ai profeti abbandonando la leggenda di davide e golia.
  • roma. gibbon: si introdusse la schiavizzazione dell evasore e lì cominciò la decadenza.
  • Confucio: negava mano libera agli esattore. Max 10pe cento. La decima biblica.
  • Imposta sul reddito. Inizia lo spionaggio fiscale. Culture violentate. Esercito di funzionari con ampi poteri.
  • I.r.  l imposta che sconfisse napoleone. Ma anche marx: opportunamente occultata rese inutili le ribellioni operaiste.
  • Napoleone: ambizioni guerresche senza fondi fiscali. Intanto la gb invente ir.
  • ir è essenzialmente un imposta di guerra: si afferma con le guerre e non se ne va più.
  • Altro frutto di ir: il pragmatismo: sptemi più che puoi i principi nn contano. Ir come tassa occulta.
  • L idealismo giacobino anche se perverso risparmiò la francia da ir fino alla i guerra.
  • Opposizione francese all imposta sul reddito e dono della statua della libertá agli usa.
  • Imposta progressiva sul reddito ipr: tassare una minoranza in modo inquisitorio. adam smith: ipr apre all estorsione
  • Giudice holmes: con irp compro la civiltà (l imposta passava dall uno all otto) Giudice field: compro lo schiavismo.
  • notare le affinità tra difesa dell imposta progressiva e difesa della segregazione razziale.
  • si introdusse irp cogliendo l umore dell epoca: 1) i baroni rapinatori 2) socialismo sol dell avvenire
  • mai si potrebbe passare dal 2 al 90% con una tassa sulla proprietà?
  • gli obiettori fiscale contemporanei sono stati condannati dai giudici, le basi costituzionali che hanno scelto erano fragili. ma gli stessi difetti si ritrovano tra gli obiettori sotto l ancienne regime
  • i sistemi fiscali del passato erano basati sull onore. oggi qs sarebbe possibile?
  • oggi: l evasione è proporzionale alla possibilità di evadere.
  • l evasione preannuncia il declino: vedi imperi di spagna e olanda.
  • fisco contemporaneo: una sacca di tirannia in un sistema libero?
  • blackstone: il penale contro gli evasori è sbagliato perchè il loro non è un crimine naturale ma un'infrazione positiva. della stessa opinione montesquieu. all epoca bestemmiare era punito con la morte.
  • controllo politico: la legislazione deve rendere ricattabile ogni cittadino per tenerlo sotto schiaffo. il fisco si presta meravigliosamente a qs obiettivo.
  • un tempo l'evasione era segno distintivo del cittadino povero.
  • jude wanniski: le persone non hanno inclinazioni sostanzialmente diverse all evasione.
  • l alta evasione potrebbe avere un effetto benefico sulla spesa pubblica.
  • proposta: chiamare evasione tutte le immunità fiscali.
  • per i romani i barbari furono un paradiso fiscale. molti passarono con loro.  anche l islam lo fu.
  • controlli valutari: necessari solo ai paesi che amministrano male la loro valuta.
  • la parabola del giappone: 1 riforme fiscali esose negli anni 80 2 etica fiscale da suicidio: i samurai erano esattori d imposta, ricordiamocelo.
  • riforme che non funzionano: la clausola del bene comune. troppo vaga.
  • riforme che non funzionano: il bilancio in pareggio. si fanno lievitare le spese e la scusa per tassare è bell e pronta.
  • riforma: separare il potere di tassare e quello di spendere.
  • riforma: ritorno al no taxation without rapresentation. ovvero contro irp
  • riforma: vincoli costituzionali sia per la spesa che per la tassazione.
  • riforma: imposte di scopo.
  • riforma: demolire lo spionaggio fiscale
  • riforma: introdurre il reato di estorsione fiscale con risarcimento danni + l azione civile per persecuzione fiscale.
  • riforma: depenalizzare il diritto tributario.
  • riforma: concedere ai giudici e ai parlamentari immunità fiscale.
  • riforma: rendere indiretto il sistema fiscale: più visibilità e meno spionaggio.
  • riforma: orientare sul consumo l'imposizione: equità e semplicità (niente deduzioni detrazioni esenzioni).
  • i parametri su cui valutare un sistema fiscale: aliquote uguaglianza intrusione pena. rompi una gamba e il sistema si azzoppa.
  • conclusione: le civiltà sono cadute per il cattivo uso della tassazione. tra le politiche riconsiderate nell espressione "cattivo uso della tassazione" non rientra mai un abbassamento delle imposte.
  • gli invasori fecero meno guai dell ipertassazione.
conclusione










sabato 7 novembre 2015

Hitler e i cattolici

«Quel che i nazisti chiamano dio, non è il Dio cristiano!» http://www.uccronline.it/2015/11/07/quel-che-i-nazisti-chiamano-dio-non-e-il-dio-cristiano/

venerdì 6 novembre 2015

Dai dinosauri al Paradiso

L'istinto musicale
la musica fa appello ai nostri istinti di base, sarà per questo che i bambini non le sono affatto estranei.
Il ritmo, in particolare, si appella all'istinto del movimento. Quando sentiamo una marcia ci viene istintivo andare al passo. Il dinamismo è fondamentale per vivere su questa terra: solo i morti stanno fermi.
La melodia si appella al nostro istinto relazionale. Il bambino imita le melodie del discorso materno prima ancora che le parole. Lo avete mai sentito un bambino piccolo che simula una conversazione al cellulare? Anche la mamma, del resto, si mette in comunicazione con lui riproducendo in modo piuttosto ridicolo la linea melodica delle sue lallazioni.
L'armonia si appella invece al nostro istinto all'ordine. Sì, noi abbiamo un istinto all'ordine, anche se dallo stato delle camerette dei nostri figli non si direbbe. Eppure è così: ve ne accorgete quando guardando il cielo cercano di capire quale forma conosciuta assumano le nuvole. Le nuvole sono caotiche ma loro vorrebbero tanto vederci un ordine. Lo vogliono talmente che chiamiamo questo desiderio onnipresente “istinto”.
Potrei proseguire: il timbro soddisfa il nostro desiderio di identificare le cose. Distinguere la voce della mamma da quella del papà è importante e madre natura ci ha facilitato il compito rendendoci sensibili al timbro dei suoni.
Anche l'intensità sonora è collegata ad un istinto, quello dell'auto-identificazione. Se lo capite smetterete di chiedervi perché mai vostro figlio grida tanto: vuole solo dire "io ci sono e sono qua". Vuole dirlo anche a se stesso ricoprendo tutte le altre presenze grazie all'intensità del suo urlo di guerra. Il narcisismo preso in dosi moderate non è una patologia ma un istinto naturale che deve trovare il suo sfogo.
Conclusione: gli elementi fondamentali della musica sembrerebbero trovare una corrispondenza nella natura umana.
C'è una teoria sull'origine della musica, non so quanto attendibile, la quale nasce dall'esigenza di spiegare come mai l'uomo preistorico - un essere così vulnerabile - sia sopravvissuto in ambienti tanto ostili. Ebbene, la proto-musica sarebbe stata un mezzo per spaventare nientemeno che i dinosauri (le bestie feroci in generale).
Un'attività che richiede dinamismo (ritmo), affiatamento (melodia) e coordinamento (armonia). Poi richiede anche grandi volumi sonori nonché timbri terrorizzanti. Immaginatevi adesso un'orda di uomini esagitati che si muove in modo più o meno coordinato urlando con voci d'oltretomba. Assomigliano o no ad una grande e minacciosa bestia capace, anche solo avanzando, di mettere in fuga dinosauri di stazza notevole ma non tanto scemi da voler fare conoscenza con una "roba" tanto ripugnante?
nature
La musica come linguaggio abortito
Ma torniamo ai nostri giorni, forse basterebbe pensare ai giochi dell'uomo per fare un parallelo con l'attività musicale. Si inizia con i giochi ripetitivi (ritmo), si passa ai giochi di ruolo (melodia, timbro e intensità) per concludere con i giochi di regole (armonia). Se il gioco è attività naturale - e chi puo' negarlo? - allora forse lo è anche la musica.
Tuttavia, descritta così, la musica sembrerebbe un' esclusiva del bambino preda degli istinti e ancora privo di competenze linguistiche.
Il linguaggio naturale in fondo puo' spingerci a fare le stesse cose in modo ben più accurato.
Il linguaggio naturale ha la capacità di “specificare”, risponde alla domanda "quale?", domanda che lascia impotente la musica.
Il ritmo, per esempio, richiama ad un movimento. Ma quale? Il movimento del cuore? Del passo? Boh. Il linguaggio musicale ha la capacità invece di riferirsi ad un movimento specifico.
La melodia richiama una relazione. Sì, ma quale? La relazione con la mamma, con la fidanzata Giovanna? Con la moglie Sara?
L'armonia richiama ad un ordine. Ma quale ordine? Dell'universo? Del paradiso? Della cameretta? Boh.
Insomma, la musica è un linguaggio vago per cui ci si chiede perché mai non sostituirlo con un linguaggio più accurato, visto che lo possediamo.
In effetti la teoria maggioritaria sull'origine della musica è piuttosto deprimente: la musica sarebbe uno scarto evolutivo prodotto dall' uomo sulla via della ricerca linguistica.
Ecco da dove deriva la vaghezza della musica, dal fatto che è un linguaggio abortito. Lo abbiamo abbandonato per impossessarci di linguaggi più sofisticati.
natur
La musica come riciclo
Ma la musica in sé non l'abbiamo affatto abbandonata, è ancora felicemente tra noi e risuona nelle nostre vite, oggi più che mai. Evidentemente il linguaggio abortito di cui sopra è stato riciclato per altri fini.
Ma a che ci serve un linguaggio vago? In fondo, una certa dose di vaghezza viene conservata anche nei linguaggi naturali: o domani verrà anch'essa espulsa oppure ha una funzione sua propria. In genere si opta per questa seconda ipotesi.
Se esiste una funzione propria della vaghezza allora l'attività musicale puo' essere considerata un modo per allenarci ad espletarla.
C'è chi sostiene che la vaghezza abbia la funzione di innescare una "ricerca comune". Esempio triviale: quando sono assetato di pettegolezzi butto lì qualcosa a "chi-so-che-sa-anche-se-non-so-cosa-sa". Si tratta di un'esca vaga giusto per indirizzare il discorso visto che nemmeno io so di preciso cosa potrebbe farmi sapere l'interlocutore. Costui, magari perché pensa che io sappia già qualcosa, prende la palla al balzo e parla (o sparla). Io a mia volta non resisto e aggiungo il mio mattoncino alle informazioni parziali che lui fornisce. Risultato: grazie all' innesco della vaghezza prima eravamo due persone male informate ora siamo due persone molto più informate dei fatti.
C'è anche chi sostiene che la vaghezza serva per produrre mezze verità. Un modo per limitare i danni senza mentire apertamente compromettendo la nostra autorevolezza. Dio sa quanto sono utili le mezze verità per convivere. In questo caso la vaghezza sarebbe al servizio della coesione sociale. I secchioni che hanno studiato la teoria dei giochi sanno quanto serva al bene pubblico la cosiddetta “conoscenza comune” (gli altri vadano su wikipedia): per minimizzare i morti quando scoppia un incendio al cine nulla di più utile allo sgombero che una voce autorevole disposta a raccontare mezze verità al megafono (tipo: “tranquilli, nulla di grave, andrà tutto bene…”).
natuu
Le funzioni della musica
Ecco allora sintetizzata una possibile funzione della vaghezza: facilitare la ricerca di gruppo e la coesione del gruppo.
Ma la musica si esercita sulla vaghezza producendosi in virtuosismi: la semplice collaborazione diventa comunione e la ricerca materiale diventa ricerca di senso, cosicché la "comune ricerca" puo’ trasformarsi in "ricerca di comunione".
In altri termini: nel linguaggio naturale le posizioni sono asimmetriche, chi parla è attivo, chi ascolta è passivo. Chi parla possiede il significato e lo comunica a chi ascolta, che si limita a riceverlo. Nel linguaggio musicale  invece l'esito finale, il significato, è come se dipendesse sia dall'attivismo di chi "parla" che da quello di chi ascolta. I due interlocutori agiscono in comunione.
natu
La musica è un fenomeno
Per realizzare una comunione tra persone bisogna fare appello a cio' che le lega.
Cosa hanno in comune due uomini? Direi, l'interiorità, la coscienza; qualcuno parlerebbe più propriamente di anima. In fondo è cio’ che ci distingue dagli altri animali.
Bene, per ricercare una comunione con il nostro prossimo dobbiamo entrare in simpatia con la sua anima e, per quanto detto prima, la musica ci aiuta in questo.
Importante è notare che l'anima dell'altro non puo' essere conosciuta attraverso una descrizione. Io che scrivo potrei essere un robot e non ci sarebbe nessuna descrizione oggettiva di me stesso che possa smascherare questa mia natura. E' solo vivendo con me che puoi, al limite, scoprire che non lo sono, che posseggo un'anima. E' solo grazie all'esperienza comune che puoi capire chi sono veramente.
Lo stesso vale per la musica, descriverla non serve a comprenderla, è necessario sperimentarla. Un sordo non comprenderà mai nulla della musica, anche di una musica di cui sa tutto, anche di una musica che potrebbe suonare alla perfezione. Non potendola sperimentare è impedito nella conoscenza poiché il senso profondo della musica emerge in modo indipendente dalla sua struttura, ovvero da cio’ che si può descrivere e che il sordo puo’ comprendere.
Per questi motivi la musica è un fenomeno: mentre gli oggetti sono conosciuti attraverso le descrizioni oggettive, i fenomeni sono conosciuti solo attraverso esperienza diretta.
Entrando in contatto con la musica noi sentiamo aleggiare un'anima ora gioiosa, ora ansiosa; ora in attesa, ora euforica; ora frustrata, ora speranzosa... Comunque un'anima affine alla nostra perché quella gioia è la nostra gioia, la riconosciamo evocando le nostre esperienze personali; quell'ansia è la nostra ansia, la riconosciamo evocando le nostre esperienze specifiche. Eccetera. Solo un uomo puo' avere accesso e comunicare quel sentimento di gioia, o di ansia, o di euforia, o di speranza, o di attesa.
Ecco allora che si realizza una comunione: quel solipsismo radicale che mi impedisce di provare attraverso il linguaggio naturale che non sono un robot, è vinto dalla musica. Attraverso la musica ho la prova di essere un uomo e di essere in compagnia di altri uomini.
natur
La musica e la bellezza
Nel momento in cui sento la mia umanità attraverso la musica, nel momento in cui attraverso l'ascolto sento la compagnia di un mio simile, nel momento in cui stabilisco questo cruciale contatto, sperimento la bellezza.
Non ci sono musiche belle, la bellezza è qualcosa che si manifesta dentro di me. La bellezza non è una proprietà dell'oggetto artistico ma un'esperienza personale: la posso vivere anche guardando un tramonto, o una ragazza.  Senz'altro ci sono musiche più funzionali a produrre queste esperienze ma anche qui avventurarsi in descrizioni oggettive sarebbe temerario visto che al mondo esistono personalità tanto diverse tra loro.
I sette autori di riferimento
Sulla musica come istinto: Edgar Willems.
Sulla musica come arma contro i dinosauri: Joseph Jordania.
Sulla musica come linguaggio abortito: Steven Pinker e Daniel Sperber.
Sulla vaghezza come specifico della musica: Vladimir Jachelevitch.
Sulla funzione della vaghezza per la ricerca comune: Bart Lippman.
Sulla funzione della vaghezza per la coesione sociale: Robert Aumann.
Sulla musica come fenomeno: Roger Scruton.
Foto
Sono del 74enne Arno Rafael Minkkinen, uno specialista della fusione uomo/natura.



L'orecchio musicale del bambino di Sara Pezzotti

Il b è musicale fin dalla nascita
Attratto dai suoni ha un attitudine un dono musicale
Nel b la musica è un istinto
Timbro. Identità.
La voce della mamma e del papà.
Ritmo. Fisiologia. Dinamismo. Movimenro. Energia.
Ritmo. Lunghezza delle note. Parlare.
Misura. Accenti. 3\4 ecc. Respirazione.
Tempo. Metronomo. Camminare.
Dicisione. Raddoppi. Cuore.
Melodia. Affetti e comunicazione. Relazione.
Melos canto. Relazione tra suoni. Resta in testa. Si fissa.
Il b esplora la voce. Nel parlare riproduce la melodia. Il baby talk. Lallazioni. Autoripetizione. Voce e melodia.
Con la melodia stabiliamo un contatto col bimbo.
Armonia. Intelletto. Ordine.
Armonia. Proporzione. Ordine.
Armonia. Dominante e tonica.
Macchie do roschrach. Guarda le nuvole e dimmi cosa vedi. Lo scienziato davanti all universo.
Ogni suono contiene gli armonici.
Conclusione: la musica è espressione della mia umanità.
Gli strumenti didattici sono il canto e il corpo in movimento.
XXXXXIMHOXXXX
la musica si appella ai nostri istinti ma senza specificare.
Il ritmo ci ricorda il movimento. Ma quale movimento?
La melodia ci richiama le relazuoni? Ma quale relazione?
Il timbro richiama l identità. Ma chi?
L armonia rinvia ad un ordine. Ma quale?
Conclusione: la musica è un linguaggio grezzo. Il linguaggio naturale fa le stesse cose in modo più preciso.
Ma che ce ne facciamo di un linguaggio vago? È solo propedeutico ad un linguaggio sofisticato?

Plastic Bags Are Good for You di Katherine Mangu-Ward


Plastic Bags Are Good for You di Katherine Mangu-Ward
  • un miracolo tecnologico da nobel: tanto sottili quanto resistenti
  • dopo di loro basta borse basta carta
  • 2007: parte la proibizione che presto diventerà una guerra. ma è giustificata?
  • ostruiscono le fogne? eppure costituivano solo lo 0.6% della spazzatura visibile.
  • soffocano gli animali marini? la seria minaccia è asserita da studi vecchi e improbabili
  • e l'effetto serra? e l'impronta biologica? per compensarla la carta deve essere usata 11 volte il cotone 131 volte. e questo postulando che la plastica non venga riutilizzata
  • e il riciclo? occupano poco spazio, il materiale di base con cui sono costruite è minimo.
  • l'igiene delle borse riutilizzabili è dubbia a dir poco
conclusioni

giovedì 5 novembre 2015

The needless complexity of academic writing di Francois Schnell


The needless complexity of academic writing di Francois Schnell
  • negli usa esiste un onlus: center for plain language
  • esiste anche una legge: plain writing act
  • proposta: che i ricercatori presentino i loro lavori su twitter con l'uso di emoji
  • ig nobel: se scrivi semplice sei più intelligente.
  • gli intellettuali di solito non pensano al pubblico ma parlano a tra loro
  • se vivono in un mondo sussidiato come la scuola questo è ancora più vero
  • gli intellettuali vogliono escludere gli outsider
  • gli intellettuali vogliono mostrare i muscoli
  • gli intellettuali vogliono tenere in allenamento il loro cervello rimanendo immersi nella complessità, anche quando è inutile farlo
  • gli intellettuali vogliono tener nascosta la pochezza delle loro idee
continua



Il giovane ricco

Gesù disse al giovane ricco di dare. Con queste parole pone un dovere. Perché non disse ai poveri di prendere? Avrebbe anche potuto dire loro così? Perché no?

Etica della redistribuzione di Bertrand de Jouvenel

Etica della redistribuzione di Bertrand de Jouvenel
  • Bdj privilegia le premesse etiche ai disincentivi
  • I sentimenti di colpa dei privilegiati
  • L invidia degli ultimi.
  • Il cfr interpersonale delle utilità è impossibile e insensato.
  • Se l esigenza è così sentita xchè se ne occupa lo stato?
  • Un ceto in espansione: i professionisti della r.
  • Un beneficio per i più poveri o per i burocrati.
  • R nn è socialismo x cui r deriva da un amore fraterno
  • Contraddizione socialismo: disprezzo dei beni ma stretta regolamentazione.
  • R nn è assistenza primaria ma si basa su tesi egalitariste. La prima deriva dallo scandalo della povertà.
  • Gesù al giovane ricco: devi dare. Non disse mai ai poveri: dovete prendere.
  • La fonte biblica: il giubileo
  • Il prototipo: la redistribuzione delle terre. Si r il capitale nn il reddito.
  • Due premesse dubbie: 1 la dis è un male di x sè e 2 deve occuparsene lo stato.
  • Obiezioni
  • 1 il feliciometro nn esiste
  • 2 se esistesse le conseg morali sarebbero disastrose
  • 3 implica centralizzazione e burocrazia
  • 4 ci sono problemi di conoscenza. Dove sta l equilibrio di rawls.
  • I penalizzati: la famiglia: è spiazzata
  • La f è un intralcio poichè al suo interno avviene una r in aggiunta che sconvolge i piani.
  • La famiglia nn come agenzia educatrice ma come addetta al mantenimento.
  • Penalizzati: i volontari e il gratuito. Ma la civiltà dipende da qs atteggiamento mentale.
  • Tesi: r esiste x legittimare le burocrazie.
continua

Why and how we care about inquality di John Cochrane

Why and how we care about inquality di John Cochrane
  • Soluzione da sinistra: confischiamo ai ricchi.
  • Inconveniente: nn ci sono abbastanza ricchi.
  • Premessa: la diseguaglianza d è un male in sè
  • È più facile sostenere che d sia sintomo di altri problemi.
  • Ammissione: la d è aumentata. E allora?
  • Istruzione? C è istruzione e istruzione.
  • Droga criminalità isolamento
  • Gli usa hanno un problema ma ha poco a che fare coi supericchi. Vedi murray.
  • Mulligan: i sussidi sono il problema più che la soluzione.
  • Il grande livellamento:
  • Reddito donna/uomo
  • Reddito tra paesi
  • Xchè concentrarsi sull 1?
  • Anche il consumo si è livellato: bill gates e versailles.
  • Stiglitz: la diseguaglianza porta all imitazuone dei super ricchi con effetti disastrosi
  • Allora vietiamo tutti i film violenti.
  • Altro problema: i ricchi risparmiano troppo
  • Ma il risparmio nn è un problema!
  • Altro argomento: d è fonte di instabilità politica
  • La storia smentisce qs paura
  • Altro argento: ricchezze eccessive comprano la politica
  • Domanda: come coltivate preoccupazioni del genere e al contempo chiedete più governo?
  • Josh rauh: le megaricchezze sono oneste.
  • La d è una parola d ordine. Farla risuonare prelude alla rapina.
  • Ma xchè d è in cima all agenda politica?
  • Xchè nn si vuole parlare dei fallimenti del passato x riproporre soluzioni analoghe.
  • Nn abbiamo soluzioni x d ma x fortuna d nn è un problema. Abbiamo invece soluzioni x la prosperitá: proprietà rule of law libertá politica ed economica un governo decente che si occupi delle infrastrutture
continua

mercoledì 4 novembre 2015

Beauty and Desecration di Roger Scruton


Beauty and Desecration di Roger Scruton
  • lo scopo dell arte? ieri: la bellezza; oggi: l originalità e il disturbo
  • clement greenberg: kitsch e avanguardia: tutto quel che non disturba, ovvero l'avanguardia, è pacchiano
  • ma la trasgressione ostentata è una forma di sentimentalismo di cattivo gusto.
  • il più esplicito: arthur danto: la bellezza è uno scopo ingannevole.
  • ormai la marginalizzazione della bellezza è ortodossia. dove constatarlo? soprattutto nelle messe in scena operistiche.
  • il ratto del serraglio di mozart esprime il suo ottimismo: la bontà è ovunque. nella rappresentazione di beito copule e violenza sommergono la musica anche nei suoi momenti più teneri. tipico.
  • tarantino: violenza gratuita e deserto morale. stop.
  • oggi l arte non celebra la vita ma la colpisce la profana.
  • oggetto dell odio è la cerimonia la forma ben costruita. che il divino possa incarnarsi nel mondo in un oggetto in una cosa sembra mera superstizione
  • cessa di esistere la contemplazione ovvero un modo di porsi davanti al mondo senza interessi da proteggere ma solo aperti alla sua bellezza.
  • un esempio di contemplazione: tornate a casa dal lavoro oppressi dalle preoccupazione quando girato l angolo compare un arcobaleno. per un attimo tutto si sospende. ecco, in quella sospensione c'è la contemplazione della bellezza.
  • altro esempio di bellezza: preparate il tavolo di natale e la sua cura rappresenta un senso di casa e di famiglia. cio' vi rende felici. 
  • la bellezza ci rende la vita. non di solo pane vive l uomo.ma la violenza di una musica caotica potrà mai riempirci la vita?
  • ma questa bellezza non appartiene alle cose non puo' essere descritta dalla scienza. appartiene a noi, al nostro cuore e noi la fabbrichiamo con la nostra immaginazione osservando le cose. l arte facilità questa produzione.
  • la dissacrazione è solo il rovescio della medaglia. il dissacratore è consapevole del sacro.
  • antropologia: il sacro è un universale.
  • il sacro ci strappa dal quotidiano facendoci incontrare l infinito
  • il tentativo di molta arte contemporanea è di eliminare lo spirito dai corpi. pornografia e violenza hanno questa funzione.
  • per recuperare il sacro nell arte dobbiamo innanzitutto recuperare il sacro nella vita. lo si puo' fare partendo dalle piccole cose del quotidiano.
continua











How Free Were American Women in the Gilded Age? di Bryan Caplan

  • Le donne dell 800 erano più libere da un punto di vista libertario?
  • Le donne sono metà della popolazione. Valutare se erano più libere 100 anni fa o oggi è importante
  • La vita era più dura 100 anni fa. Ma lo era x tutti.
  • Le donne nn votavano. Ma qs è irrilevante se poi di fatto etano più libere. Il voto è un mero strumento
  • Coverture: la donna sposata nn poteva avere proprietá né firmate contratti.
  • Tuttavia il matrimonio era volontario ed esistevano i contratto pre matrimoniali
  • Ma c nn era un odiosa spintarella? Forse ma oggi siamo pieno di odiose spintarelle
  • La famiglia tradizionale ha molto senso nella tradizione: specializzarsi è vantaggioso x tutti.
  • Nel matrimonio la lettera della legge conta poco. Opponiti alla moglie e te ne accorgi.
  • Stupro intranoenia. Pochi. E oggi nn molto meno. La legge incide poco tra le mura domestiche
  • La coobitazione era illegale ma qs reato quasi mai xseguito.
  • Obiezione: la legge conta dove c è tensione tra coniugi. Mmmm difficile convincere la moglie invocando la legge. È dove si è giá divorziati che la legge conta.
  • E la pressione sociale? 1 esiste il diritto di esercitare ina pressione nn violenta 2 il mercato neutralizza le pressioni sociali.

Credere in Dio nell' età della scienza di John Polkinghorne

Credere in Dio nell' età della scienza di John Polkinghorne
  • La realtà interpretata in modo generoso rende possibile una conoscenza unitaria
  • Per un recupero della teologia naturale fondata sul principio antropico.
  • Credere in dio da uno scopo al concetto di universo e un senso al concetto di mente
  • La realtà che studio è bella e io ne sono consapevole. Tutto ciò sarebbe illusorio senza dio.
  • Il mondo come linguaggio di dio nn è un immagine fuorviante e indica un desiderio dell uomo.
  • L irragionevole efficacia della matematica.
  • Gli universi immaginati sono noiosi. Come mai quello reale è così interessante?
  • John leslie: o esiste un dio o molti universi.
  • Le alternative a leslie oggi sono speculazioni disperate
  • Contro tommaso: la teologia naturale nn cerca prove ma solo indizi per inspirare l intuizione di dio.
  • La tn siffatta nn è mai rivale della scienza ma la completa.
  • I biologi come dawkins si concentrano sull evoluzione dimenticando i processi fisico che ne sono alla base.
  • Proposta: passate da tn alla teologia della natura. Nn cercare indizi su dio nella natura ma fornire grazie al teismo una cornice entro la quale esercitare la scienza.
  • Anche se la scienza presenta il suo lavoro in modo asettico dietro c è una fede una volontà una intenzione. Insomma c è una xsona.
  • Esempio di povertà della scienza: la scienza che descrive la musica in modo oggettivo.
  • Altro esempio: il big crunch e la fine del mondo raccontato dalla scienza. Una storiella senza pathos.
  • Ecco allora che il teismo arricchisce qs conoscenza.
  • Perchè dovremmo anteporre l impersonale al xsonale?
  • Meglio affidarsi ad una intuizione soddisfacente.
  • La matematica è scoperta o inventata? La sua oggettività indirizza la ns intuizione.
  • La matematica: un duro ostacolo x il riduzionismo fisico.
  • 3 teorie dell universo: 1 eterno 2 con un inizio 3 multi.
  • 1 può dare qualche problema teologico di tipo secondario. L unicerso deve essere soatenuto oltre che creato.
  • 2  idem
continua

La spesa pubblica nel XX secolo di Vito Tanzi

La spesa pubblica nel XX secolo di Vito Tanzi
  • 3 governi: 1 piccoli 2 medi 3 grandi.
  • Settori di spesa e indicatori: istruzione salute distribuzione ambiente stabilità giustizia brevetti efficacia delle regole
  • Soglia: dal 1960 al 2005
  • Tesi: oltre il 25/) comincia il churning. Spreco. Fin qui p indagine.
  • La spesa ottima: congettura: tra il 15 e il 25.
  • Tesi: dopo i 60 i paesi che hanno contenuto la spesa hanno offerto prestazioni uguali se nn migliori.
  • Una caso di churning: la spesa universitaria.
  • Stima: elimina il churning e la spesa si riduce al 30.
  • Efficacia della spesa: fino al 60 ok dopo ko.
  • Misura: riportare la spesa al 1960. Ci sono ampi margini x tagliare.
  • Misura; occorre una agenzia dedicata a tener sotto ctrl la spesa.
  • La spese esplode nel dopoguerra. Prima il welfare era zero
  • Tesi; la spesa cresce x mancanza di fiducia nel privato. Un fenomeno evitabile.
  • Tesi: sono le idee che fanno esplodere la spesa.
  • Fonti di finanziamento: tasse deficit inflazione
  • Il ruolo di keynes nell rsplosione. La legge buchanan
  • Grande depressione: la costituzone americana cambiata x far posto al new deal
  • Riforme: speriamo nella globalizzazione
  • Impatto della spesa: difficoltà di valutazione. Costo opportunità
  • Cosa serve alla riforma? Clima intellettuale consenso compensazioni reti di base
  • Perotti: tagliamo i costi della politica, vendiamo immobili e partecipazioni, tagliamo la spesa militare... tutto giusto ma ancora di molto insufficiente. E' necessario intervenire allora sulla carne viva: istruzione, sanità, previdenza. dobbiamo attenderci rivolta in assenza di gradualismo e competenza chirurgica. così è stato per germania gb e altri paesi, e così continua ad essere per l italia.
  • I tempi della riforma sono lunghi. 10 anni.
  • Responsabilita: trasparenza.
conclusioni

martedì 3 novembre 2015

Liberal Politics and Public Faith: Beyond Separation di Kevin Vallier - il liberalismo convergente

Liberal Politics and Public Faith: Beyond Separation di Kevin Vallier - il liberalismo convergente
  • il public reason liberal sostiene che una coercizione deve sempre essere giustificata pubblicamente per essere legittima
  • cosa impedisce ad un public reason liberal di sdoganare la religione? essenzialmente tre motivi
  • 1 stabilità: l'infedeltà fondamentale del religioso rende destabilizza il sistema (argomento giustificativo)
  • 2 rispetto: esibire la propria religione manca è una mancanza di rispetto verso l'altro (argomento giustificativo)
  • 3 neutralità: per fornire delle prove occorre confrontarsi utilizzando una ragione comune, il religioso deve rinunciare al suo credo per accedere a questo piano (argomento pre-giustificativo)
  • il liberale convergente respinge il terzo argomento: la discussione è un incontro tra diversi che non possono che presentarsi al tavolo con la loro ragione.
  • il liberale convergente bilancia 1 e 2 con altri 2 argomenti di pari forza:
  • 1 integrità: un uomo privato del suo credo pubblico è un uomo senza integrità.
  • 2 diversità: la diversità è un valore e dobbiamo ragionevolmente preservarla.
  • conclusione: il liberale convergente non chiede all uomo di fede di rinunciare al suo credo negli spazi pubblici ma, armato di quello, gli consentirà di entrare in discussione/conflitto al fine di trovare un punto d'intesa.
  • cosa differenzia un liberale convergente lc da un public reason liberal prl?
  • lc crede nella libertà religiosa
  • prl crede nella laicità
  • prl: quando due uomini di fede s'incontrano scoppierà una guerra. Per evitarla occorre che una religione più alta (la laicità) s'imponga.
  • lc: la guerra è costosa e quando due uomini di fede diversa s'incontrano troveranno un'intesa 
  • prl e lc appartengono comunque entrambi alla grande famiglia dei contrattualisti, differiscono solo per sensibilità verso i valori religiosi.
continua

Una traduzione possibile del "giussanese". Glossario

Una traduzione possibile del "giussanese". Glossario
  • senso religioso = prima facie. semplicità del credere. onere della prova
  • urgenza = esigenza di significato. il motore del senso religioso
  • incontro = personalismo. centralità della testimonianza. conoscenza profonda
  • esperienza = pensiero critico tramite analogia (es. amore tra fidanzati/amore divino o dio/supereroe... ma devo fare esperienza del fidanzamento o dei supereroi) 
  • comunione = rinvia all'incontro
  • compagnia = rinvia all'incontro
  • liberazione = felicità
  • pedagogia dello sguardo = il bambino chiamato innanzitutto ad un incontro
  • verifica = rinvia all'esperienza
  • corrispondenza = rinvia alla verifica
  • verità = realismo
  • cuore = buon senso
  • moralismo = che si fonda sulla dicotomia fatto/valore
  • carisma = essere convincenti.
  • vaticano II = l'irrompere del soggetto
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Luigi Giussani (Duepunti) di Massimo Borghesi

Luigi Giussani (Duepunti) di Massimo Borghesi
  • formazione del gius: venegono più cielle. teoria e esperienza
  • un affine: romano guardini.
  • l influsso del protestantesimo liberale americano e il suo personalismo
  • venegono: tomismo aperto
  • autore chiave: john henry newman jhn
  • autore chiave: chesterton.
  • altro autore chiave: leopardi. la sua domanda radicale di significato.
  • un timbro esistenziale più che oggettivo.
  • un personalismo in odore di modernismo e protestantesimo.
  • senso religioso: l uomo è naturalmente orientato su un asse verticale.
  • più di un analogia con l antropologia cristologica di karl rahner: l uomo strutturalmente orientato al mistero
  • ma gius è più esistenziale di rahner
  • gius nn postula una vera conoscenza ma solo un esigenza
  • l infinito ha un volto da incontrare. da qui la centralità della chiesa come comunione di vita vissuta.
  • gius punta sulla teologia + che sulla filosofia: è l incontro che converte n la speculazione.
  • senso religioso incontro esperienza.
  • nell esperienza noi vediamo rappresentata una presenza. la testimonianza e l estetica si fondono.
  • con von balthasar: oltre la via cosmologica. la via dell amore.
  • i criteri del cuore: prova se è veramente vero bello giusto.
  • l esperienza verifica la corrispondenza.
  • l esperienza come superamento del trascendentalismo.
  • in sintonia con la critica fenomenologica al razionalismo. con il recupero del soggetto chiamato a sentire x fondare la ragione.
  • l accusa di modernismo.
  • gius salva però il realismo tomista. ma il realismo nn è tutelato escludendo il soggetto come vorrebbe la neoscolastica.
  • ricucire tommaso e agostino. fenomenologia e ontologia. atto e essere. ratio e affectus.
  • imho: come unire ratio e affectus? come si uniscono premesse e tesi? può essere qs un analogia?
  • conoscenza amorosa: oltrepassare razionalismo/irrazionalismo.
  • altro superamento: fatto/valore. l antropologia del senso religioso indirizza verso i valori. i valori slittano in secondo piano. contro il moralismo (che annoia e fa scappare i ragazzi)
  • barcellona e severino criticano appellandosi a kant: il mondo reale è inconoscibile con l esperienza. il noumeno irrecuperabile.
  • originalità: una teologia proposta da un educatore nn da un teologo.
  • gius propone una delle vie più plausibili per dare uno sbocco al vaticano II.
  • la storia di giussani, ma anche di cielle, è caratterizzata da un attento farsi carico delle critiche. prima la critiche dei modernisti  durante il vaticani ii poi le critiche dei conservatori durante il 68
conclusioni