mercoledì 23 settembre 2015

Dare a Tizio negando a Caio

Don Juliàn Carròn, capo di CL, chiede una qualche forma di riconoscimento alle coppie omosessuali. Don Giussani insieme a Julián Carrón Apriti cielo, polemiche infuocate fuori e dentro il Movimento. Camillo Langone parla apertamente di "Don Coniglio Carron", Gianni Aversano risponde da par suo e Benedetta Frigerio condensa bene le perplessità dei militanti. Al di là del merito mi chiedo quale possa essere un modo indolore per dar seguito alla richiesta di Carron: come riconoscere un'unione omosessuale? Un modo indiretto per farlo consisterebbe nel "riconoscere un po' meno" quelle tradizionali. Esempio: - far pagare il diritto alla "reversibilità" tramite un supplemento a parità di gettito totale; - abbassare le quote di "legittima" pro-coniuge nei testamenti; - abbassare le detrazioni per coniuge a carico; - lasciare ai contratti pre-matrimoniali parte dei doveri coniugali; - continua. C'è qualche possibilità che questa strada venga seguita? Poche visto che richiede un’ipotesi forte: che le associazioni LGBT siano più attente alla sostanza e i cattolici alla forma. Penso invece che i movimenti abbiano in testa soprattutto la forma (e sulle intestazioni non cedono) mentre i singoli la sostanza (e sui privilegi concreti non cedono).

Nel cuore di Erri

Erri De Luca: "la TAV va sabotata".
Sta istigando a sabotare o sta esprimendo un'opinione?
 erri-de-luca-noTav
Letta così sembrerebbe a tutti gli effetti una semplice opinione etica: "ho analizzato la situazione e stando ai miei valori ritengo che sia un dovere sabotare l'opera". Si puo' o no pensare una cosa del genere? Si puo' o no esprimere in modo pubblico la propria opinione in un caso del genere? Personalmente non ho analizzato la situazione specifica della TAV ma non escludo a priori di giungere alle medesime conclusioni. Dovrei silenziarmi in quel caso? In fondo già parecchie volte sono giunto alla conclusione che compiere un reato non sia solo un diritto ma anche un dovere. Naturalmente, io non sono un personaggio pubblico e una mia posizione in merito conta meno del due di picche: ma capire se alcune parole rappresentano un'opinione o un'istigazione dipende in modo cruciale da chi le pronuncia? A me sembra di no, dipende casomai dalle intenzioni di chi le pronuncia, le quali, a loro volta, traspaiono dal tono o dal contesto. Ritenere che sia un dovere compiere un reato e affermarlo pubblicamente non significa automaticamente istigarlo, a meno che non lo si faccia usando certi toni vicini all'incitamento, magari rivolgendosi direttamente ad una folla già propensa ad agire che aspetta solo una parola che le spinga all'azione. In questo caso ci sarebbero gli estremi per rinvenire una volontà ben precisa di delinquere o di far delinquere. Ma qui si sta parlando, attraverso un giornale, ad un pubblico indistinto; si sta rispondendo ad una domanda specifica fatta da una giornalista. Esiste allora in De Luca una "voglia di sabotare" e quindi il desiderio di vedere qualcuno che lo faccia? A me sembra di no. Ben inteso: magari la voglia c'è ma la sua presenza non mi sembra provata. Bisogna, al limite, punire la volontà di delinquere non l'idea che sia doveroso delinquere. Purtroppo in molti non riescono a fare questa distinzione, non la ritengono nemmeno sensata: per costoro se penso che sia doveroso delinquere, allora desidero delinquere; le due cose non possono viaggiare su binari diversi, non puo' esistere un giudizio umano sostanzialmente autonomo dai desideri di chi lo emette. In effetti qui si scontrano due concezioni etiche: se si pensa che il giudizio morale emerga dai nostri desideri, allora probabilmente De Luca, oltre a "ritenere" che sia doveroso sabotare la TAV, "vuole" che venga sabotata. Se fosse così aumenterebbero di molto le chance che stia agendo in conformità a questi suoi desideri; se invece si pensa che il giudizio morale discenda da un ragionamento, allora sulle voglie profonde di De Luca possiamo giusto fare delle congetture che lasciano il tempo che trovano, così come sui reali obiettivi delle sue esternazioni pubbliche. Paradosso: scommetto che De Luca - dal punto di vista filosofico - appartiene al primo partito. Ma i filosofi contemporanei professionisti a che partito appartengono? Consultiamo allora la più attendibile PhilPapers Surveys alla domanda sui giudizi morali:

Moral judgment: cognitivism or non-cognitivism?

Accept or lean toward: cognitivism (ragione) 612 / 931 (65.7%)
Other 161 / 931 (17.3%)
Accept or lean toward: non-cognitivism (emozioni) 158 / 931 (17.0%)

Vegetarianism for Meat-Eaters

Vegetarianism for Meat-Eaters | Slate Star Codex:



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1) sostituisci il pollo con il vitello: a parità di calorie ammazzi meno soggetti;
2) compensa: mangia carne e dona alla protezione animali


martedì 22 settembre 2015

Law's Order: What Economics Has to Do with Law and Why It Matters di David D. Friedman - Criminal law e pena equa

Law's Order: What Economics Has to Do with Law and Why It Matters di David D. Friedman - Criminal law e pena equa
  • Il crimine  ha spesso un'alternativa + efficiente: il ladro potrebbe comprare, x esempio. La pena deve tendere a dirottare verso qs alternativa piuttosto che   creare deterrenza ad ogni costo poichè in una società efficiente i crimini efficienti devono realizzarsi. Esempio del cacciatore sperduto che entra nel cottage sfondando la porta. Crimine efficiente: quelle in cui chi delinque guadagna + di quanto ci perde la vittima ma la transazione nn è possibile xchè la vittima nn è lì o x qlsiasi altro motivo...
  • L'efficienza è un valore per te?  Esperimento mentale: un riccone organizza un gioco con omicidio concordato in stile roulette russa. Che si fa? Si punisce anche se si tratta di delitto efficiente? Ecco allora un limite dell'efficienza...
  • Fatto: i crimini esistono (il principio di deterrenza nn è rispettato). I crimini inefficienti esistono (il principio di efficienza nn è rispettato). Bisogna complicare ulteriormente per spiegare perché il nostro sistema è così com'è...
  • Per una pena efficiente bisogna tener conto dei costi: prigioni+tribunali+polizia+rischio di punire un innocente. Essendoci dei costi avremo un numero ottimo di crimini inefficienti che tollereremo in quanto nel bilancio complessivo sono da considerare efgicienti...
  • Problema di Becker: xchè nn raddoppiamo le pene e dimezziamo i costi della burocrazia? Risposte: 1) l'effetto deterrenza decresce 2) il costo di una pena aumenta (vedi permanenza in prigione)...
  • Il valore della vita. Che sia finito è evidente dal fatto che noi potremmo investire di più nel prevenire gli omicidi ma nn lo facciamo (con buone ragioni)...
  • Deterrenza: in teoria potrebbe essere così efficiente da impedire crimini efficienti (quel che xde qui lo guadagna in minori costi burocratici...
  • La pena ottima. Si prende il cittadino medio e si fa un'analisi costi/benefici considerando tre elementi: 1) danno atteso dalla vittima (danno subito al netto della prob. di subirlo) 2) danno atesso dal condannato (danno subito al netto della prob. di condanna) 3) costo di applicazione. Si massimizza qs funzione (l'entità della pena influisce su tutt'e tre le variabili)...
  • La pena ottima combina risarcimento e deterrenza. Le due intuizioni da sole nn garantiscono mai l'efficienza. Una pena ottima può avere deterrenza limitata oppure può averne talmente tanta da punire anche crimini efficienti. Tutto dipende dai costi di applicazione: se sono 0 allora solo i crimini inefficienti saranno puniti se sono negativi o positivi...
  • Nella realtà ci sono due punizioni: quella prevista dalla legge e lo stigma sociale...
  • La punizione stigma ha il vantaggio di essere a costo zero (se nn negativo): l'informazione danneggia il criminale ma avvantaggia tutti gli altri...
  • Lo stigma rende particolarmente dannosa la condanna dell'innocente. Questo è un motivo x cui lo standard probatorio del penale è più elevato rispetto al civile...
  • I ricchi dovrebbero pagare in proporzione sul reddito? Stando al calcolo della pena equa che eguaglia multa e danni in termini di dollari sembrerebbe di no: io danneggio per 1 dollaro e pago x 1 dollaro; ma finora abbiamo assunto una pena unica x tutti mentre la pena potrebbe essere xsonalizzata. Il ricco ha un temp che vale di più quindi x avere una deterrenza sui limiti di velocità (che fanno guadagnare tempo) devo multare di più lui e meno il povero ma se voglio avere pari deterrenza su un furto (che sottrae tempo) devo multare meno lui e più il povero: guadagno in deterrenza senza xdite altrove. C'è un trade off da sfruttare in termini di deterrenza complessiva tra crimini efficienti dei richi e crimini efficienti dei povrri. Inoltre, l'equivalente di un dollaro in galera x un ricco sono meno goorni rispettto a un povero. Gli effetti sono ambigui, quindi...
  • Abbiamo trascurato alcuni benefici della pena: il carcere è costoso ma rende inoffensivo il criminale: risparmiamo sui costi di applicazione della legge: con la pena di morte risparmiamo su tutto..
  • Riabilitazione. Dubbi:spesso la progione è l'università del crimine (vedi Gambetta). Altri dubbi: nn hai insegnato nulla in 10 anni di scuola xchè dovresti riuscirci in 10 anni di carcere?...
  • Detrrenza marginale: finora abbiamo considerato i crimini uno alla volta mentre andrebbero considerati come pacchetto: rapina a mano armata vs rapina+ omicidio...
  • Ma la pena è davvero un deterrente? Evidenza: sì, i criminali sono razionali...
  • Evidenza: i criminali sono più sensibili alla prob. di cattura che alla pena (propensi al rischio)...
  • Perchè nn adottiamo un sistema senza carceri: multe a chi può pagarle e pena di morte con dadi (a seconda della gravità) x gli altri...
  • Trasformare il carcere in multa da trattenere dallo stipendio della fabbrica/prigione....
  • Ecco allora come si presenta un sistema efficiente: facciamo scegliere al criminale: multa/prigione o morte coi dadi (e donazione d'organi)? Nessun carcere sarà in xdita. Una soluzione del genere ci disgusta: c'è qualche errore nell'analisi?…
  • Argomenti sbagliati contro la pena di morte: è irreversibile e i giudici fanno errori. Ma qs vale anche x il carcere: i risarcimenti x ingiusto carcere praticamente nn esistono...
  • Altro possibile argomento: la pena di morte è oggi molto costosa in america ma qs è una conseguenza della riluttanza all'applicazione (appelli e controappelli) più che un difetto della pena...
  • Altro argomento: la pena di morte disgusta il popolo. Ok, ma una teoria deve spiegare nn descrivere. L'argomento deve essere rigettato...
  • Public choice. Forse dovremmo allargare l'analisi x ricomprendervi interessi finora trascurati: chi gestisce le carceri preferisce la condanna in carcere. Questo spiegherebbe il xchè i ns sistemi si allontanano da quello ideale...
  • Public choice rende conto anche della separazione tra civile e penale (anche se i due campi sono simili)...
  • Considerando il rent seeking il sistema ottimo potrebbe divergere nn poco dal più efficiente. Esempio: se denunciare rende all'avvocato saremo presto pieni di denunce e processi inutili, anche nel sistema ottimo. Le presunte frodi commerciali sono un esempio calzante. Ci sono interi settori spazzati via da qs stortura: gli ultraleggeri da volo, x es. Altro esempio sono i sequestri del corpo del reato: chissà xchè droghe e prezioso attirano le indagini più zelanti...
  • Alla luce della public choice la pena di morte con espianto di organi potrebbe essere caldeggiata x motivi distorti portando a condanne volutamente superficiali...
  • Analogia col cannibalismo: xchè proibirlo quando è una soluzione efficiente?: abbandonare il mio corpo ai vermi sarebbe uno spreco. Ok, ma consentendolo tutti noi saremmo a rischio, meglio proibirlo...
  • Altro esempio: lo stupro. La verginità della donna è importante: chi risolve con la cintura di castità, chi col sequestro, noi con l'enfasi sul reato..
  • Altro argomento: mercato libero degli organi: venderli in anticipo renderebbe desiderabile la mia morte x qlcn
continua

New CDC Study Shows Everyone Eats Fast Food Equally

New CDC Study Shows Everyone Eats Fast Food Equally - The Atlantic:



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lunedì 21 settembre 2015

Dickens e la città desolata

Dickens descrisse la vita tormentata di tanti personaggi sofferenti all'epoca della rivoluzione industriale.

La soluzione contro tanto male? La beneficenza privata o filantropia. Non si fidava dei grandi e anonimi programmi governativi.

Nemmeno della cosiddetta beneficenza telescopica: manca di quel rapporto diretto che consola realmente chi è beneficiato.

https://www.youtube.com/watch?v=BTs9R_-irCI

Akerlof e Shiller: un altro libro sul consumatore boccalone

"Akerlof and Shiller write as if we need milk and eggs but are then broken down by the supermarket’s obstacle course of temptation so that we exit the store in a dazed and dejected fugue loaded with baskets of stuff that we don’t really know why we bought. Maybe that is what a trip to the supermarket is like for them. But for me a trip to Trader Joe’s that doesn’t result in an unexpected purchase is a disappointment"

Manufacturing consent di Noam Chomsky


Perché secondo Chomsky i media tendono a destra?

Dal classico manufacturing consent:

1. The mass media is mostly controlled by large corporations, who therefore support the sorts of things large corporations would be likely to support, like unrestrained capitalism and privileges for the wealthy.
2. The mass media is dependent on advertising, which also involves large corporations who support the sorts of things large corporations are likely to support. Further, these advertisers may have specific interests. For example, Texaco might be less willing to advertise in a source that frequently critiques Big Oil or raises concerns about pollution.
3. Journalists are dependent on sources. The most convenient sources are large well-organized entities in the midst of newsworthy events who issue press releases. For example, by far the easiest source for the latest news about a foreign war is the Pentagon. Furthermore, the Pentagon, while not always in fact trustworthy, enjoys a presumption of trustworthiness; if you interview some random foreigner, you would want to fact-check her very carefully, but if you parrot the Pentagon press release, you are assumed to have done due diligence merely because the source is so official. Other such convenient and official sources of news include the White House, the Department of State, local police forces, and local chambers of commerce. But all of these are members of the establishment and so have a pro-establishment bias. Further, the news relies on “experts” to confirm and comment upon news, and because of incestuous relationships between government, corporations, think tanks, and academia, the most credentialed and salient experts will almost always be pro-establishment.
4. Conservative groups fund “flak machines”, organizations and individuals whose job it is to complain that the media is “biased” whenever they are insufficiently conservative. In these cases, relentless nitpickers will shriek about every slight inaccuracy and condemn the journalists involved as liars and unpatriotic to boot. If the media parrots the official line, then journalists can be almost arbitrarily sloppy and nobody will call them on it. Therefore, journalists who get ground down by the constant harassment will unconsciously shift towards more pro-establishment narratives.
5. Anti-communism is “the dominant religion” of “our cultural milieu” so any journalist who disagrees with the establishment can be smeared with the label “communist” and forced “on the defensive”. Most “have fully internalized the religion anyway, but they are all under great pressure to demonstrate their anti-communist credentials.”

******************
Il libro si occupa per lo più dell'azione USA nel terzo mondo. Riesce a dimostrare la tesi? Alcune considerazioni:
Okay, but what about media bias? Wasn’t that the whole reason we got into this mess?
C&H’s case studies of foreign wars aren’t great tests for their hypothesized mechanisms of bias. Their first two mechanisms are big media corporations pushing a pro-corporate worldview, and big corporate advertisers insisting on programming that reflects well on them and their corporate activities.
And I can see why a mass media dominated by corporate giants might be expected to agitate against labor unions, but it’s harder to see why it is so insistent on covering up a campaign of genocide by pro-American forces in El Salvador. It’s easy to see why they might avoid condemning oil companies in order to preserve ad revenue from Texaco, but harder to see why they would systematically underestimate casualties from US bombing missions on the Plain of Jars in Laos.
Their third mechanism, big Pentagon-style sources with press bureaus, certainly applies very well to these cases. But it doesn’t seem like it should necessarily generalize to every other type of story. When the media is covering an election, or a protest, where is the Pentagon-style source? Although C&H’s point that the police department, etc, can also be sources in this way is well-taken, this seems less pressing for a protest in Seattle than for, say, a bombing campaign in Laos, where a news source might have trouble getting Lao-speaking journalists into the midst of the carnage. Besides, what about cases where this produces the opposite bias? Might newspapers be overly friendly to regulations because they rely upon the regulatory body? What if there is a protest by a large, well-organized group that has cultivated links with the press?
Their fourth mechanism, flak machines, raise a similar issue. C&H view this as a rightist phenomenon almost by definition. They never consider the possibility that, for example, their writing an entire book saying the media is dishonest and biased might count as “flak” on their part. Any conservative criticizing the media is part of a “flak machine” intended to “keep it under control” and “destroy its independence”, but any leftist criticizing the media is bravely trying to expose its biases and bring the truth to light. This seems so obvious to them that they never even have to justify it. This is perhaps understandable in the conflict of foreign wars, where it’s more likely that would-be patriots will condemn reporting that reflects poorly on American troops, but in the context of domestic policy it doesn’t make a lot of sense.
That leaves their fifth mechanism, “anti-communism as the dominant religion of our culture”, a claim which hasn’t aged well since Manufacturing Consent came out in the ’80s. Worse, C&H’s argument for this position is almost word-for-word the same argument that conservatives use to claim that “anti-racism is the dominant religion of our culture”. I’ve even heard them use the specific phrase “dominant religion”.

Laudato sì

Nell'ultima enciclica papale il degrado ambientale è imputato alle nuove tecnologie, nulla viene detto sul controllo della popolazione.

Tuttavia, chi minimizza la demografia come preoccupazione ambientale lo fa proprio in nome delle tecnologie: le generazioni future contribuiranno a trovare la giusta soluzione tecnologica. Quanti più siamo tanto meglio sarà.

Chi invece punta sulle coscienze dovrebbe avere a cuore il numero delle persone: tanti più siamo, quanti più cervelli esisteranno da convincere, e l'impresa diventa così ardua.

Come lavora l'ICCP?

SPECIAL: "The conventional explanation for the mid-century pause is that it was due to aerosols producing a temporary cooling effect. That became less plausible, at least to me, when the pause reappeared, roughly on schedule. If I am correct, the IPCC models, by special casing the earlier pause instead of treating it as part of a recurring pattern, overestimated the average rate of warming, treating periods when the two trends reinforced as if they were the norm, the period when they canceled as a special case.

I have now come across an article in the Proceedings of the National Academy of Sciences that supports my interpretation of the pattern"



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HL ITALIANO PSEUDOSCIENZE The Tyranny of Clichés: How Liberals Cheat in the War of Ideas di Jonah Goldberg - le pseudoscienze

The Tyranny of Clichés: How Liberals Cheat in the War of Ideas di Jonah Goldberg - le pseudoscienze
  • Quanta ideologia si traveste da scienza? Tanta...
  • "Sono fatti così". Sto parlando dei neri, delle donne, degli omosessuali o dei conservatori? A seconda posso essere un razzista, un sessista, un curioso o uno scienziato sociale...
  • Diffida di quelli a cui "interessano i fatti". Il mito dei fatti è decisamente ambiguo.
  • Due tipi di "scienza": quella in "cattiva fede" e quella in "buona fede selettiva"...
  • Come si capisce se possiedi una mente pro science? Semplice, basta qualche domandina sull'evoluzione, su cosa ne pensi del cambiamento climatico o delle cellule embrionali. Perchè nn chiedere nulla sull'ereditarietà dell'intelligenza? O sul dolore fetale? O sulla distribuzione delle abilità cognitive tra i sessi? O sul geoegineering? O sull'energia nucleare? O sugli OGM?...
  • La vicenda di Larry Summers. Ottimo esempio di come il dibattito debba essere soffocato in fretta e furia...
  • E la scienza di Obama? Doveva essere il suo fiore all'occhiello quando poi si affrontò la questione delle trivellazioni petrolifere: balle e censure fioccarono da tutte le parti...
  • In realtà la scienza è vista sia dalla destra che dalla sinistra come un mezzo x avvalorare le proprie posizioni..
  • L'accusa di essere anti scienza accampando motivazioni etiche mescola i piani: nessuno vuole bloccare i piromani xchè crede che il fuoco nn bruci...
  • I vecchi misuratori dei crani sono stati rimpiazzati dagli scanner cerebrali ma le inferenze infondate sono sempre lì...
  • Psicologia sociale: si fa un esperimento, per altro con campione ridotto, si isola una correlazione significativa e si formula un'ipotesi tra le tante possibili che viene poi ripresa dai giornali...
  • Ipotesi ricorrente: quelli di destra sono più stupidi. Ipotesi alternativa: quelli di destra sono meno deferenti rispetto all'autorotà accademica, quelli di sinistra sono + proni ad assecondare i loro inquisitori. Oppure a ds ci si chiede nel corso dell'esperimento "dove cazzo vogliono arrivare con tutte ste domande sceme"…
  • Chi conduce qs esperimenti? Di solito un ricercatore di psicologia sociale, ovvero di una facoltá in cui il 96% dei prof. vota a sinistra da sempre...
  • L'uomo di destra UD è spesso accusato di credere di avere "Dio dalla sua parte". Ma l'US nn è molto diverso quando sostituisce le scienze sociali a Dio...
  • Scientismo: l'assunto che la scienza possa essere applicata a qualsiasi ambito della vita e che la fede sia sempre un'intrusa. Un atteggiamento che rivela una grande nostalgia di Dio...
  • L'esempio più noto di scientismo: il marxismo. L'intellettuale come prete con il dio della scienza dalla sua parte...
  • Theodore Adorno: essere di destra denota una tara mentale...
  • Nei test adorniani per "misurare" il fascismo di una xsona la fede e il rispetto delle tradizioni erano considerate tra le cause di fascismo. Adorno vedeva un nesso tra la famiglia tedesca e il nazismo...
  • Adorno influenzó l'accademia americana, ben presto l'inclinazione politica venne fatta risalire alla struttura psicologica. Ben presto il conservatore assurse al rango di tarato...
  • Alle elezioni presidenziali nn manca mai l'appello degli psicologi: XY (ovvero il candidato americano) nn è psicologicamente adatto...
  • Non opporsi alle diseguaglianze e rintracciare del buono nel passato vengono considerati difetti mentali. Hitler, Mussolini e Reagan vengono assimilati nello stesso minestrone. Stalin e Castro? Conservatori anche loro per far quadrare i conti...
  • La psicologia influenza senz'altro l'ideologia ma le causalità grossolane della pseudoscienza al servizio della politica vanno denunciate: il mercato è la più potente forma di cambiamento e chi lo invoca? La destra, guarda caso...
  • Sospetto: come mai la stragrande maggioranza delle ricerche si focalizza sul Conservatore di Destra? Assunzione implicita: uomo di sinistra = uomo normale...
  • Per Kanazawa US è un tipo genetico nuovo: si preoccupa degli altri, anche se nn sono parenti. Questo tipo genetico prevale x la sua intelligenza...
  • Kanazawa: US, grazie alla sua intelligenza superiore, controlla ormai tutte le istituzioni, eccezion fatta x il business. È un'eccezione nn da poco. Ma soprattutto riguarda un'area che nn consente barriere ideologiche...
  • E i cristiani? per K. dovrebbero essere degli US eppure vengono esclusi e nn occupano un bel niente. Una confrrma che l'ideologia pesa più dell'intelligenza...
  • E i neri? Anche loro sono sottorappresentati nelle istituzioni. Forse perchè sono ottusi?...
  • Andiamo a vedere l'orientamento politico di chi popola le Università. Ebbene, possiamo fidarci di cosa ci raccontano certe ricerche? Meglio andarci coi piedi di piombo...
  • Simpatizzarr x le nuove idee nn è un merito a prescindrre. Quando si rivelano sbagiate? aUn bilancio al netto degli erreori è difficile da fare. E poi lo scetticismo nn è forse indice di mentalità scientifica?...
  • US teme le speculazioni sulle differenze genetiche tra razze e sessi, ma quando si tratta di ideologia si lancia alla grande...
  • Ma xchè tutto qs? Semplice: meglio delegittimare l'avversario che rispondergli...
  • Naturalmente il classico US pro science di scienza ci capisce ben poco ma è pronto a fidarsi dell'esperto di turno, che nel 90% dei casi è un US anche lui, ma qs nn conta: la scienza è scienza!
  • Lo stato dell'arte negli studi che collegano personalità e ideologia, quelli seri. L' uomo di sinistra US non è più intelligente dell'uomo di destra UD, cominciamo con lo sfatare questo mito, è cruciale distinguere gli ambiti in due sfere: economica (E) e sociale (S). USS sembra leggermente più intelligente di UDS mentre UDE sembra più intelligente di USE. D'altro canto, se consideriamo il meglio, USS sembrerebbe più curioso, il che lo indirizza verso gli studi accademici mentre UDE è più attratto dal business. Senonché nel mondo accademico, diversamente che nel mondo del business, esistono accessi per cooptazione, ovvero su base ideologica, cosicché UD trova un clima ostile se non addirittura ostracismo, il che, in presenza di preferenze già orientate altarove, induce facilmente alla rinuncia
continua

HL ITALIANO INTRO The Tyranny of Clichés: How Liberals Cheat in the War of Ideas di Jonah Goldberg - intro

The Tyranny of Clichés: How Liberals Cheat in the War of Ideas di Jonah Goldberg - intro
  • Il motto di Voltaire: un modo x cambiare discorso. Quanta ipocrisia, lo abbiamo visto con Charlie.
  • Il linguaggio cambia secondo le convenienze. Secondo la BBC si è terroristi o partigiani a seconda di dove combatti, anche se compi le stesse azioni.
  • Il mito del giusto mezzo: ideale x pigri e ignoranti o per conquistare l'elettore mediano
  • Quanti miti sulla vicenda di Galileo e sull'arretratezza culturale della CC. Ma si tratta davvero del primo martire della scienza o solo di un eretico impertinente?...
  • E Giordano Bruno? La scienza c' entra ben poco nella sua condanna. Era un eretico litigioso che negava la verginità della madonna e considerava Gesù un mago
  • L' arroganza del presente: secondo la vulgata whig i nostri antenati sono tutti stupidi

  • Il mito della competizione tra paesi: le imprese competono nn gli stati, gli stati si fanno la guerra e questo a volte qualcuno tende a dimenticarselo.
  • I conservatori sono meno intelligenti? Tutto da dimostrare: di sicuro sono più onesti nella guerra delle idee. Meno ipocrisia.
  • Ideologia: ideologia: lo sono sia nazismo che pacifismo. Non disprezziamo a priori la parola e consideriamo piuttosto che anche noi ne abbiamo una.
continua

La diseguaglianza secondo le élites

Elite (intelligenza e istruzione) Americans show a far greater commitment to efficiency over equality than ordinary Americans. And this time, the bias toward efficiency increases with each increment of eliteness.

Mises sulla povertà evangelica

There's also Mises' point that New Testament "communism" was only a communism of consumption goods, not the means of production.

L'ingranaggio della libertà David Friedman - legge, crimine e tribunali

 L'ingranaggio della libertà David Friedman - legge, crimine e tribunali
  • È possibile privatizzare i tribunali?…
  • Diritto commerciale: arbitrati. L'azienda rispetta la sentenza x proteggere la sua reputazione. Chi farebbe affari con chi elude gli accordi?…
  • L'arbitrato è disponibile solo x dispute in cui preesistono dei contratti. E il tamponamento o il furto?…
  • Problema: come difendersi dalla coercizione. Rimedi privati: lucchetti, antifurti, guardia del corpo. Agenzie private di protezione AP...
  • Guerra tra AP? Troppo costosa: meglio un arbitrato tra AP...
  • Chi fa le leggi? L'arbitro in concorrenza con gli altri arbitri. In teoria ogni coppia di AP sceglierebbe preventivamente un arbitro...
  • Troppe fonti del diritto? Già oggi ce ne sono parecvhie: stato, città, regione...
  • Esempio della pena di morte. Se nasce una controversia tra chi la offre ai suoi clienti e chi no? Da quale arbitro si va? Dipende dalla potenza economica di  AP...
  • Obiezione 1: nn si avvantaggerebbe il miglior offerente? Non è sempre un male, e qualora lo si faccia imbrogliando si perderanno i clienti...
  • Ob. 2: la giustizia è unica (nn ci sono due leggi di gravità in concorrenza). Ok, ma possono esserci due ipotesi in concorrenza..
  • Ob.3: troppa confusione. Se fosse un problema serio ci sarebbero incentivi ad adottare degli standard...
  • Ob.4: e se le agenzie nn si mettono d'accordo?. Perderebbero tutto il business...
  • Ob.5: instabilità. E' un problema reale, soprattutto psicologico...
continua

HL ITLIANO The Righteous Mind: Why Good People are Divided by Politics and Religion di Jonathan Haidt

The Righteous Mind: Why Good People are Divided by Politics and Religion di Jonathan Haidt.
  • Tema del libro: xchè è così difficile andare d'accordo? Perchè gli altri ci sembrano sempre tanto ipocriti? Ci si occupa di religione e politica e si spiega come convincere l'altro e convertirlo...
  • Tesi: la ns mente è ossessionata dall' essere nel giusto e crede di esserlo. Tutto cio' le serve per sentirsi bene, noi investiamo gran parte delle ns energie a qs fine. Tutto ciò genera un duplice effetto: 1) effetto benigno: cooperazione e 2) effetto maligno: conflitti morali...
  • La metafora: la mente raziocinante è come un guidatore di elefanti: può indirizzare il bestione ma ben poco...
  • Principio 1: l'intuizione etica precede il ragionamento etico (che è una razionalizzazione)...
  • Principio 2: l'etica va ben al di là del danno e della correttezza, questo xchè nella dimensione etica noi cerchiamo la ns realizzazione.
  • Metafora: la mente virtuosa è una lingua con 6 sensi, noi in occidente ne sfruttiamo giusto un paio (danno e sofferenza) ma ce ne sono altri (autorità, santità, lealtà)...
  • Principio 3: la moralità ci unisce e ci acceca...
  • Metafora: l'uomo è un pò scimmia un pò ape. C'è una competizione individuale dove ipocriti ed egoisti eccellono ma c'è anche una competizione tra gruppi dove eroismo,altruismo ma anche genocidi e guerra trovano spazio...
  • Religione: è un modo x dare coesione morale al gruppo nella competizione tra gruppi, nn un virus parassita come proposto da Dawkins...
  • I gruppi morali più importanti: sinistra, destra, liberali. Ognuno di noi sceglie il suo gruppo e resta cieco agli altri, qs resta il messaggio centrale del libro
  • Da dove viene la morale? 3 ipotesi (innatismo, culturalismo, Piaget). Piaget: razionalismo: l' uomo scopre da sè i principi morali secondo un progresso codificabile: l' educatore è spesso un ostacolo che ritarda il processo razionale che resta cmq necessario...
  • L' apprendimento secondo Piaget (in particolare l' apprendimento etico)
  • Turiel (razionalista): il bambino scopre che alcune regole morali sono in realtà convenzioni. Le uniche regole morali che conserva sono quelle che recano danno a terzi ( nel frattempo ha imparato a mettersi nei loro panni). L' ipotesi piace x le implicazioni politiche.
  • Critica culturalista a Piaget: il concetto di "disgusto" mette in dubbio il lavoro di Turiel sulle regole naturali. Se esistono regole arbitrarie victimless è x' la cultura, e quindi l' educatore hanno un ruolo.
  • Il test ideale¦ storie su disgusto e non rispetto. Confutato il razionalismo ingenuo: come può un bimbo costruire da sè il disgusto x certi fenomeni? Può farlo solo se ammaestrato da una cultura (sapere trasmissivo).
  • H. propone invece una critica innatista a Piaget cercando una regola generale (innata) del disgusto: l' uomo, ovunque nel mondo, cerca la xfezione e si ricrea un sistema di purezze
  • Tesi: l'emozione precede la ragione ma quest' ultima può farci tornare sui ns giudizi...
  • Ragione/Sentimento: chi è il padrone e chi lo schiavo. 3 modelli: Platone, Hume, Jefferson…
  • L' innatismo di Darwin: x' è stato avversato dai progressisti
  • Polit. corr. come messa progressista.
  • La battaglia di Harvard: Wilson (evoluzionismo) vs Rawls (razionalismo)
  • Damasio e i cervelli danneggiati nell' area affettiva: sanno scegliere tra bene e male, ma nn quando la decisione li riguarda…
  • Test al modello duale jeffersoniano: giudicare con carichi cognitivi. Bocciato.
  • Il caso dell' incesto protetto: ragione schiava delle passioni. In fatto di morale noi razionalizziamo.
  • Il giudizio e la giustificazione sono processi separati. L' emozione precede sempre la ragione.
  • Definizione di emozione: anche l' emozione ha una sua razionalità. Parliamo di razionalità evolutiva o naturale
  • No al contrasto ragione vs sentimento sì al connubio intuizione & ragione
  • Schema: noi intuiamo e giudichiamo. Dopo ragioniamo e, specie attraverso la discussione con altri che ci fanno rilevare intuizioni incompatibili, torniamo sui ns giudizi
  • Come convincere il prossimo: rivolgersi all' elefante con sorrisi e ascolto. Empatia vs rigore
  • Le razionalizzazioni del ns avvocato interiore
  • Il modello socio intuitivo: 1 reason come first (qs capitolo) 2 la ragione strategica interviene dopo (prossimo capitolo
  • Lo stato dell'arte negli studi che collegano personalità e ideologia. L' uomo di sinistra US non è più intelligente dell'uomo di destra UD, cominciamo con lo sfatare questo mito, è cruciale distinguere gli ambiti in due sfere: economica (E) e sociale (S). USS sembra leggermente più intelligente di UDS mentre UDE sembra più intelligente di USE. D'altro canto, se consideriamo il meglio, USS sembrerebbe più curioso, il che lo indirizza verso gli studi accademici mentre UDE è più attratto dal business. Senonché nel mondo accademico, diversamente che nel mondo del business, esistono accessi per cooptazione, ovvero su base ideologica, cosicché UD trova un clima ostile se non addirittura ostracismo, il che, in presenza di preferenze già orientate altarove, induce facilmente alla rinuncia.
continua

sabato 19 settembre 2015

Perchè ci si occupa della doseguagliaza

Perchè non ci si può più occupare di povertá (visto che il capitalismo è la soluzione condivisa)  What’s with Income Inequality? http://bleedingheartlibertarians.com/2015/09/whats-with-income-inequality/

CH

Switzerland, by Scott Sumner http://econlog.econlib.org/archives/2015/09/switzerland_1.html

venerdì 18 settembre 2015

Ideologia e personalità

Lo stato dell'arte negli studi che collegano personalità e ideologia. L' uomo di sinistra US non è più intelligente dell'uomo di destra UD, cominciamo con lo sfatare questo mito, è cruciale distinguere gli ambiti in due sfere: economica (E) e sociale (S). USS sembra leggermente più intelligente di UDS mentre UDE sembra più intelligente di USE. D'altro canto, se consideriamo il meglio, USS sembrerebbe più curioso, il che lo indirizza verso gli studi accademici mentre UDE è più attratto dal business. Senonché nel mondo accademico, diversamente che nel mondo del business, esistono accessi per cooptazione, ovvero su base ideologica, cosicché UD trova un clima ostile se non addirittura ostracismo, il che, in presenza di preferenze già orientate altarove, induce facilmente alla rinuncia.

No Clarity Around Growth Mindset...Yet di Scott Alexander

Scott Alexander sul fenomeno del growth mindset
  • Definizione di gm: chi crede di possedere certe abilità performa meglio, indipendentemente dal fatto che le possieda o meno
  • Immagine classica: "per i fisici il calabrone non potrebbe volare ma lui no lo sa e vola"
  • Esempio: credere nei talenti innati rende pigri.
  • Ci sono molte ricerche ma sorgono sospetti: 1) non esistono critiche 2) appaiono come l'ultima risorsa contro l'innatismo 3) nei primi studi performava bene sia chi credeva nel talento che nello sforzo, ora solo chi crede nello sforzo.
  • Certo che i risultati confermano la presenza di gw in modo potente e compatto
  • Attenzione. gm non confuta l'innatismo, sia chiaro.
  • GW potrebbe essere un modo per non offendere i sensibili.
continua

Elogio della fede

Quando scelgo di caldeggiare una certa dottrina economica mi comporto esattamente come quando devo scegliere il dio in cui credere.

Soppeso l'evidenza e le ragioni che stanno dietro le varie ipotesi per poi selezionare la più probabile.

Si chiama "scelta razionale", e non nego in essa giochino un certo ruolo anche aspetti soggettivi. La razionalità non esclude affatto la soggettività, basterebbe avere in mente la natura della probabilità per capirlo.

Nella seconda fase metto da parte la ragione per far entrare in campo la fede, a questo punto comincio a credere sul serio nella bontà della mia scelta.

Domanda: ma perché la fede dovrebbe avere un ruolo in tutto questo, non basterebbe limitarsi a "scegliere" senza tirarla in ballo?

No, per almeno due motivi.

Innanzitutto per un motivo privato: è più piacevole credere che avere dubbi, specie quando l'atto di dubitare non è una mera finzione intellettuale. I dubbi, se autentici, sono fonte di ansia, di inquietudine, di angoscia. La credenza è una roccia su cui si costruisce meglio.

Poi per motivi pubblici. Avete presente quel fenomeno psicologico che va sotto il nome di "growth mindset"? Gli psicologi hanno notato che chi è fatalista è anche più pigro di chi non lo è, e questo indipendentemente dal fatto che il mondo sia determinato. Credere a qualcosa ti rende più attivo ed energico, ti fa adempiere meglio al tuo compito indipendentemente da quanto sia fondata la tua credenza e quando sei inserto in una comunità questo fatto si riverbera a beneficio di tutti. Certo, magari il "tuo compito" è sbagliato e "adempierlo al meglio" amplifica i danni, ma qui torniamo al problema del calcolo razionale di cui sopra.

Questo elogio della fede non deve nasconderne i pericoli: le verifiche razionali vanno fatte periodicamente e questa operazione pio' essere resa difficile da chi si rilassa troppo.



p.s. chi notasse il parallelo tra economia e religione potrebbe ritenere che io supporti l'idea per cui l'economia non sia una scienza. Non è detto che le cose stiano in questi termini, potrei invece supportare l'idea che nella scelta di fede la mentalità scientifica pesi parecchio.


Timothy Snyder e la guerra degli storici

Tesi del suo ultimo libro sul genocidio ebraico (Black Earth: The Holocaust as History and Warning): la shoah fu possibile solo laddove lo stato nazionale cedette. Si consideri solo un fatto: contrariamente a quanto si crede, la gran parte degli ebrei uccisi non era tedesca ma apparteneva ai territori sottratti dalla Germania alla Russia; nel corso di quelle guerre si creò una situazione di anarchia che rese più semplice il compito degli aguzzini. Rispetto a questi popoli gli ebrei tedeschi erano quasi al sicuro!

In un certo senso si tratta di una tesi banale. A noi sembra ovvio che sia più facile compiere atti contro ogni legge laddove una legge non c'è, ma soffermiamoci su un aspetto più sottile: la shoah non potette manifestarsi appieno in Germania, ovvero nel regno di Hitler. Cosa significa? Fondamentalmente che ci fu perfetta identificazione tra il progetto hitleriano e la Germania. Per il tedesco medio l'idea della shoah era un'esagerazione iperbolica, per quanto il tedesco medio odiasse gli ebrei. Troverebbero conferma le tesi di Nolte: Hitler nacque e stava lì, almeno all'inizio, in funzione anti-comunista e non per edempiere alla sua missione di sterminatore degli ebrei.

Peccato originale, legno storto, tabula rasa e buon selvaggio

Possiamo approssimare la dottrina del peccato originale a  quella liberale del "legno storto": l'uomo ha delle tare che appartengono alla sua natura originaria. 

Chi vi si puo' oppone? Giusto chi ritiene che l'uomo non abbia affatto una sua propria natura, ma la dottrina della tabula rasa è in declino. 

Oppure i roussuniani, ovvero coloro che credono nel mito del buon selvaggio: l'uomo è originariamente buono ma poi la cultura lo ha traviato. Anche qui, pochi nel XXI secolo arrivano a tanto. 

Possiamo concludere serenamente che la teoria del peccato originale è particolarmente moderna e in linea con le nostre conoscenze.

HL italiano The Tyranny of Clichés: How Liberals Cheat in the War of Ideas Jonah Goldberg

Jonah Goldberg sui cliché intorno alla Chiesa Cattolica
  • La riforma protestante si presentò con i caratteri classici del movimento "anti-moderno"
  • L'obbiettivo primario non era tanto, come piace credere, la lotta alla corruzione delle alte gerarchie, quanto l'indulgere della chiesa romana alle bellezze dell'arte e ai piaceri della vita...
  • L'iconoclastia - tipo quella praticata oggi dai talebani - fu un tipico fenomeno protestante
  • Altro obbiettivo: depurare la teologia cristiana dalla razionalità di cui faceva ampio uso...
  •  Oggi vediamo nel protestantesimo originario i germi del fondamentalismo: la Bibbia è un libro da trattare come gli altri libri, tutti lo possono leggere. E' chiaro che secondo questa impostazione risulta praticamente impossibile non interpretare molti passaggi alla lettera...
  • Le crociate possono essere interpretate come una guerra difensiva (oltretutto tardiva)...
  • Oltretutto le crociate furono una guerra persa in partenza, quindi chi vi partecipò lo fece con animo eroico, da martire...
  • La parola "crociato" per un musulmano non ha avuto senso per secoli, è stata importata dall' Occidente! Per loro il cosiddetto crociato era un normalissimo combattente per la fede, non una specie di imperialista che tentava di colonizzare terre lontane. Le accuse che noi rivolgiamo ai crociati suonano del tutto estranee alle sue presunte vittime.
  • Caccia alle streghe: la CC si mostrò dapprima disinteressata ad intervenire su un fenomeno del genere, e dopo fu tirata dalla giacchetta
  • L'intervento ecclesiale era dettato da una sola preoccupazione fondamentale: frenare l'isteria laica...
  • Parliamo di un fenomeno autenticamente democratico: un' esigenza autentica che nasceva dal popolo e dai signorotti immediatamente vicini al popolo...
  • L'effetto più plausibile dell'intervento ecclesiastico? Il salvataggio di migliaia di vite innocenti
  • Dove fu più diffuso il fenomeno? Senz'altro nei paesi protestanti...
  • Inquisizione medievale: anche qui parliamo fondamentalmente di un fenomeno laico e democratico (ovvero emergente dal popolo)
  • Il ruolo della CC? Essenzialmente chiamata come perito
  • Una caratteristica dominante? La mitezza e i numerosi proscioglimenti
  • Ricordiamoci un fatto: i re fondavano la loro legittimità sul diritto divino e gli eretici erano dei delegittimatori. Non poca cosa quindi, una specie di propagatori di terrorismo...
  • Inquisizione spagnola. Anche qui predomina la mitezza: tortura in 2% dei casi, Solo l' 1% degli imputati finiva condannato
  • Piccolo esperimento: confronta condanne e pene dell' inquisizione cattolica con quelle delle purghe staliniane, ovvero un inquisizione tipicamente "laica"...
  • Facciamoci una domanda: perché mai i criminali comuni facevano a gara nel professarsi eretici e nel confessare i loro sortilegi diabolici?
  • E il fenomeno dei conversos ebrei? fatto grave con poche scusanti, purché si ricordi che in prima fila ci stava il re, non il vaticano
  • Le strane accuse alla CC: da un lato si predica lo scetticismo come salvezza da tutti i mali della creduloneria, poi, quando la CC è scettica su alcune evidenze scientifiche alquanto dubbie (vedi il caso Galileo) la si mette comunque sul banco degli imputati...
  • Galileo? Il mito delle torture: Galileo finì in cella (praticamente un appartamento) giusto per qualche giorno, di sicuro non subì mai torture.
  • Perché Copernico era venerato e Galileo subì un processo? In fondo professavano le stesse idee. Galileo voleva trarre conseguenze teologiche da verità scientifiche alquanto dubbie.
  • Ma ci fu un altra ragione: l'invidia dei colleghi scienziati. Furono loro i più attivi nello spingere per l'intervento di autorità ecclesiastiche riluttanti. Scienza contro scienza?
continua

  •  

La famiglia è una sola Giuliano Guzzo

Giuliano Guzzo sulla famiglia tradizionale
  • Studiosi apprezzati come Pierpaolo Donati difendono ancora il primato della famiglia tradizionale...
  • Di cosa parla il libro?: 1) dell'universalitá del matrimonio 2) delle differenze tra coppie sposate e di fatto 3) del divorzio 4) della teoria gender...
  • Tesi: x quanto la f. nn sia una realtà statica costituisce pur sempre la società naturale di riferimento nella convivenza umana...
  • Le virtù della f.t.: educa al meglio i figli fornendo una base stabile affettiva e solidaristica...
  • Familismo amorale: sembrerebbe in realtà che laddove i valori familiari sono più forti sia più forte anche la solidarietà di gruppo...
  • IMHO: nn è detto che la "solidarietà infragruppo" sia sempre un valore positivo, potrebbe essere l'humus x la legge del clan...
  • Ma xchè allora il matrimonio sembra funzionare meno di ieri? Per il contesto economico e istituzionale oltrechè x una campagna diffamatoria...
  • Il relativismo familiare è un sottoprodotto del relativismo etico combinato con l'individualismo...
  • IMHO: mettere in competizione la ft con altri modelli viene definito "destrutturare la ft"...
  • Oggi: laddove c'è amore c'è famiglia. Ma la natura offre un cemento più potente di un sentimento effimero. Oltre ai cattolici gli evoluzionisti sembrano essere rimasti gli ultimi a riconoscerlo...
  • Tutto oggi è visto in chiave edonistica: la famiglia è posta al servizio del singolo e nn viceversa. Ma in qs modo si costruisce ben poco. Tutto diventa mercato anzichè dovere...
  • Se il matrimonio è un contratto al servizio dei ns piaceri allora la durata delle relazioni è pregiudicata, anche i figli sono un intralcio che induce infelicità e la bassa natalità dell'occidente sta a testimoniarlo se ce ne fosse bisogno...
  • L'amore, che nella sua essenza è rischio e dono irrazionale di sè, viene espunto dalle ns esistenze...
  • Tuttavia, vivere da soli è un lusso molto vicino allo spreco, il che fa del single il consumatore perfetto: il consumatore sprecone, una manna x le multinazionali...
  • IMHO: in realtà, nella nostra società "single is a luxury"- Qui si rimette in gioco la questione del matrimonio tradizionale come contratto razionale, prima lo si negava, ora lo si afferma. Più corrente la teorizzazione paternalista: i deboli compiono scelte miopi spingiamoli verso una famiglia che più li salvaguardi. Perchè n lo si fa? Forse xchè nn si vogliono offendere i protetti?...
  • Universalismo: nella storia il modello di ft si è imposto ovunque, pur nelle varianti che conosciamo. Non sarà un caso. Solo ora il modello sembra minacciato...
  • IMHO: in realtà è alquanto dubbio che il modello fesse adottato nelle comuntà dei cacciatori\raccoglitori (quelle da cui ereditiamo il cervello
  • Associare ft, matrimonio e chiesa cattolica è l'ultimo pregiudizio accettabile...
  • Tesi 1: ft è un istituto naturale...
  • Nel paleolitico sembra evidente la spartizione dei ruoli...
  • IMHO: il che però nn implica necessariamente ft...
  • Antico Egitto: altri esempi di ft immuni dall'influenza cristiana. Ammesse anche unioni tra consanguinei..
  • Presso i greci la ft era venerata. Molte tragedie illustrano la maledizione che colpisce chi profana il matrimonio. Aristotele parla chiaramente di società naturale...
  • La Grecia è importante perchè: 1) Gesù doveva ancora nascere e 2) il fenomeno dell'omosessualità era conosciuto e in buona parte sdoganato...
  • Nel mondo romano valga per tutti Cicerone: il matrimonio e la famiglia costituiscono il nucleo della società...

  • Arricchimenti del cristianesimo: 1) proibizione dell'incesto 2) indissolubilità 3) valorizzazione del consenso femminile...
  • Persino fustigatori della civiltà borghese come Karl Marx riconobbero la naturalezza del matrimonio...
  • Tesi 2: ft è un istituto universale, nn appartiene in esclusiva al solo occidente...
  • George Murdock (antropologo): la ft appartiene agli universali della civiltà umana...
  • Il punto forte di ft: risolvere contemporaneamente i 4 problemi: sessuale, economico, educativo, riproduttivo...
  • Peter Laslett: classificò la famiglia e si spinse ad affermare che quella nucleare permeava anche le civiltà pre-moderne...
  • Claude Levi Strauss: ft è "frequentissima"…
  • Max Weber e Talcott Parsons, Mircea Eliade, Eric Hobsbawn si unirono al coro: ft è universale...
  • Obiezione: puoi considerare ft un universale solo se ne adotti una definizione lasca...
  • Vero, ma basterebbe anche quella che segue. Matrimonio: riconoscimento sociale del rapporto sessuale di una coppia e del suo diritto di avere figli e allevare la prole...
  • Esistono cmq alcune comunità prive della famiglia, sebbene nn siano sempre esperienze felici: comuni, kibbutz, tribu indiane...
  • Ok, ma non sembrano funzionare molto e in un modo o nell'altro embrioni di famiglia tendono a ricrearsi anche in quelle comunità.
  • definizione di famiglia: il luogo in cui siamo amati per quello che siamo e non per quello che facciamo. è l'ambiente educativo migliore. https://www.youtube.com/watch?v=ESZUd-eOytI
continua

mercoledì 16 settembre 2015

I cattolici sono "compatibilisti"?

Ho sempre avuto problemi a capire la posizione cattolica sulla libertà dell'uomo: da un lato si afferma che l'uomo è libero, dall'altro che non lo è più nel momento in cui sceglie il male.

Non è che i cattolici sino "compatibilisti"? In fondo hanno un problema non da poco: far convivere l'onniscienza, l'onnipotenza e la perfetta bontà divina con la libertà umana.

Il "compatibilista" afferma che l'uomo è libero di realizzare o meno un suo desiderio ma non è libero di desiderare quel che vuole.

La posizione "compatibilista" si concretizza in un determinismo morbido: da un lato i desideri che nutriamo sono determinati all'esterno, dall'altro è chiaro che ciascuno di noi sceglie di realizzare i desideri che nutre, sarebbe illogico pensare il contrario. In ultima analisi sono i comportamenti stessi ad essere determinati, solo che lo sono attraverso i desideri.

Per il compatibilista l'uomo potrebbe anche scegliere di non realizzare i propri desideri (cosa assurda per definizione), in questo senso è ANCHE libero. Allo stesso modo per il cattolico l'uomo avrebbe anche potuto realizzare il male, in questo senso è ANCHE libero.

Il "compatibilista" non si trova mai di fronte all'imbarazzo di dover in qualche modo definire l'uomo che nei fatti non realizza i suoi desideri: costui non esiste. Se all'apparenza qualcuno sembra comportarsi in questa maniera si puo' sempre dire che i suoi desideri REALI fossero altri.

Ma di uomini che fanno il male ce ne sono. Come definirli? L'uomo realmente libero puo' fare solo il bene. Il cattolico, che non puo' vantare le protezioni logiche del compatibilista,  deve necessariamente considerarli uomini non-liberi.

The Politics of Family Size di Betsey Stevenson, Matthew Connelly, Gregory Clark, Bryan Caplan -

#caplan famiglia

Bryan Caplan et al. sui problemi demografici.
  • Bryan Caplan: la cultura e la scienza beneficiano della presenza di più cervelli sul pianeta in un contesto favorevole. Incentivi x ottenerli: libera immigrazione, tassazione e selfish reason to have more kids...
  • Gregory Clarks: il bilancio demografia/risorse disponibili è delicatissimo e solo recentemente è virato verso l'abbondanza ma altri squilibri incombono...
  • Matthew Connelly: ancora oggi non sappiamo "da dove escano i bambini" e le politiche nataliste o antinataliste sono quasi sempre un fallimento. I libertari dovrebbero astenersi dallo sponsorizzarle...
  • Betsey Stevenson: nn preoccupiamoci troppo dei genitori infelici, del resto chi si occupa di più dei figli è anche più felice. Ad ogni modo c'è una bella differenza tra selfrepoted felicità e vita buona
  • 50 anni di preoccupazioni intorno alla bomba demografica. Poi, Julia Simon e la sua tesi: l'uomo è una risorsa, più ce n'è meglio è...
  • Oggi il problema si è invertito. Nei paesi avanzati solo gli USA (da notare: senza welfare o politiche familiari) hanno una natalità che supera il tasso di rimpiazzo...
  • Ricordate la preghiera dei cappellani di guerra?: "quanti Mozart  o Michelangelo sono stati uccisi in battaglia?". Oggi potremmo ripeterla sostituendo la battaglia con la mancata nascita...
  • Contro l'uomo: si assume una torta fissa: +uomini=>frtte più piccole ma si dimentica che +uomini=>torta + grande. E il secondo fattore ormai è preponderante...
  • Si potrebbe dire che la produttività marginale decresce. Vero, ma qui ci sono i fatti che parlano: negli ultimi 2 secoli è esplosa sia la popolazione che la ricchezza pro capite. Evidentemente l'innovazione ha giocato un ruolo centrale...
  • Ogni nuovo nato ha una bocca (consumo), delle braccia (lavoro) e un cervello (idee). Ecco, nel tempo l'avere un cervello in più è anche ciò che pesa di più...
  • Gli economisti sanno che le nuove idee contano più di capitale e lavoro e se contano le idee contano gli uomini...
  • La gente fornisce nuove idee ma le chiede anche sollecitando la loro produzione. Perchè infatti esistono più libri in inglese? Forse xchè gli inglesi sono più inventivi? No, xchè sono di più e basta...
  • Se nn bastasse si guardi alla storia del mondo: i piccoli e isolati arrancano, i numerosi e interconnessi prosperano. Michael Kramer x una review...
  • Altro indizio: perchè mai in città si pagano affitti più alti? Ma perchè laddove la pop. è più "densa" si produce e si vonsuma di più, ovvero ci si arricchisce di più. Molta gente=>molta divrrsità=>molta scelta. Glaeser ha scritto molto sulla ricchezza delle città...
  • Il genio sembra sia contagioso. Più gente porta ad avere più idee ma anche ad avere un contagio più esteso. Charles Murray ha scritto molto su questo tema.
  • E i problemi ambientali? Anche per quelli può essere utile aumentare le idee. Ad ogni modo molto meglio una carbon tax che un ctrl della popolazione: inutile usare il bazooka per uccidere una pulce...
  • Alcuni argomenti pro-pop sono distorti: "occorre più gente x sostenere il sistema pensionistico". Ma lì nn si auspicano + persone bensì + contribuenti...
  • Il principale argomento: viene più gente al mondo e si crea più felicità. La vita è un dono e l'adattamento edonico garantisce felicità diffusa a quasi tutti, anche a chi è afflitto da gravi handicap...
  • Che fare allora? Molti stati adottano politiche della famiglia (in Romania addirittura il bando dei contraccettivi)...
  • Alternativa 1: politiche pro-immigrazione. Risolvono il problema per lo meno a livello locale, e poi sono anche più prolifici
  • Credito fiscale x bambino. Un credito ampiamente ripagato dalle esternalità positive, stando agli studi disponibili.
  • Predicare che i bimbi oltre ad essere una ricchezza nazionale sono una ricchezza privata. Qui si rinvia al libro di Bryan Caplan: SRHMK.
continua

Due tesi sui cattolici in politica

Prima tesi
Che orientamento dovrebbe tenere un cattolico prestato alla politica?
Difficile dirlo. Lo vedo bene “a sinistra”: la lotta contro gli oppressori e in favore dell’eguaglianza è un leitmotiv dei Vangeli.
Ma lo vedo bene anche “a destra”: l’apprezzamento di una solida gerarchia appartiene da sempre alla visione cattolica.
Nemmeno la via liberale è preclusa in partenza: il Dio cattolico – non dimentichiamolo - tollera solo il culto di uomini liberi.
E allora? E allora niente, solo che a questa stregua l’”unità politica dei cattolici” diventa un cappio soffocante.
Lo scettico osserva: molti pronunciamenti ecclesiali hanno però conseguenze politiche, almeno in questi casi un’unità politica dei cattolici sarebbe auspicabile.
Il mio dubbio: si tratta di pronunciamenti con carattere di infallibilità? Ai teologi l’ardua sentenza. Certo che in caso contrario – il caso più probabile - l’”unità” non appare poi così imprescindibile.
Ma allora non c’è davvero nessuna relazione significativa tra cattolicesimo e politica? Se fosse davvero così si realizzerebbe una preoccupante contiguità con l’eresia protestante.
La mia idea è che una relazione ci sia: come ripete Don  Luigi Giussani e dopo di lui il successore  Julián Carrón, l’incontro con Gesù investe ogni dimensione della nostra vita, inclusa quella politica. Cio’ non significa che annulli la nostra particolare sensibilità circa le vie da seguire per l’edificazione di una società migliore, anzi, ci fa capire quanto sia meritevole un obbiettivo siffatto. Un incontro allora che ci  stimola ad operare dandoci una meta ma non sempre ci dice come arrivarci lasciando che coscienza e conoscenza personale colmino questo gap.
Seconda tesi
Secondo alcuni il buon cristiano dovrebbe mettere da parte la sua fede nel momento in cui entra in politica. L' ispirazione di chi aderisce ad Azione Cattolica va proprio in questo senso. Secondo altri, non solo questo è impossibile ma nemmeno auspicabile. Comunione e Liberazione lo predica costantemente. La laicità viene facile ai primi. Mi chiedo se ai secondi sia del tutto preclusa? Forse no. Certo che se il piano politico del credente consistesse nel realizzare la città celeste sulla terra, puo' dire addio ad ogni ambizione di laicità. Ma questa non è l' unica via a cui la sua fede lo richiama. Un altro progetto plausibile potrebbe essere attraente per lui: creare la "città trasparente", ovvero una città che faciliti il giudizio divino sugli uomini che la abitano. Un piccolo passaggio teologico rende più chiaro il ragionamento che sta sotto. Un Dio onnisciente ci ha donato la libertà per giudicarci poi alla fine dei nostri giorni. Evidentemente la sua onniscienza è limitata dalla nostra libertà visto che ci chiama ad affrontare una prova: è questo il senso della vita per un cattolico. Poiché il mondo è il palcoscenico su cui si svolge questa prova e la politica organizza questo palcoscenico, dovremmo chiederci se non sia il caso di organizzarlo conformemente al suo scopo, ovvero di rendere trasparente la nostra opera al fine poi di sottoporla al giudizio divino. In questo caso l' obiettivo sarebbe quello di massimizzare la libertà dei soggetti, anche quando questa libertà diventa un fardello difficile da portare, anche quando diventa appunto una prova gravosa. Obiettivi alternativi (minimizzare la povertà, minimizzare le diseguaglianze...), qualora fossero incompatibili con l' obiettivo principale, dovrebbero cedere il passo a quest' ultimo. Qualcuno potrebbe pensare: un Dio onnisciente non ha bisogno di "facilitazioni" allorché giudica, è ridicolo solo il pensarlo. Ma evidentemente non è così, altrimenti perché mai ci avrebbe reso liberi? Perché mai ci avrebbe donato questa vita così zeppa di insidie e malvagità? Se lui fosse in grado di giudicarci a priori avrebbe poco senso complicare tutta la faccenda predisponendo quell’immenso "banco di prova" che è la vita? Mi viene un parallelo con la teologia sulla funzione della  preghiera: perché pregare se Dio sa già cosa c’è nel mio cuore? La risposta più semplice consiste nel dire che Dio non sa tutto quello che c’è nel mio cuore e che solo una comunicazione particolare lo rende edotto. Alla stessa maniera solo una società particolare lo rende edotto di chi siamo e di cosa meritiamo.  Questi limiti all' onniscienza - che hanno il paio con i limiti che la logica pone all’ onnipotenza - sono ormai sostenuti da una solida teologia alternativa al classico tomismo. In conclusione, una società libera è una società laica, tuttavia la si puo' costruire anche nel nome di una fede religiosa.

Come studiare. Pedagogia umile

Sottolineare? Non serve. Riassumere? Tempo... - Riccardo Mariani:



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Being Single Is a Luxury... e altre questioni sul matrimonio. Di Bryan Caplan

#caplan single
Bryan Caplan sui single, il matrimonio e il divorzio.
  • Il matrimonio taglia le spese e aumenta le entrate...
  • L'affare è particolarmente fruttuoso per i bassi redditi...
  • La relazione tra ricchezza e matrimonio sembra causale, anche se ci limitiamo ad analizzare le entrate!…
  • Alcuni di qs vantaggi si possono catturare coabitando ma una relazione del genere, lo sappiamo, è molto meno stabile e spesso nn investe a lungo termine (es nn compra una casa) non sfruttando così gli affari più lucrosi...
  • Ma xchè nonostante la convenienza molti poveri vivono da soli o divorziano più facilmente? L'ipotesi più probabile: xchè sono più impulsivi e irrazionali, fanno tanti errori e qs è uno dei tanti
  • Il matrimonio con figli sta diventando un esclusiva dei più ricchi e più istruiti. Ma il nesso di causalità in che senso va?…
  • Ipotesi buonista: è lo stress della povertà che ti indirizza verso scelte sbagliate...
  • Ipotesi tradizionale: il matrimonio ti motiva spingendoti a dare di più...
  • Ipotesi più probabile: la ricchezza è un effetto collaterale: parti coi valori giusti (impegno, autocontrollo, volontà) e anche il successo economico seguirà 
  • I poveri imbarazzano l'economia neoclassica con le loro scelte irrazionali, specie in ambito familiare...
  • Il declino del matrimonio può essere visto come il trionfo delle scelte irrazionali...
  • Gran parte delle madri single intervistate lamentavano la qualità scadente dei loro compagni: infedeli, prodighi, drogati eccetera. Qs era il principale impedimento al matrimonio: i ragazzi nn avevano nessun progetto a lungo termine e cpmpivano scelte mopi, anche solo nella contraccezione...
  • Causa? Ipotesi: la deregulation etica e il paternalismo welfarista: x i problemi a lungo trrmine altri penseranno al tuo posto
  • + welfare => + moral deregulation => comportamenti short sighted incentivati...
  • Senza welfare prosperano invece morale e religione
  • Dove risparmi col matrimonio?: cibo, internet, casa. Consumi non rivali.
  • Un contrasto tra Murray e Caplan sulla questine natura/cultura: i figli dei divorziati fanno davvero peggio? E xchè.
  • M: la colpa è del divorzio...
  • C: la colpa è dell'ereditarietà (chi divorzia è una xsona meno stabile)...
  • M: la mia ipotesi è suffragata dall'effetto valanga del divorzio. L'ereditarietà nn può sortire nulla del genere...
  • C: altri fattori sono mutati, esempio il welfare esteso: + welfare=>più scelte sconsiderate e quindi anche più divorzi...
  • Tesi C: accusiamo il divorzio di ferire i bambini e di rovinare la relazione col genitore ma nn di pregiudicare il loro successo
  • Gli uomini sposati fanno molti più soldi. Spegazioni?...
  • 1) Sono più in gamba, qs fa sì sia che si sposino sia che guadagnino di più...
  • 2) Sono più motivati: lavorano di più...
  • 3) Sono più credibili: il datore di lavoro si fida di più di chi si è dimostrato in grado di prendere impegni a lunga scadenza.
  • Gli studiosi di solito concludono x un rapporto causale tra m. e ricchezza ma indicano solo l'ipotesi 2...
  • Congettura C: 50-40-10
  • College premium e marriage premium sono simili: 34 e 44%...
  • Perchè allora si raccomanda tanto ai ns ragazzi di andare all'università e al governo di investire nell'educazione mentre nn si fa lo stesso per il matrimonio?…
  • Nota che qs calcoli sono già al netto del bonus negativo delle donne sposate...
  • Si potrebbe obiettare che i m-premium è da imputarsi alla selezione. In realtà selezione causalità pesano sia nel m-p che nel c-p...
  • Nota: le esternalità positive del matrimonio sono più assodate rispetto a quelle relative all'università...
  • IMHO: vedo due ragioni: 1) spingere il matrimonio penalizza le donne, il loro bonus resta negativo 2) spingere l'università favorisce la lobby dei prof. che sono poi coloro che sono chiamati a spingere
  • Sia la decisione di sposarsi che quella di andare all'università sono scelte xsonali. Da qs punto di vista ha poco senso distinguerle
  • Pochi matrimoni ricorrono ai patti prematrimoniali.: nn si pensa al futuro e sarebbe un cattivo segnale avere dubbi...
  • Per migliorare i matrimoni nn resta allora che migliorare il codice civile. Ma ci sono idee completamente diverse in merito...
  • Idea: eliminando il default spariscono sia i segnali che la miopia
  • Justin Wolfer contesta l'evidenza del nesso di causalità tra matrimonio e ricchezza: è tutta selezione...
  • Da notare che il m-p persiste controllando x razza, reddito iniziale, età, istruzione e molto altro. Il mp è molto ampio, cosa potrebbe mai averlo determinato escluse le variabili controllabili?…
  • Gli economisti, sulla scorta di Heckman, enfatizzano le abilità non cognitive, ma sono proprio quelle che più vengono attivate e sollecitate dal matrimonio...
  • Si dice che le donne rallentino il loro impegno carrieristico dopo il matromonio, anche x qs vengono penalizzate. Ma allora xchè nn pensare che l'uomo lo aumenti e venga premiato...
  • Può un pezzo di carta cambiarmi? Sì se mi conferisce un'identità. Lo sa bene la psicologia sociale grazie all'esperimento del "robber cave
  • Il matrimonio sembrerebbe incidere soprattutto sul reddito dei poveri. Chi fa lavori interessanti (e ben pagati) in fondo  ha altre motivazioni e ha meno bisogno di essere incentivato dal matrimonio
  • L'università è una buona agenzia matrimoniale, meglio di quel che avresti pensato: il vs college premium va depurato dell'ability bias (le doti naturali che prescindono dai servizi univrsitari ricevuti)  ma quello di vostra mogli no perchè insieme a lei incamerate anche le sue doti naturali
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Psicologia dell'anti-ambientalismo

Non si puo' negare che in chi minimizza le problematiche ambientale pesino le vicende intorno alla "bomba demografica": mezzo secolo di allarmismi rivelatisi infondati.

martedì 15 settembre 2015

Il business dei rifugiati

Refugee markets in everything http://marginalrevolution.com/marginalrevolution/2015/09/refugee-markets-in-everything.html

Robin Hanson on sex

Robin Hanson on sex
  • Indagine: perchè le donne fanno l' amore? Le motivazioni sono 237. Davvero difficile pensare che nel maschio possano essere così tante...
  • Colpisce il fatto che siano quasi tutte egoistiche...
  • Le motivazioni legate all'amore si piazzano all'incirca al quinto posto e si articolano nel bisogno di intimità, nel bisogno di esprimere una passione e nel bisogno di esprimere un impegno. Sembrerebbe che solo il bisogno di intimità sia da riconnettere a pulsioni altruistiche...
  • All'11 posto si trova il desiderio di compiacere il proprio partner, una motivazione decisamente altruistica...
  • La classica critica agli economisti perde di potenza se perfino in qs campo prevale l'ego
  • Gli uomini si lamentano spesso. 1\5 delle coppie ha smesso di avere rapporti...
  • Una donna è attratta da alcune caratteristiche particolari che l'uomo snobba: il profumo, l'umorismo, la fiducia e lo status...
  • Per la donna il sesso spesso è strumentale, lo usa x vendetta, x compiacere, per coltivare una propria immagine di esperienza, x competere con altre donne...
  • L'orgasmo femminile forse ha anche una funzione selettiva: l'uomo più attento, paziente e poco egoista prob. sarà un buon padre...
  • Perchè si riduce il sesso nella coppia? 1) perchè diminuisce la stima 2) perchè le competitrici diminuiscono 3) perchè la donna è in cerca di potere contrattuale...
  • All'inizio del matrimonio molte questioni devono essere contrattate: chi si alza x i figli, dove si va a vivere, come ci si arrangia con i soldi. Il sesso diventa così un fattore importante che travalica le motivazioni più tradizionali e di facciata...
  • Il matrimonio puo' essere visto come uno scambio. L'uomo vorrebbe scambiare i suoi impegni contro sesso garantito ma gli impegni a suo carico si concentrano nella prima parte della vita in comune. Quando la donna ha ottenuto (o non ottenuto) quanto cercava c'è poco da fare x applicare un contratto che era solo implicito. Forse anche x qs le donne sono più desiderose di sposarsi...
  • La tipica umoralità della donna nelle questioni legate al sesso si spiega come un espediente x trarre vantaggio dalla suddetta asimmetria ostacolando in qs modo l'applicazione del contratto implicito...
  • Soluzioni del problema: 1) sesso obbligatorio x la moglie 2) impegni più rilassati x l'uomo (esempio nessun obbligo di dormire a casa). Entrambe le soluzioni sono state adottate in passato. Dovrebbe essere la donna a proporre xchè l'uomo lancerebbe in qs modo segnali di sfiducia
  • Perchè l'aborto selettivo è considrrato una discriminazoone anche da quelle femministe che nn hanno nessun problema con l'aborto?…
  • In fondo qs pratica darà molto più potere contrattuale alle future donne...
  • Qs atteggiamento incongruo realizza un corto circuito tra segnali e sostanza
  • Tesi del libro Sex at dawn: la promiscuità sessuale era la regola tra i nostri antenati cacciatori...
  • Standard view: anche gli altenati formavano coppie a lungo termine...
  • L'evidenza disponibile su qs punto è alquanto ambigua e la standard view non sembra molto ben fondata...
  • Fatto: noi ci accoppiamo a lungo termine mentre i ns cugini primi, scimpanzè e bomobo, sono molto più promscui. Per trovare un parallelo dobbiamo guardare agli uccelli...
  • I dati ci dicono che la promiscuità si è ridotta con l'avvento dell'agricoltura. A qs punto è ragionevole assumere che sia qs il momento topico del cambiamento (rasoio di Occam)...
  • Altro fatto: condividiamo molte altre caratteristiche sessuali coi bonobo: lo facciamo spesso, in tutte la posizioni, nasvondiamo la fertilità, lo usiamo come social bond, i testicoli sono estroflessi, il pene è grande, la donna produce gemiti e "dura" di più...
  • Il tempo che l'uomo impiega in attività sessuali è straordinariamente elevato rispetto alle altre specie...
  • Tempi: sono molto diversi tra uomo e donna. Perchè? Se la vita di coppia fosse esistita da sempre una simile asincronia nn si spiegherebbe.. .
  • La vocalizzazione della donna sembrerebbe un richiamo x gli altri uomini nei paraggi...
  • Il fatto stesso che la donna possa raggiungere orgasmi è segno di natura promiscua...
  • La pedofilia sembra subentrare con la monogamia: meno disponibilità di femmine e sensibilità ai legami di lungo termine...
  • Possibile teoria: quando la produttività individuale era "piatta" e l'egalitarismo diffuso aveva meno senso l'esigenza di distinguere i propri figli: tutti erano trattati nella stessa maniera. La gerarchia si manifestava solo nel numero dei figli e nell'accesso alle femmine. Con l'agricoltura e le "nuove tecnologie" la produttività si differenzia e nasce l'esigenza di identificare i propri figli
  • Chi tradisce di più? Gli uomini che più soffrono di ansia da prestazione, almeno nel matrimonio. Chi ha più possibilità di farla franca. Chi possiede poco autocontrollo. Chi si eccita facilmente (uomini). Chi nn è soddisfatto della relazione in generale (donne)...
  • L'inibito sa che il partner occasionale sparirà dalla sua vita...
  • Stranezza: la soddisfazione sessuale (e anche la frequenza dei rapporti) nella coppia nn sembra predire il tradimento
  • Perchè nelle grandi organizzazioni nn si utilizzano premi sessuali?...
  • Strane tendenze: rispettiamo le prostitute molto di più ma nn ammettiamo programmazione sessuale (contratti matrimoniali, matrimoni arrangiati ecc). Per noi si deve poter dire sempre di no anche all'ultimo momento...
  • Si tratta di una preferenza fortissima: offrire sesso x una buona causa è inammissibile mentre offrire la propria vita
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lunedì 14 settembre 2015

Was Jesus God? di Richard Swinburne - interpretazione dei testi sacri

Richard Swinburne sull'interpretazione dei testi sacri
  • I criteri per interpretare il Libro...
  • Problema: l'antico testamento contiene molte falsità: il mondo nn è stato creato in 6 giorni...
  • La Bibbia è un libro composto da diversi libri di diverso genere: poesia, filosofia, storia, ecc. L'interpretazione del messaggio dipende dal genere del libro...
  • I libri storici, per esempio, vanno intesi alla lettera e sono veri se la descrizione dei fatti data corrisponde con la realtà, tralasciando i particolari poco significativi...
  • Molti libri sono di docufiction: storie inquadrate in una cornice storica credibile con particolari inventati dall'autore per rendere vivido il racconto. Qui la verità del libro non dipende dalla verità dei singoli passaggi ma dalla verità del messaggio veicolato...
  • Ci sono poi i libri con apologhi morali: in qs caso la verità sta nella verità del loro messaggio morale...
  • Ci sono libri che potremmo definire come "favole metafisiche". Si tratta di metafore che ci comunicano qlcs d'importante circa la condizione umana. Genesi è tra questi: un inno alla dipendenza delle creature dal creatore. Qs libri sono veri se la loro metafora rinvia a verità importanti della ns condizone umana...
  • La Bibbia è vera se i libri che la formano - interpretati secondo il loro genere - sono veri. Problema: noi nn conosciamo il genere di tutti i libri della Bibbia. Alcuni generi potrebbero esserci addirittura estranei...
  • Potremmo rifarci alle intenzioni dell'autore ma anche quelle spesso  sono sconosciute o estranee. Inoltre, l'interpretazione storica è la più varia...
  • I 2 problemi: 1) passaggi tra loro contraddittori e 2) contraddizioni col sapere moderno anche al netto dell'interpretazione + prob.: che Matusalemme dovesse avere 969 anni sembrerebbe da prendere alla lettera...
  • Soluzione: l'interpretazione dei libri dovrà essere fatta in modo conforme alla dottrina cristiana della Chiesa: la Persona precede il Libro che in sè dà solo il via alla storia cristiana e xde di senso se nn si adegua all'evoluzione del corpo vivo e presente della persona...
  • AT va interpretato secondo NT che va interpretato secondo la dottrina presente...
  • La Bibbia è sacra nel senso che è il seme da cui è storicamente fiorito l'albero del cristianesimo. Detto qs è all'albero che dobbiamo guardare...
  • La Chiesa assume un ruolo centrale e in qs modo invalida il criterio generale x giudicare la veridicità di un testo. Non conta più sapere se tutte le affermazioni o la maggioranza delle affermazioni sono corrette secondo i vari generi attribuiti...
  • Dire che la Bibbia è frutto di ispirazione divina significa dire che le intenzioni dell'autore nn saranno mai l'ultimo tribunale...
  • Se qualcuno ci dice che "Giovanni ha un cervello acuto" noi consideriamo qs considerazione assurda perchè nn esiste una conformazione acuta del cervello. Ma se crediamo che qs Qualcuno sia onnisciente noi rivediamo subito la ns. interpretazione rendendola metaforica...
  • In qs modo i Padri hanno interpretato il libro senza conoscere i generi particolari. Possiamo parlare di interpretazione razionale di un testo polisemico che parla a più generazioni. Possiamo farlo perché possediamo un piano razionale del pensiero cristiano che va sotto il nome di dottrina..
  • I protestanti rigettano questo metodo: secondo loro la Bibbia è un libro che può essere letto e compreso esattamente come i libri scritti dagli uomini...
  • Ma questo punto di vista ha un lato debole: se tutti i cristiani fossero stato sterminati e i loro scritti bruciati, sarebbe possibile inferire da una Bibbia rinvenuta oggi la dottrina della Trinità? Direi di no. Per qs ha poco senso pensare che possediamo solo la Scrittura x fondare la ns fede
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L'inferno è vuoto?

Qualche teologo sostiene che la misericordia di Dio è talmente sovrabbondante che l' inferno è necessariamente vuoto. Il che porrebbe qualche problema considerando che dio, oltre che misericordioso è anche giusto. Ma c'è anche un'altro punto di vista per inquadrare il problema, e consiste nel porsi la domanda "chi viene giudicato?". Chi dà grande rilievo alla formazione del cristiano nella sua comunità spesso arriva a dire che la comunità forgia l'individuo. La forza di tale affermazioni arriva a far dubitare che sia l'individuo a dover essere giudicato per cio' che compie: se le sue scelte dipendono infatti da come è stato forgiato, in questo caso è la comunità la responsabile istanza delle sue azioni, non ha senso giudicare l'individuo separatamente dalla comunità a cui appartiene. Ma se a giudizio divino si sottopone la comunità, allora crescono le probabilità che l'inferno sia vuoto (almeno 50% considerando la comunità cristiana come un corpo unico). Ecco allora che l'ipotesi dell'inferno vuoto presenta almeno due difficoltà: 1) è difficilmente compatibile con l'assunto di un dio giusto e 2) è difficilmente compatibile con la responsabilità individuale delle persone.

The Science Delusion: Feeling the Spirit of Enquiry di Rupert Sheldrake - introduzione

Rupert Sheldrake ci introduce ai dogmi della scienza
  • Oggi la scienza gode di grande prestigio ma sin dal 1920 sono emersi problemi che rendono difficile un sistema coerente di conoscenze, forse perchè si vuole a tutti i costi conservare un set di assunzioni (consolidati in dogmi) che hanno tenuto bene in precedenza...
  • Dogmi :
  • 1)tutto è meccanico, anche l'uomo è un robottone
  • 2) la coscienza nn esiste, anche nell'uomo è mera illusione
  • 3) nulla si crea: la quantità di materia è sempre la stessa
  • 4) le leggi fisiche sono immutabili
  • 5) l'universo nn ha uno scopo
  • 6) l'ereditá biologica tra genitori e figli è interamente biologica
  • 7) la mente è nel cervello, ovvero dentro le ns teste
  • 8) la memoria degli uomini è nelle loro teste e sparisce quando spariscono quelle
  • 9) la telepatia è illusoria
  • 10) solo la medicina tradizionale funziona
  • Molti scienziati nn sono nemmeno consapevoli dell'assunzione materialista. Per loro si tratta semplicemente del punto di vista della scienza...
  • In qs libro i 10 assunti vengono messi in questione...
  • La crisi del materialismo: 200 anni fa ci fu promesso che alcune incongruenze della scienza sarebbero state alla fine risolte. Per esempio il caso della coscienza, si pensava di poter dimostrare la sua derivazione dal cervello...
  • Oggi,a decenni di distanza, il problema del dualismo resta irrisolto. L'"illusione" della coscienza continua ad illudere, specie se nn si crede fermamente nel dogma materialista...
  • Anche se sappiamo cosa succede nel ns cervello quando osserviamo il rosso, nulla ci può essere detto in cosa consista l'esperienza del rosso...
  • Poichè problemi del genere si trascinano da troppo tempo possiamo ben dire che le quotazioni del materialismo sono in calo...
  • La fisica sembra portare un colpo ulteriore al fisicalismo: 1) la meccanica quantistica sancisce l'indeterminazione degli eventi 2) le teorie del tutto appaiono oggetti misteriosi e nn sono cmq testabili 3) la materia conosciuta è il 4% di quella complessiva, la restante è "materia nera" 4) i tentativi di aggirare il fine tuning sono goffi (violano platealmente il rasoio di Occam) e incompleti (nn escludono comunque l'ipotesi divina)
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sabato 12 settembre 2015

Il fisco secondo Steven Landsburg

Alcune considerazioni di Steven Landsburg su fisco, tasse ed evasione.
  • Le tasse sul capital gain sono sovratasse, chiaro?...
  • Vediamo di chiarirlo ancora meglio. La tassa sul reddito colpisce il reddito ma anche il capial gain sul reddito investito. Come? Semplice, facendo in modo che investa una somma inferiore e quindi ricavando meno in termini di plusvalenza. L'imposta esplicita del capital gain nn fa altro che sommarsi a questa imposta implicita...
  • Perchè la gente nn capisce? Vedono un Tizio che investe e guadagna cosicchè si pretende che paghi le sacrosante tasse, ma dimenticano che se nn avesse già pagato in anticipo le sue tasse (poniamo il 50%) avrebbe investito il doppio e guadagnato il doppio: il capital gain è già tassato in anticipo...
  • E chi eredita senza mai aver lavorato un giorno e senza mai aver pagato una lira di tasse, magari xchè la tassa di successione è pari a zero? In realtà costui le tasse le ha pagate eccome: avrebbe infatti ereditato il doppio se nn avesse pagato le sue tasse...
  • Immaginiamoci un codice fiscale siffatto: ogni 15 marzo le donne pagano un 20% sul loro reddito mentre ogni 15 aprile gli uomini pagano il 20% e le donne il 10%. Ci saranno dei contestatori che si lamenteranno del trattamento di favore che le donne ricevono il 15/4. Ve la sentite di appoggiarli? Solo in qs caso ha senso lamentarsi delle bssde aliquote di capital gain...
  • La tassa sui salari è anche una tassa sul capital gain...
  • La tassa sui salari scoraggia il lavoro, la tassa sugli interessi scoraggia sia il lavoro che il risparmio. E' doppiamente malefica.
  • Tassare gli interessi colpisce soprattutto il lavoro dei giovani (sono la categoria che dilaziona di più i consumi)...
  • Tassare gli interessi scoraggia l'accumulazione di capitale da cui dipendono produttività e crescita dei salari futuri...
  • Vuoi colpire il capitale xchè in possesso dei ricchi? Così facendo incentiverai i loro consumi allargando la forbice coi poveri sul tenore di vita. Se poi i ricchi consumano di più qualcun altro dovrà diminuire i suoi consumi, e indovina chi sarà?...
  • Un modo x nn tassare gli interessi attivi consiste nel rendere deducibili quelli passivi...
  • Mankiw vede invece l'indeducibilità come un mezzo per ristabilire la concorrenza tra apprivigionamenti a debito e in compartecipazione di capitale (qs ultimi sono tassati). Ok, il ragionamento fila ma nn è detto che se una legge è sbagliata (tassazione dei dividendi) il rimedio consiste nell'introdurne un' altra altrettanto iniqua sbagliata. Facciamo piuttosto un passo nella giusta direzione, poi faremo quello successivo...
  • Successione. Gli attivi ereditari sono già stati tassati quando sono stati guadagnati. Tutte le altre tasse sono doppie o triple tassazioni...
  • Il punto della doppia tassazione era già stato evidenziato nientemeno che da John Stuart Mill, mica paglia.
  • Tesi: tassare i ricchi è impossibile. Magari è desiderabile ma resta impossibile...
  • Definizione: perchè il governo possa consumare di più (o far consumare di più i suoi protetti) occorre che qualcuno consumi di meno. Ma un riccone, x quanto tartassato, nn consumerà mai di meno. Magari potrai portargli via un mazzo di soldi in banca ma avere dei bigliettoni in banca o una scrittura sul pc nn è in sè "un godimento", il riccone continuerà a spassasserla esattamente come prima. Da dove pescheremo allora il "consumo negativo"?…
  • Chi consumerà meno in seguito ai maggiori consumi del governo? Dipende dagli effetti della traslazione. Facciamo un es: il riccone diminuisce i suoi soldi in banca, la banca fa meno mutui negandolo a Tizio che voleva farsi la macchina nuova. Ecco, Tizio è uno di quelli che "gode meno"...
  • Tipica confusione: prendere i soldi x risorse reali. Se mi dicessero "ti prendo tutti i tuoi soldi garantendoti le risorse reali che avresti consumato" ci starei senza problemi, o per lo meno, sarei indifferente alla cosa. Tassare un ricco nn fa altro che metterlo in questa situazione di indifferenza...
  • Perchè l'evasione? C' è una sola ragione: il conflitto d'interessi. Infatti, un autonomo italuano evade mediamente quanto un danese o uno statunitense. Quando l'incentivo è simile ci si comporta in modo simile. L'evasione nn è questione di moralità...
  • Prrchè il sommerso italico è più vasto? Ci sono più autonomi...
  • Perchè tanti autonomi? 1) spirito imprenditoriale? 2) ipersondacalizzazione del mercato del lavoro? 3) è + facile evadere se piccoli? 4) incentivi alla frammentazione?...
  • Che fare? È impossibile trasformare le famiglie in sostituti d'imposta. Tutti si concentrano solo sulla lotta all'evasione complicando sempre di più gli obblighi., magari nella speranza malsana di soffocare così il piccolo. Meglio sarebbe invece deregolamentare e desindacalizzare le grandi imprese per farle concorrere alla pari coi piccoli
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Divorzio facile? Luci ed ombre.

Divorzio facile? Luci ed ombre.

  • il divorzio fa soffrire i bimbi, i dubbi ormai sono pochi
  •  ma non sembra incidere sulla vita che questi bimbi avranno da adulti
  • forse soffrirebbero anche in una "convivenza forzosa
  • un divorzio rapido e senza addebiti sembra che regali agli ex una relazione più serena
  • anche la violenza coniugale forse è calata anche a causa del fatto che sia a disposizione una scappatoia più semplice.
  • Così come il "matrimonio idillio per una vita" non è certo la regola, nemmeno il "matrimonio gabbia forzata" lo è. Nella maggioranza dei casi siamo di fronte al matrimonio-così-così.
  • Come è facile attendersi, il costo del divorzio incide sul tasso dei divorzi realizzati.
  • Nei matrimoni-così-così o matrimoni al margine, i bimbi e i ragazzi esprimono la forte preferenza che la coppia resti unita.
  • Ma forse la cosa principale è il doppio fenomeno che caratterizza il periodo post-divorzio-facile: 1) da quando il divorzio è stato facilitato sono stati soprattutto le classi basse a fruirne, al punto che oggi la solidità matrimoniale è considerata uno status symbol e il divorziare affare da sfigati 2) la felicità matrimoniale è calata vertiginosamente, ma solo tra le classi più povere, dove il divorzio facile si è diffuso di più. 
  • In sintesi: la felicità matrimoniale è calata di più proprio in quella classe di persone ( lavoratori dal reddito medio basso) che più ha fruito del divorzio facile. E' solo un caso?

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