sabato 6 maggio 2017

V La valanga d’imposte - La tirannia fiscale (Italian Edition) by Pascal Salin

V La valanga d’imposteRead more at location 2066
Note: Tesi: le critiche all'imposta unica nn sono giustificate... La ratio del no all'imposta unica? Si dice: diverse imposte si autocontrollano. Con l'imposta unica, evasa quella è come evadere tutte le imposte in un colpo solo... Ma è giusto far pagare ad X due imposte nella speranza che Y paghi almeno la seconda? La moltiplicazione delle imposte sembra avere un unico scopo: disperdere il gettito x aumentarlo, evitare che si compatti il fronte dei tartassati, evitare che si sappia quanto si paga Ma la considerazione fondamentale in materia è un'altr: sull'imposta unica:le imposte tradizionali tassano tutte la ricchezza prodotta dall'uomo. Quindi in realtà esiste già un'imposta unica, le diverse articolazioni sono diversivi amministrativi con cui la politica crea le sue illusioni ottiche. Un mix d'imposte nn serve mai ad aggregare diversi criteri di giustizia come spesso si vuol far credere... Tassonomia delle imposte: 1) tasse sulla natura (esempio: sull'esistenza in vita o sull'altezza) 2) tasse sull'unica base imponibile (ovvero sulla ricchezza creata dal lavoro) 2) sovratassa sull'unica base imponibile (ovvero tassa su una ricchezza già precedentemente tassata). Un sistema fondato SOLO sull'imposta di consumo ha il pregio di evitare la terza categoria. Introdurre tassonomie diverse senza opportune precisazioni potrebbe anche essere fradolento... In genere le tasse nn sono che metodi amministrativamente differenti x tassare la stessa quantità. Es. il valore della produzione equivale sia al "valore aggiunto" che alla sommatoria dei redditi. L'IVA tassa il primo l'IRPEF il secondo. Moltiplicare le imposte che tassano quel valore introduce imposte arbitrarie che realizzano disparità tra i contribuenti: l'ingiustizia nn è mai un buon modo di combattere l'evasione!... Dividi et impera. Ecco il primo precetto sotteso a certi attacvhi contro l'imposta unica. Poi c'è il secondo: prendi i soldi dove ti è + facile... Esempio: IVA e IRPEF. Entrambe colpiscono la medesima grandezza. Esperimento: introduci un 10% d'imposta sul reddito o di IVA: il potere di acquisto è lo stesso. Punto cruciale: all'introduzione dell'IVA il produttore nn può aumentare i prezzi formati dal mercato... In alcuni casi la valanga d'impostd minaccia la speciaizzazione: conviene ricorrere all'economia gratuita o nn tassata. Pensi che il fisco attuale nuoccia alla famiglia? Ripensaci: un fisco esoso giova alla famiglia... Plusvalenze sugli immobili dri privati: IVA e IRPEF assumono che l'attività produttiva nn sia svolta dai privati. Poichè le cose nn stanno così si cerca di mettere una toppa come nei casu della plusvalenza su vendita immobili. Definizioni maldestre della base imponibile complicano la legislazione... Le definizioni tributarie sono necessariamente arbitrarie: come separare il consumo dalla produzione? Lo stesso concetto di reddito è poco rigoroso. L'imposta sulle plusvalenza vorrebbe tappare i buchi... E una miglioria che si riflette su un canone d'affitto + alto? Viene colpita da un'imposta completamente differente. E una miglioria che viene goduta da chi la esegue? Viene del tutto esentata... L'assurdo delle plusvalenze immobiliari: viene tassato l'intento speculativo prima che il reddito vero e proprio. All'accertatore la discrezione di valutare le intenzioni... Cosa differenzia l'uomo dall'animale? La capacità di speculare, di proiettarsi nel futuro. Ma il fisco si accanisce contro qs dote.. Edit
Note: 5@@@@@@@@@@@@@@@ Edit
L’IVA è stata creata e adottata per evitare una valanga d’imposte sulla stessa materia imponibile. È noto, infatti, che l’imposta riscossa ad ogni tappa del processo di produzione e dello scambio ricade sul valore monetario del prodotto venduto; ma colui che paga l’imposta può dedurre l’IVA pagata nei precedenti stadi della produzione.Read more at location 2067
Note: AVETE PRESENTE COME FUNZIONA L IVA? Edit
Se l’imposta colpisce un bene quando viene scambiato, alcuni beni possono venire ipertassati rispetto ad altri, tenuto conto del più o meno ampio circuito di scambi che percorrono.Read more at location 2072
Note: L INOV DELLA VECCHIA IGE Edit
Potrebbe accadere, ad esempio, che un bene finale prodotto da una ditta integrata che assicura tutti gli stadi della fabbricazione, dalle materie prime alla vendita al commerciante al minuto, subisca solo un’imposizione limitataRead more at location 2074
Note: I PRIVILEGIATI DELL IGE Edit
il medesimo bene sarebbe sottoposto ad una tassazione di gran lunga superiore nel caso in cui il processo di fabbricazione fosse assicurato da più ditte,Read more at location 2076
Note: c Edit
Ma questa felice innovazione non ha eliminato ogni accumulo d’imposte su una stessa materia imponibile. Ne derivano, da una parte distorsioni secondo la materia imponibile, e, dall’altra, tassi effettivi d’imposta che sono, in certi casi, superiori di parecchio ai tassi apparentiRead more at location 2081
Note: PIÙ IMPOSTE SUL MEDESIMO IMPONIB Edit
Imposta unica, imposta iniqua?Read more at location 2084
Note: t Edit
Il caso dell’imposta sul reddito, esaminato nel capitolo III, costituisce un esempio d’imposta a valanga, poiché il risparmio subisce due volte l’imposta sul reddito.Read more at location 2085
Note: RISPARMIO TARTASSATO Edit
i consueti sistemi fiscali tanto meno facilmente schivano questo eccesso di tassazione quanto più moltiplicano le differenti imposte.Read more at location 2086
Note: RISCHIO DOPPIA TASSA AUMENTA COL NUMERO DELLE TASSE Edit
In linea di massima si giustifica tale moltiplicazione, invece del ricorso ad un’unica imposta “perfetta”, affermando che così è più semplice reperire la materia imponibile, sia perché le differenti imposte consentono un reciproco controllo (conoscere il capitale dà indicazioni sul reddito), sia perché diminuiscono le possibilità che una fetta della materia imponibile sfugga ad ogni imposta.Read more at location 2087
Note: IMPOSTA XFETTA VS MOLTIPLICAZIONE. COME SI GIUSTIFICA LA SECONDA OPZ Edit
“imposta unica, imposta iniqua”Read more at location 2091
Supponiamo innanzitutto che non esista possibilità di frode o d’evasione fiscale. Si ha motivo di ritenere che l’imposta unica sia da preferirsi.Read more at location 2092
Note: QUANDO L IMP. UNICA È PREFERIBILE Edit
non esiste che un’unica materia imponibile: quella che deriva dall’attività degli individuiRead more at location 2094
Note: PRIMO EQUIVOCO. DI FATTO ESISTE UN UNICA IMPOSTA: QUELLA SUL LAVORO SCAMBIATO NELLA SOSTANZA C È SOLO UN IMPOSTA Edit
Essa spinge difatti gli individui a sostituire con attività fuori mercato le attività che passano per lo scambio. Ma lo scambio è un motore essenziale del progresso.Read more at location 2100
Note: UN GRAVE INCONV: LA SPECIALIZZAZIONE COLPITA Edit
È evidente che in questi paesi si sviluppa un’economia sotterranea, unico mezzo per aggirare l’ostacolo fiscale.Read more at location 2103
Note: c Edit
le varie imposte non sono altro che metodi amministrativamente differenti per tassare una medesima materia imponibile.Read more at location 2110
Note: LA DIFFERENZA TRA LE VARIE IMPOSTE Edit
La tesi secondo cui la moltiplicazione delle imposte moltiplica anche le possibilità di colpire la materia imponibile e facilita il controllo per l’amministrazione fiscale sembra decisiva. E, poiché si ritiene ingiusto che un individuo possa sfuggire all’imposta mentre un altro la subisce, a parità di risorse, si sarebbe pronti ad accettarla.Read more at location 2135
Note: IMPOSTE MULTIPLE ANTIDOTO ALL EVASIONE? Edit
Eppure, la moltiplicazione delle imposte non risolve affatto la diseguaglianza di trattamento tra contribuenti: è forse giusto far pagare ad un contribuente due imposte sulla medesima materia imponibile, nella speranza che il suo vicino, sfuggito alla prima imposta, non sfugga alla seconda?Read more at location 2137
Note: DEBOLEZZA DELLA GIUSTIFIXAZIONE Edit
c’è in effetti che una sola base imponibile:Read more at location 2142
In altre parole, non si può combattere l’evasione e la frode fiscale aggiungendo un’imposta, bensì migliorando le procedure d’informazione o, meglio ancora, diminuendo la “redditività” della frodeRead more at location 2147
Note: COME COMBATTERE L EVASIONE. NN AGGIUNGENDO IMPOSTE Edit
evitare la formazione di un’opposizione compatta dei contribuenti, separando gli uni dagli altri gli interessi di differenti categorie di contribuenti.Read more at location 2150
Note: FINALITÀ OCCULTA DEL MULTIMPOSTA Edit
Così, nessun contribuente sa bene quante tasse paga in complesso, tanto più che alcune di esse vengono pagate solo in occasione di particolari operazioni (come i diritti di registrazione). Inoltre, la rivolta fiscale è tanto meno realizzabile quanto più divergono gli interessi dei contribuenti: perché la massa dei contribuenti dovrebbe ergersi contro l’esagerata progressività dell’imposta sul reddito? In che modo i debitori dell’imposta patrimoniale possono far capire di venir spogliati più degli altri? Come potrebbero tutti i risparmiatori chiedere una modifica dell’imposizione del risparmio, quando alcuni di essi beneficiano di privilegi (esoneri e tassi preferenziali)? “Dividere per meglio regnare”, “prendere il denaro dove c’èRead more at location 2152
Note: QUANTO PAGO? CONFUSIONE E DISONTERIAMENTO Edit
Note: DIVIDI ET IMPERA Edit
Il ruolo dell’IVARead more at location 2160
Note: t Edit
Oltre alla sovrapposizione dell’imposta sul risparmio all’imposta sul reddito, abbiamo già parlato della sovrapposizione dell’imposta sul capitale e dell’imposta sul reddito.Read more at location 2161
Note: ESEMPI DI SOVRAPPOSIZIONE Edit
Abbiamo già detto che l’IVA e l’imposta sul reddito poggiano di fatto su una stessa materia imponibile, la produzione di valore sul mercato.Read more at location 2164
Note: IVA E IRPEF TASSANO DIVERSAMENTE LA STESSA COSA. VAL AGG E REDDITO SONO LA STESSA COSA Edit
Supponiamo, per chiarire, che inizialmente non esistano imposte e immaginiamo il caso di un produttore che venda un bene il cui valore sul mercato sia di FF1000. Questo produttore acquista materie prime per FF500, vale a dire che il valore aggiunto è FF 500. Tale valore aggiunto si traduce in una ripartizione di redditi pari, ad esempio, a FF400 di salari e FF100 di profitti. Supponiamo allora che lo Stato s’inventi un’imposta sul reddito del 10%. Coloro che ricevono un salario di FF 400 pagheranno FF40 d’imposta sul reddito, e il potere d’acquisto netto che resterà sarà di FF 360. Ugualmente l’imprenditore, che ricava FF 100 di profitto, pagherà FF10 d’imposta sul reddito e tratterrà, pagata l’imposta, FF90. Cosa sarebbe successo se invece di creare un’imposta sul reddito al tasso del 10% lo Stato avesse introdotto un’IVA al medesimo tasso? Il produttore non può aumentare il prezzo di vendita, fissato dalle condizioni del mercato (e, anche, dai prezzi mondiali). Più precisamente, se la quantità di moneta che circola in un paese è costante, non è possibile che aumentino tutti i prezzi in denaro.2 Di conseguenza, il produttore, che vende il suo prodotto sul mercato a FF1000, dovrà sborsare il 10% d’IVA (cioè FF50) e non gli resteranno che FF450 di valore aggiunto da dividere tra i fattori di produzione, cioè, nel nostro caso, tra i salariati e se stesso. Se si presume che la ripartizione tra i due rimanga costante, il produttore pagherà FF 360 di salari e tratterrà FF90 di profitto. Il potere d’acquisto derivante al salariato e quello trattenuto dall’imprenditore sono dunque esattamente gli stessi, che l’imposta sia sul reddito o un’IVA.Read more at location 2165
Note: ESEMPIO X COMPRENDERE LA SOSTANZIALE EGUAGLIANZA TRA IRPEF E IVA Edit
l’IVA non è, contrariamente a ciò che si ritiene, un’imposta sui consumi, ma un’imposta sui redditi dei fattori di produzione.Read more at location 2180
Note: L ETERNO EQUIVOCO SULL IVA Edit
è identica all’imposta sul reddito, ma il sistema utilizzato dall’amministrazione per prelevarla è diverso.Read more at location 2182
Note: c Edit
Se lo Stato preleva il 20% d’IVA, chi produce per un valore di FF 100 non ne riceve di fatto che 80. E se, inoltre, esiste un’imposta sul reddito pari al 50%, pagherà FF 40 sugli 80 che ha ricevuto e non ne conserverà che 40. Il tasso reale d’imposta è dunque del 60%,Read more at location 2184
Note: TASSO REALE DI IMPOSIZIONE Edit
L’economista belga Alain Siaens, da parte sua, ci fa il seguente esempio:3 Prendiamo il caso limite di un ingegnere che abiti a Genk, città del Belgio in cui le addizionali comunali del 19% battono ogni record; il tasso marginale d’imposta raggiunge il 90%. La sua casa ha bisogno di essere pitturata. L’imbianchino gli sottopone un preventivo di FB100.000, suddiviso in FB 10.000 per i materiali, FB 30.000 per la mano d’opera e FB 60.000 tra tasse e carichi sociali. L’ingegnere calcola che il suo reddito dovrebbe essere di un milione di franchi belgi perché l’imbianchino possa avere un reddito netto di FB30.000. Lo scarto, tolti i FB10.000 per i materiali, arriva a FB 960.000. È l’accumulo dei carichi fiscali e parafiscali. L’ingegnere decide di dipingere lui stesso la casa. Ne deriva che l’imbianchino resta senza lavoro e che l’ingegnere occupa le sue ore libere in un compito in cui si rivela poco abile, invece di dedicarle ad un aggiornamento nei corsi serali, come avrebbe voluto e come la collettività si aspettava da lui. Tutti ci rimettono, compreso il fisco, senza che tuttavia ci sia frode. Forse l’ingegnere, in seguito a ciò, opterà per una pensione prematura.Read more at location 2200
Note: IL CASO DELL ING CHE SI IMBIANCÒ LA CASA Edit
L’imposta sulle plusvalenzeRead more at location 2213
Note: t Edit
come si può giustificare l’aggiunta di un’imposta sui plusvalori ad un sistema fiscale che già comprende una tassa sul valore aggiunto ed una sul reddito? Il problema che troviamo qui è esattamente uguale a quello già visto a proposito della tassa sul capitale: poiché la base sia della tassa sul reddito che di quella sul valore aggiunto è mal definita, si aggiunge un’imposta supplementare, ritenuta valida per compensare i difetti delle altre imposte.Read more at location 2230
Note: PLUSVALENZE ENNESIMO DOPPIONE X ATTRARRE I PRIVATI Edit
L’istituzione dell’imposta sulle plusvalenze mira dunque a compensare un difetto nella definizione della base dell’IVA o dell’imposta sul reddito.Read more at location 2244
Note: IL PRIVATO CHE RIVENDE CON PROFITTO SFUGGIREBBE A TASSAZIONE. ECCO SPIEGATA LA PLUSVALENZA Edit
la crescente complessità di una legislazione fiscale che tenta continuamente di compensare la cattiva definizione della base delle imposte:Read more at location 2251
Note: LA FONTE DELLA COMPLESSITÀ LEGISLATIVA Edit
le imprese hanno anche attività di consumo, nel caso in cui un proprietario o un dipendente si giovi di servizi quali l’uso di un’auto di rappresentanza per i propri spostamenti, i viaggi ed altri vantaggi in natura… Il fisco capisce bene che c’è una frontiera difficile da individuare tra quel che si raccoglie dall’attività produttiva dell’impresa, il cui scopo è soddisfare i clienti, e quel che si raccoglie dal fornire direttamente soddisfazioni ai dipendenti o ai proprietari.Read more at location 2254
Note: UN ALTRO CONFINE INSTABILE Edit
Certo non è facile definire tecnicamente la base delle imposte partendo da una distinzione tra attività di consumo e attività di produzioneRead more at location 2258
Note: MISSIONE IMPOSSIBILI. CONSUMO PRODUZ Edit
la legislazione fiscale è incapace di definire la base delle imposte. Tale definizione è necessariamente arbitraria.Read more at location 2260
Note: ARBITRIO INEVITABILE Edit
Non è possibile attenuare la violenza fiscale se non riducendo il peso e il numero delle imposte.Read more at location 2261
Note: SE L IMPOSTA È ARBITRARIA NN È MEGLIO CHE X LO MENO SIA BASSA? Edit
L’imposta sul reddito poggia su una base mal definita, perché il concetto stesso di reddito è privo di un preciso significato teorico ed è difficile da circoscrivere.Read more at location 2266
Note: REDDITO. CONCETTO AMBIGUO Edit
Inoltre, l’imposta sulle plusvalenze non raggiunge tutte le plusvalenze, dato che colpisce solo quelle che si realizzano sul mercato, quelle cioè che sono il risultato di una transazione. Quindi, il contribuente che accresce il valore del suo capitale ma ne consuma egli stesso i servizi – ad esempio l’abitazione – non subisce la tassa sulle plusvalenze.Read more at location 2279
Note: ALTRA INGIUSTIZIA: RIVELA SOLO IL MERCATO Edit
Il regime di tassazione, infatti, è più o meno severo a seconda che il plusvalore abbia caratteristiche più o meno speculative! È in parte l’intento speculativo a venir tassato, non l’esistenza di un reddito! Si arriva dunque a questa straordinaria innovazione della legislazione tributaria, che i cittadini non subiscono le tasse in funzione della loro “capacità contributiva”, ma in funzione delle loro intenzioni supposte… Simili provvedimenti farebbero sorridere, se non fossero di estrema gravità. Essi danno al fisco poteri di natura totalitaria, consistenti nello scandagliare e valutare le intenzioniRead more at location 2290
Note: TASSARE LE INTENZIONI NN LA CAPACITÀ CONTRIBUTIVA Edit
L’imposta, allora, sembra avere una funzione moralizzatrice: colpisce i “cattivi”, gli speculatori, ed è più tenera con altri.Read more at location 2303
Note: IMPOSTA MORALE Edit
due individui che dispongono di risorse identiche e di identici redditi sono tassati in modo differente, a seconda se desiderano o meno cambiare la struttura del loro patrimonio. Di conseguenza, colui che avrà il torto di voler passare le vacanze in montagna piuttosto che al mare dovrà pagare forti tasse, contrariamente al suo vicino che continua a possedere la casa in riva al mare.Read more at location 2335
Note: TASSARE LE PLUSVALENZE COLPISCE SOLO CHI OPERA SUL MERCATO. IL CHE CREA INGIUSTIZIE Edit
L’imposta sul plusvalore, che colpisce una fetta del valore del capitale, per certi contribuenti si assomma evidentemente non soltanto ai diritti di vendita, ma anche alla patrimoniale, all’imposta sul reddito – che ha colpito il risparmio a monte del capitale, come pure i suoi eventuali rendimenti – e a quella di successione, a quella fondiaria, o all’IVA… Non è difficile, a queste condizioni, trovare numerosi casi in cui l’imposta che grava sul capitale superi, e a volte di parecchio, il 100%. Di fronte a questa enorme spoliazione del capitale che dura da molti anni, si può sottolineare ancora una volta che le nazionalizzazioniRead more at location 2339
Note: NON È MEGLIO NAZIONALIZZARE? Edit

venerdì 5 maggio 2017

L'uomo che disegnava bersagli intorno ai fori di pallottola

Bad Stats - Bad Science by Ben Goldacre
Noi non sappiamo leggere le statistiche se non ci vengono “tradotte” in un linguaggio naturale.
L’umile assunzione di questa verità appartiene ad ogni persona di buon senso.
Prendiamo i “miracoli del colesterolo”…
… Let’s say the risk of having a heart attack in your fifties is 50 per cent higher if you have high cholesterol. That sounds pretty bad. Let’s say the extra risk of having a heart attack if you have high cholesterol is only 2 per cent. That sounds OK to me. But they’re the same (hypothetical) figures…
Noi non sappiamo leggere le statistiche perché il cervello umano non comprende il reale significato delle probabilità e dei fattori di rischio. Siamo fatti così, inutile insistere.
Su questo fatto i giornali ci giocano, evitando accuratamente di proporre i medesimi risultati in termini di frequenze naturali, ovvero di numeri assoluti, qualcosa che il nostro cervello afferra meglio…
… Out of a hundred men in their fifties with normal cholesterol, four will be expected to have a heart attack; whereas out of a hundred men with high cholesterol, six will be expected to have a heart attack. That’s two extra heart attacks per hundred. Those are called ‘natural frequencies’. Natural frequencies are readily understandable, because instead of using probabilities, or percentages, or anything even slightly technical or difficult, they use concrete numbers, just like the ones you use every day to check if you’ve lost a kid on a coach trip, or got the right change in a shop. Lots of people have argued that we evolved to reason and do maths with concrete numbers like these, and not with probabilities, so we find them more intuitive…
Rischio. Tra assoluto e relativo ci passa il mare, e i giornali ci giocano…
… you could have a 50 per cent increase in risk (the ‘relative risk increase’); or a 2 per cent increase in risk (the ‘absolute risk increase’); or, let me ram it home, the easy one, the informative one, an extra two heart attacks for every hundred men, the natural frequency…
La carne rossa causa il cancro. Ovvio. Ma in che misura? Al prof in TV è richiesto di impressionare il pubblico senza mentire. Che fa? Ecco un tipico dialogo con l’anchorman…
… Try this, on bowel cancer, from the Today programme on Radio 4: ‘A bigger risk meaning what, Professor Bingham?’ ‘A third higher risk.’ ‘That sounds an awful lot, a third higher risk; what are we talking about in terms of numbers here?’ ‘A difference … of around about twenty people per year.’ ‘So it’s still a small number?’ ‘Umm … per 10,000…’…
Antidepressivi e infarti
… The reports were based on a study that had observed participants over four years, and the results suggested, using natural frequencies, that you would expect one extra heart attack for every 1,005 people taking ibuprofen…
Ecco la notizia sul nesso come riportata dai media, ancora il giochetto di prendere il rischio assoluto anziché quello relativo…
… ‘British research revealed that patients taking ibuprofen to treat arthritis face a 24 per cent increased risk of suffering a heart attack.’ Feel the fear. Almost everyone reported the relative risk increases…
E i ricercatori non sono meno nel drammatizzare. A volte cercano le luci della ribalta più avidamente di una soubrette.
***
H.G. Wells previde che la statistica sarebbe stata il fulcro della civiltà a venire. Giusto. Ma previde anche che ci saremmo abituati ad interpretarle correttamente. Sbagliato, sbagliato, sbagliato…
… Over a hundred years ago, H.G. Wells said that statistical thinking would one day be as important as the ability to read and write in a modern technological society. I disagree; probabilistic reasoning is difficult for everyone, but everyone understands normal numbers…
***
Facciamo un esempio: lo sapevate che la cannabis attualmente in circolazione è molto più potente di quella di una volta? La notizia…
… The Independent was in favour of legalising cannabis for many years, but in March 2007 it decided to change its stance. One option would have been simply to explain this as a change of heart, or a reconsideration of the moral issues. Instead it was decorated with science—as cowardly zealots have done from eugenics through to prohibition—and justified with a fictitious change in the facts… Twice in this story we are told that cannabis is twenty-five times stronger than it was a decade ago… The data from the Laboratory of the Government Chemist goes from 1975 to 1989. Cannabis resin pootles around between 6 per cent and 10 per cent THC, herbal between 4 per cent and 6 per cent. There is no clear trend. The Forensic Science Service data then takes over to produce the more modern figures, showing not much change in resin, and domestically produced indoor herbal cannabis doubling in potency from 6 per cent to around 12 or 14 per cent. (2003–05 data in table under references)…. The rising trend of cannabis potency is gradual, fairly unspectacular, and driven largely by the increased availability of domestic, intensively grown indoor herbal cannabis…. ‘Twenty-five times stronger’, remember. Repeatedly, and on the front page. If you were in the mood to quibble with the Independent’s moral and political reasoning, as well as its evident and shameless venality, you could argue that intensive indoor cultivation of a plant which grows perfectly well outdoors is the cannabis industry’s reaction to the product’s illegality itself… In the mid-1980s, during Ronald Reagan’s ‘war on drugs’ and Zammo’s ‘Just say no’ campaign on Grange Hill, American campaigners were claiming that cannabis was fourteen times stronger than in 1970. Which sets you thinking. If it was fourteen times stronger in 1986 than in 1970, and it’s twenty-five times stronger today than at the beginning of the 1990s, does that mean it’s now 350 times stronger than in 1970? That’s not even a crystal in a plant pot. It’s impossible…
Ricorda un’altra vicenda, quella dell’alluvione di cocaina in arrivo nelle nostre città (marzo 2006). L’articolo…
… ‘Use of the addictive drug by children doubles in a year,’ said the subheading. Was this true?…
I dati erano tratti da fonti governative.
Ma la fonte sembrava minimizzare nel suo commento, parlava di “nessun aumento”. Per fortuna che il fiero giornalista investigativo aveva fiutato il marcio, ovvero aveva scoperto che in realtà i consumatori di cocaina erano raddoppiati!…
… If you read the press release for the government survey on which the story is based, it reports ‘almost no change in patterns of drug use, drinking or smoking since 2000’. But this was a government press release, and journalists are paid to investigate…
La fonte documentale
… You can download the full document online. It’s a survey of 9,000 children, aged eleven to fifteen, in 305 schools. The three-page summary said, again, that there was no change in prevalence of drug use. If you look at the full report you will find the raw data tables: when asked whether they had used cocaine in the past year, 1 per cent said yes in 2004, and 2 per cent said yes in 2005. So the newspapers were right: it doubled? No. Almost all the figures given were 1 per cent or 2 per cent…
Ecco: nel 2003 l’1% degli intervistati diceva di aver consumato cocaina. Nel 2004 il 2%. Possiamo davvero parlare di raddoppio?
Senza contare dell’ “arrotondamento perduto”…
… The actual figures were 1.4 per cent for 2004, and 1.9 per cent for 2005, not 1 per cent and 2 per cent…
Traduciamo tutto in termini di rischio, ma di rischio relativo…
… What we now have is a relative risk increase of 35.7 per cent, or an absolute risk increase of 0.5 per cent. Using the real numbers, out of 9,000 kids we have about forty-five more saying ‘Yes’ to the question ‘Did you take cocaine in the past year?’ Presented with a small increase like this, you have to think: is it statistically significant?…
Nonostante questo, sembrerebbe che l’incremento sia statisticamente significativo. Allora perché gli estensori della statistica dicevano che non vi era alcun incremento? Perché?
Partiamo dall’inizio, cos’è la significatività statistica?…
… It’s just a way of expressing the likelihood that the result you got was attributable merely to chance. Sometimes you might throw ‘heads’ five times in a row, with a completely normal coin, especially if you kept tossing it for long enough… The standard cut-off point for statistical significance is a p-value of 0.05, which is just another way of saying, ‘If I did this experiment a hundred times, I’d expect a spurious positive result on five occasions, just by chance.’…
Ma attenzione: la significatività statistica assume che i casi osservati siano indipendenti, il che non è mai vero del tutto nel mondo reale. Il comportamento degli studenti, per esempio, è influenzato da tanti fattori comuni (mode, eventi, trend…). Tanto è vero che se replichiamo nel mondo concreto il sondaggio non otteniamo mai il 5% canonico…
… To ‘data mine’, taking it out of its real-world context, and saying it is significant, is misleading. The statistical test for significance assumes that every data point is independent, but here the data is ‘clustered’, as statisticians say. They are not data points, they are real children, in 305 schools. They hang out together, they copy each other, they buy drugs from each other, there are crazes, epidemics, group interactions… The increase of forty-five kids taking cocaine could have been a massive epidemic of cocaine use in one school…
Urge correggere il risultato. Gli statistici chiamano questa correzione “clustering” (una tecnica per far la tara alla dipendenza insita tra i data points)…
… As statisticians would say, you must ‘correct for clustering’. This is done with clever maths which makes everyone’s head hurt. All you need to know is that the reasons why you must ‘correct for clustering’ are transparent, obvious and easy, as we have just seen… When you correct for clustering, you greatly reduce the significance of the results…
Cosa resta dopo questa correzione?
Ben poco, anche perché, nel caso di specie, bisogna apportarne una ulteriore.
Quando testi molte relazioni in teoria puoi scegliere quelle che ti fanno più comodo. Aumenta così la possibilità che alcune siano positive per puro caso, viene la tentazione di assumerle scartando le altre. Il metodo scientifico, infatti, imporrebbe di fare delle ipotesi tramite un modello e poi di verificarle. Guardare ai dati per costruire delle ipotesi non è il modo corretto di procedere…
… Will our increase in cocaine use, already down from ‘doubled’ to ‘35.7 per cent’, even survive? No. Because there is a final problem with this data: there is so much of it to choose from. There are dozens of data points in the report: on solvents, cigarettes, ketamine, cannabis, and so on. It is standard practice in research that we only accept a finding as significant if it has a p-value of 0.05 or less. But as we said, a p-value of 0.05 means that for every hundred comparisons you do, five will be positive by chance alone. From this report you could have done dozens of comparisons, and some of them would indeed have shown increases in usage—but by chance alone, and the cocaine figure could be one of those…
Analogia: se lancio ripetutamente il dado potrò poi scegliere ad hoc delle serie di 6 in modo da dimostrare che non c’è casualità…
… If you roll a pair of dice often enough, you will get a double six three times in a row on many occasions…
Lo studio in oggetto contiene una miriade di confronti tra variabili le più disparate. E’ quindi uno studio che induce i ricercatori in tentazione. In casi del genere occorre procedere con la “correzione di Bonferroni”, una rettifica deontologica/metodologica che si applica comunemente in casi del genere…
… This is why statisticians do a ‘correction for multiple comparisons’, a correction for ‘rolling the dice’ lots of times. This, like correcting for clustering, is particularly brutal on the data, and often reduces the significance of findings dramatically…
Dopo quest’ultima correzione, del “raddoppio” di cui parla l’alacre giornalista investigativo non resta più niente.
I nerd che hanno stilato lo studio in oggetto, oltre ad interpretare correttamente il passaggio dall’1% al 2%, conoscevano bene la “correzione per cluster” e la “correzione di Bonferroni”, per questo concludevano che “non si registra alcun aumento nel consumo di cocaina. Per questo, e non per tacere al popolo una “scomoda” verità.
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Ma la piaga più vistosa delle statistiche sono i campioni mal selezionati
… There are also some perfectly simple ways to generate ridiculous statistics, and two common favourites are to select an unusual sample group, and to ask them a stupid question. Let’s say 70 per cent of all women want Prince Charles to be told to stop interfering in public life. Oh, hang on—70 per cent of all women who visit my website want Prince Charles to be told to stop interfering in public life…
Esempio: disponibilità dei medici a fare aborti
… Telegraph in the last days of 2007. ‘Doctors Say No to Abortions in their Surgeries’ was the headline. ‘Family doctors are threatening a revolt against government plans to allow them to perform abortions in their surgeries… ‘Four out of five GPs do not want to carry out terminations even though the idea is being tested in NHS pilot schemes, a survey has revealed.’…
La fonte della notizia…
… It was an online vote on a doctors’ chat site that produced this major news story. Here is the question, and the options given:   ‘GPs should carry out abortions in their surgeries’ Strongly agree, agree, don’t know, disagree, strongly disagree…
Primo: dubbi sulla formulazione della domanda
… Is that ‘should’ as in ‘should’? As in ‘ought to’?… Are they just saying no because they’re grumbling about more work and low morale? More than that, what exactly does ‘abortion’ mean here?…
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Un altro caso esemplare. Avete presente quanti omicidi commettono gli psicopatici?…
… In 2006, after a major government report, the media reported that one murder a week is committed by someone with psychiatric problems. Psychiatrists should do better, the newspapers told us, and prevent more of these murders. All of us would agree…
Non si potrebbe fermarli prima? Non si potrebbe trattenere i soggetti più pericolosi?
Chi pensa a soluzioni del genere non ha chiaro il concetto di frequenza di base e di falso positivo
… the blood test for HIV has a very high ‘sensitivity’, at 0.999. That means that if you do have the virus, there is a 99.9 per cent chance that the blood test will be positive. They would also say the test has a high ‘specificity’ of 0.9999—so, if you are not infected, there is a 99.99 per cent chance that the test will be negative. What a smashing blood test.* But if you look at it from the perspective of the person being tested, the maths gets slightly counterintuitive. Because weirdly, the meaning, the predictive value, of an individual’s positive or negative test is changed in different situations, depending on the background rarity of the event that the test is trying to detect. The rarer the event in your population, the worse your test becomes, even though it is the same test. This is easier to understand with concrete figures. Let’s say the HIV infection rate among high-risk men in a particular area is 1.5 per cent. We use our excellent blood test on 10,000 of these men, and we can expect 151 positive blood results overall: 150 will be our truly HIV-positive men, who will get true positive blood tests; and one will be the one false positive we could expect from having 10,000 HIV-negative men being given a test that is wrong one time in 10,000. So, if you get a positive HIV blood test result, in these circumstances your chances of being truly HIV positive are 150 out of 151. It’s a highly predictive test. Let’s now use the same test where the background HIV infection rate in the population is about one in 10,000. If we test 10,000 people, we can expect two positive blood results overall. One from the person who really is HIV positive; and the one false positive that we could expect, again, from having 10,000 HIV-negative men being tested with a test that is wrong one time in 10,000. Suddenly, when the background rate of an event is rare, even our previously brilliant blood test becomes a bit rubbish. For the two men with a positive HIV blood test result, in this population where only one in 10,000 has HIV, it’s only 50:50 odds on whether they really are HIV positive…
L’esame psichiatrico dei soggetti pericolosi ha falsi positivi notevoli abbinati poi a frequenze di base comunque piuttosto basse. Assurdo fermare dei soggetti in condizioni tanto incerte…
… Let’s think about violence. The best predictive tool for psychiatric violence has a ‘sensitivity’ of 0.75, and a ‘specificity’ of 0.75. It’s tougher to be accurate when predicting an event in humans, with human minds and changing human…
Basta fare qualche calcolo…
… Let’s say 5 per cent of patients seen by a community mental health team will be involved in a violent event in a year. Using the same maths as we did for the HIV tests, your ‘0.75’ predictive tool would be wrong eighty-six times out of a hundred. For serious violence, occurring at 1 per cent a year, with our best ‘0.75’ tool, you inaccurately finger your potential perpetrator ninety-seven times out of a hundred. Will you preventively detain ninety-seven people to prevent three violent events?…
Mettere praticamente in gabbia 96 persone per salvare tre vite è un po’ esagerato. O no?
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Il caso Clark
… In 1999 solicitor Sally Clark was put on trial for murdering her two babies…
La prova della sua colpevolezza…
… At her trial, Professor Sir Roy Meadow, an expert in parents who harm their children, was called to give expert evidence. Meadow famously quoted ‘one in seventy-three million’ as the chance of two children in the same family dying of Sudden Infant Death Syndrome (SIDS)….
Troppo improbabile che due bambini muoiano insieme per ragioni naturali: doveva averli assassinati lui per forza!
Cosa c’è che non va in questo ragionamento.
Innanzitutto si commette una “fallacia ecologica”: certi fatti non sono indipendenti e l’operatore logico “contemporaneamente” non si rende fattorizzando…
… The figure of ‘one in seventy-three million’ itself is iffy, as everyone now accepts. It was calculated as 8,543 × 8,543, as if the chances of two SIDS episodes in this one family were independent of each other. This feels wrong from the outset, and anyone can see why: there might be environmental or genetic factors at play, both of which would be shared by the two babies…
Poi c’è la “fallacia dell’accusatore”, il quale tiene conto solo dell’improbabile innocenza. E l’improbabile colpevolezza che fine ha fatto?…
… Many press reports at the time stated that one in seventy-three million was the likelihood that the deaths of Sally Clark’s two children were accidental: that is, the likelihood that she was innocent… Once this rare event has occurred, the jury needs to weigh up two competing explanations for the babies’ deaths: double SIDS or double murder. Under normal circumstances—before any babies have died—double SIDS is very unlikely, and so is double murder… If we really wanted to play statistics, we would need to know which is relatively more rare, double SIDS or double murder. People have tried to calculate the relative risks of these two events, and one paper says it comes out at around 2:1 in favour of double SIDS… the rarity of double SIDS is irrelevant, because double murder is rare too…
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A posteriori nessun caso puo’ essere definito sorprendente: Richard Feynman in merito alla cosa…
… You know, the most amazing thing happened to me tonight. I was coming here, on the way to the lecture, and I came in through the parking lot. And you won’t believe what happened. I saw a car with the license plate ARW 357. Can you imagine? Of all the millions of license plates in the state, what was the chance that I would see that particular one tonight? Amazing… Richard Feynman…
Ecco il caso dell’infermiera assassina: troppi morti durante i suoi turni…
… A nurse called Lucia de Berk has been in prison for six years in Holland, convicted of seven counts of murder and three of attempted murder. An unusually large number of people died when she was on shift, and that, essentially, along with some very weak circumstantial evidence, is the substance of the case against her… The judgement was largely based on a figure of ‘one in 342 million against’….
Calma: mai fidarsi delle “previsioni” fatte dopo. Le previsioni si fanno prima: una cosa è rara solo se imprevedibile…
… It’s only weird and startling when something very, very specific and unlikely happens if you have specifically predicted it beforehand…
L’uomo che disegnava bersagli intorno ai fori di pallottola…
… Imagine I am standing near a large wooden barn with an enormous machine gun. I place a blindfold over my eyes and—laughing maniacally—I fire off many thousands and thousands of bullets into the side of the barn. I then drop the gun, walk over to the wall, examine it closely for some time, all over, pacing up and down. I find one spot where there are three bullet holes close to each other, then draw a target around them, announcing proudly that I am an excellent marksman…
Prima le ipotesi, poi le evidenze. Ecco come opera la scienza…
… a cardinal rule of any research involving statistics: you cannot find your hypothesis in your results…
I rischi dell’indagine a ritroso
… To collect more data, the investigators went back to the wards to see if they could find more suspicious deaths. But all the people who were asked to remember ‘suspicious incidents’ knew that they were being asked because Lucia might be a serial killer. There was a high risk that ‘an incident was suspicious’ became synonymous with ‘Lucia was present’…
Qui bisogna essere chiari: alcuni fenomeni non possono essere verificati, cosicché puo’ essere interessante formulare delle ipotesi a posteriori, è tutto quel che abbiamo in mano. pensiamo solo al caso del principio antropico. Tuttavia, bisogna essere ben consapevoli della differenza tra il metodo scientifico più rigoroso e questo modo di agire.