giovedì 12 novembre 2015

Morality, Competition, and the Firm di Joseph Heath


Morality, Competition, and the Firm di Joseph Heath
  • teoria degli interessi coinvolti (edward freeman): il manager che decide deve soppesare tutti gli interessi coinvolti: fornitori, clienti, dipendenti, terze parti...
  • ma cosa significa "soppesare"? la teoria resta vacua. freeman non si premura di precisare, anzi, sostiene che la vacuità è un pregio della teoria.
  • teoria dell azionista (gauthier): il manager che decide deve badare agli interessi dell'azionista. in altri termini: deve valorizzare l azienda.
  • gauthier: sui mercati efficienti il manager non ha alcun vincolo morale.
  • obiezione: ma i mercati non sono efficienti, la teoria è quindi irrealistica.
  • teoria dei fallimenti di mercato (heath): i fallimenti di mercato sono compensati in parte dal governo in parte dalla moralità degli operatori.
  • attenzione: nella teoria fm l efficienza del sistema non è l obbiettivo ultimo ma un espediente per derivare i valori morali più appropriati. 
  • analogia con lo sport: lo sport deve divertire ma i bravi giocatori non devono porsi questo obiettivo ma solo rispettare le regole del gioco (anche quando capita l occasione di infrangerle restando impuniti) dalle quali deriverà il divertimento come effetto collaterale.
  • imho: tra le conseguenze di fm, oltre al rispetto delle regole di competizione, c'è il non rispetto delle regole che impediscono una competizione leale, anche quando sono legge di stato.
continua





mercoledì 11 novembre 2015

Contro le tasse di Oscar Giannino

Contro le tasse di Oscar Giannino

  • papa gregorio (600) e i monaci di fleury mandano le loro maledizioni ad esattori senz altro meno esosi dei nostri
  • luca 23.1: gesù accusato di sobillare lo sciopero fiscale contro roma. Tutta l'assemblea si alzò, lo condussero da Pilato [23.2] e cominciarono ad accusarlo: «Abbiamo trovato costui che sobillava il nostro popolo, impediva di dare tributi a Cesare e affermava di essere il Cristo re»
  • nel 1999 un documento della curia di milano propone l aliquota unica!
  • carta di parigi del 614: diritto allo sciopero fiscale
  • rivolte fiscali: monarchia costituzionale in gb+riv francese e americana.
  • valentino rossi: l assurda conta dei giorni passati in italia.
  • lo scandalo dei residui fiscali e i mantenuti ad oltranza
  • ferrara de marco pareto einaudi. lontano ricordo la scuola italiana di tecnici anti-tasse
  • abbassare le tasse per avere 1 più crescita 2 più libertà 3 più dinamismo sociale
  • tagli energici, al margine, credibili, sistematici e con allargamento della base imponibile
  • i grandi tagli usa: 1925 (harding/coolidge) 1965 (kennedy 1980 (reagan). i fatti confermano la teoria
  • il deficit non è un problema già nel medio periodo. a meno che la spesa non impazzisca
  • altra conferma dall'irlanda: l irlanda
  • altra conferma: la rivoluzione thatcher (doppiamente tale poiché s intervenne anche sulla spesa)
  • i benefici: investimenti e offerta di lavoro.
  • edward prescott: perchè gli americani lavorano di più? cultura? povertà? No, perché conviene.
  • dove va la nuova ricchezza? in consumi.
  • ma se ne beneficia la borsa ne beneficia anche il risparmio: la borsa usa persino nel ventennio peggiore rendeva più dell inps
  • effetto collaterale: i ricchi contribuiscono di più al gettito (e quindi al welfare).
  • il problema italiano: l avversione alla diseguaglianza. siamo ai vertici nei sondaggi.
  • prima liberalizzazioni o taglio? tesi: prima il taglio. con il taglio affami la bestia, costringi all austerity e quindi a liberalizzare.
  • tabellini e perotti: il sistema proporzionale fa impennare la spesa. si aggiustano i patti con i trasferimenti
  • perché in italia è difficile? il fisco è una filosofia. ci manca la cultura, specie quella imprenditoriale.
  • la proposta prewo: un unico conto previdenziale dove la gente accumula facendo scelte di vita. nasce la mentalità imprenditoriale.
  • la sinistra italiana odia i ricchi e vorrebbe sommergerli di tasse, salvo alzare urla di dolore quando arriva l inevitabile reazione di fuga e ritiro.
  • la lotta al contante colpisce chi il conto non ce l'ha, ovvero la classe più debole dei nostri concittadini.
  • lotta all evasione non è mai una lotta ai doppi-tripli lavori di fatto esentasse. come mai? forse perchè coinvolgono la classe dei dipendenti?
  • l'evasione: un fenomeno che riguarda per lo più poveri (servizi a basso va) e sud.
  • titolo di studio basso, alta evasione. basso civismo? imho: molti (inutili) titoli di studio elevati lavorano nel pubblico. prendi solo la scuola!
  • evasione, due approcci: 1 convincere con le buone (risultati solo sul lungo) 2 convincere con le cattive. risultati solo se si fanno riforme di semplificazione, si abbassano aliquote o si concedono condoni
  • le ipocrisie della lotta all evasione: spacciare gli studi di settore per lotta all evasione. parlare di evasione recuperata quando si indica quella accertata (1/10 dell accertato viene recuperato).
  • la leggenda nera dell evasione poi è basata su stime del tutto ipotetiche e ci si dimentica di dire quanto sia alta in paesi considerati virtuosi ma ad alta pressione fiscale.
  • la lombardia è a livello di svizzera e usa, i più virtuosi. il nord a livello della germania, un po' sotto. il centro a livello della svezia e del belgio, ancora un po' sotto. il sud a livelli slavi. sito episeme . org evasione italia francia germania http://epistemes.org/2007/06/14/evasione-fiscale-i-costi-e-spiegazioni/
conclusioni


Adverse selection

Se un'assicurazione non è obbligatoria si assicureranno solo i più spericolati. cosicché il prezzo sarà più alto di quello medio. E' una giustificazione per rendere obbligatorie le assicurazioni.

La logica non fa una grinza. Perché allora nei fatti non si registra un fenomeno del genere?

Per una ragione psicologica: i più spericolati sono anche i meno coscienziosi, quelli che più facilmente trascurano di assicurarsi anche quando converrebbe loro. I più prudenti sono anche più paurosi e se ne hanno la possibilità corrono ad assicurarsi anche senza una reale convenienza.

Ever wonder why di Thomas Sowell

Ever wonder why di Thomas Sowell
  • Il bello dell economia: il soggettivismo
  • Due approcci: spiegare i fenomeni umani con circostanze esterne o con l interioritá
  • Guerre culturali: over confidence tipico degli esperti che pontificano fuori dalla loro disciplina.
  • Sacro vs trade off. L empirismo trascurato
  • Teagan e arafat. Xchè il nobel solo al primo. Guardiamo ai risultati.
  • Immigrazione: ne abbiamo bisogno? Dipende dal prezzo.
  • Gli immigrati nn sono tutti uguali. Le differenze nn sono stereotipi ma fatti.
  • L odio x gli economisti che ricordano: nessun pasto è gratis. Es. della sanitá: i prezzi non sono i costi, se si abbassano i prezzi significa solo che paga qualcun altro
  • I profitti enormi danno scandalo? Ci si ricordi quanto ci fanno risparmiare. privatizzazioni.
  • Il costo del no profit ricade su di noi: regolamentazione e processi facili.
  • Grande depressione. Roosvelt = hoover. E 1987 = 1929
  • Benefit have cost. Guardiamo l insieme o colpiremo i monopoli solo xchè abbassano i prezzi.
  • Perchè nn far pagare gli ambientalisti x i loro errori?
  • Sanità canadese: code e mercato nero. Uda: leader nell innovazione. Chi deve imitare chi?
  • Il bel grido: diamo ai poveri una casa e una cura medica. I guai cominciano quando si vuole agire aiutando SOLO i poveri esempio coi buoni. I poveri nn votano
  • nelle società moderne il ricco dovrebbe essere un bene pubblico
  • perché i poveri del terzo mondo fan di tutto per essere sfruttati dalle multinazionali? forse solo per il trascurabile fatto che hanno un salario doppio rispetto alle alternative?
  • e chi si batte per salari più umani?: fa volar via le multinazionali verso i paesi ricchi dove i lavoratori sono più produttivi.
  • minimum wage. hong kong lo ha introdotto: disoccupazione dal 2 all 8.
  • pensioni. perhé nn privatizzare? perché è rischioso? ma il breve termine è molto più rischioso del lungo. diciamo che il controllo sui milioni fa gola ai politici. l'inps non è meno rischiosa, è che i rischi vengono trasferiti su terzi.
  • quote. non hai assunto abbastanza neri? sei incriminabile per razzismo. assumi un nero perchè nero al fine di rientrare nelle quote? sei incriminabile perchè assumi in base alla razza. il paradiso degli avvocati.
  • i benefici della diversità nell'educazione? praticamente nulli
  • i neri usciti dalla povertà: quasi tutti prima del 60, ovvero dei diritti civili.
  • le donne al lavoro devono dire grazie alle femministe? no, i tempi non concordano. il lavoro femminile inizia in concomitanza di pillola (meno figli) e lavatrice (meno lavori domestici).
  • quote per i neri nell ivy league. un umiliazione servita a poco: gli standard di ammissione più bassi hanno creato solo 1 maggiori abbandoni tra gli studenti neri 2 emarginazione tra gli studenti bianchi.
  • gun control. armi. prof malcom: storia parallela di crimini e pistole in usa e gb. nessuna relazione.
  • gun control. di solito si comparano usa e gb. perché non comparare svizzera e germania? o perché non prendere israele finlandia. oppure le campagne usa con le città?
  • gli incidenti con armi diminuiscono all'aumentare delle armi
  • avere un arma è utile: chi non l'ha, soprattutto se resiste, viene ferito più frequentemente.
  • i difensori dei poveri sono sempre stati i ricchi. anche a parole: da engels e marx in poi.
  • tagliare la burocrazia serve ad alzare i salari: oggi nella pa abbiamo i peggiori anche per il poco che si puo' offrire loro.
  • sinistra: si credono pastori. niente di male se non volessero trasformarti in pecora.
  • la sinistra: un talento nei giochi di parole
  • media bias. il mito del giusto mezzo: la verità è dove la trovi non necessariamente in mezzo
  • charles murray: le conquiste dell'uomo. un libro disturbante per chi vorrebbe livellare tutte le diversità. le conquiste non sono distribuite in modo uniforme né nel tempo né nello spazio. 
  • chi fa e chi insegna: chiinsegna critica continuamente chi fa perchè non ha fatto abbastanza bene. imbarazzante.
  • la sicurezza: una specialità dell intellettuale critico perchè nulla è sicuro. se un vaccino salva 100 bambini 2 moriranno per quel vaccino. inoltre l intellettuale ha la chiacchiera più sciolta, questo crea danni.
  • corto circuito del multiculti: crea ghetti. crea trasmissione culturale deleteria. nel ghetto chi va bene a scuola è preso in giro.
  • l errore multiculti: le probabilità di riuscire non equivalgono alle opportunità. contano le abilità e soprattutto la cultura. il welfare impedisce di mutare le culture che spesso impediscono ai giovani neri di spiccare il volo.
  • autismo: ottenuta la diagnosi arrivano i sussidi. ecco spiegata l esplosione. ma ottenuta la diagnosi ecco che si viene precipitati in un mondo a parte che non ci farà mai progredire. nello spettro autistico molti potrebbero progredire.
  • perché i neri vanno male a scuola? perchè sono svantaggiati? sì, ma solo dalla loro cultura. gli asiatici vanno molto meglio perchè lavorano più duro. nelle scuole del ghetto dove si lavoro duro i risultati sono migliori. ci sono scuole nel ghetto con risultati sopra la media.
  • la scuola di oggi: creativa fornitrice di autostima e ricca di materie extracurriculari. e il sapere tradizionale? 
  • teaching to the test? un pericolo ma esiste veramente? non sembrerebbe vista l ignoranza delle nozione di base, quelle richieste nei test.
  • imparare scoprendo? perderemmo un potere che ha solo l uomo: trasmettere la propria cultura.
  • imparare scoprendo: da mao a dewey ai sovietici. ma noi abbiamo i sindacati: le dittature constatato il disastro c hanno messo poco a mettere da parte il marcio.
  • scuola e lavoro. il lavoro ci chiede specializzati se la scuola ci vuole universali l incontro non ci sarà mai.
  • un buon insegnante: una volta era quello che ti insegnava di più. magari in modo poco appariscente. oggi non è più così.
  • esperienza da insegnante: lo standard dei neri è molto migliore quando non gli vogliono regalare uno standard più basso.
  • affirmative action: chi la difende in pubblico la rinnega in privato. vuole accattivarsi stampa e filantropia
  • la cecoslovacchia post prima guerra mondiale: un caso di quote finito molto male
  • rosa parks rifiutò di cedere il posto e divenne un eroe. non avrebbe mai potuto farlo se il trasporto fosse stato privato: nessuno avrebbe potuto ordinarle di alzarsi da un posto che aveva pagato.
  • il voto dei neri va a sinistra. perchè? i neri vogliono i vouscher, la sinistra no. i neri vogliono case, la sinistra leggi ambientali. i neri vogliono meno crimini, la sinistra più tolleranza.
  • amy chua: la democrazia è pericolosa da esportare specie se una minoranza domina il mercato.
  • i neri non si facciano spaventare dal delta iq coi bianchi. differenze ancora più grandi si presentano con le generazioni precedenti.
  • i neri chiedono una massa critica nei campus. ma gli studi ci dicono che la massa critica induce disprezzo nell acting white. per la crema nera meglio ambire al contatto con la crema bianca.
  • cicerone ai ricchi: evita lo schiavo britannico è duro di comprendonio. probabilmente era vero. arrivara dalle tribu che viveva in modo molto diverso. i gap ci sono sempre stati
  • the bell curve. stop al discredito dell iq test. pensiamo a colmare il gap.
conclusione



martedì 10 novembre 2015

L'accademia scommette

Could Gambling Save Psychology? http://www.overcomingbias.com/2015/11/could-gambling-save-psychology.html

La tirannia fiscale di Pascal Salin

La tirannia fiscale di Pascal Salin
  • tesi: il fisco oltre certi limiti è tirannia. anche in democrazia? la natura del tiranno non rileva
  • il problema della traslazione rende l imposta un arbitrio
  • se premetto la razionalità dell uomo (anti-paternalismo) concludo che il fisco è quasi sempre tirannia: immorale e inefficace
  • ma la giustificazione del capitalismo è essenzialmente morale
  • il concetto di solidarietà obbligatoria è proprio del pensiero tribale
  • i guai cominciano quando si vuole quantificare: i valori non sono misurabili
  • perché non cresciamo: debolezza della domanda o disincentivo a lavorare?
  • beni pubblici: evitiamo di parlarne, tanto ormai è certo che le tasse non servono a finanziarli.
  • se un bene è pubblico perché mai dovrebbe produrlo lo stato?
  • giustificazione della progressività: uguaglianza di sacrificio
  • ob: come quantificare i sacrifici. nota che il paese più felice è la nigeria
  • seconda giustificazione: solidarietà
  • ob: ma la solidarietà coatta è immorale.
  • terza giustificazione: i più ricchi usano più beni pubblici.
  • ob: è un'ammissione che non si produce un bene pubblico, ovvero un bene senza rivalità nel consumo
  • ogni tassa sul capitale è una sovratassa
  • effetti: colpito il risparmio. consumismo
  • anche l imposta sull eredità è una sovratassa. se poi c'è anche un imposta sul capitale allora c è tripla tassazione.
  • successione: ostacola la formazione dei patrimoni e discrimina tra chi risparmia e chi consuma
  • perché i genitori possono trasferire capitale umano ma non fisico?
  • tesi: la tassazione penalizza il risparmio, la mancanza di capitali incentiva il credito, il mercato finanziario salta causando le crisi. ergo: è il nostro sistema fiscale la causa prima delle crisi.
  • il fisco ideale: un'imposta sui consumi=reddito-investimenti
  • l impresa non dovrebbe pagare imposte. l'impresa è un contratto, un contratto non paga imposte.
  • contributi: c'è confusione tra assicurazione e solidarietà. una confusione creata ad arte per comporre un unico calderone
  • povero: guardare al reddito vitale: è povero solo chi lo è sempre stato.
  • armonizzazione fiscale: impedisce che le fughe di capitale denuncino i mal governi.
  • aliquote diverse in paesi diversi non pregiudicano la concorrenza ma il tenore di vita in quei paesi.
  • riforma. costituzione fiscale con aliquote massime
  • riforma. istituire un parlamento fiscale con maggioranze qualificate
  • riforme: referendum fiscale per le nuove imposte introdotte.
  • riforme: 8 per mille allargato. magari al 50% (imposta di scopo)
  • riforma: tribunale fiscale dove denunciare la politica e la burocrazia
  • riforma: decentralizzare: confederalismo fiscale.
  • riforma: dilazione delle leggi fiscali (entrano in vigore dopo un anno).
  • riforma: sussidiarietà e buoni
conclusioni


The myth of basic science di Matt Ridley


The myth of basic science di Matt Ridley
  • scienza di base e innovazione hanno una storia divergente. conta di più trafficare con la tecnologia che fare studi astratti
  • mito: la scienza spinge l innovazione che spinge i commerci. è piuttosto vero il contrario.
  • guarda alla storia: le scoperte scientifiche sono l effetto delle grandi innovazioni
  • l astronomia è fiorita ai tempi dei viaggi spaziali non viceversa. la ruminazione astratta viene dopo.
  • il mondo sarebbe stato diverso senza edison? no. altre 23 persone lo avrebbero ben rimpiazzato
  • con bell idem
  • la nota storia dell invenzione parallela di newton e leibnitz è la norma. una legge evolutiva stabilisce quando i tempi sono maturi
  • darwin wallace malthus
  • la tecnologia è un organismo che si evolve. è lei che trova i suoi inventori
  • nuova visione: la tecnologia è un essere autonomo
  • corollario: brevetti e premi nobel sono assurdi
  • il freno della proibizione ha qualche risultato se eliminiamo la concorrenza.
  • come non si puo' proibire la tecnologia non si puo' neanche incentivarla
  • l inventore è sopravvalutato
  • spesso costa più copiare che inventare
  • francis bacon: il padre dell idea che l'innovazione puo' essere creata o spenta. temeva la marina portoghese e chiedeva grandi investimenti alla corona gb.
  • corollario: i fondi governativi non servono alla scienza.
  • l ortodossia: robert solow: prima l innovazione poi la tecnologia. la storia suggerisce l opposto.
  • periodo tra 1880/1914. paesi gb+usa vs francia+germania. chi ha innovato di più? chi ha finanziato di più?
  • è stata la guerra a chiamar dentro lo stato nella ricerca bellica in gb e usa, non il desiderio di dare una base solida alla prosperità. e l economia non è cresciuta più rapidamente.
  • l' ocse con un certo imbarazzo: solo la ricerca privata impatta sulla crescita. 11970/1998
  • la ricerca pubblica spiazza quella privata, che è più produttiva.
  • ma internet e il bosone di higgs? non è quello il problema, difficile pensare che una massa di fondi andasse completamente a vuoto. anche le fabbriche sovietiche producevano. noi dobbiamo cercare chi ha una migliore produttività non chi produce.
  • conclusione: l innovazione viene da se basta lasciare che le menti più industriose traffichino con la tecnologia e  possano interagire tra loro.
continua







Who really cares di Arthur Brooks

Who really cares di Arthur Brooks
  • Domanda: chi dà di più e chi dà di meno
  • Obiezione: rispondere è impossibile xchè pesa la ns visione delle tasse oltre alla deducibilità della donazione.
  • 1 l ob ignora il volontariato: il tempo nn è dedicibile
  • 2 nn sembra esserci correlazione tra deduzioni e donazione.
  • La religione spiega le donazioni. Anche quando la causa è secolare. Cap. 2.
  • I religiosi sono più generosi e anche più conservatori. Detto qs un religioso progressista è più generoso di un ateo conservatore.
  • Chi è allergico al big gov dà di più anche se il big gov è presente. Nn esiste effetto spiazzamento.
  • I ricchi danno più dei poveri. Ergo bisogna essere ricchi per dare di più.
  • La carità rende felici salubri e fiduciosi migliorando il ns carattere. Forse fa bene all economia.
  • Putnam: charity crea capitale sociale e prosperità.
  • Gilder: anche il mercato richiede fede. La fede è il propellente anche di ch
  • Veblen: la fede incoraggia sia la generosità che l industriosità.
  • Altri: la carità ti trasforma e ti rende più attivo e confidente
  • Welfare: il problema nn sono i costi ma che rovina chi vorrebbe aiutare
  • Tocqueville e l eccezionalismo americano. Soprattutto nel dare.
  • Chi dona spesso è più generoso anche nelle occasioni informali.
  • I poveri danno più della classe media
  • I poveri sono più inclini a dare in prop dei ricchi anche se è meno probabile che diano.
  • Wilson: c è un legame tra welfare e caritá. Fallimento caratteriale.
  • Una donna anziana è più generosa di un giovanotto.
  • Il povero nn assistito dà molto più di un povero assistito.
  • I conservatori sono più generosi dei progressisti.
  • Chi viene da famiglie solide dà di più.
  • L imprenditore dà più del dipendente.
  • La sinistra ha anche teorizzato contro l elemosina. Da nader a stenback. Colpisce l autostima dei poveri esalta la differenza sociale. Assunto: solo i ricchi fanno elemosine.
  • Contro e da destra: l egoismo è morale e fa prosperare le città. Malthusiani: l elemosina fa prosperare i peggiori. Darwinisti: l e è pura ipocrisia.
  • Charity gap: perchè la ue è tanto avara rispetto agli usa? Sia in denaro che in tempo.
  • Risposta: l ue ha tasse più alte anche se mediamente nn è vero.
  • Il consenso alle tasse è dubbio. Vedi evasione.
  • Ragione più fondata: ateismo e valori progressisti.
  • I nemici: ateismo redistribuzione welfare collasso familiare.
  • Riforma: abbassare le tasse. Spiazzano la generosità.
  • riforma: deregolamentare. oggi gesù non potrebbe predicare senza l assistenza di almeno due psicologi.
  • sussidiarietà: buoni ovunque e via il governo dal terzo settore.
  • riforma: un registro dei donatori? la vergogna rende intraprendenti.
  • riforma: accettare i for profit nel terzo settore. guardare alla sostanza.
  • riforma: credito per le donazioni (per risolvere il problema degli incapienti)
  • famiglia: partire da lì per insegnare il dono.
  • imparare il fund raising: le organizzazioni non esistono solo per fare del bene a chi riceve ma anche ai donatori. vedi i mormoni.
  • cos'ha di speciale l america? il consumismo? il profitto? no, la generosità.
continua



lunedì 9 novembre 2015

Guerre religiose

Il 7 per cento delle guerre totali.

http://www.uccronline.it/2015/11/09/michele-serra-dimentica-i-milioni-di-morti-in-nome-del-nessun-dio/

Against kindergarten? Scuola: più tardi è meglio è

Against kindergarten?:



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Semplicemente liberale di Antonio Martino

Semplicemente liberale di Antonio Martino
  • Problema: nel 900 la spesa pubblica è esplosa.
  • Soluzione: la costituzione europea?
  • 1 no. Le cost sono cinture di castità con la chiave posta a fianco.
  • 2 no. La cost europea mette limiti al deficit nn alla spesa.
  • Proposta indecente: sostituire le elezioni con un sorteggio
  • Prop indecente: far pagare agli eletti le leggi che emettono
  • Principio: le libertà raramente si xdono una alla volta. Piano inclinato. Regola deĺla ciliegia.
  • Il socialismo è necessariamente utopico.
  • Ricchi si diventa. Risorse o colonialismo spiegano poco.
  • Globalizzazione. La matita di friedman. Il commercio unisce la politica divide.
  • Sicilia/veneto. Germania est/ovest
  • Corea nord/sud.
  • L istruzione base dello sviluppo: pakistan/corea del sud. Poveri entrambi ma diversamente istruiti.
  • Istruzione classica: ti insegna a disprezzare quei soldi che ti impedisce di guadagnare.
  • Spesa pubblica: svizzera/svezia.
  • L importanza del lavoro. Grado di partecipazione
  • La solidarietá statale indica generosità?
  • Welfare: un invenzione dei conservatori.
  • Il w tarpa la crescita
  • Povertà giù w su
  • W e infantilismo. Meglio il cash transfert?
  • Matrice di friedman e secchio di okun.
  • Test meaning vs universalismo
  • Il churning: un paese di benestanti.
  • Pensioni private: più tendimenti più lavoro più mercato finanziario più capitalismo
  • Lavori socialmente utili. Distorce mentalità e ricerca di un vero lavoro. Distrugge posti produttivi.
  • Se w deve essere che sia coi buoni.
  • Contro keynes: padre di inflazione e deficit. Confutato empiricamente dal ruolo di aspettative e variabili reali. Padre della miopia (breve xiodo). Ignora i lag.
  • K sdogana la voglia di deficit dei politici.
  • Perchè la spesa esplode: 1 costi informativi 2 costi diffusi benefici concentrati 3 soggetti deboli generazioni future
  • Sul federalismo. Nn confondiamo cultura e amministrazione
  • Smantellare lo stato con autonomie e privatizzazioni
  • Da mantenere a livello statale: la difesa e il libero mercato.
  • I piccoli sono più ricchi e più liberi. Perchè?: 1 rendita dalla fuga dalla tirannia 2 necessariamente più aperti. Pena la morte.
  • Il ns povero federalismo: 1 troppi livelli w le macro regioni 2 divorzio tra fisco e spesa
  • Proposta di dwight lee:  solo imposte locali con una quota allo stato. Vantaggi: 1 concorrenza 2 stimoli al controllo
  • L ue è un buon esempio di federalismo: quanto sono aumentate le tasse?
  • L armonizzazione può essere affidata al mercato oppure imposta dall alto
  • Proposte x una democrazia migliore. Il problema della corruzione e dell eccesso di leggi
  • Privatizzare. X combattere la corruzione. No lobby no interessi no pressioni per la leggina.
  • Eliminare la decurtazione agli assenti: meno si vota meglio si sta.
  • Far pagare il voto.
  • Dare un numero massimo di voti.
  • Eleggere col sorteggio. O con un metodo misto. L esperto al lavoro lo abbiamo visto. Il dilettante semplifica. Risparmi sulle spese elettorali
  • Elezione x i pm e forse anche x i giudici
  • Proibizionismo come regola ciliegia. Dieta di stato.
  • Droga. Merce nn controllata. Mancata entrata fiscale. Pacchia x le mafie. Microcriminalità a go go.  Infantilizzazione del cittadino. Famiglie esautorate. Magistratura assediata. Carceri piene. Mito del frutto proibito.
  • Politica vs mercato. Solo nel secondo la decisione è focalizzata. Solo nel secondo unanimità senza conformismo.
  • Immigrazione. Al protezionista: te li sei cercati.
  • Un toccasana contro l invecchiamento della popolazione.
continua

For good and evil di Charles Adams - una storia del fisco

For good and evil di Charles Adams - una storia de
  • Tasse e civiltà. Aumentarle ha distrutto delle civiltà. Diminuirle mai nessuna.
  • Tesi: le tasse sono il motore della storia. Più di clima ecc.
  • Sono sempre presenti. Nel bene e nel male. Segnano prosperità e declino.
  • Il modo in cui tassiamo determina se siamo liberi o schiavo ricchi o poveri buoni o cattivi
  • Rivolta fiscale. Le più letali. Iniziano con alta evasione.
  • La nostra sottomissione è imbarazzante.
  • Causa guerra civile americana: sì imposte no schiavitù.
  • Accademia: occorre uno storico della tassazione
  • Ci libereremo mai dall imposta sul reddito?
  • Esazione = estorsione. Torcere fuori con la forza.
  • Non esiste civiltà senza tasse
  • Egitto: gli scribi onnipresenti. Una burocrazia da unione sovietica.
  • Condoni: atto di generosità filantropica. La stele di rosetta ne celebra uno.
  • Informatori. Taglie ed evasione.
  • La schiavitù di israele fu innanzitutto fiscale.
  • Chiesa vs laici. Una rivalità esacerbata dalle esenzioni fiscali. Sui templi era intimato agli esattori di stare alla larga.
  • Decadenza egizia secondo rostovtzeff: burocrazia e tasse. E jared diamond che dice?
  • Storia delle tasse: inizia bene finisce male. È inevitabile?
  • Israele: anarco federalismo ebraico
  • La storia ebraica: una serie di lotte contro tributi oltraggiosi. Da nabuco a hitler.
  • La storia si ripete: una classe facoltosa senza agganci politici viene tartassata. A volte fino alla schiavitù.
  • Per 400 anni gli israeliti nn ebbero un re nè un sistema centrale.
  • L oppressione fiscale di ninore. 
  • popi la schiavitù con i profeti che consigliavano obbedienza
  • Babilonia: terrorismo fiscale.
  • Hannuka: festa della liberazione fiscale
  • Il "dare a cesare"era una domanda trabocchetto. Rispondere con un no significava morte.
  • Ebrei: i maggiori ribelli fiscali della storia. Sempre sconfitti sempre peggioravano la loro situazione. Alla fine si dette retta ai profeti abbandonando la leggenda di davide e golia.
  • roma. gibbon: si introdusse la schiavizzazione dell evasore e lì cominciò la decadenza.
  • Confucio: negava mano libera agli esattore. Max 10pe cento. La decima biblica.
  • Imposta sul reddito. Inizia lo spionaggio fiscale. Culture violentate. Esercito di funzionari con ampi poteri.
  • I.r.  l imposta che sconfisse napoleone. Ma anche marx: opportunamente occultata rese inutili le ribellioni operaiste.
  • Napoleone: ambizioni guerresche senza fondi fiscali. Intanto la gb invente ir.
  • ir è essenzialmente un imposta di guerra: si afferma con le guerre e non se ne va più.
  • Altro frutto di ir: il pragmatismo: sptemi più che puoi i principi nn contano. Ir come tassa occulta.
  • L idealismo giacobino anche se perverso risparmiò la francia da ir fino alla i guerra.
  • Opposizione francese all imposta sul reddito e dono della statua della libertá agli usa.
  • Imposta progressiva sul reddito ipr: tassare una minoranza in modo inquisitorio. adam smith: ipr apre all estorsione
  • Giudice holmes: con irp compro la civiltà (l imposta passava dall uno all otto) Giudice field: compro lo schiavismo.
  • notare le affinità tra difesa dell imposta progressiva e difesa della segregazione razziale.
  • si introdusse irp cogliendo l umore dell epoca: 1) i baroni rapinatori 2) socialismo sol dell avvenire
  • mai si potrebbe passare dal 2 al 90% con una tassa sulla proprietà?
  • gli obiettori fiscale contemporanei sono stati condannati dai giudici, le basi costituzionali che hanno scelto erano fragili. ma gli stessi difetti si ritrovano tra gli obiettori sotto l ancienne regime
  • i sistemi fiscali del passato erano basati sull onore. oggi qs sarebbe possibile?
  • oggi: l evasione è proporzionale alla possibilità di evadere.
  • l evasione preannuncia il declino: vedi imperi di spagna e olanda.
  • fisco contemporaneo: una sacca di tirannia in un sistema libero?
  • blackstone: il penale contro gli evasori è sbagliato perchè il loro non è un crimine naturale ma un'infrazione positiva. della stessa opinione montesquieu. all epoca bestemmiare era punito con la morte.
  • controllo politico: la legislazione deve rendere ricattabile ogni cittadino per tenerlo sotto schiaffo. il fisco si presta meravigliosamente a qs obiettivo.
  • un tempo l'evasione era segno distintivo del cittadino povero.
  • jude wanniski: le persone non hanno inclinazioni sostanzialmente diverse all evasione.
  • l alta evasione potrebbe avere un effetto benefico sulla spesa pubblica.
  • proposta: chiamare evasione tutte le immunità fiscali.
  • per i romani i barbari furono un paradiso fiscale. molti passarono con loro.  anche l islam lo fu.
  • controlli valutari: necessari solo ai paesi che amministrano male la loro valuta.
  • la parabola del giappone: 1 riforme fiscali esose negli anni 80 2 etica fiscale da suicidio: i samurai erano esattori d imposta, ricordiamocelo.
  • riforme che non funzionano: la clausola del bene comune. troppo vaga.
  • riforme che non funzionano: il bilancio in pareggio. si fanno lievitare le spese e la scusa per tassare è bell e pronta.
  • riforma: separare il potere di tassare e quello di spendere.
  • riforma: ritorno al no taxation without rapresentation. ovvero contro irp
  • riforma: vincoli costituzionali sia per la spesa che per la tassazione.
  • riforma: imposte di scopo.
  • riforma: demolire lo spionaggio fiscale
  • riforma: introdurre il reato di estorsione fiscale con risarcimento danni + l azione civile per persecuzione fiscale.
  • riforma: depenalizzare il diritto tributario.
  • riforma: concedere ai giudici e ai parlamentari immunità fiscale.
  • riforma: rendere indiretto il sistema fiscale: più visibilità e meno spionaggio.
  • riforma: orientare sul consumo l'imposizione: equità e semplicità (niente deduzioni detrazioni esenzioni).
  • i parametri su cui valutare un sistema fiscale: aliquote uguaglianza intrusione pena. rompi una gamba e il sistema si azzoppa.
  • conclusione: le civiltà sono cadute per il cattivo uso della tassazione. tra le politiche riconsiderate nell espressione "cattivo uso della tassazione" non rientra mai un abbassamento delle imposte.
  • gli invasori fecero meno guai dell ipertassazione.
conclusione










sabato 7 novembre 2015

Hitler e i cattolici

«Quel che i nazisti chiamano dio, non è il Dio cristiano!» http://www.uccronline.it/2015/11/07/quel-che-i-nazisti-chiamano-dio-non-e-il-dio-cristiano/

venerdì 6 novembre 2015

Dai dinosauri al Paradiso

L'istinto musicale
la musica fa appello ai nostri istinti di base, sarà per questo che i bambini non le sono affatto estranei.
Il ritmo, in particolare, si appella all'istinto del movimento. Quando sentiamo una marcia ci viene istintivo andare al passo. Il dinamismo è fondamentale per vivere su questa terra: solo i morti stanno fermi.
La melodia si appella al nostro istinto relazionale. Il bambino imita le melodie del discorso materno prima ancora che le parole. Lo avete mai sentito un bambino piccolo che simula una conversazione al cellulare? Anche la mamma, del resto, si mette in comunicazione con lui riproducendo in modo piuttosto ridicolo la linea melodica delle sue lallazioni.
L'armonia si appella invece al nostro istinto all'ordine. Sì, noi abbiamo un istinto all'ordine, anche se dallo stato delle camerette dei nostri figli non si direbbe. Eppure è così: ve ne accorgete quando guardando il cielo cercano di capire quale forma conosciuta assumano le nuvole. Le nuvole sono caotiche ma loro vorrebbero tanto vederci un ordine. Lo vogliono talmente che chiamiamo questo desiderio onnipresente “istinto”.
Potrei proseguire: il timbro soddisfa il nostro desiderio di identificare le cose. Distinguere la voce della mamma da quella del papà è importante e madre natura ci ha facilitato il compito rendendoci sensibili al timbro dei suoni.
Anche l'intensità sonora è collegata ad un istinto, quello dell'auto-identificazione. Se lo capite smetterete di chiedervi perché mai vostro figlio grida tanto: vuole solo dire "io ci sono e sono qua". Vuole dirlo anche a se stesso ricoprendo tutte le altre presenze grazie all'intensità del suo urlo di guerra. Il narcisismo preso in dosi moderate non è una patologia ma un istinto naturale che deve trovare il suo sfogo.
Conclusione: gli elementi fondamentali della musica sembrerebbero trovare una corrispondenza nella natura umana.
C'è una teoria sull'origine della musica, non so quanto attendibile, la quale nasce dall'esigenza di spiegare come mai l'uomo preistorico - un essere così vulnerabile - sia sopravvissuto in ambienti tanto ostili. Ebbene, la proto-musica sarebbe stata un mezzo per spaventare nientemeno che i dinosauri (le bestie feroci in generale).
Un'attività che richiede dinamismo (ritmo), affiatamento (melodia) e coordinamento (armonia). Poi richiede anche grandi volumi sonori nonché timbri terrorizzanti. Immaginatevi adesso un'orda di uomini esagitati che si muove in modo più o meno coordinato urlando con voci d'oltretomba. Assomigliano o no ad una grande e minacciosa bestia capace, anche solo avanzando, di mettere in fuga dinosauri di stazza notevole ma non tanto scemi da voler fare conoscenza con una "roba" tanto ripugnante?
nature
La musica come linguaggio abortito
Ma torniamo ai nostri giorni, forse basterebbe pensare ai giochi dell'uomo per fare un parallelo con l'attività musicale. Si inizia con i giochi ripetitivi (ritmo), si passa ai giochi di ruolo (melodia, timbro e intensità) per concludere con i giochi di regole (armonia). Se il gioco è attività naturale - e chi puo' negarlo? - allora forse lo è anche la musica.
Tuttavia, descritta così, la musica sembrerebbe un' esclusiva del bambino preda degli istinti e ancora privo di competenze linguistiche.
Il linguaggio naturale in fondo puo' spingerci a fare le stesse cose in modo ben più accurato.
Il linguaggio naturale ha la capacità di “specificare”, risponde alla domanda "quale?", domanda che lascia impotente la musica.
Il ritmo, per esempio, richiama ad un movimento. Ma quale? Il movimento del cuore? Del passo? Boh. Il linguaggio musicale ha la capacità invece di riferirsi ad un movimento specifico.
La melodia richiama una relazione. Sì, ma quale? La relazione con la mamma, con la fidanzata Giovanna? Con la moglie Sara?
L'armonia richiama ad un ordine. Ma quale ordine? Dell'universo? Del paradiso? Della cameretta? Boh.
Insomma, la musica è un linguaggio vago per cui ci si chiede perché mai non sostituirlo con un linguaggio più accurato, visto che lo possediamo.
In effetti la teoria maggioritaria sull'origine della musica è piuttosto deprimente: la musica sarebbe uno scarto evolutivo prodotto dall' uomo sulla via della ricerca linguistica.
Ecco da dove deriva la vaghezza della musica, dal fatto che è un linguaggio abortito. Lo abbiamo abbandonato per impossessarci di linguaggi più sofisticati.
natur
La musica come riciclo
Ma la musica in sé non l'abbiamo affatto abbandonata, è ancora felicemente tra noi e risuona nelle nostre vite, oggi più che mai. Evidentemente il linguaggio abortito di cui sopra è stato riciclato per altri fini.
Ma a che ci serve un linguaggio vago? In fondo, una certa dose di vaghezza viene conservata anche nei linguaggi naturali: o domani verrà anch'essa espulsa oppure ha una funzione sua propria. In genere si opta per questa seconda ipotesi.
Se esiste una funzione propria della vaghezza allora l'attività musicale puo' essere considerata un modo per allenarci ad espletarla.
C'è chi sostiene che la vaghezza abbia la funzione di innescare una "ricerca comune". Esempio triviale: quando sono assetato di pettegolezzi butto lì qualcosa a "chi-so-che-sa-anche-se-non-so-cosa-sa". Si tratta di un'esca vaga giusto per indirizzare il discorso visto che nemmeno io so di preciso cosa potrebbe farmi sapere l'interlocutore. Costui, magari perché pensa che io sappia già qualcosa, prende la palla al balzo e parla (o sparla). Io a mia volta non resisto e aggiungo il mio mattoncino alle informazioni parziali che lui fornisce. Risultato: grazie all' innesco della vaghezza prima eravamo due persone male informate ora siamo due persone molto più informate dei fatti.
C'è anche chi sostiene che la vaghezza serva per produrre mezze verità. Un modo per limitare i danni senza mentire apertamente compromettendo la nostra autorevolezza. Dio sa quanto sono utili le mezze verità per convivere. In questo caso la vaghezza sarebbe al servizio della coesione sociale. I secchioni che hanno studiato la teoria dei giochi sanno quanto serva al bene pubblico la cosiddetta “conoscenza comune” (gli altri vadano su wikipedia): per minimizzare i morti quando scoppia un incendio al cine nulla di più utile allo sgombero che una voce autorevole disposta a raccontare mezze verità al megafono (tipo: “tranquilli, nulla di grave, andrà tutto bene…”).
natuu
Le funzioni della musica
Ecco allora sintetizzata una possibile funzione della vaghezza: facilitare la ricerca di gruppo e la coesione del gruppo.
Ma la musica si esercita sulla vaghezza producendosi in virtuosismi: la semplice collaborazione diventa comunione e la ricerca materiale diventa ricerca di senso, cosicché la "comune ricerca" puo’ trasformarsi in "ricerca di comunione".
In altri termini: nel linguaggio naturale le posizioni sono asimmetriche, chi parla è attivo, chi ascolta è passivo. Chi parla possiede il significato e lo comunica a chi ascolta, che si limita a riceverlo. Nel linguaggio musicale  invece l'esito finale, il significato, è come se dipendesse sia dall'attivismo di chi "parla" che da quello di chi ascolta. I due interlocutori agiscono in comunione.
natu
La musica è un fenomeno
Per realizzare una comunione tra persone bisogna fare appello a cio' che le lega.
Cosa hanno in comune due uomini? Direi, l'interiorità, la coscienza; qualcuno parlerebbe più propriamente di anima. In fondo è cio’ che ci distingue dagli altri animali.
Bene, per ricercare una comunione con il nostro prossimo dobbiamo entrare in simpatia con la sua anima e, per quanto detto prima, la musica ci aiuta in questo.
Importante è notare che l'anima dell'altro non puo' essere conosciuta attraverso una descrizione. Io che scrivo potrei essere un robot e non ci sarebbe nessuna descrizione oggettiva di me stesso che possa smascherare questa mia natura. E' solo vivendo con me che puoi, al limite, scoprire che non lo sono, che posseggo un'anima. E' solo grazie all'esperienza comune che puoi capire chi sono veramente.
Lo stesso vale per la musica, descriverla non serve a comprenderla, è necessario sperimentarla. Un sordo non comprenderà mai nulla della musica, anche di una musica di cui sa tutto, anche di una musica che potrebbe suonare alla perfezione. Non potendola sperimentare è impedito nella conoscenza poiché il senso profondo della musica emerge in modo indipendente dalla sua struttura, ovvero da cio’ che si può descrivere e che il sordo puo’ comprendere.
Per questi motivi la musica è un fenomeno: mentre gli oggetti sono conosciuti attraverso le descrizioni oggettive, i fenomeni sono conosciuti solo attraverso esperienza diretta.
Entrando in contatto con la musica noi sentiamo aleggiare un'anima ora gioiosa, ora ansiosa; ora in attesa, ora euforica; ora frustrata, ora speranzosa... Comunque un'anima affine alla nostra perché quella gioia è la nostra gioia, la riconosciamo evocando le nostre esperienze personali; quell'ansia è la nostra ansia, la riconosciamo evocando le nostre esperienze specifiche. Eccetera. Solo un uomo puo' avere accesso e comunicare quel sentimento di gioia, o di ansia, o di euforia, o di speranza, o di attesa.
Ecco allora che si realizza una comunione: quel solipsismo radicale che mi impedisce di provare attraverso il linguaggio naturale che non sono un robot, è vinto dalla musica. Attraverso la musica ho la prova di essere un uomo e di essere in compagnia di altri uomini.
natur
La musica e la bellezza
Nel momento in cui sento la mia umanità attraverso la musica, nel momento in cui attraverso l'ascolto sento la compagnia di un mio simile, nel momento in cui stabilisco questo cruciale contatto, sperimento la bellezza.
Non ci sono musiche belle, la bellezza è qualcosa che si manifesta dentro di me. La bellezza non è una proprietà dell'oggetto artistico ma un'esperienza personale: la posso vivere anche guardando un tramonto, o una ragazza.  Senz'altro ci sono musiche più funzionali a produrre queste esperienze ma anche qui avventurarsi in descrizioni oggettive sarebbe temerario visto che al mondo esistono personalità tanto diverse tra loro.
I sette autori di riferimento
Sulla musica come istinto: Edgar Willems.
Sulla musica come arma contro i dinosauri: Joseph Jordania.
Sulla musica come linguaggio abortito: Steven Pinker e Daniel Sperber.
Sulla vaghezza come specifico della musica: Vladimir Jachelevitch.
Sulla funzione della vaghezza per la ricerca comune: Bart Lippman.
Sulla funzione della vaghezza per la coesione sociale: Robert Aumann.
Sulla musica come fenomeno: Roger Scruton.
Foto
Sono del 74enne Arno Rafael Minkkinen, uno specialista della fusione uomo/natura.



L'orecchio musicale del bambino di Sara Pezzotti

Il b è musicale fin dalla nascita
Attratto dai suoni ha un attitudine un dono musicale
Nel b la musica è un istinto
Timbro. Identità.
La voce della mamma e del papà.
Ritmo. Fisiologia. Dinamismo. Movimenro. Energia.
Ritmo. Lunghezza delle note. Parlare.
Misura. Accenti. 3\4 ecc. Respirazione.
Tempo. Metronomo. Camminare.
Dicisione. Raddoppi. Cuore.
Melodia. Affetti e comunicazione. Relazione.
Melos canto. Relazione tra suoni. Resta in testa. Si fissa.
Il b esplora la voce. Nel parlare riproduce la melodia. Il baby talk. Lallazioni. Autoripetizione. Voce e melodia.
Con la melodia stabiliamo un contatto col bimbo.
Armonia. Intelletto. Ordine.
Armonia. Proporzione. Ordine.
Armonia. Dominante e tonica.
Macchie do roschrach. Guarda le nuvole e dimmi cosa vedi. Lo scienziato davanti all universo.
Ogni suono contiene gli armonici.
Conclusione: la musica è espressione della mia umanità.
Gli strumenti didattici sono il canto e il corpo in movimento.
XXXXXIMHOXXXX
la musica si appella ai nostri istinti ma senza specificare.
Il ritmo ci ricorda il movimento. Ma quale movimento?
La melodia ci richiama le relazuoni? Ma quale relazione?
Il timbro richiama l identità. Ma chi?
L armonia rinvia ad un ordine. Ma quale?
Conclusione: la musica è un linguaggio grezzo. Il linguaggio naturale fa le stesse cose in modo più preciso.
Ma che ce ne facciamo di un linguaggio vago? È solo propedeutico ad un linguaggio sofisticato?

Plastic Bags Are Good for You di Katherine Mangu-Ward


Plastic Bags Are Good for You di Katherine Mangu-Ward
  • un miracolo tecnologico da nobel: tanto sottili quanto resistenti
  • dopo di loro basta borse basta carta
  • 2007: parte la proibizione che presto diventerà una guerra. ma è giustificata?
  • ostruiscono le fogne? eppure costituivano solo lo 0.6% della spazzatura visibile.
  • soffocano gli animali marini? la seria minaccia è asserita da studi vecchi e improbabili
  • e l'effetto serra? e l'impronta biologica? per compensarla la carta deve essere usata 11 volte il cotone 131 volte. e questo postulando che la plastica non venga riutilizzata
  • e il riciclo? occupano poco spazio, il materiale di base con cui sono costruite è minimo.
  • l'igiene delle borse riutilizzabili è dubbia a dir poco
conclusioni

giovedì 5 novembre 2015

The needless complexity of academic writing di Francois Schnell


The needless complexity of academic writing di Francois Schnell
  • negli usa esiste un onlus: center for plain language
  • esiste anche una legge: plain writing act
  • proposta: che i ricercatori presentino i loro lavori su twitter con l'uso di emoji
  • ig nobel: se scrivi semplice sei più intelligente.
  • gli intellettuali di solito non pensano al pubblico ma parlano a tra loro
  • se vivono in un mondo sussidiato come la scuola questo è ancora più vero
  • gli intellettuali vogliono escludere gli outsider
  • gli intellettuali vogliono mostrare i muscoli
  • gli intellettuali vogliono tenere in allenamento il loro cervello rimanendo immersi nella complessità, anche quando è inutile farlo
  • gli intellettuali vogliono tener nascosta la pochezza delle loro idee
continua



Il giovane ricco

Gesù disse al giovane ricco di dare. Con queste parole pone un dovere. Perché non disse ai poveri di prendere? Avrebbe anche potuto dire loro così? Perché no?

Etica della redistribuzione di Bertrand de Jouvenel

Etica della redistribuzione di Bertrand de Jouvenel
  • Bdj privilegia le premesse etiche ai disincentivi
  • I sentimenti di colpa dei privilegiati
  • L invidia degli ultimi.
  • Il cfr interpersonale delle utilità è impossibile e insensato.
  • Se l esigenza è così sentita xchè se ne occupa lo stato?
  • Un ceto in espansione: i professionisti della r.
  • Un beneficio per i più poveri o per i burocrati.
  • R nn è socialismo x cui r deriva da un amore fraterno
  • Contraddizione socialismo: disprezzo dei beni ma stretta regolamentazione.
  • R nn è assistenza primaria ma si basa su tesi egalitariste. La prima deriva dallo scandalo della povertà.
  • Gesù al giovane ricco: devi dare. Non disse mai ai poveri: dovete prendere.
  • La fonte biblica: il giubileo
  • Il prototipo: la redistribuzione delle terre. Si r il capitale nn il reddito.
  • Due premesse dubbie: 1 la dis è un male di x sè e 2 deve occuparsene lo stato.
  • Obiezioni
  • 1 il feliciometro nn esiste
  • 2 se esistesse le conseg morali sarebbero disastrose
  • 3 implica centralizzazione e burocrazia
  • 4 ci sono problemi di conoscenza. Dove sta l equilibrio di rawls.
  • I penalizzati: la famiglia: è spiazzata
  • La f è un intralcio poichè al suo interno avviene una r in aggiunta che sconvolge i piani.
  • La famiglia nn come agenzia educatrice ma come addetta al mantenimento.
  • Penalizzati: i volontari e il gratuito. Ma la civiltà dipende da qs atteggiamento mentale.
  • Tesi: r esiste x legittimare le burocrazie.
continua

Why and how we care about inquality di John Cochrane

Why and how we care about inquality di John Cochrane
  • Soluzione da sinistra: confischiamo ai ricchi.
  • Inconveniente: nn ci sono abbastanza ricchi.
  • Premessa: la diseguaglianza d è un male in sè
  • È più facile sostenere che d sia sintomo di altri problemi.
  • Ammissione: la d è aumentata. E allora?
  • Istruzione? C è istruzione e istruzione.
  • Droga criminalità isolamento
  • Gli usa hanno un problema ma ha poco a che fare coi supericchi. Vedi murray.
  • Mulligan: i sussidi sono il problema più che la soluzione.
  • Il grande livellamento:
  • Reddito donna/uomo
  • Reddito tra paesi
  • Xchè concentrarsi sull 1?
  • Anche il consumo si è livellato: bill gates e versailles.
  • Stiglitz: la diseguaglianza porta all imitazuone dei super ricchi con effetti disastrosi
  • Allora vietiamo tutti i film violenti.
  • Altro problema: i ricchi risparmiano troppo
  • Ma il risparmio nn è un problema!
  • Altro argomento: d è fonte di instabilità politica
  • La storia smentisce qs paura
  • Altro argento: ricchezze eccessive comprano la politica
  • Domanda: come coltivate preoccupazioni del genere e al contempo chiedete più governo?
  • Josh rauh: le megaricchezze sono oneste.
  • La d è una parola d ordine. Farla risuonare prelude alla rapina.
  • Ma xchè d è in cima all agenda politica?
  • Xchè nn si vuole parlare dei fallimenti del passato x riproporre soluzioni analoghe.
  • Nn abbiamo soluzioni x d ma x fortuna d nn è un problema. Abbiamo invece soluzioni x la prosperitá: proprietà rule of law libertá politica ed economica un governo decente che si occupi delle infrastrutture
continua