NASCITA DEL WOKE (un'ipotesi alternativa)
La letteratura sul potere manageriale offre ipotesi originali. Illustro con un esempio stilizzato: diversi anni fa, presso l'Università X, un gruppo di donne docenti, dipendenti e studenti era arrabbiato perché, a quanto pare, l'università pagava le donne meno degli uomini e i posti di lavoro ricoperti da donne avevano stipendi inferiori rispetto a lavori analoghi con competenze simili ricoperti da uomini. Quando questo gruppo ha fatto pressione sull'università, la risposta amministrativa è stata brillante ed efficace, del resto in linea con la classica gestione del potere. E l'università come ha reagito? Bè, ha istituito un Comitato sullo Status delle Donne, ha dato al comitato un po' di cancelleria, un budget e una modesta quantità di spazio per metterci una scrivania - in breve, legittimità e qualche minima risorsa - e ha detto al comitato di studiare i fatti e di formulare delle raccomandazioni. Questa mossa ha cooptato efficacemente l'opposizione, facendo sì che dei potenziali rompipalle diventassero parte dell'università e si sentissero meno estranei ad essa. Di solito, la forza delle richieste diminuisce e presto le persone si preoccupano del bilancio della commissione per l'anno successivo quasi quanto della condizione delle donne nel campus. In questo modo trasformi i rompiballe in quasi-alleati che si preoccupano se "ce n'è per tutti", o perlomeno in persone che non ti ostacolano più di tanto, attraverso un allontanamento strategico, ovvero facendo in modo che abbiano un lavoro migliore in un altro posto dove non saranno sotto i piedi. E' chiaro poi che l'onda woke ha tracimato dal contenitore predisposto che una simile strategia prevede, quaesto è il motivo per cui i rappresentanti più efficaci ce li siamo già ritrovati all'interno delle amministrazioni di aziende e università. Spiega anche perché molte aziende tanto premurose di istituire questi uffici abbiano fatto immediatamente retromarcia non appena le "vibrazioni" sono cambiate.