martedì 18 marzo 2025

 ALLE RADICI DELL'INDIGNAZIONE

Tra i nostri antenati sono sopravvissuti solo i paranoici, quelli che vedevano pericoli ovunque. Questo si spiega con il fatto che, in effetti, i pericoli c’erano davvero. Da loro abbiamo ereditato la paranoia, ma nel frattempo ci siamo liberati progressivamente di gran parte dei pericoli.
Un cervello del genere, privo di predatori nei paraggi, continua a lanciare allarmi a getto continuo: non sa fare altro. Il problema è che oggi questi allarmi riguardano pericoli sempre più incerti (fascismi, razzismi, sessismi, ambientalismi, islamofobia, omofobia, transfobia...).
Alla fine funziona così: se il pericolo è reale, lo denunciamo. Se invece non è riconosciuto dagli altri, ci indigniamo. Il pericolo in sé passa in secondo piano: la vera battaglia diventa quella per il diritto di sentirsi vittime. Lo scandalo, alla fine, è l’altra parte che non riconosce il nostro pericolo preferito.
E così, senza più predatori da combattere, finiamo per sbranarci tra noi.