La lotta con l'Angelo.
Nathaniel Hawthorne ha detto di Herman Melville: “non può né credere, né sentirsi a suo agio nella sua incredulità; ed è troppo onesto e coraggioso per non provare a fare l'uno o l'altro". Nella misura in cui corrisponde a questa descrizione, mi chiedo come giudicare Melville.
Anche Kierkegaard aveva fede nel Dio del cristianesimo, ma questa fede non era il tipo di fede che risulta da un'attenta analisi o da una ponderazione degli argomenti a favore e contro l'esistenza di Dio. No, per Kierkegaard la fede era separata e persino opposta alla ragione. Un tipo così puo' credere a giorni alterni. Mi chiedo se sia questa la "lotta con l'Angelo".