venerdì 12 gennaio 2018

Intelligenza artificiale e apocalisse

Intelligenza artificiale e apocalisse

Se chiedo al mio servo-robot-superintelligente di rendermi felice, quello potrebbe anche aprirmi la scatola cranica, espiantarmi il cervello e metterlo a mollo in una vasca contenente soluzioni chimiche atte alla conservazione, dopodiché procedere all’impianto di elettrodi in grado di stimolare la aree “della felicità”. 
Oppure potrebbe fare l’upload della mia mente su un computer e somministrarmi l’equivalente digitale di una droga.
Veramente io non intendevo quello quando ho dato il mio ordine. Ma il compito del servo-robot-superintelligente non è quello di “capire”, bensì quello di “eseguire”.
Ma per eseguire devo “capire”! Certo, peccato che il concetto di “capire” è ambiguo, non puo’ essere codificato e trasmesso ad un robot. Nemmeno noi sappiamo esattamente cosa significa “capire”.
Sant’Agostino diceva di sapere cos’è il tempo, ma solo quando non ci pensava. Appena ci pensava, le sue sicurezze svanivano. Purtroppo i concetti ambigui e non trasmissibili al “servo” sono molti: “felicità”, “buon senso”, “soggetto”, “coscienza”, “certezza”, “realtà”… Purtroppo si tratta di concetti cruciali, e questo crea problemi.
Se chiedo al mio servo-robot-superintelligente di farmi sorridere, quello potrebbe paralizzare i miei muscoli facciali in modo da far apparire un mostruoso sorriso sul mio volto.
Se gli dico che non deve osare toccare la mia faccia, quello interviene sul cervello. E’ una spirale infinita in cui ci si rincorre.
Ogni obbiettivo, per quanto fissato con cura, ha realizzazioni perverse inattese: è praticamente impossibile anticipare le azioni di chi è più intelligente di noi, altrimenti saremmo più intelligenti di lui.
Non c’è modo di avere garanzie.
Se gli chiedo di valutare l’ipotesi di Riemann, quello puo’ trasformarmi interi pianeti in computer fisici combinando disastri inenarrabili.
Magari il servo-superintelligente ha dei moduli che gli inoculano un senso di colpa. Potrei dirgli di perseguire l’obbiettivo assegnato in modo da non provare sensi di colpa. E quello ubbidisce  estirpando da sé i moduli disegnati per produrre senso di colpa. Metto una toppa, e quello escogita una scappatoia.
Se gli chiedo di massimizzare il numero di graffette da produrre, quello puo’ trasformare il pianeta terra in una graffetta unica utilizzando tutte le molecole, anche quelle dei nostri corpi.
Potrei dirgli di produrne 1 milione!?
Lui ne produce un milione, poi le conta per essere certo che siano 1 milione, poi le riconta, poi, per aumentare la certezza che siano esattamente 1 milione, chissà quali strategie perverse si inventa.
Il concetto di “certezza” è estraneo agli esseri razionali poiché per la ragione esistono solo probabilità: la certezza è solo un limite che tende ad infinito.
Potrei dire di produrre 1 milione di graffette con certezza del 95%. Ma come avere la  certezza che la probabilità è del 95% è stata raggiunta? Siamo punto e a capo. Nei suoi tentativi dovrebbe fermarsi secondo buon senso ma il “buon senso” non puo’ essere ricompreso nel suo codice sorgente.
E se diamo un limite di tempo? Possiamo agire anche così nella consapevolezza che questo ordine non esclude affatto l’adozione di strategie perverse.
Se dò al mio servo-robot-superintelligente obbiettivi di ordine scientifico quello comincia a fare esperimenti. Per fare esperimenti occorrono delle cavie. In molti casi, quanto più le cavie sono simili all’uomo e quanto più l’esperimento è su vasta scala, tanto più sarà informativo. Le cavie utilizzate dal servo-robot-superintelligente saranno praticamente identiche all’uomo, forse saranno “cose” che per noi sono uomini a tutti gli effetti, la scala dei suoi esperimenti sarà poi vastissima. Insomma, forse i suoi esperimenti avranno come esito genocidi molto più crudeli ed estesi di quelli che abbiamo conosciuto nella nostra storia precedente.
Anche qui: inutile ordinare che negli esperimenti non possono essere sacrificati soggetti morali poiché il concetto di “soggetto morale” non puo’ rientrare nel suo codice sorgente, si tratta di un concetto ambiguo, per quanto essenziale.
***
E’ un problema. E’ un problema che comporta un “rischio esistenziale”, ovvero un rischio di estinzione per la nostra specie.
Si chiama “problema del controllo”.
Devolviamo moltissime risorse al problema del “riscaldamento globale” e pochissime al “problema del controllo”, questo nonostante ci dicano che i “servi-robot-superintelligenti” siano alle porte. Ma questo è un altro problema.
L'immagine può contenere: una o più persone

8. Il potenziale distruttivo dell'intelligenza artificiale

Non esiste una connessione tra intelligenza e valori morali.

La Mancata connessione introduce rischi di esistenziale nel progetto intelligenza artificiale.

Monopolio più ortogonalità uguale rischi esistenziali.

Nell'essere super intelligente tuttp Può diventare strumento. Può diventare effetto non intenzionale.  Anche altri esseri umani possono essere visti come collezione di atomi da sfruttare.

Concetti vaghi quanto ovvi come coscienza, realtà e soggetto non possono rientrare nel codice sorgente.

Idea. Possiamo guardare una roba dopo averlo testata in condizioni di sicurezza.

Errore, comportarsi bene durante il test e male dopo è una strategia intelligente. Quindi disponibile agli esseri di cui stiamo parlando.

Accusa alle cassandre. Le grandi svolte vocale di un tempo non sono sfociate in catastrofi. Replica. Non estrapoliamo dal passato, viviamo una condizione unica.

Stupidità un pericolo. L'intelligenza è meno pericolosa Ma la superintelligenza è ancora più pericolosa. Il tradimento devo essere super intelligente. Comportarsi bene per un po' per colpire duro più tardi.

Possibile obiettivo, rende felice lo sponsor. Proseguimento, estrarre il cervello dalla scatola cranica dello sponsor e impiantare gli elettrodi della felicità. La coscienza Infatti è un concetto non disponibile per i robot super intelligenti.

Possono essere escogitate strategie inattese per soddisfare gli obiettivi fissati dal programmatore.

Obiettivo, Fammi sorridere. Strategia perversa, paralizzare i muscoli facciali dello sponsor affinché tu sia l'apparenza di un sorriso.

Obiettivo, Fammi sorridere senza interferire direttamente con i miei muscoli. Realizzazione perversa, stimolare parte della corteccia cerebrale al fine di produrre un sorriso apparente.

Mai parlare al nostro servo super intelligente in termini di soddisfazione personale. Lui non sa cos'è la coscienza umana. Quindi non sa cos'è la felicità umana. È un problema difficile farglielo sapere.

Strategia per renderci felici in modo perverso, fare l'upload delle nostre menti su un computer e somministrare l'equivalente digitale di una droga.

Noi non intendevamo quello? Ma il compito del nostro servo intelligente e di soddisfarsi non di capire quello che avevamo da dirgli. Anche il concetto di capire è ambiguo.

Possiamo sfruttare il senso di colpa? Esempio, agisci secondo le direttive ma in modo da evitare ogni senso di colpa. Realizzazione perversa, estirpare dal modulo cognitivo ogni presenza volta a produrre senso di colpa.

Super intelligente è talmente creativo che noi non possiamo prevedere i suoi sforzi. Non possiamo prevedere i mezzi che userà per perseguire gli obiettivi che abbiamo posto.

Obiettivo: valutare l'ipotesi di riemann. Realizzazione perversa, trasformare il sistema solare in un computer fisico inclusi gli atomi tutti gli esseri viventi. Obiettivo, produrre più formati possibili. Trasformare il pianeta terra in una massa di fermagli.

Questi sono problemi tipici una volta che al robot vengono dati fini aperti. Ma come Vedremo i figli non possono essere altro che aperti.

L'attività di ogni essere razionale è infinita. Non c'è ragione per cui un essere super intelligente la termini o si ponga alcun limite. Sicurezza in termini bayesiani è un limite che tende ad infinito.

Se dico servo super intelligente di fare un certo numero limitato di fermagli lui lo produtrà, poi le conterà e poi per essere più sicuro di aver raggiunto quel numero chissà cosa si inventerà. Quel che infatti noi approssimiamo con il concetto sicurezza è solo qualcosa di legato al buon senso e non può essere formalizzato. La probabilità di errore non è mai vero. La probabilità di successo non è mai cento per un essere super intelligente.

E se poniamo obiettivi soddisfacenti anziché massimizzazione? Per esempio fare fermagli tra 999000 e un milione? Falliremo allo stesso modo e per le stesse ragioni di prima.

E se fissiamo delle probabilità? Per esempio per seguire un certo fine con una probabilità del 95%? Non c'è garanzia che il servo super intelligente persegue la probabilità del 95% nel modo in cui noi umani lo intuiamo. L'intuizione deve essere formalizzato per passare a Sergio Ma questo non è possibile.

Anche il concetto di soggetto morale è difficile da descrivere. Che differenza c'è tra un uomo come un uomo artificiale? Il soggetto morale?

Spesso conosciamo le cose attraverso esperimenti mentali o reali con cavie. Quanto più Le Cavie sono simili a noi, tanto ti l'esperimento informativo. Cosa considerare cavia? Il servo super intelligente potrebbe fare esperimenti che hanno Come esito dei veri propri genocidi. Non c'è modo di fermarlo perché non c'è modo di spiegarti la differenza tra un uomo vero un uomo artificiale.

giovedì 11 gennaio 2018

La Chiesa è soggettivista?

La Chiesa Cattolica ha una morale soggettivista?

Non sarebbe un disonore. Cartesio e Kant erano fieri soggettivisti ed erano anche dei grandi filosofi morali.

Tra soggettivismo e relativismo c'è un legame storico ma non logico, questo è sempre meglio precisarlo.

Il fatto che la Chiesa insista molto sul concetto di "natura" depone forse indirettamente a favore del suo soggettivismo.

Vediamo perché.

Noi e le api vediamo i fiori in modo diverso. loro hanno una visione puntinata, noi uniforme. Chi ha ragione?

Risposta: entrambi. Ognuno segue la sua natura e "vede" di conseguenza.

Non ha senso dire che le api "si sbagliano".

Se il soggetto è fedele alla sua natura è nella verità. La verità è essenzialmente armonia, in questo caso.

Insomma, è il concetto di natura che coniuga soggettivismo e verità.

Perché mai la Chiesa dovrebbe insistere tanto sul concetto di natura se poi non è soggettivista?

Cervelli, non stomaci

Il fatto non è che ricchezza e popolazione crescano insieme.
Questo lascerebbe in campo comunque due ipotesi antitetiche: 1) la popolazione cresce perché ci sono più risorse da consumare, oppure 2) le produzione di ricchezza cresce perché ci sono più cervelli e quindi più idee innovative su come produrre.
Il fatto è che popolazione e ricchezza PRO CAPITE crescano insieme.
Questo spazza via la prima ipotesi per lasciare campo libero alla seconda.
Non siamo stomaci ma cervelli.

Nessun testo alternativo automatico disponibile.

Popolazione e ricchezza pro-capite crescono insieme.
Malthus sconfitto.
Siamo cervelli, non stomaci!

Diseguaglianze sopravvalutate?

Le diseguaglianze di reddito sono cresciute?

Sembrerebbe di sì. Ora sembra però molto meno di quanto si credeva. Non si è tenuto conto di tre fattori.

1) Tasse sui ricchi. Negli anni '80 Reagan abbassò le tasse ai ricchi, la cosa ha avuto conseguenze: prima gli utili aziendali venivano reinvestiti in azienda alzando il valore delle azioni (possedute dai ricchi, ovviamente), dopo il taglio fiscale vennero invece distribuiti o destinati ai mega stipendi dei manager. Nella sostanza cambia poco, senonché solo la seconda modalità viene registrata dal calcolo delle diseguaglianze.

2) Matrimoni. In questi anni le persone sposate sono diminuite di molto, ma non tra i ricchi. Poiché i redditi considerati nel calcolo delle diseguaglianze sono quelli familiari, la cosa ha un peso.

3) Contributi. Tra i redditi dei non ricchi dovrebbero essere ricompresi benefit come l'assicurazione sanitaria e pensionistica (contributi).

Rimettendo a posto le cose le diseguaglianze di reddito non aumentano di molto rispetto al passato.


3. Internet cambierà tutto?

Difficile misurare la produttività di internet.

Molti dilettanti in giro. In fondo anche Mark Zuckerberg è un dilettante. In questo c'è un collegamento con la vecchia di rivoluzione industriale.

Buona per curiosi annoiati. Meno per i lavoratori.

Avete notato che tutto è gratis. Ciò significa che si guadagna poco.

Produzione mentale. Un Tweet ha un valore mentale. Ci si arricchisce livello di gioia, emozioni, suspans. Dimensione mentale non materiale.

Dobbiamo essere ottimisti quando parliamo di felicità e pessimisti quando parliamo di fatturato. L'innovazione non è cessata ma ha preso nuove forme.

Ci sono anche i canali tradizionali di ricavo come per esempio la pubblicità la vendita dei libri di Amazon il riciclo di beni di ebay.

La qualità pubblicitaria è migliore poiché mirata.

Non ci condiziona moltissimo e ci sfrutta economicamente pochissimo.

I benefici di Internet sono distribuite in base alle nostre capacità cognitive. Internet di un bene pubblico ma non tutti possono valorizzarlo.

Navigare sul web diminuisce pil. Molti lavoratori perdono. Così.

I tradizionali settori dell'economia ad alto valore aggiunto stanno subendo un declino.

Non genera molto lavoro. Almeno in confronto alle precedenti rivoluzioni tecnologiche.

Posto di lavoro su internet è gratuito il lavoro è fatto degli utenti.

Tutti Sanno cos'è Twitter ma pochi lo usano.

Livelli occupazionali. Google 20000
Facebook 1700. / 2400. Twitter 300

Molto lavoro è svolto della le macchine e non  da essere umani.

Una delle ragioni per la jobless recovery

Sul mercato del lavoro si realizza uno spiazzamento delle competenze.

Sintesi: più divertimento, meno fatturato. Lavori meno pagati ma più interessanti

Fuga dal materialismo.

La decrescita felice l'ha realizzata il web: più divertimento, meno fatturato e fuga dal materialismo.

Livelli occupazionali dei colossi di internet:

Google 20.000

Facebook 1700

EBay 16400

Twitter 300.

Chiamali colossi !!

Più che altro lavorano le macchine e  - gratis - gli  utenti.

mercoledì 10 gennaio 2018

Misure per diventare un paese innovativo

Global Index of Innovation Guarda come È collocato in questa classifica il tuo paese.

limitare sistema dei brevetti. Trovare delle alternative come per esempio i premi.

Pagare meglio gli insegnanti e in cambio creare competizione e flessibilità nella scuola.

Meno gente all'università. Disincentivare le facoltà umanistiche e incentivare le scuole professionali.

Incoraggiare l'emigrazione di soggetti scolarizzati.

Meno spesa sociale e più spese di ricerca.

Meno regole specie sul rischio da innovazione.

Globalizzazione. Il motto deve essere un'idea, un mondo, un mercato.

Il nostro mondo ha molte sfide davanti. Occorrono molte soluzioni. L'innovazione e la soluzione universale.

I topi di Harvard

I topi sono strumenti scientifici fondamentale per la ricerca poiché condividono il 95% del loro genoma con l'uomo.

Jackson laboratory nel Maine è un deposito titoli di cui si servono da tutti i centri di ricerca del mondo

Ci sono topi di tutti i tipi, Topi ciechi, topi sordi, topi al cancro e anche topi con deficit di attenzione. Si può ordinare di tutto.

Nel 1988 Harvard e la DuPont brevettano un nuovo tipo di topo l' onco topo. Il primo animale brevettato.

La ricerca sul cancro dipendeva molto dal oncotopo Ma qualsiasi ricercatore doveva pagare Harvard per poter mettersi all'Opera e rendere la sua ricerca disponibile alla dupont.

Dopo che il brevetto di Harvard aumentato la ricerca nel settore aumento del 50%.

Morale. Il prefetto non è uno strumento adeguato quando lo si applica agli strumenti di ricerca. E nemmeno quando lo si applica i settori dove l'innovazione cumulativa ovvero avviene perlopiù su innovazione precedenti.

La abolizione di un brevetto porta ad una perdita per l'azienda brevettante che però guadagna la possibilità di accedere ad altri brevetti ora disponibili

Isaac Newton ha detto di poter guardare lontano perché era sulle spalle di giganti, e se avesse dovuto pagare per stare lì ci sarebbe salito ugualmente?

Tassare i salvavita

Gentiloni tartassa la sigaretta elettronica. Praticamente un salvavita.

Avanti così.

Viviamo pur sempre in un mondo in cui ogni giorno ci sono 217.000 poveri in meno :-) https://ourworldindata.org/

3. L 'asta delle mogli

Inghilterra. 1700/1800. Vendere  la moglie all'asta è pratica comune.
Principio. I potenziali guadagni derivanti dal commercio Non restano sempre potenziali.
Regole dell'asta? Le stesse del bestiame. Unica eccezione il diritto di veto della merce venduta.
Pubblicità nei giornali locali. Patate le virtù della merce.
Compresi anche in natura. L'alcol era molto utilizzato.
Le donne vendute sembravano soddisfatte. Volevano uscire dal vecchio matrimonio. Spesso i mariti erano uomini spregevoli, ubriaconi e misantropi.
Perché l'asta? Perché i divorzi erano difficili, Specie per le donne. Inoltre le donne non potevano stipulare contratti o disporre di proprietà.
Matrimonio lui poteva picchiare lei nei limiti della ragione. Le relazioni sessuali erano dovuto a richiesta di lui. Suo dovere era provvedere al supporto di lei.
La condizione di nubilato non era nemmeno tenuto in considerazione. Le prospettive di impiego di una Nubile erano deboli, lo stipendio molto basso.
Sono toglie che la il matrimonio per amore fosse comune.
Divorzio consentito solo per crudeltà o minaccia della vita. Nei fatti lui poteva lasciare lei ma lei non poteva lasciare lui. Occorreva un atto del parlamento. Il costo del processo era enorme e per lei gli ostacoli erano enormi.
Funzione pratica dell' asta. Consentire alle donne infelici di uscire dal loro matrimonio.
Teorema di Coase applicato indirettamente. Lei non poteva disporre di risorse Insomma volevo delle risorse di un terzo
Orazio e Aida sono marito e moglie, Carlo e l'amante di lei.
Orazio ama Aida con un sentimento quantificabile in cinque.
L'amore di Aida verso Orazio è quantificabile in - 7.
L'amore di Carlo verso Aida è quantificabile in 6.
L'amore di Aida verso Carlo e quantificabile in 1.
Carlo compra Aida come moglie offrendo 5,5.
Orazio beneficia di 0,5, Carlo beneficia di 0,5 e Aida beneficio di 8. Tutti sono più contenti.
Vendite all'asta delle mogli migliorava il Welfare delle mogli.
Chi comprava? Spesso l'amante. Per questo molti affari si concludevano senza asta pubblica.
Quando finisce il fenomeno? Quando cambiano le leggi. Quando diventa più facile per lei disporre dei suoi averi e quando le prime norme sul divorzio vengono introdotte.
Vendita all'asta non è legale Ma viene tollerata. I coniugi diventano bigami di fatto ma nessuno ci fa caso.
Lezione, il proibizionismo non lascia fatto inerti parte. Il divieto di divorzio viene ho girato con le aste.

***
Orazio e Aida sono marito e moglie, Carlo è l'amante di lei.
Orazio ama Aida con un sentimento quantificabile in 5.
L'amore di Aida verso Orazio è quantificabile in - 7.
L'amore di Carlo verso Aida è quantificabile in 6.
L'amore di Aida verso Carlo è quantificabile in 1.
Carlo compra Aida come moglie offrendo a Orazio 5,5.
Orazio beneficia di 0,5, Carlo beneficia di 0,5 e Aida beneficia di 8. Tutti sono più contenti.
Nell'Inghilterra tra XVIII e XIX secolo la vendita all'asta delle mogli era comune. Avveniva con le stesse regole del bestiame, unica eccezione: il diritto di veto della merce venduta.
Era un modo per consentire alle donne infelici di uscire dal matrimonio.
Ma non potevano divorziare? No, di fatto la donna non poteva divorziare.
Ma non poteva pagare direttamente lei? No, la donna sposata non disponeva di beni e non aveva la capacità giuridica di concludere contratti.
Ma non poteva scappare? No, a quel tempo la donna sola aveva scarsa possibilità di sopravvivenza, era considerata una lavoratrice debole e inaffidabile, cosicchè il suo stipendio era molto inferiore a quello dei mariti.
Fortunatamente, l' istituto della vendita all'asta garantiva un welfare anche alle mogli infelici.

martedì 9 gennaio 2018

Controlla con l’istruzione!


Controlla con l’istruzione!


L’istruzione è forse la variabile più importante nella ricerca sociale. Ogni volta che leggo uno studio mi chiedo: è stato neutralizzato l’effetto dell’istruzione? In caso negativo diffido di qualsiasi conclusione.
Ma attenzione, le cose non sono così lineari. Mi spiego meglio.
***
Se una persona è più istruita di un’altra, ha più probabilità di essere atea. E’ un fatto.
Cio’ non significa affatto che i paesi più istruiti siano anche i più atei.
Se una persona è più istruita di un’altra, ha più possibilità di votare a sinistra.
Cio’ non significa affatto che i paesi più istruiti tendano a sinistra.
Se una persona è più istruita, ha più probabilità di recarsi al seggio e votare.
Ma i paesi con istruzione media superiore alla media hanno una partecipazione al voto inferiore alla media.
In altri termini: non conta l’istruzione ma l’istruzione relativa.
***
A questo punto è lecito chiedersi: ma perché chi è relativamente più istruito dovrebbe essere “di sinistra, ateo e fedele al voto”? I motivi sono vari e hanno ben poco a che fare con il sapere.
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La riforma dell'economista

Il mantra degli economisti sul fisco: allarga la base, abbassa la progressività.

Per la crescita il livello di tassazione non conta, conta la tassa marginale. Non serve tagliare le tasse, serve tagliarle al margine.

Quando il margine penalizza si scelgono scuole più facili, non vale la pena di guadagnare di più

tre modi per ottenere le stesse entrate: trova la differenza!: 

La linea verde è la tassa ideale: sulla natura (esistenza) e non sul lavoro. ma è infattibile. Si ripieghi almeno sul blu.

Le tasse si pagano da sé. Un caso estremo ma il meccanismo è quello: meno tasse e si lavora di più. Eppure su questo fronte la lotta con i tartassatori è insidiosa: molte scelte si fanno lentamente, c'è la questione del deficit.

Strategia alternativa: 1) allarga e schiaccia a parità di gettito. 2) abbassa quando il gettito sale (in alternativa abbassa quando la spesa scende, e se riesci a tagliarla tanto meglio).

Molte deduzioni sono per i ricchi: che hanno le lobby per ottenerle.

Tre tagli di tasse. Solo quello viola serve (non disincentiva il lavoro.

An honest economist must admit that for economic growth, taxes do not matter. Marginal tax rates matter.  If there were a way to "tax the rich" without raising the disincentive to all the socially useful activities that becoming rich...


La riforma delle riforme.
Passare da 1 a 2.
Si noti: a parità di gettito fiscale e di ore lavorate.
Zero rischi sul deficit di bilancio. Zero rischi per il debito pubblico. Nessun caso delle imposte che ripaga se stesso. Nessuna curva di Laffer.
Rispettato il dogma degli economisti: "allarga la base diminuisce l'inclinazione".
Ogni aumento eventuale del gettito ( praticamente certo) dovrà tradursi per legge in una diminuzione delle aliquote fiscali.
Attuazione: eliminare il quadro E nel 730 e il quadro P nell'unico persone fisiche.



Gambe da museo


Gambe da museo


mariti che – carichi di borse – accompagnano le mogli al centro commerciale conoscono bene quel formicolio che sale dalle gambe, ottunde il cervello e ci mette in caccia di una sedia. Ebbene, al museo il fastidioso disturbo non fa distinzione tra i sessi.
Che pena osservare la gente trascinarsi per i musei con quelle facce di cemento!
Esiste un rimedio? Provo con qualche consiglio.
1. EFFETTO-IO. Ammettete innanzitutto a voi stessi che il vostro interesse per l’arte è sopravvalutato. Quel che vi interessa veramente siete voi, voi che visitate un museo (e che avete poco temo per farlo). Se non partite da questa franca ammissione la noia repressa sarà il vostro destino.
2. EFFETTO-FALSA COSCIENZA. Saltate subito di netto le prime 3 sale, quelle in cui la gente si accalca poiché ancora non si è accorta che non gli frega un cazzo (ovvero ha trascurato il punto 1). Le sale oltre la terza sono molto più vivibili, la gente ha smesso di sgomitare, si sparpaglia, si stravacca, consulta il telefonino…
3. EFFETTO-DIABOLIK. Ricorrete alla fantasia: siete un ladro che questa notte entrerà nel museo rubando un quadro per sala, cosa scegliete? Perché? Ma potreste anche simulare di dover arredare casa vostra. Oppure di dover acquistare con un budget limitato. Insomma, ricordate il fattore-Io: i protagonisti dovete essere voi, voi che guardate i quadri. Non i quadri. I quadri sono al vostro servizio.
4. EFFETTO-POTEMKIN. Se non capite le opere d’arte che vi stanno di fronte liquidatele in modo sprezzante: l’arte è fatta per il vostro godimento estetico, se non godete ha fallito lei, non voi. Pensare di aver di fronte “cagate pazzesche” è liberante e vi riporta al centro della scena. Liquidare l’arte venerata è un antidoto infallibile contro le “gambe da museo”. E’ incredibile come la spazzatura ci vivifichi e il sacro ci ammorbi!
5. EFFETTO-FALLACIA INTENZIONALE. Ricordate che l’autore non vanta alcun privilegio sull’interpretazione della sua opera. Tutti i diritti spettano a chi guarda, ovvero a voi. Scatenatevi nel fare dispetti all’autore: fategli dire cio’ che non avrebbe mai voluto dire.
6. EFFETTO-REGRESSIVO. Se visitate in compagnia di bambini prendete a pretesto un paio di quadri per inventarvi una storia di sana pianta e raccontarla ai piccoli (che a quel punto faranno finalmente silenzio). Inventare storie dal nulla è faticoso, ma dà soddisfazioni (salva il fattore-io). E poi, se siete capitati in un museo con dei bambini, la fatica ve la siete andata proprio a cercare.
7. EFFETTO-CLASSICI. Evitate i classici, solo roba contemporanea, mi raccomando. I classici vanno “tradotti” per essere capiti, una fatica supplementare. Se proprio volete averci a che fare accostateli sempre attraverso fonti secondarie, mai direttamente. I colori degli impressionisti francesi non ci appaiono affatto dissonanti e sbalorditivi come dovrebbero essere, piuttosto moderati e graziosi. Tanto per dire.
8. EFFETTO-VIA COL VENTO. I musei si visitano di buon passo: “circolare, circolare”. I miei figli mi danno l’esempio: “guarda qui, guarda lì”, e dopo cinque minuti di corsa sfrenata tra le bellezze sono all’uscita (o pronti per il secondo giro). L’alternativa è scegliere due opere e fissarle in modo prolungato ed esclusivo. Evitare le paludose vie di mezzo, conducono senza scampo  alle gambe da museo.
P.S. Già che ci sono regalo qualche consiglio sucome leggere i libri nel XI secolo, l’assunto di partenza è sempre quello: avete poco tempo, l’abbondanza vi sommerge e il vostro interesse per i libri è sopravvalutato: 1) leggete un paio dicapitoli centrali per sollecitare la curiosità; 2) leggete meticolosamente le prime 50 pagine e poi decidete se è il caso di continuare; 3) procuratevi una buona sintesi del libro (consiglio “Ad Alta Voce” di Radio Tre) e poi leggete aprendo a caso; 4) mollate i libri dopo tre pagine prolisse, è un comportamento razionale in presenza di tanta abbondanza (l’opera omnia di Shakespeare è reperibile a 10 euro su eBay), liberatevi dallasindrome da buffet: ho pagato e devo consumare. Liberatevi dall’ “effetto dotazione”: è mio e deve essere bello; 5) l’alternativa all’abbandono è il “salto”: saltate senza pietà, tornerete più tardi se è il caso; 6) leggete solo le parti che riguardano unpersonaggio da voi scelto (vale soprattutto dove ci sono molte storie parallele); 7) scegliete libri nuovi, usciti da massimo 5 anni, la novità gratifica; 8) leggete lo stesso libro insieme ad altri (con l’e-book è possibile, cerco sempre di leggere quello che legge mia moglie): ci si aiuta a vicenda colmando le rispettive lacune, si salta a cuore più leggero e si litiga in modo divertente.
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1. Neo-natura SUNTO

Oscar Wilde. La natura è quella cosa in cui svolazzano uccellini crudi. Per tutto nato il mito tua visita natura uomo. Un Oscar Wilde finalmente convenzionale. Il mito della separazione. Nonostante Darwin è Wallace persiste.
Essere conservazionisti significa fare del bene alla natura. Come se l'uomo potesse fare del male. Anche la coscienza tratta uomo come fattore esterno.
Paradosso. dire che l'uomo minaccia la natura È come dire che la natura minaccia se stessa
La natura ha sempre subito estinzioni. Dinamica di quella attuale non è differente.
A che punto del suo sviluppo l'uomo ha smesso di far parte della natura? Forse ogni specie è speciale per se stessa.
Incidiamo sulla natura estinguendo altre specie. Ma anche viaggiando e facendo viaggiare altre specie. Incidiamo con il nostro impatto sul territorio. L'uomo è un agente dispersivo. Digitiamo cambiando il clima del pianeta.
Il nostro impatto non è la distruzione della natura ma una nuova natura. Una nuova flora. Fatta di microbi, invertebrati, una nuovo ecosistema.
I cambiamenti del passato non sono molto diversi da quelli causati dall'uomo oggi. Continuiamo una sequenza infinita di cambiamenti. Il contributo umano e quello non umano sono scindibili.
Esiste al mondo un posto in cui la natura si è prepotentemente ripreso i suoi diritti sull'uomo? Esiste un posto l'ecologista tipico, ovvero un odiatore di uomini, può auspicare come un prodromo? Sì chernobyl. 2600 km quadrati in Ucraina e2100 in bielorussia. Falconi, lucertole, roditori, cavallette, bisonte europeo, doppie, orsi e lupi. Non c'è stata una restaurazione bensì di Avvento di una nuova natura.
Da 10000 anni l'uomo altera l'ecosistema in cui vive. Nessuna novità. Per la natura un bilancio in pareggio. Si perde e si guadagna. VoleteSalvaguardare la natura? Salvaguardate  il dinamismo. Troppo spesso agiamo come se la natura fosse una fotografia, un dipinto.
Pensiamo all' antropocene come a un punto di partenza per una nuova natura.

lunedì 8 gennaio 2018

Il contratto collettivo degli insegnanti

Vivere in un paese che adotta il contratto collettivo degli insegnanti...

Vi fa lavorare e guadagnare di meno. Aumenta il rischio di disoccupazione.

6. Polarizzazione nel dibattito sull'ambiente.

1990 Julian Simon vince la sua scommessa contro Paul Ehrlich. Riceve i 576000 dollari.

Ha vinto su tutti il fronte. La popolazione è aumentata. I prezzi dei minerali contenuti Sì sono tutti abbassati.

Il dibattito ambientalista non sarà più lo stesso. Nasce lo stereotipo dei falsi profeti. Thomas Malthus riceve una botta tremenda. E con lui William Stanley Jevons, Fairfield Osborn e William Vogt.

La reazione di pe. La scommessa non prova nulla. Unico errore ammesso il periodo considerato, 10 anni sono pochi. Simon e come chi si butta dal Empire State Building e dopo 10 piani dice tutto bene.

Simon bandiera dei conservatori. Ron Bailey in his 1993 book Eco-Scam: The False Prophets of Ecological Apocalypse. God Wants You to Be Rich, financial advice author Paul Zane Pilzer.

Nella storia hanno pesato i cicli macroeconomici più che la crescita della popolazione. La volatilità dei prezzi ha pesato.

Ma la scommessa diventa un simbolo e la divisione insanabile. Prima conservatori e progressisti non erano così divisi sull'ambiente.

Le controversie sull'ambiente diventano radicali. Spesso è il punto chiave dei programmi politici.

PE accusato di dare credibilità alle tesi immigrazionista.

Nordhaus su pe: salva il pianeta a spese dei suoi abitanti. La questione dei valori mescolata indebitamente a quella scientifica.

Una nuova proposta di scommessa formulata da Simon viene rifiutata PE.

Simon rifiuta la scommessa proposta da ehrlich e shnider. Indicatori di benessere insensati. La concentrazione dell'anidride carbonica nell'aria non dice nulla sul nostro benessere. Simon propone altri indicatori. Aspettativa di vita, tempo libero, potere di acquisto, prezzi.

La diatriba si inasprisce. Non si trova un terreno comune. Attacchi alla persona. Toni sempre più frustrati e amari.

Il prestigio degli sconfitti non viene scalfito. Simon e frustrato. L'essere vittima di continui attacchi dà uno stigma di purezza a PE. I nemici di Simon continuano a dominare la scena. Simon si ammala. Colpito da infarto.

Da morto diventa un simbolo contro il club di roma, Paul Ehlich, Lester Brown e al corpo

Parola d'ordine a destra. Simonizzare il riscaldamento globale.

Erede. Lomborg. Tutto sommato le cose sul nostro pianeta vanno meglio e migliorano sempre. Più tempo libero, più sicurezza e meno incidenti, più educazione e spaghi, più reddito, meno carestie, più cibo e più salute per tutti.
Meglio adattarsi ai cambiamenti climatici. Il soldi spesi per tagliare le emissioni avrebbero potuto dare acqua poeta a tutti i poveri del mondo. La posizione terzista né a destra né a sinistra di lomborg lo rende particolarmente insidioso.

La critica avvelenata a lomborg non sarebbe stata concepibile prima della scommessa.

Tra ambientalisti ed economisti la differenza sta sempre più nel sistema di valori. Antiumanesimo degli ambientalisti. Gli uomini non hanno il diritto di far scomparire le altre specie sul pianeta. Estetismo ambientalista.Oreskes lo ammetto candidamente.