https://benthams.substack.com/p/arguments-for-god-tier-list
domenica 29 dicembre 2024
sabato 28 dicembre 2024
l'utilitarismo è una stronzata
https://www.facebook.com/riccardo.mariani.585/posts/pfbid0cVL9A3JG9tgcVDQmhYiyNqaNBv3iNVDjnZr7AtQGFBEGzN9Z7PPSAGYPXBzuULZ5l
la coscienza è un problema di immaginazione
Sul problema della coscienza.
Facciamo fatica a immaginare la differenza tra 4.000 e 8.000 morti, per questo faremo fatica a sentirci sconvolti con il doppio dell'intensità. Allo stesso kodo, non possiamo immaginare come la nostra esperienza soggettiva possa consistere solo di cellule nervose e sostanze chimiche. Quindi supponiamo che ci debba essere un divario incolmabile tra mente e materia, un regno dello spirito e un regno del fisico. Supponiamo che ci sia un "difficile problema di coscienza", invece di un "difficile problema di immaginazione".
la felicità è una stronzate
https://www.everythingisbullshit.blog/p/happiness-is-bullshit
https://www.facebook.com/riccardo.mariani.585/posts/pfbid02J8CmCCUALErn3KnfrsRa3DN1cPfAX7mf4CFH97f6sfy6vq7cD36ApdhPsjBk7hPcl
esempi
venerdì 27 dicembre 2024
noi vogliamo soffrire
https://www.everythingisbullshit.blog/p/you-want-to-suffer
cerchiamo la sofferenza perché solo la sofferenza è maestra.
cos'è la libertà
https://www.everythingisbullshit.blog/p/is-effective-altruism-bullshit
La verità è che non possiamo scegliere cosa vogliamo in ultima analisi: l'evoluzione lo ha già scelto per noi. Ma c'è almeno una cosa che possiamo scegliere: cosa fingere di volere. È lì che risiede la nostra libertà, se esiste una cosa del genere. Se possiamo fingere di volere un mondo migliore e ricompensarci a vicenda per aver finto in modo più convincente dei nostri rivali, allora forse possiamo creare un mondo migliore.
l'altruismo efficace è una stronzata
https://www.everythingisbullshit.blog/p/is-effective-altruism-bullshit
il senso della vita è una stronzata
https://www.everythingisbullshit.blog/p/the-meaning-of-life-is-bullshit
Il vero mistero non è il significato della vita, ma perché scimmie come noi si preoccupino del significato della vita. Ecco quattro indizi per risolvere il caso:
1. "Non importa a tutti. Di solito quando chiedi alla gente qual è il senso della vita, ricevi sguardi vuoti, scrollate di spalle o roteazioni di occhi. Solo una piccola manciata di strambi istruiti esprime interesse per l'argomento".
2. "Questi strambi sono molto bravi a ragionare. È così che hanno ottenuto le loro credenziali impressionanti, ed è così che hanno imparato tutti i termini rilevanti: esistenzialismo, nichilismo, noia, ecc.".
3. "Il ragionamento umano non serve per la contemplazione solitaria: serva a vincere i dibattiti, a giustificarsi, a trovare scuse, a raccontare cazzate e a scoprire le cazzate altrui".
4. "Le vere ragioni dietro al comportamento degli "strambi" sono impresentabili". Perché come il resto di noi sono semplici creature di Dio, in particolare "scimmie spinte dalla paura, dallo status, dal nepotismo, dal tribalismo e da altri impulsi primitivi".
SOLUZIONE: "Ecco allora perché gli strambi (intellighenzia) si preoccupano del senso della vita. Cercano una storia sufficientemente vaga e non troppo palesemente falsa da raccontare su se stessi per apparire moralmente e intellettualmente sofisticati, così che altri nerd li elogino come "profondi", "rivoluzionari" e "umani". I dibattiti sul senso della vita sono in definitiva una forma contorta di manipolazione dello status nell'eterna lotta che dispiega questo gioco a somma zero. Altrimenti, per quale altro motivo le scimmie come noi dovrebbero interessarsi al significato della vita?"
lunedì 23 dicembre 2024
sociometrica > socioeconomica
https://www.facebook.com/riccardo.mariani.585/posts/pfbid02U1LRYPUoNzDMEuaDCFZow7x7c1vJwczkmxXBoDbjgsyJK8nWvf5TysFScSzxW7bol?__cft__[0]=AZU6vbbCX2IWV1ocmwWnAbxn84jxRNsjxiDmEm-T_VGFsgUUv_scky6Bao0ab4fWObfRWme8sX0hlakvu2YeNXN_fqKOk5CgZt0jLSSwLoG0VqZOBx5UQ80uJmxZWLpYygBGHVFD7MM0ENg02Hm444qYnfLufTbHhiS3AuvNP-AygQ&__tn__=%2CO%2CP-R
"Il reddito è un fattore importante per la soddisfazione delle persone, ma è molto meno importante di quanto la maggior parte delle persone pensi. Se tutti avessero lo stesso reddito, le differenze tra le persone nella soddisfazione della vita si ridurrebbero di meno del 5%... Vale la pena notare quanto segue: - In termini di effetto sulla felicità, avere un amico che vedi regolarmente vale $ 100.000 all'anno - Essere sposati vale anche $ 100.000 - Vedere regolarmente il tuo vicino vale $ 60.000 - Altre ricerche suggeriscono che il reddito non ha un aumento duraturo sulla felicità perché le persone di solito si adattano al denaro. Al contrario, matrimonio, famiglia e salute hanno aumenti duraturi sulla felicità e sono immuni all'adattamento edonistico. - Rispetto al non partecipare a nessun servizio religioso, partecipare a un servizio religioso una volta alla settimana ha lo stesso effetto sulla felicità che passare dal quartile più basso a quello più alto della distribuzione del reddito... Oggi la povertà è più bassa che mai negli Stati Uniti, eppure la felicità è in declino... Status, dignità, connessioni sociali, sono i driver più potenti del comportamento. Quindi perché concentrarsi sulla ridistribuzione economica? Molte ragioni, alcune nobili. Ma una è che promuovere l'amicizia e il matrimonio non danneggia i propri nemici. L'invidia maligna è il più forte predittore del supporto alla ridistribuzione coercitiva. I ricchi vogliono vedere soffrire le persone più ricche di loro".
giovedì 19 dicembre 2024
bias lamarckiano
E' LA SELEZIONE, STUPIDO (il conflitto d'interesse non esiste).
Se scrivo per "Il Giornale" tu mi dici che sono un "servo di Berlusconi", io mi guardo dentro, constato di non essere tale e ti rispondo per le rime. Tu scrivi per "Repubblica", io ti dò del "servo della Fiat", tu ti guardi dentro, constati di essere un uomo libero e mi insulti. Chi ha ragione? In un certo senso tutti e due e nessuno dei due: noi ci comportiamo come il servo più servile ma non siamo servi. "Il Giornale" e "Repubblica" sanno bene che reclutare i "servi volontari" è l'affare migliore che possano fare. Difendi i valori della scuola pubblica lavorando nella scuola pubblica? E' la selezione, stupido, non il conflitto d'interesse! Tu pensi veramente a quello che dici, non sei condizionato granché dal tuo conflitto di interesse. Uno si trova dove si trova perché è stato selezionato per essere lì, non perché ha pianificato di essere lì. Uno dice quel che dice perché è stato selezionato per dirlo, non perché ha progettato di dirlo. L'interesse, l'avidità, l'intenzione e il progetto sono eccezioni trascurabili: la selezione è dietro a quasi tutto: è difficile che uno entri nella scuola pubblica se non simpatizza con i valori della scuola pubblica, cio' significa che all'occasione li difenderà a spada tratta, ma questa è solo una conseguenza. Se non diciamo quel che diciamo, se non facciamo quel che facciamo, se non pensiamo quel che pensiamo, non saremmo lì, non saremmo stati selezionati, non saremmo sopravvissuti per dirlo-farlo-pensarlo. Siamo come le giraffe che brucano i germogli più in alto perché hanno il collo lungo e non perché hanno progettato un collo lungo per cibarsi di quelle prelibatezze. La selezione viene prima di ogni intenzione espressa qui ed ora, magari sulla scorta del nostro interesse contingente. Credere sul serio al conflitto d'interesse è un errore marchiano. Anzi, "lamarckiano".
libero arbitrio
Concordo sull'incompatibilismo filosofico: le teorie che lo avversano non superano il test del buon senso, e per farlo ricorrono a definizioni deformi del concetto di libertà. Tuttavia, punto sull'esistenza di un compatibilismo più eclettico che conclude in questo modo: quando conosciamo, la libertà non esiste; quando viviamo sì. Nel primo caso siamo indotti a scovare modelli previsionali sempre più accurati, il che rappresenta un bene oggettivo. Nel secondo caso siamo indotti ad assumerci le nostre responsabilità senza cedimenti al fatalismo, il che è anch'esso un bene oggettivo. Questo compatibilismo che massimizza il bene è possibile? Certo, già lo vedi in nuce nella critica che i difensori del libero arbitrio fanno al determinista nel momento in cui enuncia "liberamente" le sue tesi. Il determinista non sembra molto turbato. Ma cosa testimonia questo comportamento se non una compatibilità eclettica?
lunedì 16 dicembre 2024
DIALOGO
https://www.facebook.com/riccardo.mariani.585/posts/pfbid02CtGKtQomFAbMesKLg9JJ3hpM9uqnXUuvNoseiqavPzF688y1UwdWQp8STwtL6zgVl?__cft__[0]=AZVMCmKBqCfrYVVaHkaQGQoIHXeNlYTCsAYTslzvj5YARtxxuWmJQn7fhAlmchJxw-cOZpikSlcsSscDIqN98UQYI15QeGFkgCsrggH3hb0QfjoAQr66ewinCFxykPN3Rx-snXjMyuXZX9YximXavMk3pYVswXq2aAxAzBTdSmwmPw&__tn__=%2CO%2CP-R
giovedì 12 dicembre 2024
MORALITA' E MORALIMOSMO.
mercoledì 11 dicembre 2024
monaco
https://mankind.substack.com/p/quick-take-everything-you-think-you
martedì 10 dicembre 2024
A cosa serve la coscienza?
A cosa serve la coscienza?
Ad ingannare il prossimo. Come si inganna il prossimo? Rendendosi imprevedibili. A cosa serve ingannare? A "vincere". "Vincere" serve in ultima analisi a riprodursi (la versione laica della "vita eterna" ovvero della "salvezza"). Pensate al gioco della Morra, vince chi prevede le mosse dell'altro, il che significa in ultima analisi che vince chi è più imprevedibile. La vita è piena di giochi del genere, giochi che si vincono con quelle che Von Neumann chiamava "strategie miste". Se il mio comportamento deve essere prevedibile - e in altri giochi è bene che sia così - basta un software per programmarlo ma come si programma l'imprevedibilità? Non si puo', l'imprevedibilità è per sua natura non programmabile, tanto è vero che associamo la coscienza a cio' che non puo' essere automatizzato. Di fatto però tutti noi azioniamo ogni giorno sui nostri dispositivi la funzione random, quindi puo' darsi che una complessità estrema possa fungere da buon simulacro dell'imprevedibilità (e quindi della coscienza). Come si programma una funzione random lo spiegherà meglio di me Enzo Michelangeli. Chiudo con due domande: dove si trova fisicamente nei nostri cervelli la funzione random e quando si aziona? Ma se la coscienza è essenzialmente "caso", ovvero imprevedibilità, come devo interpretare quelle pratiche che chiamiamo "esame di coscienza"? Lascio le risposte al post del V
sabato 7 dicembre 2024
critiche all'altruismo efficace
Due critiche all'altruismo efficace: 1) a volte è troppo esigente e non tiene conto della nostra natura. Il nostro approccio naturale alla morale è molto differente da quello utilitarista, condanniamo sia i criminali che gli esibizionisti. In casi del genere il contraccolpo è controproducente; 2) non sono un "santo morale" e trovo legittimo non esserlo, oltre un certo limite trovo giusto disinteressarsi della "migliore azione morale disponibile" e pensare al piacere e alla fioritura della propria persona. L'oossessione di certi altruisti morali mi spaventa.
venerdì 6 dicembre 2024
santi morali
"Non so se ci siano dei santi morali. Ma se ci sono, sono contenta che né io né coloro a cui tengo di più siano tra loro". Appartieni alla minoranza che concorda?
"Santo morale" è colui che sceglie - o vorrebbe scegliere - sempre l'azione moralmente migliore. La moralità domina la sua vita. Ti piace perfezionare il tuo gusto musicale, scrivere poesie o leggere un bel romanzo o un post interessante? (Certo che sì, visto che mi stai leggendo!) Se è così, è improbabile che tu sia un santo morale poiché al posto di fare queste cose potresti, che ne so, aiutare un bisognoso e alleviare il suo dolore.
p.s. non ho ancora capito se i cristiani siano "santi morali". Gesù visse una vita perfetta, d'altro canto il godimento non è estraneo alla vita comunitaria dei ciellini che frequento.
cos'è il gusto?