Broncobilly

lunedì 30 gennaio 2017

Contro Settis

Cosa significa dire che una chiesa antica costituisce un “bene comune” per tutti noi e che quindi va protetta dal degrado?

Salvatore Settis ha dato una risposta ineccepibile, una risposta che rappresenta oggi l'ortodossia intoccabile… ma che fa parecchie vittime innocenti se portata alle estreme conseguenze.

Luca Nannipieri, nel libro "Salvatore Settis e la bellezza ingabbiata", si augura che una simile ortodossia tramonti al più presto... Ma vediamo di che si tratta…

... Settis afferma che il nostro patrimonio artistico, le vedute, gli scorci, i colori dominanti di una città, i piccoli borghi, le loro decorazioni, le pale d'altare, i palazzi storici, il loro disporsi armonico o convulso... costituiscono il grande bene comune che dà autocoscienza e identità al nostro essere italiani...

Per chi vede le cose in questo modo l'articolo 9 della Costituzione è un amuleto... Che dice?

... la Repubblica tutela il paesaggio e il patrimonio storico artistico della Nazione...

Si noti: della Nazione, non degli italiani.

Per Settis, difendendo una pieve di campagna, difendiamo il senso di appartenenza alla nazione...

... è proprio l'Italia il paese in cui è nata l'idea che la protezione dei beni culturali non debba essere affidata solo alla buona volontà dei cittadini...

L'art. 9 è il legittimo erede della legge Bottai del 1939. Una legge emanata quando, in effetti, sulla coesione sociale si puntava parecchio.

Ora, al di là di tutto, considerando la mentalità alla Settis, si capisce meglio perché il patrimonio deve essere e restare pubblico, costi quel che costi...

... se è il codice genetico di tutti noi come potrebbe mai sopportare una privatizzazione?... i valori civili, culturali e morali degli italiani non possono essere sacrificati al profitto... la tutela del patrimonio deve rieducarci ad una solida cultura sociale e civile... solo uno Stato garante trasmette il lascito delle generazioni passate...

Ciò che latita in questo resoconto, infatti, è la "persona"...

... per Settis il lato della struttura e dell'organizzazione è tutto... la legislazione e le regole svolgono una funzione primaria...

Per Settis e quelli come lui, la struttura determina la persona, dunque è sulla struttura che bisogna agire...

... ciò che non va a comporre la struttura ufficiale è a margine... viene ascoltato ma non è rilevante...

Quali le conseguenze di una simile visione?...

... il culto dell'ufficialità si rivela presto un culto per lo statico, il museale, l'ingessato, l'autoreferenziale... aperitivi, inaugurazioni, brochure in filigrana... e mentre le istituzioni “celebrano” e si auto-celebrano, è spesso il parroco, il laureato precario, un gruppo di maestre elementari… a salvare di fatto la pieve romanica...

Conservare per conservare non serve a molto se l'opera perde di senso per i più, se non vive in modo dinamico in un contesto che la sente sua e la adotta di fatto...

... negli scritti di Salvatore Settis si dà dignità solo al ruolo dello Stato protettore e delle sue leggi, la persona, sia nella veste di "protetto" che di “co-protettore” resta marginale…

Settis ha un problema nel momento in cui passa all’azione: è difficile “proteggere” chi non ti ha chiesto protezione e non vuole “farsi proteggere”. Difficile dare un'identità a chi ne desidera un'altra. Difficile farsi riconoscere da chi non abbiamo riconosciuto come persona autonoma. Per questo una visione alternativa diventa allettante, una visione per la quale non esiste il "bene in sè"...

... ciò che ci occorre è un uomo... scriveva Carlo Betocchi... il Duomo di Pisa non ha un valore in sè, e nemmeno la Cappella Sistina... il valore viene solo dagli occhi ammirati che la guardano... Michelangelo non valorizza la tua vita, sei tu che lo fai attraverso di lui... tutto parte e finisce con te...

Prendiamo un grande tema scottante, quello dell'unità di un popolo, dell' Unità d'Italia...

... per Settis siamo uniti perchè abbiamo una lingua comune, una cultura comune, un passato comune. Solo il passato è il collante della nostra unità... un'unità che prescinde da noi...

Ma questa posizione uccide l'unicità di ogni persona. Cos'è la mia identità se si forma solo fuori da me stesso?...

... senza dare centralità a ciò che suscita in noi la bellezza... le costituzioni sono dichiarazioni di principio verso le quali i cittadini non provano senso di condivisione... ... come diceva Thomas Eliot la tradizione è sempre da reinventare nel covo della propria presente esperienza...

Ma questa “reinvenzione” è proprio ciò che trascura del tutto l’impostazione di Salvatore Settis.

... la parola stessa Patrimonio invita il singolo all'azione... esige che non sia solo una Struttura di competenti a dargli senso... il Patrimonio non è un semplice lascito di beni ma un lascito spirituale, un processo educativo in cui una civiltà interroga le ragioni di se stessa...

L'importante, allora, non sono i beni ma le attenzioni che suscitano spontaneamente...

... il limite del pensiero di Settis... è che esso dà linfa vitale ai peggiori sistemi burocratici...

Davvero il passato e solo il passato ci unisce? No. Basta l'esperienza personale di ciascuno a rispondere.

... un sistema burocratico che non riconosce che se stesso non unisce ma rischia di dividere... la mancanza di riconoscimento è un atto di ostilità che genera risentimento e guerra strisciante... Esistono oggi piccole comunità, singoli individui, non riconosciute aggregazioni che svolgono un ruolo prezioso... vivo e fecondo sui beni culturali, nelle chiese, nei palazzi storici non turisticizzati...

La struttura si sclerotizza e ben presto da strumento diventa scopo...

... la struttura è essenziale ma se le si concede l'esclusiva fagocita tutto e tutto sterilizza ed impolvera...

Il rischio è chiaro: il mondo di Settis è destinato a trasformarsi lentamente nel mondo della polvere. Diamoci allora un'energica scrollata, apriamo porte e finestre per cambiare aria e liberarci degli acari.

L' alieno cattivo

Il pianeta è in pericolo.

Quel che non si capisce è se rischia di più per il riscaldamento globale, per il possibile impatto con asteroidi vaganti o per l’eventuale sbarco di marziani cattivi. E fermo qui la lunga lista dei rischi esistenziali.

In tanta incertezza, una cosa è certa: si parla solo del primo rischio. Chissà perché?

Se si vuole ascoltare qualcosa sugli altri bisogna leggere Robin Hanson: sul tema dei marziani “cattivi” un saggio stimolante è “Should Earth Shut the Hell Up”, in cui Hanson reagisce alle provocazioni di David Brin.

Il dilemma sullo sfondo…

… Should humanity shout to the galaxy “We are here!”?…

Tradotto: è prudente lanciare segnali nello spazio come facciamo ora? Non sarebbe meglio evitare di farci notare?

Gli alieni che ascoltano dovrebbero essere molto più sviluppati di noi: avrebbero poco da imparare. Combattere con loro sarebbe letale.

Chissà se saranno amici oppure ostili.

Se sono “vicini” si stanno nascondendo, il che è già di per sè preoccupante.

Se sono “lontani” la nostra attività segnaletica è piuttosto inutile e potrebbe essere evitata…

… If aliens are instead far away, then by the time any response gets here we will be extinct, or will have already learned most of what aliens could teach us…

Questa doppia considerazione ci consiglia di tacere. Meglio aspettare per sapere qualcosa in più di quel che succede nello spazio. Agire è imprudente.

Ci sono anche buoni motivi per essere “proibizionisti” in materia…

… the case for not letting each group decide this for themselves seems overwhelming. Such decisions have global consequences…

Se un governo globale ha senso, ha senso per adottare misure del genere.

E’ una politica praticabile? Mi sembra più semplice che controllare il CO2…

… Some say that we can’t control yells to aliens (Harrison 2014). But far fewer people can yell loudly to aliens than can add CO2 to our atmosphere…

Obiezione: ci sono anche segnali accidentali che mandiamo nello spazio…

… Earth has in fact been yelling to aliens, but accidentally, such as by radar that probes planets, asteroids, and comets…

L’argomento libertario in poche parole…

… There are some people, [Seth Shostak] acknowledges, who might worry that broadcasting “The Day the Earth Stood Still” could be inimical to our interests. He added, “I think that if these people are truly worried about such things, they might best begin by shutting down the radar at the local airport.” (Overbye 2008)…

Consideriamo il segnale più chiaro che a tutt’oggi mandiamo nello spazio…

… our loudest yells come from the Arecibo radar in Puerto Rico, when used to probe asteroids and the like…

In questi casi sarebbe necessario tassare simili attività…

… we can use the amounts that we spend on accidental yells to help guess the yell risk that we should tolerate…

A spanne…

… Thus if the world were in a steady state of income and radar cost and sending, we might estimate that continued indefinite use of the Arecibo radar in send mode at current levels is a bad deal if, over the long run, such use increases the chance of our being destroyed by aliens by even one in a billion…

Una tassa calcolata con quei paramentri sarebbe talmente alta da essere di fatto una forma di proibizionismo.

Inoltre, il mondo è destinato ad arricchirsi e quindi il costo della sua distruzione destinato ad aumentare nel tempo. Non solo: con il progresso i segnali accidentali saranno sempre più nitidi.

C’è anche un problema di public choice: agli scienziati stessi verrà demandato il calcolo per decidere se stoppare i loro programmi di ricerca.

Il conflitto di interesse raccomanda ulteriore prudenza.

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Ma a monte c’è una domanda che domina le altre: gli alieni che incontreremo saranno buoni o cattivi? Qui domina un’ ortodossia:

… a consensus apparently arose among many in this area that aliens must be overwhelmingly friendly…

Ma la scienza sociale canonica rigetta questo comune sentire. Perché allora è così “comune”.

Un’ipotesi:

… non-social-scientists have believed modern cultural propaganda claims that our dominant cultures today have a vast moral superiority over most other cultures through history…

D’istinto si pensa: più si è civilizzati, più si è morali (e meno violenti). Poi si considera che nessuna civiltà sarebbe tanto avanzata quanto quella aliena che riuscisse a sbarcare sulla terra.

Libri come l’ultimo di Steven Pinker alimentano l’equivoco (Il declino della violenza. Perché quella che stiamo vivendo è probabilmente l'epoca più pacifica della storia).

Siccome il mondo è un posto pacifico – almeno quello più avanzato - ci immaginiamo l’alieno come un tipo pacifico. Tuttavia, anche i comunisti pensavano che gli extraterrestri fossero comunisti.

L’ipotesi più probabile sul tema della violenza è un’altra…

… Yes, over time violence has fallen, but we advance in part by learning to more finely condition our behavior on context. We pick fewer pointless fights, but we also more quickly take advantage of those who can’t fight back (Pfeffer 2010)…

Siamo più furbi, non più buoni. Siamo più abili ad evitare guerre inutili, ma se possiamo trarre vantaggio dalla debolezza altrui non ci tiriamo indietro. Esempio…

… Think of academics who are cordial among equals, but unfairly referee papers from rivals who can’t much retaliate…

Gli alieni saranno anche pacifici tra loro ma come si comporteranno incrociandoci non lo possiamo dedurre da questo semplice fatto.

Conclusione: meglio tacere e stare nascosti…

… we should cut way back on accidental yelling to aliens, such as via Arecibo radar sending, if continuing at current rates would over the long run bring even a one in a billion chance of alerting aliens to come destroy us. And even if this chance is now below one in a billion, it will rise with time…

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C’è chi pensa al problema alieno in termini di scommessa di Pascal. Ricordiamola…

… In the ordinary Pascal’s wager, God is said to greatly reward those who believe in him and do what he favors. The rewards are so huge that even those who assign only a small chance to God existing are wise to try to make themselves believe…

La risposta standard…

… A standard response is to point out that a great many different Gods might exist, each of whom favor different actions. If you have little idea of which Gods exist or of what acts they favor, then there is little point in taking their rewards into account…

Con gli alieni è lo stesso: inutile mandare segnali nello spazio visto che non abbiamo idea di quale possa essere la natura degli alieni destinati a percepirli.

Per quel che ne sappiamo al momento segnalare la nostra presenza è una pessima idea.

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David Brin spiega il “grande silenzio” degli extraterrestri in questi termini…

… The lack of visible aliens may be explained in part via a strong tendency of all societies to become “feudal,” with elites “suppressing merit competition and mobility, ensuring that status would be inherited” and resulting in “scientific stagnation.”…

Nelle loro società, un’ élite baronale potrebbe ostacolare competizione e sviluppo causando una stagnazione scientifica. Si tratta di dinamiche che conosciamo bene.

Ma sappiamo anche che la rivoluzione industriale, almeno da noi, ha fatto saltare il tappo. Perché qualcosa del genere non sarebbe potuto succedere anche altrove?

Il “tappo” ipotizzato da Brin spiega il passato dell’umanità, al limite…

… the change is called the “industrial revolution,” and it was indeed a good thing…

Possibile causa della rivoluzione industriale…

… new networks of experts talking…

Brin vede nella diseguaglianza un ostacolo all’innovazione. In realtà la diseguaglianza è un motore dell’innovazione.

Chiediamoci chi investe di più nell’innovazione:

… most innovation today happens within for-profit firms, and private for-profit firms put a lot more effort into innovation than do public for-profit firms. Compared to publicly traded firms, privately owned firms invest a 2.5 times larger fraction of their assets, and are 3.5 times more responsive to changes in investment opportunities. Yet private firms cannot exist without great wealth concentration; they are usually owned by fewer than three shareholders, and 83% are managed by the controlling shareholder (Asker et. al. 2011)…

Risposta: il profit più che il no-profit e il privato più del pubblico. Ma per avere privato innovativo occorre grande concentrazione di capitali e quindi diseguaglianza.

Brin dà per scontato che la scarsa mobilità sociale freni l’innovazione.

No: l’innovazione è aumentata sempre di più nei secoli mentre la mobilità sociale è bene o male sempre la stessa. Non c’è correlazione tra le due cose.

… modern world doesn’t actually seem to have much less inheritance of wealth… The detailed work of Greg Clark finds very similar degrees of long-term inheritance around the world today and across history. Specifically Clark finds that the intergenerational correlation of social status remains in the range of 0.7 to 0.8 across all these societies: medieval England, modern England, pre-industrial Sweden, modern Sweden, the United States, Quing and Communist China, Meiji and modern Japan, and Chile (Clark 2014)….

Ma il fatto che più depone contro l’ipotesi di Brin è che anche in passato si innovava. Anche la società baronale è a suo modo relativa.

Noi sappiamo che popolazione e innovazione sono variabili correlate…

… During the forager era, the number of foragers doubled about every quarter million years. During the farming era the number of farmers doubled about every thousand years. And during our industry era our economy has doubled about every fifteen years (Hanson 2000). In all three eras, growth was primarily caused by innovation…

Si innovava, magari meno ma si innovava (e la popolazione planetaria cresceva).

Anche un’innovazione lenta è irrilevante a fronte di tempi cosmologici, l’unica cosa importante è sia presente ed operi.

E ricordiamoci che l’ “alieno lontano” (ovvero con milioni di anni più di noi) è di gran lunga il più probabile.

Per avere una qualche chance di successo l’ipotesi dell’innovazione lenta deve essere abbinata a quella del grande filtro (catastrofe società avanzate)…

… Perhaps one could have more success if one combined this slow-growth hypothesis with another hypothesis about very short time windows in which civilizations had to grow before something killed them off…

Un’altra ipotesi riguarda la spiritualizzazione: la chiusura in se stessi e la ricerca interiore potrebbe caratterizzare le società avanzatissime.

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Nel tentativo di capire come saranno gli alieni che incontreremo c’è chi attribuisce un ruolo decisivo al loro pianeta di provenienza: l’evoluzione li avrà modellati partendo da lì.

Ma questa ipotesi ha poco senso se pensiamo ad esseri che si differenziano da noi per bilioni di anni di sviluppo in più (l’ “alieno lontano” è il più probabile).

In una civiltà del genere l’ambiente è completamente artificiale.

Probabilmente sarà un ambiente uniforme: tutta la fetta di universo circostante sarà omologato ai desiderata della civiltà dominante…

… physics and basic physical resources are the same across the universe… advanced aliens are physically similar across the universe… sexual reproduction is quite unlikely to last… advanced aliens should similarly design themselves… Such vivid examples may not be “art,” but neither also are they simply functional…

Questo non significa che le leggi evoluzionistiche cessino di operare, solo che il feedback tra ambiente e corpi avrà perso ogni relazione con l’ambiente primigenio.

Con la fine del sesso e la riproduzione in laboratorio i corpi diverranno simili ad opere d’arte.

Economia aliena: crescita e innovazione debolucce…

… very old aliens should be accustomed to very low levels of growth and innovation. After all, the rates familiar to us just can’t be sustained for millions and billions of years…

Ma veniamo al punto: saranno cattivi? Probabilmente saranno molto razionali, dei freddi “calcolatori”. Saranno pazienti ed egoisti, nè buoni, né cattivi. Senonché, l’umanità sarà una preda talmente facile che “sbranarla” costerà poco: noi non abbiamo nulla di interessante da offrire loro.

Avian Flu_ What We Need to Know Tyler Cowen

Notebook per

Avian Flu_ What We Need to Know

Tyler Cowen

Citation (APA): Cowen, T. (2014). Avian Flu_ What We Need to Know [Kindle Android version]. Retrieved from Amazon.com

Parte introduttiva

Segnalibro - Posizione 2

Nota - Posizione 2

decentralizzatr gli intrrventi istituire premi rispettare i brevetti prediction market condizionare gli aiuti estrri alle informazioni no alla quarantena

Evidenzia (giallo) - Posizione 2

Avian Flu: What Should Be Done by Tyler Cowen

Evidenzia (giallo) - Posizione 8

The single most important thing we can do for a pandemic— whether avian flu or not— is to have well-prepared local health care systems.

Nota - Posizione 9

x LA COSA PIÙ IMPORTANTE: SANITÀ DECENTRATA

Evidenzia (giallo) - Posizione 10

Prepare social norms and emergency procedures which would limit or delay the spread of a pandemic. Regular hand washing, and other beneficial public customs, may save more lives than a Tamiflu

Nota - Posizione 11

x CONSIGLI ALLA POP

Evidenzia (giallo) - Posizione 11

Decentralize our supplies of anti-virals and treat timely distribution as more important than simply creating a stockpile.

Nota - Posizione 12

x NO ACCUMULI

Evidenzia (giallo) - Posizione 12

Institute prizes for effective vaccines and relax liability laws

Nota - Posizione 12

x PREMI

Evidenzia (giallo) - Posizione 13

Respect intellectual property by buying the relevant drugs and vaccines at fair prices.

Nota - Posizione 14

x BREVETTI DA RISPETTARE

Evidenzia (giallo) - Posizione 16

7. Realize that the federal government will be largely powerless in the worst stages of a pandemic and make appropriate local plans.

Nota - Posizione 17

x DECENTRARE ANCHE POLITICAMENTE

Evidenzia (giallo) - Posizione 17

Encourage the formation of prediction markets in an avian flu pandemic. This will give us a better idea of the probability of widespread

Nota - Posizione 17

x SPECULARE

Evidenzia (giallo) - Posizione 20

We should not do the following:

Evidenzia (giallo) - Posizione 22

We should not rely on quarantines and mass isolations. Both tend to be counterproductive and could spread rather than limit a pandemic.

Nota - Posizione 23

x QUARANTENE

Evidenzia (giallo) - Posizione 23

should not expect the Army

Evidenzia (giallo) - Posizione 24

Once a pandemic has started abroad, we should shut schools and many public places immediately.

Nota - Posizione 24

x CHIUDERE SCUOLE ECC

Segnalibro - Posizione 26

Nota - Posizione 27

t importanza della decentralizzazione

Evidenzia (giallo) - Posizione 27

current outbreak of H5N1 avian flu

Evidenzia (giallo) - Posizione 29

Recent events in Indonesia

Evidenzia (giallo) - Posizione 30

visiting birds in the zoo,

Evidenzia (giallo) - Posizione 31

pulverized feces in the air.

Evidenzia (giallo) - Posizione 34

possibility of a dangerous mutation,

Evidenzia (giallo) - Posizione 36

1918 “Spanish flu” pandemic may have killed fifty to one hundred million individuals.

Evidenzia (giallo) - Posizione 43

We do not currently have a good vaccine against avian flu,

Evidenzia (giallo) - Posizione 46

fatality rate of up to fifty percent,

Evidenzia (giallo) - Posizione 55

Farmers have been killing chicken and duck

Evidenzia (giallo) - Posizione 57

people have backed away from eating chicken, whether rationally or not.

Evidenzia (giallo) - Posizione 71

This study will be divided into parts.

Evidenzia (giallo) - Posizione 75

ineradicably speculative component.

Evidenzia (giallo) - Posizione 76

effective decentralized action.

Evidenzia (giallo) - Posizione 78

A strict top-down approach will not work.

Evidenzia (giallo) - Posizione 79

Local health care institutions

Evidenzia (giallo) - Posizione 80

assumptions about human behavior and human self-interest.

Evidenzia (giallo) - Posizione 81

in a crisis all people will behave like angels

Evidenzia (giallo) - Posizione 82

unintended consequences;

Segnalibro - Posizione 83

Nota - Posizione 83

Evidenzia (giallo) - Posizione 84

centralized production and distribution of anti-virals

Evidenzia (giallo) - Posizione 86

The single most important thing we can do for a pandemic— whether avian flu or not— is to have well-prepared local health care systems.

Nota - Posizione 87

x DELOCALIZZARE

Segnalibro - Posizione 87

Nota - Posizione 87

delocalizzazione e conoscenza diffusa deloc.=delegare e moltiplicare la xformance scuola online

Evidenzia (giallo) - Posizione 87

1. Emphasize local preparedness

Nota - Posizione 87

Evidenzia (giallo) - Posizione 89

We require greater investments in local, decentralized knowledge about how to handle a crisis.

Nota - Posizione 90

x MAX SPERIMENTAZIONE

Evidenzia (giallo) - Posizione 90

Emergency room

Evidenzia (giallo) - Posizione 96

If a pandemic arrives, public service announcements should tell people that only lifethreatening illnesses should be brought to emergency rooms.

Nota - Posizione 97

x RISERVATEZZA E ANNUNCI

Evidenzia (giallo) - Posizione 99

Testing kits and early warning systems Singapore recently has developed an easy to use testing kit for avian flu.

Nota - Posizione 99

x IL TEST

Evidenzia (giallo) - Posizione 104

know to apply these tests

Evidenzia (giallo) - Posizione 105

c) Upon notice of a global pandemic, shut the schools immediately

Nota - Posizione 105

x CHIUDERE LE SCUOLE

Evidenzia (giallo) - Posizione 111

children are a group especially vulnerable

Evidenzia (giallo) - Posizione 111

the schoolwork could be posted on-line

Evidenzia (giallo) - Posizione 116

The need to care for children will produce high rates of workplace absenteeism.

Evidenzia (giallo) - Posizione 117

offered a tax credit to pay for a babysitter.

Evidenzia (giallo) - Posizione 120

d) Prepare to treat secondary infections During the 1918 pandemic millions of people died, not directly from the flu, but rather from resulting secondary infections and weaknesses. Many of these deaths could have been prevented with antibiotics, oxygen supply, IV fluids, respirators, dialysis, and other now-standard medical technologies.

Nota - Posizione 121

x SECONDARI EFFECT

Evidenzia (giallo) - Posizione 144

Prepare databases of potential volunteers Many doctors, nurses, or retired professionals will be willing to help out in a pandemic. This was the case in 1918. Local authorities should prepare relevant lists of potential volunteers and develop plans for how they might be used.

Nota - Posizione 146

x RISERVA DI VOLONTARI

Evidenzia (giallo) - Posizione 148

f) Preparedness for deaths Lack of mortuaries, coffins, and associated sanitary facilities was a major problem during the pandemic of 1918.

Segnalibro - Posizione 148

Nota - Posizione 149

x SISTEMARE I CADAVERI

Evidenzia (giallo) - Posizione 149

g) Encourage local planning The federal government does not have the resources or the competence to much help if a pandemic breaks out. Decentralized planning at the state, county, city and corporate levels will likely have the greatest positive impact. Many unforeseen local problems will hinder an effective response to a pandemic.

Nota - Posizione 152

x STIMOLARE LE AUT LOCALI

Evidenzia (giallo) - Posizione 157

2. Hand-washing programs Washing your hands regularly is one of the most effective protections against flu, including avian flu. Dr. Peter Sandman, a risk communication expert, writes: “Then there’s hand hygiene— which isn’t really “medical” because you don’t need a doctor to do it right.

Nota - Posizione 160

x LAVARSI LE MANI

Evidenzia (giallo) - Posizione 167

More restrooms should be built so that individuals can wash their hands without having to touch the droplets left by previous individuals.

Nota - Posizione 168

Evidenzia (giallo) - Posizione 179

We also should invest more in stockpiling high-quality masks, to protect against the spread of disease.

Nota - Posizione 179

x MASCHERE

Evidenzia (giallo) - Posizione 182

If a pandemic arrives, we should encourage public norms against coughing, sneezing, and shaking hands in public places. During the 1918 pandemic governments passed (and sometimes enforced) laws against coughing and sneezing in the presence of others.

Nota - Posizione 182

x TOSSE

Evidenzia (giallo) - Posizione 184

3. Develop better plans for the distribution of anti-virals

Nota - Posizione 185

Evidenzia (giallo) - Posizione 185

We should not equate “having a vaccine” or “having a Tamiflu stockpile” with solving the problem or saving the lives. Yes, we should invest in drugs and vaccines, but this constitutes only part of a good preparation.

Nota - Posizione 187

x DISTRIBUIRE

Evidenzia (giallo) - Posizione 195

Once a given stockpile is produced and distributed, federal involvement (apart from periodic replenishment) should be limited to outlining broad principles for distribution. Regulations should specify an order of priority for drug or vaccine access.

Nota - Posizione 197

Evidenzia (giallo) - Posizione 206

Choosing an order of priority

Evidenzia (giallo) - Posizione 215

4. Reform our public policy treatment of vaccines

Nota - Posizione 216

Evidenzia (giallo) - Posizione 216

Current American policy toward vaccines brings us the worst of both worlds. Government discourages what it should be encouraging. U.S. firms have been leaving the business in droves, and we are unprotected against many regular flu strains and childhood diseases, much less against a pandemic. If the U.S. needs more flu vaccine in a hurry, it is almost fully dependent on foreign producers.

Nota - Posizione 218

x PRODUZIONE ESTERA E SPIAZZAMENTO

Evidenzia (giallo) - Posizione 224

a) Institute prizes for effective pandemic vaccines

Nota - Posizione 224

Evidenzia (giallo) - Posizione 227

Currently only four major American companies make vaccines and two of these four have significantly cut back on their vaccine research programs.

Nota - Posizione 227

x PRODUTTORI DEMOTIVATI

Evidenzia (giallo) - Posizione 232

Paul A. Offit writes: “For the four companies that still make vaccines, gross annual revenues from vaccines are less than 10 percent of total revenues; internationally vaccines account for about 1.5 percent of total revenues. Pharmaceutical companies are businesses, not public health agencies;

Nota - Posizione 233

Evidenzia (giallo) - Posizione 235

The federal government could alter these incentives by offering prizes for vaccines that meet the FDA’s “fast track” designation for development.

Nota - Posizione 235

c RISPETTARE I PREZZI

Evidenzia (giallo) - Posizione 246

b) Reform liability law for flu vaccines

Nota - Posizione 246

Evidenzia (giallo) - Posizione 247

Liability law is partly to blame for the increasing scarcity of vaccines. A vaccine which is very beneficial on net may still kill or disable some number of victims. These victims or their families can then sue the companies and receive large awards.

Nota - Posizione 248

x ALLEGGERIRE LA RESP

Evidenzia (giallo) - Posizione 255

We need to encourage vaccine production, and we can best do this by limiting liability.

Nota - Posizione 256

Evidenzia (giallo) - Posizione 259

We also should reform FDA policies to encourage the production of new vaccines. Currently FDA regulations significantly raise the cost of both vaccine factories and vaccines. On average our regulations are tougher than those of Western Europe.

Nota - Posizione 260

x FDA

Evidenzia (giallo) - Posizione 268

5. Take intellectual property rights seriously

Nota - Posizione 268

x BREVETTI

Evidenzia (giallo) - Posizione 268

Tamiflu is produced by Roche, a Swiss pharmaceutical company. Recently Kofi Annan has questioned whether this property right should be respected. Compulsory licensing of the drug has been raised as one alternative policy. Some countries claim they know how to make Tamiflu, but they wonder how much they should respect current patent rights. India and Taiwan have announced plans to proceed with manufacture of a generic.

Nota - Posizione 270

x ROCHE

Evidenzia (giallo) - Posizione 273

An outright confiscation of drug property rights would set a dangerous precedent.

Nota - Posizione 273

c PRECEDENTI PERICOLOSI

Evidenzia (giallo) - Posizione 290

The best policy on the IP front is probably the following. First, offer Roche the option of licensing production in the United States, but at generous prices relative to the status quo. The U.S. government should subsidize the license price if necessary. Offer Roche favorable regulatory treatment and facility clearances (help with zoning, regulations, etc.) as well. This gives Roche an incentive to spread production, but without confiscating the underlying property right.

Nota - Posizione 293

x ES DI POLITICA POSSIBILE

Evidenzia (giallo) - Posizione 315

Critics of the pharmaceutical companies raise many issues. They point out that much research is funded by the National Institutes of Health (NIH), or is done in universities. Roche did not invent Tamiflu, but rather bought the rights from a smaller company, Gilead. The major drug companies are portrayed as greedy, super-rich, and withholding vital medicines from a global public. Even if we accept this portrait without revision, such criticisms do not address the basic point. Moralizing aside, the future supply of antivirals and other drugs still will depend on expected profits.

Nota - Posizione 319

x I CRITICI DI BIG PHARMA

Evidenzia (giallo) - Posizione 320

6. Make economic preparations

Nota - Posizione 320

Evidenzia (giallo) - Posizione 320

It remains an open question how badly a pandemic would damage the global, U.S., and Southeast Asian economies.

Nota - Posizione 321

x EPID ED ECON

Evidenzia (giallo) - Posizione 322

Looking back to 1918 gives us only a partial idea of the economic consequences. After the deaths themselves, the most serious economic problems stemmed from the large number of people who did not show up for work. Some estimates suggest that during the peak of the pandemic up to one-third of the work force was absent.

Nota - Posizione 325

x ASSENTEISMO

Evidenzia (giallo) - Posizione 331

the transportation sector would be hit hard.

Evidenzia (giallo) - Posizione 335

On the optimistic side, it is easier to speak and trade at a distance than before. The telephone and the Internet limit the necessity for direct interpersonal contact.

Nota - Posizione 336

x OGGI IL POSITIVO

Evidenzia (giallo) - Posizione 338

a) Consider possible weak points in our chains of food and water supply.

Nota - Posizione 339

x ACQUA E CIBO

Evidenzia (giallo) - Posizione 344

b) The Federal Reserve should stand prepared to supply the appropriate liquidity

Nota - Posizione 344

x LIQUIDITÀ

Evidenzia (giallo) - Posizione 349

c) Prepare emergency legislation for mortgages.

Nota - Posizione 349

x MUTUI

Evidenzia (giallo) - Posizione 350

d) Prepare for bankruptcy of the airline industry. Air travel would most likely shut down altogether for a while.

Nota - Posizione 351

x FALLIMENTI

Evidenzia (giallo) - Posizione 352

e) Draw up port plans so we can continue to receive shipments of oil and natural gas. Getting those shipments to refineries should be another priority.

Nota - Posizione 353

x PORTI E AEROPORTI

Evidenzia (giallo) - Posizione 356

f) Repeal price-gouging laws, or declare their inapplicability during a pandemic.

Nota - Posizione 356

x PREZZI

Evidenzia (giallo) - Posizione 361

The resulting high prices will be unpopular but in most cases the high price is a better alternative than a shortage.

Nota - Posizione 362

Evidenzia (giallo) - Posizione 364

We should not obsess over whether “the rich” or “the poor” are obtaining a greater share of treatment or prevention.

Nota - Posizione 365

Evidenzia (giallo) - Posizione 367

g) Holding elections. It is unlikely that a national election could or would be held while a pandemic is raging.

Nota - Posizione 368

x SOSPENDETE ELEZ

Evidenzia (giallo) - Posizione 370

7. Who should be in charge?

Nota - Posizione 370

Evidenzia (giallo) - Posizione 370

The ultimate authority for an avian flu crisis should rest in the hands of the Federal government. Protection against a major pandemic is truly a national (and international) public good.

Nota - Posizione 371

x BENE PUBBLICO

Evidenzia (giallo) - Posizione 376

That being said, federal authority should not mean literal federal control over most variables of importance. If a pandemic arrives, the federal government will not have the resources to enforce most, if any, of its emergency mandates.

Nota - Posizione 378

x SCARSA CAPACITÁ DI CONTROLLO

Evidenzia (giallo) - Posizione 383

8. Encourage the formation of “prediction markets” in an avian flu pandemic

Nota - Posizione 384

Evidenzia (giallo) - Posizione 384

We do not have a good handle on the probability of an avian flu pandemic. This makes it difficult to know how much to invest, or where we should be investing our resources.

Nota - Posizione 385

x INFO E MERCATO

Evidenzia (giallo) - Posizione 389

Prediction markets are now used on a widespread basis to forecast political and sporting events. A specified contract will pay a dollar, or some other sum, if a specified event (e.g., an election result) comes to pass before a certain date.

Nota - Posizione 390

Evidenzia (giallo) - Posizione 398

A wide range of evidence suggests that prediction markets are the best predictors available for a wide class of events. 14 If some better predictor were available, this predictor would itself be used by bettors.

Nota - Posizione 399

Evidenzia (giallo) - Posizione 403

To many people it sounds ghoulish to wager on the deaths of other human beings. Yet a prediction market in avian flu could be a critical tool in assessing risk.

Evidenzia (giallo) - Posizione 412

9. Improve international surveillance

Nota - Posizione 412

Evidenzia (giallo) - Posizione 415

International surveillance of avian flu is currently in a poor state. Many victims or possible victims do not have their flu strains sequenced and recorded. It is believed that current Indonesian tests, as applied, yield many false negatives. Many Southeast Asian countries, including China, Vietnam, and Indonesia, are secretive about what goes on within their borders.

Nota - Posizione 417

x LÀ DOVE TUTTO COMINCIA

Evidenzia (giallo) - Posizione 427

10. Reform the World Health Organization

Nota - Posizione 427

Evidenzia (giallo) - Posizione 427

The World Health Organization

Evidenzia (giallo) - Posizione 428

the organization as a whole tends to be timid. In recent times it has warned about the dangers of avian flu, but earlier it had sought to calm fears. Too often WHO parroted the line of a Southeast Asian government that the problem either was being taken care of, or that the problem did not exist in the first place.

Nota - Posizione 429

x DIFETTO WHO

Evidenzia (giallo) - Posizione 431

The fundamental problem springs from the nature of WHO and its budget. WHO is funded by its member states on a biennial basis.

Nota - Posizione 432

Evidenzia (giallo) - Posizione 435

An effective WHO would be more independent. This could involve longer funding cycles and perhaps a partial endowment in the form of a fund.

Nota - Posizione 435

Nota - Posizione 436

x CICLO DEI FONDI

Evidenzia (giallo) - Posizione 439

Summary Remarks: The Illusion of Control

Nota - Posizione 439

Evidenzia (giallo) - Posizione 455

Part II: What We Should Not Do

Nota - Posizione 455

Evidenzia (giallo) - Posizione 458

1. Do not expect vaccines to solve the problem

Nota - Posizione 458

Evidenzia (giallo) - Posizione 462

by the time a pandemic comes, it takes a good deal of time to produce enough doses to protect against that strain. It could take over six months to have any doses at all,

Nota - Posizione 463

x TEMPI

Evidenzia (giallo) - Posizione 468

b) Even if we had enough vaccine, adequate and timely distribution would remain an extremely difficult issue.

Nota - Posizione 468

x DISTRIBUIRE

Evidenzia (giallo) - Posizione 473

d) Vaccines expire within a few years’ time. We might stockpile an effective vaccine for an avian flu pandemic.

Nota - Posizione 474

x SCADENZA VACCINI

Evidenzia (giallo) - Posizione 480

vaccines commonly kill some of their recipients, and a design mistake could lead to many deaths.

Nota - Posizione 481

x VACVINI KILLER

Evidenzia (giallo) - Posizione 483

2. Do not rely on quarantines or mass isolations

Evidenzia (giallo) - Posizione 484

New Zealand, are considering quarantines in the case of a pandemic. This would involve closing their airports, preventing visitors from entering the country (or subjecting them to delay), and possibly restricting movement within the country.

Nota - Posizione 485

x QUARANTENA

Evidenzia (giallo) - Posizione 488

Nonetheless quarantine is unlikely to be effective in the United States. We have three hundred million people, porous borders, areas of great population density, and many more transportation nodes connecting a given area.

Nota - Posizione 489

x IMPOSSIB IN CERTI PAESI

Evidenzia (giallo) - Posizione 491

Furthermore the quarantine, even if it could be enforced, would exacerbate food supply problems;

Nota - Posizione 491

c Cibo

Evidenzia (giallo) - Posizione 492

Quarantines involve many other problems. Few people live close to their food supplies and we are highly dependent on transportation.

Nota - Posizione 493

Evidenzia (giallo) - Posizione 496

An alternative vision of quarantine— properly called isolation— would round up sick individuals and remove them from broader society.

Nota - Posizione 497

x ISOLAMENTO

Evidenzia (giallo) - Posizione 498

It is difficult to decide which individuals should be handled in this fashion; exactly how sick does a person need to be?

Nota - Posizione 499

x DIFFICOLTÁ NEL DECOIDERE

Evidenzia (giallo) - Posizione 501

Furthermore testing and transporting the individuals might spread infection more than simply leaving them at home.

Nota - Posizione 502

c PERICOLO TRASPORTO

Evidenzia (giallo) - Posizione 502

Grouping sick individuals together could lead to more infection. Keep in mind that the 1918 pandemic had mortality rates of about two percent;

Nota - Posizione 503

x 1918

Evidenzia (giallo) - Posizione 505

A large collection of sick individuals could itself alter the evolution of the virus and encourage a more virulent strain.

Nota - Posizione 506

c MUTAZIONI

Evidenzia (giallo) - Posizione 508

Civil liberties issues arise as well. How should the authorities treat the many individuals who resist evacuation from their homes?

Nota - Posizione 509

x LIBERTÀ CIVILI

Evidenzia (giallo) - Posizione 512

We simply do not have the infrastructure to find, identify, isolate and transport any significant percentage of the flu spreaders.

Nota - Posizione 513

x INFRASTRUTTURE

Evidenzia (giallo) - Posizione 515

Quarantines and isolations also tend to induce panic. When individuals hear that an area will be quarantined, many leave that area preemptively, whether such behavior is rational or not.

Nota - Posizione 516

x PANICO

Evidenzia (giallo) - Posizione 524

3. Do not rely too much on the Army or Armed Forces

Nota - Posizione 525

Evidenzia (giallo) - Posizione 529

The U. S. Armed Forces have little or no training in combating a pandemic. Their roles in enforcing a quarantine or isolation would be ill-advised,

Nota - Posizione 530

x MILITARI INESPERTI

Evidenzia (giallo) - Posizione 557

5. Do not rely on blanket targeting in countries of origin

Nota - Posizione 557

Evidenzia (giallo) - Posizione 557

Several analysts have suggested that we can attack human-to-human avian flu by an intense targeting of the area of origin. A number of simulations suggest that such a sufficiently aggressive program, if applied within the first few weeks, could stop avian flu from spreading. Sadly, such a program is unlikely to succeed in stopping a pandemic. The simulation models rest upon unrealistic assumptions.

Nota - Posizione 560

x AGGREDIRE ALL ORIGINE? NN CONTIAMOCI

Evidenzia (giallo) - Posizione 561

The most likely countries for an initial outbreak are Vietnam, Thailand, Indonesia, Cambodia, and China. These countries are allergic to scrutiny from the outside world.

Nota - Posizione 562

Evidenzia (giallo) - Posizione 565

An attempt to wipe out human-to-human avian flu at the source likely would encounter denial or stonewalling from local officials, lack of transparency with flu samples, and corruption and hold up of Tamiflu (and other) supplies.

Nota - Posizione 567

x PAESI POVERI A SCARSA TRASP