mercoledì 6 marzo 2019

Processo alla ragione

Processo alla ragione

Leggendo e riflettendo sul saggio di Daniel Sperber: “Reason on trial 
***
Si comincia con Cartesio e il suo ambizioso progetto: liquidare tutte le opinioni soggettive. Cosa resta?
Ricostruire la conoscenza da zero.
Cartesio mette al centro il singolo, odiava la conoscenza collettiva (winsdom of the crowd).
Il culto della solitudine e della riflessione. Per Cartesio cio’ che apprendiamo dai libri va accantonato. L’unica saggezza è la ragione individuale.
Questo non fa di lui un élitario, sia chiaro: “buon senso e ragione sono le risorse più equamente distribuite nei cervelli della gente”.
Ma veniamo a noi, siamo affetti da un grave pregiudizio: ci riteniamo razionali!
Non solo, anche gli altri sono razionali, per noi: infatti ci arrabbiamo quando difendono opinioni che riteniamo assurde.
Per noi la ragione è solo uno strumento per scoprire la verità, da qui la nostra incredulità quando i sentieri divergono. Diamo per scontato che tutte le persone assennate vedano la stessa cosa.
Per noi la ragione è come un organo di senso: se davanti a me c’è un tavolo, una persona sana vede un tavolo. Punto.
Il disaccordo per Cartesio: le cose possono essere viste da angolazionidifferenti.
Ma Cartesio non fa che traslare l’enigma: l’angolazione migliore per vedere le cose non dovrebbe essere scelta secondo ragione?
Un detrattore della ragione, Lutero: “la ragione è una puttana infame”.
Difensori della ragione: Aristotele, Cartesio, Kant, Popper… Detrattori: Lutero, Hume, Kierkegaard, Foucault…
Argomento a difesa: dubiti della potenza della ragione? Guarda le scienze!
Un caso eclatante: Eratostene e come arrivò a misurare la circonferenza della terra. Che la terra fosse rotondo già lo si sapeva dalla curvatura dell’orizzonte. Un proverbio locale menzionava un pozzo di Aswan dove il sole, un giorno all’anno, si rifletteva perfettamente nell’acqua, evidentemente era al suo Zenith. Individuato il giorno fatidico lo attese per misurare la lunghezza dell’ombra dell’obelisco di fronte alla biblioteca di Alessandria dove era direttore. Poi calcolò la distanza tra il pozzo e l’obelisco ricavando l’angolatura dei raggi e la curvatura dell’arco terrestre che univa i due luoghi prescelti. Infine calcolo la lunghezza della circonferenza in grado di chiudere l’arco di cui sopra.
Ma l’accusa a questo punto introduce un test a sorpresa: Ted Kaczynski, un uomo indubbiamente dotato di solida ragione. Laureato ad Harward con la lode e una tesi in cui risolveva brillantemente un problema matematico che da sempre assillava il suo relatore. Subito assunto a Berkley.
Improvvisamente TK cambiò vita, si dimise da tutti gli incarichi accademici per ritirarsi in una baracca nel Montana dove si sprofondò in letture sociologiche teorizzando sempre più convintamente sul carattere distruttivo della tecnologia moderna.
La medicina di tutti i mali per TK: una rivoluzione violenta.
TK passa all’azione: nel 1978 comincia a mandare per posta bombe ai sui ex colleghe e a varie università.
Scrisse un manifesto ideologico e pretese che fosse pubblicato sul NYT.
La difesa chiese per lui l’incapacità di intendere e di volere. Quella che sembrava una razionalità metodica era in realtà un’assenza totale di ragione.
Quello che ci interessa qui: perché un brillante matematico si trasformò in un fuori di testa?
Leggete il suo manifesto: è zeppo di formule trite già sostenute da altri rispettati filosofi e sociologi. Un documento più razionale di molti discorsi politici, tanto per dire.
TK è solo stato “conseguente”. Un assassino non per mancanza di cervello ma per un eccessivo uso del cervello. La sua colpa: l’ idolatria della coerenza.
Una credenza assurda che ha minato tutto: pensare che mandando qualche bombetta qua e là ad accademici di secondo piano avrebbe innescato la “rivoluzione”.
La ragione ha questo difetto: un ragionamento è potente quanto la parte più debole di esso.
Nel processo alla ragione sia l’accusa che la difesa, in un caso come quello di TK, non avrebbero problemi a reclutare testimoni.
Il processo a TK è una buona metafora della “guerra sulla razionalità” combattuta dagli psicologi per decenni.
Come mai i sofisticati ragionamenti sulla ragione non riescono a definirla in modo convincente? Tutto è molto sospetto.
Cos’è la logica? La logica sembra essere un passaggio formale da alcune premesse ad una conclusione, eppure nella mente umana sembra che il contenuto delle premesse incida sul passaggio. La conoscenza di fondo e le aspettative interferiscono pesantemente.
Nel 1980, quando il tennista Bjorn Borg era all’apice del suo successo e vinceva spesso in rimonta, venne chiesto un pronostico da alcune “cavie” che assistevano ad un torneo. Le risposte possibili a loro disposizione: 1. Borg vincerà la partita. 2. Borg perderà il primo set. 3. Borg perderà il primo set ma vincerà la partita. 4. Borg vincerà il primo set ma perderà la partita.
In molti assegnarono a 3 una probabilità maggiore rispetto a 1. Assurdo. Si chiama “fallacia della congiunzione”.
C’è poi il problema dello scomparto: nel villaggio di Denton ci sono ventidue agricoltori. Tutti gli agricoltori hanno almeno una mucca. Nessuno degli agricoltori ha più di diciassette mucche. Quanto è probabile che almeno due allevatori a Denton abbiano esattamente lo stesso numero di mucche?
Risposta: è certo, non solo probabile, che almeno 2 agricoltori abbiano lo stesso numero di mucche. In pochi ci arrivano velocemente.
Riformulando ci arrivano tutti: nel villaggio di Denton ci sono ventidue agricoltori. Tutti gli agricoltori hanno avuto una visita dall’ispettore sanitario. Le visite dell’ispettore sanitario hanno avuto luogo tra il primo e il diciassettesimo giorno di febbraio di quest’anno. Quanto è probabile che almeno due agricoltori a Denton abbiano avuto la visita dell’ispettore sanitario nello stesso giorno?
Ecco, questi esempi non evidenziano gravi lacune nei nostri ragionamenti? Dobbiamo preoccuparci?
Sembra chiaro comunque che una qualche forma di razionalità esista: la usiamo tutti i giorni. Pensiamo solo alla congiunzione “e” o e alla disgiunzione “o”.
Jack (a Jill): Ho prestato il mio ombrello a te o a Susan, non ricordo a chi. Jill: Beh, non me lo hai prestato! Jack: Oh, poi ho prestato a Susan. Jill: Giusto! Non bisogna aver studiato logica per arrivarci.
Alcuni psicologi – Jean Piaget, Martin Braine e Lance Rips – hanno sostenuto che noi compiamo le nostre deduzioni attraverso un meccanismo di “logica mentale” che governa la nostra mente. la nostra mente è una macchina che quando funziona in modo adeguato “ragiona” conformemente alla logica.
Una spiegazione alternativa a cura di Philip Johnson-Laird e Ruth Byrne: la nostra mente si rappresenta dei modelli ed esclude quello incompatibile con gli altri. Il modello in cui Jack presta il suo ombrello a Susan è incompatibile con quello in cui presta a Jill.
Mental logic v Mental model. Non so se ho capito bene la distinzione, ad ogni modo qui non conta molto, si tratta di due modi di difendere la ragione umana.
Entrambi i modelli, comunque, ammettono che la mente umana accede solo ai ragionamenti più semplici. Quelli più complessi sono disseminati da trappole.
Il modello logico di base è quello dell’inferenza: da due premesse (maggiore e minore) si inferisce una conclusione.
Basta poco a creare confusione, basta aggiungere una premessa. Esempio: 1) Prima premessa maggiore: se Mary ha un compito, studierà fino a tardi in biblioteca. 2) Seconda premessa maggiore: se la biblioteca rimane aperta, Mary studierà fino a tardi nella biblioteca. 3) Premessa minore: Mary ha un compito. 4) Conclusione?
Solo il 38% giunge alla conclusione corretta, ovvero che Mary studierà fino a tardi in biblioteca.
Evidentemente la nostra mente non è governata da un meccanismologico, altrimenti… Noi “rappresentiamo” ma spesso rappresentiamo in modo scorretto.
In questo caso noi diamo per scontato che la seconda premessa maggiore sia rilevante quando invece non lo è affatto. La gente è portata a chiedersi: e se Mery ha un compito ma la biblio è chiusa? La domanda è assurda visto che la prima premessa maggiore già ci assicura che se ha un compito studierà in biblio fino a tardi (magari ha un pass, a noi la faccenda non riguarda).
Forse la nostra mente consolida le premesse in un unica premessa del tipo: “Se Mary ha un compito e se la biblioteca rimane aperta, allora Mary studierà tardi nella biblioteca”. Il che è palesemente scorretto.
Altri difensori della ragione sostengono che il laboratorio degli psicologi non è un contesto realistico: perché dovrei sforzarmi di ragionare bene quando non sono incentivato a farlo?
Insomma, gli psicologi fanno domande irrazionali e ricevono risposte irrazionali.
C’è chi sostiene l’esistenza di un’analogia tra illusioni cognitive e illusioni ottiche.
L’illusione di Edward Adelson: è più chiaro il quadrato A o il quadrato B? Risposta unanime: B. Sbagliatissimo, hanno la stessa sfumatura di grigio.
Risultati immagini per Edward Adelson illusion
Cosa succede nell’illusione di Adelson? La nostra percezione non riporta la luce effettivamente riflessa dai quadrati ma la proporzione tra la luce che investe i quadrati e quella che riflettono (riflettenza). Riflettenza: luce che investe/luce riflessa.
Ergo: la stessa superficie di grigio puo’ ricevere e quindi riflettere diverse sfumature.
Per cogliere l’illusione: annullare mentalmente la tridimensionalità della figura (è dura, vi avverto).
Torniamo all’illusione cognitiva di cui Mary: in genere noi ci aspettiamo che quanto ci viene detto sia rilevante. E’ questo che ci inganna, esattamente come la riflettenza attesa ci inganna nella percezione visiva quando in realtà non esiste.
Quando alla gente viene detto che “Mary studierà in biblioteca se la biblioteca sarà aperta” si aspetta che l’informazione abbia un pesonella soluzione del problema.
Ci vuole pazienza e allenamento per dissolvere le illusioni. Sia quelle cognitive che quelle ottiche.
Le facoltà da utilizzare in questi casi le abbiamo tutti ma sono arrugginite perché poco utili nella vita quotidiana.
La conclusione dei difensori della ragione: il fatto che l’uomo medio fallisca nel districarsi in questi problemi non implica che sia irrazionale.
Una cosa comunque l’abbiamo appurata: il rapporto tra logica e ragionamento umana è tutt’altro che lineare.
Qualche provocatore avanza il dubbio che siano cose fondamentalmente diverse. Il ragionamento umano è davvero cio’ che ammirava Cartesio e disprezzava Lutero?
La ragione che ci distingue dagli animali e di cui per millenni tanti filosofi si sono vantati esiste veramente o è solo un manichino che cela una realtà ben diversa da quel che si credeva?

LA MIA IDEOLOGIA IN SINTESI

La mia ideologia in estrema sintesi: "Il mercato fallisce quasi sempre. Proviamo con il mercato".

Voglio vedere chi mi dà del dogmatico!

http://www.arnoldkling.com/blog/speaking-as-an-economist/

HL 1 Reason on Trial

1 Reason on Trial
Note:1@@@@@@@@@@@@@@

Yellow highlight | Location: 257
René Descartes,
Yellow highlight | Location: 260
he formed the stunningly ambitious project of ridding himself of all opinions,
Note:CARTESII PARTE ALLA RICERCA DELL NOGGETTIVO...IL SUO TENTATIVO

Yellow highlight | Location: 261
rebuilding his knowledge from scratch,
Note:DA ZERO

Yellow highlight | Location: 262
a general disdain for collective achievements.
Note:IL SOGGETTO AL CENTRO

Yellow highlight | Location: 263
What one may learn from books, he considered, “is not as close to the truth,
Note:CULTO DELLA SOLITUDINE

Yellow highlight | Location: 266
“wisdom of crowds.”
Note:L AVREBBE DISPREZZATA

Yellow highlight | Location: 267
individual reason:
Note:L UNICA SAGGEZZA CHE RICONOSCESSE

Yellow highlight | Location: 271
“the power of judging correctly and of distinguishing the true from the false (which is properly what is called good sense or reason) is naturally equal in all men.”
Note:NN X QS ERA UN ELITISTA

Yellow highlight | Location: 274
“The Greatest Minds Are Capable of the Greatest Vices as Well as the Greatest Virtues”
Note:Tttttttttttt

Yellow highlight | Location: 275
Most of us think of ourselves as rational.
Note:PREGIUDIZIO

Yellow highlight | Location: 276
We are annoyed, sometimes even angry, when we see others defending opinions we think are deeply flawed.
Note:ANCHE GLI ALTRI SONO X NOI RAZIONALI

Yellow highlight | Location: 278
power to discover the truth,
Note:LA RAGIONE X NOI...DA QUI LE NS RABBIE

Yellow highlight | Location: 279
we expect all sighted people to see what others see.
Note:ANALOGIA

Yellow highlight | Location: 282
reason, like perception,
Note:Cccccccc

Yellow highlight | Location: 284
we have different ways of directing our thoughts, and do not take into account the same things ….
Note:IL DISACCORDO X CARTESIO

Yellow highlight | Location: 286
shouldn’t the way we direct our thoughts itself be guided by reason?
Note:MA È SOLO UN MODO DI RIPROPORRE L ENIGMA

Yellow highlight | Location: 289
“Reason is by nature a harmful whore.
Note:UN DETRATTORE DELLA RAGIONE...LUTERO

Yellow highlight | Location: 299
Descartes, Aristotle, Kant, or Popper, that humans err by not reasoning enough.
Note:I DIFENSORI

Yellow highlight | Location: 299
Luther, Hume, Kierkegaard, or Foucault, that they err by reasoning too much.
Note:I DETRATTORI

Yellow highlight | Location: 301
Eratosthenes and the Unabomber
Note:Ttttttttttttt

Yellow highlight | Location: 302
Do you doubt the power of reason? Just look at the sciences,
Note:LA DIFESA

Yellow highlight | Location: 304
the measurement of the circumference of the earth twenty-two centuries ago, by Eratosthenes
Note:UN ESEMPIO

Yellow highlight | Location: 310
Eratosthenes had heard that every year, on a single day, at noon, the sun shone directly to the bottom of wells in the distant town of Syene (now Aswan).
Note:IL SOLE VERTICALE SUL POZZO...SOLSTIZIO

Yellow highlight | Location: 311
the sun was at the zenith,
Note:Ccccccccc

Yellow highlight | Location: 312
Syene, he assumed, was due south on the same meridian as Alexandria.
Note:Ccccccccc

Yellow highlight | Location: 315
Eratosthenes measured the length of the shadow cast at that very moment by an obelisk located in front of his library
Note:Ccccccccccccc

Yellow highlight | Location: 321
Since 7.2 degrees is one-fiftieth of 360 degrees, Eratosthenes could calculate the circumference of the earth by multiplying by fifty the distance between Alexandria and Syene. The result, 252,000 stades,
Note:Cccccccccccc

Yellow highlight | Location: 333
The prosecution might well at this juncture introduce the case of Ted Kaczynski.
Note:L ACCUSA

Yellow highlight | Location: 335
Kaczynski was unquestionably a brilliant reasoner.
Note:DA GIOVANE

Yellow highlight | Location: 336
Harvard
Note:Cccccccc

Yellow highlight | Location: 336
he solved a mathematical problem that had eluded his professors for years,
Note:Ccccccccc

Yellow highlight | Location: 338
live in a shack in Montana,
Note:DOPO L ABBANDONO DELL ACCADEMIA

Yellow highlight | Location: 339
he saw as the destructive character of modern technology.
Note:SI SPEOFONDA IN LETTURE SOCIOLOGIE

Yellow highlight | Location: 340
for him, only a violent revolution
Note:LA MEDICINA A TUTTI I MALI

Yellow highlight | Location: 342
Kaczynski began in 1978 to send bombs to universities, businesses, and individuals,
Note:SI PASSA ALL AZIONE

Yellow highlight | Location: 343
He wrote a long manifesto and managed to have it published in the New York Times and in the Washington Post in 1995
Note:MANIFESTO

Yellow highlight | Location: 345
What had happened to the brilliant young mathematician?
Note:LA RAGIONE LO HA TRADITO...IL QUESITO CHE CI INTERESSA

Yellow highlight | Location: 347
his defense to try to make him plead insanity.
Note:IL PUNTO ESTREMO

Yellow highlight | Location: 347
unreason had to be the culprit.
Note:Cccccccccc

Yellow highlight | Location: 351
The Industrial Revolution and its consequences have been a disaster for the human race
Note:DAL MANIFESTO

Yellow highlight | Location: 359
many well-respected philosophers and social theorists have defended similar views.
Note:DI FATTO

Yellow highlight | Location: 361
“Kaczynski, in short, had become a cold-blooded killer not despite of his intellect, but because of it.”
Note:È SOLO STATO CONSEGUENZE

Yellow highlight | Location: 364
His manifesto is indeed more tightly reasoned than much political discourse.
Note:PICCOLO CFR

Yellow highlight | Location: 366
sending bombs to a few powerless academics—his former colleagues—would kick-start a “revolution against the industrial system.”
Note:È QS LA CREDENZA ASSURDA SEMMAI

Yellow highlight | Location: 368
a logical demonstration can never be stronger than its weakest part.
Note:SPESSO DIMENTICATO ########

Yellow highlight | Location: 369
Expert Witnesses for the Prosecution
Note:Tttttttttttttttt

Yellow highlight | Location: 371
Neither side would have any difficulty in recruiting psychologists to support their cause.
Note:ESPERTI SIA A SUPPORTA DELLA RAZIONALITÀ CHE DELL INFERMITÀ

Yellow highlight | Location: 372
“rationality wars.”
Note:COSA SI SCATENÒ

Yellow highlight | Location: 373
sophisticated reasoning on reasoning does not come near providing a consensual understanding of reasoning itself.
Note:IL TUTTO È MOTO SOSPETTO

Yellow highlight | Location: 386
if you assume that reasoning should be just a matter of applying logic to a given set of premises in order to derive the conclusions that follow from these premises, then nothing else should interfere.
Note:EPPURE IL CONTENUTO DELLE PREMESSE...NN SOLO LA FORMA...INFLUISCE SUL RAGIONAMENTI

Yellow highlight | Location: 388
background knowledge and expectations do interfere
Note:Ccccccccc

Yellow highlight | Location: 394
1. Borg will win the match. 2. Borg will lose the first set. 3. Borg will lose the first set but win the match. 4. Borg will win the first set but lose the match.
Note:CONJUCTION FALLACY...TANTI METTONO 3 COME PIÙ PROB DI 1

Yellow highlight | Location: 407
if you ask the same question not about Björn Borg at Wimbledon but rather about an unknown player at an ordinary game, then people do not commit the fallacy.
Note:L ASPETTO INTERESSANTE

Yellow highlight | Location: 413
In the village of Denton, there are twenty-two farmers. All of the farmers have at least one cow. None of the farmers have more than seventeen cows. How likely is it that at least two farmers in Denton have the exact same number of cows?
Note:IL PROB DELLO SCOMPARTO

Yellow highlight | Location: 416
it is certain—not merely probable—that at least two farmers have the same number of cows.
Note:RISPOSTA

Yellow highlight | Location: 419
In the village of Denton, there are twenty-two farmers. The farmers have all had a visit from the health inspector. The visits of the health inspector took place between the first and the seventeenth of February of this year. How likely is it that at least two farmers in Denton had the visit of the health inspector on the exact same day?
Note:LA VERSIONE FACILE DELLO STESSO PROBLEMA

Yellow highlight | Location: 424
Isn’t this, the prosecution would argue, clear evidence that human reason is seriously defective?
Note:ARGOMENTI X LL ACCUSA

Yellow highlight | Location: 425
Expert Witnesses for the Defense
Note:Tttttttttttttttt

Yellow highlight | Location: 427
There is little doubt that some simple reasoning (in a wide sense of the term) occurs all the time, in particular when we talk to each other.
Note:LA DISCUSSIONE E/O

Yellow highlight | Location: 430
Jack (to Jill): I lent my umbrella to you or to Susan—I don’t remember whom. Jill: Well, you didn’t lend it to me! 
Jack: Oh, then I lent to Susan. Jill: Right!
Note:NN C È BISOGNO DI AVER STUDIATO LOGICA

Yellow highlight | Location: 439
Several psychologists (Jean Piaget, Martin Braine, and Lance Rips, in particular16) have argued that we perform logical deduction by means of a “mental logic” consisting in a collection of such logical rules
Note:PIAGET

Yellow highlight | Location: 442
alternative explanation, “mental model theory” (developed by Philip Johnson-Laird and Ruth Byrne),
Note:UN MODELLO ALTERNATIVO MMT

Yellow highlight | Location: 444
What we have is a procedure to represent and integrate in our mind the content of premises by means of models comparable to schematic pictures of the situation. We then read the conclusions off these models.
Note:MMT NN ESISTE ESISTA N MECCANISMO MENTALE MA UNA CAPACITÀ DI RAPPRESENTARE

Yellow highlight | Location: 446
the two mental models can neither be both right nor be both wrong.
Note:IL MODELLO IN CUI PRESTA A JILL NN È COMPATIBILE CON QUELLO QUELLE N CUI PRESTA A SUSI

Yellow highlight | Location: 449
pitting against one another the “mental logic” and the “mental models”
Note:NON C È SOLO PIAGET...DUE APPROCCI

Yellow highlight | Location: 455
Both approaches recognize that all except the simplest reasoning tasks can trip people and cause them to come to unwarranted conclusions.
Note:MA IL PANORAMA NN È ROSEO

Yellow highlight | Location: 459
The defense of reason would want these two schools to downplay their disagreements and to focus on a shared positive message:
Note:AI NS FINI

Yellow highlight | Location: 462
what is known as conditional reasoning—reasoning with “if …, then …”
Note:IL MODELLO STANDARD DELLA LOGICA

Yellow highlight | Location: 492
nearly everybody draws the valid modus ponens inference from the affirmation of the antecedent.
Note:LA SEMPLICE INFERENZA È FACILE

Yellow highlight | Location: 493
only two-thirds of the people, on average, draw the other valid inference, modus tollens, and about half of the people commit the two fallacies.
Note:MA QUANDO SI TRATTA DI NN CONFONDERE L IMPLICASIONE UNIVOCA CON QUELLA BIUNIVOCA....

Yellow highlight | Location: 496
Will She Study Late in the Library?
Note:Ttttttttttttt

Yellow highlight | Location: 507
First major premise: If Mary has an essay to write, then she will study late in the library. Second major premise: If the library stays open, then Mary will study late in the library. Minor premise: She has an essay to write.
Note:AGGIUNGENDO LA SECONDA PREMESSSA MAGGIORE LA GENTE SI CONFONDE....PENSA CHE LE INFO SIANO TUTTE RILEVANTI

Yellow highlight | Location: 514
only 38 percent
Note | Location: 514
CHI CNSIDERA L IRRILEVANZA

Yellow highlight | Location: 515
mental logicians have the wrong theory of human rationality.
Note:EVIDENTEMENTE

Yellow highlight | Location: 518
What about the possibility that the library might be closed? Well, what about it? After all, for all you know, Mary might have a pass to work in the library even when it is closed. A logician would tell you,
Note:QUEL CHE NN CONSIDERIAMO

Yellow highlight | Location: 523
People might, for instance, consolidate the two major premises presented by Byrne into a single one: “If Mary has an essay to write and if the library stays open, then Mary will study late in the library.”
Note:UNA SPIEGAZIONE ALTEENATIVA PWE CONSERVARE IL MODELLO TRADIZIONALE

Yellow highlight | Location: 527
Is There a Defendant at This Trial?
Note:Ttttttttt

Yellow highlight | Location: 535
It is not that people are bad at making logical deductions; it is that they are bad at separating these deductions from probabilistic inferences that are suggested by the very same premises.
Note:ALTERNATIVA ULTERIORE...IL CONTESTO DEL LABORATORIO NN È REALISTIC

Yellow highlight | Location: 537
psychologists are making irrational demands?
Note:IL NUOVO ACCUSATO

Yellow highlight | Location: 538
Edward Adelson. Which of the two squares, A or B, is of a lighter shade of gray? Surely, B is lighter than A—this
Note:ANALGIA CON L ILLUSIONE OTTICA

Yellow highlight | Location: 539
A and B are of exactly the same shade.
Note:Cccccccccc SORPRESA

Yellow highlight | Location: 542
Your perception of the degree to which a surface is light or dark tracks not the amount of light that is reflected to your eyes by that surface but the proportion of the light falling on that surface that is reflected by it.
Note:COSA SUCCEDE

Yellow highlight | Location: 546
The same gray surface may receive and therefore reflect more or less light to your eyes,
Note:DIFFERENZE CHE NN ESISTONO

Yellow highlight | Location: 555
ignore the tridimensional scene that is being depicted.
Note:X COGLIERE L ILLUSIONE

Yellow highlight | Location: 565
In general, we interpret statements on the assumption that they are intended to be relevant.
Note:TORNIAMO ALL ILLUSIONE COGNITIVA DI MARY

Yellow highlight | Location: 566
when given the second major premise, “If the library stays open, then Mary will study late in the library,” people sensibly assume that they are intended to take this premise as relevant.
Note:DI CONSEG

Yellow highlight | Location: 572
It takes patience and training for a painter to see a color on the canvas as it is rather than as how it will be perceived by others in the context of the whole picture.
Note:ALLENAMENTO

Yellow highlight | Location: 575
Are the visual skills of painters and the inferential skills of logicians of much use in ordinary life?
Note:FACOLTÀ POCO UTILIZZATE XCHÈ POCO UTILI

Yellow highlight | Location: 578
That people fail to solve rudimentary logical problems does not show that they are unable to reason
Note:CONCLUSIONE

Yellow highlight | Location: 579
The relationship between logic on the one hand and reasoning on the other is far from being simple
Note:LOGICA E RAGIONE...VITA E ASTRAZUONI

Yellow highlight | Location: 585
is the reasoning they talk about the same thing as the reason hailed by Descartes and despised by Luther?
Note:VIENE IL DUBBIO CHE SI PARLI DELLA STESSA COSA

Yellow highlight | Location: 586
is it reason itself or some dummy mistaken for the real thing?
Note:ESISTE QUALCOSA O SI TRATTA DI UN MANICHINO?

Yellow highlight | Location: 2,956

martedì 5 marzo 2019

Parole minacciose: trasparenza SAGGIO


Parole minacciose: trasparenza


Appunti presi leggendo  il saggio di Jerry Z. Muller: “The Tyranny of Metrics. PHILOSOPHICAL CRITIQUES.”.
Risultati immagini per bauhaus
Le critiche all’idea meritocratica provengono un po’ da tutto lo spettro ideologico.
Critica marxista: la meritocrazia svaluta gli elementi subordinati del sistema. La fissazione di obbiettivi quantitativi troppo precisi produce alienazione.
Da destra molti intellettuali – tra gli altri Michael Oakeshott, Michael Polanyi e Friedrich Hayek – hanno considerato il progetto meritocratico come l’ennesima illusione del razionalismo.
Il punto di partenza della destra: esistono due conoscenza, una astratta e formale, l’altra praticaEsempio, prendi un ricettario, quando ti viene detto “sale quanto basta” che fai? Senza una conoscenza pratica non vai da nessuna parte.
La conoscenza pratica emerge dai costumi e dalla tradizione. Trascurarla è fatale.
Per il razionalista la conoscenza è essenzialmente conoscenza tecnica.
Hayek e Mises traspongono la critica verso il razionalismo in una critica verso il socialismo e l’economia pianificata astrattamente dall’alto.
Ad essa si contrappone il metodo empirico del mercato che va a tentoni (trial and error). Il mercato valorizza la conoscenza locale e l’utilizzo alternativo delle risorse.
Ironia della sorte, oggi molto turbo-capitalismo iper-meritocraticoreplica l’errore socialista degli anni trenta. La sorte della meritocrazia sarà quella del socialismo.
Con obbiettivi fissati in anticipo si stronca il valore delle alternative emerse in itinere. la creatività dell’esecutore, l’unico che puo’ vedere da vicino una certa realtà, viene accantonata.
Motto: il calcolo è il nemico dell’immaginazione.
Frank Knight parlava di incertezza come di “rischio non misurabile”. L’habitat dell’imprenditore è quello. Ebbene, non c’è nulla del genere nell’algoritmo meritocratico.
Attività represse dai target quantitativi: esplorazione e creatività.
Precisione e spreco vanno spesso a braccetto. L’inutile precisione dei calcolatori diviene un ostacolo. Per un robot un problema trascurabile puo’ diventare insormontabile e condurre al loop.
Il giudizio è sempre specifico, riguarda sempre una situazione contingente, un contesto. La generalizzazione svia ma generalizzare è imprescindibile per il progetto meritocratico.
Lo storico conservatore Elie Kedourie, un grande critico della meritocrazia thatcheriana. Approfondire questa figura.
fratellini inseparabili delle formule meritocratiche: scienza, IT, questionari, burocrazia, monitoraggio…
Dietro la parola “efficienza” si nasconde una grande frode fatta di tonnellate di burocrazia. Sono in molti a pensarlo.
Quando si “misura” bisogna stabilire obbiettivi, e qui cominciano i guai. Prendi il ministero dell’educazione, cosa misurare? Qui entrano in scena criteri spuri e discutibili. Quando l’obbiettivo è sensato la complessa attività di misurazione fagocita l’attività misurata, quando l’obbiettivo è semplificato diventa inconsistente.
Trema quando compare la parola “trasparenza”, dietro l’angolo si nascondono arbitrio e burocrazia che si creano una cortina di rispettabilità fatta di numeri.

IL POLITICALLY CORRECT (GIA’ ESOTERISMO) CI SALVERA’

IL POLITICALLY CORRECT (GIA’ ESOTERISMO) CI SALVERA’
Dai sondaggi apprendiamo che in molti (40%) sono favorevoli a politiche eugenetiche che incoraggino una bassa riproduzione tra: 1)poveri, 2) persone poco intelligenti e 3) criminali abituali.
Tutto ciò implica che sopprimere (o comunque distorcere) la verità sull'ereditabilità dei caratteri migliori le politiche pubbliche.