http://www.campariedemaistre.com/2012/06/miseria-della-teologia-parte-i.html
http://www.campariedemaistre.com/2012/06/miseria-della-teologia-parte-ii.html
Chi si prendesse la briga di consultare su Scimago la produzione scientifica di studiosi residenti in Vaticano, o con indirizzo vaticano, troverebbe lo sconfortante dato secondo cui dal 1996 al 2010 sono stati prodotti soltanto quattro papers. Ma questo, ovviamente, significa ben poco, perché molti studiosi attivi nelle università pontificie possono avere segnalato affiliazioni non vaticane, e non è un mistero che Scopus (su cui Scimago si basa) non indicizza pressoché alcuna rivista teologica o filosofica pubblicata dalle Università pontificie romane... Questa sarebbe già una utile informazione sulla qualità delle riviste pubblicate. Ma forse è meglio non infierire.
martedì 6 ottobre 2015
RIASSUNTO In Praise of Commercial Fame di Tyler Cowen
In Praise of Commercial Fame di Tyler Cowen
- La celebrità rimpiazza oggi l' eroismo di ieri ma sono in molti a lamentarsi del degrado della cultura che questa dinamica favorisce.
- Ci si concentra solo sui costi di un simile cambiamento: il degrado. Ma i benefici? A volte l'eroismo o per lo meno la sua ricerca era fonte di guai, di violenza diffusa. meglio competere sul mercato che in guerra
- Problemi di filtro: la fama ci orienta almeno all inizio. E' una bussola utile anche a chi vuole fuggire certi prodotti.
- La fama ci coordina dandoci un comune argomento di discussione
- Non esiste solo la fama assoluta ma anche quella relativa, cosicché uno puo' lamentarsi della fama assoluta ma puoi trarre i benefici di cui sopra dalla fama relativa
- Problemi di status: le nicchie della celebrità sono molte. Il libro dei record è un tomo immenso e anche mia nonna puo' trovare una specialità in cui primeggiare e appagare il proprio status. La varietà è incentivata dalla molteplice scala dei valori: se ci fosse un solo record da battere migliaia di recordmen resterebbero a casa frustrati
- Se merito e fama nn fossero separati nn avremmo varietà e le frustrazioni si moltiplicherebbero...
- Le forze commerciali forse non educano ma rintracciano i gusti reali delle persone meglio di molti critici.
- La celebrità innesca anche un rito di coordinamento che instaura relazioni (giù i costi di comunicazione)
- La celebrità offre opportunità di giudizio estetico anche agli esclusi. Spesso la celebrità offre esperienze estetiche anche a chi non ne avrebbe mai avute.
- La celebrità offre ampie garanzie ai prodotti che sponsorizza: il suo patrimonio reputazionale è immenso
- Un mondo costruito sulla fama lascia molte vie di fuga ai fan rispetto al mondo costruito sul merito oggettivo. Tutto cio' è consolatorio.
- C'è manipolazione delle menti? Difficile in un mondo dove i medium sono tanti: il medium modella il messaggio ma spesso è il messaggiato che sceglie il medium
- Con il metodo della sottoscrizione costruisci la tua cultura
continua
In praise of commercial culture di Tyler Cowen - i tre doni della cultura commerciale
In praise of commercial culture di Tyler Cowen - i tre doni della cultura commerciale
- smussa le astrusità dell'avanguadia
- alimenta la diversità (il commercio richiede diversità)
- alimenta il rinnovamento (il commercio richiede il rinnovamento)
continua
Varo di una nuova etichetta: "new religion"
- cibo
- riciclaggio
- jogging e fitness
L'esperimento naurale
In USA i crimini sono crollati. A chi i meriti? Un candidato plausibile: il PM dalla manetta facile.
Link uno: la carcerazione di massa e il crollo dei crimini: https://www.aei.org/publication/keep-locking-em-up/
Link due: la carcerazione di massa e i PM dalla manetta facile: http://www.slate.com/articles/news_and_politics/crime/2015/02/mass_incarceration_a_provocative_new_theory_for_why_so_many_americans_are.single.html
Link uno: la carcerazione di massa e il crollo dei crimini: https://www.aei.org/publication/keep-locking-em-up/
Link due: la carcerazione di massa e i PM dalla manetta facile: http://www.slate.com/articles/news_and_politics/crime/2015/02/mass_incarceration_a_provocative_new_theory_for_why_so_many_americans_are.single.html
More guns less crime - John Lott
More guns less crime - John Lott
- Tesi dello studio empirico: dopo il passaggio di leggi liberali sulle armi il crimine crolla.
- Critica: le conclusioni dipendono da quale intervallo di tempo consideri dopo la promulgazione. Se accorciamo i risultati svaniscono
- Risposta: l effetto deterrenza nn può essere immediato, i criminali non calcolano a tavolino ma si avvalgono dell'esperienza
- Critica: di solito qs leggi vengono passate in un pacchetto di misure
- Vero ma il controllo dettagliato città/città contea/contea stato/stato neutralizza l'effetto mix. E cmq in molti casi la scrematura è stata fatta mantenendo le conclusioniinalterate
- Critica: altre proxy - es la vendita di giornali - danno esiti diversi.
- Risposta: la deterrenza spiega i suoi effetti soprattutto se non solo attraverso la legge, che è un atto pubblico.
- Obiezione: esiste uno spillover: liberalizzi qui e i guai accadono là.
- Risposta: non puo' essere una regola generale, se il campione è adeguato l'effetto è neutralizzato. L'evidenza degli spillover è anedottica.
- imho: la materia è complessa e isolare le variabili impossibile ma una cosa è certa: se le conclusioni fossero state "socialmente desiderabili" il dettaglio delle critiche non sarebbe di certo stato quello noto.
- altro problema: la variazione di morti per arma da fuoco al diffondersi di armi da fuoco. sembra esistere una correlazione negativa (analisi statale) se escludiamo gli omicidi nonché lo stato di waschington.
- https://www.facebook.com/ymaltsev/posts/10207310750864817 ****** https://www.washingtonpost.com/news/volokh-conspiracy/wp/2015/10/06/zero-correlation-between-state-homicide-rate-and-state-gun-laws/
continua
La Grecia inventata
http://www.theonion.com/article/historians-admit-to-inventing-ancient-greeks-18209
The Reign of Recycling di JOHN TIERNEY + The Political Economy of Recycling Michael C. Munger Edwar Melissa Walsh Innes Steven E. Landsburg
The Reign of Recycling di JOHN TIERNEY
- domanda: il r. aiuta la comunità e migliora l ambiente in cui viviamo ?...
- in una fase iniziale il r. era costoso e sprecone. tuttavia si pensava che quella fosse una fase transitoria. oggi a 20 dagli inizi cosa possiamo dire?...
- risposta: nn si vedono miglioramenti nè da un punto di vista ambientale nè da un punto di vista economico...
- ancora oggi per il comune è più conveniente mandare in discarica che riciclare....
- il crollo nei prezzi delle materie prime dovuto al petrolio penalizza il riciclaggio...
- la voglia di riciclare stagna. presso gli utenti più che presso gli amministratori...
- dinamica: più il riciclaggio si raffina più crescono i costi e calano i benefici ambientali..
- retorica: il riciclaggio è un bene in sè. dall asilo l indottrinamento è martellante....
- es: se prima di riciclare una bottiglia la lavi il bilancio netto di anidride carbonica diventa negativo. e l epa raccomanda il lavaggio...
- calcoli dell epa: nn ha senso riciclare più del 25% dei rifiuti...
- può aver senso riciclare alcuni cartoni e alcuni metalli ma andare oltre ha poco senso. men che meno l umido...
- manca spazio x le discariche? 1000 anni di rifiuti usa stanno nell'1% del territorio adibito a pascolo. si tratta oltretutto di spazi riutilizzabili. open usa di tennis...
- problemi nimby? no. le comunità rurali sono ben felici di arrotondare...
- le discariche moderne nn inquinano: il metano è catturato e riutilizzato...
- inceneritori? sono la soluzione preferita in nord europa e giappone. figuriamoci....
- il riciclaggio inquina: flotte di camion e operazioni di decompostaggio con i loro odori nauseabondi...
- meno bisogno di costruire nuovi prodotti meno lavoro. molte comunità soffrono...
- e il risparmio di co2? più del 90% deriva solo dai cartoni e da certi metalli tipo alluminio. il rimanente compensa appena i fattori inquinanti che produce...
- quanto costa riciclare? molto. di sicuro con quella somma si possono fare moltissime cose più utili x l ambiente...
- economia: il costo del lavoro aumenta quello delle materie diminuisce. 2 trend negativi x il riciclatore....
- il pericolo maggiore: la sete degli amministratori che vogliono riciclare materie di valore sempre più basso...
- conclusione: molto meglio x tutti tassare la co2 della spazzatura diretta in discarica (o,in presenza di una carbon tax, rimborsare chi ricicla. di certo aumenterebbe di molto raggiungendo l ottimo. la cosa migliore è dare un premio a chi ricicla lattine e carta...
- xchè c è resistenza? la gente vuol sentirsi virtuosa. ha così poche possibilitá senza una religione
continua
The Political Economy of Recycling Michael C. Munger Edwar Melissa Walsh Innes Steven E. Landsburg
- Munger: zero waste è una politica irrazionale. anche quando l obiettivo primario è l ambiente...
- hume: r. può essere efficiente se inserito in un mix. pagare la monnezza è una buona soluzione...
- innes: responsabilizzare il produttore...
- landsburg: nn facciamo di r. una questione moralistica. l unica morale è quella che rispetta i prezzi. le altre corrompono ma soprattutto instupidiscono
continua
lunedì 5 ottobre 2015
Freedomnomics: Why the Free Market Works and Other Half-baked Theories Don't John R. Lott - crimine broken window
- teoria broken window: i piccoli crimini creano un circolo vizioso. colpiamoli duramente....
- la tbw fu applicata a ny negli anni 90 con grande successo ma anche altri fattori erano cambiati: in primis il numero di polizziotti e di incarcerati. l evidenza tbw è mista
Freedomnomics: Why the Free Market Works and Other Half-baked Theories Don't John R. Lott - crimine, razza età
Freedomnomics: Why the Free Market Works and Other Half-baked Theories Don't John R. Lott - crimine, razza età
- il tipico criminale violento: maschio ventenne nero. e se la popolazione usa avesse ora meno giovani e meno neri?...
- nel complesso nn sta qui la spiegazione del calo dei crimini usa: l invecchiamento della popolazione è compensato nel xiodo cruciale dall aumento di afro amrricani
continua
Freedomnomics: Why the Free Market Works and Other Half-baked Theories Don't di John R. Lott - crimini e pistole
Freedomnomics: Why the Free Market Works and Other Half-baked Theories Don't di John R. Lott - crimini e pistole
- usa: nel 2004 spira un importante bando alle armi ma gli omicidi continuano a diminuire tra le grida d allarme degli attivisti....
- altro provvedimento importante: il brady act. nessuna conseguenza sul tasso degli omicidi...
- il problema con il proibizionismo? che ubbidiscono solo i cittadini modello nn i criminali. un pò come con le droghe o l alcol
continua
4 Freakonomics Steven D. Levitt, Stephen J. Dubner - CRIMINI E PISTOLE
Freakonomics Steven D. Levitt, Stephen J. Dubner - CRIMINI E PISTOLE
- teoria anti gun: senza pistole chi è più debole si rassegna senza spargimenti di sangue...
- pro gun: se tutti sono armati: meno ingiustizie e nn più sangue. perchè mai i forti dovrebbero vantare le loro pretese?...
- gli usa hanno un tasso di omicidi elevatissimo. le pistole contano? e la svizzera? sono più armati e più sicuri. xchè?...
- brady act: un fallimento. ragioni: il mercato nero prospero compensa i divieti....
- chicago e wachington città gun free ma anche i fanalini di coda nella diminuzione dei crimini...
- gun buyback: dove ha avuto successo il crimine nn è diminuito...
- c è l iopotesi opposta: more gun less crime. nn sembrano replicabili gli studi di lott
- conclusione: l ipotesi del bando non sembra spiegare il crollo della criminalità negli usa durante gli anni 90
continua
The Reign of Recycling
The Reign of Recycling - The New York Times:
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Inutile e costoso: un ottimo candidato per la disobbedienza civile.
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Inutile e costoso: un ottimo candidato per la disobbedienza civile.
A Critique of Mazzucato’s Entrepreneurial State DI Alberto Mingardi
A Critique of Mazzucato’s Entrepreneurial State DI Alberto Mingardi
- tesi di m.: la politica industriale è il fattore fondamentale x l innovazione. i privati si aggregano....
- m. cita casi in cui le conseguenze benefiche sono non intenzionali....
- i due problemi di m.: 1 nn considera lo spiazzamento in un sistema di scarse risorse 2 nn dà valore al ruolo della domanda...
- m. si concentra sugli usa. ma se la sua tesi centrale tenesse dovrebbe essere ancora più vera x l europa dove i governi pesano ancor di più. il che non sembra.
- m. sulla crisi: è reale la finanza nn c entra. manca innovazione. perchè? xchè manca lo stato...
- curioso.per m. il governo che corregge i fallimenti di mercato è lo stato minimo teorizzato dalla publi choice...
- lo stato è importante x innovare? x m. la risposta è davanti ai ns occhi. basta vedere ferrovie farmaci nanotecnologie e soprattutto la mitica internet...
- ferrovie: chiaro il ruolo preponderante del privato nell innovazione pura. lo stato nazionalizza e crea grandi progetti...
- problema di m.: esamina solo un xiodo in cui la spesa governativa è esplosa ovunque: difficile pensare che in qlc modo nn incocci con l innovazione. più difficile capire il ruolo giocato....
- l ottocento nn è stato forse innovativo? direi anche più del novecento. e il xiodo della riv. ind.? quello è un culmine. un epoca aurea con lo stato minimo. strano...
- l onere di m.: provare che l i. è frutto di un progetto governativo consapevole...
- internet: i finanziamenti governativi erano essenzialmente spesa militare. nn sembra che i. abbia molto a che fare com la guerra. i. fu un esternalità positiva di certi sforzi di ricerca....
- università: m. le assimila al governo ma le u. americane sono quel che sono x l ambiente competitivo in cui operano e x l adeguamento al mondo del lavoro...
- la spesa governativa impiegata in un progetto è ben diversa da un fondo governativo conteso in un ambiente competitivo...
- la m. tipo: siccome lo studente che escogitò il touchscreen studiava in un univ. statale allora l i phone è il frutto della politica industriale governativa. c è qlcs xhe nn va...
- farmaceutica usa: molti stimoli ricevuti sono identici in altri paesi. chiediamoci xchè funzionano negli usa e meno altrove...
- m. esalta il giappone anni 70 e il suo recupero sugli usa. motivo? l investimento governativo in RD. ma l urss investiva di più così come il giappone stagnante degli anni novanta...
- l urss ilvestiva tutto nel settore spaziale. il giappone in tanti settori. xchè? semplice: il giappone aveva industrie private attente alla domanda e quelle andavano finansiate. in urss il governo creava anche le entità da finanziare...
- la m. implicita: l inintenzionalità conta più dell imtenzionalità. ma qs è assurdo. certo chi compie un azione cambia tutti gli stati futuri dell universo ma nn è nè colpevole nè meritevole del bene e del male che qs stati producono...
- il ruolo dell imprenditore: sfruttare le conseguenze nn intenzionali. la spesa governativa in molti casi nn è stata altro che un fattore ambientale ben sfruttato. in quanto tale difficile attribuirgli meriti di sorta. sarebbe come attribuire al petrolio i meriti dello sviluppo...
- le mele che cadono dagli alberi sono fattore di sviluppo innovativo?…
- m. scambia i fattori ambientali con le cause. ricorda quel tifoso che x negare un rigore guarda al fallo nn fischiato a metà campo un quarto d'ora prima. certo: la catena causale sarebbe stata ben diversa ma quel fallo di per sè non ha nè meriti nè colpe su quanto accaduto...
- xchè l america è stata scoperta da Colombo e nn dai vichinghi che ci sono arrivati ben prima?…
- lo stato è un cattivo imprenditore nn xchè manca di genio ma xchè manca di dinamismo nn incontra la domanda lasciando inerti le sue trovate. se opera in un ambiente in cui poi c è qlcn che le valorizza allora rischiamo di nn vedere la sua improduttività e m. a quanto pare fa di tutto x nn vederla...
- l imprenditore innovatore scopre nuovi bisogni prima che nuove tecnologie in qs senso lo stato nn è certo imprenditore..
- thiel: oggi l i. avviene nei bits e nn nelle cose xchè le cose sono troppo regolate...
- m. nn propone un modello. xchè lo stato dovrebbe essere un buon innovatore? come incentiva? come assume? testare un modello è molto più affidabile ma qui il modello manca...
- tesi m.: i. richiede tempo e xdite. il mercato nn può tollerare il tour de force. ma così come si può essere poco lungimiranti si può essere anche troppo lungimiranti passando di fallimento in fallimento creando delle voragini. e la cosa non è mera teoria. senonchè: ci sono errori fatti con le proprie risorse così come ci sono errori fatti con le risorse altrui. dove allignerà di più l opportunismo?…
- policy di m.: tassa e spendi in RD. ci si disinteressa dell impatto di qs tassazione supplettiva. a meno che si intenda sostituire il welfare state con un RD state ma qs è tuttaltro discorso che non penso piaccia a m.
- imho. internet e lo stato. Anche l'urss aveva "inventato" internet: There is a new and intriguing book out by Benjamin Peters called How Not to Network a Nation: The Uneasy History of the Soviet Internet, which outlines exactly what it claims to. Here is one introductory excerpt:In late September 1970, a year after the ARPANET went online, the Soviet cyberneticist Viktor Glushkov boarded a train from Kiev to Moscow to attend what proved to be a fateful meeting for the future of what we might call the Soviet Internet. On the windy morning of October 1, 1970, he met with members of the Politburo, the governing body of the Soviet state, around the long rectangular table on a red carpet in Stalin’s former office in the Kremlin. The Politburo convened that day to hear Glushkov’s proposal and decide whether to build a massive nationwide computer network for citizen use — or what Glushkov called the All-State Automated System (OGAS, obshche-gosudarstvennyi avtomatizirovannaya system), the most ambitious computer network of its kind in the world at the time. OGAS was to connect tens of thousands of computer centers and to manage and optimize in real time the communications between hundreds of thousands of workers, factory managers, and regional and national administrators. The purpose of the OGAS Project was simple to state and grandiose to imagine: Glushkov sought to network and automatically manage the nation’s struggling command economy.They failed! The author blames this not on backward technology, but rather “entrenched bureaucratic corruption and conflicts of interest at the heart of the system…”Anyone interested in the history of the internet, comparative systems, or the history of the Soviet Union should read this book.
continua
Omicidi e pistole
sul tasso degli omicidi gli usa sfigurano con l'europa occidentale ma fanno bene rispetto agli altri paesi americani.
premesso che reddito e tasso degli omicidi non sembrano correlati (nell'africa povera ci sono molto più omicidi che nell'asia povera), a questo punto sarebbe interessante sapere il tasso degli omicidi usa disaggregato razzialmente.
https://en.wikipedia.org/wiki/List_of_countries_by_intentional_homicide_rate
premesso che reddito e tasso degli omicidi non sembrano correlati (nell'africa povera ci sono molto più omicidi che nell'asia povera), a questo punto sarebbe interessante sapere il tasso degli omicidi usa disaggregato razzialmente.
https://en.wikipedia.org/wiki/List_of_countries_by_intentional_homicide_rate
Cyclists! Why do they ride in the middle of the road?
Cyclists! Why do they ride in the middle of the road?:
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perchè i ciclisti viaggiano in mezzo alla carreggiata? perché ne hanno diritto. e anche perché è più sicuro.
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perchè i ciclisti viaggiano in mezzo alla carreggiata? perché ne hanno diritto. e anche perché è più sicuro.
4 Freakonomics di Steven D. Levitt, Stephen J. Dubner - crimine
Il crimine usa è collassato negli anni 90. Perché. Due cause plausibili: più polizia e più carcere. Una causa controversa: legalizzazione aborto.
The Freakonomics argument starts off very much like the argument I make in The Tipping Point. The startling decline in crime in major American cities in the mid-1990’s is a mystery. No one predicted it. Everyone thought that high crime rates were a permanent feature of urban life. And the standard arguments to explain why crime falls don’t seem to work in this case. Levitt and Dubner go through all the usual explanations for crime decreases—a booming economy, decline in the crack trade, innovative policing strategies, tougher gun laws, aging of the population—and find only two that they think really matter. Putting more police on the street, they say, which happened in major cities all over the country in the early 1990’s, was a major factor. So were the soaring numbers of young men put away in prison in that same period. But neither of those two factors, they argue, are sufficient to explain the full magnitude of the crime drop. There has to be something else—and their candidate for the missing explanation is the legalization of abortion.
The Freakonomics argument starts off very much like the argument I make in The Tipping Point. The startling decline in crime in major American cities in the mid-1990’s is a mystery. No one predicted it. Everyone thought that high crime rates were a permanent feature of urban life. And the standard arguments to explain why crime falls don’t seem to work in this case. Levitt and Dubner go through all the usual explanations for crime decreases—a booming economy, decline in the crack trade, innovative policing strategies, tougher gun laws, aging of the population—and find only two that they think really matter. Putting more police on the street, they say, which happened in major cities all over the country in the early 1990’s, was a major factor. So were the soaring numbers of young men put away in prison in that same period. But neither of those two factors, they argue, are sufficient to explain the full magnitude of the crime drop. There has to be something else—and their candidate for the missing explanation is the legalization of abortion.
domenica 4 ottobre 2015
Crimine e carcerati
https://www.aei.org/publication/keep-locking-em-up/ tesi: il carcere riduce la criminalità. Ricorda che il carcere facile è dovuto all orientamento dei pm
sabato 3 ottobre 2015
My Simplistic Theory of Left and Right Bryan Caplan
My Simplistic Theory of Left and Right Bryan Caplan
My Simplistic Theory of Left and Right
Bryan Caplan
- una teoria x distinguere destra e sinistra...
- teorie comuni: uguaglianza-diseguaglianza. tradizione-nuovismo. ricchi-poveri...
- proposta una distinzione psicologica: l uomo di sinistra -us- è antimercato. l uomo di destra -ud- è antisinistra.
- spiegato meglio: ud è più pronto ad accettare le leggi di natura - siamo diversi siamo diseguali c è una gerarchia. l'us è più propenso a correggere la natura con l intervento politico incurante della nirvana fallacy...
- nota: l ud è un impolitico. si occupa di politica solo x opporsi alla sinistra...
- nota: in un accezione allargata il mercato si identifica con la natura (tanto è vero che si parla di giungla)...
- tutto ciò nn ricorda thomas mann?
continua
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