venerdì 26 settembre 2014

Consigli di prassi

The Logic of Gilensian Activism, Bryan Caplan | EconLog | Library of Economics and Liberty:



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Come convertire?

  1. crescete e moltiplicatevi; avere tanti figli è il miglior modo per evangelizzare il mondo;
  2. rivolgetevi alle élite; sono loro che battono la via che seguirà la massa; tra Centro e Periferia non esitate a privilegiare il primo.
  3. l' esempio è importante, specie se il vostro messaggio è religioso; questo per evitare la classica e fondata obiezione: "dici delle cose che non ti costa niente sostenere".
  4. fate battaglie di libertà e di disobbidienza civile: abbassare i costi di uscita (esempio: obiezione di coscienza) piuttosto che varare leggi ad hoc. Inaugurate forme di disobbedienza civile minima, ovvero quelle contro i "divieti ridicoli", in Italia abbondano (divieto lancio palle di neve, divieto sdraiarsi nei prati, divieto di mangiare il gelato oltre una certa ora...).  La religione diventerà opposizione allo strapotere statale raccogliendo molti simpatizzanti.
  5. Battetevi per una società del rischio economico. All'alternativa "più poveri, più sicuri" (grazie alla solidarietà coercitiva), privilegiate l'alternativa "più ricchi, più a rischio" con la solidarietà volontaria. Il rischio spinge alla fede molto più della povertà, inoltre è compatibile con una società non-violenta.
  6. Battetevi per l'anti-proibizionismo: è una battaglia libertaria e al contempo fa crescere a dismisura il bisogno di "conversione".
  7. Fate la vostra proposta da "innamorati".
  8. Appunti alla giornata di apertura della fraternità di Comunione e Liberazione - Forum di Assago 26 settembre 2015. PROSPERI


    • La fede che nasce dall'amore per la bellezza e per il bene (ovvero da un desiderio autentico, da un'attrazione sincera) ci "ricentra", ci riporta alla figura del Cristo vivente... 
    • E' nostro dovere comunicare a tutti questo nostro desiderio soddisfatto
    • Come essere utili alla chiesa? Vivi x quello che sei scelto
    • Il metodo della scelta è il metodo di Dio. Alcuni esempi: la scelta di Abramo e quella del cieco nato.
    • Ricordiamoci sempre come è nato il movimento: dallo struggimento di un ragazzino x dare un senso alla sua esperienza
    • Dialogo con l'altro: implica la coscienza della mIa identità: senza questa maturità non ci puo' essere autentica apertura.
    • La veritá come base dell'impegno. I pericoli del relativismo
    • La lettera di un ragazzo che dichiara: amo lui attraverso di lei. La bellezza c'innamora e l'amore tra uomini è la metafora migliore dell'amore di e verso Dio.


    CARRON

    • Come comunicare la fede? Le circostanze e il contesto sono tutto
    • L' apologo del clown che chiede aiuto tra le risa. Ecco la condizione frequente del credente oggi
    •  Perchè Gesù nn era percepito come un clown?
    • Primo compito dell'evangelizzazione: enfatizzare la pertinenza della fede al contesto e alla vita in genere. Adeguarsi al contesto con adeguate analogie che traducano il messaggio in modo fedele ed espressivo.
    • La realtá ci colpisce disturbando le nostre certezze: abbiamo la forza di resistere? È abbastanza solida la ns identità?
    • Noi siamo una fede e un'etica, spesso oggi la prima viene data per scontata e minimizzata. Al mondo non interessa ma noi dobbiamo renderci interessanti per quella, invece spesso addirittura la occultiamo. Lasciamo invece trasparire la ns appartenenza: è la ns posizione culturale!

    • La mente torna (Mogol Battosto): solo quando mi parli torna il mio io. È il metodo umano. Dare del tu. Da Abramo inizia la fede personale. Inizia la giusta analogia x pensare Dio. Senza essere chiamati nn sapremo chi siamo. Ecco perché senza la fede che sostiene l'opera, l'opera si affloscia.
    • La fede cambia lo sguardo coeteros parobus e lo sguardo rende vita la vita.
    • Come ridestarsi alla bellezza? Abbiamo bisogno di una provocazione adeguata. Di un tu che c'innamori.
    • La verità è bella e la sua bellezza mi fa vivere. E la bellezza può essere solo presenza reale.  La verità s'impone. Come una bella donna.
    • Solo facendo trasparire questa bellezza di cui siamo innamorati cesseremo di essere percepiti come clown. Un innamorato fa a volte cose strane che però non solo vengono giustificate dagli altri ma vengono presto invidiate.
    • Spesso la fede innamorata la troviamo nei convertiti
    • Evangelizzare con la scintilla negli occhi. Solo con la scintilla nn saremo clown. Non c'è un'organizzazione ma in'intensitá nell'opera che ci chiede Dio. La motivazione conta più del metodo...
    continua

Viaggio alla scoperta del Madrigale

Viaggio alla scoperta del Madrigale:



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Ancora sulle spintarelle

Cosa c' è che non va?

1) Il problema della fiducia. Perché dovrei fidarmi di un burocrate? Non c' è nessun motivo. Eppure, se guardiamo alla nostra esperienza capita di essere rassicurati se, di fronte a decisioni imprtanti, il burocrate ci indica una strada, magari con l' aiuto di una leggina che ci "forzi". Ma questo avviene perché ci fidiamo di lui? Direi di no. Avviene perché, anche se dovessimo sbagliare, abbiamo la garanzia di essere in tanti, e quindi di poter contare su un aiutino dall' alto. Se il burocrate non ricoprisse un incarico governativo non ci fideremmo mai di lui.

2) La gente ama avere il controllo su quello che fa. Per questo i paternalisti sono tanto odiati. Gli psicologi doverebbero saperlo: costringere a certi comportamenti da un lato ci potrebbe anche rendere più felici ma dall' altro, facendoci perdere il controllo sulla nostra vita, ci rattrista.

It’s All for Your Own Good Jeremy Waldron

  • Esempio. a considerable number of people do not choose to enroll in a 401(k) plan and of those who do, many select levels of contribution that are far below what would be most advantageous to them. Why? Probably because of inertia.
  • Sunstein and Thaler suggested a partucular strategy. Instead of teaching people to overcome their inertia, we might take advantage of their inertia to solve the problem. Suppose we arrange things so that enrollment at some appropriate level of contribution is the default position—... Something has to be the default position; why not make it the position that accrues most to the employee’s benefit, “using inertia to increase savings rather than prevent savings”?
  • Come prendiamo le nostre decisioni?... For most cases the sensible thing is not to agonize but to use a rule of thumb—a heuristic is the technical term—to make the decision quickly.
  • Put a certain choice architecture together with a certain heuristic and you will get a certain outcome. That’s the basic equation. So, if you want a person to reach a desirable outcome and you can’t change the heuristic she’s following, then you have to meddle with the choice architecture,
  • Paternalism” is usually a dirty word in political philosophy: the nanny state passing regulations that restrict us for our own good...
  • Now, a nudger wouldn’t try anything so crass. If you ordered a soda in nudge-world, you would get a medium cup, no questions asked; you’d have to go out of your way to insist on a large one... Nudge and Why Nudge? are replete with examples like this.... And it is mild too because you can always opt out of a nudge.
  • The nudge. it can be used to promote socially responsible as well as individually rational outcomes. The tray-free policy in the cafeteria is one example. A nudge toward organ donation is another:
  • Soft paternalism for the consumer might therefore presuppose hard regulation for the retailer.
  • So what explains the hostility? Much of it is simple animus against big government, compounded by resentment of academics in office. But there is also a core of genuine worry,
  • Then there are those whom Sunstein refers to as “we.”We know this, we know that, and we know better about the way ordinary people make their choices. We are the law professors and the behavioral economists who (a) understand human choosing and its foibles much better than members of the first group and (b) are in a position to design and manipulate the architecture of the choices that face ordinary folk.
  • “For every bias identified for individuals, there is an accompanying bias in the public sphere.”... There is a new book by two British political scientists called The Blunders of Our Governments 2 that might serve as a useful companion to Why Nudge?
  • Come si risponde? he offers little more than reassurance that there actually are good-hearted and competent folks like himself in government:
  • I am afraid there is very little awareness in these books about the problem of trust.... it is not clear whether the regulators themselves are trustworthy... The mendacity of elected officials is legendary
  • Esoterismo. Government House utilitarianism was a moral philosophy that envisaged an elite who knew the moral truth and could put out simple rules for the natives (or ordinary people).... We(the governors) know that lying, for example, is sometimes justified, but we don’t want to let on to the natives,
  • Deeper even than this is a prickly concern about dignity. What becomes of the self-respect we invest in our own willed actions, flawed and misguided though they often are, when so many of our choices are manipulated to promote what someone else sees (perhaps rightly) as our best interest?... nudges as an affront to human dignity
  • Having said that, however, Sunstein seems happy to associate himself with those who maintain that dignity just equals autonomy... Sunstein’s second move is to equate autonomy and well-being
  • autonomy is just a preference like any other.
  • autonomy is just a surrogate for welfare—what people ultimately want is the promotion of their own well-being and it doesn’t really matter how that comes about.
  • Sunstein does acknowledge that people might feel infantilized by being nudged. He says that “people should not be regarded as children; they should be treated with respect.”But saying that is not enough.
  • Nudging doesn’t teach me not to use inappropriate heuristics or to abandon irrational intuitions... maybe I am unteachable?
  • For example: between 15 and 20 percent of regular smokers (let’s say men sixty years old, who have smoked a pack a day for forty years) will die of lung cancer. But regulators don’t publicize that number, even though it ought to frighten people away from smoking, because they figure that some smokers may irrationally take shelter in the complementary statistic of the 80–85
  • Sunstein says he is committed to transparency,... Ma...There are about 112 million self-reported episodes of alcohol-impaired driving among adults in the US each year.... There are about 112 million self-reported episodes of alcohol-impaired driving among adults in the US each year. Yet in 2010, the number of people who were killed in alcohol-impaired driving crashes (10,228) was an order of magnitude lower than that... 0.009 percent of drunk drivers cause fatal accidents



continua

lunedì 22 settembre 2014

Teologie del senso comune

Un saluto e un ringraziamento a Tom e a Simon de Cyrène che hanno reagito al mio commento precedente.

Fortunatamente, la dura vita del pendolare mi regala qualche momento libero cosicché da questo treno vorrei fare qualche precisazione.

Cominciamo da Popper, che in fondo è il minore dei problemi.

Popper puo' essere visto come il propugnatore di uno schema epistemologico originale, oppure come l' ennesimo critico dell’ induttivismo.

Nel primo caso, parliamo di colui che ha proposto la “grande asimmetria” tra verificazione e falsificazione. Il suo schemino è originale quanto logicamente impeccabile, senonché non descrive affatto il processo scientifico come realmente si realizza: non  spiega, per esempio, come  paradigmi "falsificati" da tempo, in mancanza di meglio, siano rimasti centrali ancora a lungo.

Per non dire della complessità che caratterizza sia le procedure di verifica che quelle di falsificazione, pratiche che dipendono a loro volta volta da teorie; la cosiddetta "falsificazione" si limita a constatare una mancata corrispondenza tra due o più teorie e non si pone quindi mai nei termini di esperimento cruciale, come vorrebbe lo schemino del  filosofo austriaco.

Nel secondo caso, Popper è solo l' ennesimo cantore dei limiti dell' induttivismo .

Ma forse lo sminuiamo se lo inseriamo in una schiera tanto folta: da Bertrand Russell ai neopositivisti, sono in tanti ad aver messo i puntini sulle "i" in materia. Oserei anzi dire che forse i maggiori critici dell’ induttivisto sono da ricercare tra coloro che hanno deciso di adottarlo come minore dei mali.

Con questo una ripassa non fa mai male, una rinfrescatina è sempre commendevole purché si tenga presente che è come ricordare al chirurgo di lavarsi le mani prima di operare.

Porrei piuttosto l' attenzione sul fatto che queste lacune dell' induttivismo non implicano necessariamente il "relativismo", anche se, non lo nego, fanno la gioia di molti "relativisti".

Riflettiamo: un sapere puo’ dirsi assoluto se 1) implica una conoscenza certa della cosa oppure se 2) implica un progresso certo nella conoscenza della cosa. Ora, l' induttivismo, con tutti i suoi limiti, non può certo ambire a 1) ma  la via per ambire a 2) e lasciarsi alle spalle il pericolo relativista non è sbarrata a priori.

Vedere come si puo' sfondare ci consente di passare al probabilismo.

Senz'altro la probabilità è un costrutto intellettuale, come dice Simon de Cyrène, ma questo implica forse che ci sia necessariamente interdetta la conoscenza del reale?

 Bisogna andarci cauti poiché tra "epistemologie internaliste" - fondate su facoltà del soggetto - e realismo c' è comunque compatibilità logica.

Partiamo dall’ esperienza quotidiana, un luogo dove è difficile avere dubbi in merito.

Consideriamo la realtà ingenua del senso comune: gli scommettitori razionali puntano sulla base  del calcolo probabilistico, i detective si basano sugli stessi criteri, così come pure i giudici che comminano anni di galera ai nostri concittadini. Ma anche metereologhi, economisti e ingegneri e bla bla bla fanno lo stesso. Tutti costoro ci parlano della realtà in termini probabilistici. E tutti noi ascoltiamo e prendiamo nota, preoccupandoci se le quote di una nostra riuscita sono alte, rimettendoci al giudizio della corte, consultando il meteo, affidandoci alle banche, abitando le nostre case ecc...

Il matrimonio tra probabilismo e realismo del senso comune si celebra tutti i giorni, fino a qui ci sono pochi dubbi.

Ma si tratta pur sempre di un... "volgare realismo del senso comune". Niente a che fare con la cosa in sé, dice il metafisico doc.

Personalmente non sono così liquidatorio.

Vogliamo nobilitare una cosa tanto volgare al fine di renderla più sofisticata? Allora bisogna affiancare al probabilismo una filosofia del senso comune di un certo peso.

Ci sono problemi a farlo? Io penso proprio di no: da un classico della modernità come Thomas Reid a un ateo come Mike Huemer passando per il teismo di Richard Swinburne, le proposte di una filosofia che faccia accedere il senso comune alla conoscenza dell' ente in sé fioccano e la loro qualità è di tutto rispetto.

Purtroppo queste filosofie sono rimaste a lungo frustrate e sappiamo bene a chi attribuire la "colpa".

A David Hume, innanzitutto (non a caso l' arci nemico del Reid menzionato sopra). In particolare alla sua critica della teologia naturale, poi ripresa e messa a punto niente meno che da Kant.

Quando si schierano compatti due colossi del genere, difficile che un' idea faccia molta strada. Come se non bastasse, visto il raggio d' influenza dei due, il "blocco" ha agito sia nella tradizione anglosassone che in quella continentale.

Eppure, se andiamo a rileggere gli argomenti originali, sembrano tutt' altro che impermeabili. Forse c' è stata un po' troppa frettolosità nello seguire i maestri su questo punto.

In merito, solo un rammarico.  I due erano grandi ammiratori delle scienza naturali, peccato per le loro date di nascita (anzi di morte) perché se solo avessero conosciuto certi sviluppi, se solo avessero potuto constatare che ormai è consuetudine per tali scienze formulare ipotesi su eventi inosservabili (perchè troppo grandi o troppo piccoli o troppo vecchi…), probabilmente avrebbero addolcito la loro cr

sabato 20 settembre 2014

Gender gap

http://www.econlib.org/library/Enc/GenderGap.html

Wage gap

http://freakonomics.com/2010/01/28/superfreakonomics-book-club-goldin-and-katz-on-the-male-female-wage-gap/

venerdì 19 settembre 2014

Secessione e libertà

Secession: A Brief Comment http://feedproxy.google.com/~r/BleedingHeartLibertarians/~3/T8DLnJ5xQ_c/

L' allenatore degli insegnanti

Afterthoughts on Elizabeth Green EconTalk episode, by Russ Roberts http://econlog.econlib.org/archives/2014/09/afterthoughts_o.html

Drug war

Ep. 8 - Guilty Til Proven Rich | Drug War Stories with Alex Kreit http://www.youtube.com/watch?v=Vxj2PMCHlos&feature=youtube_gdata

Dio dimostrato con certezza

Q.E.D.? http://edwardfeser.blogspot.com/2014/09/qed.html

Alcune violenze femminili dell’anno 2013 in Italia

Alcune violenze femminili dell’anno 2013 in Italia | Centro Documentazione Violenza Donne - la Violenza sulle Donne è solo una parte del problema:



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Mortimer, hai fatto una domanda imbarazzante che io stesso mi pongo di frequente: cosa deve intendersi per tradizione autentica.

Finché si istituisce il criterio "in dubio pro traditio”, aderisco entusiasta ma poi, quando ci si china su certi problemi, capire come rispettare la tradizione autentica è un' impresa improba.

In genere viene consigliato di porsi due domande:

1) dove si presenta la maggior continuità istituzionale?

2) dove risiede la maggiore continuità dottrinaria?

La duplice questione consente di liquidare alcune pratiche, altre restano pendenti. 

Eppure, per mille anni la Chiesa è riuscita a restare unita. Oggi, a volte, la Chiesa e la cristianità mi appaiono come spaccate in modo estremamente problematico.

Gettier e la metafisica

E' vero che la critica della conoscenza operata da Gettier riabilita l' infallibilismo della metafisica tradizionale?

Per molti versi sì.

In fondo la critica di Gettier riprende per altre vie la critica all' induttivismo.

Bisogna inventarsi qualcosa di nuovo o cedere alle metafisiche della tradizione.

Forse aiuta pensare alla conoscenza come processo: è (essenzialmente) vero cio' che appare fino a prova contraria.

Il nucleo della conoscenza non sta nell' "è vero cio' che appare", bensì nel "fino a prova contraria" che testimonia una disponibilità ad accogliere e a soppesare ulteriori argomenti.

Grazie al principio di credulità (un principio che la filosofia importa dal diritto), la conoscenza diventa un processo anziché uno stato.


Il linguaggio nella sfera pubblica

Lorenzo Gnegne - Nei confronti di manifestazioni del peggio...:



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