PERCHE' I NAZI-FASCISTI HANNO PERSO LA GUERRA? PERCHE' ERANO DEGLI INCAPACI!
Noi associamo nazismo e fascismo col male, l'immoralità e la disumanità, ma anche con una inusitata potenza resa possibile dalla competenza e dalla dedizione profusa nello sforzo bellico. Un nemico del genere non ci intimorisce solo per le sue cattive intenzioni ma anche per la sorprendente forza con cui puo' sopraffarci. Vediamo il nazista come un malvagio conquistatore al cui servizio sta un apparato tecnologico e industriale di prim'ordine. Sono o non sono tedeschi?
E' giunto il momento di dire che li abbiamo tremendamente sopravvalutati, forse ingannati dal fatto che loro furono i primi a mostrare una assurda fiducia in loro stessi. Ma si trattava di un colossale errore di calcolo che, forse, per un attimo ha dato uno slancio imprevisto ma che poi li ha portati all' inevitabile schianto finale. Se hanno perso è perché l'ideologia li ha accecati facendoli fantasticare. Hitler, Tojo e Mussolini non erano solo cattivi, erano innanzitutto degli incompetenti. Incompetenti nella valutazione dello scenario che avevano di fronte. Fallirono nel riconoscere la loro e l'altrui forza sacrificando la vita di molti con assurde strategie che non prevedevano la ritirata. Ingannati dai loro primi successi, illusi dall'effimera grandezza delle loro vittorie, finirono per credere alla loro stessa propaganda. Il sacrificio che chiedevano era reale, la potenza che pensavano di avere solo illusoria. Sottovalutarono le democrazie, la loro tecnologia, la loro strategia e la loro industria militare. Considerata la pessima prestazione dei regimi, anche chi oggi dovesse avere qualche simpatia per quelle ideologie, alla luce della storia dovrebbe giudicarle impraticabili, questo almeno l'opinione di Victor Davis Hanson.
Di seguito l'esempio di alcune lacune dall'esercito nazista.
1) Gli alleati si spostavano con le auto, i nazisti per lo più a cavallo. E ho detto tutto.
2) Scarsi rifornimenti. Nelle forniture gli Alleati potevano contare su una flotta mercantile di 46 milioni di tonnellate, l'Asse non andava oltre i 5. I primi avevano una disponibilità doppia di alluminio e dal 43 tagliarono fuori la Germania dalla fornitura di tutti i "metalli rari". Solo le forniture USA alla GB e all'URSS nel corso della guerra furono pari all'intero PIL della Germania nel 1939.
3) Gli Alleati galleggiavano sul petrolio, l'Asse ne aveva una scarsissima disponibilità, e dovevano muovere mostri come il King Tiger che ciucciava un gallone ogni 700 metri.
4) Il mito dei Panzer: non erano né molti né tecnologicamente avanzati. I Mark 1 e 2 erano addirittura inferiori ai carri francesi ma anche il 4 era comunque superato per efficienza dallo Sherman e probabilmente inferiore anche al T34 sovietico. I tedeschi ne produssero 67.000 chiamandoli a fronteggiare i 270.000 degli Alleati. Il misero contributo degli italiani fu di 3.300 carri. Lo zelo dei generali e dei ricercatori impediva loro di riferire a Hitler l'evidente asimmetria. La Germania investì cifre enormi nel Royal Tiger (300.000 ore-uomo di lavoro per la sua costruzione, dieci volte lo Sherman). Ma alla fine ne furono sfornati solo 1.300, oltretutto, le 70 tonnellate di peso, i continui problemi meccanici e i costi enormi fecero di questo carro un fallimento completo.
5) La collaborazione tra gli alleati migliorava la tecnologia. Sullo Sherman si lavorò insieme, con le forniture americane migliorate negli armamenti dagli inglesi, grazie anche all'intercambiabilità dei pezzi. I carri tedeschi non erano modulari ma compatti, e in ogni caso tra tedeschi e italiani non si registrano collaborazioni fattive.
6) L'industria militare nazista non era poi così potente, anche se la Germania destinava lì un incredibile 75% del PIL, per lo più contraendo un debito insostenibile. Nonostante questo, prendendo a riferimento il 1939, parliamo di 384 miliardi di dollari, una quota non superiore a quella dell'URSS e di 100 miliardi di dollari inferiore a Francia + GB. Gli USA avevano il quadruplo delle risorse. Ma non è solo un discorso di risorse, la goffa produzione centralizzata impediva di impiegare una larga fetta della popolazione, per lo più sparsa su tutto il territorio.
7) Il V2 fu un pessimo affare. I nazisti fondarono l'assalto alla GB sui missili balistici. Il V1 era scarsino, anche se ne lanciarono 10.000, l'80% fu neutralizzato dalla contraerea e molti non esplosero. Il V2 era più sofisticato ma non fu mai prodotto in massa, solo 3.000 razzi videro la luce. La produzione V1 + V2 nel suo complesso costò più della fabbricazione della bomba atomica. Si è calcolato che ogni missile dei nazi a bersaglio costava circa 30 volte il più costoso missile a bersaglio degli USA (il B29).
8) La Luftwaffe non era palesemente all'altezza del nemico. Inferiore anche alla sola RAF. La prima, tanto per dire, partiva con 2500 aerei mentre la seconda con 1500 (compreso il sorpassato Hurricane). Ma l'aviazione GB era imperniata su un sistema facile da sviluppare, sia nell'addestramento degli uomini che nella produzione industriale. Alla fine la GB fabbricò nel corso della guerra 177.000 aerei, 44.000 più dei tedeschi. Per gli USA fu lo stesso: partirono impreparati ma ebbero nel corso del conflitto una produzione efficientissima con 300.000 aerei all'attivo. E si noti che gli addetti tedeschi all'aviazione erano più numerosi causa le deficienze nella meccanizzazione del sistema. I nazisti, ad esempio, non riuscirono mai a sviluppare un bombardiere pesante degno di nota, o anche solo di aggiornare tecnologicamente i loro aerei da combattimento. Chiaramente perdenti anche sul fronte dei radar e della contraerea.
9) Il "bombardamento strategico" fu essenziale nella vittoria degli Alleati. Entrambi i contendenti avevano nel mirino le industrie belliche del nemico ma la "mira" dei tedeschi fu particolarmente approssimativa, mai riuscirono a minacciare in modo serio la produzione industriale britannica, per esempio. Forse perché non ebbero mai a disposizione un bombardiere quadrimotore decente.
10) La campagna U-boat fu un fallimento su tutta la linea. Contro questi sommergibili le armi degli Alleati - sonar, decriptazione dei codici, maiali, missili di profondità - ebbero la meglio distruggendone l'80%. Nel 1943 per ogni sommergibile nazi distrutto si registrarono 2 sole navi Alleate affondate. Con queste medie la battaglia navale si risolse nel giro di due mesi (maggio/giugno). D'altro canto, i sottomarini USA - registrando perdite minime - giocarono un ruolo chiave nell'annichilire la flotta mercantile del Giappone.
11) Ben presto tutti capirono che le portaerei erano decisive per dominare in mare. Ma solo gli USA furono conseguenti. La Germania ne costruì una sola (Tirpitz)! Il Giappone ne costruì 18 ma gli USA almeno 100. Più in generale, la Germania non aveva una flotta abbastanza seria per sbarcare in GB, la minaccia di invasione non è mai stata reale. Non credete a certi documentari.
12) I tedeschi erano stati abili nel corso della "blitzkrieg" ma si dimenticarono presto quella strategia azzerando la struttura di comandi decentrati che consentiva agli ufficiali al fronte di adattarsi con flessibilità alle esigenze del momento. Dopo Dunkirk tutto fu accentrato, irrigidito e burocratizzato.
13) Anche il mito della dedizione tedesca va un po' rivisto. In fondo sapevano di essere inferiori e puntavano tutto sulla tradizione militare e sullo zelo. Alla lunga però l'esercito stette insieme solo grazie alla polizia segreta, alle minacce e alla forza bruta. Ben presto ai posti di comando i generali più abili vennero rimpiazzati da idioti leali.
14) I nazisti non ebbero mai un piano da seguire. Riportarono un certo successo contro gli impreparati polacchi e i demoralizzati francesi, ma poi? Oltre alla tecnologia e al denaro scarseggiavano le idee, e la cosa non sorprende vista la loro evidente inferiorità. Speravano probabilmente in un miracolo. Bah, l'unica cosa che sappiamo è che sessanta milioni di persone morirono per realizzare qualcosa che era già scritta dall'inizio.
Gli altri punti ve li leggete nel libro. Grazie.
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