lunedì 9 gennaio 2017

integrale - I vizi degli economisti, le virtù della borghesia (Mercato, Diritto e Libertà) (Italian Edition) by Deirdre N. McCloskey

I vizi degli economisti, le virtù della borghesia (Mercato, Diritto e Libertà) (Italian Edition) by Deirdre N. McCloskey
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Capitolo 1 – I bambini che giocano sulla sabbiaRead more at location 61
Note: 1@@@@@@@@@@@@@@ Edit
Oggi l’economia come materia di studio ha un grosso problema: i suoi metodi sono sbagliatiRead more at location 63
Note: x METODI Edit
pretendono di realizzare i dettami della nuova scienza teorizzata da Bacone,Read more at location 64
Note: c Edit
metodi meccaniciRead more at location 68
come se l’economia fosse una scienza esatta.Read more at location 68
una scienza priva di scoperte scientifiche.Read more at location 71
macroscopici errori.Read more at location 72
lontani dalla realtà).Read more at location 79
Quasi tutte le presunte scoperte “scientifiche” dell’economia andrebbero completamente riesaminate con un altro metodo per ottenere un minimo di credibilità.Read more at location 85
Note: x CONCLUSOONI Edit
come la regina delle scienze sociali sia stata trasformata – dal secondo dopoguerra – in una sorta di castello di sabbia.Read more at location 107
Note: x CASTELLI DI SABBIA Edit
l’economia è veramente la regina delle scienze sociali.Read more at location 109
lo studio della prudenza.Read more at location 110
Oggi le facoltà di giurisprudenza assumono economisti; le facoltà di scienze politiche sono imitazioni delle facoltà di economia; i sociologi apprezzano, correttamente, i modelli basati sulla scelta razionale; e i filosofi li usano per risolvere problemi secolari di giustizia. John Rawls, Robert Bates, Richard Posner, Robert Putnam, Robert Nozick e Jon Elster non sono degli sciocchi. L’economia è davvero speciale.Read more at location 115
Note: x LA REGINA DELLE SS Edit
Quasi tutta la produzione “scientifica” in campo economico, la maggior parte di ciò che appare sulle riviste di settore, non è solo banale – dopotutto, il grosso della scienza è banale, altrimenti avremmo tutti i giorni scoperte come quelle di Newton o di Einstein – è anche sbagliata.Read more at location 130
Note: x BANALITÁ DELLA SCIENZA... QUESTA ACCUSA NN SAREBBE TALE Edit
I “vizi” a cui mi riferisco nel titolo del libro sono le tre cattive abitudini intellettuali portate nell’economia moderna dai tre più grandi pensatori degli anni Quaranta: Lawrence Klein, Paul Samuelson e Jan Tinbergen. Sono i vizi dell’osservazione, dell’immaginazione e della politica sociale. Vale a dire: Primo, la convinzione kleiniana che la “significatività statistica”, nel senso tecnico dell’espressione, coincida con la significatività scientifica. Secondo, la convinzione samuelsoniana che le “prove di esistenza” sviluppate teoricamente alla lavagna siano scientifiche. Terzo, e più importante dal punto di vista pratico, nonché giustificatrice delle altre due, la convinzione tinbergeniana che la prima e la seconda componente della pseudo-scienza – significatività statistica e dimostrazioni teoriche – si possano applicare nella costruzione dell’economia politica, per ottenere una sorta di ingegneria sociale.Read more at location 135
Note: x I TRD VIZI DELL ECONOMIA Edit
Le “virtù borghesi” del titolo sono i valori del mercato, che rappresentano effettivamente quanto di meglio possa esservi per il mondo moderno. Costituiscono a mio avviso le virtù precipue della vita intellettuale – una vita fiduciosa, negoziale e dialettica, disprezzata da un’aristocrazia basata sulla nascita o sul merito.Read more at location 155
Note: x VIRTÙ BORHESI... FIDUCIA SCAMBIO CFR Edit
“Virtù borghese” può sembrare un ossimoro, perché fin dalla metà del XIX secolo artisti e intellettuali non sono stati in grado di concepire la borghesia se non in termini di avidità.Read more at location 160
Note: x BORGHESIA AVIDITÀ Edit
Capitolo 2 – L’irrilevanza della significatività statisticaRead more at location 170
Note: 2@@@@@@@@@@@@ altrrnative: 1 simulazioni 2 RFT 3 ripetizioni Edit
Questo concetto fu introdotto nell’economia negli anni Quaranta e Cinquanta del secolo scorso da persone che conoscevano profondamente la statistica. Uno dei suoi più efficaci propugnatori è stato Lawrence R. Klein (1920-2013), economista della Università della Pennsylvania.Read more at location 172
Note: x GENESI Edit
se il salario minimo genera disoccupazione,Read more at location 176
Note: ES Edit
Un “fatto” è che la vostra colf colombiana sarebbe più felice se voi foste tenuti per legge a pagarle 4,5 dollari all’ora anziché i 3 dollari che forse sarebbe disposta ad accettare.Read more at location 186
Note: x PRIMA COMP. TRADE OFF Edit
Ma esiste anche un altro “fatto” dello stesso tipo, che potete vedere se ci riflettete un attimo sopra. Più alto è il salario che dovete pagare, meno è probabile che vogliate assumere la colf.Read more at location 190
Note: x 2 COMPONENTE Edit
I due “fatti” vanno in direzioni opposte.Read more at location 198
Note: TRADE OFF Edit
Curiosamente, gli economisti europei (soprattutto i francesi) tendono a schierarsi a favore del salario minimo; gli economisti nordamericani (soprattutto i canadesi) tendono a opporvisi. (Altrettanto curiosamente – ma qui vengono fuori i miei pregiudizi politici! – la disoccupazione è più alta in Europa che in Nord America).Read more at location 205
Note: x ECONOMISTI SCHIERATI Edit
Quello che vuole sapere qualunque economista animato da spirito ingegneristico è: “Qual è il livello giusto?”.Read more at location 207
Note: x LA DOMANDA DELL INGEGNERE Edit
È un problema di equilibrioRead more at location 213
Ma gli economisti non possono chiudersi in un laboratorio e mettersi a lavorare sull’equilibrio quantitativo. Da questo punto di vista sono più simili agli astronomi che ai chimici. Devono fare affidamento sugli esperimenti della storia. Non è ancora una tragedia. L’economia è soprattutto una scienza osservazionale come l’astronomia, la biologia evoluzionistica o la storia. Non è mica uno scandalo.Read more at location 213
Note: x IL LABORATORIO DELL ECONOMISTA Edit
Il grande contributo che Klein e molti altri, tra cui il nostro terzo eroe, Jan Tinbergen di Rotterdam, hanno apportato alla scienza è stata “l’analisi di regressione”.Read more at location 217
Note: x REGRESSIONE E LABORATORIO Edit
Se rappresentate su due assi cartesiani i vari salari minimi imposti negli Stati Uniti, mettiamo, a partire dalla seconda guerra mondiale, e il livello di disoccupazione degli stessi anni, potete effettuare una “analisi di regressione”. Potete attraversare con una retta i punti del grafico. È la cosiddetta “regressione” (oggi la parola non ha più nulla a che vedere con la sua origine; indica semplicemente “la linea che interpola la distribuzione dei punti”). La pendenza della linea vi dice in che misura il salario minimo incide sulla disoccupazione.Read more at location 227
Note: x ES DI REGRESSIONE SALARIO MIN DISOCCUP Edit
un trionfo della scienza modernista.Read more at location 249
La tragedia si è determinata, come accade spesso, in un minuscolo dettaglioRead more at location 249
Note: x LA TRAGEDIA... Edit
Il dettaglio sta nella formula che si accompagna alla regressione: “significatività statistica”.Read more at location 252
Note: c Edit
Supponete per esempio di scoprire che ogni incremento di 50 centesimi nel salario minimo faccia aumentare il tasso di disoccupazione di un punto percentuale.Read more at location 254
Note: x ES... Edit
Supponete per ipotesi che, innalzando il salario minimo imposto dalla legge da 4 dollari a 4,5 dollari, la “pendenza” o “coefficiente di regressione” vi dia un incremento del tasso di disoccupazione dal 6 al 7 per cento della popolazione attiva. L’esercizio scientifico è terminato? Assolutamente no. Dovete ancora stabilire se quella variazione di un punto percentuale è importante o no.Read more at location 259
Note: c Edit
dovrà comunque esprimere un giudizio umano sull’importanza di quell’effetto.Read more at location 267
Note: c GIUDIZIO UMANO. PRIMO INGRESSO DELL UMANO Edit
Il tragico errore è rivolgersi alla statistica per capire se un incremento dell’1 per cento nel tasso di disoccupazione a fronte di un incremento di 50 centesimi nel salario minimo sia un effetto grande o piccolo, “significativo” o no. Ciò trasforma il meccanismo statistico in qualcosa che si prende cura dell’intero processo scientifico, dall’inizio alla fine,Read more at location 271
Note: x TRAGICO ERRORE Edit
La statistica non è in grado di stabilire se un certo numero sia grande o piccolo ai fini della ricerca scientifica.Read more at location 278
A un certo punto dovrete staccarvi dal meccanismo scientifico e porvi una domanda di mero buonsenso: “Va bene, gente, ma conta, sì o no?”.Read more at location 279
Note: x BUON SENSO Edit
I numeri sono necessari, ma non sono sufficienti a portare l’argomento a una conclusione scientifica.Read more at location 282
la “conclusione” è un concetto umano,Read more at location 283
Un esempio banale ma pertinente è quello della temperatura. Supponete che qualcuno vi dica di aver rilevato con i suoi strumenti ipertecnologici una temperatura esterna di 32°. Fa freddo o fa caldo?Read more at location 292
Note: x ES TEMPERATURA Edit
Quello che cercano Klein e tutti gli scienziati della nostra epoca è un sistema meccanico e incontrovertibile per stabilire se un determinato effetto è grande o piccolo. Niente giudizi soggettivi, per favore:Read more at location 300
Note: x ORRORE DEL SOGGETTO Edit
Sfortunatamente per la scienza economica, e per alcune altre scienze come la medicina, proprio accanto a lui c’era uno strumento che sembrava promettere un processo infallibile per stabilire se un numero è grande o piccolo, all’interno delle statistiche, senza coinvolgere il giudizio umano. E tragicamente per l’economia, quello strumento veniva già chiamato, da ben settant’anni, “significatività statistica”.Read more at location 306
Note: x SIGNIFICATIVITÀ VS SOGGTTO Edit
tutti gli economisti si convinsero che la significatività statistica coincidesse con la significatività scientifica, che si potesse saltare a piè pari l’ultima fase del lavoro scientifico: la valutazione umana della grandezza o della piccolezza.Read more at location 319
Note: x ANNI 70 Edit
La significatività statistica è un’altra cosa rispetto al campionamento,Read more at location 327
L’adozione generalizzata della significatività statistica è stata una tragedia per la scienza. Non sto dicendo che l’adozione della statistica sia stata una tragedia. Tutt’altro. L’econometria, l’applicazione della teoria statistica al problema di ottenere numeri interessanti dai dati economici, era ed è ancora un’idea eccellente.Read more at location 329
Note: x W LA STATISTICA Edit
non sono un’anti-quantitativa che si lamenta della disumanizzazioneRead more at location 337
Questa situazione ricorda da vicino la famosa barzelletta dell’ubriaco scoperto da un amico mentre gira a quattro zampe intorno a un lampione in una notte buia. “Cosa stai facendo?”, “Sto cercando le mie chiavi. Mi sono cadute”. “Lascia che ti aiuti. Le hai perse qui?”, “No, mi sono cadute laggiù dove non si vede nulla… Ma qui c’è più luce”.Read more at location 352
Note: x ANALOGIA DELL UBRIACO Edit
Guardare nel buio è più difficile, bisogna ammetterlo. Ma non è una buona ragione per restare sotto il lampione. Il fatto che la scienza sia difficile e la pseudoscienza sia facile non è un’argomentazione sostenibile a favore della pseudoscienza.Read more at location 356
Note: x LAMPIONE Edit
Le statistiche vi dicono che l’imputato è colpevole con una probabilità del 95 per cento. Benissimo, allora il processo è finito? No. La significatività statistica è un’informazione utile ai fini del risultato. Ma il risultato dipende da quanto è grande il grande:Read more at location 422
Note: x STATISTICS E RISULTATO. Edit
W. Allen Wallis e Harry V. RobertsRead more at location 445
È essenziale non confondere l’uso statistico della “significatività” con l’uso che se ne fa nel linguaggio quotidiano. Nell’uso quotidiano, “significativo” vuol dire “di importanza pratica” o semplicemente “importante”. Nel linguaggio della statistica, “significativo” significa “indicativo di una caratteristica della popolazione da cui è tratto il campione [risolve il problema di campionamento]”, indipendentemente dall’effettiva importanza della caratteristica.{11}Read more at location 446
Note: x AVVERTENZA DI UN MANUALE STATISTICO Edit
David Freedman, Robert Pisani e Roger Purves.Read more at location 452
Questo capitolo illustra i limiti dei test di significatività. Il primo [e l’unico che mette in rilievo zia Deirdre] è che “significatività” è un termine tecnico. Un test può accertare solo se una differenza è reale o se si tratta semplicemente di una variazione casuale [nella misura in cui esiste un errore di campionamento, come sottolineano ripetutamente nel libro]. Non è finalizzato ad accertare se la differenza sia importante.Read more at location 454
Note: x ALTRO MANUALE Edit
William KruskalRead more at location 461
Kenneth ArrowRead more at location 465
Edward Leamer e Arthur Goldberger.Read more at location 466
Un esempio del vizio kleiniano che potrebbe esservi noto, e che non c’entra nulla con l’economia, concerne i sondaggi di opinione, come quelli che si tengono in vista delle elezioni o su qualche aspetto del dibattito politico. I sondaggisti finiscono sempre per chiedere a circa 1200 persone come voteranno alle prossime elezioni. È curioso. Perché sono sempre circa 1200? Per molti esperti di statistiche sociali, un “campione” di quella dimensione garantisce che la variabilità di campionamento dei risultati sarà molto limitata, nell’ordine di uno o due punti percentuali. Il campione viene poi definito “statisticamente significativo”, come sentirete dire al telegiornale. Ma non si sa nulla in merito alla rilevanza del risultato. Sia che le elezioni debbano tenersi tra sei mesi in un clima di grande incertezza, sia che debbano tenersi domani con un esito pressoché scontato, il sondaggio viene sempre definito “statisticamente significativo”. Sapete meglio dei sondaggisti cos’è che non funziona qui. Il fatto che un problema di campionamento venga risolto, non implica che il risultato sia “significativo” in termini di scelte politiche o di previsione. Non lo è affatto. Forse potrebbe apparirviRead more at location 475
Note: x ESEMPIO DEL VIZIETTO Edit
a che età le donne dovrebbero cominciare a sottoporsi periodicamente a una mammografiaRead more at location 486
i medici si dividevano invece sostanzialmente in due categorie: quelli che consigliavano di cominciare a quarant’anni e quelli che consigliavano di cominciare a cinquant’anni. I ricercatori che propendevano per la seconda ipotesi si affidavano ancora una volta alla significatività statistica. Su studi fatti allora sulla base di un vasto campione di dati tratti da operatori sanitari americani, essi non trovavano (a livelli convenzionali di significatività, come si dice tecnicamente) alcuna riduzione statisticamente significativa dei decessi tra le donne che iniziavano a fare la mammografia a quarant’anni rispetto a quelle che iniziavano a cinquant’anni. I fautori della tesi opposta, che consigliavano di iniziare a quarant’anni, rispondevano: “Un momento: quella che vogliamo conoscere è la significatività in termini di vite risparmiate; non ci interessa se la differenza nella percentuale di vite salvate corrisponde a un dato livello convenzionale della cosiddetta ‘significatività’ (statistica) sulle dimensioni del campione che abbiamo”. Un medico sperimentatore a cui sfugge che «l’uso di questi strumenti statistici deve essere lasciato al ricercatore», come spiegavano Neyman e Pearson, o che l’identificazione di ciò che debba intendersi per grande dipende per intero dalle «finalità specifiche della sua indagine», come ricordava Wald, uccide i pazienti.Read more at location 488
Note: x IL CASO DEI TEST CANCRO Edit
un incremento del salario minimo è stato raccomandato mediante l’utilizzo della significatività statistica.Read more at location 501
Insieme a Stephen Ziliak abbiamo stimato che il 70 per cento degli studi più accreditati in materia si affidavano esclusivamente a una significatività statistica usata impropriamente per raccomandare delle politiche sul welfare e sul salario minimo, sul protezionismo e sul libero commercio.Read more at location 505
Note: x 70% STUDI. SOLO SIGNIF Edit
Quasi tutti i 182 studi empirici pubblicati sull’American Economic Review negli anni Ottanta facevano la stessa cosa. Io e Ziliak li abbiamo esaminati approfonditamente riguardo all’uso che facevano dell’espressione “significatività statistica”. Il 96 per cento di quegli studi la usava impropriamente, mentre il 70 per cento che ho menzionato prima si affidava esclusivamente a essa.Read more at location 516
Note: x AER Edit
Io credo che c’entri molto il costo del calcolo. Negli anni Settanta il costo dell’analisi di regressione diminuì sensibilmente, insieme alla generazione dei coefficienti dotati di una “significatività statistica”.Read more at location 578
Note: x FACILITÀ Edit
Sentite una donna che chiede disperatamente aiuto ma il segnale è un po’ debole, oscurato dalle interferenze, perciò vi resta qualche dubbio e non fate nulla. Magari sta gridando: “Ho i rapinatori in casa. Chiamate la polizia!”.Read more at location 607
Note: x ANALOGIA Edit
È difficile convincere qualcun altro della propria indignazioneRead more at location 622
Note: LO NOTAVA ADAM SMITH Edit
mi ha risposto che la prassi è questa.Read more at location 637
Note: CONFORMISMO Edit
Se guardate al comportamento degli economisti, anziché alle loro parole, appare evidente che nessuno crede al risultato “statisticamente significativo” raggiunto da altri. Nessuna proposizione importante in economia è stata confermata o rifiutata in maniera convincente con i metodi dell’econometria, e in particolare con la significatività statistica.Read more at location 650
Note: x IL COMPORTAMENTISMO CI SALVERÀ Edit
lo studio di Card e Krueger non ha fatto cambiare idea a nessuno,Read more at location 653
I keynesiani restano keynesiani, e i monetaristi restano monetaristi).Read more at location 657
Allora perché vanno avanti così?Read more at location 667
Note: LA DOMANDA Edit
La risposta sembra essere che la significatività statistica e, temo, alcuni altri elementi della macchina statistica – e già che siamo in argomento anche gli altri due dei tre vizi – siano strumenti per la generazione di studi pubblicabili.Read more at location 668
Note: x PUBBLICARE Edit
Gli economisti sono parzialmente consapevoli del vizio kleiniano. Ma lo nascondono a se stessi.Read more at location 679
La serenità degli economisti dipende dalla significatività statistica.Read more at location 697
Il fisico Richard Feynman citava spesso la cosiddetta “cargo-cult science”, ossia una “scienza” paragonabile a quella degli indigeni della Nuova Guinea che costruivano aeroporti e aerei sulla sabbia, a imitazione di ciò che avevano visto durante la guerra. Quegli “aerei” costruiti mettendo assieme tre tronchi non trasportano merci. Non atterrano aerei nel loro “aeroporto” costruito sulla terra battuta, le cui “luci di atterraggio” sono delle candele.Read more at location 723
Note: x CARGO CULT Edit
Un esempio emblematico è il dibattito secolare sul livello di concorrenza nel capitalismo moderno. Ai fini pratici, l’economia americana è abbastanza vicina a un modello “competitivo”? O si nota la presenza di alcuni elementi monopolistici?Read more at location 739
Note: x ES PROB. CONCORRENZA Edit
La dottrina della scuola di Chicago a cui appartengo dice: “Sì, ci sono degli elementi monopolistici, così come la resistenza dell’aria incide leggermente sul moto discendente della palla da cannone. Ma rilassatevi: la loro presenza è un fattore pressoché irrilevante. Possiamo usare dei modelli competitivi, come le curve dell’offerta e della domanda”. La scuola marxista dice: “Aspettate un momento. Non è evidente che le corporation di oggi sono monopoli giganteschi? La resistenza che offrono è enorme, molto più simile a quella del fango che a quella dell’aria. Le normali logiche della domanda e dell’offerta non funzionano”.Read more at location 745
Note: C DISSIDIO Edit
Il crollo dei costi di elaborazione è proseguito, come sembra destinato a fare ancora per alcuni decenni, e a questo punto gli economisti possono usare agevolmente il loro strumento più antico e più importante dal punto di vista scientifico: la “simulazione”. Significa mettere alla prova diversi numeri per capire qual è quello che funziona meglio. È ciò che fanno abitualmente gli ingegneri nei loro esperimenti.Read more at location 799
Note: x ALTERNATIVE Edit
Ciò che vorrebbe evitare la significatività statistica è l’approccio umanoRead more at location 810
“Ci penserà una macchina”.Read more at location 810
Capitolo 3 – L’inutilità dell’economia “alla lavagna”Read more at location 816
Note: 3@@@@@@@@@@@@@@@@@@@ Edit
Il secondo vizio, quello samuelsoniano, è credere che il compito principale dell’economista teorico sia quello di fare dimostrazioni alla lavagna.Read more at location 819
Note: x VIZI DELL ASTRAZIONE Edit
vizio ricardiano,Read more at location 828
Kenneth Arrow, insieme a molti altri, come leader del vizio samuelsoniano.Read more at location 844
Samuelson e Arrow hanno in comune un nipote, Lawrence Summers,Read more at location 845
“teoria dei giochi”.Read more at location 868
giochi sulla sabbia.Read more at location 869
Un tema cruciale per la politica economica è l’inquinamento. Un argomento che viene utilizzato per giustificare l’intervento pubblico in materia è quello delle “esternalità”, dette anche “effetti di vicinato” o spillover. Questi effetti non entrano nel mercato. L’idea di base è semplice. “Benissimo”, dice l’economista che vuole l’intervento pubblico, “ammetto, a beneficio di voi sostenitori del libero mercato, che, se funzionano, i mercati si possono lasciare in pace. Ma come la mettiamo con tutte le cose che non entrano affatto in un mercato, come il fumo che esce dalla ciminiera di una fabbrica o i liquami scaricati da una nave in transito? Quelle hanno bisogno certamente dell’intervento dello Stato”. Si possono fare dimostrazioni alla lavagna, come fece Samuelson negli anni Quaranta, per poi includerle nel proprio popolarissimo manuale di economia,Read more at location 871
Note: x ESEMPIO DEL LAVAGNAIO Edit
Un momento: c’è una tragedia intellettuale che si nasconde dietro i vari CVD. Se indosso un abito straordinariamente brutto, di un verde pallido che mi sta malissimo, lo Stato potrebbe intervenire per bloccare l’effetto estetico negativo.Read more at location 890
Note: x TRAGEDIA DELLE ESYERNALITÀ Edit
Tecnicamente, gli spillover sono necessari, ma non sufficienti, per giustificare l’azione del governoRead more at location 895
Se l’esistenza di una esternalità non basta a giustificare l’intervento pubblico, non potete fare la vostra bella dimostrazione alla lavagna e andarvene tranquillamente a casa.Read more at location 898
Note: x L IMBARAZZO DEL LAVAGMNAIO Edit
In altre parole, la prova fornita alla lavagna dimostra un po’ troppo.Read more at location 908
Come ha detto un altro premio Nobel, Ronald Coase, una dimostrazione effettuata alla lavagna sulle esternalità non prova di fatto nulla – assolutamente nulla – sulla desiderabilità dell’intervento pubblico.Read more at location 920
Note: x COASE Edit
Notate che non ho fatto il benché minimo riferimento alla matematica. Opporsi al predominio della teoria economica che si basa sulle dimostrazioni alla lavagna non significa opporsi alla matematica.Read more at location 933
Note: x MATEMATICA Edit
L’economia ha fatto progressi senza la matematica, ma ha fatto progressi più rapidi con la matematica. Questa materia ha reso più chiari centinaia di interrogativi economici.Read more at location 948
Note: x APOLOGIA MAT Edit
Il punto è che nelle mani di Samuelson e in particolare dei suoi seguaci (come me), la matematica ha accresciuto il prestigio scientifico delle dimostrazioni alla lavagna, giustificandone con una sorta di sufficienza l’applicazione a questioni politicheRead more at location 957
Note: x IL PROBLEMA DELLA MATEMAT Edit
Nel 1982 uno degli allievi di Samuelson, il professor Wassily Leontief (guarda caso, anche lui un premio Nobel) calcolò che almeno metà degli articoli pubblicati sulle principali riviste di sociologia ed economia erano totalmente teorici (oggi la percentuale sarebbe più elevata). Qual era la percentuale di articoli teorici pubblicati sulle riviste di chimica e di fisica? Il 10 per cento. In economia si teorizzava cinque volte più che in fisica.Read more at location 966
Note: x L ECONOMISTA UN TEORIZZATORE Edit
Come osservava ironicamente il teorico Michio Morishima, «Gli studenti che hanno letto opere [di economia teorica] sulla scelta sociale o il testo monumentale di Arrow e Hahn General Competitive Analysis resteranno sorpresi dalla straordinaria somiglianza tra questi lavori e l’Ethica Ordine Geometrico Demonstrata [1677] di Spinoza».Read more at location 982
Note: x ARROW COME SPINOZA Edit
Le scienze non ragionano così. Usano spesso la matematica (meno, finora, in campi come la geologia, la biologia evoluzionistica e la storia), ma non adottano i valori intellettuali del dipartimento di matematica.Read more at location 986
Note: x LE SCIENZE SONO DIVERSE Edit
Come ha osservato il filosofo della scienza Paul Feyerabend, «Bisogna ammettere che alcune scienze (talune parti della fisica, grandi parti delle scienze sociali) si trovano oggi anche in una fase di ristagno. Esse sono di fatto molto simili alla squallida immagine che i filosofi si fanno della scienza. Bisogna ammettere che alcune scienze che stanno attraversando un periodo di stagnazione presentano attualmente i loro risultati in forma assiomatica [come l’economia teorica], o tentano di ridurli a ipotesi di correlazione [come fa la significatività statistica].Read more at location 992
Note: x FEYEREBAND SULLA DERIVA DI CERTE SCIENZE Edit
i matematici e i fisici hanno valori intellettuali diversi: «I matematici si interessano principalmente a come si dimostrano i vari fatti matematici […] Non sono particolarmente interessati ai risultati di ciò che dimostrano».Read more at location 1004
Note: x FEYNMAN DIFFERENZA MATEMATICI E FISICI Edit
Richard Feynman era un brillante utilizzatore della matematica applicata. Ma le cose che faceva con la matematica, comunissime in fisica, avrebbero fatto rizzare i capelli in testa a un matematico “puro”.Read more at location 1016
Note: x FEYNMAN MATEMATICO Edit
Quello che è accaduto in economia durante la carriera di Paul Samuelson (lo ripeto: è una tendenza antichissima nella disciplina) è uno spostamento progressivo dai valori scientifici ai valori matematici.Read more at location 1025
Note: x L ACCUSA RIFORMULATA: DALLA SCIENZA ALLA MATEMAT Edit
Nel 1939 il matematico britannico Alan Turing ebbe una raffinata discussione su questo contrasto tra valori matematici e valori scientifici con Ludwig Wittgenstein, il filosofo che aveva studiato ingegneria aeronautica e pedagogia:   Wittgenstein: La domanda è: Perché la gente ha paura della contraddizione? Turing risponde: “Perché qualcosa potrebbe andare storto nell’applicazione”. Ma non c’è nulla che dovrebbe andare storto. E se qualcosa va per il verso sbagliato – se il ponte crolla – il vostro errore consisteva nell’utilizzo di una legge naturale sbagliata. Turing: Non puoi fidarti dell’applicazione dei tuoi calcoli finché non sai che non vi è alcuna contraddizione implicita nel sistema. Wittgenstein: Mi sembra che qui ci sia un errore colossale… finora nulla è mai andato storto in quel modo.Read more at location 1035
Note: x TURING IL MATEMATICO PURO SU MATEMATICA E SCIENZA. LA CONTRADDIZIONE È TUTTO Edit
«Tuttavia, Alan non si la sciava convincere. Per un matematico puro, la bellezza dell’argomento restava pur sempre il fatto che, per quanto si potesse discutere sul suo significato, il sistema rimaneva lì in piedi, completo, autosufficiente, sereno. Cara e amata matematica! Mondo certo e sicuro, in cui niente può andare storto, in cui nessun guaio può accadere, nessun ponte crollare! Tanto diverso dal mondo di quel 1939».Read more at location 1046
Note: c Edit
come diceva Einstein, l’eleganza è roba da sarti.Read more at location 1067
gli economisti non si sono presi la briga di andare a vedere come funziona in realtà la fisica.Read more at location 1070
Note: x ECONOMIA E FISICA Edit
Nel 1989 la rivista Science riferiva che i fisici erano «allibiti dal rigore matematico [ricordatevi che per loro non è un valore assoluto] degli economisti teorici».{36}Read more at location 1074
Note: x L ELEGANZA DELL ECONOMISYA Edit
Un economista ha chiesto a un fisico: “Dove sono le tue dimostrazioni?”. Il fisico è rimasto sorpreso dal tono iper-accademico della domanda, e gli ha risposto: “Tu puoi sviluppare dei teoremi, ma io li lascio ai matematici”.Read more at location 1076
Note: x IL FISICO NON È NNAMORATO DELLA MAYTEM QUANTO L ECONOMISTA Edit
Che difesa ci potrebbe essere per un approccio così ascientifico? Debreu ha offerto un’argomentazione usata spesso dagli economisti teorici, ma non per questo meno superficiale: l’economia è una disciplina non sperimentale. (La sua tesi difensiva glissa sul fatto che l’astrofisica, la geologia e la biologia evoluzionistica sono materie non sperimentali ma che non si affidano alle dimostrazioni teoriche;Read more at location 1093
Note: x ECONOMIA DISCPL NN SPERIMENTALE Edit
La perorazione di Debreu in favore dei valori del dipartimento di matematica non è rigorosa. È puramente emotiva. Secondo lui, l’approccio accademico basato sull’assioma e sulla dimostrazione porterebbe a una comprensione “più profonda”. L’aggettivo “profondo” è diventato un mantraRead more at location 1116
Note: x PROFONDITÀ Edit
«una struttura deduttiva che tollera una contraddizione lo fa al prezzo di diventare inutile, perché qualunque affermazione si può derivare impeccabilmente e immediatamente da quella contraddizione».Read more at location 1128
Note: x ARGOMENTO A DIFESA DELLA TEORIA. PERCHÈ LA CONTRADDIZIONE È IL NEMICO Edit
Come osservava Wittgenstein nella sua conversazione con Turing, «Supponiamo che io riesca a convincere Rhees del paradosso del mentitore, e allora lui dice: “Io mento, quindi non mento, quindi io mento e non mento, quindi abbiamo una contraddizione, quindi 2 x 2 = 369”. Ebbene, il fatto è che questa non dovremmo chiamarla una “moltiplicazione”, tutto qui».Read more at location 1131
Note: x MA... RISPONDE W. Edit
Le contraddizioni della scienza non vengono gestite in base alle regole ingenue della logica formaleRead more at location 1135
Note: x DENTRO E FUORI DALLA LOGICA FORMALE. NN SEMPRE DENTRO Edit
E in qualunque caso la storia della fisica, e della stessa matematica, dimostra nuovamente che la coerenza non è affatto una virtù cardinale, necessaria per l’utilità di una teoria scientifica.Read more at location 1139
Note: x DEMISTIFICARE LA COERENZA Edit
La matematica è più facile da insegnare, rispetto alla capacità di usare il pensiero economico a fini scientifici.Read more at location 1150
Note: x PERCHÈ TANTA MATEMATICA? PERCHÈ È FACILE Edit
i veri scienziati non hanno un grosso interesse alla dimostrazione da dipartimento di matematica,Read more at location 1161
Note: x IL VERO SCIENZIATO Edit
William Brock,Read more at location 1162
Quando si studia la letteratura scientifica in questo campo, occorre che il lettore, specie l’economista cresciuto nella tradizione della teoria astratta dell’equilibrio generale, si renda conto che molti esperti di scienze naturali non si lasciano impressionare dalle argomentazioni matematiche intese a dimostrare che in un sistema sostanzialmente disciplinato da assiomi generali “può accadere qualunque cosa”. La semplice dimostrazione dell’esistenza di possibilità logiche [derivanti da una serie infinita di assunti alternativi: A, A’, A’’, …] non è sufficiente per convincere questi scettici. I parametri del sistema necessari per ottenere il comportamento erratico devono conformarsi ai valori di riferimento definiti da studi empirici, oppure il comportamento va documentato effettivamente in natura.Read more at location 1163
Note: x TEST ESEMPLARE Edit
È fondamentale ricordare ciò che sanno tutti, che si può sempre escogitare una serie di connessioni logiche per ottenere conclusioni C da assunti A, se si è liberi di scegliere.Read more at location 1175
Note: x TERICAMENTE TUTTO È POSS Edit
La grandissima tragedia del vizio samuelsoniano è stata quella di combinare la validità con la verità, di immaginare che esplorare tutte le possibili connessioni tra tutti i possibili assunti, A, A’, A’’, A’’’, … e tutte le possibili conclusioni, C, C’, C’’, C’’’, … sia scienza.Read more at location 1187
Note: x VALIDITÀ E SCIENZA Edit
Per ogni insieme di assunti A che implicano una conclusione C, e per ogni conclusione alternativa C’ (e così via) arbitrariamente lontana da C (per esempio, disgiunta da C), c’è un insieme alternativo di assunti A’ arbitrariamente vicini all’assunto originario A, per cui A’ implica C’.Read more at location 1196
Note: x INUTILITÁ DELLA TEORIA Edit
È ancora Richard Feynman a fornirci un caso illustrativo. Quando studiava fisica a Princeton, si divertiva a sbalordire i colleghi del dipartimento di matematica sfidandoli a sottoporgli qualsiasi teorema, di cui avrebbe invariabilmente accertato la veridicità o la falsità.Read more at location 1206
Note: x FEY NEL DIP DI MATEMATICA Edit
Hal VarianRead more at location 1228
Tanti economisti si lamentano dell’elevata modellizzazione dell’economia, come hanno fatto, per esempio, Robert Heilbroner e William Milberg.{54} Questa lamentela è diventata così comune che la si potrebbe considerare maggioritaria fra gli economici, se non fosse che i dipartimenti di economia continuano ad assumere persone il cui presunto contributo al progresso scientifico è principalmente l’adozione dei valori del dipartimento di matematica.Read more at location 1294
Note: x MODELLZZAZIONE Edit
Nel suo ottimo libro Truth versus Precision in Economics, Thomas Mayer scrive che «esiste un trade off tra rigore e rilevanza.Read more at location 1298
Note: x RIGORE E RILEVANZA Edit
I vecchi teorizzatori come Samuelson sono rimasti traumatizzati, in gioventù, dalla stupida opposizione all’uso della matematica. Portando avanti negli anni Novanta le battaglie già vinte negli anni Cinquanta, hanno continuato a sostenere argomentazioni qualitative anziché quantitative per l’introduzione nell’economia di principi sempre più tipici del dipartimento di matematica.Read more at location 1311
Note: x IL TRAUMA DI SAMUELSON Edit
Il risultato è stato il venir meno dei valori ingegneristici o storici. Invece di chiedersi: “Quanto?”, “Funziona?”, o “Cosa accadde quando gli ateniesi sbarcarono a Siracusa?”, il tipico economista moderno ben attrezzato dal punto di vista concettuale si domanda: “Dov’è la tua dimostrazione [alla lavagna]?”, o “Come puoi modificare i tuoi assiomi?”.Read more at location 1316
Note: x PERDITA DELLA STORIA E DEL FUNZIONALISMO Edit
Analogamente, la teoria dei giochi, che non a caso è stata inventata da un matematico, John von Neumann, è entrata da qualche tempo nella fase discendente del ciclo.Read more at location 1338
Note: x TEORIA DEI GIOCHI E SUO DECLINO Edit
E come la significatività statistica, anche la flessibilità degli assunti ha il costo-opportunità di un lavoro serio che si potrebbe fare ma non si fa.Read more at location 1345
Note: x SPRECO DI TEMPO E COSTO OPPORT Edit
Un piccolo esempio tecnico è lo spreco ventennale (tra il 1935 e il 1955) di risorse intellettuali nello sterile dibattito tra utilità ordinale e utilità cardinale. Persone come lo stesso Samuelson, nonché John Hicks e Hendrik Houthakker e altri ancora, sarebbero state utilizzate più proficuamente in altri compiti, come lavare le tazze nel cucinino del dipartimento di economia;Read more at location 1347
Note: x ES DI SPRECO: UT CARD UT ORD Edit
Un altro esempio, più eclatante, è la teoria astratta dell’equilibrio generale, il caso più macroscopico di valori del dipartimento di matematica eretti a principi ispiratori. L’esempio più recente – la teoria dell’equilibrio generale ha perso il suo primato nel momento in cui i suoi sostenitori hanno ottenuto la cattedra ad Harvard – è la teoria dei giochi.Read more at location 1351
Note: x GIOCHI E EQ. ALTRI DUE ESEMPI Edit
Gli esperti di teoria dei giochi, per esempio, hanno messo in evidenza i limiti della propria tesi, che si potrebbe esprimere tecnicamente in questi termini: le persone cooperano effettivamente; reiterazioni finite del dilemma del prigioniero rendono la cooperazione inesplicabile; ma reiterazioni infinite, come afferma il teorema di Folk, hanno un numero infinito di soluzioni. Qual è l’utilità per la scienza di un numero infinito di soluzioni? Alcuni economisti hanno puntato sugli esperimenti, usando come “cavie” i laureandi della Università dell’Arizona o del CalTech. L’“economia sperimentale”, come viene chiamata, costituisce un segnale positivo – in effetti ha sottratto alcuni economisti matematici a una vita per altri versi inutile.Read more at location 1359
Note: x ALTERNATIVA EC SPERIMENTALE Edit
Alcuni economisti hanno puntato sui dati, come sta accadendo nella “nuova” storia economica, e un’economista come Elizabeth Hoffman ha fatto entrambe le cose: condotto esperimenti e raccolto dati storici. Questa devozione alla scienza è rara,Read more at location 1365
Note: X STORIA QUANTITATIVA Edit
Il problema di HobbesRead more at location 1369
Gli economisti hanno ripetuto all’infinito, indicando la lavagna: “No: dei selvaggi non civilizzati come Max U rifiutano le formazioni sociali.Read more at location 1372
Note: x HOBBES L ECONOMISTA Edit
Ma esperimenti recenti hanno sconfessato in realtà la dimostrazione ottenuta alla lavagna. Proprio come si aspetterebbe una donna, le persone tendono spontaneamente a cooperare.Read more at location 1377
Note: x ESPERIMENTI Edit
Alcuni economisti, come A.C. Harberger, Armen Alchian o Richard Caves, nei fatti un manipolo molto ridotto, hanno continuato ostinatamente a tentare di spiegare fenomeni. Un economista che studia, per esempio, la storia dei fari in Inghilterra,{56} del divario salariale tra uomini e donne negli Stati Uniti,{57} o dello spaccio aziendale delle città minerarie,{58} genera idee teoriche in abbondanza, ma alla fine conosciamo meglio qualche aspetto del mondo.Read more at location 1385
Note: x SPIEGARE I FENOMENI Edit
Capitolo 4 – L’arroganza dell’ingegneria socialeRead more at location 1394
Note: 4@@@@@@@@@@@@@@ Edit
Capitolo 5 – Una scienza economica nuova, borghese e modestaRead more at location 1745
Note: 5@@@@@@@@@@@@@@@@@@ Edit
Proponete standard di grandezza, come il cosiddetto criterio di Genberg-Zecher che si usa nell’integrazione dei mercati: volete sapere se l’economia americana è aperta o isolata? Beh, avete già deciso di trattare la sua parte interna come un mercato. Ciò fornisce uno standard, un riferimento rispetto al quale potete misurare il grado di interconnessione con l’esterno.Read more at location 1752
Note: x PUNTI DI RIFERIMENTO CFR Edit
Invece di trastullarvi con i modelli teorici, ponetevi sempre, per tutte le dissertazioni e tutti gli articoli, le stesse domande che fecero gli intervistatori di Chicago a quel giovane che stava “lavorando” sul teorema dell’impossibilità di Arrow: e allora? Cosa mi avete insegnato sul mondo reale dell’economia?Read more at location 1758
Note: x MONDO REALE Edit
domandate continuamente: “E allora?”,Read more at location 1771
Invece di coltivare l’ingegneria sociale, con la sua promessa di dirigere analiticamente l’economia, aiutate l’economia a sviluppare delle istituzioni che non creino danni e poi lasciatele lavorare. Le politiche economiche possono fare male. I tentativi di realizzare una pianificazione dettagliata, in stile sovietico, possono essere disastrosi per una economia. Mollate le leve del comando. Siate modesti. Sappiate soprattutto di non sapere.Read more at location 1773
Note: x LASCIAR LAVORARE NON CAMBIARE NN CONFONDERE CERTEZZE... E MODESTIA Edit
Una scienza delle macchine non ha più senso di una società delle macchine,Read more at location 1787
Note: x SCIENZIATO MACCHINA Edit
Se non siamo delle macchine, noi scienziati e attori economici non possiamo essere ingegnerizzati in un modello,Read more at location 1788
Note: c Edit
Gli scienziati sono persone in carne e ossa. Questa stupefacente conclusione degli studi scientifici effettuati nell’ultimo quarto di secolo implica che la scienza, come tutti gli altri aspetti della vita, è una materia etica, non l’applicazione di quei giocattoli da Meccano che sono la significatività statistica, la teorizzazione alla lavagna o l’ingegneria sociale.Read more at location 1796
Note: x SCIENZA ETICA Edit
In questo momento abbiamo solo due modi di vedere le virtù, e sono entrambi obsoleti. Uno è aristocratico, e fa leva sulla quattro virtù “pagane” della prudenza, della temperanza, della giustizia e soprattutto del coraggio.Read more at location 1802
Note: x ETICA DELL EROE Edit
L’altro modo di vedere la virtù è agreste e religioso, persino cristiano, nello stile di San Paolo. Le sue virtù sono la fede, la speranza e l’amore, come diceva San Paolo, ma la più grande è l’amore. È un’etica femminile, l’esaltazione dell’amore.Read more at location 1807
Note: x ETICA DEL SANTO Edit
Ma noi non siamo né eroi né santi. Siamo borghesi, e viviamo nelle città. Eppure non abbiamo un vocabolario della virtù borghese. L’economia moderna (e il jazz moderno, l’architettura moderna, la pittura moderna e la poesia moderna) ha un’etica aristocratica e talvolta campagnola, mai borghese.Read more at location 1811
Note: x MANCA UN ETICA BORGHESE Edit
Virginia Woolf scrisse che intorno al dicembre del 1910 la natura umana cambiò. Beh, c’è da dubitarne. Il cambiamento, ancora in corso nei decenni conclusivi del XIX secolo, era il progressivo distacco dell’intellighenzia dal mondo borghese da cui traeva origine, accompagnato dal desiderio di mettersi su un livello più elevato.Read more at location 1815
Note: x INTELLETTUALE ANTI BORGHESE Edit
La nuova aristocrazia intellettuale voleva rendere tutto difficile e tecnico, e c’è riuscita. Klein, Samuelson e Tinbergen erano modernisti del periodo intermedio.Read more at location 1819
Note: x DIFFICILE Edit
vizio primario dell’Orgoglio,Read more at location 1821
È una forma di arroganza immaginare che l’ingegneria sociale possa funzionare, che un genietto alla lavagna possa ribaltare la saggezza del mondo o dei secoli, o che un meccanismo come la significatività statistica possa dirvi quanto è grande o quanto è piccolo un numero.Read more at location 1822
Note: x ABUSO DELLA RAGIONE Edit
Bauhaus in architettura e del samuelsonismo in economia.Read more at location 1824
La buona scienza funziona come un buon mercato, non in modo anonimo e meccanico come pensiamo tanto spesso noi economisti, ma attraverso la fiducia, il dialogo e la persuasione.Read more at location 1832
Note: x DIALOGO E PERSUASIONE Edit
Una società borghese dipende da lunghi dibattiti su cosa fare.Read more at location 1834
Shylock dice: «Io voglio fare con voi operazioni di compra e di vendita, parlare con voi, passeggiare con voi, e via di seguito […] Che notizie ci sono a Rialto?».Read more at location 1834
Note: x SHYLOK L EBREO Edit
l’esempio di Smith è cruciale. Era un professore di filosofia morale. Scrisse due libri, uno dei quali era uno studio sulla prudenza, che Bentham e altri ridussero all’unica virtù. Ma l’altro libro di Smith, la Teoria dei sentimenti morali, spiega come si posiziona la prudenza tra le altre virtù. Smith le collocava in uno spettro che andava dal coraggio dell’aristocrazia all’amore dei cristianiRead more at location 1839
Note: x ECLETTISMO DI SMITH Edit
Abbiamo bisogno di un’etica compiutamente borghese nella scienza e nella società in generale. Una scienza borghese dell’economia – è sbagliato pensare che sia già abbastanza borghese – non sarebbe né aristocratica né contadina. Non sarebbe, cioè, né l’expertise tecnica senz’anima rappresentata dai tre vizi, né il sentimentalismo politicizzato di alcuni esponenti della destra o della sinistra. Sarebbe molto simile alla comunità ideale che ricerchiamo.Read more at location 1851
Note: x UNA SCIENZA BORGHESE Edit
Il modernismo non è la strada giusta.Read more at location 1855
L’empirismo gretto e meccanico,Read more at location 1856
Io penso che il mezzo migliore per combinare la tradizione liberale e la tradizione civico-umanista sia la “retorica”, l’arte della conversazione applicata alla scienza e alla società.Read more at location 1859
Note: x RETORICA E SCIENZA Edit
Sono d’accordo con i miei colleghi postmodernisti sul fatto che il razionalismo nella sua forma francese non abbia funzionato, e abbia portato ai campi di concentramento.Read more at location 1861
Note: x CONTRO IL RAZIONALISMO Edit
L’economia era un progetto dell’illuminismo scozzese; ma rappresentava anche il lessico delle virtù borghesi. Dobbiamo tornare, nello studio dell’economia, alle virtù intellettuali e morali di David Hume e Adam Smith.Read more at location 1864
Note: x RITORNO ALLE ORIGINI Edit

sabato 7 gennaio 2017

Fearing Fear john mueller

Notebook per
Fearing Fear
john mueller
Citation (APA): mueller, j. (2016). Fearing Fear [Kindle Android version]. Retrieved from Amazon.com

Parte introduttiva
Evidenzia (giallo) - Posizione 1
Fearing Fear By John Mueller
Evidenzia (giallo) - Posizione 6
Franklin Roosevelt’s famous pronouncement early in the Depression that “the only thing we have to fear is fear itself.”
Nota - Posizione 7
x ROOSVELT
Evidenzia (giallo) - Posizione 14
by scaring people about fear, Roosevelt may have made things worse.
Nota - Posizione 15
x MECHANISM WORSE
Evidenzia (giallo) - Posizione 18
accusing them of being insensitive
Nota - Posizione 18
ACVUSA CHE NN RENDE POLITICAMENTE
Evidenzia (giallo) - Posizione 18
if another terrorist event takes place,
Nota - Posizione 18
SOMMA DI DUE MALI
Evidenzia (giallo) - Posizione 19
in the case of terrorism, politicians and bureaucrats in particular have special reasons to fear fear itself. And the safest route for them is to empathize with the public’s emotions (I feel your pain), to suggest the public is right to think the danger is just terrible, and to warn of future attacks (if they don’t happen, nobody will remember the prediction, and if they do, everybody will).
Evidenzia (giallo) - Posizione 22
the wisest course is to play along, to exacerbate,
Nota - Posizione 23
c
Evidenzia (giallo) - Posizione 24
this is the lesson of the post‑9/ 11 rhetoric.
Evidenzia (giallo) - Posizione 25
America faces an existential threat
Evidenzia (giallo) - Posizione 36
Extensive studies of the 1986 Chernobyl nuclear reactor meltdown find that the largest health consequences came not from the accident itself (fewer than 50 people died directly from radiation exposure), but from the impact on the mental health of people traumatized by completely imaginary, if officially stoked, fears that they would soon die of cancer. And Americans fearful of terrorism after 9/ 11 have been three to five times more likely than others to be diagnosed with new cardiovascular ailments.
Nota - Posizione 39
x ECCESSO DI PAURA PROBLEMI DI SALUTE
Evidenzia (giallo) - Posizione 41
If one has really come to deem the threat to be “existential,” all sorts of policies become attractive, even obligatory, such as reducing civil liberties and plunging the country into costly wars in the Middle East.
Nota - Posizione 42
x ALTRO RISCHIO SDOGANARE POLITICHE ASSURDE
Evidenzia (giallo) - Posizione 51
the probability of being harmed by a terrorist is “extraordinarily small,” and one possibility for the risk communicator would be to put some numbers on that observation. At present rates, in fact, the chance anyone living outside a war zone will be killed by an international terrorist comes in at about 1 in 75,000‑‑ that’s not per year, but over an 80‑year period. The chance of dying in an automobile accident over the same interval, in distinct contrast, is about 1 in 80. That assumes another 9/ 11 every several years; if there are no terrorist attacks of that magnitude, the chance of death by terror slumps to about 1 in 130,000.
Nota - Posizione 52
x RISCHIO EFFETTIVO
Nota - Posizione 54
x 80 ANNI 1/75000 VS 1/80
Nota - Posizione 56
x NUMERI X RIDURRE LA PAURA
Evidenzia (giallo) - Posizione 61
One might also instructively tally up the number of people killed by al‑Qaeda and its clones, lookalikes, and wannabes outside of war zones since 9/ 11. That comes to maybe 200 to 300 per year. That’s 200 to 300 per year too many of course, but it hardly suggests the country is under an existential threat‑‑ or perhaps even under something that deserves to be called a “threat” at all.
Nota - Posizione 65
x ESCLUSO IL 9/11
Evidenzia (giallo) - Posizione 69
the constructs and institutions that the terrorism fear has inspired or even made necessary will probably live on after the instigating fear itself fades
Nota - Posizione 70
x RATCHET EFFECT
Evidenzia (giallo) - Posizione 71
The FBI continued to squander resources chasing members of the pathetic domestic Communist Party
Nota - Posizione 72
x ESEMPIO
Evidenzia (giallo) - Posizione 78
Getting to the Specifics By John Mueller
Nota - Posizione 81
T
Evidenzia (giallo) - Posizione 85
The question is, what messages does the research on risk communication suggest would be effective at reducing exaggerated perceptions of risk, what messages would foster resilience without exacerbating fear?
Nota - Posizione 86
x IL PROB COMUNICATIVO
Evidenzia (giallo) - Posizione 104
Unnecessarily concerned that this might hurt morale, Roosevelt went on the radio two months after the attack trying to reduce the alarm‑‑ the way, suggests Burns, we should now seek to reduce excessive alarm over terrorism. In his effort, Roosevelt assured his listeners that only three combatant ships had been put permanently out of commission and that all the rest were under repair or had already rejoined the fleet. Roosevelt’s facts were utterly correct
Nota - Posizione 107
x PEARL HARBOR

Are Ideas Getting Harder to Find? Nicholas Bloom

Notebook per
IdeaPF
riccardo-mariani@libero.it
Citation (APA): riccardo-mariani@libero.it. (2016). IdeaPF [Kindle Android version]. Retrieved from Amazon.com

Parte introduttiva
Evidenzia (giallo) - Posizione 2
Are Ideas Getting Harder to Find? Nicholas Bloom
Evidenzia (giallo) - Posizione 14
1. Introduction
Nota - Posizione 14
T
Evidenzia (giallo) - Posizione 17
Economic growth arises from people creating ideas, and the long-run growth rate is the product of two terms: the effective number of researchers and the research productivity of these people
Nota - Posizione 18
X CRESCITA E IDEE
Evidenzia (giallo) - Posizione 19
research effort is rising substantially, while research productivity is declining sharply.
Nota - Posizione 20
X EVIDENZA EMPIRICA DERL FENOMENO
Evidenzia (giallo) - Posizione 21
Moore’s Law,
Evidenzia (giallo) - Posizione 21
the empirical regularity that the number of transistors packed onto a computer chip doubles approximately every two years.
Nota - Posizione 22
x LEGGE DI MOORE
Evidenzia (giallo) - Posizione 23
a rate that has been remarkably steady for nearly half a century.
Nota - Posizione 23
c
Evidenzia (giallo) - Posizione 23
this growth has been achieved by putting an evergrowing number of researchers to work on pushing Moore’s Law forward. In particular, the number of researchers required to achieve the doubling of chip density today is more than 25 times larger than the number required in the early 1970s.
Nota - Posizione 24
x SEMPRE PIÙ RICERCATORI
Evidenzia (giallo) - Posizione 29
our case studies include agricultural productivity (corn, soybeans, cotton, and wheat) and medical innovations.
Nota - Posizione 29
x ALTRI DUE SETTORI
Evidenzia (giallo) - Posizione 29
Idea TFP for seed yields declines at about 5% per year. We find a similar rate of decline when studying the mortality improvements associated with all cancers and with breast cancer.
Nota - Posizione 31
X CANCRO
Evidenzia (giallo) - Posizione 31
Finally, we examine firm-level data from Compustat
Nota - Posizione 31
STUDIO STATISTICO
Evidenzia (giallo) - Posizione 32
idea TFP is declining in more than 85% of the firms in our sample. Averaging across firms, idea TFP declines at a rate of 12% per year.
Nota - Posizione 33
X ESIYO
Evidenzia (giallo) - Posizione 34
While existing varieties run into diminishing returns, perhaps new varieties are always being invented to stave this off.
Nota - Posizione 35
X POSSIBILITÀ DI COMPENSAZIONI
Evidenzia (giallo) - Posizione 37
To examine this case, we consider idea TFP for the economy as a whole. We once again find that it is declining sharply: aggregate growth rates are relatively stable over time, while the number of researchers has risen enormously.
Nota - Posizione 38
X TENDENZA CONFERMATA NELL EVONOMIA GLOBALE
Evidenzia (giallo) - Posizione 39
We find that idea TFP for the aggregate U.S. economy has declined by a factor of 48 since the 1930s, an average decrease of more than 5% per year.
Nota - Posizione 40
x FACTOR 48
Evidenzia (giallo) - Posizione 41
How is this possible?
Nota - Posizione 42
T
Evidenzia (giallo) - Posizione 42
declines in idea TFP must be offset by increased research effort,
Evidenzia (giallo) - Posizione 50
2. Idea TFP and Aggregate Evidence
Nota - Posizione 50
t
Evidenzia (giallo) - Posizione 50
2.1. The Conceptual Framework
Nota - Posizione 51
t
Evidenzia (giallo) - Posizione 77
2.2. Aggregate Evidence
Nota - Posizione 77
t
Evidenzia (giallo) - Posizione 79
consistent evidence
Evidenzia (giallo) - Posizione 79
idea TFP is declining at a substantial rate in virtually every place we look.
Nota - Posizione 80
x EVIDENZA
Evidenzia (giallo) - Posizione 80
This finding raises a natural question, however, which no doubt has occurred to you already: what if there is sharply declining idea TFP within each product line, but the main way that growth proceeds is by developing ever-better new product lines? First there was steam power, then electric power, then the internal combustion engine, then the semiconductor, then gene editing, and so on. Maybe there is limited opportunity within each area for productivity improvement
Nota - Posizione 81
x DUBBIO? NUOVE LINEE DI PRODOTTO?
Evidenzia (giallo) - Posizione 86
Maybe idea TFP is declining within every product line, but still not declining for the economy as a whole because we keep inventing new products.
Nota - Posizione 87
c
Evidenzia (giallo) - Posizione 95
For the U.S. economy as a whole, exponential growth rates in GDP per person since 1870 or in total factor productivity since the 1930s— which are related to the left side of equation (3)— are relatively stable or even declining. But measures of research effort— the right side of the equation— have grown tremendously. When applied to the aggregate data, our approach of looking at “idea TFP” is just another way of making this same point.
Nota - Posizione 98
x CONSIDERARE L INSIEME
Evidenzia (giallo) - Posizione 113
the overall trend is clear.
Evidenzia (giallo) - Posizione 122
3. Refining the Conceptual Framework
Nota - Posizione 122
T
Evidenzia (giallo) - Posizione 146
3.2. “Lab Equipment” Specifications
Nota - Posizione 146
T
Evidenzia (giallo) - Posizione 197
3.3. Heterogeneous Goods and the Lab Equipment Specification
Nota - Posizione 198
T
Evidenzia (giallo) - Posizione 220
3.4. Stepping on Toes
Nota - Posizione 220
t
Evidenzia (giallo) - Posizione 238
4. Moore’s Law
Nota - Posizione 238
T
Evidenzia (giallo) - Posizione 238
One of the key drivers of economic growth during the last half century is Moore’s Law: the empirical regularity that the number of transistors packed onto an integrated circuit serving as the central processing unit for a computer doubles approximately every two years.
Nota - Posizione 240
x COS È
Evidenzia (giallo) - Posizione 244
A doubling time of two years is equivalent to a constant exponential growth rate of 35 percent per year.
Nota - Posizione 245
c
Evidenzia (giallo) - Posizione 252
Many commentators note that Moore’s Law is not a law of nature but is instead a result of intense research effort: doubling the transistor density is often viewed as a goal
Nota - Posizione 253
x COME VEDERLA
Evidenzia (giallo) - Posizione 253
We measure research effort by deflating nominal R& D expenditures of key semiconductor firms by the nominal wage of high-skilled workers,
Nota - Posizione 254
x PROXY RD
Evidenzia (giallo) - Posizione 256
The striking fact, shown in Figure 4, is that research effort has risen by a factor of 25 since 1970. This massive increase occurs while the growth rate of chip density is more or less stable:
Nota - Posizione 257
x ESDITO
Evidenzia (giallo) - Posizione 259
TFP has fallen by this same factor of 25, an average rate of 7.3 percent per year.
Nota - Posizione 259
c
Evidenzia (giallo) - Posizione 275
4.1. Caveats
Nota - Posizione 275
T
Evidenzia (giallo) - Posizione 285
5. Agricultural Crop Yields
Nota - Posizione 285
T
Evidenzia (giallo) - Posizione 286
historical importance of agriculture
Evidenzia (giallo) - Posizione 288
Crop R& D is generally broken down into research on biological efficiency (crossbreeding and bioengineering), mechanization, management, protection and maintenance, and post-harvest (see, for example, Huffman and Evenson (2006)).
Nota - Posizione 289
x INNOVAZIONE AGRICOLA
Evidenzia (giallo) - Posizione 310
yields across these four crops roughly doubled between 1960 and 2015.
Nota - Posizione 311
x STUDIATI 4 RACCOLTI
Evidenzia (giallo) - Posizione 312
Yield growth has averaged around 1.5 percent per year since 1960 for these four crops, but with ample heterogeneity.
Nota - Posizione 313
c
Evidenzia (giallo) - Posizione 319
The effective number of researchers has grown sharply since 1969, rising by a factor that ranges from 3 to more than 25, depending on the crop and the research measure.
Nota - Posizione 320
x ADDETTI
Evidenzia (giallo) - Posizione 320
TFP has fallen sharply for agricultural yields:
Evidenzia (giallo) - Posizione 327
On average, idea TFP declines for crop yields by about 6 percent per year using the narrow definition of research and by about 4 percent per year using the broader definition.
Nota - Posizione 328
x ESITO
Evidenzia (giallo) - Posizione 328
6. Mortality and Life Expectancy
Nota - Posizione 328
T
Evidenzia (giallo) - Posizione 329
Our third collection of case studies examines the productivity of medical research.
Nota - Posizione 330
x TERZO SETTORE
Evidenzia (giallo) - Posizione 339
arithmetic growth provides a better description of the time path of life expectancy. Since 1950, U.S. life expectancy at birth has increased at a relatively stable rate of 1.8 years each decade, and life expectancy at age 65 has risen at 0.9 years per decade.
Nota - Posizione 341
x SPERANZA DI VITA
Evidenzia (giallo) - Posizione 345
“record female life expectancy”— the life expectancy of women in the country for which they live the longest— has risen at a remarkably steady rate of 2.4 years per decade ever since 1840.
Nota - Posizione 346
x DONNE SPERANZA
Evidenzia (giallo) - Posizione 349
6.1. New Molecular Entities
Nota - Posizione 350
T
Evidenzia (giallo) - Posizione 351
the number of new molecular entities (“ NMEs”) approved by the Food and Drug Administration. NMEs are new drugs,
Nota - Posizione 351
x PRIMA VARIABILE
Evidenzia (giallo) - Posizione 357
pharmaceutical R& D spending
Evidenzia (giallo) - Posizione 362
Research effort rises by a factor of 9, while idea TFP falls by a factor of 11 by 2007 before rising in recent years so that the overall decline by 2014 is a factor of 5. Over the entire period, research effort rises at an annual rate of 6.0 percent, while idea TFP falls at an annual rate of 3.5 percent.
Evidenzia (giallo) - Posizione 369
6.2. Mortality
Nota - Posizione 369
T
Evidenzia (giallo) - Posizione 402
Idea TFP for our medical research applications is computed as the ratio of years of life saved to the number of publications.
Nota - Posizione 403
x PRODUTTIVITÀ IDEE
Evidenzia (giallo) - Posizione 404
Idea TFP rises until the mid 1980s and then falls. Overall, between 1975 and 2006, idea TFP for all cancers declines by a factor of 1.2 using all publications and a factor of 5.9 using clinical trials. The declines for breast cancer are even larger, as shown in Table 2.
Nota - Posizione 406
x ESITO SUL CANCRO
Evidenzia (giallo) - Posizione 428
7. Idea TFP in Firm-Level Data
Nota - Posizione 428
T
Evidenzia (giallo) - Posizione 428
The case studies considered so far are useful for many reasons already explained. However, at the end of the day, they are just case studies, and one naturally wonders how representative they are of the broader economy.
Nota - Posizione 430
x SI PUÒ GENERALIZZARE?
Evidenzia (giallo) - Posizione 432
Declining idea TFP for corn or semiconductors could in this view simply reflect a further composition bias.
Nota - Posizione 432
c
Evidenzia (giallo) - Posizione 432
To help address these concerns, we turn to Compustat data on publicly-traded firms. The strength of these data is that they are more representative than the case studies, but of course they too have limitations.
Nota - Posizione 434
x A LIVELLO DI IMPRESA
Evidenzia (giallo) - Posizione 435
As a measure of the output of the idea production function, we use decadal averages of annual growth in sales revenue, market capitalization, and employment within each firm.
Nota - Posizione 436
x PROXY PRODUZIONE IDEE
Evidenzia (giallo) - Posizione 437
Why would growth in sales revenue, market cap, or employment be informative about a firm’s production of ideas? This approach follows a recent literature emphasizing precisely these links.
Nota - Posizione 438
c
Evidenzia (giallo) - Posizione 452
use of sales revenue or employment to measure fundamental productivity.
Evidenzia (giallo) - Posizione 456
To measure the research input, we use a firm’s spending on research and development from Compustat.
Nota - Posizione 457
x R D INPUT
Evidenzia (giallo) - Posizione 478
what we see in Table 3 are steady, rapid declines in firm-level idea TFP across all samples, at growth rates that range from -8.8% to -14.5% per year for multiple decades. Put differently, and reporting the results using sales revenue as a baseline, idea TFP declines by an average factor of 3.9 for firms that we can compare across only two decades, by a factor of 9.2 across firms we can compare across three decades, and by a factor of 40.3 across firms that we can compare across our entire 4 decade sample, between 1980 and 2015.16
Nota - Posizione 479
x ESITO
Nota - Posizione 482
c
Evidenzia (giallo) - Posizione 492
heterogeneity across firms is impressive and somewhat reminiscent of the heterogeneity we see in our case studies. Nevertheless, it is clear from these histograms that there is essentially no evidence that constant idea TFP is a good characterization of the firm-level data.
Nota - Posizione 494
x GENERALIZZAZIONE: PIÙ DIFFICILE AVERE IDEE
Evidenzia (giallo) - Posizione 515
8. Discussion
Nota - Posizione 515
T
Evidenzia (giallo) - Posizione 516
The evidence presented in this paper concerns the extent to which a constant level of research effort can generate constant exponential growth, either in the economy as a whole or within relatively narrow categories, such as a firm or a seed type or a health condition. We provide consistent evidence that the historical answer to this question is no:
Nota - Posizione 516
x RISULTATI OTTENUTI. RIPETIZIONE
Evidenzia (giallo) - Posizione 522
A natural question is whether or not these empirical patterns can be reproduced in a general equilibrium model of growth.
Nota - Posizione 523
x MODELLO GENERALE
Evidenzia (giallo) - Posizione 565
One way in which the overall interpretation of the evidence in this paper could be wrong is if there is indeed declining idea TFP in every sector, but the entire increase in aggregate R& D occurs in making quality/ productivity improvements for individual varieties.
Nota - Posizione 567
x QUANTITÀ CONOSCIUTA MA QUALITÀ?
Evidenzia (giallo) - Posizione 570
Nevertheless, this loophole is one that future research may wish to consider.
Nota - Posizione 571
c
Evidenzia (giallo) - Posizione 574
9. Conclusion
Nota - Posizione 575
T
Evidenzia (giallo) - Posizione 575
A key assumption of many endogenous growth models is that a constant number of researchers can generate constant exponential growth.
Nota - Posizione 576
x L ASSUNTO CONFUTATO
Evidenzia (giallo) - Posizione 577
idea TFP is falling sharply everywhere we look.
Evidenzia (giallo) - Posizione 578
TFP falls in half every 13 years
Evidenzia (giallo) - Posizione 578
ideas are getting harder and harder to find.
Evidenzia (giallo) - Posizione 579
U.S. must double the amount of research effort searching for new ideas every 13 years to offset the increased difficulty
Nota - Posizione 580
x IN ALTRI TERMINI