martedì 5 giugno 2018

Teologia in do maggiore SAGGIO


Teologia in do maggiore



L’INTEGRALISTA
La musica di Bach – anche quella strumentale! – appare allo studioso della sua genesi  essenzialmente come un commento alle Scritture, in molti casi una vera e propria interpretazione in senso luterano delle stesse. Senza conoscenza liturgica ma soprattutto senza conoscenza delle basi teologiche sottese nei passi evangelici commentati di volta in volta l’ascolto di Bach risulta irrimediabilmente mutilato. La cosa è tanto vera che ci si chiede se possa accostarsi con profitto alla musica di Bach chi intenda tralasciare questo fattore teologico. Probabilmente sì, ma si tratterebbe però di un accostamento superficiale. Tutta la sterminata produzione bachiana, inoltre, è di stampo religioso e non puo’ quindi essere distinta tra “sacra” e “profana”, piuttosto tra “liturgica” (da eseguire in Chiesa) e “secolare” (da suonare fuori dalla Chiesa). Così come si puo’ pregare sia in Chiesa che fuori, ha senso eseguire Bach sia in Chiesa che fuori. La musica diventa una sorta di scrittura attraverso cui il Maestro medita e chiosa l’ Evangelo in un commentario parallelo a quelli di Lutero, Bach è il musicista-teologo per eccellenza.
BELLEZZA INVOLONTARIA?
La notevole biblioteca di JSB era più orientata alla teologia che alla musica! I commentari biblici e le raccolte dei sermoni di Lutero, nonché dei vari suoi seguaci la facevano da padrone. I volumi ritrovati erano fittamente annotati e le analisi chimiche sugli inchiostri, affiancati dalle perizie calligrafiche condotte da  Hans-Joachim Schulze garantiscono l’autografo, dal cio’ si evince che Bach trattava con grande cura i passi evangelici domenicali che doveva presentare attraverso la sua musica, spesso ne elaborava una sua visione personale (di solito in senso conservatore) che finiva per riflettersi in modo sorprendente quanto meticoloso nella partitura. E’ possibile allora l’ascolto dell’opera disancorandolo da questa densa rete di metafore teologiche su cui la musica è imperniata per volere del suo autore? Sì, è possibile, purché si abbracci un’estetica in grado di marginalizzare l’intenzione dell’autore e il fuoco da lui prescelto, un’estetica, oserei dire, della “bellezza involontaria”, un’estetica cosiddetta “non-intenzionale”, un’estetica in cui le capacità artistiche sono talenti donati da dio che l’artista esercita in modo scarsamente consapevole, quasi fosse un rabdomante con motivazioni arbitrarie. In caso contrario è d’obbligo rispettare il nesso allegorico tra musica e teologia voluto e cercato con tanto accanimento da Bach.
IL PURO PIACERE ESTETICO (NON ESISTE)
Per il biografo Rick Marschall, Johann Sebastian Bach fu l’umile servo a cui Dio concesse per un certo lasso di tempo il privilegio di trascrivere la sua musica.
L’esagerazione è evidente ma una cosa è oggi chiara: l’errore più comune (e non meno grave) è di certo quello opposto, ovvero pensare che la musica di Bach possa essere compresa ed apprezzata per quello che è prescindendo dal robusto riferimento religioso che contiene, quasi che il piacere estetico che procura sia qualcosa in grado di reggersi in modo autonomo, quasi che il maestro tedesco avesse in mente una qualche forma di “musica strumentale pura”, una sorta di estatica melodia delle sfere celesti. No, questo punto di vista non sta in piedi, nemmeno per la musica strumentale di carattere non liturgico. Per scoprirlo basta guardare più da vicino alla genesi delle partiture: Bach sembra avere in mente una sorta di scrittura molto vicina a quella dei linguaggi naturali, ricca di allegorie, metafore e riferimenti teologici ben mirati.
ARTISTA O TEOLOGO?

Bach è una grande figura della cultura, ma è più una figura artistica o religiosa? Chi lo considera essenzialmente un musicista ritiene che si sia limitato a musicare dei testi sacri, chi invece lo vede nelle vesti di teologo ritiene che li abbia anche spiegati e interpretati utilizzando un linguaggio che non è quello della scrittura ma quello della musica vista come una sorta di scrittura. A sostegno della seconda opzione si possono citare gli studiosi del gruppo “Internationale Arbeitsgemeinschaft für theologische Bachforschung” o il musicologo canadese Eric Chafe. La concezione del musicista-teologo è poi più conforme a tempi in cui il musicista di corte (o di cappella) viene visto alla stregua di un “artigiano” da accomunare più al giardiniere o al tessitore di arazzi che all’artista, un concetto moderno che nasce in modo compiuto solo nel XIX secolo quando le opere cessano via via di accogliere una descrizione del reale ma un’espressione personale della propria interiorità.
***
Qualche esempio giova a comprendere meglio cio’ di cui parlo, purché si tenga presente che non si tratta di momenti episodici: tutta l’opera è continuamente costellata da un simile modo di procedere.

Primo esempio. “DIETRO OGNI NO TRASPARE IL SUO SI’”

La prima aria della Cantata “Meine Seufzer, meine Tränen” (BWV 13) è immersa in un’atmosfera sinistra (conformemente al libretto di Georg Christian Lehms) ben resa dal modo minore e dagli insistiti cromatismi. Senonché, sullo sfondo, il fitto contrappunto strumentale guidato dai due flauti e dall’oboe da caccia evoca le atmosfere arcadiane tipiche di un pastorale. Dagli appunti autografi sui commentari biblici che hanno per oggetto il Vangelo della domenica per cui la Cantata è stata scritta veniamo a conoscere il concetto teologico che Bach intende esporre con questi espedienti; nelle parole di Lutero: “dietro ogni no di Dio traspare il suo sì”.

Secondo esempio: GIUSTIFICAZIONE PER FEDE

Il duetto della cantata “Es ist das Heil uns kommen her” (BWV 9) interpreta un concetto teologico centrale nel sistema luterano: la giustificazione per fede. L’argomento – imperniato sulle lettere paoline – è decisamente arido e non offre certo grandi spunti poetici. Bach risolve brillantemente mixando una melodia spensierata ad un canone rigoroso, quest’ultimo rappresenta la Legge così come colto dalla ragione (nella musica di Bach il canone è spesso metafora della legge mosaica che precede l’avvento del Cristo) mentre la prima descrive l’azione all’apparenza capricciosa dello Spirito che riempie i cuori spargendo letizia ovunque. Bach era familiare con la dottrina della giustificazione per fede così come esposta da Lutero nel Libro della Concordia e si incarica di illustrarla in questo movimento colmando una lacuna del libretto su cui qui sorvolo, ovvero: la fede cristiana è un dono dello Spirito che precede e domina la Legge ma spinge ad operare in modo conforme alla Legge stessa. Il rigore delle opere segnala in superficie la felicità ospitata nel cuore di chi nutre una fede pienamente vissuta, la musica mette in scena questa perfetta fusione facendo interagire libere melodie che sembrano dare l’avvio a canoni elaborati.

Terzo esempio. RIBALTONE

L’aria “Wie jammern mich doch die verkehrten Herzen” dalla cantata “Vergnügte Ruh, beliebte Seelenlust” (BWV 170) si apre con un sentimento di gioia paradisiaca seguita subito dopo da un recitativo in cui si condannano le perversioni del male. Il tormento infernale è espresso tramite un tempo lento, una tonalità in minore e una serie inconsueta di dissonanze. L’assenza di un basso continuo in questa fase è intenzionale e tipico di Bach quando intende dar conto di un mondo a cui manca un saldo appoggio. Un simile disancoraggio si presenta anche, per esempio, nell’aria “Wie zittern und wanken der Sünder Gedanken” della cantata “Herr, gehe nicht ins Gericht mit deinem Knecht” (BWV 105). A questa fluttuazione disancorata si unisce un fraseggio particolarmente agile del maestoso organo e una fissità quasi stolida degli archi, violini compresi, in un ribaltamento dei ruoli consueti che lascia sbigottiti: è la metafora del mondo invertito (mundus inversus). Nell’arte pittorica precedente questa metafora biblica è stata espressa da castelli sorti sulle nuvole, da servi che sottomettono i nobili, da pecore che portano al pascolo uomini che si muovono carpone e da topi che inseguono i gatti. Per Lutero: “chiunque esalta se stesso sarà umiliato”: il ribaltamento dello status è un messaggio che ricorre nei Vangeli e per il Riformatore costituiva l’essenza del regno di Dio. Molte immaginette lignee fatte circolare dai seguaci di Lutero per propagandare la Riforma illustravano il “mundus inversus”, laddove il soggetto umiliato era spesso l’augusto Papa di Roma, il caso più famoso è quello del “Adoratur Papa Deus Terrenus” in cui la soldataglia lanzichenecca defeca nella Tiara del Santo Padre. Ebbene, nella musica di Bach i casi di “inversione” si ripetono, un altro, per esempio, è quello del duetto nella cantata “Wer nur den lieben Gott läßt walten” (BWV 93). Molti organisti che eseguono le riduzioni per organo restano sorpresi ascoltando negli originali come la parte della pedaliera sia affidata a violini e soprani mentre la parte della mano destra agli strumenti con i registri più bassi. Ora sappiamo che questa singolare soluzione ha un preciso riferimento teologico comprovato dalle fitte annotazioni con cui Bach riempiva i margini dei commentari biblici della sua biblioteca: un ascolto disinformato su punti tanto cruciali puo’ ben dirsi carente qualora il volere dell’autore dovesse “contare”.


MUSICA ANTISEMITA

Chissà se Bach fu un antisemita, la sua musica lo fu di certo: in molte cantate l’ antisemitismo è presente sia nei libretti che nelle note. Come non leggere il chiaro disprezzo per l’ebreo che emerge nella cantata “Schauet doch und sehet” (BVW 46)?

Mentre artisti sospetti come Wagner vengono periodicamente passati al setaccio per la loro più o meno presunta contiguità al nazismo, con altri, per esempio con Bach, si è più indulgenti. Eppure l’antisemitismo infetta l’opera del grande maestro tedesco in modo evidente. Un caso esemplare, come accennavo, è quello della cantata “Schauet doch und sehet, ob irgendein Schmerz sei wie mein Schmerz” (BWV 46), composta per la decima domenica dopo la festa della Trinità, un giorno in cui i luterani meditano sulla distruzione del Tempio attribuendola ad un castigo di Dio contro il popolo ebraico, così duro di cervice nel rigettare ANCORA OGGI conversione e pentimento. Ad ispirare Bach le soluzioni musicali da lui prescelte, oltre alle prediche infuocate di Lutero e dei suoi successori immediati, fu il grandioso quadro anonimo cinquecentesco presente nella chiesa di Lipsia dove lavorava noto come “Gesetz und Gnade” (La Legge e la Grazia), una sequela di coppie contrastanti (tipo/anti-tipo). Per esempio, un atterrito Mosè che riceve le Tavole sull’orlo di un precipizio messo a confronto con una bionda e dolcissima Maria che coccola il suo pupo sorridente; oppure i due tapini scacciati dall’Eden per aver infranto la Legge messi in contrasto con un Gesù sereno e trionfante dalla cui testa si dipartono raggi benefici che investono l’intera umanità; da un lato il serpente che entra sinuoso nell’accampamento ebraico, dall’altro la chiesa di Dio edificata nella ben presidiata Gerusalemme celeste. Il tutto sullo sfondo di tre figure: un arcigno e affannato profeta barbuto vestito in modo bizzarro a cui si affianca un serafico quanto austero Battista che sembra solcare serenamente i nembi, tra loro un orrido uomo-serpe. Sotto il profeta ebreo campeggia l’iscrizione: “Uomo senza Grazia” mentre sotto il Battista: “Proclamatore di Dio”. La narrazione appare chiara: il vecchio profeta rifiuta la nuova alleanza e così facendo si consegna ai veleni del serpente. Davanti a tutto compare un albero per metà lussureggiante e per metà spoglio. Le metafore antisemite sottostanti sono evidenti e vengono tutte riprese nella cantata minuziosamente analizzata nel dettaglio al capitolo 3 del libro. Ultimo dubbio: ma Bach credeva veramente a quel che rappresentava con tanta dovizia allegorica nella sua opera così pedissequa nel seguire la parte più impresentabile di Lutero? Questo lo lasciamo dire ai biografi, qui si dimostra solo l’esistenza di un contenuto inequivocabile.

CIO' CHE VOGLIO E CIO' CHE POSSO

CIO' CHE VOGLIO E CIO' CHE POSSO
La malattia mentale è radicalmente diversa da quella fisica. Chi soffre di una malattia fisica ha delle difficoltà oggettive a fare quel che desidera, chi soffre di una malattia mentale ha solo delle preferenze socialmente condannate. La malattia fisica riguarda cio’ che non possiamo fare, quella mentale cio’ che vogliamo fare.
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Un classico della psichiatria, The Myth of Mental Illness, e contribuì non poco al clamoroso rinnovamento di questa disciplina, che si verificò negli anni Settanta. Secondo lo psichiatra e psicoanalista Szasz, non esistono, nelle cosiddette malattie mentali, alterazioni organiche permanenti del c....

lunedì 4 giugno 2018

BACH ANTISEMITA

BACH ANTISEMITA
Mentre artisti sospetti come Wagner vengono periodicamente passati al setaccio per la loro vicinanza al nazismo, con altri, per esempio Bach, si è più magnanimi. Eppure l’antisemitismo marchia l’opera del grande maestro tedesco in modo evidente, un caso per tutti è quello della cantata “Schauet doch und sehet, ob irgendein Schmerz sei wie mein Schmerz” (BWV 46), composta per la decima domenica dopo la festa della Trinità, un giorno in cui i luterani meditano la distruzione del Tempio attribuendola ad un castigo di Dio contro il popolo ebraico, così ostinato nel rigettare conversione e pentimento. Ad ispirare Bach, oltre alle prediche infuocate di Lutero e dei suoi successori immediati, fu il grandioso quadro anonimo cinquecentesco presente nella chiesa di Lipsia dove lavorava noto come “Gesetz und Gnade” (La Legge e la Grazia), una sequela giustapposta di coppie contrastanti. Per esempio, un Mosè semi-terrorizzato che riceve le Tavole sull’orlo di un precipizio messo a confronto con una bionda e dolcissima Maria che coccola il suo pupo; oppure i due tapini scacciati dall’Eden per aver infranto la Legge messi in contrasto con un Gesù sereno e trionfante dalla cui testa si dipartono raggi benefici che investono l’intera umanità; da un lato il serpente che entra sinuoso nell’accampamento ebraico, dall’altro la chiesa di Dio edificata nella sicura Gerusalemme celesta. Il tutto sullo sfondo di tre figure: un profeta barbuto vestito in modo bizzarro a cui si affianca il mite e modesto Battista che sembra solcare i nembi, i due sono separati da un uomo-serpente. Sotto il profeta ebreo compare l’iscrizione: “Uomo senza Grazia” mentre sotto il Battista: “proclamatore di Dio”. Il vecchio profeta rifiuta la nuova alleanza e così facendo si consegna al serpente. Davanti a tutto compare un albero per metà lussureggiante e per metà spoglio. Le metafore antisemite sottostanti mi sembrano chiare e vengono tutte riprese nella cantata minuziosamente analizzata al capitolo 3 di questo libro. Ma Bach credeva a quel che esprimeva con la sua opera così pedissequa nel seguire la parte più impresentabile di Lutero? Questo lo lasciamo dire ai biografi, qui si sostiene la presenza di un contenuto inequivocabile.

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Bach & God explores the religious character of Bach's vocal and instrumental music in seven interrelated essays. Noted musicologist Michael Marissen offers wide-ranging interpretive insights from careful biblical and theological scrutiny of the librettos. Yet he also shows how Bach's pitches,...

Chapter 1 On the Musically Theological in Bach’s Cantatas HL

Chapter 1 On the Musically Theological in Bach’s Cantatas
Note | Location: 314
1@@@@@@@@@@@@

Yellow highlight | Location: 316
J. S. Bach ought to be considered a purely artistic or also a religious figure.
Note:L OPZ CHE HA SCATENATO LA DIATRIBA

Yellow highlight | Location: 317
Internationale Arbeitsgemeinschaft für theologische Bachforschung,
Note:I TEOLOGISTI

Yellow highlight | Location: 321
work has focused much more on Bach’s librettos than on his musical settings of them.
Note:XCHÈ CHI HA SOSTENUTO LA SECONDA OPZ È STATO MARGINALIZZATO

Yellow highlight | Location: 322
Eric Chafe
Note:TEOLOGISTA CANADESE

Yellow highlight | Location: 325
Bach’s role consisted only in giving musical expression to assigned texts;
Note:LA TESI DEI CONTEMPLAZ

Yellow highlight | Location: 328
the explanatory power of Lutheran theology for interpreting Bach’s secular instrumental music
Note:RESPINTO CON FURORE

Yellow highlight | Location: 330
Bach’s musical settings of church cantata poetry can project theological meanings that are purposefully different from those arrived at by simply reading his librettos.
Note:TESI DEL CH...UN VERO E PROPRIO INTERPRETE

Yellow highlight | Location: 332
a sort of musical-religious interpreter,
Yellow highlight | Location: 335
I will illustrate a few ways in which theology and composition might be read as interacting,
Note:LO SCOPO

Yellow highlight | Location: 339
Bach’s compositional mind can be illuminated—if it cannot directly be explained—by analogy with the metaphysics of rationalist philosophers
Note:SECONDO JOHN BUTT....CHE LA BUTTA IN FILOSOFIA PIÙ CHE IN TEOLOGIA

Yellow highlight | Location: 342
Does Bach’s thought actually coincide with that of Spinoza and Leibniz?
Note:SEMBRA INVEROSIMILE...COME LEGGERE SANPAOLO CON CANONI ELLENISTICI

Yellow highlight | Location: 346
Bach was familiar with the basic tenets of Lutheran theology.
Note:INVECE QS È CERTO

Yellow highlight | Location: 346
he had to be tested on his knowledge of Lutheranism
Note:PRIMA DELL ASSUNZIONE A LIPSIA

Yellow highlight | Location: 347
Book of Concord (1580).
Note:IL TESTO DI RIFERIMENTO

Yellow highlight | Location: 348
Bach owned a large collection of Bible commentaries and sermons,
Note:COLLEZIONISTA APPASSIONATO

Yellow highlight | Location: 349
Calov Bible Commentary.
Note:AFFEZIONATO

Yellow highlight | Location: 352
inks in the extensive underlinings in this Bible is the same as that of the many marginal comments
Note:FITTAMENTE ANNOTATO E SOTTOLINEATI

Yellow highlight | Location: 353
Hans-Joachim Schulze
Note:L ESPERTO IN INCHIOSTRI E CALLIGRAFIE

Yellow highlight | Location: 354
The Pastoral and Meine Seufzer, meine Tränen (BWV 13)
Note:ttttttttttttt

Yellow highlight | Location: 355
Grim indeed are the sentiments expressed
Note:ARIA D APERTURA

Yellow highlight | Location: 363
minor mode and pervasive chromaticisms
Note:ESPRIME L ANSIA

Yellow highlight | Location: 363
captures the anxious mood of Georg Christian Lehms’s libretto
Yellow highlight | Location: 365
otherworldly instrumental sonority (two recorders and oboe da caccia18) and the instrumental counterpoint (parallel thirds or sixths in duple meter with a triple subdivision of the beat) evoke the Arcadian
Note:MA...CONTEMPORANEAMENTE...PASTORALE SULLO SFONDO

Yellow highlight | Location: 371
providing an example of what Luther would call God’s Yes behind his No.
Note:IL CONCETTO TEOLOGICO ESPRESSO

Yellow highlight | Location: 390
Justification by Faith and Es ist das Heil uns kommen her (BWV 9)
Note:Tttttttttt IL DUETTO DELKA BVW9

Yellow highlight | Location: 391
wanting in poetic inspiration, teeming in theological doctrine
Note | Location: 392
TESTO POCO ADATTO ALLA MUSICA

Yellow highlight | Location: 393
Lord, you look, rather than at good works,
Note:TESTO

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at the heart’s strength of faith;
Note:Ccccccccc

Yellow highlight | Location: 398
generating line after line of beguiling melody.
Note:SOLUZIONE...MIXARE UNA MELODIA SPENSIERATA

Yellow highlight | Location: 398
instrumental pair largely proceeds in canon at the fifth
Note:CON UN CANONE RIGOROSO DELLE VOCI

Yellow highlight | Location: 401
occasionally changed the interval between the canonic entries from the fifth to the fourth
Note:NELLA PARTE B

Yellow highlight | Location: 406
Der Geist hilft unser Schwachheit auf (BWV 226), I stumbled upon the melodic resemblance between the cantata duet and the chorale “Komm, Heiliger Geist,” a prayer to the Holy Spirit
Note:LO SPIRITO SANTO RAPORESENTATO DA MELODIA SPENSIERATE E FELICI

Yellow highlight | Location: 418
let us consider some doctrinal background.
Note:CHE TEOLOGIA C È SOTTO?

Yellow highlight | Location: 419
Bach, of course, knew about the ideas on justification put forth by Luther’s followers in the Book of Concord,
Note:FAMILIARITÀ CON LA DOTTRINA DELLA GIUST X FEDE TRATTA DALLA LETTERA AI ROMANI...COMMENTARIO FITTAMENTE SOTTOLINEATO

Yellow highlight | Location: 424
He who is thus vindicated is a sinful man who believes in Christ.
Note:PAOLO

Yellow highlight | Location: 432
faith, not good works, brings about salvation (duet);
Note:TUTTI GLI ELEMENTI DELLA DOTTRINA COMPAIONO NEL LIBRETTO E SONO SEZIONATI A PARTE

Yellow highlight | Location: 435
The only basic doctrinal aspects missing from the libretto are that Christian faith is a gift from the Holy Spirit and that the fruits of faith, good works—though unnecessary in the sense that they cannot bring about salvation—are necessary in the sense that they are commanded by God
Note:MA VIENE DIMENTICATO UN ASPETTO...CHE BACH S INCARICA DI INTEGRARE

Yellow highlight | Location: 443
Canonic writing has associations with law in Bach,
Note:IL CANONE IN BACH SI ASSOCIA ALLA LEGGE

Yellow highlight | Location: 445
law and gospel, good works and grace through faith, are inextricably bound up with each other,
Note:CANONE E MELODIA SPENSIERATA...IL RIGORE DELLE OPERE E LA FELICITÀ DELLA FEDE

Yellow highlight | Location: 446
justified sinners are not to put the law behind them.
Note:IL LUTERANESIMO DI BACH...LE BUONE OPERE COME SEGNALE DI UNA FEDE DEL CUORE

Yellow highlight | Location: 447
If the musical setting of the opening aria from Cantata 13 can be understood to express God’s Yes behind a No, the setting of the duet from Cantata 9 may express God’s No behind a Yes.
Note:RIASSUNTO

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An Inverted World
Note:Ttttttttttttt

Yellow highlight | Location: 450
the aria “Wie jammern mich doch die verkehrten Herzen”
Note:UN MOVIMENTO PARTICOLARE

Yellow highlight | Location: 451
Vergnügte Ruh, beliebte Seelenlust (BWV 170).
Note:DALLA CANTATA

Yellow highlight | Location: 451
contentment of heaven
Note:PRIMA L APERTURA

Yellow highlight | Location: 452
condemnation of the evil and perversity
Note:POI IL RECITATIVO

Yellow highlight | Location: 461
slow tempo, F-sharp minor tonality, pervasive dissonances,
Note:IL TORMENTO ESPRESSO

Yellow highlight | Location: 464
the absence of a proper basso continuo is most likely intentional on Bach’s
Note:NOTAZIONE DI ALFRED DURRR...IL BASSO È UN ANCORAGGIO CHE DÀ STABILITÀ

Yellow highlight | Location: 465
Godly foothold is not needed
Note | Location: 465
COSA SIGNIFICA L ASSENZA...H.1

Yellow highlight | Location: 466
or that such a foothold has been lost
Note:H2

Yellow highlight | Location: 466
in the aria “Wie zittern und wanken der Sünder Gedanken” from Bach’s church cantata Herr, gehe nicht ins Gericht mit deinem Knecht [BWV 105]).
Note:UN ESEMPIO SIMILE DI DISANCORAGGIO

Yellow highlight | Location: 469
rhythmic activity in the organ
Note:ALTRA CONSID...DOPPIA RISPETTO A QUELLA DEGLI ARCHI

Yellow highlight | Location: 470
heightened contrast between the upper and lower lines
Note:CONTRASTO RITMICO

Yellow highlight | Location: 471
expressive lines that have very much the look of solo violin parts
Note:CAPIVOLGIMENTO...L ORGANO PRENDE LE PARTI DI UN VIOLINO

Yellow highlight | Location: 473
and a simple, stolid, continuo-like line that has very much the look of a pedals-only organ
Note:E VICEVERSA GLI ARCHI ALL UNISONO...

Yellow highlight | Location: 477
scoring may be associated with the time-honored theme of the World Upside Down.
Note:LA METAFORA DI UN MONDO INVERTITO

Yellow highlight | Location: 477
mundus inversus
Yellow highlight | Location: 479
a castle or city hovers above the clouds,
Note:RAPPRESENTAZIONI FIGURATIVE DEPL MEDESIMO CONCETTO

Yellow highlight | Location: 479
sheep protects the flock of humans grazing in a meadow,
Note:ANCORA

Yellow highlight | Location: 479
servant rides on horseback while the nobleman has to go behind him on foot,
Note:ANCORA

Yellow highlight | Location: 480
mouse chases the cat,
Note:ANCORA

Yellow highlight | Location: 482
“all who exalt themselves will be humbled,
Note:CAPOVOLGOMENTI BOBLICI

Yellow highlight | Location: 485
Status reversal is said by various New Testament authors to characterize the Kingdom of God.
Note:COMMENTI BIBLICI

Yellow highlight | Location: 488
striking examples of this are found in the woodcuts that Luther and his early followers produced to spread Reformation ideas.
Note:INVERSIONI FAMOSE

Yellow highlight | Location: 490
Luther’s own wildly polemical series, the Depiction of the Papacy (1545).
Note:ALTRO CASO IN CUI LE INVERSIONI ABBONDANO

Yellow highlight | Location: 491
Adoratur Papa Deus Terrenus (“The Pope Is Adored as an Earthly God”)
Note:CASO SPECIFICO

Yellow highlight | Location: 494
papal keys have been replaced by a pair of jemmies,
Note:SATIRA

Yellow highlight | Location: 495
a German mercenary soldier, a Landsknecht, defecates into it.
Note:NELLA TIARA PAPALE

Yellow highlight | Location: 508
the duet from Bach’s church cantata Wer nur den lieben Gott läßt walten (BWV 93).
Note:ALTRO CASO DI INVERSIONE

Yellow highlight | Location: 511
They altogether reasonably assumed that the two soprano lines of the right-hand part in the organ version originated in a standard treble scoring for strings or woodwinds
Note:NE ESISTE UNA RIDUZIONE X ORGANO E I CONOSCE SOLO QUELLA PENSA CHE...

Yellow highlight | Location: 515
The situation in Cantata 93 turns out to be exactly the reverse:
Note:INVECE...

Yellow highlight | Location: 523
Bach’s music appears to be deliberately working against human expectations,
Note:L IMPRESSIONE

Yellow highlight | Location: 525
Such ideas are readily found in the sermon literature from Bach’s library.
Note:L IDEA TEOLOGICA È BEN PRESENTE A BACH

Yellow highlight | Location: 526
two copies of Luther’s Hauspostille,
Note | Location: 526
SERMONI SULLA BIBBIA X OGNI DOMENICA

Yellow highlight | Location: 527
The sermon for the Fifth Sunday after Trinity (the Sunday for which Cantata 93 was written),
Note:PROPRIO IN QUELLA DOMENICA

Yellow highlight | Location: 534
This is reversed by the Savior.
Note:DOPO OGNI INGIUSTIZIA DESCRITTO

Yellow highlight | Location: 536
Conclusion
Note:Tttttttttttttt

Yellow highlight | Location: 536
we might not be fully appreciating Bach’s output if we take him simply or essentially to be a supplier of pitches, rhythms, and tone colors,
Note:CONCLUSIONE

Yellow highlight | Location: 538
we might not fully appreciate the range of plausible meanings projected by Bach’s works if we simply analyze the verbal content of his librettos.
Note:MA ANCHE IL LIBRETTO NN BASTA

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Bach’s musical settings can theologically expand upon and interpret his librettos
Note:INTERPRETAZIONE TEOLOG DEI TESTI

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insisting on exclusively aesthetic contemplation of Bach’s music potentially diminishes its meanings and actually reduces its stature.
RI CONCLUSIONE

LA BONTA’ NON PUZZA

LA BONTA’ NON PUZZA
Il riduzionista etico è tale perché “riduce” ad una descrizione fattuale ogni giudizio morale. Ma è possibile una cosa del genere? Hume fu il primo a negarlo, la sua legge sulla fallacia naturalista ha fatto scuola: non si passa impunemente dall’essere al dover-essere, dai fatti alla morale! Ma anche solo meditando sui giudizi morali non sembra proprio che possiedano una anche solo vaga somiglianza con la realtà naturale: la bontà non puzza, tanto per dire. Altro inconveniente: il riduzionismo sfocia nel nichilismo; se un dovere si spiega con un condizionamento fattuale allora non esiste.
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A defense of ethical intuitionism where (i) there are objective moral truths; (ii) we know these through an immediate, intellectual awareness, or "intuition"; and (iii) knowing them gives us reasons to act independent of our desires. The author rebuts the major objections to this theory and shows...

L’EMOZIONE DEL BENE

L’EMOZIONE DEL BENE
La morale è un istinto? L’introspezione sembra negarlo: se rifletto sul bene e il male ho come l’impressione di… rifletterci, appunto. Di soppesare i pro e i contro. Mi sto ingannando? Anche il linguaggio sembra un testimone a sfavore: le proposizioni morali sono descrittive, diversamente dalle proposizioni emotive.
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A defense of ethical intuitionism where (i) there are objective moral truths; (ii) we know these through an immediate, intellectual awareness, or "intuition"; and (iii) knowing them gives us reasons to act independent of our desires. The author rebuts the major objections to this theory and shows...