giovedì 5 ottobre 2017

Behavioral Economics and Perverse Effects of the Welfare State

behavioral
riccardo-mariani@libero.it
Citation (APA): riccardo-mariani@libero.it. (2017). behavioral [Kindle Android version]. Retrieved from Amazon.com

Parte introduttiva
Evidenzia (giallo) - Posizione 2
Behavioral Economics and Perverse Effects of the Welfare State Scott Beaulier and Bryan CaplanÃ
Evidenzia (giallo) - Posizione 5
profitable for the poor to behave in the short term
Nota - Posizione 6
NEL MONDO MODIFICATO
Evidenzia (giallo) - Posizione 6
mask these longterm losses
Evidenzia (giallo) - Posizione 7
We tried to provide more for the poor and produced more poor instead.
Nota - Posizione 7
L EFFETTO
Evidenzia (giallo) - Posizione 24
student does not get a better education because he is at a more prestigious school.
Nota - Posizione 24
I NERI DI SOWELL
Evidenzia (giallo) - Posizione 28
Yes, giving money to the poor reduces their incentive to enter the workforce,
Nota - Posizione 29
LA TEORIA STANDARD...WELFARE COME MALE SOCIALE... NON MALE PERSONALE
Evidenzia (giallo) - Posizione 30
Butthis hardly shows that it makes the poor worse off!
Nota - Posizione 30
cccccccc
Evidenzia (giallo) - Posizione 34
the ‘traditional conservative critique of the welfare statey’
Nota - Posizione 34
CRITICA CONS AL WELFARE
Evidenzia (giallo) - Posizione 67
behavioral economics can reinvigorate arguments about the perverse effects of the welfare
Nota - Posizione 68
RINVIGORIRE
Evidenzia (giallo) - Posizione 75
II. PERVERSE EFFECTS OF THE WELFARE STATE?
Nota - Posizione 75
tttttttrr
Evidenzia (giallo) - Posizione 102
poor sometimes pay more in taxes than they get in benefits;
Nota - Posizione 102
PRIMA CRITICA
Evidenzia (giallo) - Posizione 102
another appeals to inter- or intra-family externalities.
Nota - Posizione 103
SECONDO ONDA CRITICA
Evidenzia (giallo) - Posizione 103
blames government for somehow leading its ‘beneficiaries’ astray.
Nota - Posizione 104
TERZA CRITICA
Evidenzia (giallo) - Posizione 105
III. A BEHAVIORAL RETHINKING OF THE TRADITIONAL CONSERVATIVE CRITIQUE
Nota - Posizione 105
ttttttt
Evidenzia (giallo) - Posizione 110
The first is judgmental biases.
Nota - Posizione 110
DUE FILONI...IL PRIMO
Evidenzia (giallo) - Posizione 110
self-control problems.
Nota - Posizione 110
SECONDO
Evidenzia (giallo) - Posizione 116
Judgmental Biases
Nota - Posizione 116
tttttt
Evidenzia (giallo) - Posizione 117
beliefs predictably at odds with established empirical facts
Nota - Posizione 117
GIUDIZI IN OPPOSIZIONE AI FATTI
Evidenzia (giallo) - Posizione 118
selfserving bias and biased risk estimates.
Nota - Posizione 118
DUE SOTTO CATEGORIE....VEDI DOPO
Evidenzia (giallo) - Posizione 119
unrealistically optimistic and overconfident
Nota - Posizione 119
SELF SERVING
Evidenzia (giallo) - Posizione 123
put too much emphasis on small risks and not enough on large ones.
Nota - Posizione 124
TIPICO NELLA VALUT DEI RISCHI
Evidenzia (giallo) - Posizione 124
highly publicized events
Evidenzia (giallo) - Posizione 128
women may underestimate their probability of pregnancy
Nota - Posizione 128
I BIAS E I POVERI.... DOVE CONTANO. .IL CASO DELLA MAMMA SINGLE
Evidenzia (giallo) - Posizione 128
they might underestimate the difficulty of raising a child
Nota - Posizione 129
SECONDO INCONTRO
Evidenzia (giallo) - Posizione 130
A simple numerical example
Nota - Posizione 130
ESEMPIO NUMERICO
Evidenzia (giallo) - Posizione 137
affirmative action in higher education.
Evidenzia (giallo) - Posizione 137
unrealistically optimistic about their probability of success,
Nota - Posizione 138
TROPPO OTTIMISMO
Evidenzia (giallo) - Posizione 138
choose an opportunity beyond their capabilities.
Nota - Posizione 138
CONSEGUENZA
Evidenzia (giallo) - Posizione 139
he was admitted on his own merits:
Nota - Posizione 139
IL PENSIERO DISTORTO SOTTOSTANTE
Evidenzia (giallo) - Posizione 140
3.2. Self-Control Problems
Nota - Posizione 140
ttttttt
Evidenzia (giallo) - Posizione 140
poor, to put it bluntly, are lazy and short-sighted
Evidenzia (giallo) - Posizione 152
A person lacking in self-control predictably regrets his choices.
Nota - Posizione 152
PENTIRSI...DIFFERENZA BIAS E PREFERENZA
Evidenzia (giallo) - Posizione 154
When a neoclassical actor with a high discount rate ignores long-run consequences, it is not a difficult decision.
Nota - Posizione 154
SEGNALE DELLA DECISIONE DIFFICOLTOSA
Evidenzia (giallo) - Posizione 177
Self-control problems could also easily amplify the perverse effects
Nota - Posizione 177
EFFETTO PERVERSO DEL WELFARE
Evidenzia (giallo) - Posizione 184
IV. THE POOR DEVIATE MORE
Nota - Posizione 184
tttttttt
Evidenzia (giallo) - Posizione 185
Giving a person more choices
Nota - Posizione 185
DARE DI PIÙ È TENTARE DI PIÙ
Evidenzia (giallo) - Posizione 186
when government assistance expands the choice sets of the disadvantaged, it can make recipients worse off.
Nota - Posizione 187
QUINDI.....
Evidenzia (giallo) - Posizione 189
Existing literature provides good reasons to think that the deviations of the poor from the standard neoclassical model are especially pronounced.
Nota - Posizione 190
L AMPLIFICAZIONE È MAGGIORE X CHI È A RISCHIO POVERTÀ
Evidenzia (giallo) - Posizione 195
4.1. Quantitative Evidence
Nota - Posizione 196
ttttttt
Evidenzia (giallo) - Posizione 196
over-eating, drinking, smoking, drug use, and retirement planning
Nota - Posizione 197
COMPORTAMENTI A RISXHIO
Evidenzia (giallo) - Posizione 198
deviant behavior is much more pronounced among the poor.
Evidenzia (giallo) - Posizione 210
poor also deviate more in their sexual behavior.
Evidenzia (giallo) - Posizione 226
4.2. Accounting for the Deviation
Nota - Posizione 226
tttttttt
Evidenzia (giallo) - Posizione 227
Perhaps the simplest mechanism is general intelligence. The average IQ of the poor is well below normal,
Nota - Posizione 227
PERCHÈ I POVERI DEVIANO?
Evidenzia (giallo) - Posizione 235
lower intelligence amplifies judgmental biases and lack of self-control.
Evidenzia (giallo) - Posizione 239
link between low intelligence and crime:
Nota - Posizione 239
ALTRA MATEIA
Evidenzia (giallo) - Posizione 270
A high discount rate may well be part of the story,
Nota - Posizione 271
UNA SPIEGA ALTERNATIVA... DEL DOMAN NON V È CERTEZZA
Evidenzia (giallo) - Posizione 274
culture of poverty literature.
Nota - Posizione 274
DEL DOMAN NN V È CERTEZZA
Evidenzia (giallo) - Posizione 274
even doubling the income of the poor would have little effect on long-term poverty.
Nota - Posizione 275
MA.... CHI ESCE VI RIENTRA... E ALLORA?
Evidenzia (giallo) - Posizione 282
V. POLICY IMPLICATIONS
Nota - Posizione 282
ttttt
Evidenzia (giallo) - Posizione 285
We must consider the cost to the recipients as well as the cost to the donors.
Nota - Posizione 286
L APPROCCIO COMPORTAMENT AGGIUNGE UN COSTO
Evidenzia (giallo) - Posizione 289
the case for reducing the size of welfare benefits,
Nota - Posizione 289
POLICY
Evidenzia (giallo) - Posizione 299
additional cost
Evidenzia (giallo) - Posizione 299
Neoclassical economics would have to label our reasoning ‘paternalistic.’
Nota - Posizione 300
PATERNALISMO
Evidenzia (giallo) - Posizione 300
possibility of hurting people by expanding their choice
Evidenzia (giallo) - Posizione 309
restrict even the choice set remaining to the poor under laissez-faire.
Nota - Posizione 310
SI ARRIVA AL PROIBIZIONISMO
Evidenzia (giallo) - Posizione 310
different government policies, but not necessarily for less government.
Nota - Posizione 311
CONSEGUENZA DEL COMPORTAMENTISMO...QUINDI
Evidenzia (giallo) - Posizione 311
the fixed costs of government programs.
Nota - Posizione 311
LE SCELTE DI MERCATO XLOMENO NN COSTANO
Evidenzia (giallo) - Posizione 337
It is wise to pursue paternalistic reasoning cautiously (Glaeser 2006).
Nota - Posizione 337
RISCHI DEL PATERNALISMO
Evidenzia (giallo) - Posizione 338
The danger you pose to yourself is probably trivial compared to the danger of living under the veto of a randomly selected behavioral economist.
Nota - Posizione 339
PERICOLO TIRANNIA
Evidenzia (giallo) - Posizione 340
curtailing the generosity of existing programs is a low-risk,
Nota - Posizione 340
UN MODO PER ANDARCI PIANO
Evidenzia (giallo) - Posizione 341
our analysis is equally relevant for private charity.
Nota - Posizione 341
PRIVATI
Evidenzia (giallo) - Posizione 342
distinction between the ‘deserving’ and the ‘undeserving’ poor (Himmelfarb 1991).
Nota - Posizione 343
DISTINZIONE ESSENZIALE

“… E non andarteli a bere”

“… E non andarteli a bere”

Il titolo riproduce il vano disclaimer con cui mia mamma elargiva le sue cento lire di elemosina al “Chili”, lo scemo del villaggio. Naturalmente, dopo cinque minuti d’orologio, il “Chili” faceva il suo ingresso trionfale al circolino.
pov3
La distinzione tra poveri meritevoli e poveri non meritevoli infastidisce molti ma è rilevante sia in senso morale che in senso pratico.
Sì, anche in senso pratico: chi aiuta un povero non meritevole finisce spesso per danneggiarlo, e di questo dovrebbe tenerne conto.
Alleviare le sofferenze di un bisognoso generando ulteriori bisogni non è il massimo.
Tuttavia, il “buon Samaritano” sembra disinteressato a questo particolare: sarà cheaiutare appaga soprattutto chi aiuta, e questo a molti basta.
pov1
Puntiamo la nostra attenzione sul quel meccanismo ambizioso messo a punto dall’uomo moderno per realizzare l’ideale di fratellanza, quella roba che va sotto il nome di welfare state.
L’impresa è ad alto rischio, difficile negarlo. Una società che aiuta i suoi poveri rischia di creare un esercito di burocrati. Una società che aiuta i suoi poveri meritevoli rischia di creare un esercito di parassiti. Una società che aiuta i suoi poveri non meritevoli rischia di creare un esercito di kamikaze. Intendo concentrarmi sull’ultimo caso.
pov2
Il povero non meritevole è colui che compie scelte sbagliate. Ha una percezione distorta del mondo in cui vive, e chi lo aiuta amplifica questa distorsione. È vulnerabile a tentazioni distruttive, che chi lo aiuta rende ancora più seducenti.
pov4
Tutti noi commettiamo errori ma il povero non meritevole ne commette una caterva impressionante, la sua vita è una sequela di errori. Gli errori del povero non meritevole sono a volte errori di valutazione, altre volte errori nell’autocontrollo delle emozioni.
Nel primo caso il povero molto semplicemente convive con credenze incompatibili con i fatti.Insiste nel vedere la realtà delle cose secondo la sua convenienza del momento (self serving bias)… e alla fine a piegarsi è lui, non la realtà delle cose.
Altre volte non ha una chiara percezione dei rischia cui va incontro. Di solito, poi, esibisce un’ eccessiva fiducia in se stesso, oltre che unottimismo irrealistico. Tende a dare troppo peso ai piccoli rischi e a trascurare i grandi. Richiama alla mente quell’umanità che, soggiogata dai telegiornali, teme di più l’ attentato terroristico che l’infarto.
pov5
Ma in che modo queste falle cognitive facilitano l’impoverimento?  In molti modi, facciamo l’esempio della mamma single, la condizione umana più esposta in assoluto alla povertà. Una donna del genere a suo tempo probabilmente ha sottostimato i rischi di rimanere incinta. Inoltre, probabilmente sottostima ancora i costi relativi all’accudimento e all’educazione di un bambino.
pov6
Mi spiego meglio con un esempio numerico che riguarda la tentazione del “bere”. Bere superalcolici ci dà un certo piacere ma comporta anche un costo notevole sul lungo periodo. Quantifichiamo il beneficio in €5000 e il costo in €10000. In queste condizioni nessuno beve. Nessuno, nemmeno il povero non meritevole il cui giudizio distorto abbassa i costi da €10000 a €7000. Poniamo adesso di aiutare l’alcolizzato con un premio prevedibile e quantificabile nella somma di €2500. Si tratta di un aiuto che anche se previsto non incide sulle decisioni del povero meritevole poiché il costo di €10000 resta un deterrente alla bottiglia. Tuttavia, non è più un deterrente per il povero non meritevole affetto da inguaribile ottimismo. Ora a lui conviene farsi una bella bevuta. Ecco quindi che il nostro aiuto ha di fatto nuociuto a chi intendevamo aiutare.
La medesima logica si applica nel caso delle “quote riservate” all’università. Uno studente problematico probabilmente sovrastima le sue capacità, se noi lo incoraggiamo in questa distorsioni percettiva concedendogli un facile accesso a scuole prestigiose e esigenti, faremo di lui un condannato all’abbandono scolastico.
Altro esempio. Sappiamo che il divorzio è un passaggio estremamente oneroso, molto spesso chi è coinvolto collassa in una condizione di  povertà. Ma a rischiare  di più sono i “poveri non meritevoli”, ovvero coloro che della realtà hanno un’immagine distorta volta a minimizzare i rischi. Incoraggiarli mettendo loro la strada in discesa è come dare una spintarella a chi sta sull’orlo del baratro.
pov7
Aiutare chi è dissennatamente ottimista e minimizzatore sistematico dei rischi finisce peraumentare la confusione che costui ha in testa e, in concreto, rende la sua vita ancora peggiore.
Ma i poveri, oltre a commettere errori nella valutazione dei fatti, sono anche pigri e poco lungimiranti, un po’ lo abbiamo già visto negli esempi. Probabilmente, queste caratteristiche non sono vere alla lettera ma derivano da uno scarso autocontrollo.
pov9
Perché parlare di scarso autocontrollo quando potremo parlare di preferenze originali?
In primo luogo perché persona di cui parliamo si pente delle scelte che ha preso. Certo, questo comportamento potrebbe essere una strategia per ottenere aiuti a costo zero ma potrebbe anche essere l’atteggiamento sincero di chi riconosce solo a posteriori di aver scelto male.
Un altro segnale da cui percepiamo lo scarso autocontrollo è la difficoltà con cui certi soggetti prendono le loro decisioni. Chi molto semplicemente preferisce drogarsi nonostante gli alti costi prende la sua decisione senza essere dilaniato dal dubbio. Chi va in confusione di fronte ad una scelta cruciale mostra una sofferta resistenza prima di imboccare la via sbagliata delle gratificazioni immediate. Si resiste, si resiste… ma poi si cade in tentazione.
pov8
Gli ambiti dove il povero sceglie male sono innumerevoli e riguardano il cibo, l’alcol, il fumo, le droghe, ma anche i risparmi. Quando è implicato illungo periodo lui perde la bussola.
Se una persona sceglie  male per scarso autocontrollo l’ultima cosa da fare è ampliare il suoventaglio di scelte. Ma questo è proprio cio’ che fa di solito chi lo aiuta.
Perché i poveri non meritevoli sono molto più soggetti degli altri questi errori? Probabilmente perché sono meno intelligenti degli altri, il quoziente intellettivo dei poveri è al di sotto di quello normale. La scarsa intelligenza amplifica gli errori di giudizio e allenta l’autocontrollo. C’è anche un collegamento empirico tra scarsa intelligenza e ricerca di gratificazioni immediate (crimine, gioco, prostituzione…). Il discorso delle preferenze estreme può avere un ruolo ma non può chiudere la discussione.
Qualcuno parla invece di cultura della povertà: “visto che non ho altre consolazione mi faccio un goccio”. Questa spiegazione ha un problema: perché i poveri che escono dalla loro condizione, magari perché il loro reddito raddoppia”, poi vi ripiombano?
pov10
Che fare? È chiaro che se l’aiuto danneggia la prima cosa da fare è ridurlo.
Ad ogni modo, nell’ aiutare una persona, oltre al rischio di parassitismo, ora dobbiamo considerare il rischio kamikaze. C’è un costo addizionale.
Se uno studente sovrastima le sue capacità non ha senso rinforzare questa sua illusione facilitando il suo accesso ad università prestigiose ed esigenti.
Problemi di questo tipo non implicano necessariamente un minor intervento governativo ma un diverso intervento governativo.
Tuttavia, la nostra impostazione ci mette a rischio paternalismo: una persona sbaglia e occorre “correggerla”.
D’altronde, se la scelta mette in crisi chi manca di autocontrollo, anche le scelte che scaturiscono dal libero mercato rappresentano un problema e avrebbe un senso limitarle con politiche proibizioniste.
A questo punto meglio ricordarsi che anche i costi del paternalismo possono essere elevati. Primo, richiedono politiche attive e quindi unaburocrazia destinata prima o poi a vivere di vita propria. Secondo, i danni che puoi provocare a te stesso sono un’inezia rispetto ai danni che provoca un paternalista fuori di testa.
In questi casi la via più prudente è quella di mezzo: non incoraggiamo le scelte sbagliate del “povero non meritevole” senza giungere ad esautorarlo con forme di paternalismo che sono sia poco dignitose che pericolose. E se proprio vogliamo aiutare concentriamoci privilegiamo i poveri meritevoli.
Come individuarli? Mah, nel nostro caso penso chela povertà degli immigrati sia più “meritevole” di quella nostrana, deriva da un ambiente oggettivamente difficoltoso più che da una sequela di errori nelle scelte fatte. 

HL 10-11-12-13-14 Bourgeois Equality: How Ideas, Not Capital or Institutions, Enriched the World Deirdre N. McCloskey

Bourgeois Equality: How Ideas, Not Capital or Institutions, Enriched the World
Deirdre N. McCloskey
Last annotated on Wednesday October 4, 2017
107 Highlight(s) | 63 Note(s)
Yellow highlight | Location: 2,194
10 The Divergence Was Not Caused by Imperialism
Note:10@@@@@@@

Yellow highlight | Location: 2,196
“killer apps”
Yellow highlight | Location: 2,196
Niall Ferguson,
Yellow highlight | Location: 2,197
better science, better (domestic) competition, better property rights, a consumer society, and a European work ethic.
Note:COSA NN SPIEGA

Yellow highlight | Location: 2,199
until the nineteenth century the apps were notably superior outside Europe—medicine was superior in China, for example,
Note:PRIMA DELL 800

Yellow highlight | Location: 2,201
China’s businesses in, say, 1700 faced healthy domestic competition more than those in a Europe broken up by tariffs and mercantilist monopolies.
Note:CINA PIÙ SOMPETITIVA

Yellow highlight | Location: 2,205
Europe’s fragmentation led to a beneficent intergovernmental competition
Note:ORTODOSSIA

Yellow highlight | Location: 2,206
Yet from an economic point of view the quarrel-provoking fragmentation of Europe was as much bad news as good.
Note:DUBBI

Yellow highlight | Location: 2,207
incessant wars.
Yellow highlight | Location: 2,212
Voigtländer and Voth make a strange but not entirely implausible case that the Europeans unusual success at killing each other kept wages high,
Note:LA GUERRA FA BENE?

Yellow highlight | Location: 2,215
Yet the best killing fields, such as Germany in the Thirty Years War, were not where growth flourished.
Note:CONTROESEMPIO

Yellow highlight | Location: 2,218
Chinese property rights were anciently good.
Note:PROP IN CINA

Yellow highlight | Location: 2,219
the chronology of Douglass North and Barry Weingast, which attributes greatly improved property rights to the English Glorious Revolution of 1688.
Note:ORTODOSSIA SULLA SVOLTA PROP

Yellow highlight | Location: 2,227
there is no evidence that 1688 was the turning point
Yellow highlight | Location: 2,229
the killer app of a “consumer society” is, on reflection, an empty category.
Note:UNA CATEGORIA DELLO SVILUPPO...

Yellow highlight | Location: 2,230
to apply to the long run what is only true in the short,
Note:L ERRORE

Yellow highlight | Location: 2,231
every state of society is as luxurious as it can be.
Note:OVVIETÀ

Yellow highlight | Location: 2,234
“Consumerism” is not special to the modern world,
Yellow highlight | Location: 2,234
Mary Douglas and Marshall Sahlins
Yellow highlight | Location: 2,238
European work ethic
Note:ALTRA APP

Yellow highlight | Location: 2,239
everyone works hard, when not debilitated by malaria and the like.
Yellow highlight | Location: 2,240
Protestant Europeans worked harder than Catholic Europeans (such as Bavarians), not to speak of people in Hindu India or Confucian China.
Note:VECCHIA TEORIA DI WEBER

Yellow highlight | Location: 2,243
the apps permitted after 1500 a few European countries “to dominate the Rest [of the world].”
Note:LA TESI DI FERGUSON

Yellow highlight | Location: 2,250
“domination” of India is not the same thing as an enrichment of Britain.
Note:Dei NIO E RICCHEZZA

Yellow highlight | Location: 2,253
To suppose that the hurt from domination must somehow correspond to the economic gain from empire is a persistent error
Note:LA TESI ERRATA DELLO SFRUTTAMENTO

Yellow highlight | Location: 2,255
Mishra,
Yellow highlight | Location: 2,257
prosperity, as India’s vigorous recent experience of it shows, has nothing to do with late nineteenth-century imperialism by Europeans.
Note:L INDIA DI OGGI PROSPERA PERCHÈ IMPERIALISTA

Yellow highlight | Location: 2,260
appeal to “dominance” is a flaw in Jared Diamond’s otherwise splendid book Guns, Germs, and Steel (1997).
Note:ALTRO ERRANTE

Yellow highlight | Location: 2,267
power will cause plenty is popular among historians.
Yellow highlight | Location: 2,274
its own betterments at home, not by stealing treasure
Note | Location: 2,275
LA MOLLA DELLA RICCHEZZA... INTERNA

Note | Location: 2,278
COMMERCI E INNOVAZIONE... DUE MOLLE INCOMPARABILI

Note | Location: 2,287
IMPERO IN PERDITA

Yellow highlight | Location: 2,299
Vietnam and the Second Iraq War.
Yellow highlight | Location: 2,302
The bulk of Americans then paid the butcher’s bill
Note | Location: 2,327
ALTRA MOLLA... LA CURIOSITÀ

Yellow highlight | Location: 2,350
The British got nothing from “winning” the Boer War—not
Note | Location: 2,353
11@@@@@@@@

Yellow highlight | Location: 2,358
piling brick on brick is what made us rich.
Yellow highlight | Location: 2,360
We should replace “capitalism” with the nonsnappy but accurate “trade-tested betterment”—or
Note:NO CAP...SÌ NNOVAZ

Yellow highlight | Location: 2,366
Max Weber and Fernand Braudel
Note:I DUE DIFFUSORI DELL USO IMPROPRIO

Yellow highlight | Location: 2,368
“innovism”
Note:UNI CO NELLA STORIA

Yellow highlight | Location: 2,370
novel about the big size of business or the detailed division of labor, which happened in ancient China
Note:ALTRA FINTA E IRRILEVANTE NOVITÀ

Yellow highlight | Location: 2,371
accumulation of capital, which happened in the Old Stone Age.
Note:ALTRA FINTA NOVITÀ

Yellow highlight | Location: 2,372
William Easterly calls “capital fundamentalists,” those who mistakenly believe that the piling of brick on brick is what poor countries need.
Note:L EQUIVPCO PRESSO GLI ECON DELLO SVILUPPO

Yellow highlight | Location: 2,384
Joel Mokyr,
Note:AMICI DELL INNOVISMO

Yellow highlight | Location: 2,385
Margaret Jacob,
Yellow highlight | Location: 2,386
Jack Goldstone,
Yellow highlight | Location: 2,386
Jane Jacobs, Michael Novak, George Gilder, and Matt Ridley),
Yellow highlight | Location: 2,467
“Our overview of the economic history of the Industrial Revolution,” they declare forthrightly, “rests on Mantoux (1961).”
Note:ACE SI BASA SU FONTI DATATE E INCOMPLETE

Yellow highlight | Location: 2,701
They were economically vital societies,
Yellow highlight | Location: 2,730
The ancient Near East, for example, had “norms and rules of behavior,”
Yellow highlight | Location: 2,731
“Law codes [such as that of Hammurabi of Babylon,
Yellow highlight | Location: 2,736
like saying that a fire in the barn was “caused” by the presence of the barn,
Note:ANALOGIA PROVOCAT...DOVE IL GRANAIO È LA PRO.'.

Yellow highlight | Location: 2,741
They want the story of the Great Enrichment—the
Note:SI VUOLE UNA STORA SPIEGATA DAGLI INCENTIVI... ECONOMISTI

Yellow highlight | Location: 2,742
to be one of “institutions,” predictable in their “incentives.”
Note:cccccc

Yellow highlight | Location: 2,745
Norms are ethical
Note:NORME E REGOLE

Yellow highlight | Location: 2,745
Rules are, well, rules, such as that bribes are illegal in Delhi,
Yellow highlight | Location: 2,746
The rules of bribery in Stockholm are probably the same as in Delhi,
Note:STOCCOLMA E DEHLI

Yellow highlight | Location: 2,747
The difference is ethics.
Yellow highlight | Location: 2,748
Tim Parks,
Yellow highlight | Location: 2,748
Italy
Yellow highlight | Location: 2,749
The “culture of ambiguous rules”
Note:ITALIA

Yellow highlight | Location: 2,751
He gives the example of il furbo,
Yellow highlight | Location: 2,751
jumps the queue
Yellow highlight | Location: 2,756
“informal institutions.”
Note:L ETICA

Yellow highlight | Location: 2,758
“Norms” are one thing, “rules” another.
Note:XCHÈ LA BUONA ISTITUZIONE FALLISCE

Yellow highlight | Location: 2,762
They are unwilling to bring ethics seriously
Note:NEOISTITUZIONALISTI

Yellow highlight | Location: 2,764
James Davis
Yellow highlight | Location: 2,764
“without a proper understanding of the morality and social conventions of the marketplace, the historian cannot understand the influence of formal institutions,”
Note:TESI

Yellow highlight | Location: 2,772
printing still leaves a gigantic area in an economy for custom
Note:STAMPA E COSTUME

Yellow highlight | Location: 2,778
Law is a conversation. Or, I say, a dance.
Yellow highlight | Location: 2,779
a dance can be reduced to formulaic steps,
Note:POSIZ ISTITUT

Yellow highlight | Location: 2,785
Nicomachean Ethics,
Yellow highlight | Location: 2,786
Exodus
Yellow highlight | Location: 2,786
Mahabharata
Yellow highlight | Location: 2,786
choice as a painful exercise in identity,
Note:SCEGLIERE È IDENTITÀ PRIMA CHE INCENTIVO

Yellow highlight | Location: 2,793
S variables of speech, stories, shame, the Sacred,
Note:L INCENTIVO DELLA VARIABILE S

Yellow highlight | Location: 2,819
14 Because Ethics Matters, and Changes, More
Note:14@@@@@@@@@@

Yellow highlight | Location: 2,821
swift recovery of San Francisco from the earthquake of 1906
Yellow highlight | Location: 2,822
political institutions of the city were shoved aside.
Yellow highlight | Location: 2,823
committee of business and civic leaders
Yellow highlight | Location: 2,827
It was the ethics,
Yellow highlight | Location: 2,828
in 2005 it was private companies such as Walmart and Home Depot
Note:KATRINA

Yellow highlight | Location: 2,834
Williamson wants to reduce ethics to incentives:
Note:COME OGNI ISTOTUZIONALISTA

Yellow highlight | Location: 2,843
ethics always changes slowly.
Note:IL DOGMA DELL ECONOMISTA...SCETTICO SULLE SPIGAZ ETICHE

Yellow highlight | Location: 2,844
The ethics of labor-force participation by married women,
Note:ESEMPI DI ETICA MUTATA REPENTINAMENTE

Yellow highlight | Location: 2,846
The ethics of the Roman state in the late first century BCE
Yellow highlight | Location: 2,847
from republican to imperial.
Yellow highlight | Location: 2,847
German Christianity in the early sixteenth century
Yellow highlight | Location: 2,847
from a relaxed régime of indulgences to a rigorous Protestantism
Yellow highlight | Location: 2,850
British ethics evaluating trade and betterment in the late eighteenth century did not change from contempt to admiration slowly.
Note:LA SVOLTA CHE A NOI PREME

Yellow highlight | Location: 2,852
changed quickly, not the institutional environment.
Note:CAMBIÒ PIÙ VELOCEMENTE DELLE IST

Yellow highlight | Location: 2,855
The law courts worked as they had
Note:LAMENTO DI DICKENS

Yellow highlight | Location: 2,855
Property rights had not changed. Criminal law was still fiercely slanted against the poor.
Yellow highlight | Location: 2,861
Consider the upright prosecutors and judges in Italy who went after the Mafia in the early 1990s,
Note:CAMBIO VELOCE MAFIA ANNI 90

Yellow highlight | Location: 2,862
Ideological change
Yellow highlight | Location: 2,909
North reduces ideas to matter, and then to the biological stimuli
Yellow highlight | Location: 2,919
humanities since 2000 BCE
Note:STORIA VS BRAIN SCIENCE

Yellow highlight | Location: 2,919
brain sciences since 1980 CE.
Note | Location: 2,921
DI SOLITO

Note | Location: 2,925
MA NN SI È CAPITO BENE COSA SIA LA CULTURA

Yellow highlight | Location: 2,928
overlooks that the rules are under discussion.
Yellow highlight | Location: 2,930
The “broken windows” tactic
Yellow highlight | Location: 2,946
you can recognize an obligation
Yellow highlight | Location: 2,950
Game theory in economics
Note | Location: 2,953
GIOCO VS LINGUAGGIO

Yellow highlight | Location: 2,971
To call a man “dishonest” in a bourgeois society requires a suit for libel.
Note | Location: 2,973
ONORE BORGHESE

Yellow highlight | Location: 3,002
Human agreement
Yellow highlight | Location: 3,003
a society is glued together by conjective facts of the sort “X counts as Y in context C.”
Yellow highlight | Location: 3,011
always contestable
Yellow highlight | Location: 3,017
such a thing as “social preference” resides in our language
Yellow highlight | Location: 3,022
the “between” in Buberian talk,
Note | Location: 3,033
COOPERARE

Yellow highlight | Location: 3,038
humanities, and higher culture generally, can shed light on “institutions.”
Yellow highlight | Location: 3,056
If the science of economics, as the economist Virgil Storr argues (2008), needs meaning, it needs, deontically, not merely rules of the game or a phrenological version of brain science
ECONOMIA DEONTOCA. DEONTICA: DOVERE CHE NASCE DALLA ISTITUZ CHE NASCE DALLA CULTURA