lunedì 24 febbraio 2020

PLASTICA

Riccardo Mariani e Jason Brennan hanno condiviso un link.
  • Ma perché i nostri politici vogliono portarci via i sacchetti di plastica e le cannucce? Questa domanda è ancora più sconcertante di quella legata al riciclo dei rifiuti.
    I divieti odierni sono persino meno razionali di quelli passati, e soprattutto avvantaggiano le élite. I prodotti di plastica a buon mercato hanno avvantaggiato soprattutto i poveri e la classe media, il che sembrerebbe renderla particolarmente antipatica a molti.
L'attacco a sacchetti e cannucce è il classico attacco dell'élite alla classe media.
E dove la classe media si unisce alla campagna, è perché vuole sembrare élite.

I DANNI DI GRETA

La Terra si sta scaldando e le emissioni umane di anidride carbonica sono uno dei principali colpevoli. Lo sappiamo da molto tempo. Tuttavia, anche chi si descrive come persona avversa al rischio, orientata al futuro e facile preda delle preoccupazioni, anche chi non deve essere convinto che non stiamo facendo abbastanza, resta frustrato dalla discussione sui cambiamenti climatici. Sembra che l'obbiettivo sia quello di convincere le persone che la cosa sia reale mentre il vero problema è che non sappiamo cosa fare. E' su questo punto che ci siamo incagliati, cosicché le iniziative sono solo di facciata e, poiché tutti lo sanno, quando diventano troppo costose vengono abbandonate e tanti saluti.
L'esempio dell'equivoco è incarnato all'equivoca Greta Thunberg, sentitela: "... sappiamo già tutto, conosciamo i fatti, conosciamo le soluzioni, basta darsi una svegliata e cambiare...".
Cambiare. Questo è il problema per i gretini. Se costruissimo una bella centrale nucleare dietro casa di Greta, magari perderebbe la sua sicumera.
Se Greta fosse una star emersa del tutto spontaneamente non ci sarebbe da biasimarla per la sua ingenuità, in fondo è solo una bambina. Chi alla sua età non pensava in quella maniera ai problemi del mondo? I buoni contro i cattivi e roba di questo genere. E chi siamo noi per giudicarla? Tuttavia, se dietro ci sono degli adulti è bene etichettarli come "coglioni"! Ci stanno facendo perdere tempo con una strategia centrata sul colpevolizzare il prossimo. Il fatto che la terra si scaldi non ci dice cosa fare: l' "essere" non si tramuta per magia in "dover essere". Ma non gliel'hanno spiegato nella prima ora di filosofia? http://backreaction.blogspot.com/…/climate-change-there-are…

TAVOLI SEMPRE PIU' PICCOLI e altri posto

https://feedly.com/i/entry/jLbdATYr0p7bf56jn6TjC6yaiQ0m1xY/1xu3vVx5GdY=_1707ef7e8cc:61f2b:4d41dc

Ai progressisti molto istruiti piace essere tolleranti in tema di famiglia: ognuno faccia come crede.
Provate a chiedere agli studenti di un liceo bene (zona ZTL, i progressisti molto istruiti vivono lì) che ne pensano dei figli nati fuori dal matrimonio. E che male c'è? Non bisogna condannare! Non bisogna storcere il naso! Non bisogna giudicare.
Poi chiedete cosa penserebbero i rispettivi genitori se LORO avessero un figlio ora. Dalle facce capirete molte cose.

THEATLANTIC.COM
The family structure we’ve held up as the cultural ideal for the past half century has been a catastrophe for many. It’s time to figure out better ways to live together.

TAVOLI SEMPRE PIU' PICCOLI
Quando discutiamo dei problemi che si presentano al paese, non parliamo abbastanza della famiglia. Ci giriamo dall'altra parte, ci sembra di essere "giudicanti", la cosa ci mette a disagio. Troppo a disagio. Forse sentiamo persino puzza di religione, una roba che al confronto lo zolfo ci rilassa.
Ma il fatto più rilevante del nostro tempo è lo sbriciolamento al rallentatore ma inesorabile della famiglia, e molti dei maggiori problemi - istruzione, salute mentale, dipendenza, voglia de lavurà - derivano da tale sgretolamento.
Ci siamo lasciati alle spalle il modello della famiglia anni 50/60, e per la maggior parte delle persone quel modello non tornerà mai. Tuttavia, tutti noi abbiamo "fame" di vivere in famiglie allargate e forgiate in modi nuovi e antichi allo stesso tempo. Questa è un'opportunità significativa, un'occasione per cercare nuove aggregazioni, un'opportunità per consentire ad adulti e bambini di vivere e crescere sotto lo sguardo amorevole di almeno una dozzina di paia d'occhi amorevoli, e di essere sollevati, quando si cade, da una dozzina di paia di braccia preoccupate. Molto meglio che fare la fila allo sportello per poi sottoporre attraverso un modulo i nostri guai ad un impiegato che sta pensando a come passerà il week end.
Per decenni abbiamo mangiato su tavoli sempre più piccoli, con sempre meno parenti intorno. È tempo di trovare il modo di ingrandire i nostri tavoli.
Commenti
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I RICCHI SEMPRE PIU' RICCHI E I POVERI SEMPRE PIU' POVERI
Se vuoi riassumere in una frase i cambiamenti nella struttura familiare del secolo scorso, puoi dire: più libertà per i singoli, più instabilità familiare.
La vita è migliorata per gli adulti e peggiorata per i bambini. Siamo passati da famiglie numerose, interconnesse ed estese, che proteggevano le persone più vulnerabili, a famiglie nucleari che danno ai privilegiati più spazio per godersi la vita e i loro talenti.
I ricchi sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri è uno slogan che fa ridere da un punto di vista economico, ma da un punto di vista sociale è invece azzeccato.

THEATLANTIC.COM
The family structure we’ve held up as the cultural ideal for the past half century has been a catastrophe for many. It’s time to figure out better ways to live together.

SCUOLE E BUONI PASTO

Il governo ti fornisce buoni pasto senza gestire negozi di alimentari.
I governi forniscono strade senza costruirle.
I governi forniscono lo smaltimento dei rifiuti senza possedere i camion della spazzatura.
Quindi, perché è necessario che il governo possieda le scuole per garantire istruzione gratuita a tutti?

SOUTH PARK

L'educazione civica fatta con South Park è fondamentalmente corretta: la politica ti fa male e tu la fai male. Il tuo tribalismo ti rende una persona peggiore, e se avessi successo il mondo sarebbe un posto peggiore. Se vuoi migliorare il posto in cui vivi, liberati dalla politica e dedicati ad altro.

COSE IMPARATE STAMATTINA SUL VIRUS

COSE IMPARATE STAMATTINA SUL VIRUS
Ma perché si litiga tanto sulle statistiche che confrontano il coronavirus e l'influenza stagionale? i numeri non sono uguali per tutti?
Da quello che ho capito, le statistiche impiegate nei confronti sono significative solo se fatte su campioni ampi, omogenei e possibilmente su casi "giunti a esito" (morti o guariti). L'omogeneità richiede cioè che ci si riferisca solo a persone della stessa età, che vivano nello stesso ambiente sociale/relazionale, che godano del medesimo stato di salute e che fruiscano dello stesso sistema sanitario.
Ma queste statistiche non sono disponibili, cosicché cerchiamo di immaginarcele dai dati grezzi che abbiamo in mano. Si tratta quindi di "proiettare", di "stimare". Da qui le divergenze di valutazione. In questa fase darei più credito ai mercati delle scommesse che ai luminari.
Faccio solo un esempio (gli altri potete inventarveli voi): per l'influenza stagionale esiste un vaccino, per il coronavirus no, cio' significa che il coronavirus infetterà una quota di soggetti deboli molto più elevata. Ne conseguirà una mortalità decisamente più alta anche a fronte a un'aggressività del virus non particolarmente devastante. In questo senso chi dice che il coronavirus farà una "strage" e che non è particolarmente aggressivo potrebbe mandarci in confusione senza contraddirsi.
Un ultima cosa la vorrei dire sulle critiche più comuni rivolte ai provvedimenti presi in Lombardia. Di solito sono di questo tenore: "ma perché hanno chiuso le scuole e non i mezzi pubblici?".
Da parte mia mi sento di poter dire che lo scopo non è isolare i focolai del virus (operazione ormai troppo difficile) ma diluire i contagi in modo da non avere picchi che mandino in crisi i servizi sanitari. E' un po' il concetto di contagio controllato di cui parlavo nel mio post di settimana scorsa. In questo senso è normale proibire certi eventi e non altri.

PERCHE' LITIGHIAMO IN CONTINUAZIONE?

PERCHE' LITIGHIAMO IN CONTINUAZIONE?


Ci sono tre tipi di disaccordo:

(1) sui fatti,
(2) sui valori,
(3) sui modelli.

Esempio di (1): esiste la mente umana?
Esempio di (2): le diseguaglianze sono giuste?; oppure: la sonata al chiaro di luna è bella?
Esempio di (3): è la terra a girare intorno al sole o viceversa?

I disaccordi (1) e (2) sono sull'esistenza di qualcosa, il disaccordo (3) è sul senso. In genere (1) e (2) vengono risolte con l'evidenza, e (3) con la semplicità.

Faccio qualche altro esempio.

A) Esiste il libero arbitrio? (disaccordo sui fatti).
B) Esiste il bosone di Higgs? (disaccordo suil modello).
C) Esiste Dio? (disaccordo sul modello).
D) Le diseguaglianze sociali sono giuste? (disaccordo sul valore).
E) Copernico o Tolomeo? (disaccordo sul modello).
F) Il folle è un tipo con preferenze bizzarre o un malato da curare? (disaccordo sul modello).
G) Il bambino con problemi nelle divisioni è un discalculico o un asino? (disaccordo sul modello).
H) Pro-life o pro-choice? (disaccordo sui fatti).
I) Pro o contro John Zorn? (disaccordo sul valore)

Hai voglia a dividere tra 1, 2 e 3. Quasi sempre i piani si intersecano. Prendiamo il tipico caso di disaccordo sui fatti: esiste X? Chi dice sì difende l'evidenza e chi dice no ne afferma l'illusorietà proponendo un modello alternativo, di solito più semplice proprio perché non deve postulare X.

Alla fine il confronto è: tra l'evidenza e un modello più semplice. E' il caso del problema del libero arbitrio (ma anche dell'esistenza della mente umana). Lo scientista afferma che sono illusioni e propone un modello più semplice dove la natura è tutto. Il problema è che non solo l'evidenza permane e resta compatibile con il modello proposto.

Domanda: vince la semplicità del modello o la forza dell'evidenza? E' qui che ci si divide.

Un albero che cade nella foresta fa rumore? Chi crede che i suoni "esistano" e siano reali risponde di sì, chi pensa che possano essere ridotti a frequenze d'onda risponde di no (se non c'è orecchio, non c'è suono).

Io di solito ricorro all' "argomento di coscienza". Si tratta di un argomento pragmatico: se chi propone il modello semplificato continua nei suoi discorsi a sottendere X o a comportarsi COME SE X esistesse, allora vince l'evidenza. In caso contrario, vince la semplicità.

Esempio: se tu neghi che il colore giallo esista ma poi, fuori da questa stanza, continui a menzionarlo COME SE esistesse, allora probabilmente hai torto.

Alla fine siamo al "predicar bene e razzolar male": se un animalista vegano poi di notte si scofana piatti di carne, la mia reazione è: "poiché nemmeno tu credi nella tua causa, forse la tua causa è davvero debole".

L' "argomento di coscienza" è logicamente fallato ma è pur sempre qualcosa: quando si è su un crinale anche una debole brezza ci fa precipitare da una parte piuttosto che dall'altra.

I fatti diventano facilmente modelli, ma anche i modelli divntano fatti. E' il caso del problma C: il teismo propone un modello che contempla anche l'esistenza di Dio, si tratta di un modello più complicato? Bè, dipende. Dipende se dobbiamo spiegare anche l'esistenza della mente umana, o del libero arbitrio, o dell'ordine dell'universo. Ma la mente umana e il libero arbitrio esistono? Vanno spiegati? Ed ecco allora che torniamo ad un disaccordo sui fatti (1).