lunedì 14 dicembre 2015

Neuroscienze e libero arbitrio

 Il prof. Michael Gazzaniga, da molti identificato come il neuroscienziato più famoso al mondo, ha affermato«Siamo persone, non cervelli. Ho un grandissimo rispetto per quello che i filosofi hanno detto sul libero arbitrio. Sarebbe assurdo rigettare d’un colpo tutta la riflessione svolta fino a oggi. La classica domanda “siamo liberi?” sembra sempre più mal posta, se non insensata. Tutti devono essere considerati responsabili delle proprie azioni. È a livello sociale che risiede la responsabilità, con buona pace delle neuroscienze. Allo strato mentale va aggiunto quello della cultura in cui siamo immersi. Le neuroscienze devono quindi capire i propri limiti e il livello a cui si muovono con la propria spiegazione». Oltre ai limiti delle neuroscienze, citate da Gazzaniga, non c’è nessun argomento sostenibile contro al libero arbitrio e le tesi materialiste sono state da tempo confutate. Come ha concluso il prof. Filippo Tempia, ordinario di Fisiologia presso l’Università di Torino, «allo stato attuale delle conoscenze non si può scientificamente negare il libero arbitrio nell’uomo» (“Siamo davvero liberi?”, Codice edizioni 2010, p. 108). Non vogliamo qui addentrarci in una questione molto lunga, che abbiamo già trattato altre volte: a chi volesse approfondire consigliamogli articoli (anche questo) del prof. Eddy Nahmias, filosofo e neuroscienziato della Georgia State University, nonché il recente libro “Free: Why Science Hasn’t Disproved Free Will” (Oxford University Press 2015) del prof. Alfred R. Mele, docente di filosofia presso la Florida State University (recensitoanche sul nostro sito web).

sabato 12 dicembre 2015

Difendere il capitalismo dai capitalisti di Luigi Zingales

Difendere il capitalismo dai capitalisti di Luigi Zingales
  • tag finanza
  • percorso: i benefici della finanza. come nasce la finanza e come si sviluppa. cosa fare per limitare i rischi
  • intro
  • i poveri sono poveri anche perchè vivono in paesi poveri dove un finanziamento di pochi dollari è un sogno. chi demonizza la finanza se lo ricordi
  • chi fa guerra alla finanza innovativa: le élite e gli scottati - il capitalista affermato e il disoccupato
  • il momento più pericoloso: la cura alle recessioni
  • tesi convenzionale: la finanza si sviluppa dove ci sono istituzioni adatte
  • haiti nel 1790 era il paese più ricco del mondo. il search fund non sarebbe mai nato in francia o germania. le istituzioni giuste non le porta la ricchezza.
  • la vera minaccia: il potere politico concentrato (e le relazione istituite con gli altri potentati)
  • storia della finanza, tre fasi: 1 democrazia (alleanza re e popolo) e rispetto proprietà 2 apertura all'estero per domare i signorotti locali 3 alleanza signorotti e disagiati per limitare aperture e competizioni
  • fase 1. in molti paesi la relativa libertà del popolo è stata combattuta dai signori locali con una duplice strategia: 1 poca educazione 2 poca finanza
  • in altri paesi il re era in guerra con i signorotti e neutralizzava qs strategie
  • esempio di banche connesse alla politica: il giappone. esempio contrario: svizzera e hong kong. guardacaso paesi minuscoli
  • Fase3: l alleanza tra disagiati ed establishment. Storia: il consenso sui mercati è sempre a rischio
  • Oggi: le insidie dell antiglobal
  • Cap1 finanza benefica
  • Lo speculatore come parassita. Tom wolfe shakespeare zola dickens
  • Problemi della finanza: 1 caso 2 ignoranza 3 disonestà. Incertezza adverse selection moral hazard. La torannia delle garanzia
  • Più garanzie appropriabili più prestiti
  • Tutela dei beni necessari. Crollo dei prestiti ai poveri
  • De soto: mistery of capital
  • Tirannia delle conoscenze e trasparenza informativa
  • Soluzione socialista: concentrare ulteriormente la ricchezza e metterla nelle mani dello stato
  • Alternativa: competizione. Si diversifica e si corrono meno rischi. Risolto il probl dell incertezza
  • La decentraluzzazione risolve anche il prol dell ignoranza: hayek docet
  • Contro la disonestà: leggi buone rospettate e un etica del lavoro e della competizione
  • Cap4 scandali
  • Prezzi e investitori ingenui
  • Se sei così bravo perchè nn sei ricco? Emh
  • Innovazione e confusione
  • Bolle: 1 effetti redistributivi perversi e 2 investimenti maldirezionati
  • Finanza e innovazione valgono qs squilibri? Prob sì
  • Chi manda i banchieri alla ghigliottina poi ne cerca altri avidamente
  • La finanza ci libera dall eredità
  • Prima la libertà o prima l istituzione?
  • Tesi: liberty first. La competizione migliora le istituzioni
  • Cap 6 il governo domato storia
  • La finanza nasce con la rule of law e la prop. Come si affermano qs iatituzioni
  • 2 tesi: 1 dialettica re/ariatocrazia gb 2 frammentazione politica continente
  • I templari come primi banchieri. Guerra e finanza
  • Il governo dei mercanti: firenze genova amburgo venezia
  • Governi e infrastrutture: la sec la consob gli standard contabili
  • I due inconvenienti dello stato: 1 lavora male e spiazza l eventuale lavoro del peivato 2 collude col privato
  • Il paese burocratizzato è anche sottosviluppato finanziariamente. La causa è la stessa
  • Valori borghesi democrazia e voglia di arricchire il proprio paese
  • Parte III
  • il domino dei mercati: se uno si chiude gli altri si chiudono. Guerra e depressione nobili pretesti
  • meriti del gold standard: garanriva l apertura dei commerci
  • Guerra e centralizzazione. Economia di comando
  • Depressione: nazismo fasciamo e new deal
  • Ricetta: 1 frammentazione politica 2 patrimoniale 3 corporate governance x proteggere l investitore 4 tassa di successione 5 reddiro minimo
conclusioni

Market without limits di Jason Brennan - Pro lusso

Market without limits di Jason Brennan - Pro lusso

  • tesi antilusso (singer): 1 devi salvare il bimbo annegato se ti costa poco 2 rinunciare al lusso costa poco 3 rinunciare al lusso e donare è dovuto 4 il bambino affamato non muore meno di quello annegato
  • problema 1: cosa conta come lusso? tutto cio' che nn è essenziale alla sopravvivenza? sarebbe assurdo. sen: lusso è tutto cio' che non contribuisce alle 10 capabilities (nozione confusa e altamente arbitraria)
  • problema 2: povertà vs sviluppo. gli esperti sono chiari: la povertà si combatte con buone istituzioni (proprietà leggi) non con le donazioni. l'elemosina fa più male che bene. il problema nn è allocativo. la povertà è normale la ricchezza un miracolo. taiwan e sud corea. nn comprare gioielli manda in malora chi lavora nel settore, chi estrae la materia prima e chi deve rinunciare e sprecare donando: tutti più poveri. non lasciamoci tentare dal breve periodo
  • problema 3: bambino annegato e affamato sono cose diverse. il primo è solo il secondo con altri milioni di bambini. se in una piscina stessero annegando 10000 bimbi che fai? ne salvi uno o controlli come svuotare la vasca?
  • problema 4: commonsense: dai una parte e fai dell'altra cio' che credi. l' antilusso ci chiede di donare tutto, magari ha ragione ma deve provarlo. i precedenti problemi indicano che fallisce
  • esempio: rinuncia alla carne e dalla ai bambini affamati. problemi 1) il dono di cibo è rischioso va a male 2 donando cibo spiazzi le fattorie locali 3 spiazzi gli allevatori e i fornitori degli allevatori che lavorano per te dal terzo mondo...


conclusione

Paradosso del mass shooting

Paradosso: calano gli omicidi ma aumentano i mass shooting dei pazzi. Perché?


  • aumenta la disponibilità di armi
  • aumenta la ricerca della fama (grazie ai social)
  • aumentano i genitori senza padri (manca nella famiglia di tutti gli stragisti). I would note that (a) the proportion of young men without fathers has gone up, and (b) I cannot recall any mass shooters who came from households where their father was present.
  • stagnazione dei salari: many breadwinners find themselves under unendurable pressure to maintain the socially expected level of consumption. Under these conditions people, whose psychological problems would be borderline in a gentler economic climate of the fifties, today ‘go postal.’ So the harsher the economic conditions, the greater the numbers of those whose latent psychological problems develop into full-blown psychosis. Una specie di ribellione politica
  • malcom gladwell e l'effetto iperbole: he explains the rise in shootings as a kind of chain effect — each shooting contributes to its normalization as the cultural threshold against it lowers per incident. i find it an interesting theory.
continua

venerdì 11 dicembre 2015

La vittoria della ragione di Rodney Stark


La vittoria della ragione di Rodney Stark
  • tesi di partenza: sono le idee che fanno la differenza
  • occidente: grecia + cristianesimo
  • esempio polvere da sparo: inventata in cina e rimasta inerte (la precedenza era azzoppare le ragazzine restringendo i piedi)
  • Perché la scienza e la democrazia sono nate in Occidente, insieme all’arte figurativa, ai camini, al sapone, alle canne dell’organo gli occhiali gli orologi e a un sistema di notazione musicale?
  • tesi: solo l'occidente pensava possibile la scienza che leggi razionali regolassero l'universo, pensava possibile un progresso nella conoscenza, anche di dio
  • crociate: non guerra di conquista (fatta da gente che si rovinò di debiti pur di partecipare) ma missione religiosa 
  • Europa: più appropriato chiamarla cristianità visto che la sensibilità cristiana permeava i polpoli e fungeva da base per la convivenza
  • tesi: fondamentale nel medioevo l'idea di libero arbitrio mentre il fato dominava le altre società
  • contro weber: l'idea di capitalismo e di  innovazione come motore nacque dopo la peste nera per la mancanza di manodopera  David Herlihy. 
  • finanza e banche: creazione del medioevo italico. a lepanto 1571 le navi affondate erano cariche d'oro: senza banche l'unica alternativa era portarsi con sè le ricchezze (investire era impossibile)
  • precisazione: stark non è cattolico ma luterano, eppure sottolinea l'importanza del cattolicesimo 
continua







Ethical intuitionism di Michael Huemer

Ethical intuitionism di Michael Huemer
  • Intro
  • Metaetica: studia la natura dei giudizi etici
  • Oggettività di un giudizio: che nn dipende dal soggetto
  • 5 metaetiche: 1 nn cognitivismo 2 soggettivismo 3 nichilismo 4 naturalismo 5 intuizionismo
  • La 5 è l unica etica dualista
  • Intuizionismo: i valori etici sono oggettivi e vengono intuiti dalla ragione senza passione. Il libro è una difesa di 5
  • Cap2 nn cognitivismo 1
  • Per 1 il giud di valore è un imperativo istintivo
  • Una teoria sottoponibile a prova empirica
  • La prova linguistica: il linguaggio che usiamo x l etica depone x la sua razionalità
  • Xchè un giudizio istintivo dovrebbe essere vero?
  • La prova introspettiva: ul giudizio etico assomiglia più a una credenza che a un emozione
  • Cap3 soggettivismo 2
  • 2: le proprietà del giudicante si riflettono nel giudizio
  • 2 implica che i nazisti abbiano ragione. Relativismo culturale
  • 2 confonde le credenze con la verità
  • Cap4 riduzionismo o naturalismo
  • R: i giudizi etici possono tradursi in descrizioni e dalla descrizione possiamo capire se sono veri
  • Il riduzionismo è confutato da moore (arg.1) con il is ought gap o legge di hume
  • moore: chiedere "qual è la formula chimica dell acqua" ha senso, chiedere "qual è la formula chimica dell' H2o" no. Evidentemente acqua e h2o non sono la stessa cosa

  • R. sintetico: possiamo dire cos è la bontà descrivendola
  • Critica (arg.2): la bontà nn si tocca annusa sente...
  • Altra critica al riduzionismo (arg.3): le prop etiche sembrano molto diverse da quelle naturali. Onere della prova. Il resoconto riduzionista sembra fallire ogni test concreto
  • Cap5 la conoscenza etica
  • Principio di conservazione: le cose sono come appaiono
  • Conoscenza intuitiva: con immediata delle apparenza
  • I. nn pretende che l i.sia infallibile. I.dà un ruolo anche alla conoscenza calcolante
  • Ob: i. è arbitraria. Argomento nichilista: nn abbiamo altro che i.
  • Genealogia di i.: reid e il realismo diretto in gnoseologia
  • Altri esempi di i.: gli universali. Nn sono fisici ma noi li conosciamo con certezza
  • Cap6 disaccordi ed errori
  • Ci sono molti disaccordi morali sia tra società che nelle società
  • Idiot veto: se un idiota nn condivide significa che il valore è soggettivo?
  • Chi critica i. con l arg del disaccordo spesso fa una caricatura di un i. infallibile e immediato
  • Ci sono anche molti disaccordi nn etici. Es chi ha causato la prima guerra mondiale? Chi ha ucciso kennedy?
  • Le fonti degli errori sono abbastanza note: bias ecc. Gli errori sono prevedibili. Cultura religione..
  • Ob: l i. nn risolve i disaccordi
  • R: solo sulle i. fondamentali. Ma qs vale sempre in ogni caso. Anche x le altre teorie. La preoccupazione è sopravvalutata
  • Si è in disaccordo anche sulla metaetica migliore. Chi propone l arh del disaccordo è in contraddizione
  • Il dis è più un prob x gli anti realisti che nn hanno armi x affrontarlo
  • Cap7 ragioni pratiche
  • Critica di hume: nessun desiderio nessuna azione
  • R: anche la ragione motiva. Oggi lo riconoscono anche parecchi seguaci di h.
  • È il credere di nn avere ragioni che nn motiva
  • Xchè noi adduciamo ragioni x quel che vogliamo? Evidentemente il desiderio nn è tutto
  • Xchè nn rinunciamo ad informarci su ciò che riteniamo spiacevole
  • Nn siamo indifferenti alle contraddizioni
  • H nn può criticare le scelte altrui. Una pratica comune
  • Desiderio ed egoismo. Perchè l etica si distanzia dall ego?
  • Arbitrarietà dell etica di h
  • I. può spiegare la debole volontà. H. no
  • La domanda: xchè comportarsi bene è un nonsense x h
  • Cap.8 altre ob
  • Mackie: i. è una teoria bizzarra.
  • Le prop morali di un fatto sembrerebbero emergere dalle prop fisiche. C è chi tavvisa dualismo. E allora? Anche la logica emerge
  • Strawson contesta l argomento prima facie
  • Come nasce nei bimbi il senso del giusto? Con gli esempi sempre più numerosi che incontrano
  • Ob evoluzionista. Il resoconto ev è rozzo e infalsificabile
  • La spiega ev smaschera l illusione delle stelle? No. Allo stesso modo nn smaschera la morale.
continua

giovedì 10 dicembre 2015

A cosa somiglia una poesia di Kavafis?

A una statua che si è appena mossa

Appello accorato del poeta

Dalle cose che feci o dissi non cerchino d' indovinare chi fui.

Elogio dell'ingegno multiforme

Dalle fatiche dell'arte, di nuovo l'arte mi riposa.

Guida filosofica per tipi intelligenti di Roger Scruton


  • Tag: epistemologia neopositivismo dualismo senso comune uomo/animale tempo identità dio sacro scienze sociali
  • Biografia: giunto alla filosofia assetato di sapere la trovai piena di sofismo postmoderno inconcludente. Foucault lo stregone.
  • Cap1 perchè
  • Il dubbio serviva x spingere la curiositá. Oggi è un punto d arrivo senza costrutto. Nn si fonda una cultura sul dubbio
  • L alternativa è spesso un razionalismo astratto estraneo all uomo. Il campione: bertrand russell
  • Il senso comune è stato l obbiettivo da sovvertire. Si poteva farlo xchè era verotà condivisa. Ma oggi? Il dubbio ha eroso tutto
  • Lo scetticismo ci ha corrotto. Compito della filosofia: riprisrinare il senso comune
  • Scienza/filosofia. Scienza: una catena causale che sfocia nell inosservabile. Qui subentra la filosofia
  • Neoposit: il tentativo di rendere insensata la catena. Nn ha senso ciò che nn può essere verificato. Tipo il principip di verif
  • Perchè? Spiegazioni: causa e ragione. La s. si occupa di cause ma oltre un certo livello servono le ragioni quindi la f.
  • La filosofia salva le apparenze e solo un superficiale nn giudica dalle apparenze.
  • Cap.2 verità
  • Molta filos negativa ha combattuto la v ma dopo frege dsppiamo che noente verità niente senso.
  • Spiegate la verità: nn si può usare il linguaggio x mettersi tra linguaggio e mondo. Senso comune. Corrispondenza.
  • Alternative: coerenza e idealismo assoluto
  • Alternativa foucauld: verità decisa da chi comanda
  • Sintesi: pensiamo con i xchè che emergono da un ragionamento che necessita linguaggio che si organizza intorno alla verità che corrisponde ad una realtà.
  • Cap3 il demone
  • Realtà: il mondo è reale o un demone mi imbroglia? Senso comune e stoltezza di chi vi rinuncia: è stupido rinunciare ad un mezzo di conosc quando è l unico
  • Verità sintetiche a priori. Le più importanti x kant
  • Cap4 dualismo
  • Fitche: siamo intrappolati nella ns mente l unica cosa che esiste oggettivamente. Idealismo oggettivo. Solipsismo.
  • Il senso comune rompe il solipsismo e ci apre alla dimensione pubblica
  • Ma cosa distingue l uomo?
  • Cap5 persona
  • Il compito della filosofia: riportare l uomo sul piedistallo
  • cosa distingue uomo e animale? il desiderio di giustificare cio' che si fa (e quindi di vincolarsi per il futuro)
  • atti estranei all'animale: scelta, critica, humor, immaginazione, bellezza, simbolo,
  • la persona è libera, cosciente e intenzionata
  • Identità. Contro parfott x cui l identità è una convenzione. Così anche diritti e doveri lo diverrenbero. Guerra alle soluzioni insensate
  • Cap6 il tempo
  • Ambiguità del tempo. L adesso come concetto contradditorio
  • Agostino: so e nn so
  • Bergson: i due tempi
  • Platone inventa il fuori dal tempo
  • Problema: come può stare qlcs fuori dal tempo? Es  dio
  • Soluzione di spinoza: esistono due modi x vedere una cosa. Sub specie eternitatis
  • Critica di leiblitz: manca un principio di individuazione
  • Ma io chi sono? Esisto fuori dal tempo? Pur attratto da principi atemporali es etici o di identità nn riesco a immaginarmi fuori dal tempo
  • Imho: x designare quell intersezione tra tempo e nn tempo meglio parlare di eternità piuttosto che atemporalità
  • Cap7 dio
  • il filosofo che non si occupa di dio è poco interessante e quando scrive scrive per il collega su riviste trascurate da chi si preoccupa della brevità della vita
  • religione: rito+credenza. ci puo' essere la prima senza la seconda e viceversa
  • Durkenheim: la religione nasce per unire in comunità. pochi ne dubitano
  • spinoza contro il dio antropomorfo. uscire dal tempo ci rende tutto meno comprensibile. solo il dio personale risponde alle ns necessità
  • arg ontologico di anselmo. kant lo critica: l'esistenza nn è un predicato. ma anselmo richiede davvero che l'esistenza sia un predicato?
  • sacro: un oggetto che rinvia ad un soggetto. chi dissacra de-soggettivizza e de-responsabilizza
  • cap8 libertà
  • la libertà è sia evidente che necessaria (responsabilità colpa innocenza...). solo la filosofia libera l'uomo, la scienza è impotente
  • guardare l uomo come a un robot mette a rischio la ns socialità
  • non potrà mai esistere una scienza dell'uomo. l'unico discorso sull uomo è filosofico
  • cap9 moralità
  • dall illuminismo in poi prende piede la legge astratta (deontologia)
  • prima la morale era legata alla simpatia, alla pietà. diciamo alle virtù inculcate
  • principi naturali: uguaglianza formale. i diritti vanno rispettati. i doveri ottemperati. 
  • utilitarismo: ottimo ma solo se inquadrato in una cornice etica. es: default
  • cap9 sesso
  • una donna fa l amore con un uomo e poi scopre che non è suo marito. si suicida. capite quanto conta il sesso?
  • sesso: voglio te. questo te è una persona. l'importanza di distinguerla dall oggetto. compito della filosofia è sottolineare la distinzione e la gravità del non conoscerla
  • contro posner: per lui il sesso è l'eccitazione di alcuni organi. così definito si finisce fuori tema
  • nel sesso conta la virtù. contro il dibattito contemp che si concentra sui diritti
  • educazione sessuale: trattare il proprio corpo come sacro
  • cap10 musica
  • la musica è un oggetto intenzionale
  • oggetto intenzionale: lo percepiamo solo se vogliamo percepirlo
continua








Eurabia e società aperta di Giorgio Arfaras


Eurabia e società aperta di Giorgio Arfaras
  • Eurabia e società aperta di Giorgio Arfaras
  • se l'islam prende il sopravvento ci sarà un collasso fiscale delle nazioni occidentali
  • perché il mercato non dà alcuna chance a questa possibilità?
  • forse crede nella possibilità di convertire l'infedele. ma non con la guerra bensì annunciando il vangelo delle sociatà aperte
  • premessa: gli uomini hanno le stesse strutture di pensiero
  • premessa: esiste un punto fermo nella morale? sì: non fare agli altri...
  • la religione è una legittima ricerca di senso
  • l'immigrato tende ad assimilarsi
  • è una ricerca in cui la via non puo' essere dimostrata. se lo capiamo la libertà di religione s'impone così come s'impone la società aperta
  • questi sono i nostri valori
continua



Cosa non va nel pragmatismo

Il pragmatico non giustifica le sue scelte (è cio' che ci differenzia dagli animali) cosicché non esplicita i principi che considera validi e questo fatto lo rende un individuo imprevedibile.

La prevedibilità è un fattore importante nella vita condivisa, consente un maggior coordinamento e strategie win win.

The Free Market Existentialist: Capitalism without Consumerism di William Irwin

  • tag: esistenzialismo sartre libero arbitrio raymond aron intellettuali
  • tesi: il marxismo di sartre convive male con il suo esistenzialismo
  • primo sartre: l uomo è ontologicamente libero anche se condizionato. è la responsabilità a dare senso alla sua vita e a fondare i suoi valori. per qs è importante che nn ci siano scuse. l individualismo dilaga
  • l individuo è il centro. l altro è un nemico l altro è un inferno
  • storia: sempre tensione tra esistenzialisti kirk kafka nietzsche e rivoluzionari. la riv nn puô nulla contro la morte di dio
  • secondo sartre: le circostanze contano. esistenzialismo socialista. le circostanze contano la libertà nn è assoluta
  • il sartre marxista respingeva cmq la dialettica materialista. nn esistono valori oggettivi l unico fondamento è la libertà
  • il rinnegamento dell esist originario: il proletariato è limitato
  • la via preclusa del compatibilismo già condannato dal primo sartre libertario
  • desideri impossibili: mantenere la centralità della libertà individuale anche nel marxismo. aron sottolinea la contraddizione
  • sartre avrebbe potuto abiurare l esist perchè nn lo fa? boh tutti sarebbe quadrato
  • ma xchè? la diagnosi niet/aron: dopo la morte di dio nn resta che cercare un sostituto. kirk trova cristo sartre il marxismo
  • tesi di irwing: colpa delle circostanze. sartre si esaltava nella veste dell intellettuale e l i. francese nn può che essere anticapitalista. odia l america xchè neopuritana quindi barbara si concepisce come neo aristocratico. il breve idillio con la borghesia durò giusto il tempi di seppellire la vecchia nobiltá
  • k anticap degli intellettuali: plato iper filosofo. aristo contro la crematistica. tommaso vs l usura. i commerci e la creazione di valore. un mistero. oggi nel mirino è la speculazione. il breve idillio illuminista (in funzione ainti-nobili) e la nuova guerra alla borghesia
continua

mercoledì 9 dicembre 2015

Il cenone del genero commercialista

Il solito cenone del genero commercialista

"... in disparte nello studiolo mi confidava certo antico guaio... Io l’ascoltavo docile, distratto da quell’odor d’inchiostro putrefatto... Capiva poi che non capivo..." (GG)

Il paradiso è nel nord Europa?


Il paradiso è nel nord Europa?
  • tesi: lìimmagine che abbiamo del nord europa è falsa
  • progrom contro gli immigrati e clima antisemita
  • un classico: la sterilizzazione di zingari, down e transessuali negli anni d'oro del welfare
  • il 60% della popolazione vive sola
  • kopinismo (condivisione di file)  classificato come religione
  • genitori anziani semi-abbandonati
  • ospita l'islam più feroce
  • tasso di natalità drammatico
  • tipico week end di sbornie vomito e sesso. record alcolizzati adolescente
  • tasso suicidi record
  • dipendenza da welfare cronica per molti stranieri
  • violenza sulle donne alta
conclusione

L'orecchio fortunato

Da quando ragazzino ho iniziato ad ascoltare musica il mondo intorno a me è completamente cambiato, mi chiedo qui se in meglio o in peggio.
Mentre l'ascoltatore "conservatore" rimpiange i rituali del bel tempo andato, il “nuovista” si getta avido su tutte le possibilità prima interdette. Con chi stare?
Affondati in una cornucopia dall'abbondanza fin troppo seducente molti non riescono a tracciare un bilancio attendibile, eppure sarebbe un’operazione importante poiché le considerazioni dell’ascoltatore potrebbero poi facilmente essere estese al “consumatore di cultura” sui generis.
Di seguito segnalerò quattro caratteristiche tipiche del nuovo ambiente in cui è immerso l’ascoltatore, alla sensibilità di ciascuno di decidere poi come soppesarle, io mi limiterò a dire la mia.
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1. Moglie o amante?
Oggi la musica, qualsiasi tipo di musica, convive con noi, ci sta vicina, incombe a distanza di un click. E' un po’ come una moglie: se non si sgomita nella stessa stanza ci si divide giusto con una sottile parete. Ieri la musica era la nostra amante: pochi incontri ad alto rischio e spesso memorabili.
Ognuno ne tragga le conclusioni che crede, personalmente penso che chi si sposa abbia accesso ad una vita interiore più ricca e soddisfacente, se vai a vedere è persona vuota e immatura quella in perenne ricerca di amanti.
2. Australia
Fino a ieri Giovanni – un tipo razionale - comprava per la sua scorta personale 100 bottiglie di vino all’anno: 70 erano di un super doc che adora, nonostante il prezzo piuttosto caro, 30 erano invece di un prodotto più economico ma dignitoso, l’ideale per completare la fornitura nel rispetto dei vincoli di bilancio.
Ma oggi Giovanni si è trasferito in Australia, anche se non vuole rinunciare alla sua scorta annuale deve tener conto dei costi di trasporto. Fortunatamente il suo fornitore gli viene incontro garantendo uno sconto del 50% sul prezzo alla bottiglia affinché  la spesa finale sia esattamente quella di ieri. Come muterà la fornitura ordinata da Giovanni? Semplice, la quota del vino più pregiato aumenterà: es. 90/10.
L’esempio fatto ci dice che se un costo fisso (nel nostro caso il trasporto) si aggiunge ai costi variabili chi sceglie aumenta la qualità dei prodotti che consuma. Si tratta di un teorema dell’economia che trova rispondenza nei fatti: gli italiani all’estero consumano vini italiani mediamente più qualitativi rispetto ai connazionali rimasti a casa.
E questo cosa c’entra con gli ascoltatori di musica del nuovo millennio? Semplice, a fronte di molti costi collassati (vedi il parallelo con lo sconto del fornitore di vino) uno si è decisamente impennato: quello relativo al discernimento. Tanta scelta disponibile significa anche tanto “stress da scelta”. Si tratta di un costo fisso che probabilmente produce le conseguenze di cui parla il teorema.
Personalmente mi ritrovo in questo resoconto: passo più tempo a scegliere (leggiucchiare, orecchiare, occhieggiare…) ma anche a concentrarmi sui prodotti più rispondenti alle mie voglie. Sono definitivamente tramontati i tempi in cui passavo in rassegna gli scaffali di una discoteca (o di una libreria) alla ricerca di un'ispirazione, ormai si va a colpo sicuro e la “scatola chiusa” è un ricordo. Molti si lamentano: ma così manca l’effetto sorpresa! Vero, ma per quello c’è sempre il pulsante “shuffle”.
Il nuovo mondo è tanto più positivo quanto meno soffrite del tipico “stress da scelta” e di solito l'appassionato non vive la scelta come un incubo.
3. Nicchie
Altro teorema dell’economia: più i mercati si allargano, più aumentano specializzazione e nicchie.
Un mio amico faceva ogni anno un presepe con origami complicatissimi, prima questa insolita competenza era nulla più che una curiosità di quartiere, di solito l’inusuale prodotto finito lo regalava oppure gli veniva comprato da un bizzarro collezionista con sede a Grosseto conosciuto per caso ad una fiera dell’Artigianato. Oggi la musica è cambiata, la costruzione di presepi di carta è diventata una vera e propria attività fruttuosa che sotto le feste assorbe il mio amico  – e i suoi collaboratori - a tempo pieno: i clienti “strampalati” in giro per il mondo sono centinaia e tutti desiderosi di spendere, chi lo avrebbe mai sospettato.
Oggi il mercato musicale non ha confini e la specializzazione dei produttori pure. Tuttavia, non è detto a priori che questo sia un fatto positivo, molti lamentano che la varietà dell’offerta potrebbe avere effetti distraenti per i consumatori, specie se neofiti.
Ci sono quindi dei pro e dei contro nella specializzazione spinta dei produttori musicali, diciamo che c’è un prototipo di ascoltatore che ben difficilmente si lamenterà mai di questo stato delle cose: l’ascoltatore curioso.
4. Capolavori
La cucina povera abbonda di piatti unici in cui confluisce di tutto: dalla paella spagnola alla jambalaya texana fino alla rosticciata lombarda. Ebbene, i piatti proposti dalla raffinata nouvelle cuisine difficilmente saranno mai altrettanto completi.
In un’opera di Mozart troverai tutti i sentimenti: dal sublime al grottesco, dalla paura alla frivolezza. Ebbene, la gamma di un compositore contemporaneo è molto più ristretta.
Questo fatto ci priva dei cosiddetti “capolavori”, ovvero di piatti ricchi e completi, ma difficilmente ci priverà mai di pranzi ricchi e completi: l’unica avvertenza è che devi assemblarli da te (e “dentro di te”). La cultura oggi è una colossale playlist che richiede di essere messa insieme. Il capolavoro contemporaneo ha un luogo di elezione ben preciso: la nostra interiorità. Non esisterà mai là fuori ma solo nel cuore di chi ascolta.
Nel panorama contemporaneo l’ascoltatore con un’iteriorità più ricca patirà meno la latitanza di capolavori potendo facilmente reperirli in sé.
Conclusione
Tornando alla domanda iniziale posso solo dire che la risposta dipende da che tipo di persone siete. Se amate la famiglia, se vi piace esprimervi con una scelta, se siete curiosi e se privilegiate l' interiorità, probabilmente il mondo di oggi è costruito su misura per le vostre orecchie di ascoltatori. Se invece il brivido dell’adulterio vi fa fremere, se scegliere vi stressa, se necessitate di continue rassicurazioni e coltivate la ritualità, probabilmente il vostro destino di ascoltatori sta nel rimpiangere il passato.
[youtube https://www.youtube.com/watch?v=wl1ZrEza7uY]
N.B. Il punto 2 è un’applicazione del teorema di Alchian/Allen. I punti 1 e 4 sono ispirati dalla lettura di No Crac di Tyler Cowen

Yes We Can di Tyler Cowen

Yes We Can di Tyler Cowen
  • premessa: non siamo razionali, siamo diversi, siamo liberi. quindi? quindi che ognuno crei la sua via
  • cap1 tag e stringhe: l' homo hordo
  • autismo: l era dell'informazione rivaluta certi stili cognitivi (classificare, ordinare...)
  • autismo: mix di debolezze e forze cognitive. forza: capacità organizzativa. erudizione di certi aut. debolezze disorientamento smarrimento manca un quadro generale
  • autismo: casi patologici ma anche persone semplicemente diverse. esiste la diversità!
  • autismo: introversione contatto oculare tono diretto tono impersonale ripetitività insistenza gusti difficili
  • autismo: niente voglia di socializzazione o umorismo o solidarietà? No, solo incapacità a capire
  • autismo: origine genetica. molti bambini e gli adulti? nn li notate: spesso sono persone molto competenti
  • il caso di vernon smith simon baron cohen craig newmark
  • sowell: teme diagnosi fallaci. nn afferra il problema: la diagnosi è corretta. è l autismo che ha anche punti di forza
  • autistico: si sente sopraffatto dal mondo: troppa info da organizzare. la ns esp con la rete
  • organizzare lo smartphone. la sorpresa programmata del shuffle
  • qualità sonora: oggi secondaria. la selezione sulla quantità è primaria
  • l investimento più produttivo: l'organizzazione del pensiero personale. saper produrre tag. saper produrre stringhe
  • cultura: tag e stringhe. ovvero organizzazione mentale. siamo chiamati a diventare tutti un po' più autistici
  • foto: una narrazione emotiva della famiglia
  • imporre coerenza ad una massa di dati
  • homo ordo
  • vi piace ordinare, collezionare, organizzare... potreste avere successo
  • cultura. oggi più disponibile
  • cultura: oggi l' accesso è più autonomo
  • cultura: molti si lamentano di quanto sia scadente
  • oggi viaggiare è facile, tutto è a distanza di un click. conseguenze? la frammentazione: si privilegia la frammentarietà e la leggerezza. non un album ma una canzone.non una sinfonia ma un movimento. bocconcini assaggi da archiviare e riordinare secondo la vs creatività
  • la scossa della novità. se manca vi rivolgete altrove
  • ansia: consumiamo sapendo che a distanza di un clic c'è qualcosa di meglio
  • si adora sia iniziare che finire i libri
  • teorema alchian allen: se a due beni (es di alta e di bassa qualità) viene aggiunta una somma fissa il consumo del bene più qualitativo aumenta.
  • oggi ci nutriamo di playlist ma il loro contenuto è su misura e qualitativamente superiore
  • l accusa: deficit di attenzione: accusa costante: dal romanzo al fumetto al rock.
  • google accorcia i ns archi di attenzione ma qs è una via verso la stupidità? nicholas carr pensa di sì
  • controeffetto1: google amplia i ns archi di attenzione con il contatto con cose più interessanti
  • controeffetto2: google stimola l'attenzione sul quadro generale: posso sempre seguire la storia che mi interessa
  • conclusione: nn esiste sovrainformazione, esiste incapacità di fare ordine
  • l autoassemblaggio: nell'opera del 7/800 c'era tutto: gioia, paura, morte... oggi non ci sono opere con tutto dentro. per avere tutto prendiamo un po' qui un po' lì e assembliamo. non latitano i capolavori perchè il capolavoro è un fai da te
  • importante ieri: conoscere i classici. importante oggi: sapete assemblare il vostro capolavoro?
  • capolavoro contemporaneo: si colloca nell interiorità, per qs molti non lo vedono negandone l'esistenza
  • similitudine. cultura del passato: rapporto con l'amante. cultura del presente: matrimonio.
  • è costoso contattare l'amante, e quando lo fai pretendi che sia un esperienza memorabile. la moglie è sempre intorno a te e quel che conta è stabilire una quotidianità
  • tesi: chi è felicemente sposato ha una vita interiore più ricca ed è mediamente più soddisfatta. ergo: la cultura ti attrae? nascere oggi è una fortuna.
  • cap4 la comunicazione in rete
  • tesi comune: la comunicazione virtuale  manca d'intimità. problema: in sè è oggettivamente più intima e sfumata rispetto a quella diretta.
  • internet parifica: tutti hanno una chance. internet esalta l'interiorità (non è mera astrazione)
  • sms e mail: ci si apre di più
  • costruire la propria immagine, taroccandola anche un po', è importante per essere felici
  • cass sunstein: il web estremizza le posizioni politiche. vero ma la politica nn è un tratto fondamentale per molti
  • cap5 scuola e modernità
  • scopo della scuola: farvi diventare un po' più autistici: più concentrati sul particolare
  • nerd: ama imparare ma non ama la scuola considerando segnalatoria
  • scuola segnalatoria: non s'impara granché ma si segnala il proprio valore. forse esagerano amplificando la propria esperienza personale?
  • perchè non decolla la scuola online? la presenza fisica motiva così come l interazione con gli altri allievi. l istruzione è un po' un teatro. se tenete conto di qs fatto capite meglio l'essenza dell'educazione
  • studiare l'effetto dell'istruzione: le medicine si paragonano ai placebo ma l'istruzione a cosa si paragona? ci vorrebbe una finta università
  • cap6 storie e narrazioni
  • se comprate una scarpa comprate la storia in essa incorporata: thomas schelling
  • qs fatto mette in crisi l economia tradizionale: le motivazioni degli individui sono più complesse. perchè uno stoico vuole soffrire?
  • nuova economia: le persone sono diverse, la cultura e le storie sono tutto (l incentivo complesso)
  • per avere una storia che piace dovete avere un problema da risolvere. nota: nel metodo classico il problema era trovare la soluzione, ora è trovare un problema da risolvere
  • una buona storia ordina la visione creando punti focali. la cultura è una storia condivisa. schelling
  • autistici: non sanno condividere storie ma qs è un inconveniente relativo oggi che con tanta info possiamo parlare analiticamente senza bisogno di punti focali. es un autistico non sa quando l altro ha finito di parlare ma se comunica via social qs nn è un problema
  • problema1: la storia semplifica e molte sorie sono troppo semplici
  • problema2: spesso le storie realizzano unione per confliggere con più potenza
  • problema3: una buona storia puo' ingannarci
  • nozick: la realtà mantiene un suo primato sulle storie: vedi esperim della macchina dell esperienza. ma forse anche la mente è una macchina dei sogni.
  • cap7 eroi autistici
  • holmes
  • cap8 la bellezza
  • i gusti divergono. a volte perchè diverge il modo di pensare
  • gusti diversi? di solito si guarda a cultura, istruzione... perché non guardare nei neuroni?
  • sacks: musicophilia. un tipo colpito dal fulmine che comincia ad appassionarsi di musica
  • musica e autismo sono abbastanza connessi
  • molta musica atonale è apprezzata dai neurologicamente diversi. forse perchè organizzano diversamente i suoni che ascoltano
  • le musiche atonali: una conseguenza dello specialismo. musica di nicchia
  • Cap9 politica
  • Progetto nerd: overcoming bias
  • L aut nn è egocentrino nn ha effetto dotazione. Poù cosmopolita neno status seekers
  • Le guerre spesso nascono da effetti dotaz
  • Ait: etica semplice scheletrica. Astratta. Hayek apprezerebbe
  • Aut: conosce xchè ordina. La mente ha un ruolo attivo. Kant apprezzrrebbe
  • Propensione a considerare vere certe regole asyratte: la chiave del successo di certe nazioni. Russia e sudamerica: menti poco astratte
  • L aut teme la vita sociale: il web una salvezza che lo rilassa
  • Colpo di fortuna: primato dello scritto
  • Altra fortuna: primato dei commerci. Lo scambio trasforma la diversitá in fortuna anzichè iattura. Ognuno ha una nicchia x primeggiare
  • Tour: tokyo (passioni totalizzante) finlandia (nn incrociare gli occhi)
  • Paradosso di fermi: xchè nn si fanno vivi? Perchè le civiltá avanzate vivono nell interiorità
  • +++++++++++La vita culturale di ieri è un po’ come l’adulterio: estemporaneo, rischioso e con grandi picchi emozionali.
  • Oggi assomiglia al matrimonio: stabile e ad intensità costante.
  • Sono dell’idea che chi è sposato abbia una vita interiore più ricca e soddisfacente.
continua


 

Descolarizzare la società di Ivan Illich

Descolarizzare la società di Ivan Illich
  • Cornice: critica all ideologia dello sviluppo. Similitudini con pasolini
  • Progetto: deyankizzazione del sudamerica
  • Tutte le info stanno fuori la scuola: nandiamo i ragazzi a lavorare
  • Alleanza: fromm sontang frey betto teologi della liberazione
  • La chicchiera vale più della lingua ufficisle
  • Orrore x la specializzazione alienante
  • Critica alla tecnologia
  • Tesi: l istituzione invecchiando diviene dannosa x l utente
  • Contro il monolinguismo retaggio della nazione
  • Più ci si specializza più ai xde in autonomia
  • I dogmi della scuola: 1 l istruzione nn ha valore se nn si acquista a scuola
  • 2 la riuscita dell uomo dipende dal livello dei corsi consumati
  • 3 meglio conoscere il mondo dall esterno che dall interno
  • Fare dell istr. un bene di consumo affinchè sia possibile monopolizzarla. Quantificare aiuta
  • Annichilire la creativitá ed esaltare l assistenza il bisogno e la dipendenza
  • L uomo nn sceglie più. la sua vita ma s inserisce vieppiù in un circuito fisso dalla culla alla bara
continua

Nemesi medica di Ivan Illich

Nemesi medica di Ivan Illich
  • Dubbi riguardo all asetticità della disciplina medica
  • Medico: condannato al bisogno d efficienza xde la visione d insieme
  • Espropriati i cittadini del proprio malessere
  • Medicina: x liberarla dal religioso l hanno esclusa dall etico
  • Effetto xverso: la sofferenza nn è più accettata e in essa si scorge solo il proprio bisogno e la propria dipendenza
  • Critica: la medicina nn può essere industria
  • Bersaglio: l esperto. Lo pseudosciwnziato. Chiesa. Burocrazia del bisogno.
  • L espropriazione dal bisogno. Decide cosa e come soddisfare. Emarginazione dell autodidatta. Espropr del fare da sè. Rubata la fiducia in se stessi
continua

HL ITALIANO cap. 1 Foolproof di Greg ip

Foolproof di Greg ip cap1
  • 1907: crisi di panico nelle banche di ny. 1910: mega incendio nel montana. fino ad allora due eventi del genere erano considerati regolari...
  • il turning point
  • la fed era già stata istituita e smantellata due volte. l incendio doloso era pratica comune tra gli allevatori
  • pinchot e th roosvelt ingigantirono la prev sugli incendi. oggi sono ancora tra noi
  • tesi: sono i successi che fanno maturare i disastri
  • la riduzione degli incendi causò grandi accumuli di detriti nel sottobosco. x qs esistono gli incendi naturali che ripristinano un eq
  • possibili cause della crisi 2008:
  • 1 avidità
  • 2 programmi governativi: casa x tutti
  • 3 irrazionalità
  • 4 falso senso di sicurezza indotti dai successi precedenti
  • la paura ha un suo ruolo
  • due scuole di pensiero: 1 ingegneri 2 ecologisti
  • 1 il mondo è un meccanismo: impariamo a manovearlo
  • 2: il mondo è un organismo: i feedback sono imprevedibili x un intelligenza centrale
  • progressive era: 1 in charge. economia: alfred marshall theodore roosvelt wilson  walter bagehot
  • fed: successi fino agli anno 20. pensiero: mai più crisi
  • 1929. 2: troppo potere a 1… 1: troppo poco potere
  • vincono due ingegneri come hoover e roosvelt
  • keynes: l economia è sentimento e il governo può governarlo
  • roosvelt: tutti gli scapoli a spegnere incendi e costruire argini
  • argini sicuri. più costruzioni sotto l argine. meno alluvioni piú dannose. gilbert withe
  • meno incendi più boscaglia. incendi più rovinosi
  • chicago: la gente si adatta alle regole e le neutralizza. stigler peltzman lucas
  • 70: stagflazione. trionfo di friedman. 2 in charge
  • in 1 si salva solo il banchiere centrale. sará minsky a dichiararne l inutilitá
  • mm: il sistema fin sterilizza l azione della fed
  • mm: in un sistema stabile la finanza diventa sempre più speculativa. la stabilità destabilizza
  • imho: destabilizza un sistema stabile senza investimenti promettenti. ovvero un sistema stagnante iper regolamentato
  • mm: le crisi sono sempre diverse
  • il problema di mm: la sua teoria del ciclo nn è utile. in più era un catastrofista
  • volker: il sistema ha bisogno di paura. un bel fallimento bancario
  • Come c inganna il rischio? 1 abbiamo la memoria corta
  • 80 e 90: nessuna deregulation della finanza. Glass act ma anche capital requirement più stringenti
  • Rischi sopravvalutati: between 1971 and 2009, the use of nuclear power had prevented 1.84 million deaths by avoiding the burning of coal and natural gas and the resulting air pollution. (page 168) Nonetheless, the risk of nuclear power is more salient to the public than is the risk of burning coal
  • Critica kling: sembra che il falso senso di sicurezza spieghi tutto. Spesso, invece, è il seen/not seen che conta e come sia sfruttato da alcuni su altri
continua

martedì 8 dicembre 2015

Coca zero contro acqua

http://ajcn.nutrition.org/content/102/6/1305.abstract

LE BOTTE NON FANNO MALE

Gli studi precedenti erano viziati da shared environment e sociap desiseravility http://quillette.com/2015/12/01/why-parenting-may-not-matter-and-why-most-social-science-research-is-probably-wrong/

sabato 5 dicembre 2015

The Myth of rational voter di Bryan Caplan HL ITALIANO

The Myth of rational voter di Bryan Caplan
  • tesi: in democrazia il problema non sono i politici ma il popolo
  • La dittatura produce decisioni ripugnanti la dem decisioni sconcertanti
  • L elettore è ignorante e ideologico
  • Ignorante xchè nn conviene approfondire
  • Ideologico xchè la politica è un divertimento a basso costo
  • Evidenza: il votante nn è razuonale. Nn tutela i suoi interessi
  • Il difensore della dem tira fuori churchill ma l alternativa alla dem nn è la dittatura bensì il mercato o il federalismo o l opting out o l epistemocrazia...
  • Esperti vs uomo comune. Differenze
  • Cap1 aggregazione preferenze
  • Votare è assurdo così come lo è informarsi
  • Intellettuale tipo: cittadino sveglia!
  • Intellett publi choice: privatizzare l ignoranza è pericolosa
  • Alternativa: le preferenze aggregate mitigano l ignoranza
  • Ob: gli errori dell elettore sono sistematici. Esiste per es un antimarket bias
  • Falsa analogia: votare e comprare. 
  • Assunto falso: le credenze sono sempre strumentali. No vedi religione
  • Rational irrational: credere è divertente ma nn sempre conveniente. In politica lo è
  • Perchè spesso i poveri votano il partito dei ricchi? Ideologia più seducente
  • Il populismo è la normale condizione della democraz
  • Se l errore è ideologico e nn x ignoranza salgono le possibilitá di bias sistematico
  • Cap2 bias sistematici in ambito economico
  • Domanda la spesa pubblica 1 welfare 2 difesa 3 aiuto estero 4 pensioni. Errori ripetuti e sempre uguali
  • I ricchi sono i più informati
  • Politica estera: i più info sono più colombe
  • I più info sono più a sinistra sulle questioni sociali e più a destra sulle questioni ec.
  • Antimarket bias: si presenta chiaro nell elettore medio se cfrtato con l esperto. Benefici del mercato sottostimati. Chiaro anche in intellos nn specialusti
  • Antiforeign bias: tendenza a sottostimare i benefici di un economia aperta
  • Make work bias: tendenza a sottostimare i benefici della flessibilitá
  • Pessimiatic bias: tendenza a gonfiare i problemi economici
  • Le ricerche confermano: l economista sa ul pubbluco no e gli errori sono sistematici
  • Cap4 il fallimento della classica public choice
  • Downs e tullock. Il modello: egoismo e ignoranza razionale
  • Evidenza: egoismo confutato e ignoranza confutata. Impossibile fiustificare / di voto tanto elevate
  • Critica degli aggregazionisti: publuc choice inferisce in modo errato dal suo modello
  • Wittman: l elettore è razionale ma sa di esserlo e si comporta di conseguenza
  • Solo rarional irrational supera qs critiche devastanti
  • Supply side: propaganda a mille
  • Soluzioni:  limitiamo il suffragioo con l esamino. Facciamo votare solo i laureati ecc
continua





L'ingranaggio della libertà di David Friedman

L'ingranaggio della libertà di David Friedman
  • Cap1 difesa della proprietà
  • 1 le xsone sono diverse
  • 2 le risorse sono scarse
  • Titte le libertà sono riducibili alla pp
  • Mercati competitivi: nn esiste il win take all
  • I ricconi comamdano? Ci si arricchisce vendendo a tutti nn ai più ricchi
  • Capitalismo e hippy: a cuba vanno nei campi di lavoro
  • Cap3 critiche alla pp
  • 1 è immorale xchè si fonda sull egoismo
  • Ob: l alternativa è mettere la cenere sotto il tappeto. L amore è sempre possibile. È l amore pbbligatorio ad essere interdetto
  • 2 si vreano diseg
  • Ob: nn è vero la generosità è sempre possibile. È la generosotá obbligatoria ad essere proibita
  • 3 gli uomini nn sono mai veramente liberi
  • Ob: vero ma qs nn è un male
  • Cap4 robin hood  tradito
  • Un penny un voto ma si dosa e si vota tutti i giorni
  • La democrazia aiuta la classe media nn i poveri: se la cl media nn aouta i poveri xchè dovrebbe eleggere un politico che lo costringa
  • Es previdenza: se la gode chi campa a lungo. Mn i poveri quindi
  • Es agricoltura. Sissidi e prezzi più alti x i poveri
  • Es soldi all università e alla cultura
  • Es stip minimo: pagaro da chi sta in basso
  • E i ricconi? Declinano anche loro
  • Riv industriale: l opposiz è conservatrice un motivo ci sarà
  • Cap6 monopolio
  • Storia: molte commissioni volute dai monopolisti
  • La concentraz dei mercati aumenta? No
  • Monopolio naturale: raro e con inconv ridotti.
  • Conta solo la conc potenziale. Tutti 
  • Prodotti sono in conc tra loro nave vs aerei
  • Prezzi predatori: nn esisrono storicamente. Il caso montato della standard oil
  • Oligopolio: aggirare l accordo è facile. Basta nn tutelarli anzichè vietarli
  • Monopolio di staro: l unico robusto
  • Cap 9 salute
  • Ognuno di noi dà valori differenti a vita e salute
  • Valore infinito della vita?: nn attraversare mai la strada
  • Le politiche della sanità riposa interamente su qs fallacia
  • Parte 2 vendere tutto
  • Vendere le scuole col voucher
  • Vendere le strade con project financing e bolletta stradale
  • Vendere i trasporti con uber
  • Vendere tribunali e polizia con le focj in rete d accordo
  • Regole: principio di resp vs princ di prudenza
  • Droga: guerra ai criminali nn alla droga
  • Diritti dei ragazzi di andarsene da casa
  • Vuoi ul socialismo: compralo cfr capitalizzazione di borsa vs monte salari
  • Il contrario di scarso è gratuito nn abbondante
  • Inquinamento: il problema è che certi beni nn sono appropriabili
  • Spendere e votare
  • Parte III i veri problemi
  • Privatizzazione dei tribunali
  • La guerra nn conviene
  • I benefici del mercato: 1 posso scegliere 2 posso confrontare
  • Differenza tra socialismo e caital: nel caputalusmo puoi essere e fare il socialista
  • Difesa: votare coi soldi
  • Stato minimo: destinato solo a crescere
  • In caso di guerre restare neutrali
  • Democrazia: una buona legge è un bene pubblico quindi nn verrá mai prodotta
  • Prassi: educare e dare esempio
  • Etica: il libertarismo è uno scheletro che ignuno può rimpolpare come vuole
continua

Oltre lo stato assistenziale di Wilfred Prewo


Oltre lo stato assistenziale di Wilfred Prewo
  • un prodotto tipico dell europa: la disoccupazione. un caso? no, colpa dello stato assistenziale
  • previdenza: prestazioni standardizzate. one fit all. disconosciuta la ns diversità
  • demografia: il problema nn è se riformare ma come?
  • la proposta SRP conto risparmio previdenziale: creare un fondo previdenziale gestito personalmente. la parte non usata resta alla persona
  • requisito del minimo/nessun nuovo fondo (solo cambio di mani)/rettifica solidarietà tra CRP
  • livello minimo obbligatorio (sanità/previdenza) dipendente dal reddito
  • concorrenza tra fornitori di servizi
  • residuo: consumi? eredi?
  • crp gestito dall' inps per evitare le barricate
  • novità? no: medisave di singapore
  • obiezioni: le persone nn sono informate e nn sono abbastanza mature. ci sono i consulenti
  • ob: la gente si ammalerà pur di risparmiare. c'è un risparmio obbligato
  • pensioni: passare dal contratto tra generazioni (impostura visto che le gen future nn ci sono) al contratto familiare. la vera politica familiare
continua









Sul lavoro uomini più produttivi

Yana Gallen: Job Market Website:



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venerdì 4 dicembre 2015

Una alternativa alla laicità Luca Diotallevi


  • laicità italica, sentenza casavola: laicità non è indifferenza ma salvaguardia; i principi cattolici concorrono ad alimentare la ns laicità
  • cardinal martini: la laicità tiene conto delle tradizioni
  • la laicità di martini e casavola sembrerebbe incongrua. cosa significa tener conto delle tradizioni se ne esistono molte che confliggono? come si fa a dire che i principi cristiani alimentano la laicità?: non si puo' essere arbitri e conocorrenti nello stesso tempo

L'illusione dell'ateismo di Roberto Timossi

L'illusione dell'ateismo di Roberto Timossi
  • Cap1 scienza e fede
  • il revival dell ateismo: dawkins e i suoi amici italiani
  • Ateismo contemp: pretende di dimostrare la nn esist. Per il resto simile al passato
  • un fatto contro l'incomp.: Gli scienziati credenti: molti
  • einstein: un panteismo confusionario dietro il quale, comq, trapela un sentimento religioso
  • Argumeentum ad verecondiam: si chiama uno scienziato e lo so fa parlare d altro. Di dio x es. poi lo si prende sul serio per il suo grande sapere in altre materie
  • Tesi: scienza e fede hanno l una bisogno dell altra
  • Odifreddi: religione = superstizione
  • Carnap: la parola dio nn ha senso
  • Odifreddi: la logica confuta dio. Critica: la logica si ferma alla validità formale nn si occupa di "esistenza"
  • Mainardi: fede = irrazionalità freud: fede e consolazione
  • Barrett vs freud: xchè dio nn avrebbe dovuto farmi in modo da credere? Se la scienza mi spiega xchè amo mia moglie significa forse che nn la amo? Se siamo nati x credere significa solo che credere è l opzione più semplice
  • La stessa scienza comprende molto atti di fede. ammissione di odifreddi.
  • I postmoderni eco e vattimo: tutto è vanità. La verità filosofica è deleteria in politica. Matrice cattolica del postmodernismo italico. Critica: i numi postmoderni nietzsche e heidegger nn sembrano molto democr.
  • Steven weinberg: universo senza scopo. tipica tesi neopositivista. w aggiunge: è una posizione che ci rende infelici, anzi, appena in grado di sopravvivere
  • La tesi di w ripugna alla mente umana: john eccles. alternative di pari potenza sono preferibili
  • Paul davis: x dare senso a x devi uscire da x
  • e qui si torna a swinburne: o recgresso infinito o causa prima: la seconda alternativa è più semplice
  • imho: discorso tipico 1) l'universo nn ha senso 2) la cosa ci ripugna e dio dà senso all'universo 3) e chi dà senso a dio: regresso infinito 3) arg. swin: l'ipotesi si sio è più semplice 4) e se l'universo fosse eterno e da sempre esistente? 5) ci sarebbe cmq la domanda perché esiste anziché no e si tornerebbe all alternativa regresso infinito/dio 6) non posso dire che l'universo ha senso in sé? eviterei di introdurre l'ente dio e occam sarebbe più felice 7) certo che puoi ma devi introdurre cmq uno spirito connaturato all'universo, una specie di posizione panteista, l'universo come mero oggetto fisico nn puo' avere senso, tu stesso lo dici al punto 1 8) ok, allora sono panteista, mi sembra meglio che teista 9) il panteismo, che resta una religione, da un lato è cervellotico da comprendere (cos'è sto spirito immateriale presente anche nei sassi?), il teismo ha a disposizione molte più analogie semplici per essere compreso (dio crea come creo io quando costruisco un manufatto), inoltre, proprio per rendersi comprensibile, il panteismo si trasforma sempre in un politeismo primitivo: il dio del fuoco, quello del fiume ecc. perdendo sul fronte di occam.
  • l epistemologia contemporanea, rispetto al muscolarismo neopositivista, sottolinea i limiti della scienza: per popper puo' solo falsificare, per kuhn è soggetta a elementi sociologici, per quine è sempre indeterminata...
  • l'unico vero alleato dell'ateismo scientista: il fideismo. innegabili i pregiudizi anti-scientifichi
  • la via estrema di paul davis: per arrivare a dio la scienza è una via migliore rispetto alla teologia
  • cap3 la prima mossa fede ed evoluzione
  • l argomento nuovo dello scientismo contemporaneo: l'evoluzione ci ha mostrato la potenza del caso. 
  • ob: non è tanto all'evoluzione che dobbiamo vedere ma all'origine dell'universo: big bang vs universi paralleli
  • il letteralismo non è tipico solo dei fondamentalisti ma anche degli scientisti: serve per confutare la bibbia e dichiarare l'incompatibilità con la scienza. vedi asimov. in questo progetto collaborano inconsapevolmente i concordisti alla Capra.
  • bibbia: scrigno di metafore, storia e poesia. una biblioteca con diversi generi
  • perché le condizioni di partenza dell'universo erano quelle? una scienza che non risponde è una scienza a metà!
  • il teorema della singolarità ci dice che non possiamo dimostrare le cause certe di un evento singolo ma cio' non toglie che possiamo formulare ipotesi più o meno plausibili
  • aggirare il problema della prima mossa: universo inflazionario: l'espansione iniziale è talmente rapida da realizzare infinite combinazioni anche nei parametri fondamentali della fisica fino al raggiungimento di un equilibrio, in qs modo il nostro universo è un sopravvissuto spiegabile con le probabilità.
  • ob: teoria meramente speculativa, del resto per avere un fenomeno inflattivo occorrono condizioni di contorno (ogni evoluzione richiede  esse stesse improbabili cosicché il dilemma della prima mossa resta intatto
  • altra idea: universi paralleli. ob: ad hoc, controintuitiva e infalsificabile
  • altra idea: universo oscillante o ciclico: stesse critiche che le altre + critiche all universo infinito qualora si presenti come tale
  • altri modelli: stringhe, universo senza confini... più che altro modelli estetici
  • conclusione: il problema della prima mossa resta intatto e il modello teista il più semplice e pragmatico
  • nota: è lo stesso dawkins ha dare il massimo valore al requisito della semplicità. per lui l'ipotesi multiverso è più semplice di quella teistica: l'intelligenza di dio è complessissima!
  • ob di barrow: non è affatto detto che gli altri universi siano poi così semplici come vorrebbe dawkins
  • ob decisiva: ad ogni modo l'ipotesi degli universi paralleli non è affatto scientifica (anche se formulata da scienziati) il che va contro tutti i dogmi dawkinsiani
  • ipotesi di smolin (una variante della teoria inflattiva): l'universo cresce combinando i suoi elementi a velocità esponenziale finché non imbrocca un eq a prima vista statisticamente impossibile come il nostro. la legge di darwin seleziona i parametri della fisica (ovvero le leggi fondamentali della materia). 
  • ob: se gli universi sono sequenziali allora si deve parlare cmq di universo unico e all'interno di un unico universo economia vuole che fino ad evidenza contraria le leggi della fisica individuate vengano mantenute fisse. Perchè ipotizzarne una selezione? Solo per eludere la prima mossa? Se gli universi sono molti e collegati tra loro con i buchi neri, allora l'ipotesi è inverificabile, e quindi ancora ad hoc.
  • tesi di dawkins: l'intelligenza di dio è talmente complessa da essere improbabile
  • ob: dawkins giudica la complessità di un ipotesi guardando la realtà ma questo ha poco senso, se dispongo di una descrizione dettagliata dell'ipotesi devo giudicare quella.
  • ob2: forse d ha in mente il cervello: ci vuole un cervello complesso per elaborare progetti complessi. ok, ma noi coincidiamo col nostro cervello? prob no: vedi brain split
  • cap4 creazione ed evoluzione
  • l evoluzione spiega il potere del caso, questo è vero. ma questo potere è una confutazione di dio?
  • l ipotesi di dio, la più credibile per quanto detto prima, non è certo confutata dall evoluzionismo che puo' essere accettato e visto come finalizzato (dio conosce tutto fin dall inizio). l ammissione di telmo pievani
  • molti filosofi atei lo comprendono meglio solo vedendolo come finalizzato: nagel, fodor, piattellini...
  • curioso: molti scienziati si sono messi a filosofeggiare formulando ipotesi su dio e facendo della scienza una dottrina filosofico/teologica (scientismo)
  • l'errore creazionista: credere che dio sia difendibile solo confutando l evoluzionismo
  • nemmeno tra evoluzionisti c'è accordo: gould (eq punteggiati (stasi+ev veloce) vs ultradarwinisti (evol costante). esiste dunque una pluralità di teorie in un unico paradigma
  • l evoluzione viaggia verso il più complesso: c'è chi nega: gould: il successo dei batteri
  • come procede l evoluzione?: il suo forte è la diversità: tutte le nicchie vengono esplorate tra cui anche quella dell intelligenza. è lì che il tentativo uomo ha avito successo ed è emerso. in questo senso l'uomo è tut altro che un ipotesi meramente casuale, l evoluzione procede seguendo anche spinte direzionali ben precise
  • per alcuni l evoluzionismo è una teoria a metà tra scienza e storia
  • tre ipotesi evolutive: 1 ev specifica 2 ev casuale (darwiniana) 3 ev direzionata
  • escludiamo 1. l ipotesi 2 rende difficile pensare ad un processo cmq guidato: o caso o guida. anche se l idea di dio non è certo confutata. miller barr e altri scienziati credenti stanno in qs solco.
  • 3: esiste una spinta sottostante ad evolversi dal semplice al complesso il che in qualche modo guida l ev e rende prevedibili alcuni sviluppi. nota che il massimo della complessità è l intelligenza
  • il precursore di 3: theillard de cardin. ma anche presso i neodarwiniani ci sono chiare aperture a 3 (gaylord simpson, dobzhansky)
  • il sistema terrestre è sufficientemente chiuso per generare autoorganizzazione
  • ipotesi teleologica: l ev ha una sua tendenza a generare complessità, se la tendenza non è la più economica cio' si deve anche al fatto che il creatore oltre a creare l uomo deve creare l ambinte in cui inserirlo e in cui testarlo.
  • nell ipotesi finalista creazione ed evoluzione convivono eludendo l aut aut neodarwiniano. un nome per ev convergente: simon conway morris: the deep structure
  • cap6 riepilogo
  • Cos è la fede. Un tempo si distingueva tra fede e conoscenza. Oggi tutto è credenza ovvero un misto di fede e conoscenza. edmund gettier ha spianato le barriere http://broncobilli.blogspot.it/2014/10/credenza-e-conoscenza.html
  • Se tutto è credenza capiamo bene come la fede nn coincida con l irtazionalità e come la distinzione tra fatti e fede è problematici
  • Oggi il probabilismo bayesiano domina ma il prob ha una radice soggettiva
  • Cos è scienza? Il prob della demarcazione
  • Da carnap a popper a quine tornando a bayes
  • Withehead: molta teologia nella scienza contemporanea
  • L assunto della scienza: esiste un ordine. Parentela con la teologia medievale: la sequenza di cause
  • Fede degli scienziati: molte teorie sono meramente speculative: teorie del tutto. Es stringhe multiverso ecc
  • Smolin sullo srimghismo: surrogato della fede
  • Feynman: la scienza si occupa dell osservabile. Verificazionosmo. Assenza di fede nella scienza. Insanabile alternativa con la teligione
  • Relazioni possibili tra fede e scienza
  • 1 conflitto. Es galilei
  • 2 indipendenza. Es gould
  • 3 concordismo e Tappabuchi
  • 4 dialogo x un sapere più armonioso e completo
  • Critica alla teologia: ha fatto poco x nutrire qs dialogo. Ha fatto di più la filosofia quando nn la scienza stessa. La teol è rimasta al tomismo e quindi alla scienza aristotelica
  • Newman: la scoperta scientifica sposta la ns fede, non respingiamo la sfida
  • Con frege: capiamo il senso ma nn il signifocato del tutto. Dio porta significato. il senso è una coerenza interna del pensiero ma il significato è il suo referente esterno
continua


Response to Richard Dawkins


Response to Richard Dawkins
  • teodicea. per d l'ipotesi s è risibile. meglio che d entri nel corposo dibattito filosofico su questo punto anzichè insultare
  • d contesta che "troppa evidenza puo' essere dannosa per noi" e giudica un dio probabil assurdo. Perché Dio non si palesa in modo chiaro? Perché non ci facilita la vita? Perché ci mette alla prova? Bisogna essere genitore per rispondere a queste domande: un genitore, nel rapporto con il figlio, che è poi quanto di più prezioso possiede, vive continuamente il conflitto tra beni diversi come attaccamento e autonomia. Per avere più del primo occorre meno della seconda e viceversa. Fermo restando che si tratta di due beni imprescindibili.
  • risposta. analogia: un padre puo' non aiutare il figlio affinché formi meglio il suo carattere. un dio palese non richiede intelligenza per essere creduto. altro esempio: se dio fosse palese farei tutto solo per questioni utilitarie anziché caratteriali. esempio: aiuterei i poveri per mero utilitarismo anziché perchè ho sviluppato un empatia per loro
  • d afferma: dio non puo' essere un ipotesi semplice visto che l universo è tanto complesso.
  • risposta 1: forse d pensa al cervello: ci vuole un cervello complesso per risolvere problemi complessi. ma noi non siamo il nostro cervello, vedi esp sul brain split
  • risposta 2: la semplicità dell'ipotesi si giudica analizzando l'ipotesi, non le conseguenze, almeno se l'ipotesi è scritta nel dettagli. se la teoria newtoniana è semplice o complicata lo vedo studiandola. se dio è un essere complesso lo giudico analizzando la descrizione che ne viene data.
conclusioni

Mente e cosmo di Thomas Nagel

Mente e cosmo di Thomas Nagel
  • Contro il riduzionismo neodarwinista: ormai un ideologia difficile da credere.
  • N.  stesso tende omaggio all ideologia pc facendo ripetute professioni di ateismo
  • Lo stesso consiglio d europa parla di "pericolo creazionista"
  • L alternativa al darwinismo? Il finalismo.
  • Problemi dei riduzionisti: coscienza libertà valori ragione...
  • Solo il buon senso di reid ripristina le cose e nagel nn intende rinunciarvi
  • Come pensa un pipistrello? Bisogna essere un pipistrello x saperlo. Ergo: c è qlcs di irriducibilmente soggettivo 
  • in tutto ciò. Conoscere tutto del pip nn ci fa capire cosa voglia dire essere un pip
  • Nagel nonostante le promettenti premesse rifiuta anche il dualismo puro (nn si sa bene xchè). Nn si capisce nemmeno quale sia la sua posizione
  • Altra difficoltà del neodarw: il ruolo del caso: difficile pensare che il ns universo sia casuale. Meglio allora l alternativa finalistica.
  • L improbabilità di una spiega casuale dell universo vitale è sottolineata da gould davies du nouy
  • Ferraris: dire che il fine dell occhio è vedere nn implica che debba crederci
  • Vero ma si incorre nella fallacia convenzionalista: tanto vale crederci prob. Il riduz diventa così una vera fede
  • Cowen: un libro che ci spiega quanto cristiani siamo dentro.
  • Imho: buone le critiche ma in assenza di alternative il lavoro resta infruttuoso, giusto una ripassata dei punti deboli (tutte le teorie ne hanno).
continua

giovedì 3 dicembre 2015

Perché non mi piace il vino

Al desco natalizio prima o poi capita sempre che una bellicosa pattuglia di cognati/suoceri - usmando e sorseggiando - attacchi a commentare il vino con un gergo scelto che mi disorienta, e allora fioccano accenni al metodo classico e a quello champenoise, poi saltano fuori rinvii al Merlot e al Cabernet, si passa di filata ai distinguo su Nebbiolo e Barbaresco mentre aleggia pressante il misterioso legame tra i vitigni di Barolo e Roero; non manca mai una digressione sul Lambrusco Monte delle Vigne per chiudere con i dissensi sull'acidità del Gregoletto annata 91 o sull'effervescenza del Verdisio 98.
In queste occasioni mi faccio piccolo piccolo e il mio unico contributo consiste nel non rifiutare (lo farei volentieri) il calice che mi viene offerto per accompagnare la lasagna, mi limito a dire "poco, grazie" e ad alzare una mano allarmata non appena la prima goccia del sanguigno liquido impatta sul cristallo del bicchiere. Poi tracanno in evidente sofferenza ma stando ben attento a non prosciugare il bicchiere al fine di scongiurare l'inevitabile rabbocco in tempo reale.
amelia fais harnas(macchia divino rielaborate da Amelia Fais Arnas)
Ma perché il vino non mi piace? Ma soprattutto: come è mai possibile che agli altri piaccia così tanto?
Scrivo questo post perché recentemente ho come la sensazione di essere giunto a una risposta esaustiva, una sensazione accresciuta imbattendomi nella storia... del peperoncino.
Una storia antichissima e interessante: questa pianta, da sempre preda di bestie buongustaie per il suo gusto appetitoso, sviluppò in tempi remoti delle difese chimiche di prim'ordine basate sulla capsacina (o qualcosa del genere), una sostanza in grado di renderne ripugnante il gusto producendo una sensazione di bruciore.
Fu un successone, la folla di roditori che ne andava ghiotta si dileguò indignata, rimase giusto qualche uccello, ma quelli, disperdendone il seme, più che predatori erano fecondatori e quindi bene accetti.
L'uomo reagì diversamente dai topi, adottò una strategia alternativa: cambiò i suoi gusti e decise così di farsi piacere il peperoncino nella sua nuova versione.
Si dà il caso che l'uomo possieda un'arma che i roditori non hanno: la cultura. Con quella puo' mutare i suoi gusti. Non che sia una bacchetta magica onnipotente, tuttavia è incredibile la plasticità delle nostre preferenze in mano alla cultura.
Come fa ad operare? Non è facile descriverlo, forse giova guardare ai bambini: a loro il peperoncino ripugna, come è giusto e naturale che sia. Poi crescendo, notano che il supereroe che vive con loro (ovvero il papà) lo mette nella pastasciutta che divora felice. Notano poi che ce n'è un consumo abbondante anche in quelle cene serali piene di ospiti adulti a cui loro non sono ammessi nonostante a quanto pare ci si diverta un sacco, almeno giudicare dalle risa stridule della mamma che giungono fino in cameretta (che strana la mamma, non ride mai così!). Arrivata l'età giusta partecipano sempre più di frequente ad eventi post-carosello, e quando viene servito lo spaghetto di mezzanotte accettano di buon grado il condimento "dei grandi": stringono i denti, la presenza di una sensazione di schifo è  innegabile ma il piacere di stare in quel posto in quel momento lo sommerge e lo annulla. Coi pari poi se mancasse un adeguato condimento alle spaghettate intorno al fuoco sarebbe come se mancasse l'accenno di barbetta sotto il mento. Man mano che la cosa si ripete la percezione della ripugnanza sfuma e in una metamorfosi misteriosa e si fa tutt'uno con il piacere del nuovo status adulto finalmente acquisito in società. Alla fine il peperoncino piace, piace senza più sfumature, piace senza più ambiguità, senza riserve, senza sociologismi di sorta: il peperoncino è buono, oggettivamente buono punto e basta. La cultura umana ha fatto il suo corso sgominando la chimica vegetale.
Le dinamiche del peperoncino si ritrovano un po' ovunque. Voi non lo crederete ma io conosco addirittura gente a cui piace "correre". Sì "correre", avete sentito bene, quella roba che sudi e fai una faticaccia. Ebbene, a loro piace. Non è solo una questione di forma fisica, gli piace proprio, vanno a fare anche le gare sobbarcandosi spostamenti e bruciando week end preziosi. Evidentemente la cultura ha fatto il miracolo di invertire i gusti trasformando il dolore in piacere. E parlo di un piacere autentico.
C'è gente a cui piace andare in palestra per infliggersi delle auto-punizioni, magari sollevando inutilmente dei pesi che trova in quei luoghi di tortura: in loro la cultura ha trasformato il dolore in piacere. E si tratta di un piacere vero, non ho motivo di dubitarne.
Ho conosciuto gente che alla domenica si butta in una piscina e fa 50 vasche. Lo fanno per il piacere di farlo e vi assicuro che non sono folli come sembrerebbe a giudicare dalla semplice descrizione di questo loro comportamento inconsulto. Il loro piacere ha tutta l'aria di essere oggettivo.
Le mie amiche  cattoliche partorienti, tanto per dirne una, non faranno mai l'epidurale, hai voglia a dirle che non c'è rischio: il fatto è che anche in loro la cultura ha trasformato il dolore in piacere. Ed è un piacere vero.
Conosco gente a cui piaceva la musica post-weberniana, quella roba strutturalista sbocciata a Darmstadt che se per caso accostavi due accordi consonanti, apriti cielo, venivi  cacciato tra l'ignominia generale e accompagnato all'uscita dalle forze dell'ordine. Non erano degli ipocriti, erano realmente coinvolti nella cosa. Il potere della cultura aveva trasformato la sofferenza acustica in realizzazione artistica.
Arnold Messner è un tale che ha scalato tutti gli ottomila traendone una gran soddisfazione. Non è un'impresa facile, rischi la vita, ti devi sottoporre ad una disciplina disumana ma in lui tutte queste disgrazie auto-inflitte si sono trasformate magicamente in piacere puro. E questo grazie alla cultura.
Il sesso è un ambito in cui la cultura lavora un casino: quello che per molti è dolore diventa piacere per altri e viceversa.
Io stesso ho una storia personale da raccontare e riguarda il mio rapporto con il caffé.
Il caffé è la tipica bevanda schifosa, qualsiasi persona priva di una cultura adeguata la sorseggia arricciando il volto per il disgusto. Prendete il bambino, per esempio, ovvero il tipico soggetto depurato da ogni influenza culturale, il tipo più dotato nell'osservare le nudità dell'imperatore: una goccia di caffé sulla sua lingua è sufficiente per ottenere facce divertentissime sul leitmotiv degli occhi storti, e lo spettacolo puo' durare interi minuti.
Ancora a vent'anni il mio interrogativo occulto era: ma perché la gente non si limita a bere Coca Cola come è naturale che sia e butta il caffè nel cesso tirando lo sciacquone? Boh. Nel mio piccolo facevo così orgoglioso della mia coerenza razionalistica (e goloso della zuccherosa prelibatezza).
Poi ho cominciato a lavorare. Nella pausa-caffè la gente consuma prevalentemente... caffè, appunto, e io lì col mio bicchiere di Coca a spiegare in lungo e in largo che la Coca è buonissima, che la "frustata" del caffè al sistema nervoso è un mito da gonzi  eccetera eccetera. Dopo qualche mese, preda di un'evidente crisi di sfiducia nel mio prossimo, ho smesso di dare spiegazioni, ero semplicemente un bambinone con la sua Coca in mezzo a persone serie con i loro caffè ristretti. Dopo qualche mese anch'io avevo il mio caffè in mano e lo bevevo arricciando il naso. Passa qualche altro mese e smetto di arricciare il naso. Alla fine, ecco la metamorfosi: il caffè mi piace. Poi mi piace un casino, non vedo l'ora di scendere a farmene uno, non posso farne a meno, me lo bevo anche senza zucchero. La cultura ha avuto il sopravvento compiendo anche su di me il suo miracolo.
Bene, il mistero del perché non mi piaccia il vino è ora più chiaro: non ho mai incontrato la cultura del vino, cosicché, da barbaro quale sono, è chiaro che una bevanda tanto disgustosa mi disgusti, da soli è impossibile cambiare le proprie preferenze trasformando le schifezze in prelibatezze. Se voglio apprezzare il vino non mi resta che fare il primo passo e unirmi alla pattuglia di cognati/suoceri "approfondendo" la sua conoscenza e lasciando che la cultura compia su di me il suo solito miracolo.
Nel frattempo mi sono chiarito meglio cos'è la "cultura" (che saperlo non fa mai male): un sistema di relazioni fondato sul prestigio sociale in grado di orientare le preferenze in modo che siano condivise.
P.S. la storia del peperoncino l'ho tratta da : The Secret of Our Success: How Culture Is Driving Human Evolution, Domesticating Our Species, and Making Us Smarter di Joseph Henrich