sabato 27 gennaio 2018

LE VIRTU' DELLA RABBIA

LE VIRTU' DELLA RABBIA

Questo libro ha un lato crudele: dobbiamo aver carattere sapendo che aver carattere significa avere un brutto carattere. Vengono decantate di continuo le virtù della rabbia: rabbia come fonte di autostima, rabbia generatrice di quella violenza che tiene a bada la violenza. La rabbia è il modo che abbiamo per accettare la vita, la responsabilità, e quella terrificante presenza reale che è il mondo.
Senza rabbia la sorte è in mano ai bulli.

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IMPORTANZA DELLA POSTURA

IMPORTANZA DELLA POSTURA

Regola numero uno: star su belli dritti con la schiena.
La vita è una lotta per posizionarsi bene socialmente, e come sei collocato si desume dalla tua postura.
La cosa è visibile in modo macroscopico nelle aragoste (man mano che si scende nella gerarchia si rattrappiscono sempre più e cambia letteralmente la chimica del loro cervello), ma vale anche per l’uomo.

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LA SPIRALE DELLO STATUS

LA SPIRALE DELLO STATUS

Cose imparate oggi.
Quando in società subisci un umiliazione diventi più stressato e ansioso: la condizione ideale per subirne un altra.
L’ aragoste dominante, dopo una sconfitta, si disfa del vecchio cervello per assumerne un altro più consono alla sua nuova posizione subordinata.
Nella lotta per lo status vige allora la regola di San Matteo: “a chi ha sarà dato, a chi non ha sarà tolto”.
Fortunatamente la cosa vale nei due sensi.

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venerdì 26 gennaio 2018

1. Su bello dritto con la schiena POST

SU BELLO DRITTO CON LA SCHIENA

Analogia dell'aragosta

L'Aragosta Gli uccelli sono animali territoriali. c'è una gerarchia. C'è un ossessione per lo status. Persino tra i quali c'è una priorità nel beccare.

Chi sta in basso è più stressato. Sia tra i polli che tra i gamberi che tra gli uomini.
Conflitto ovunque nella natura. Conflitto per stabilire gerarchie.

Ma il conflitto non deve essere rovinoso. Molti i trucchi per stabilire una dominanza senza distruttività. Riti e tecniche.

Anche L'Aragosta che ha sempre vissuto da sola conosci tutti i riti. Chi perde stressato. Chi Perde Perde anche l'autostima. Dell'aragosta che perde il cervello si dissolve. Nasce un nuovo cervello da subordinato. Un cervello più appropriato per servire.

La chimica del cervello del perdente è molto diversa da quello vincente. Nelle aragoste questo è particolarmente visibile. Serotonina. Octopamina. Il vincente molto del prima e dopo della seconda.
Chi ha sconfitto perderà ancora. È una spirale. La competizione è un gioco in cui chi vince prende tutto. L 1% percento.

La concentrazione di vittorie di reddito è tipica laddove prevale la creatività.

Lavori scientifici rilevanti sono prodotti da pochissimi scienziati. I libri più letti sono pochissimi. Solo 4 compositori sono eseguiti dalle orchestre sinfoniche. Il 90% della comunicazione usa solo 500 parole. Principio di matteo, A coloro che hanno tutto sarà dato di più.

Le femmine sono tratte dai vincenti. appaltano l'offerta del partner alla gerarchia per lo status.
Potere fisico come base instabile della dominanza. Capacità di formare coalizioni come vera abilità
Perché l'aragosta? Perché ha 350 milioni di anni. Il lei si racchiude l'essenza. In lei sono visibili le priorità. Il lei si palesa lì modificabile. 350 milioni di anni fa c'era già tutto.

L'evoluzionismo conservativo. Dobbiamo costruire su ciò che c'è. La variazione decisiva Ma è una ricombinazione dell'esistente. Geni ricombinanti.

Non c'è stasi. Si cambia. Non c'è stata neanche nel sapere. Citazione, non è quel che non sappiamo che ci mette nei guai mai quel che sappiamo con certezza.

si cambia per sfuggire al caos. per creare nuovo ordine. per cercare equilibrio.

cambiamo noi e cambia anche il filtro che ci seleziona. coevoluzione.

riassunto. la nostra posizione sociale influenza quel che siamo.serotonina. atteggiamento dominante. scarsa autostima. felicità, ansia, malattia, speranza di vita, ... a prescindere dal reddito assoluto.



c'è un calcolatore in noi che sa dove siamo collocati nel ranking e rilascia sostanze di conseguenza.

se sei in fondo non sai nemmeno come spendere i tuoi soldi.

stare bene è anche un fatto chimico. come dormi? come mangi? fai una colazione proteica? ti svegli regolarmente? lo zucchero fa male ai depressi: picco e poi strapiombo.

la chimica è quella tipica delle droghe e delle dipendenze. vedi caffé: annulla un fastidio che il corpo produrrà ancora di più. più consumi più hai la tendenza a consumare. se bevi stai male ma puoi stare meglio bevendo di più. l'agorafobico che si rinchiude in casa. feedback loop.

come uscirne? shock... expousure therapy.

bullismo. il bullizzato da bambino è sempre rannicchiato su se stesso. non ti guarda. è sulla difensiva. stressato. incerto.

bullizzati perché non reagiscono. perché senza rabbia.  è la rabbia che ci protegge. la violenza tiene a bada la violenza.

naif: non esistono cattivi. no, esistono eccome e con loro bisogna reagire. il dialogo come invito a bullizzare.

scopri la tua capacità di arrabbiarti. rabbia come fonte di autostima.

carattere come brutto carattere. non si ha carattere se non si è pronti a rinunciare. senza carattere basso status. basso status infelicità.

la spirale funziona anche al contrario. puoi cambiare. comincia dal linguaggio del corpo. ti sembra poco ma l'innesco è sempre minimo.

stare dritti significa accettare la vita, il mondo, la responsabilità.


Il senso religioso

il senso religioso e l'ateo leopardi

la domanda naturale scatenata dall'impatto con il reale... il significato uiltimo. il senso del dolore

frattura tra sapere e credere. la fede diventa sentimentale. cause: mancanza dell'umano. mancanza dell'avvenimento. senza uomini il cristianesimo non si appalesa.

il senso religioso dall'interno della fede. strana prospettiva. di colito lo consideriamo una premessa.

qui il senso religioso è una verifica.

il senso religioso fa fiorire l'uomo nell'impatto con la realtà

https://www.youtube.com/watch?v=enz-BLZmwnM

senso religioso: esposizione dell'uomo alla realtà

trovare una corrispondenza nella realtà. è qui che aiuta sr

https://www.youtube.com/watch?v=ujoV5RGU_f8 fino al minuto 12




Dov'è Dio?

come annunciare il vangelo oggi?

scontare la buona fede dell'altro

mai insegnare a tavolino.

è il corpo che parla

l'esperienza è tutto. cenare insieme.

saper ascoltare. dialogare.

elogio dei borderline: non si accontentano. cercano oltre. uno di loro: volevi portare la vita e hai portato la morte

male: fratturare se stessi. dividersi.

l'io è l'autocoscienza del cosmo. il soliloquio è decisivo per il carcerato.

niente compensa il male fatto per il carcerato autocosciente.

dove sta la giustizia?

fu guardato e allora vide. vale per i carcerati.

***

crollo delle evidenze. dio non è più un'evidenza immediata

il debito verso benedetto.

la critica alla tecnica

senza esperienza non puoi parlare di cristo. centralità di libertà e soggettivismo.

altro tema , il reale. il soggettivismo lo nega.

trilogia: esperienza, libertà, reale.

tesi della continuità tra benedetto e francesco.

francesco: la crisi non si affronta con la ragione ma sul piano dell'esistenza.

la ragione nega il mistero. qui bisogna insistere

la ragione nega la nostra precarietà.

la ragione e la tecnocrazia produce scarti. prima o poi noi siamo inadeguati.

invito: scommettere sulla libertà e sull'esperienza nel confronto con il reale.

con una proposta di esperienza rispondiamo al dramma. imo: qui scorgo un punto debole, abbiamo appena detto che ogni dramma è cessato, ogni interrogazione è finita.

il cristiano non giudica? sì, giudica, ma prima ti abbraccia.

cos'è oggi la fede? è l'affidarsi

https://www.youtube.com/watch?v=ozY7Hkgt1vY

la secolarizzazione è un'occasione.








LA LEGGE DI PRICE

Ci sonno quattro compositori - Bach, Beethoven, Mozart, e Tchaikovsky – che da soli hanno scritto praticamente il 90% di quanto viene eseguito dalle orchestre moderne. Oltretutto, della loro opera sterminata viene eseguita una minimissima parte.
La legge di Price (da Derek J. de Solla Price) collega questa straordinaria concentrazione a quella della ricchezza contemporanea.

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Riccardo Mariani Praticamente: laddove predomina la creatività chi vince prende tutto mentre laddove predomina la forza la distribuzione è più equa.

giovedì 25 gennaio 2018

Medici e guerrieri

Medici e guerrieri

A questo mondo non c’è nulla di più prezioso che una buona semplificazione. Scott Alexander ne propone una dividendo l’umanità in guerrieri e medici.
I primi affrontano i problemi del mondo “lottando”, i secondi “curando”.
Per i “medici” il problema è simile ad una malattia, per i “guerrieri” è  un’opposizione.
Dove i primi scorgono errori, i secondi vedono conflitti.
Il guerriero è sempre in guerra: “guerra alla droga”, “guerra culturale”, “guerra all’obesità”…
Il medico è sempre alla ricerca di equilibri, e per trovarli migliora di continuo la sua bilancia.
La figura del guerriero è in un certo qual modo assimilabile a quella del militante.
L’intellettuale marxista è un classico esempio di “guerriero”, l’intellettuale “terzista” assomiglia più al medico. Le femministe sono indomite guerriere, in loro la tradizione marxista si fa sentire.
Il guerriero ama la dialettica, il medico l’armonia dellalogica.
Il medico vede “dilemmi” e “compensazioni” ovunque. In questo senso assomiglia all’economista, sempre alle prese con un “trade-off”. Il guerriero pensa più in termini di bene/male.
Il guerriero ama le narrazioni, gli danno la carica. Il medico in termini di modelli, spiegano di più.
I medici amano il dibattito, i guerrieri la sfida.
Per il medico c’è sempre qualcuno nella controparte degno di essere ascoltato. Per il guerriero invece esiste un’asimmetriadi fondo tra le parti.
Il medico ama i paradossi: lo sapevate che i programmi anti-droga delle scuole aumentano l’uso delle droghe tra gli studenti? E’ un modo per dire: attenti alle apparenze! Il guerriero è insospettito da questi avvisi formulati con gran virtuosismo.
Il medico diffida della democrazia in quanto dà troppo potere all’uomo mediocre. Il guerriero diffida poiché dà troppo potere occulto alle élites.
Il medico punta sulla funzione salvifica dell’intelligenza, il guerriero su quella della passione.
Per il guerriero l’ “intelligenza” porta al sofisma, per il medico la passione confonde.
Per il medico occorre discutere, per il guerriero darsi da fare.
Per il medico l’argomento è tutto. Per il guerriero conta di più chi lo esprime: un oste che loda il suo vino non è inaffidabile.
Il medico pensa che la massa vada guidata in qualche modo poiché incapace di seguire la retta via. Il guerriero si affida al buon senso della massa e diffida delle élites.
Per il medico la rivoluzione è stupida a prescindere. Il guerriero avversa invece la tecnocrazia con tutte le sue forze.
Il guerriero è spesso un complottista. Per meglio menar le mani deve considerare l’altro come un nemico, meglio se subdolo. Il medico parte sempre postulando la buona fede di tutti.
medici vedono i guerrieri come gente che sbaglia mentre i guerrieri vedono i medici come nemici che vorrebbero confonderli.
Il medico ambisce a comprendere le ragioni dell’altro. Il guerriero, una volta appurato che l’altro è in errore,  non intende comprendere le sue ragioni,  farlo sottrarrebbe preziose energie alla sua lotta.
L’errore più frequente dei medici sta nel supporre che i guerrieri facciano errori banali. Spesso considera il guerriero uno stupido quando invece ci sono ottime ragioni per esserlo.
Nella storia occorrono sia i medici che i guerrieri. A volte è meglio essere medici, altre volte guerrieri. Dipende dal contesto storico. Esempio: i medici ci hanno spiegato bene – quasi sempre a posteriori – gli errori del comunismo, ma senza i guerrieri, probabilmente, i mregimi comunisti sarebbero ancora là. Altro esempio: i “guerrieri” maccartisti erano rozzi e facili da condannare, ma le spie nell’amministrazione americana c’erano e loro le hanno estirpate.
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