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lunedì 1 luglio 2019

F povertà initalia

UTILITA' DEL REDDITO DI CITTADINANZA

Grazie al programma del reddito minimo sappiamo due cose in più:

1) Il problema della povertà, in Italia, riguarda soprattutto gli immigrati.

2) Il tasso di povertà degli italiani è probabilmente sovrastimato.

sabato 11 maggio 2019

PERCHE’ AIUTARE I POVERI NON SERVE A NIENTE

PERCHE’ AIUTARE I POVERI NON SERVE A NIENTE

Perché sono gli ultimi staccati in fondo, e anche con il nostro aiuto resterebbero comunque ultimi.

In un mondo dove l’invidia domina sull’egoismo, il nostro soccorso vale zero e si risolve in un puro spreco.

Che senso ha un reddito minimo? Nessuno, perché un reddito minimo va a tutti e non migliora la posizione relativa di nessuno.

giovedì 21 marzo 2019

PERCHE’ I BUONI HANNO RAGIONE QUANDO AGISCONO E TORTO QUANDO PARLANO?

PERCHE’ I BUONI HANNO RAGIONE QUANDO AGISCONO E TORTO QUANDO PARLANO?

Non sopporto i “buoni” che parlano.

Attenzione, non sto parlando dei “buonisti” ma proprio dei “buoni”, quelli che accumulano mille meriti sul campo. Poi, quando prendono la parola, non sembrano più azzeccarne una. Perché?

Forse ho la risposta.

Avete presente il lavoro dell’assistente sociale?

E’ un lavoro duro. Durissimo.

Per farlo bene devi essere comprensivo verso chi aiuti. Devi comprendere le ragioni del ragazzo che entra in una gang, del padre che abbandona la famiglia, dello scansafatiche che non sa tenersi un lavoro...

E’ dura, è durissima. E’ più facile comprendere le ragioni del cannibale di Papua.

Si chiama “principio del cliente ha sempre ragione…”, i “buoni” (e i bottegai) lo conoscono bene.

Walter Miller istruisce i “buoni”: “il principio del “cliente ha sempre ragione” implica un'accettazione emotiva di certi atteggiamenti e comportamenti dei “clienti” che possono sembrare spiacevoli perché derivati dal suo stesso background sociale. Qualsiasi lavoratore addestrato sa che tale accettazione emotiva è estremamente difficile da raggiungere, che spesso richiede un grande sforzo per nascondere reazioni personali di shock o disgusto, ma che, nonostante questa difficoltà, una pratica efficace dipende dal successo nel gestire queste reazioni. Dovrebbe essere evidente che tale accettazione verso l'esterno è particolarmente importante quando si tratta di “clienti” di classe inferiore che sono spesso ipersensibili ad azioni o atteggiamenti che potrebbero indicare "snobismo" o sentimenti di disprezzo per quelli di status "inferiore" (Walter Miller).

Il modo migliore per essere sinceramente condiscendente consiste nel convincere anche te stesso che quei comportamenti non sono così sbagliati.

Alla fine ti ritrovi a fare un grande sforzo per correggere dei comportamenti che non percepisci più come sbagliati. E quando ne parli non ne parli nemmeno più come di comportamenti sbagliati, anche quando ne parli a chi ti considera "buono" perché correggi dei comportamenti sbagliati.

E’ chiaro che la gente non ti capisce più.

giovedì 28 febbraio 2019

Guerra alla povertà SAGGIO anche POST FACEBOOK


Guerra alla povertà


Tremo quando sento questa espressione, non perché sia insensibile alla causa ma perché conosco i miei polli e so cosa frulla loro nella testa: espropriare Tizio per dare a Caio, ovviamente trattenendo cospicua commissione.
Vedo con chiarezza tutti i lati oscuri della faccenda, che qui il condenso in 5 punti:
1. La missione viene in automatico affidata ai governi, spesso i primi responsabili della povertà stessa. Difficile che chi è causa di un fenomeno ne sia anche la soluzione.
2. Poiché l’esproprio resta un crimine, occorrono ragioni forti per giustificarlo. Se rubo la tua auto per salvare la vita di Tizio, questa è una “ragione forte” ma se te la rubo perché Tizio se la gode più di te, questa è una “ragione debole”. eCCO, Ho come l’impressione che le “ragioni deboli” prevalgano.
3. Il nemico che si vuol debellare – la povertà – ha poco a che fare con quello realmente combattuto, la “povertà relativa”, ovvero la carenza di smartphone e TV via cavo in alcune famiglie. La prima battaglia diventa facilmente una copertura per la seconda ma i poveri “assoluti”, quelli che muoiono di fame, alle nostre latitudini latitano.
4. Non dimentichiamo poi la filantropia, una pratica legittima, anzi lodevole, che relega la ridistribuzione coercitiva a un ruolo sussidiario.
5. È spiacevole da ricordare ma esiste anche l’esigenza di distinguere i poveri meritevoli dai non meritevoli. Chi se ne occupa? I poveri nostrani, per lo più, non sono sfortunati ma cretini, il comportamento irresponsabile per loro è la norma: pigrizia, incapacità di tenersi un lavoro, abuso di sostanze, azzardo, sessualità sfrenata, alcol e crimine. Non si fanno mancare niente. Se fai presente questa realtà fattuale passi per insensibile ma chiunque tra noi chiederebbe all’amico che vuole essere ospitato per una settimana sul nostro divano di casa il motivo di una simile esigenza impellente, a seconda della risposta si decide sul da farsi: ogni aiuto è concesso se ci sono i presupposti.
Dopo questo mega-filtro chi resta da aiutare con la ridistribuzione coercitiva? Giusto qualche bambino, qualche handicappato grave e chi scappa dalla guerra.

***
Da quanto detto non si deve arguire un’indifferenza verso i poveri quanto piuttosto un diverso modo per aiutarli. Ecco le due deregolamentazioni più promettenti:
1. deregolamentare l’immigrazione.
2. deregolamentare il settore dell’edilizia nei luoghi ad alta produttività.
La prima misura consente ai poveri di trasferirsi dal terzo mondo al primo, dove diventerebbero enormemente più produttivi.
La seconda misura replica la prima ma all’interno dei confini nazionali. Anche da noi, infatti, ci sono luoghi (per esempio il centro delle grandi città) dove per gli stessi lavori la paga è doppia, senonché, anche i prezzi delle case sono doppi: deregolamentare l’edilizia significa abbassarli e consentire l’afflusso di chi ha meno mezzi e intende cogliere l’occasione.

HL The Philosophy of Poverty? Bryan Caplan

The Philosophy of Poverty?
Bryan Caplan
Citation (APA): Caplan, B. (2019). The Philosophy of Poverty? [Kindle Android version]. Retrieved from Amazon.com

Parte introduttiva
Evidenzia (giallo) - Posizione 2
The Philosophy of Poverty? By Bryan Caplan
Evidenzia (giallo) - Posizione 5
The world is rich, but billions of people are still poor.
Nota - Posizione 5
IL PROBLEMA
Nota - Posizione 5
IL PROBLEMA
Evidenzia (giallo) - Posizione 6
government should dramatically expand redistribution
Nota - Posizione 6
SOLUZIONE
Nota - Posizione 6
SOLUZIONE
Evidenzia (giallo) - Posizione 8
governments willfully cause an enormous amount of poverty.
Nota - Posizione 9
INCONVENIENTE
Nota - Posizione 9
INCONVENIENTE
Evidenzia (giallo) - Posizione 9
to move from the Third World to the First World
Nota - Posizione 10
SOLUZIONE REALE
Nota - Posizione 10
SOLUZIONE REALE
Evidenzia (giallo) - Posizione 10
almost impossible for the global poor to come.
Nota - Posizione 10
CAUSA GOVERNI
Nota - Posizione 10
CAUSA GOVERNI
Evidenzia (giallo) - Posizione 11
labor– especially low-skilled labor– is many times more productive in rich countries than it is in poor countries.
Nota - Posizione 12
SAREBBE UN GRANDE AFFARE X TUTTI
Nota - Posizione 12
SAREBBE UN GRANDE AFFARE X TUTTI
Evidenzia (giallo) - Posizione 12
double the production of the world.
Nota - Posizione 13
UNA STIMA
Nota - Posizione 13
UNA STIMA
Evidenzia (giallo) - Posizione 14
strictly regulating construction in high-wage parts of the country.
Nota - Posizione 14
ALTRO MODO X OSTACOLARE I POVERI DOMESTICI
Nota - Posizione 14
ALTRO MODO X OSTACOLARE I POVERI DOMESTICI
Evidenzia (giallo) - Posizione 15
workers in places like New York and the Bay Area
Nota - Posizione 15
STIPENDI MOLTO PIÙ ALTI A PARITÀ DI LAVORO
Nota - Posizione 15
STIPENDI MOLTO PIÙ ALTI A PARITÀ DI LAVORO
Evidenzia (giallo) - Posizione 16
blocking construction.
Nota - Posizione 16
IMPENNA I PREZZI DEGLI EDIFICI
Nota - Posizione 16
IMPENNA I PREZZI DEGLI EDIFICI
Evidenzia (giallo) - Posizione 18
housing regulation has cut total U.S. growth by at least half for decades.
Nota - Posizione 18
STIMA ATTENDIBILE
Nota - Posizione 18
STIMA ATTENDIBILE
Evidenzia (giallo) - Posizione 20
far more equity and far more efficiency.
Nota - Posizione 20
COSA PUÒ DARCI IL LIBEO MERCATO
Nota - Posizione 20
COSA PUÒ DARCI IL LIBEO MERCATO
Evidenzia (giallo) - Posizione 21
If a man habitually attacks strangers, is the sensible response, “That guy should give his victims more money”? No; the sensible response is, “That guy should keep his hands to himself.”
Nota - Posizione 22
ANALOGIA....REDISTRIBUZIONE...LIBERTÀ
Nota - Posizione 22
ANALOGIA....REDISTRIBUZIONE...LIBERTÀ
Evidenzia (giallo) - Posizione 26
David favors allowing a lot more immigration and a lot more construction.
Nota - Posizione 27
N C È REALE DISACCORDO
Nota - Posizione 27
N C È REALE DISACCORDO
Evidenzia (giallo) - Posizione 28
But none of this excites him.
Nota - Posizione 28
MA
Nota - Posizione 28
MA
Evidenzia (giallo) - Posizione 29
when he thinks about a grave social problem like poverty, he doesn’t want government to get out
Nota - Posizione 29
IDOLATRIA
Nota - Posizione 29
IDOLATRIA
Evidenzia (giallo) - Posizione 37
most government redistribution doesn’t even go to the poor.
Nota - Posizione 38
A CHI DICE CHE IL GOV REDISTRIBUISCE
Nota - Posizione 38
A CHI DICE CHE IL GOV REDISTRIBUISCE
Evidenzia (giallo) - Posizione 39
the welfare state focuses on helping the old– and most old people are not poor.
Nota - Posizione 39
ESEMPIO
Nota - Posizione 39
ESEMPIO
Evidenzia (giallo) - Posizione 43
there’s a strong moral presumption against taking people’s stuff without their consent.
Nota - Posizione 43
C È POI LA QUESTIONE MORALE
Nota - Posizione 43
C È POI LA QUESTIONE MORALE
Evidenzia (giallo) - Posizione 45
a really good reason.
Nota - Posizione 45
X ESPROPRIARE IL PROSSIMO
Nota - Posizione 45
X ESPROPRIARE IL PROSSIMO
Evidenzia (giallo) - Posizione 47
What about “Love it or leave it”?
Nota - Posizione 47
NON INDICA CONSENSO...TANTO X STARE SULL IMMORALITÀ DELLE TASSE
Nota - Posizione 47
NON INDICA CONSENSO...TANTO X STARE SULL IMMORALITÀ DELLE TASSE
Evidenzia (giallo) - Posizione 50
It’s OK to steal a car to save your life,
Nota - Posizione 50
OSTACOLI ALLA BUONA REDISTRIBUZIONE...1… CI SONO BUONE RAGIONI X PENSARE CHE I BENEFICI ECCEDANO DI MOLTO I COSTI?……………ESEMPIO DI BUONA RAGIONE
Nota - Posizione 50
OSTACOLI ALLA BUONA REDISTRIBUZIONE...1… CI SONO BUONE RAGIONI X PENSARE CHE I BENEFICI ECCEDANO DI MOLTO I COSTI?……………ESEMPIO DI BUONA RAGIONE
Evidenzia (giallo) - Posizione 50
not to steal a car because you’d enjoy it more than the current owner.
Nota - Posizione 50
ES DI CATTIVA RAGIONE
Nota - Posizione 50
ES DI CATTIVA RAGIONE
Evidenzia (giallo) - Posizione 54
relative poverty– lack of a smart phone or cable t.v?
Nota - Posizione 54
2… IL NEMICO DA NOI
Nota - Posizione 54
2… IL NEMICO DA NOI
Evidenzia (giallo) - Posizione 54
Using coercion to alleviate absolute poverty is morally plausible,
Nota - Posizione 55
POVERTÀ RELATIVA E COERCIZIONE NN VANNO D ACCORDO
Nota - Posizione 55
POVERTÀ RELATIVA E COERCIZIONE NN VANNO D ACCORDO
Evidenzia (giallo) - Posizione 57
Since there is little absolute poverty in First World countries, there is simply little moral room for domestic redistribution.
Nota - Posizione 57
BOTTOM LINE
Nota - Posizione 57
BOTTOM LINE
Evidenzia (giallo) - Posizione 58
Can voluntary charity take care of the problem?
Nota - Posizione 59
3………NN DIMENTICHIAMOCI LA FILANTROPIA
Nota - Posizione 59
3………NN DIMENTICHIAMOCI LA FILANTROPIA
Evidenzia (giallo) - Posizione 61
poor through no fault of their own?
Nota - Posizione 61
4………DISTINGUERE I PIVERI MERITEVOLI
Nota - Posizione 61
4………DISTINGUERE I PIVERI MERITEVOLI
Evidenzia (giallo) - Posizione 64
there is an enormous body of evidence showing that a major cause of severe poverty is irresponsible behavior
Nota - Posizione 65
PURTROPPO LA SFORTUNA È SECONDARIA
Nota - Posizione 65
PURTROPPO LA SFORTUNA È SECONDARIA
Evidenzia (giallo) - Posizione 65
unprotected impulsive sex, poor work ethic, substance abuse, violent crime,
Nota - Posizione 66
TIPICO
Nota - Posizione 66
TIPICO
Evidenzia (giallo) - Posizione 69
morally condemn anyone who calls behavior “irresponsible.”
Nota - Posizione 70
LA REAZIONE DI MOLTI A SENTIRE DEI COMPORTAMENTI IRRESPONSABILI
Nota - Posizione 70
LA REAZIONE DI MOLTI A SENTIRE DEI COMPORTAMENTI IRRESPONSABILI
Evidenzia (giallo) - Posizione 70
If you had a spouse who cheated on you, or was drunk half the time, or kept losing jobs, you would run out of patience for his excuses.
Nota - Posizione 71
XCHÈ ESSERE PIÙ PAZIENTO CON UN ESTRANEO TOTALE?
Nota - Posizione 71
XCHÈ ESSERE PIÙ PAZIENTO CON UN ESTRANEO TOTALE?
Evidenzia (giallo) - Posizione 79
To recap: I’ve offered no absolute objection to redistribution. Instead, I’ve pointed to four moral hurdles to clear before we even consider it.
Nota - Posizione 79
SOMMARIO
Nota - Posizione 79
SOMMARIO
Evidenzia (giallo) - Posizione 80
you could salvage a tiny welfare state for indigent kids, the severely handicapped, refugees, and so on.
Nota - Posizione 81
QUEL CHE PASSA IL SETACCIO
Nota - Posizione 81
QUEL CHE PASSA IL SETACCIO
Evidenzia (giallo) - Posizione 85
War on Poverty, however, will target governments’ horrific policies that deprive the poor of vital opportunities.
Nota - Posizione 86
LA MIA GUERRA ALLA POVERTÀ
Nota - Posizione 86
LA MIA GUERRA ALLA POVERTÀ
Evidenzia (giallo) - Posizione 87
deregulate labor and housing markets
Nota - Posizione 87
PRIMA MISURA
Nota - Posizione 87
PRIMA MISURA
Evidenzia (giallo) - Posizione 88
solve poverty with deregulation
Nota - Posizione 88
Cccccccccc
Nota - Posizione 88
Cccccccccc

venerdì 25 gennaio 2019

LA CONSTITUENCY DI PAPA FRANCESCO

ALL'IMPROVVISO LA REALTA'...

Papa Francesco si rivolge con predilezione speciale a quelli che lui chiama i “movimenti popolari”, anticapitalisti e no global, specie sudamericani, che ha convocato e incontrato a più riprese; alla loro presenza pronuncia discorsi interminabili (una trentina di pagine ciascuno), veri manifesti politici del suo pontificato. Francesco ama anche i “giovani”, a cui ha dedicato anche un sinodo lo scorso ottobre. Il messaggio è monocorde: i giovani (anche loro) sono gli “scartati dalla società”, le vittime di un impoverimento progressivo del mondo, nel quale “i ricchi sono sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri”, in un crescendo di concentrazione della ricchezza nelle mani di pochissimi e di una deliberata estensione della povertà a strati sempre più ampi della popolazione.

Fin qui Francesco... poi c’è la realtà.

Fissando a 1,90 dollari al giorno la soglia della povertà estrema, la Banca Mondiale ha calcolato che il numero di quelli che sono sotto questa soglia è crollato da 1,895 miliardi del 1990 a 736 milioni nel 2015, nonostante nel frattempo la popolazione mondiale sia aumentata da 5,3 a 7,3 miliardi. Ossia, in percentuale, quei poverissimi che erano nel 1990 il 36 per cento della popolazione mondiale, venticinque anni dopo sono scesi al 10 per cento.

Non solo. Anche alzando la soglia della povertà a 5,50 dollari al giorno, il calo è straordinario. Specie in Asia, dove quelli che sono sotto questa soglia erano nel 1990 il 95,2 per cento, mentre nel 2015 sono scesi al 35 per cento.

Inutile dire che “il dio Mercato” tanto stigmatizzato da “L’Osservatore Romano” ha avuto una parte notevolissima nella riduzione della povertà.

https://feedly.com/i/entry/MiqLmxhIPP2/4CZU28fJHFWSGK+IoVntiYZQgwmdPL8=_16884063cee:39e419e:c2ce2e2e

mercoledì 19 dicembre 2018

LA SINISTRA E I POVERI

LA SINISTRA E I POVERI

Tutti conoscono la sensibilità della sinistra per i poveri ma non tutti sanno che il suo modo di vederli è cambiato profondamente negli ultimi 50 anni.

In passato, il resoconto del fenomeno di molti marxisti assomigliava in modo impressionante a quello dei reazionari: la causa risiedeva innanzitutto nel comportamento irresponsabile dei poveri stessi. Dopotutto, la poca voglia di lavorare, le abitudini sessuali miopi, l’ abuso di alcool, la ricorrente violenza domestica non sono il viatico ideale per avere successo.

naturalmente, si aggiungeva che la colpa era del capitalismo corruttore.

Poi ci si accorse che i poveri sono così sotto qualsiasi regime. Non solo, ci si accorse anche che il capitalismo non puo’ omologare i lavoratori ad un’obbedienza efficiente al sistema e al contempo ridurli a larve umane inefficientissime.

Insomma, sia come sia la sinistra dominante ha dismesso la narrazione di questi antropologi/sociologi marxisti perché “accusava la vittima”. Ha cominciato a credere nel mitico ascensore sociale, nelle “pari opportunità”. Ma in questa operazione ha un nuovo nemico: la psicologia evoluzionista, che teorizza una sostanziale rigidità di caratteri e intelligenza. In altri termini: l'ascensore sociale è rotto da sempre.

Oggi, ad una sinistra onesta, non resta che scegliersi come nemico plausibile la sfortuna. Chi vince nella lotteria dei talenti ha il dovere di aiutare gli altri. Un messaggio difficile da far digerire ma l'unico oggi disponibile per lei.

https://www.econlib.org/whos-afraid-of-oscar-lewis/

venerdì 14 dicembre 2018

PAPA FRANCESCO AL BRANCACCIO: “BISOGNA IMPARARE DAI POVERI”

PAPA FRANCESCO AL BRANCACCIO: “BISOGNA IMPARARE DAI POVERI”

Si ma cosa ci insegnano esattamente? Un buon libro per capirlo lo ha scritto Hyman Rodman: The Culture of Poverty .

La cultura dei poveri è particolarmente miope, specie in ambito sessuale: il corteggiamento è breve, il matrimonio raro, le separazioni la regola, i tradimenti endemici, la contraccezione a dir poco sconosciuta. Se il maschio resta se la dà quasi subito. Come risultato i bambini crescono in case prive sia di una fonte affidabile di reddito che di una fonte affidabile di cure. Tradotto: c’è solo una mamma subissata da mille problemi.

https://feedly.com/i/entry/B7jw4LCucCLXhd0mcd9EmMn+sbxtNLGOdNAs60PDOTo=_167a3dbb5ac:2968c82:c2ce2e2e

mercoledì 14 novembre 2018

ANCORA ALL’INFERNO

ANCORA ALL’INFERNO

Da Haiti all’ Afghanistan, ancora oggi un miliardo di persone sui sette che siamo vive nell’inferno della povertà.

Sempre da ricordare che nel 1800, eccezion fatta per una manciata di nobili e preti, all’inferno ci stavamo tutti.

mercoledì 3 ottobre 2018

LOTTA ALLA POVERTA’

LOTTA ALLA POVERTA’
L’uomo è tenuto ad aiutare il suo prossimo in povertà: il suo aiuto è inatteso e privato, non presenta inconvenienti.
Il governante deve invece astenersi: l’aiuto statale è pubblico e prevedibile, quindi generatore di burocrazia e ulteriore povertà. Pensando allo stato "aiutare i poveri" e "incentivare la povertà" sono espressioni intercambiabili.
Il governo di una società prospera, in altri termini, non deve “aiutare” nessuno ma creare una società libera e dinamica che aumenti le opportunità per tutti.