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sabato 31 marzo 2018

Alternative alla resurrezione

Ipotesi alternative alla resurrezione di Gesù:
1) Gesù non era morto e nella frescura del sepolcro si è ripreso.
2) Quel che resta di Gesù è ancora nel suo sepolcro, ci si è sbagliati nell’individuare la tomba corretta dove era stato messo.
3) La salma di Gesù è stata trafugata dai suoi nemici per evitarne il culto.
4) La salma di Gesù è stata trafugata dai ladri.
5) La salma di Gesù è stata trafugata dai suoi amici per poter parlare di Resurrezione.
The orderliness of the universe and the existence of human beings already provides some reason for believing that there is a God - as argued in Richard Swinburne's earlier book Is There a God ? Swinburne now claims that it is probable that the…
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capitolo 8 ---- Nono passo: Gesù risorge


Nono passo: Gesù risorge


La vita di Gesù è molto probabilmente proprio la vita che avrebbe vissuto un Dio incarnato, ma a questo proposito è importante che su quella vita un Dio apponga la sua “firma”, il modo migliore è farlo attraverso un miracolo, ovvero una violazione delle leggi di natura. Tutti noi a questo punto pensiamo alla Resurrezione di Gesù, il miracolo per eccellenza, e qui sosterrò che esistono significative evidenze storiche che questo fatto sia accaduto realmente.
La Resurrezione di Gesù ha dei testimoni più o meno diretti: le persone che hanno visto la tomba vuota e quelle che dicono di aver parlato con lui dopo la sua morte. Matteo, Luca, Giovanni, gli Atti e la prima Lettera ai Corinzi forniscono una lista di testimoni che si sono intrattenuti con Gesù dopo morto, Marco, assieme agli altri Vangeli, si sofferma sulla scoperta del sepolcro vuoto. Stando alla prima Lettera di Paolo ai Corinzi, Gesù apparve prima a Pietro, poi ai Dodici, poi a 500 discepoli, poi a Giacomo, poi di nuovo agli Apostoli riuniti e infine a Paolo stesso. Matteo riporta che Gesù apparve alle due donne – Maria di Magdala e l’ “altra Maria” – che si erano recate al sepolcro la mattina di Pasqua. Luca ci parla della lunga conversazione avuta da un Gesù dapprima non riconosciuto con i due viandanti sulla strada tra Gerusalemme ed Emmaus (evento che ricordiamo nel canto “Resta con noi”). Sempre Luca menziona un’apparizione ai Dodici in quel di Gerusalemme. Matteo invece fa riferimento ad un’apparizione ai Dodici in Galilea. Giovanni ci parla dell’apparizione in Galilea a sette dei dodici Apostoli, tra cui Pietro e Giovanni. Gli Atti ci informano che nei 40 giorni successivi alla sua morte Gesù si presentò ripetutamente vivo in presenza degli Apostoli, fino all’ultima apparizione che culminò nell’Ascensione.
Le liste di testimoni addotti non sono sempre coerenti tra loro ma delle spiegazioni sono disponibili. Nel caso di Paolo vengono menzionati solo testimoni che gli ebrei avrebbero preso seriamente, omettendo quindi le donne: Mosé aveva proibito di dare peso alla loro parola. I due viandanti, inoltre, non erano dei leader della prima Chiesa primitiva, inutile citarli. I Vangeli, scritti successivamente, sono più interessati a una ricostruzione dei fatti piuttosto che al proselitismo presso gli ebrei. Si noti poi che nessuno degli evangelisti avrebbe osato inserire nel suo racconto apparizioni precedenti a quella di Pietro, specie se a beneficio di due donne. In casi del genere, quando si fa cio’ che non si sarebbe mai fatto, la credibilità della testimonianza aumenta.
Ci sono poi problemi sui luoghi: Matteo parla di apparizione ai Dodici in Galilea, in questo è conforme a Marco ma difforme da Luca, che parla di Gerusalemme. Probabilmente risolvono gli Atti sostenendo molteplici apparizioni nei 40 giorni successivi alla morte, gli evangelisti ne citano solo alcune per condensare gli eventi, un’esigenza comune presso gli storici dell’epoca. Aggiungiamoci una memoria più flebile perché sempre più lontana e una difficoltà nella comunicazione tra i vari storici; in questo modo le piccole discrepanze sui luoghi trovano una loro sistemazione. Ricordiamo poi sempre che molti apostoli, nonché molti discepoli, subirono il martirio pur di non rinnegare cio’ che avevano visto, cio’ li rende particolarmente affidabili. C’è la possibilità che i testimoni si auto-ingannassero? Puo’ darsi, ma molte apparizioni avvennero di fronte a parecchie persone, difficile pensare a fenomeni di allucinazione collettiva.
Veniamo ora alla tomba vuota, l’inizio del racconto è comune ai quattro Vangeli: la visita delle due donne nella Domenica di Pasqua al sepolcro che trovarono vuoto. Dubbi: la fonte più antica (prima lettera ai Corinzi) non menziona il fatto, cosicché potrebbe trattarsi di una invenzione successiva. Per Matteo, comunque, anche gli Ebrei riconoscono indirettamente quanto accaduto accusando i cristiani di aver trafugato il corpo. Inoltre, abbiamo già detto perché Paolo ometta certe testimonianze, c’è poi da aggiungere che per gli ebrei resurrezione è resurrezione dei corpi ed è quindi ovvio che dopo la proclamazione di un simile evento come minimo  il sepolcro sia vuoto. C’è da aggiungere che l’usanza più antica del cristianesimo (risale alle lettere di Paolo se non prima) è l’assunzione della Domenica come giorno festivo, a questo punto è lecito chiedersi: ma perché mai un giorno anonimo come la Domenica (il primo giorno della settimana)? Come mai, se non perché proprio in quel giorno il sepolcro è stato trovato vuoto?
Lo studioso scettico puo’ ipotizzare che i cristiani abbiano letto Osea cercando di inventarsi una storia conforme alla sua profezia: “dopo due giorni si sarebbe ravvivata e dopo tre sarebbe risorta” (Osea parlava della nazione di Israele). E guarda caso il terzo giorno dopo la crocifissione cadeva proprio di Domenica. In effetti nel Nuovo Testamento c’è un richiamo al Vecchio e ai “tre giorni” – cercare appoggi nel Vecchio Testamento era ritenuto cruciale – ma di Osea non si parla. Si parla di Giona, che stette tre giorni e tre notti nella pancia del Leviatano, e qui i conti non tornano se facciamo un parallelo con Gesù. Sembra proprio che il riferimento al Vecchio Testamento sia arrangiato alla bisogna, ma questa è la miglior conferma che l’evento cruciale della scoperta del sepolcro vuoto si tenne realmente la mattina di Domenica.
La Resurrezione di Gesù era inattesa, e questo rafforzerebbe l’ipotesi dell’autenticità. Lo studioso ebraico Geza Vermes parla esplicitamente di discepoli sorpresi e spiazzati. Le donne, sia chiaro, andarono al sepolcro per ungere il corpo – usanza consolidata – non per controllarne la presenza. I discepoli furono dapprima increduli, la storia di Tommaso è ben nota e, probabilmente, Tommaso è solo una sineddoche sotto cui vengono raggruppati diversi discepoli. Gesù si è poi lamentato dell’effetto sorpresa prodotto: “Stolti e lenti alla fede…”. Gesù sembra quasi stizzito di dover spiegare ai Dodici quel che avrebbero potuto prevedere: non era forse necessario che il Messia soffrisse la sua pena ed entrasse nel Regno dei Cieli per compiere la sua missione? Non sembra proprio, quindi, che i discepoli si auto-ingannino a conferma di cio’ che si aspettavano avvenisse.
Le ipotesi alternative alla Resurrezione furono almeno cinque. Prima: Gesù non era morto e nel fresco della tomba si riprese. Difficile però che potesse rovesciare il masso. Difficile anche che appaia qua e là senza lasciare traccia dei percorsi seguiti. C’è chi ipotizza che Gesù è ancora nella sua tomba poiché i discepoli si sbagliarono nell’individuarla. Ma tra i discepoli c’era anche Giuseppe d’Arimatea, ovvero il legittimo proprietario che mise a disposizione il suo sepolcro per Gesù, difficile che lui si sbagliasse. Infine si ipotizza un furto perpetrato o dai nemici di Gesù (per non alimentarne il culto), o da ladri o dai discepoli (per architettare una finta Resurrezione). Ma i nemici avrebbero successivamente esibito il corpo per confutare la dottrina della Resurrezione. I ladri poi erano in cerca di averi, non di corpi (tra l’altro gli ebrei non mettevano valori nelle loro tombe). Difficile poi pensare ad inganni orditi per accaparrarsi un potere religioso da parte di persone per lo più morte immediatamente in un martirio subito a causa di quella fede stessa. Naturalmente lo scettico puo’ raffinare la sua ipotesi ma la farebbe diventare più complicata e quindi meno verosimile.
Il miracolo della Resurrezione è la firma divina sulla vita di Gesù, il tipo di miracolo più idoneo ad essere riconosciuto dagli ebrei. L’ Antico Testamento, nel Deuteronomio, fornisce due criteri per riconoscere il buon profeta, innanzitutto deve predicare in nome del Dio d’ Israele (Gesù era un buon ebreo), in secondo luogo le sue previsioni devono avverarsi. La previsione avverata di un miracolo è il massimo che si puo’ pretendere. Nello scontro tra Elia e Baal la previsione di un miracolo avveratosi da parte di Elia decide la disputa. Ma Gesù previde la sua Resurrezione? Per Marco predisse sia la sua Passione che la sua Resurrezione ma mettere in bocca agli eroi gli eventi di cui saranno protagonisti è tipico degli scrittori antichi e risulta quindi poco credibile. Tuttavia, Gesù fece predizioni meno dirette che implicavano però la sua Resurrezione, innanzitutto disse che avrebbe sacrificato la vita per i nostri peccati, ma solo la vita di un Dio (quindi di un essere immortale) puo’ lavare i nostri peccati. In altri termini potremmo dire che solo un miracolo puo’ salvarci dalla morte donandoci la vita eterna. La Resurrezione sembra quindi una componente essenziale di questa operazione di salvezza, la capacità di risorgere è premessa essenziale per garantire che tutti gli uomini risorgeranno. Nelle sue apparizioni Gesù stesso spiegò come la sua Resurrezione fosse stata prevista dai Profeti, il caso più ovvio è quello del Servo sofferente di cui parlano Isaia e i Salmi (specie il 22). L’Antico Testamento chiede poi a più riprese un’ adeguata espiazione dei nostri peccati, e qui torniamo alla necessità di un intervento divino.
Possiamo ritenere sufficiente l’evidenza storica a nostra disposizione? No se pensiamo che debba essere più che solida, sì se ce ne basta poca. Ma quando ce ne basta poca? Quando esistono delle probabilità a priori dell’evento, ne bastano poche per fungere da moltiplicatore delle probabilità a posteriori. Esempio: poniamo che la maggior parte degli uomini sia più bassa di 190 cm., e poniamo che non si siano mai stati avvistati uomini più alti di 270 cm. Qualora mi presentassi di fronte a te dicendo di aver visto un uomo alto 300 cm. a te non basterebbe la mia testimonianza, è del tutto ragionevole che sia così: non esistono probabilità a priori per questo evento. Se invece ti dicessi di aver visto un uomo alto 210 cm. – anche in virtù del Principio di Testimonianza – non richiederesti ulteriori prove: esistono probabilità a priori, sebbene contenute. La situazione del Cristo risorto è analoga: in molti PASSI precedenti di questo catechismo ho portato argomenti per dimostrare che esiste una seppur minima probabilità a priori che questi fatti si sarebbero verificati, in questo modo posso considerare “significativa” anche un’evidenza storica che di per sè non sarebbe sufficiente a convincermi.
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martedì 13 marzo 2018

7 Ottavo passo: Gesù è Dio (il Nuovo Testamento)

Ottavo passo: Gesù è Dio (il Nuovo Testamento)

Ora che sappiamo cosa attenderci da un Dio incarnato, possiamo volgere la nostra attenzione a Gesù. Il Nuovo Testamento è la fonte principale da cui traiamo notizie su di lui, innanzitutto le lettere di Paolo – una fonte quasi certamente genuina – scritte appena mezzo secolo dopo la nascita di Cristo. Ma poi anche i Sinottici: Marco (70 dC), Luca e Matteo (80 dC). Luca scrisse anche gli Atti degli Apostoli. Chi siano gli evangelisti è ancora poco chiaro, probabilmente dei cristiani della prima ora con incarichi di vertice nelle rispettive comunità. C’è poi il Vangelo di Giovanni, portato a termine intorno al 90 dC, probabilmente ispirato ma non scritto dall’ apostolo Giovanni.
Luca si propone di redigere uno scritto storico, e allo stesso modo va interpretato il lavoro di Marco, idem per Matteo. Anche gli Atti vanno letti a tutti gli effetti come un libro di storia. Si tratta di scritti ricchi di concordanze che si avvalorano reciprocamente, i riferimenti storici che portano, poi, sembrano pertinenti, a partire dai quattro governatori romani e dai quattro re di Giudea che vengono esplicitamente citati. Da un punto di vista metodologico siamo poi tenuti a seguire il principio della testimonianza, ovvero a credere alla lettera di quanto leggiamo fino a prova contraria. A cio’ si aggiunge il martirio subito dai primi cristiani pur di non negare la loro fede, evidentemente la loro credenza era robusta.
Le Scritture presentano qualche differenza nei dettagli, ma la cosa è compatibile con una trasmissione orale, quello che impressiona è piuttosto l’accordo sui fatti principali, anche quando non sembrano fondamentali. Per esempio, Gesù non necessitava certo di un Battesimo ma tutti i Vangeli riportano il fatto in modo concorde. Inoltre, gli storici dell’antichità non possedevano gli standard di accuratezza degli storici moderni. Giovanni afferma solennemente che le sue fonti sono dei testimoni diretti. Cio’ non toglie che un po’ in tutti i Vangeli ci siano passaggi più inclini al genere della “storia fiabesca”, specie quando l’oggetto è la nascita di Gesù, ma in generale il genere storico cronachistico da prendere alla lettera prevale.
La ragione principale per cui molti restano increduli di fronte a questi scritti sono i miracoli riportati un po’ ovunque. Innanzitutto bisogna dire che forse non tutti gli episodi riferiti come miracoli siano tali, probabilmente il figlio della vedova, per esempio, non era morto quando è stato “resuscitato” (Luca 7: 11-17), ma su altri c’è poco spazio al dubbio: uno non puo’ guarire dalla lebbra in modo istantaneo! Se però abbiamo seguito diligentemente i “passi” precedenti sappiamo che Dio non solo puo’ compiere miracoli ma molto probabilmente li compirà una volta incarnato, è un modo per apporre la sua firma e farsi riconoscere, l’unica condizione è la rarità degli stessi. Il miracolo della resurrezione sembra il più documentato, abbondano i particolari ed è disponibile una lista di testimoni. Certo che se è credibile il miracolo principale diventano più credibili anche gli altri, anche quelli più problematici come la nascita da una donna vergine. Stupisce infatti il riconoscimento tardivo del dogma dell’Immacolata Concezione ma possono essere addotte due ragioni: 1) il miracolo poteva essere testimoniato solo da Maria ma la testimonianza di una donna era priva di valore presso i Giudei, ovvero il popolo verso cui era indirizzato il proselitismo dei primi cristiani. 2) La proclamazione del miracolo avrebbe indirettamente confermato nei più scettici il sospetto di illegittimità di Gesù, minando anche la sua opera di profeta. D’altro canto è credibile che Dio, così come ha voluto apporre la sua firma alla morte di Gesù, abbia voluto farlo anche alla nascita.
Dal Dio incarnato mi aspetto una vita perfetta e colma di sofferenze, i motivi sono chiariti nei “passi” precedenti. Com’è stata la vita di Gesù? Non la conosciamo nei dettagli del privato ma possiamo giudicare la sua vita pubblica. Era un uomo che si accompagnava volentieri con tutti, sia con i fuori casta che con i farisei, in questo si distingueva dai suoi contemporanei ma anche dai profeti precedenti. Non rifiutava nemmeno la compagnia dei disonesti, per esempio quella dell’esattore Zaccheo. Quando lo scopo di questa vicinanza è l’insegnamento della verità chi potrebbe condannare? Anzi, tutti noi siamo tenuti al plauso, anche l’ultima anima era cercata da Gesù affinché avesse un’opportunità! Gesù, inoltre, pregava molto e seguiva i precetti dell’ebraismo, anche questo mi sembra sia da giudicare benevolmente: le sue intenzioni non erano meramente scandalistiche. Gesù si battezzò senza averne bisogno, un apprezzabile segno di umiltà. La sua vita successiva fu quella del maestro itinerante e si concluse con una condanna a morte che accettò in modo remissivo dimostrando così una dedizione totale alla sua missione. Fu accusato di blasfemia, ovvero di essersi proclamato Dio, un’accusa che in qualsiasi altro caso avrebbe segnalato quantomeno presunzione, ma, per ovvi motivi, il suo caso era diverso.
Ma Gesù ha davvero proclamato la sua divinità già prima della resurrezione? Personalmente penso di sì, anche se la tesi che abbraccio resta di minoranza. La maggior parte degli studiosi ritiene che Gesù non si sia mai pronunciato apertamente, la gente non avrebbe compreso, oppure avrebbe pensato ad un dio pagano. Di certo, comunque, ha rilevato apertamente la sua natura dopo la resurrezione invitando, oltretutto, i Dodici ad andare per il mondo e battezzare nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Proprio quei Dodici che dopo la resurrezione lo adorarono come un Dio. Tuttavia, ripeto, io credo che Gesù avesse già fatto passare nella sua vita precedente il messaggio della sua divinità, non a caso fi accusato di blasfemia. A Caifa disse di essere il Figlio dell’Uomo che side alla destra del Padre e viene dal Cielo. A quanto pare Gesù fa riferimento ad una figura di rango elevatissimo, talmente elevato che Caifa stesso si scandalizza e considera bestemmia quelle parole. Al processo in molti testimoniarono che Gesù aveva detto di poter distruggere il Tempio e ricostruirlo in tre giorni, un’impresa possibile solo a Dio. Marco nega validità a questi testimoni ma i dubbi restano. Nel corso della sua attività di predicatore Gesù perdonava i peccati, un atto riservato a Dio e che testimonia di come Gesù si presentasse in pubblico.
Ma Gesù dette ampie prove anche della sua natura umana esponendosi a ignoranza, debolezza e soggezione alle tentazioni.
Proprio come ci aspetteremmo – vedi passi precedenti – risulta in modo abbastanza chiaro che Gesù intendesse la sua morte come un sacrificio per i nostri peccati. Qui le parole pronunciate all’ Ultima Cena, alle quali rinvio, sono eloquenti.
Ma Gesù è stato anche maestro di morale e teologia, ci ha detto che Dio era onnipotente, onnisciente e creatore del mondo, aggiungendo che ci ama. Ha sostenuto la validità dei Dieci Comandamenti invitandoci alla preghiera, alla sollecitudine verso i bisognosi e all’elemosina. Ha comunque precisato che seguirlo è ancora più importante che osservare la Legge. La vita perfetta sta nella sua imitazione. A proposito, non è ancora ben chiaro se gli insegnamenti morali di Gesù siano da intendersi come precettivi oppure consigli per indirizzare la propria anima verso la perfezione, qui cattolici e protestanti si dividono con i primi che seguono la via dell’obbligo, d’altronde Dio ha il diritto di chiederci cose che non sarebbero altrimenti obbligatorie.
In genere Gesù, almeno in materia morale, ci chiede una predisposizione d’animo senza soffermarsi sui dettagli. Si sofferma sui particolari raramente, un caso di questi è quando bandisce il divorzio, e anche qui si va dal bando assoluto (Marco) a quello relativo (Matteo).
Gesù ha anche insegnato che Dio tornerà per giudicare i vivi e i morti, ci sarà cioè un giudizio finale in cui i cattivi saranno separati dai buoni. Per accedere al Paradiso sembra che gli standard necessari siano i più elevati e che Inferno e Paradiso siano eterni. La sorte delle persone con carattere non ben formato (bambini ecc.) sembra prefigurata nella parabola dei due schiavi: chi sbaglia ignorando non incorrerà nella punizione più dura, e qui rinvio a quanto detto nei “passi” precedenti. Gesù, così prodigo di insegnamenti morali e teologici, ha speso poche parole sulla dottrina della Trinità. Perché? Forse avrebbe corso il rischio di essere scambiato per un politeista, meglio allora dilazionare l’incombenza alle generazioni future. Tuttavia, ha sempre ben distinto la sua figura da quella del Padre.
Sembra chiaro che Gesù abbia fondato una Chiesa a partire dai Dodici (anche se la lista differisce leggermente nei vari Vangeli). C’è qui un richiamo alle 12 tribù di Israele fondate da 12 individui differenti. Lo Spirito divino avrà cura di detta Chiesa stendendo la sua mano su di lei e ispirandola.
Possiamo concludere che l’evidenza disponibile sulla vita e gli insegnamenti di Gesù è tale da poter dire che è all’incirca quel che ci attenderemmo da un Dio incarnato.
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Gesù non insegna la Trinità

Gesù, così prodigo di insegnamenti morali e teologici, ha speso poche parole sulla dottrina della Trinità. Perchè?
Avrebbe corso il rischio di essere scambiato per un politeista, meglio dilazionare l'incombenza alle generazioni future.
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7 THE LIFE AND DEATH OF JESUS

7 THE LIFE AND DEATH OF JESUS
Note:Fonti della vita di gesùè prob. che sia nato da vergine?7@@@@@@@@@@@@

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would also be quite probable that the prophet’s life would be a perfect life,
Note:COM È PROBABILMENTE IL PROFETA INCARNATO?

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Sources for the History of Jesus
Note:Ttttttttt

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New Testament:
Note | Location: 1,553
LA FONTE PRINCIPALE

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four Gospels, the Acts of the Apostles, and the letters
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Paul’s letters which are almost certainly genuine
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written about AD 50;
Note:LA TEST PIÙ RECENTE

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Scholars differ about when those Gospels achieved their final form, but an average view might date Mark’s Gospel at AD 70, and those of Matthew and Luke at AD 80.
Note:DATE

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Acts of the Apostles.
Note:SCRITTI DA LUCA

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Christians closely associated with the Church’s leadership.
Note:CHI ERANO LUCA MATTEO MARCO...POCO CHIARO

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John’s Gospel reached its finished form by perhaps about AD 90,
Note:GIOVANNI...ISPIRATO MA PROB NN SCRITTO DALL APOSTOLO

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Luke was claiming to write a basically historical work; and so he must have understood Mark’s Gospel,
Note:LUCA E MARCO... Un LAVORO DA STORICI

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Matthew understood Mark in the same way;
Note:IDEM MATTEO

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Most of the Acts of the Apostles reads like any other contemporary work of history,
Note:IDEM ATTI

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general agreement between the synoptic Gospels
Note:CONCORDANZE

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The four Roman governors
Note:PERSONAGGI STORICI REALI

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four kings of Judaea,
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it is rational to believe what others tell us
Note:PRINCIPI DI TESTIMONIANA... FINO A PROVA CONTRARIA

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understand what people say (or write) in its most natural literal sense,
Note:LETTERALE

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Many of the early Christians were killed for refusing to deny Christian doctrines
Note:MARTIRIO

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they had firm beliefs in those doctrines.
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differences of detail
Note:LA STORIA RIPORTATA.... DIFFERENZE PLAUSIBILI IN UNA TRASMISSIONE ORALE

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The extent of agreement between the various writers about the main events
Note:QUELLO CHE IMPRESSIONA

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synoptic Gospels all recorded the baptism
Note:ANCHE QUANDO NN SEMBRA NECESSARIO

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ancient historians do not have such precise standards of accuracy as do modern historians.
Note:ALTRO FATTORE DA PESARE

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he affirms solemnly that he or his immediate source were witnesses of the events recorded
Note:GIOVANNI

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In the other Gospels too there are a few stories which we may reasonably suspect of being metaphysical fables,
Note:SOSPETTI

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the stories of Jesus’s birth contained in Matthew and Luke, are of this kind.
Note:FORSE

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literally true history
Note:IN GENERALE

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The Miracles of Jesus and the Virgin Birth
Note | Location: 1,643
Ttttttttttttttt

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The major reason which many people have for supposing that some Gospel incidents did not occur is that, if they had occurred,
Note:VIOLAZIONE DELLE LEGGI DI NATURA E INCREDULITÀ

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‘miracle stories’
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Maybe the son of the widow of Nain was not really dead when Jesus told him to get up
Note:FORSE NON TUTTI SONO MIRACOLI

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the instantaneous recovery from leprosy
Note:DI CERTO UN MIRACOLO

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if there is a God, he makes the laws of nature operate and can set them aside
Note:RICORDIAMO LE BASI

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in order to put his signature on the work of Jesus,
Note:PECHÈ J FA I MIRACOLI

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if miracles occur, they occur only very rarely.
Note:CONDIZIONE

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The one exception for which we do have quite a bit of such evidence is the Resurrection
Note:LISTA DI TESTIMONI E PARTICOLARI

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much more probable that the other lesser miracles associated with his life also occurred.
Note:SE È VERO IL MIRACOLO PRINCIPALE

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the Virgin Birth.
Note:L ALTRO MIRACOLO CAPITALE

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a further divine signature on the life of Jesus—a
Note:LA PROB A PRIORI...NASCITA MORTE

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But, as with the other purported miracles apart from the Resurrection, there is a shortage of witnesses and physical evidence.
Note:RISPETTO ALLA RESURR

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accounts of Jesus’s birth otherwise very different
Note:MATTEO E LUCA

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one fully reliable source of the story of the Virgin Birth, Mary herself.
Note:L UNICA FONTE ATTENDIBILE

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two reasons why, if it is true, the story might have surfaced only later than the first few years after the death of Jesus.
Note:DUE RAGIONI

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the testimony of one woman did not in the view of contemporary Jews constitute good witness evidence.
Note:PRIMA RAGIONE... LA TESTIMONIANZA DELLA DONNA PRESSO I GIUDEI

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Mary would surely have seen that she would not be believed,
Note:SeCONDA RAGIONE... Un FIVLIO ILLEGITTIMO ATTENUA L ATTENDIBILITÀ

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God provided a (less evident) signature on the life of Jesus also at its beginning.
Note:L INIZIO

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Jesus Led a Perfect Life Involving Suffering
Note:Ttttttttttt

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the life of Jesus was a perfect human life which involved much suffering.
Note:PRIMO REQUISITO PER IDENTIFICARE GESÙ CON DIO

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only from their public behaviour.
Note:L ELEMENTO DA GIUDICARE

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Jesus ate with society’s outcasts as well as eating with the Pharisees,
Note:STAVA CON TUTTI

Yellow highlight | Location: 1,711
[Jesus] differed from both his contemporaries and even his prophetic predecessors.
Note:SPECIALE

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Tax collectors were notorious for trying to extract from citizens
Note:TIPICI DISONESTI

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when Jesus went to stay with the tax collector Zacchaeus, people complained,
Note:SCANDALO

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To teach people about God,
Note:OVVIAMENTE POSITIVO

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Prayer and religious experience played an important part in the life of Jesus,
Note:IDEM

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The fact that Jesus sought baptism from John the Baptist would only suggest that he considered himself a sinner,
Note:IDEM... UMILTÀ

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the life of Jesus was the life of a wandering teacher,
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he voluntarily allowed himself to be arrested under circumstances where death was a likely outcome.
Note:PECORELLA

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total dedication
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charge against Jesus at his trial before the Jewish leaders was that of blasphemy;
Note:L ACCUSA DI PROCLAMARSI DIO IN QS CASO NN PESA

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claims which Jesus made were (if he was God Incarnate) claims which he had the right to make,
Note:NO BESTEMMIA

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Jesus Claimed to Be Divine
Note:Tttttttt

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it may simply mean ‘Messiah’ or even just ‘a righteous person’.
Note:QUANDO DIO DICE DI ESSERE DIO

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the words of Jesus are such as we would expect if Jesus did teach that he was divine.
Note:TESI...OPINIONE D MINORANZA...

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Jesus did not say explicitly and openly during his earthly life (before whatever happened after his Crucifixion) ‘I am God’.
Note:ORTODOSSIA

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This is a difficult concept to grasp.
Note:MOTVO X CUI J NN AVREBBE PRFOCLAMATO APEDRTAMENTE LA SUA DOPPIA NATURA

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would have been understood as a claim to be a pagan god,
Note:INOLTRE

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identification of a contemporary historical figure with God would have been inconceivable
Note:INCOMPRENSIBILE

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he proclaimed his divinity more openly after his Resurrection
Note:SENSATO

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to baptize ‘in the name of the Father, and of the Son, and of the Holy Spirit’
Note:IL COMANDO AGLI APOSTOLI

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Matthew’s Gospel records that disciples ‘worshipped’ Jesus;
Note:DOPO RESURREZ

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quoting the Old Testament command ‘Worship the Lord your God and serve only him’,
Note:NEI VANGELI POST RESU

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I think that Jesus did claim divinity by his actions and (implicitly) by his words during his earthly life.
Note:IPOTESI SOLIDA

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blasphemy.
Note:E INFATTI L ACCUSA FU

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‘You will see the Son of Man [a term which Jesus used elsewhere to refer to himself] seated at the right hand of power’, and ‘coming with the clouds of Heaven’,
Note:QUEL CHE DOSSE DI ESSERE A CAIFA...UNA FIGURA ALTISSIMA

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Caiaphas responded with ‘You have heard his blasphemy.
Note:REAZIONE

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witnesses testified that Jesus said that he would or could destroy the Temple and build in three days ‘another Temple not made with hands’.
Note:TESTIMONI A PROCESSO

Yellow highlight | Location: 1,800
Mark described this accusation as ‘false’.
Note:ANCHE SE

Yellow highlight | Location: 1,811
Another way in which Jesus made his claim to divinity was by forgiving sins.
Note:ALTRO INDIZIO CHE PROCLAMÓ LA SUA DIVINITÀ

Yellow highlight | Location: 1,814
Jesus showed himself to be fully human, acting in ignorance and weakness, and being subject to temptation.
Note:COME AFFERMÒ LA SUA UMANITÀ

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Jesus Claimed to Make Atonement for Human Sins
Note:Ttttttttttttttt

Yellow highlight | Location: 1,830
Jesus gave to his disciples bread and wine with the words ‘This is my body’ and ‘This is my blood’.
Note:ULTIMA CENA

Yellow highlight | Location: 1,844
Jesus Provided Plausible ‘Revealed’ Teaching on God and Morality
Note:Tttttttttttt

Yellow highlight | Location: 1,845
Jesus assumed in his teaching that God was the all-powerful, all-knowing creator of the world. He taught people that God loves them,
Note:IL DIO PROCLAMATO DA GESÙ

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the Ten Commandments
Note:SOSTENUTI DA GESÙ

Yellow highlight | Location: 1,859
The observance of prayer, fasting, and almsgiving
Note:ALTRO INVITO

Yellow highlight | Location: 1,863
Jesus did, however, teach that following himself was more important than observing the Law;
Note:L INSEGNAMENTO ULTIMO

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the way of living towards God and our fellows which Jesus commended is a good way to live.
Note:VITA XFETTA

Yellow highlight | Location: 1,871
it is unclear just how much of Jesus’s teaching concerns our moral obligations and how much is simply advice about how to become morally perfect,
Note:UNA DIST DIFFICILE...CATTOLICI PROT

Yellow highlight | Location: 1,873
God has the right to command us to do certain actions which would not be otherwise obligatory,
Note:COSA CI ATTENDIAMO DALL UOMO DIO

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Jesus told the parable of the Good Samaritan (Luke 10: 29–37), with its clear message that one’s neighbour is anyone,
Note:UN COMANDO IMPEGNATIVO

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one very detailed new piece of instruction on our moral obligations. This concerns divorce.
Note:SUL DIVORZIO

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absolute ban
Note:MARCO

Yellow highlight | Location: 1,883
except in the case of ‘unchastity’
Note:MATTEO

Yellow highlight | Location: 1,888
Jesus taught that there will be a ‘Parousia’, that is, the world will come to an end
Note:PARUSIA

Yellow highlight | Location: 1,890
there would be a ‘Last Judgement’,
Note:GIUDIZIO

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divide the good from the bad.
Yellow highlight | Location: 1,891
The standard of behaviour for getting to Heaven was a high one.
Note:PASS X IL PARADISO

Yellow highlight | Location: 1,892
separation of the good and the bad would be permanent.
Note:INFERNO

Yellow highlight | Location: 1,903
Jesus’s parable of two slaves:
Note:IL DESTINO DEI PREMATURI

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who did not know and did what deserved a beating will receive a light beating’
Note:RIPROVVA

Yellow highlight | Location: 1,905
no Hell for those who do not fully realize
Yellow highlight | Location: 1,906
Jesus is reported to have said some things relevant to the doctrine of the Trinity,
Note:TRINITÀ

Yellow highlight | Location: 1,909
explicit assertion of the doctrine of the Trinity would without any doubt have been understood as a proclamation of the polytheism
Note:XCHÈ TANTA CAUTELA SULLA TRINITÀ

Yellow highlight | Location: 1,911
Jesus nevertheless clearly distinguished himself sharply from God the Father.
Note:TUTTAVIA

Yellow highlight | Location: 1,914
there is much material in the New Testament about the work of the Holy Spirit,
Note:ALTRO FATTORE

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Jesus Founded a Church
Note:Tttttttttttttt

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there were twelve chief followers
Note:CHIARO

Yellow highlight | Location: 1,934
though the lists of the Twelve in the Gospels differ slightly
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twelve tribes deriving from twelve tribe-founding individuals.
Note:GIÀ ISTAELE

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Jesus or the Holy Spirit would continue to guide the Church
Note:VARI PASSAGGI

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Conclusion
Ttttttttt