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venerdì 14 giugno 2013

Schiavi senza riscatto

Guardo il mio terrazzino. L’ avrei voluto pieno di fiori, invece è pieno di bidoni per il riciclaggio dei rifiuti.
Guardo il mio calendario. L’ avrei voluto pieno di Santi, invece è pieno di noticine sui turni relativi al ritiro dei rifiuti riciclati.
Guardo le mie serate. Le avrei volute piene di bambini, invece sto in cucina a dividere meticolosamente i rifiuti (loro di là perduti di fronte alla tv).
Ascolto la mia notte. L’ avrei voluta nera e silenziosa, invece lampeggia ed è invasa da una flotta di camion rombanti che ogni due ore vengono per ritirare un rifiuto diverso (plastica, carta, alluminio, vetro, polistirolo, umido, secco…).
Chi a turbato la mia vita? Chi mi ha reso schiavo del riciclaggio?
Ditemi quanto devo pagare e porto tutto in discarica!
Perché non me lo dite e mi chiedete solo di obbedire?

Perché non ci dicono mai “quanto costa”? Trovano forse volgare parlare di denaro?

http://www.cato-unbound.org/issues/june-2013/political-economy-recycling

lunedì 26 novembre 2012

sabato 21 maggio 2011

Libertarianism A-Z: riciclaggio

Il riciclaggio della spazzatura passa per essere la panacea di tutti i mali. Le cose non stanno esattamente così, basta ricordare alcuni punti.

1. La tecnologia per rendere sicura una discarica è disponibile da anni.

2. Il posto per le discariche è disponibile con abbondanza e il sistema delle aste rende eque le procedure di allocazione.

3. Il riciclaggio per l’ uso che fa di sostanze chimiche non è certo a impatto zero. Non parliamo della flotta di camion che invadono le città nottetempo.

4. Il riciclaggio ha altissimi costi occulti: quelli dei privati cittadini (medici, ingegneri, professori) assunti loro malgrado come spazzini.

5. Per controllare il consumo delle risorse esistono i prezzi che funzionano molto meglio che non il “paternalismo riciclone”.