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domenica 3 novembre 2019

L'ALTERNATIVA ALLA SEGRE

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L'ALTERNATIVA ALLA SEGRE
Bryan Caplan inanella in un agile libretto - reso ancora più piacevole dai fumetti di Zac Zach Weinersmith - gli argomenti migliori per difendere la causa dei migranti, molti dei quali vengono proprio dalla cultura di chi li avversa. A volte si pensa a certi film di Clint Eastwood.
Bravo, è così si fa. Di certo molto più saggio che imbarcarsi nelle puttanate anti-razziste delle leggi-Segre messe lì per tappare la bocca alla gente e irritarla facendo finta di niente. Come se non si capisse lontano un miglio.
Ecco allora una sintesi estrema del libro.
Il marciapiede - E' imprudente lasciare 100 euro sul marciapiede, domani potremmo non ritrovarli più. Eppure il mondo sta lasciando migliaia di miliardi sul marciapiede! Per raccoglierli e portarli a casa basterebbe aprire i confini delle nazioni e consentire ovunque la libera circolazione delle persone. Sono le leggi economiche fondamentali a dircelo. Quelle di cui di solito non dubita nessuno.
Radicalità - La tesi proposta dal libro è piuttosto radicale, poiché anche chi simpatizza con i migranti, di solito, si limita a battersi per avere più quote, più lavoratori qualificati, più rifugiati...
Aiuto ai poveri - I confini aperti sarebbero una scorciatoia verso la prosperità globale ma al contempo la via più efficace per combattere la povertà globale.
Haiti - Un haitiano rinchiuso nella sua isola guadagna 1000 dollari all'anno. Sbarcando a Miami ne guadagnerebbe 25.000, questo perché in Florida la stessa persona è molto più produttiva. Ripeto: 1 e 25.
La povertà - Mettiamocelo in testa: un haitiano non è povero perché è haitiano ma perché sta ad Haiti!
Benefici per tutti - Adesso, poiché questa ricchezza creata vorrà anche essere venduta, i benefici si allargheranno a tutti.
Leggi anti-immigrazione - La loro funzione è quella di impedire la creazione di questa nuova ricchezza. Una maggiore povertà - lo status quo - potrebbe avvantaggiare temporaneamente alcune categorie di persone inefficienti che vivono di rendita ma non di certo la nazione nel suo insieme.
Raddoppio - Si stima che i confini aperti raddoppierebbero la ricchezza mondiale consentendo a centinaia di milioni di poveri di essere enormemente più produttivi e di uscire dalla povertà.
L'invasione - Gli arrivi totali in Europa dal 2014 al 2018 sono inferiori all'1% della popolazione. Ci possono essere emergenze ma è difficile vedere l'invasione.
La cultura - Il problema sembrerebbe culturale: i tedeschi dell'ovest hanno "accolto" quelli dell'est in percentuali molto più consistenti. Perché, per esempio, i migranti non imparano la nostra lingua? Ma per le prime generazioni è sempre stato così, nemmeno i nostri avi in America sapevano la lingua, spesso parlavano dialetto. Già per la seconda generazione è molto diverso.
Criminalità - Pare proprio che la propensione a delinquere dei clandestini sia più elevata. Ma la cosa si spiega facilmente: se uno è già fuorilegge quando arriva, non ha nessun incentivo a rigare dritto. Se uno è disoccupato, la sirene dell'illegalità suonano per lui molto più forte. In quest'ottica gli ostacoli ad essere un buon cittadino sono le leggi contro il lavoro (tesse e regole) e, paradossalmente, le leggi anti-immigrazione. Sia come sia, il problema non sembra essere l'immigrazione. Altro esempio: leggi lassiste posso no condurre sulla via del crimine? Basta inasprirle. Ancora: un problma di politica criminale, non di immigrazione.
Terrorismo - Nemico sopravvalutato. I danni che procura impressionano senza avere sostanza nelle statistiche.
Politica - L'immigrato potrebbe "votare male", d'altronde se il suo paese è conciato male una parte della colpa è anche per la cattiva politica. ma questa perplessità puo' essere elusa separando diritti migratori e cittadinanza, del resto ai migranti non interessa votare, sono piuttosto inerti. I paesi più generosi in ambito migratorio sono quelli del Golfo Persico. Perché? probabilmente perché lì la naturalizzazione è impossibile.
Inquietudine - Se si discute di cose "misurabili" la tesi dei confini liberi sembra vincente, se si discute invece di cose "non misurabili" come il fastidio di veder gironzolare degli stranieri, allora nessun argomento è opponibile. Mi chiedo solo se chi viene ripetutamente confutato dai numeri sia davvero credibile quando si appella ad argomenti inconfutabili con i numeri.
Morale - In assenza di evidenze chiare sui danni possibili dei confini aperti, rispettiamo i diritti dell'individuo.
Lo stato e casa tua - Perchè puoi chiudere le porte di casa tua ma non quelle di uno stato? Perché tu sei reale lo stato no. Lo stato non ha diritti, è una convenzione che esiste nella misura in cui serve alle persone, e uno stato con i confini chiusi le danneggia.
La destra per l'immigrazione - Gli argomenti pro-imm per uno di destra sono tanti: 1) spesso in assato la destra si è battuta contro i muri. Ricordate l'appello di Reagan a Gorbaciov ad abbattere il muro di Berlino? 2) La difesa del libero mercato che piace a destra fornisce poderosi argomenti pro-immigrazione. 3) L'immigrato è umile, lavora sodo e rischia per migliorare la propria condizione (già il fatto che sia qui è indice di grande volontà), un atteggiamento che a destra piace. 4) L'immigrato vuole solo cimentarsi, accetterlo significa accettare la meritocrazia, altro valore caro alla destra.
La sinistra per l'immigrazione - Anche la sinistra ha molti motivi per accettare i confini aperti: 1) accettare l'immigrato esalta l'uguaglianza, le pari opportunità e la non discriminazione. 2) I confini aperti riducono la povertà degli ultimi, ma di quelli veri.

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Open Borders: The Science and Ethics of Immigration

mercoledì 23 ottobre 2019

I TIPICI GUAI DEL LIBERTARIO

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I TIPICI GUAI DEL LIBERTARIO
Il libertario è un tipo pericoloso, innanzitutto per se stesso. Quando apre bocca si caccia sempre nei guai. Per esempio, può arrivare persino a sostenere il tuo diritto di sceglierti gli amici. In altre parole: puoi discriminare! Non solo, da questo viene da sè che puoi anche sceglierti i vicini di casa, nella misura in cui puoi permettertelo (per esempio andando a vivere nei quartieri alti). Ma lui non pago va oltre - è un maledetto "conseguenzialista" - puoi anche sceglierti la scuola da frequentare, e quindi anche i tuoi compagni di scuola. Insomma, puoi discriminare fin che desideri. Se queste sono le premesse non stupisce che a volte si trovi fianco a fianco con il razzista quando combatte le sue battaglie. In fondo, battendosi per il sacro santo diritto a discriminare è inevitabile che facciano un tratto di strada insieme. Non stupisce nemmeno che il nemico politico numero 1 del libertario, ovvero il liberal progressista, de sinistra, socialista, radical chic (o come diavolo si chiama) ogni volta che questo capita lo accusi niente popò di meno che di "razzismo". E nel momento in cui l' accusa cade per manifesta inconsistenza c'è sempre quella di "sembrare razzista", o comunque di "farsela con i razzisti". Per certa gente in fondo non cambia molto.
Un recente caso del genere è stato il libro uscito nel 2017 a cura della Nancy MacLean, "Democracy in Chains", nel quale la studiosa ha studiato bene di trattare in questo modo approssimativo un mostro sacro come James Buchanan. Nel post la sgradevole vicenda è ben ricostruita da un protagonista dello strascico polemico. E mi permetto di aggiungere un inutile: che sia di lezione.

sabato 12 ottobre 2019

ASSASSINI E ASSASSINISTI

ASSASSINI E ASSASSINISTI
L'articolo ci trasporta in un universo parallelo dove si professa un'ideologia singolare: l' "assassinismo". Secondo l'assassinismo uccidere gli uomini è bene, farli vivere è male.
L'ideologia è molto diffusa, nell'Italia parallela per esempio vengono uccise quasi 400mila persone ogni anno, cio' prova che i valori dell'assassinismo vengono insegnati anche nelle scuole.
Molti cercano di praticarlo tagliando i fondi alla polizia o alleggerendo le pene, altri lasciando mano libera alla polizia. L'assassinismo è un'ideologia trasversale ai partiti, a destra lo si pratica partecipando a guerre come l'invasione dell'Iraq parallelo, a sinistra promuovendo l'eutanasia e pratiche simili che uccidono i vecchi e i più deboli. Poi l'articolo prosegue con mille altri esempi che dimostrano come la diffusione dell'assassinismo sia una realtà concreta.
Tornando nel nostro universo riconosciamo subito che questa storia dell'"assassinismo" è una solenne cazzata. Per carità, da noi ci fa fuori molta gente, nessuno lo nega. Ma si uccide per mille motivi diversi, non certo perché si aderisce alla fantomatica idea dell'assassinismo. Fa ridere solo il pensarlo.
Ecco, fa ridere un po' meno se all'assassinismo sostituiamo il sessismo, il razzismo, la xenofobia, eccetera: sono parole spesso usate nello stesso modo assurdo appena visto per l'assassinismo, un modo non solo scarsamente informativo ma altamente confuso e dannoso. Chi spiega la realtà ricorrendo al concetto di assassinismo, infatti, quando, per esempio, un gangster ammazza un rivale, non c'è nessuna necessità di indagare le cause, la risposta è pronta: "aderisce ai valori dell'assassinismo". Allo stesso corto circuito si espone chi parla sempre di sessismo e razzismo.

SLATESTARCODEX.COM
[Content warning: discussion of racism. Comments are turned off due to bad experience with the comments on this kind of material.] I. A set of questions, hopefully confusing: Alice is a white stay-…

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LA DESTRA CAPISCE LA SINISTRA MA LA SINISTRA NON CAPISCE LA DESTRA
La dinamica politica:
FASE 1. La Sinistra fa una proposta di riforma.
FASE 2. La Destra reagisce in modo scomposto.
FASE 3. La Sinistra esprime disprezzo per la reazione.
FASE 4. La Destra odia chi la disprezza.
FASE 5. La Sinistra invoca la censura per l’odio.
Aggiungo che:
1) La Destra è fondamentalmente disinteressata alla politica, si limita a reagire se toccata sul vivo.
2) La Destra capisce la Sinistra mentre la Sinistra non capisce la Destra.
Il punto 2 merita un approfondimento: la proposta della Sinistra è razionale ma è indifferente alle tradizioni. La Destra è profondamente turbata da questi rivolgimenti. Ora, una proposta razionale è facilmente comprensibile mentre un turbamento non lo è se non lo provi. Per questo la Destra comprende la Sinistra ma non viceversa.

Non voglio dire che razzismo e sessismo non esistano. Voglio dire che non spiegano NIENTE!
Conclusione: meglio fare come se non esistano.

***



Vuoi affrontare il razzismo in modo costruttivo? Guarda una persona che si comporta da razzista e cerca i motivi per cui potrebbe comportarsi così. Scoprirai che molti di quei possibili motivi non sono affatto razzisti.

A volte anche un buon statistico ci appare come un razzista. Può darsi che tu dica di lui che è un razzista questo non mi importa. Il punto è che ha dei motivi comprensibili per avere certe credenze e mantenere certi comportamenti.

Sei tu cerchi di risolvere il problema del razzismo quando i comportamenti razzisti non sono motivati dal razzismo, indurre la vergogna in queste persone non risolve niente. Loro saranno anche razzisti ma tu sei uno che incendia la situazione.

Prendi uno che crede che gli ebrei controllino la finanza internazionale e vomita contro di loro ogni sorta di insulti. Io ne conosco uno, è uno schizofrenico. E so anche che ignorando completamente il suo antisemitismo posso trattare il suo caso con successo utilizzando il Seroquel. Se invece cercherai di leggergli i libri di Eli wiesel le sue turbe non diminuiranno.

Non sto dicendo che il razzismo non esista, sto dicendo che non spiega nulla. Sto dicendo che è sbagliato e pericoloso trattarlo come la causa di certi comportamenti.

Jonathan Haid sostiene che nel dibattito accanito tra destra e sinistra la destra capisce la sinistra - e a volte persino l'ammira segretamente - mentre la sinistra capisce molto meno la destra. Spesso a destra ci sono le masse Lasciate indietro dalla modernità, si tratta di persone preoccupate e arrabbiate che quando parlano sembrano esporre punti di vista poco centrati e vaghi, pensano che nella loro vita qualcosa di importante stia per sparire o sia già sparito, non hanno torto e far finta che non abbiamo nulla da dire se non vomitare loro razzismo è pure ipocrisia . In casi come questi il principio di carità si impone ma parlare di razzismo È l'esatto contrario, è la strategia della disumanizzazione dell'altro: "chi non è d'accordo con me è motivato dal puro odio". Interpretare le cose in questo modo ti libera dal duro lavoro di capire e ti libera tempo per combattere.

Il liberalismo non è il capitalismo e non è neanche una pallida approssimazione dell'ideologia libertaria. Il liberalismo è la tecnologia per evitare le guerre civili. Il liberalismo assume Buonafede e valori condivisi. Assume che alla fine della giornata sia che tu sia cattolico sia che tu sia protestante tu possa essere comunque di base una brava persona. Ma se ci sono gruppi di persone che non sono connesse con i valori umani di base allora Il liberalismo fallisce. Ma siamo sicuri che questo genere di persone esistano anche fuori dai  manicomi? Se io pensassi che una persona è veramente razzista probabilmente la ucciderei. Se tu davanti a un razzista non uccidi vuol dire che sei solo un ipocrita e invocare il razzismo è solo una strategia di comodo.

giovedì 10 ottobre 2019

LIBERTA’ DI BERCIARE

LIBERTA’ DI BERCIARE
Dice: "si lamentano se non concedi loro una tribuna e poi quando hanno l'occasione di parlare berciano il loro razzismo senza apportare nessun argomento costruttivo alla discussione".
Risposta: " È chiaro che un razzista, esattamente come un non razzista, tiene ad esprimere la sua idea, mica a supportala con chissà quali argomenti. La libertà d’espressione è essenzialmente libertà di berciare. I “razzisti scientifici” – tipo questi che linko - sono così noiosi - con tutte le loro diatribe sulle misure intracraniche per coorti - che se provi ad ascoltarli dopo 2 minuti ti addormenti. Nessuno si interessa a loro e censurarli o non censurarli è irrilevante".
HUMANVARIETIES.ORG
I was asked to meta-analyze a century (1914-2014) of IQ/Academic achievement and racial admixture (genealogy, gestalt racial appearance, and color) research. There is a lot out there, especially when one takes into account MA & PhD dissertations. To this end I am posting $20 (negotiable) bounties fo...

giovedì 19 settembre 2019

TICKET TO RIDE

TICKET TO RIDE
Io che viaggio sul treno so esattamente chi ha il biglietto e chi no. Oddio, “esattamente”, lo so con con una buona probabilità, intorno all’85%. Lo vedo dalla faccia, dai vestiti, dal colore della pelle.
I bigliettai potrebbero andare direttamente da questa gente senza perdere tempo con gli altri. Domanda: sarebbe una strategia razzista?
YOUTUBE.COM
Music video by The Beatles performing Ticket To Ride. © 2015 Calderstone Productions Limited (a division of Universal Music Group) / Subafilms Ltd http://vev...

martedì 27 agosto 2019

giovedì 25 luglio 2019

DUE OPINIONI LAMPO

DUE OPINIONI LAMPO

RAZZISMO E SESSISMO: la mia posizione è che dovremmo trattare le persone come individui. La sinistra invece continua a parlare di “donne, noi donne, le donne…” mentre la destra parla sempre di zingari, negri e froci.

IMMIGRAZIONE: la mia posizione è che dovremmo avere una porta frontale più aperta e una porta sul retro serrata. Dovrebbero esserci meno ostacoli verso l’immigrazione legale. Non sono d'accordo nel filtrare gli immigrati. Preferirei utilizzare un sistema di prezzi: fai pagare una bella tassa all'aspirante immigrato, diciamo 10.000 euro (poco più del prezzo sul barcone), per ottenere il diritto a venire di intraprendere la strada della cittadinanza. Se i datori di lavoro, i parenti o i “misericordiosi” sono motivati a portare qui individui particolari, potranno farsi loro sponsor e versare di tasca propria; insomma, la Caritas dovrà pagare più che essere pagata.

mercoledì 17 luglio 2019

IL GIORNO CHE DIVENTAI SESSISTA (ma anche razzista)

IL GIORNO CHE DIVENTAI SESSISTA (ma anche razzista)

Fu quando rimbalzando di link in link finii in una discussione Facebook nella quale una Tizia confessava candidamente di aver abusato del proprio fidanzato, non solo, descriveva anche l’evento specifico. Insomma, quel giorno aveva bisogno che lui le facesse un favore, ma lui si mostrava poco disponibile (forse giocava l’Inter), cosicché lei di punto in bianco scoppia a piangere. Si badi bene che non aveva pianto ad arte per manipolarlo, solo perché era triste (lei stessa lo precisava). Tuttavia, questa ragazza che si mostrava alfabetizzata e consapevole, era convinta di aver compiuto un “abuso”, perché la sua definizione di "abuso" era: "fare qualcosa che fa stare male il tuo partner evitando di rispettare certi confini della rispettiva autonomia”. Ecco, piangendo, avrebbe fatto sentire in colpa il suo fidanzato e invaso brutalmente i “confini” della sua autonomia.

Chi esce fregandosi le mani da una storia del genere? Ovvio, chi abusa (realmente) del proprio partner: non esiste più un termine per designarlo ed isolarlo! Voglio dire, un tempo il mondo era diviso in due categorie di persone: che abusava del prossimo e chi no. I primi erano persone da evitare. Oggi, a quanto pare, non è più così. La parola “abusare” ha perduto ogni valore informativo.

Ma sono tante le parole che più o meno recentemente hanno perso ogni valore informativo, penso a: “sessista”, “razzista”, “fascista”, “molestatore”, “omofobico”, “xenofobo”, ma anche “povero”, “svantaggiato”, “autistico”... Provate solo a leggervi certi saggi sui dieci comandamenti riveduti e corretti da “cardinaloni” alla moda, come minimo scoprirete di essere dei ladri omicidi.

Ad ogni modo, così come il povero in canna sfrutta l’iper-inflazione per vedere da vicino come è fatto un bigliettone da 500 euro, io sfrutto l’inflazione parolaia per provare l’ebbrezza di definirmi pubblicamente sessista, razzista, fascista e molestatore di donne inermi. In attesa di diventare pedofilo.