ARTE E BELLEZZA
mercoledì 28 luglio 2021
Arte e bellezza - definitivo
DIRITTI ANIMALI definitivo
TESI: no diritti sì utilitarismo.
Perché no diritti?
1) no responsabilità quindi...
2) insetti...
3) gradualismo e razzismo
Conclusione: compensa e allevamente intensivi.
Approfitto di questo meraviglioso passaggio della RSI per un rapido ripasso dei diritti del porcello. In particolare, considero questa famosa sentenza portata all'attenzione dei filosofi morali da Derek Parfit:
"Per ogni popolazione immaginabile di persone che godono di una qualità della vita molto alta, vi è una popolazione maggiore la cui esistenza sarebbe preferibile anche se ciascuno dei suoi membri vivesse una vita appena degna di essere vissuta".
Si chiama "conclusione ripugnante", e difficilmente potrebbe essere sottoscritta, ma gli utilitaristi possono sfuggire ad essa solo grazie a forzature.
Domanda: potremmo farla valere nel caso degli allevamenti intensivi di animali? Occorre chiedersi se, grazie alla presenza di allevamenti, il numero di animali in vita è molto maggiore rispetto a quello che sarebbe senza. Occorre anche chiedersi se possiamo applicare agli animali un'etica utilitaristica. Infine, dobbiamo chiederci se la vita in allevamento è comunque "appena degna di essere vissuta". Alla prima domanda potrei arrivare ad una risposta affermativa. Alla seconda rispondo con un deciso sì (c'è chi applica l'utilitarismo anche all'uomo!). La terza domanda è quella che mi lascia più perplesso: occorre un grande entusiasmo per la vita purchessia per rispondere di sì. Sta di fatto che la via per giustificare moralmente chi continua a mangiare prosciutto mi sembra abbastanza solida.
lunedì 26 luglio 2021
definitivo ARGOMENTI RAZIONALI PER CREDERE IN DIO - lista in progress DEFINITIVO ragioni per credere
ARGOMENTI RAZIONALI PER CREDERE IN DIO
EAASS:
E Argomento EMPIRICO: fine tuning e fratellini (*) (argomento antropico, armonia matematica...).
E Argomento di EVIDENZA: spiegare libertà, coscienza (**) ma anche morale, bellezza, giustizia...
A Argomento antropica: sia il teismo che SIA prevedono un universo il più popolato possibile (armonia nomologica).
A Armonia psicofisica: strana corrispondenza tra gli stati mentali e i comportamenti.
S Argomento di INSTABILITA': la scienza stessa ci dice quanto siamo inaffidabili nel cercare la verità, e la filosofia atea è travolta dallo scetticismo, persino il famoso "senza Dio nessuna morale" puo' rientrare nella categoria) (***).
S Argomento STRATEGICO: scommessa di Pascal alla luce dei precedenti.
risposta atea:
Al fine tuning si risponde con il multiverso.
All'evidenza si risponde con l'illusionismo.
All'instabilità si risponde con la bruttezza del reale.
All'argomento strategico si risponde dicendo che le precedenti risposte lo invalidano.
All'argomento antropico si risponde che SIA non valga.
*** post:
Il multiverso è l'alternativa più credibile alla presenza di un Dio creatore.
Ha dalla sua parte:
- La teoria delle stringhe (la più nota teoria del tutto);
- La teoria dei molti mondi (un'interpretazione comprensibile della meccanica quantistica);
- La SIA (l'applicazione più comune del principio antropico).
Al momento mi sembra l'ipotesi vincente. Dio potrebbe non esistere. Non solo, sappiamo anche spiegare bene perché se ne parla e se n'è parlato tanto nella storia.
*antropico: https://www.facebook.com/riccardo.mariani.585/posts/pfbid0oa5BHRxyxm5cgnD7cM1qg4at66gYmU55VYzjBQiquSuoFECm9QLPJPYtFLdunTQFl
**armonia psicofisica: https://benthams.substack.com/p/why-im-an-atheist-despite-psychophysical
post face sull'argomento antropico * : IO, DUNQUE DIO.
post face sul dio dell'armonia psicometafisica ** : Inspiegabile Armonia.
quarantena:
1) argomento empirico. Spiega il fine tuning (e la permanenza delle leggi naturali).
2) argomento razionale. Dà sia un FONDAMENTO (senso) che una credenza stabile. (*) (**)
3) argomento strategico. Credere fa bene alla tua salute mentale e alla comunità in cui vive. A parità del resto, la fede è da preferire.
(*) dio è fondamento di tutte le cose, più che creatore.
(**) Ma abbiamo davvero bisogno di un FONDAMENTO? Anche il fatto bruto è un fondamento ma, implicando l'evoluzionismo, genera una credenza instabile. L alternativa al fondamento è il regresso infinito delle ragioni ma il regresso infinito delle ragioni non sembra una buona "spiegazione". Perché? Data una serie infinita di ragioni, ci sono due possibilità: (i) ogni ragione della catena è giustificata perché la ragione successiva della catena è giustificata; (ii) ogni ragione della catena è ingiustificata perché la ragione successiva della catena è ingiustificato. Questa è una paralisi più che una spiegazione. Ovvero: avremo ancora bisogno di una spiegazione del perché l'intera catena di ragioni fosse una catena di ragioni giustificate, piuttosto che una catena di ragioni ingiustificate. La teoria di una catena infinita di ragioni non risponde alla domanda sul perché una qualsiasi delle proprie convinzioni dovrebbe essere giustificata, piuttosto che essere tutte ingiustificate. Il regresso della motivazione appare quindi vizioso e il FONDAMENTO l'alternativa da preferire.
ecco il mio post su facebook in cui fondo huemer swinburne e leslie:
Perché quando guardi il cielo stellato pensi a Dio? Ovvero, il primo passo verso una fede razionale.
E' un'esperienza comune, il meraviglioso ordine dell'universo ci fa pensare a Dio più che alle coincidenze. Chi è refrattario alla religione deve ammettere che l'impressione poetica si conferma approfondendo la materia: come mai il fine tuning? Come mai le proprietà del rame sono le stesse da secoli?... Ma chi è refrattatio alla religione approfondisce ulteriormente, perde un po' di poesia, ed escogita l'alternativa dei "many worlds": se il nostro è uno dei tanti mondi non dobbiamo stupirci delle coicidenze, così come non ci stupiamo che un tale vinca la lotteria. Chi si spinge oltre, poi, nota che i materialisti, per una questione legata all'identità personale, sono comunque esclusi da questa alternativa poiché non potrebbero mai pensarsi nati su un altro universo, visto che quando pensano a se stessi si pensano come un "pezzo di materia" ben specifica e, quindi, come appartenenti solo a "questo" universo. Diversamente, chi crede in una sorta di realtà non-materica (non oso dire spirituale) puo' pensarsi anche incarnato altrove e deve quindi risolvere il confronto tra Dio e i "molti mondi" (o multiverso). Richard Swinburne perora la causa del teismo esaltandone la semplicità. L'alternativa al fondamento divino potrebbe essere il regresso infinito, che di fatto non è mai una spiegazione. Oppure implica l'adozione di "fatti bruti" a fondamento delle proprie credenze sulla natura. Ebbene, la descrizione di un tale fatto è sempre più complessa rispetto a quella di Dio. A questo punto è opportuno ricordare i "monisti" gli abbiamo già persi di strada nel paragrafo precedente e, con loro, abbiamo perso per strada le loro rivendicazioni di semplicità. Ora il confronto è tra dualisti, con i teisti che pensano ad una realtà con attributi che sono o del tutto assenti oppure presenti in modo infinito. Il fatto bruto va, al contrario, è circoscritto e occorre quindi individuare i suoi complessi confini per descriverlo e rinviare ad esso. Considerando tutto questo, non dovremmo più meravigliarci se la persona qualunque, guardando il cielo stellato, pensa a Dio piuttosto che alle complicate equazioni che circoscrivono certi "bruti fatti", il suo intuito nasconde una soluzione intellettuale di qualità.
p.s. Sull'alternativa tra Teismo e Multiverso, vedi John Leslie. Sull'inaccettabilità del Multiverso per i materialisti vedi Michael Huemer. Sulla semplicità di Dio rispetto al fatto bruto vedi Richard Swinburne.
p.p.s. Naturalmente ci sono molte altre posizioni filosofiche; esistono, per esempio, dei monisti che non sono materialisti. Mi sono limitato alle posizioni che considero più credibili e alla moda.
**** ALTERNATIVA
lunedì 15 febbraio 2021
APOCALISSE e teoria grabby - DEFINITIVO
APOCALISSE