mercoledì 12 febbraio 2020

HL Fifty shades of nothing Edward Feser+ FACE


CREARE DAL NULLA
Facile dirlo, difficile farlo. Soprattutto facile dire "nulla", ce ne sono tanti, bisogna scegliere. Il libro ne considera 9, io mi limito a questi 6:
1) Uno spazio-tempo privo di oggetti visibili.
2) Uno spazio tempo privo di oggetti visibili e particelle.
3) Uno spazio-tempo privo di oggetti visibili, particelle e energia.
4) Una realtà priva di tutto quanto sopra e senza nemmeno lo spazio-tempo.
5) Una realtà priva di tutto quanto sopra e senza nemmeno entità astratte (leggi di natura, universali, leggi della logica...).
6) Una realtà priva di tutto quanto sopra e senza nemmeno la potenzialità di tutto quanto sopra.
Il nulla dei fisici è il 3, al massimo il 4. Di certo non il 5 e nemmeno il 6. Non ci si avvicina nemmeno al nulla assoluto.
La creazione "dal nulla" dei fisici dediti alla filosofia - quello di cui parlano Hawking, Krauss, Close e Atkins - è creazione da un "nulla" piuttosto farlocco. Richiede l'adozione di una filosofia problematica come quella scientista, o che comunque neghi, per esempio, l'esistenza delle leggi di natura. Il "salto quantico" che loro immaginano come "prima mossa" avrebbe avuto luogo senza le leggi della meccanica quantistica, ovvero le leggi illustrate dalla teoria senza la quale non avrebbero mai immaginato nulla del genere.
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This compelling study of the origins of all that exists, including explanations of the entire material world, traces the responses of philosophers and scientists to the most elemental and haunting question of all: why is anything here―or anything anywhere? Why is there something rather than nothi....

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Fifty shades of nothing
Edward Feser
Citation (APA): Feser, E. (2020). Fifty shades of nothing [Kindle Android version]. Retrieved from Amazon.com

Parte introduttiva
Evidenzia (giallo) - Posizione 2
Fifty shades of nothing By Edward Feser
Evidenzia (giallo) - Posizione 10
trying to show how quantum mechanics explains how the universe could arise from nothing.
Nota - Posizione 11
Hawking Krauss. Pop science
Evidenzia (giallo) - Posizione 18
John Leslie and Robert Lawrence Kuhn
Nota - Posizione 18
Antologia
Evidenzia (giallo) - Posizione 27
We are to imagine, first, space and time devoid of any visible objects but containing particles and energy; then space and time devoid of particles, but containing energy; then space and time devoid of that as well; and so forth until we arrive at the notion of there being absolutely nothing whatsoever, not even possibilities, mathematical truths, laws of nature, or abstract objects of any sort.
Nota - Posizione 30
La scala dei nulla
Evidenzia (giallo) - Posizione 31
Physics isn’t everything
Nota - Posizione 31
Tttttttt
Evidenzia (giallo) - Posizione 37
described a scenario in which not even space-time or mass-energy exist but the laws of quantum mechanics do -- he calls this “the physicists’ Nothing,”
Nota - Posizione 38
Cio che hanno in mente K e H
Evidenzia (giallo) - Posizione 40
The Nothing of physicists is thick with the complete set of the laws of physics, and so between the physicists’ Nothing and Real Nothing lies a vast,
Nota - Posizione 41
Bacchettata a H e K
Evidenzia (giallo) - Posizione 42
Kuhn does not regard the fundamental laws of physics, whatever they turn out to be, as a plausible terminus of explanation.
Nota - Posizione 42
Di conseguenza
Evidenzia (giallo) - Posizione 44
I doubt I could ever get over the odd idea that something so intricate, so involved, so organized and so accessible as the laws of physics would be the ultimate brute fact.
Nota - Posizione 45
La legge di natura n é adatta nemmeno a essere un fatto bruto
Evidenzia (giallo) - Posizione 46
physicists themselves, including Krauss and Hawking, do not treat the laws of physics as if they were either logically necessary or a brute fact.
Evidenzia (giallo) - Posizione 49
If they can in principle be falsified, then they are not necessary.
Evidenzia (giallo) - Posizione 58
More than zero
Nota - Posizione 58
Tttttttttttt
Evidenzia (giallo) - Posizione 59
to propose a philosophically interesting conception of a kind of “nothing” which is something less than what he calls “absolute” nothing or “Real Nothing.”
Nota - Posizione 60
Quel che cerca di fare Kuhn
Evidenzia (giallo) - Posizione 62
we reach a point where there are no concrete objects in existence, but where there are still abstract objects.
Nota - Posizione 63
Per K ci sono nove strati di nulla
Evidenzia (giallo) - Posizione 64
there are still universals, numbers, propositions,
Evidenzia (giallo) - Posizione 67
In this scenario, since there would (in a sense) be no things, we would (in a sense) have “nothing,” but it would not be nothing in an absolute sense, since there would still be truths, properties, etc.
Evidenzia (giallo) - Posizione 69
there are no abstract objects like numbers, universals, or the like, but there are still possibilities.
Nota - Posizione 69
K va oltre
Evidenzia (giallo) - Posizione 70
This would be the “level 8” kind of “nothing.” Level 9 -- absolute nothing or Real Nothing -- would be reached when we delete even possibilities.
Evidenzia (giallo) - Posizione 78
even Kuhn’s “no concrete objects, only abstract ones” scenario is explanatorily problematic. For abstract objects are typically regarded as causally inert. Hence if we need abstract objects in order to explain the realm of concrete things, we would also need at least one concrete thing in order to explain the others.
Nota - Posizione 81
Problemi con lo scenario di K. Livello 8
Evidenzia (giallo) - Posizione 94
The classical perspective
Nota - Posizione 94
Ttttttttttt
Evidenzia (giallo) - Posizione 96
The only remaining question is which brand. Pantheism? Panentheism? The classical theism of Augustine, Anselm, Avicenna, Maimonides, and Aquinas? The “theistic personalism” or “neo-theism” of contemporary philosophers of religion like Alvin Plantinga and Richard Swinburne?
Nota - Posizione 98
Una volta accettato il nulla 9
Evidenzia (giallo) - Posizione 104
God as conceived of by theistic personalists simply cannot plausibly be regarded as an ultimate explanation of the world.
Nota - Posizione 104
Tesi
Evidenzia (giallo) - Posizione 105
a member of the class of “persons,”
Nota - Posizione 105
Per i personalisti
Evidenzia (giallo) - Posizione 106
the doctrine of divine simplicity.
Nota - Posizione 106
Negata
Evidenzia (giallo) - Posizione 106
even attribute change to God.
Evidenzia (giallo) - Posizione 107
whatever is in any way composed of parts requires an explanation of its composition;
Nota - Posizione 108
Il problema
Evidenzia (giallo) - Posizione 109
and whatever changes in any way requires a cause of change.
Nota - Posizione 110
Inoltre
Evidenzia (giallo) - Posizione 110
or simply be a “brute fact” himself.
Evidenzia (giallo) - Posizione 123
Brian Davies, John Haldane, Brian Leftow, David Oderberg, Gyula Klima, Christopher Martin, Eleonore Stump,
Nota - Posizione 124
I teisti classici oggi
Evidenzia (giallo) - Posizione 139
Asking the right questions
Nota - Posizione 139
Ttttttttttttt

martedì 11 febbraio 2020

AUTO

https://feedly.com/i/entry/ty+AzTYZ3TUuMuPycOdkUNamwQCXNpDbajbdLnbrc5c=_17032715cac:a2ce70c:fd9c96c2

"Autoginefilo" è chi si eccita immaginadosi donna. "Autoandrofilo" è chi si eccita immaginandosi uomo. Queste condizioni sono famose perché alcuni sessuologi, in particolare Ray Blanchard e Michael Bailey, le ipotizzano come causa alla base del transgender. La maggior parte delle donne trans, per esempio, è autoginefila. La comunità trans è insorta, temono che una simile teoria riduca la loro condizione a mero feticismo.
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Gay. Straight. Or lying. It’s as simple and straightforward as black or white, right? Or is there a gray area, where the definitions of sex and gender become blurred or entirely refocused with the deft and practiced use of a surgeon’s knife? For some, the c...

lunedì 10 febbraio 2020

DI FRONTE ALL'ASSURDO - superdeterminismo

http://backreaction.blogspot.com/2020/02/guest-post-undecidability.html

http://backreaction.blogspot.com/2020/02/guest-post-undecidability_10.html

https://feedly.com/i/entry//cnXVr/5HNe2pDqTI3udBeVx4AbJSW9TNhacAl8h6Dc=_170333316fc:2ded82:7f81b46f

http://backreaction.blogspot.com/2019/12/the-path-we-didnt-take.html
DI FRONTE ALL'ASSURDO
Quando i fatti non ci piacciono, possiamo sempre cambiarci gli occhi.
Quel che vediamo accadere nel mondo infinitamente piccolo ha dell'assurdo, al punto che persino il grande Einstein si è rifiutato di accettare la teoria ortodossa che al meglio descrive quella realtà, ovvero la meccanica quantistica (MQ). Ma come è possibile che le particelle interagiscano senza nessun contatto tra loro (a distanza)? Prima pensavo che solo i fantasmi facessero cose del genere!
Tuttavia, i tentativi di correggere in senso "einsteniano" la MQ sono stati stroncati definitivamente dalle cosiddette "diseguaglianze di Bell": non possono esistere "variabili nascoste" che consentano in qualche modo di riconciliare il comportamento osservato delle particelle elementari con il sano determinismo della natura. La ricerca di Einstein e dei suoi epigoni è dunque senza speranza.
Ma...
Ma il teorema di Bell vale solo sotto certe "ragionevoli condizioni" ovvie per la fisica tradizionale, forse un po' meno per quella dell'infinitamente piccolo. La principale è questa: occorre ci sia Indipendenza Statistica (IS) tra l'osservatore e l'osservato (o tra i misuratore e il misurato). La neutralità dello scienziato, d'altronde, è un postulato di tutte le scienze.
Il Superdeterminismo rinuncia a IS e, attraverso questa via, riconcilia la teoria quantistica con il determinismo e con Einstein. Il Superdeterminismo ci dice che un modello locale e deterministico della MC è sempre possibile, si ha semplicemente bisogno che i sistemi fisici misurati abbiano una correlazione statistica adeguata con i sistemi fisici che eseguono la misurazione.
I filosofi ci dicono che le ipotesi non possono essere verificate isolatamente. Come minimo una certa ipotesi viene confermata in coppia con le ipotesi a sostegno della teoria osservativa. Ecco, il Superdetrminismo, di fronte al fatto che quanto vediamo succedere tra i quanti è assurdo, rettifica le teorie osservative in modo da "normalizzare" la realtà osservata.
Il Superdeterminismo è malvisto perché IS, come già dicevo, è un fondamento di tutta l'attività scientifica, per molti adottare S significa abbandonare il metodo scientidico come lo abbiamo conosciuto finora. Una certa opposizione, poi, deriva della credenza nel libero arbitrio dei ricercatori. Quest'ultima obiezione, però, potrebbe essere superata imputando la mancata IS agli strumenti utilizzati dallo sperimentatore.
Ma da cosa dipende la perdita di IS? Da cio' da cui tutto dipende: lo stato iniziale dell'universo. A questo proposito esistono diversi modelli di Superdeterminismo, vanno testati e rettificati, a me comunque questa pare la via più promettente per superare le assurdità della MQ.

***

Indecidibilità di Turing: è la versione informatica del teorema di Godel: dato un programa, è sempre possibile costruire per lui un problema indecidibile.

Diseguaglianza di Bell. Il comportamento delle particelle puo' essere spiegato solo da un'azione non locale. Trivialmente: le particelle sono deviate da elementi che non le "toccano". Bell dimostra l'azione a distanza.

Indipendenza statistica: ogni evento di cui si occupa la scienza è osservabile. Ovvero, l'osservazione non cambia l'evento.

Teoria del caos: non consente di fare previsioni ma conserva il determinismo. Non è descrivibile in modo lineare; il caos si descrive con i frattali. Cio' non esclude che l'evoluzione si stabilizzi su imprevedibili equilibri chiamati "attrattori" dei frattali.

Teoria quantistica: non consente previsioni che non siano di tipo statistico. Nella sua essenza resta lineare (senza misurazione valgono le eq di Sh)

Relatività: non lineare poiché contempla diverse dimensioni spazio/tempo, anche se convertibili tra loro. Deterministica. In questo senso assomiglia alla teoria del caos, senonché, diversamente da quest'ultima, consente di fare previsioni esatte.

Teoria del caos: poniamo che lo stato iniziale sia Input e l'attrattore finale sia l'output. Definiamo il collegamento tra SI e O come indecidibile (che qui traduce bene "imprevedibile". Esiste un teorema che, rifacendosi a Turing, lo dimostra.

Perché questo fatto dovrebbe riunificare la fisica? Considera la relatività come un programma P. Anch'essa, per quanto l'abbiamo definita in grado di fare previsioni, avrà degli input che rendono indecidibili e sue conclusioni (Turing si applica a tutto). Ecco, possiamo dire che la teoria del caos è un sotto-insieme della relatività, in particolare riguarda questo sottoinsieme indecidibile. Per il resto, è determinata e non lineare esattamente come la relatività.

E come riconcilieremo la MC? La linearità di MC sembra inconciliabile con la non linearità del caos.

Fortunatamente, l'equazione che descrive l'evoluzione della probabilità in certi sistemi caotici - eq di Liouville - è lineare. Non solo, sembra imparentata con quelle di  Schrödinger. Resta però un problema: poiché in MC vale Bell, come puo' un sistema deterministico come quello caotico contemplare l'azione a distanza?

Forse Bell puo' essere interpretato in modo originale proprio grazie ai teoremi dell'indecidibilità

Bell: in certe (ragionevoli) condizioni, un'interpretazione einsteniana della MC dovrebbe condurre a esiti violati dagli esperimenti che considera Bell.

Ma quali sono queste "condizioni ragionevoli"? In genere riguardano la libertà di scegliere certi parametri sperimentali.

Il teorema di Bell è matematico. Ma come si descrive la libertà matematicamente?

Di solito diciamo: "sono libero perché avrei potuto fare altrimenti" (controfattuale).

Via alternativa: posso anche dire che il libero arbitrio denota un'assenza di vincoli che altrimenti mi impedirebbero di fare ciò che voglio fare.

Torniamo a Bell. Quali sono le condizioni necessaria affinchè l'azione a distanza sia dimostrata: una di queste è l'indipendenza statistica (ovvero la neutralità dell'osservatore). Le teorie che violano questa condizione sono dette superdeterministiche.

Il superdeterminismo è visto molto male, anche perché IS è principio fondativo di tutte le scienze.

Il superdeterminismo postula un demone che muta cio' che l'osservatore misura. Ci sono così due realtà: quella vera e quella misurata. Occorre tradurre la prima nella seconda.

Sacrificare SI significa sacrificare la libertà dello sperimentatore di misurare liberamente cio' che vuole.

Il superdeterminismo vendica Einstein: la libertà dello sperimentatore è la candidata migliore al ruolo di "variabile nascosta".

L'obiezione al superdeterminismo è fondata sulla credenza nel libero arbitrio. ma questa non è un'obiezione scientifica

Ma il superdetrminismo puo' essere interpretato come un azione che viola l'indipendenza dei sistemi di misurazione, non tanto la libertà degli sperimentatori.

Da dove derivano le strane correlazioni del superdeterminismo? Dallo stato iniziale dell'universo. Per molti questo è inaccettabile. Ma questo assunto è infalsificabile. Alzare il sopraciglio qui non è ingiustificato, ma senza modelli concreti 

In sintesi: un modello locale e deterministico della MC è sempre possibile, si ha semplicemente bisogno che i sistemi fisici misurati abbiano una correlazione statistica adeguata con i sistemi fisici che eseguono la misurazione.

Il superdeterminismo è ciò che serve per risolvere il problema di misurazione della meccanica quantistica. Mi sono sempre più convinto che la nostra incapacità di risolvere il problema di misurazione è ciò che ci impedisce di compiere progressi nelle basi della fisica in generale. Il problema della misurazione è la madre di tutti i problemi.

Molta comunità scientifica è bloccata sul mito che si tratta di una "teoria della cospirazione" non scientifica. Il superdeterminismo, così dice la vulgaa, è l'ultima risorsa dei dinosauri che credono ancora nelle variabili nascoste.

Critici: Il superdeterminismo richiede la codifica del risultato di ogni misurazione quantistica dello stato iniziale dell'universo, il che è chiaramente scandaloso. Non solo, priva gli umani del libero arbitrio, il che è del tutto inaccettabile.







VIRILIZZARE LA CHIESA.

Oggi nelle Parrocchie è tutto una Pastorale, la dottrina conta sempre meno, ognuno va per conto suo, sorridente come un agente immobiliare ma per conto suo: saper cosa dire è secondario, l'importante è dirlo risultando simpatici.
Va bene, facciamo finta di accettare questo approccio, ma per agire in modo efficace basiamoci almeno per una volta sui numeri: se il padre non va in chiesa, solo un bambino su cinquanta diventa a sua volta un frequentatore della Messa e dei sacramenti, e poco importa la devozione di madre e sorelle. Se invece il padre va regolarmente a Messa, indipendentemente dalla pratica religiosa delle donne in famiglia, una percentuale significativa dei figli avrà a sua volta una vita di fede. Ergo: i programmi pastorali vanno orientati sul maschio adulto.
Oggi nessun maschio adulto verrà mai attirato in Chiesa, occorre smantellare l’atmosfera attuale che caratterizza la maggior parte delle parrocchie, ovvero un’atmosfera troppo femminilizzata, attraente solo per un gay degli anni Settanta. Qualche consiglio ai preti.
1) Torna a celebrare ad orientem. Gli uomini preferiscono seguire un leader in battaglia piuttosto che sedersi attorno a un tavolo che trasformi la Messa nell'ennesima pallosissima chat.
2) Assicurati che ci siano solo uomini e ragazzi sull’altare. In molte parrocchie durante la Messa c’è un solo uomo all’altare: il sacerdote. Tutte le altre sono presenze femminili, comprese le chierichette. Ricorda: le donne seguono gli uomini, ma il contrario non funziona mai.
3) In Chiesa mantieni un rigoroso silenzio prima e dopo la Messa. Gli uomini prediligono una liturgia seria. Entrare in una chiesa piena di chiacchiere manda subito un segnale negativo. Se un uomo va a Messa non sta cercando un club per socializzare. Non pensarci due volte ad espellere le zabette.
4) Utilizza inni e canti tradizionali, non quello stramaledetto pop che stufa dopo un minuto. Gli uomini vogliono elevarsi con la musica sacra, non battere le mani come handicappati sulle mille varianti di Kumbaya.
5) Invita i fedeli al sacrificio. Gli uomini non vogliono solo sentirsi dire come essere gentili e misericordiosi. Vogliono essere sfidati ad approfondire la fede con impegni pratici e concreti. Quindi chiamali a fare veri sacrifici, come il digiuno del venerdì o le docce fredde di riparazione.
6) Di’ le cose come stanno. Smettila di parlare come un gesuita e privilegia invece la chiarezza. Opponiti al secolarismo dominante e affronta direttamente la manifesta crisi della Chiesa. Fingere fa di te un codardo sicofante prima ancora che un abile politicante in cerca di lucrare un ruolo.

HL Philosophers should talk more about climate change. Yes, philosophers. Sabine Hossenfelder

Philosophers should talk more about climate change. Yes, philosophers.
Sabine Hossenfelder
Citation (APA): Hossenfelder, S. (2020). Philosophers should talk more about climate change. Yes, philosophers. [Kindle Android version]. Retrieved from Amazon.com

Parte introduttiva
Evidenzia (giallo) - Posizione 2
Philosophers should talk more about climate change. Yes, philosophers. By Sabine Hossenfelder
Evidenzia (giallo) - Posizione 6
how many scientists don’t know how science works
Nota - Posizione 7
É scioccante
Evidenzia (giallo) - Posizione 7
Most of those I have to deal with still think Popper was right
Evidenzia (giallo) - Posizione 7
falsifiability
Evidenzia (giallo) - Posizione 9
I should, for example, be able to publish a paper predicting that tomorrow the sky will be pink and next Wednesday my cat will speak French.
Nota - Posizione 10
Sarebbero paoer scientifici xché falsificabili
Evidenzia (giallo) - Posizione 12
Popper’s idea of telling science from non-science by falsifiability “has the untoward consequence of countenancing as ` scientific’ every crank claim
Nota - Posizione 13
Larry laudan
Evidenzia (giallo) - Posizione 14
almost all of today’s philosophers of science agree that falsification is not a sufficient criterion of demarcation
Evidenzia (giallo) - Posizione 17
when it is scientifically justified to amend a theory whose predictions ran into tension with new data.
Nota - Posizione 17
Lo scipo del post
Evidenzia (giallo) - Posizione 18
science cannot work without Occam’s razor.
Nota - Posizione 18
Tesi
Evidenzia (giallo) - Posizione 19
among two theories that describe nature equally well you should take the simpler
Nota - Posizione 19
Definizione del rasoio
Evidenzia (giallo) - Posizione 20
We would be permitted, for example, to add the assumption “all particles were made by god”
Nota - Posizione 21
Ma alla scienza nn serve. Imo: e come spiego ciò che osservo?
Evidenzia (giallo) - Posizione 22
the phrase that two theories “describe nature equally well” and you should “take the simpler one” are somewhat vague.
Nota - Posizione 23
Problema
Evidenzia (giallo) - Posizione 25
it’s unscientific to make assumptions which are unnecessary to explain observation
Nota - Posizione 25
Ripetiamo il rasoio
Evidenzia (giallo) - Posizione 26
They invent particles which make theories more complicated and are of no help to explain existing data.
Nota - Posizione 27
L errore di molti fisici
Evidenzia (giallo) - Posizione 30
We’d have biologists writing papers about flying pigs and then hold conferences debating how flying pigs poop because, who knows, we might discover flying pigs tomorrow.
Nota - Posizione 31
Se i biologi procedessero come certi fisici
Evidenzia (giallo) - Posizione 33
math certainly comes in handy for particle physicists because it prevents mere mortals from understanding just what the physicists are up to.
Nota - Posizione 34
L errore é mascherato dalla matematica
Evidenzia (giallo) - Posizione 35
I have recently had to deal with a lot of climate change deniers
Evidenzia (giallo) - Posizione 36
I must be a denier too because, drums please, I am an outspoken critic of inventing superfluous particles.
Nota - Posizione 36
La tesi negazionista
Evidenzia (giallo) - Posizione 38
common deniers’ complaint that climate scientists adapt models when new data comes in.
Nota - Posizione 38
Premessa
Evidenzia (giallo) - Posizione 39
it’s exactly the same thing that all these physicists do each time their hypothetical particles are not observed!
Nota - Posizione 39
Secondo deniers
Evidenzia (giallo) - Posizione 41
Then someone yells “Epicycles!”
Evidenzia (giallo) - Posizione 43
Revising a hypothesis when new data comes in is perfectly fine.
Evidenzia (giallo) - Posizione 44
Sometimes this means you actually need a new theory. Sometimes you have to adjust one
Evidenzia (giallo) - Posizione 48
Indeed, adding epicycles to make the geocentric model of the solar system fit with observations was entirely proper scientific methodology.
Nota - Posizione 49
Sorpresa
Evidenzia (giallo) - Posizione 50
Astronomers of the time could have proceeded this way until they’d have noticed there is a simpler way to calculate the same curves,
Evidenzia (giallo) - Posizione 52
What scientists should not do, however, is to adjust details of a theory that were unnecessary in the first place.
Nota - Posizione 53
Il divieto
Evidenzia (giallo) - Posizione 53
Kepler for example also thought that the planets play melodies on their orbits around the sun, an idea that was rightfully abandoned because it explains nothing.
Nota - Posizione 54
Esempio
Evidenzia (giallo) - Posizione 54
adding dark matter and dark energy to the cosmological standard model in order to explain observations is sound scientific practice.
Nota - Posizione 55
Altro esempio

sabato 8 febbraio 2020

NESSUNO VUOLE SPRECARE LA SUA RISERVA DI RISCHIO

NESSUNO VUOLE SPRECARE LA SUA RISERVA DI RISCHIO
Ridurre i rischi di una certa attività aumenta la nostra voglia per attività più rischiose. Abbiamo una riserva di rischio, se non occorre più allocarla in un posto, l'allocheremo altrove. Perché mai non dovremmo valorizzarla? Ciò rappresenta una sfida fondamentale per gli operatori della sicurezza. Affinché caschi, freni antibloccaggio, cinture di sicurezza, eccetera facciano il loro lavoro, dobbiamo prendere in considerazione il modo in cui cambiano il nostro comportamento. Molto spesso la sicurezza e la rassicurazione si bilanciano annullando ogni effetto.
Il capitolo 4 di questo libro ricostruisce con perizia le vicende del casco nel football americano e di come la sua introduzione abbia reso il gioco più violento. "Ora insegniamo ai nostri ragazzi a speronare e a caricare a testa bassa", diceva Woody Hayes, il leggendario allenatore per Ohio State, nel 1962. "Vogliamo che le difese piantino il loro casco proprio sotto il mento dell'avversario, lì dove fa più male". L'introduzione del casco ha ridotto alcune delle lesioni più brutte, portando allo stesso tempo a più lesioni di tipo diverso.
E' chiaro ora perché il preservativo fatica tanto nel prevenire l'AIDS?
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Why anti-lock brakes make us drive faster Why saving money can lead to financial crisesHow football helmets make the game more dangerousWhy letting forest fires burn can be safer than putting them outWe have learned a staggering amount about human nature and disaster-yet we are continually unprep...