sabato 10 ottobre 2015

Cos'è un oggetto intenzionale?

In filosofia si usa il concetto di "oggetto intenzionale". Si tratta di qualcosa che io riesco a capire solo se lo voglio fare, solo se m'impegno con la mia immaginazione. Prendiamo una frase del tipo "la mela è sul tavolo" se uno la pronunciasse davanti a me io la capirei anche se non la volessi capire, anche se non decidessi di applicare ad essa la mia immaginazione. Questo perché il linguaggio naturale non costruisce oggetti intenzionali. Certo, puo' darsi che una frase difficile richieda uno sforzo per essere compresa e la produzione di questo sforzo sia intenzionale ma cio' non toglie che quella frase non sia affatto un oggetto intenzionale poiché quella frase è realizzata grazie ad un linguaggio che non ha le potenzialità per costruire oggetti intenzionali. L'immaginazione non ha un ruolo in questo lavoro.

Ebbene, molti filosofi considerano la musica un oggetto intenzionale.

The Purchase of Intimacy Viviana A. Zelizer

The Purchase of Intimacy Viviana A. Zelizer
  • Intimità e denaro: in che relazione stanno? Il libro studia tutte le teorie in merito....
  • Scopo del libro: c'è incompatibilità? come viene aggirata?...
  • Tesi: c'è molta molta economia più o meno mascherata dietro la formazione di solidi legami sociali...
  • Un luogo dove i nodi vengono al pettine e si getta la maschera: i tribunali...
  • Indizio: quanto denaro viene investito nella costruzione del legame. Molto, sebbene le modalità siano cruciali...
  • Quando il connubio cuore e denaro si rende necessario x noi si fa presto a trasformare il significato che diamo a concetti che magari un attimo prima ritenevamo incompatibili...
  • Come l'onnipresenza del mercato influenza la ns vita intima?...
  • Prendiamo un problema: come ci si divide i lavori domestici, o le risorse familiari, o la cura dei bimbi, o le incombenze varie. Che tecniche di contrattazione vengono adottate?

Xxxxx
  • il caso: p. e m. sono da tempo compagni - anche se formalmente lei è la sua schiava - ma nn possono farsi doni x la legge della louisiana....
  • ancora oggi la natura della relazione fa nascere diritti e doveri economici implicito che solo il tribunale esplicita...
  • attacco alle torri gemelle. a chi spetta il risarcimento federale destinato alle vittime? alle mogli ormai separate di fatto? alle notorie amanti? il caso della compagna lesbica penalizzata in favore del fratello....
  • cosa si vuol dimostrare? che l intimità costruisce relazioni economiche implicite le due dimensioni nn sono affatto separate sebbene sia buona norma nn mischiarle in modo esplicito....
  • oggi sappiamo che nella relazione intima si contratta eccome. bisogna capire xchè lo si fa in modi così particolari. Perché non prendere un pezzo di carta e buttar giù le clausole?
  • àcos è l intimit? implica conoscenza profonda e relazione intensa con l altro. grande attenzione all altro...
  • include: conoscenza dei segreti del corpo e costruzione di rituali xsonalizzati. un linguaggio personale e un accettazione dei difetti anche fisici. assenza d imbarazzo x cose imbarazzanti. fiducia....
  • si tratta di definizioni vaghe che includono relazioni diversissime dal figlio/genitore al boss/segretaria....
  • una distinzione: 1) relazioni che possono produrre danni informativi 2 o danni affettivi. tuttavia è più pertinente considerarle in un continum...
  • c è chi definisce l i. in base alle emozioni che evoca. ma sono troppe e troppo variegate...
  • costante: chi ha una relazione intima - x es di natura sessuale - ci tiene ad etichettarla. forse x regolare meglio i flussi di denaro? ...
  • come pagare lo psicologo? l ordine è particolarmente attento a consigliare forme mediate x nn danneggiare il vincolo. ma tutta la relazione è codificata dalla deontologia. come si spigano distinguo tanto particolareggiati?...
  • Come si relazionano intimità ed economia? ci sono tre risposte possibili
  • prima risposta: sono incompatibili, bisogna quindi distinguere due sfere quella intima e quella economica affinché il conflitto sia relegato nella seconda senza inquinare la prima. ci sono due mondi nettamente separati: affettività e calcolo economico. il contatto tra le due crea inquinamento e corrompe la morale. l es. di michael walzer fred hirsch. e anche l i. può contaminare l economia. slo un mercato ripulito dai sentimenti genera efficienza. capitalismo: sia i critici che i sostenitori concordano che espelle il solidarismo.
  • friedman e la responsabilità sociale dell impresa: teniamo ben distinte le due sfere. chi nn lo fa si condanna a corruzione mafia corporativismo.
  • rifkin e l ipercapiralismo: il mercato oggi è puro e nn più temprato da forme relazionali.
  • seconda risposta: nn c è reale distinzione ma solo una normale contrattazione di mercato in cui si etichetta la relazione x regolarne le conseguenze...
  • intimità e denaro spesso viaggiano insieme: baby sitter adozione asili doni in denaro al matrimonio rimesse emigranti prestiti tra amici eredità. relazioni e denaro...
  • riduzionismo economicista (pragmatismo): anche il sentimento ha una sua razionalità economica che può essere smascherata. l economicismo ha portato il più serio attacco alla teorie dei mondi contrapposti...
  • posner: il paradigma law and economics applicato alla sessualità: scava scava la sessualità funziona come la borsa...
  • david friedman: i contratti a lungo termine funzionano x il matrimonio come x le imprese...
  • x gli economicisti la prostituzione è un mero scambio di mercato...
  • x i culturalisti (costruttivisti) tutto è ideologia. la prostituzione esprime un isola di pluralismo della sessualità che contesta l egemonia del matrimonio. in qs senso basta l idea: è concepibile protituz. senza sesso...
  • x i politicisti tutto è sete di dominio e il potere spiega anche le relazioni. l analisi del patriarcato appartiene a qs costola...
  • x i politicisti la prostituzione esprime il dominio dell uomo...
  • anche la seconda soluzione sembrerebbe mantenere le due sfere ben distinte anche se suggerisce un meccanismo ipocrita x connetterle...

  • terza risposta: nn c è distinzione e nemmeno contrattazione ma un tentativo di connettersi in modo appropriato con l altro...
  • tesi: noi dedichiamo molte energie a costruire la relazione più appropriata con l altro. anche gli scambi di denaro servono a qs: è un dono? è un compenso? è un corrispettivo? se la relazione conta la modalità nn conta meno della quantità. le due sfere nn sono separate ma nemmeno tutto può essere ridotto ad economicismo...
  • obiettivo: max connessione ottimale. una buona relazione è un bene in sè e va considerato come tale nel bilancio complessivo. l economicista la considera invece solo uno strumento...
  • noi costruiamo la relazione con: nomi pratiche simboli rituali...
  • nn esiste la relazione ottimale a cui tutte devono tendere ma esiste un mix ottimale di relazioni che dipende dalle preferenze del singolo...
  • l attività economica è uno dei tanti contesti in cui prosegue qs incessante lavoro di costruzione...
  • connettersi in modo appropriato riduce l incertezza (imho: ma qui siamo ancora nell ambito della razionalità economica)...
  • il xicolo di confusione rafforza l attività rituale di marcamento dei confini...
  • imho: la connessione appropriata crea una rete che dà sicurezza. ma xchè allora nn stipulare dei contratti? Ipotesi: forse xchè essendo contratti di lungo xiodo e necessariamente incompleti c è di meglio. l adesione a certi rituali offre più garanzie di compliance ed enforcement. in qs senso i comportamenti nn sono meno razionali ma nn utilizzano gli strumenti tipici dell economia. diciamo che hanno una razionalità culturale più che economica..
  • il grado d intimità è un buon misuratore della relazione. una valvola utilizzata nella regolazione...
  • l opera di demarcamento è spesso impotente senza il contributo istituzionale. x es. il matrimonio...
  • a volte si adotta la retorica dei mondi ostili nn xchè ci sicrede realmente ma sempre in vista di configurare al meglio le relazioni...
  • rituali simboli e altri medium configuramo una semantica del denaro...
  • oggi il denaro è xvasivo e la sua presenza deve essere fronteggiata da chi s impegna a connettere la sua vita. i sostenitori dei due mondi sono preoccupati
  • imho: nell'opera di connessione il rituale sostituisce spesso il contratto. Perché? Perché il rituale è un veicolo, è mobile e a muoverlo sono le forze dell'ordine spontaneo. Il contratto è di per sé statico, si muove solo con l'accordo delle parti. In più il rituale genera un movimento coordinato con quello degli altri, il contratto genera invece isolamento e la sua revisione non puo' essere coordinata con l'insieme.
continua

venerdì 9 ottobre 2015

Nella cameretta di Silvia

Condizioni necessarie per l'esperienza estetica.

Facciamo il caso di una ragazzina un po' tamarra e priva di ogni cognizione musicale che dalla sua cameretta nelle case popolari della periferia ascolti "Silvia" di Vasco Rossi.

Compie un'esperienza estetica autentica?

Per certo non lo sapremo mai poiché l'esperienza è qualcosa di interiore, non visibile ad occhio nudo e non misurabile col metro. Tuttavia, possiamo osservarla da vicino per trarne degli indizi.

Dopo l'ascolto dice tra sé: "bellissima canzone, mi ha emozionato un casino".

Poi pensa: "mi ha proprio toccata sul vivo, sento che parla di me, ha colto la mia natura più intima, mi ha fatto rivivere qualcosa di profondo che mi riguarda vicino, allora forse esisto anch'io!"

Infine aggiunge: "Vasco, sei grande, mi conosci meglio di quanto mi conoscano i miei amici e i miei genitori, con canzoni come questa sai raccontarmi come io non saprei fare, grazie di esistere, mi viene da piangere dalla gioia, adesso esco di qui e spacco tutto".

Nel dire e pensare tutto questo è sinceramente commossa, piange di felicità, si sente compresa e parte di una comunità più vasta.

Ora, perché dovrei negare statuto di esperienza estetica a quanto è avvenuto in quella cameretta?

Stando alle parole della protagonista ricorrono tutti gli elementi di per dire che ha sperimentato l'azione reale del bello su di sé: le sue reazioni sono sincere e tipiche.

Una teoria estetica che negasse tutto cio' sarebbe come minimo astrusa. Suggerisco di sostituirla al più presto.

Aggiungo che tutti noi, probabilmente, abbiamo vissuto le emozioni estetiche più potenti in età adolescenziale. Perché? Forse perché in quella parte della nostra vita stiamo costruendo un'identità e la bellezza in tutto cio' ha un ruolo fondamentale. Si tratta di un momento in cui siamo particolarmente sensibili e la risorsa fondamentale per apprezzare il bello è proprio questa: la sensibilità.

https://www.youtube.com/watch?v=TwZXs62fTfM

p.s. siccome queste considerazioni sono ispirate da una discussione con Davide, ci tengo a precisare che una pera di eroina fa tutt'altro effetto e suscita tutt'altre reazioni.



**********

Ora si noti che il "dominio della tecnica e della forma":

- non è condizione sufficiente per l'esperienza estetica (vedi il caso dell'ascoltatore sordo),

- non è condizione necessaria per l'esperienza estetica (vedi caso della tamarra delle case popolari),

- non si riscontra necessariamente nella realtà empirica (vedi teoria della variabile spuria),

- non è correlata, se non in senso banale, alla qualità artistica nemmeno nell'atto produttivo.

Perché mai dovremmo dare a questa variabile un ruolo importante nella nostra teoria estetica? Una teoria, a parità del resto, è tanto più potente quanto più è semplice.

giovedì 8 ottobre 2015

La tecnica come variabile spuria

Molti notano che tra i musicisti (coloro che dominano la tecnica esecutiva) la capacità di giudizio estetico sia mediamente più elevata, ma forse la tecnica in sè è una variabile spuria. Costoro, infatti, per poter acquisire una tecnica adeguata, si sottopongono ad un  contatto più prolungato con le opere e sviluppano necessariamente anche una sensibilità e un giudizio estetico più affinato dato questo loro privilegio (possono per esempio fare confronti con la tradizione o con altri autori eccetera). Se questo è vero la capacità di giudizio estetico non è dovuto alla tecnica acquisita ma all'esperienza di ascolti ripetuti e meticolosi.

Is Food the New Sex? Mary Eberstadt

Is Food the New Sex? Mary Eberstadt - i punti toccati
  • esiste un un trade off tra cibo e sesso...
  • sesso e cibo: stessi appetiti stesso lessico. i due discorsi si incrociano spesso con doppi sensi imbarazzanti...
  • sesso e cibo: entrambi danno gioia come possono portare alla rovina....
  • s. e c.: in tutte le civiltà sono sottoposti a regole...
  • cosa succederebbe se nn ci fossero regole. d altronde viste le analogie è logico aspettarsi un trattamento equipollente.
  • oggi: l accesso al cibo è illimitato. l accesso al sesso anche, grazie agli antic....
  • anche la morale facilita l illimitato: ghiottone nn è più un insulto e casto nn è più una lode...
  • ciò nn significa che nn esistano altre ragioni x contenersi: malattie...
  • betty: casalinga trentenne anni 50. jennifer: sua figlia oggi della stessa età.
  • la cucina di b.: piena di scatolette con zuccheri e carni rosse a volontà. il freezer pieno di carne congelata. cibo fresco: giusto qlc patata. il pranzo è un cerimonia si mangia di tutto e si pulisce il piatto...
  • j.: meno cerimonie tavolo spoglio più attenzione al cibo: si compra organico e la carne rossa è bandita. nel freezer solo ghiaccio nel frigo solo succhi e soia vegetale...
  • j. porta in tavola la morale. mangiare una certa roba può essere giusto o sbagliato. un problema estraneo a b. j. non impone ma pensa al mondo come sarebbe migliore se tutti fossero come lei. ha i suoi imperativi categorici e nn manca di evangelizzare le amiche...
  • b.: vede il cibo come scarso e le preoccupazioni di j. gli sembrerebbero assurde...
  • ma a parte la scarsità per b. il cibo è una questione di gusti nn di morale...
  • b.: il sesso fuori dal matrimonio è un obbrobrio. gli scandali di b.: il vicino che è scappato con l amante. la tizia che ha avuto una figlia e si è ritirata dalla scuola. lo zio con la gonorrea....
  • b.: il sesso nn è una questione di gusti. ci sono delle regole. bisogna superare un test kantiano...
  • b. e j. hanno posizioni molto diverse su s. e c. ma si noti posizioni simmetriche...
  • imho: si noti come il ruolo della purezza nn sia affatto obsoleto nelle nuove generazioni nn sia un portato ormai obsoleto della tradizione. no. ha solo cambiato oggetto a cui applicarsi...
  • il cibo nn è digitalizzabile. nn è banalizzabile. richiede relazione. qs lo rende un buon candidato al ruolo di idolo...
  • il culto del macrobiotico e della salute totale...
  • vegetarianesimo: morale e salute. storia con chiari agganci con le sette religiose presbiteriane...
  • lo scisma tra macrobiotici e vegetariani ricorda uno scisma religioso...
  • il culto del Km0 nato in francia. nato con motivazioni religiose oggi è ricoperto di moralismo e giudizi di valore. ci sono ormai veri s propri sermoni ispirati al km0...
  • vegani: codice rigido su tutto. silenzio sul sesso...
  • gastroporno: le immagini iperdettagliate di cibo....
  • sesso libero: meno castità più pornografia x tutti sdoganamento parolacce...
  • "tu sei quello che mangi" nn ha un equivalente nel sesso...
  • la pornografia è adulterio? la domanda oggi nn si pone tanto è diffusa la pornografia ma dal punto di vista logico e della tradizione ha un suo senso. evidentemente sono cambiati i valori...
  • il cibo spazzatura nn è tollerato ma il sesso spazzatura sì...
  • obiezione: ma noi oggi sappiamo molto di più sull importanza della dieta sulla salute...
  • risposta: e allora xchè nn si fa altrettanto col sesso. sapuamo bene tutti gli inconvenienti di una vita sregolata eppure rilasciamo i treni on qs ambito...
  • l uomo sposato vive meglio e di più. il divorzio è una catastrofe finanziaria e prodromo di malattie. i figli illegittimi sono una catastrofe x le mamme single. il sesso disordinato poi ha sempre una vittima predestinata: i bambini. quando la famiglia si sfascia i bimbi corrono rischi di tutti i tipi...
  • la rivoluzione sessuale è stata dannosa specie x i più vulnerabili. gli studi si moltiplicano. ieri nn lo sapevamo oggi sì. eppure la morale sembra viaggiare in senso opposto...
  • Nietzsche chiedeva la neutralizzazione del sesso. oggi noi sappiamo cosa comporta tutto ciò. ci comportiamo forse di vonseguenza? no. perchè? forse xchè abbiamo un nuovo riferimento per la ns idea di purezza: il cibo. le conseguenze fattuali contano ben poco...
  • la rivoluzione sessuale ci ha reso orfani e cerchiamo nel cibo una nuovo idolo
continua

mercoledì 7 ottobre 2015

Dieci canzoni dei Beatles valgono quanto una sinfonia di Beethoven?

Dieci canzoni dei Beatles valgono una sinfonia di Beethoven? 

Ardua domanda, tralasciamo la risposta finale per concentrarci sul metodo più adeguato da seguire per giungervi.

Urge analogia: quanto vale una tratta da 100 euro?

La tratta ha un valore potenziale, una probabilità d'incasso e un valore reale (che dipende da chi è il nostro debitore).

Poniamo che il debitore sia Wanna Marchi e la  probabilità d'incasso sia solo del 20%.

Il valore potenziale della tratta è 100 ma quello reale è 20.

Cerchiamo ora di identificare questi tre valori nel caso che ci interessa.

Per farlo immaginiamo che esista l'ascoltatore onnisciente, una figura immaginaria ma facilmente concepibile. Un tale che conosce tutto di tutto e ha fatto tutte le esperienze umane.

Costui potrebbe dirci che il pacchetto di canzoni beatlesiane vale 50 e la sinfonia vale 80.

Ora sappiamo la bellezza potenziale dell'opera ma qual è la loro bellezza reale?

Bisogna stabilire una "percentuale di realizzazione" e questa dipende necessariamente dal pubblico del momento in cui avviene la valutazione e dai condizionamenti storico-sociologici che riceve dall'ambiente in cui è immerso.

Nel nostro periodo storico ipotizziamo che la "percentuale di realizzazione" del pacchetto di canzoni sia 80% mentre quella della sinfonia sia  50%.

Se ne deduce che la bellezza reale delle canzoni uguaglia quella della sinfonia, entrambe le opere possiedono una bellezza reale pari a 40.

Sia le canzoni dei Beatles che la sinfonia di Beethoven qui ed ora liberano la stessa bellezza.

Questa conclusione tiene conto sia di elementi oggettivi (la bellezza potenziale) che da elementi soggettivi (il pubblico).

Come aumentare la bellezza presente sulla terra?

Qualcuno preferisce agire socialmente: plasmiamo la mente del pubblico in modo da alzare la % di di realizzazione delle musiche a più alto potenziale. Altri preferiscono agire artisticamente: realizziamo nuovi prodotti con la bellezza reale più elevata possibile.

Il secondo approccio è quello tipico delle società commerciali (dove la domanda comanda e l'offerta si adegua). E' anche il mio preferito: la manipolabilità delle menti mi lascia sempre scettico, anche quando raggiunge qualche risultato parziale o si nasconde dietro parole più rispettabili come "educazione" o "istruzione".

P.S. nel mio resoconto parto da due premesse: 1) la bellezza non è una proprietà dell'oggetto artistico ma un'esperienza interiore 2) la bellezza contiene sia elementi oggettivi che soggettivi.



Understanding Music: Philosophy and Interpretation Roger Scruton

Understanding Music: Philosophy and Interpretation Roger Scruton
  • Suono: proprietà vs evento (della coscienza): i sordi e il suono
  • fenomeni vs oggetti... internalismo vs estrrnalismo... x' un sordo non saprà mai cos è un suono?
  • la comprensione dei suoni è sganciata dalla comprensione della loro produzione (musicista vs non musicista)
  • psicologia sperimentale: non sembra che la connessione tra suoni e fonte sia privilegiata, come ritengono gli evoluzionisti

Xxxxx
  • il significato della musica è ciò che comprende chi capisce la musica
  • come riconosciamo chi comprende la musica? w. assimila la compr della musica alla compr. della mimica facciale
  • la grammatica musicale (es tonalità o dodecafonia) non è la grammatica della musica. non si capisce la musica spiegandone la grammatica
  • linguaggio naturale vs musica: la comprensione della prima è testimoniata dall uso corretto. x la musica qs non vale
  • x w comprendere la musica (come la mimica) equivale a comprendere un espressione. s sostiene che un espressione nn può essere compresa senza interiorizzarla (mettendosi nei panni) e rievocando proprie esperienze
  • 2 significati del verbo esprimere. a w. basta l intransitivo ma a s no. senza l espressione transitiva nn esiste semantica e giudizio. la connessione con l espressione xsonale nn può che essere transitiva
  • l introspezione è decisiva x il giudizio estetico: l esperienza e il coinvolgimento in prima xsona fanno emergere in noi il sentimento della bellezza

Xxx
  • tesi: la metafora è indispensabile x comprendere cosa sia la musica.
  • gestalt: il tutto nn è la somma delle parti
  • oggetto secondario: ciò che emerge dalle parti
  • oggetto intenzionale: oggetto visibile solo grazie alla volontà e all esperienza pregressa
  • immaginazione: facoltà che xcrpisce gli oggetti intenzionali
  • quello che senti (suoni) e quello che immagini (movimento)
  • oggetti intenzionali: xcepiti con l immaginazione grazie a metafore. es: il volto di donna schizzato dall artista

Xxxxx
  • se la musica esprime le emozioni occorre una teoria dell espressione
  • una teoria dell espressione è una teoria estetica anti realista: il bello nn è una proprietà degli oggetti ma un esperienza interiore.
  • esprimere = comunicare l indescrivibile. es far capire cos è il sapore dolce rinviando chi ascolta ad una esperienza
  • i 4 test: convenzione/esperienza...comprensione... valore... struttura
  • la musica come metafora delle emozioni
  • ci si esprime senza riferirsi ad oggetti ma x simpatia
  • la relazione con l opera è una relazione umana x questo implica vizi e virtù
  • la musica congiunge i soggetti che si comunicano ciò che nn si può comunicare
  • l arte mette in relazione il ns solipsismo. è una prova che quando parliamo del colore blu parliamo della stessa sensazione
  • Xxxx
  • quando un suono diventa musica? quando lo ascoltiamo prescindendo dalle sue cause materiali
  • ritmo: cosa distingue quello musicale da quello materiale
  • differenze tra ritmo e tempo
  • il ritmo può emergere dalla melodia o calare dall alto estraneo alla musica (es in certo pop)
  • il discorso ha un suo ritmo... la differenza col tempo qui è evidente.
  • il ruolo della danza

Xxxx
  • adorno rispettato x la sua fede politica. ma per il resto le sue idee erano accolte con malumori. il parallelo con eliot parla chiaro
  • critica della cultura consumistica da sinistra
  • x s: la condanna di a è corretta ma è formulata su premesse sbagliate
  • francoforte vs marx
  • 1968: poichè è ridicolo negare la libertà capitalista (il cfr è con l URSS), si dice che la libertà capitalista è illusoria. Adorno viene allora preso sul serio
  • il grano di verità in adorno era già presente nella bibbia: non sostituite gli idoli a dio
  • kitsch: godimento senza sforzo... mancanza di coraggio ed eroismo
  • jazz/rock: è l america che colonizza l europa. a. nn può che condannare. a. critica tutto condannando chi digerisce di tutto 
  • la riabilitazione del basso ha toccato il suo vertice: non si puo' più nemmeno discriminare tra canzone e canzone.
  • tonalità. a.: la tonalità si è esaurita... è un cliché. s: ok ma  l avanguardia non ci salva certo dai cliché. cosa c è di + noioso e scontato dell ennesimo duchamp o dell ennesimo cage
continua

Xxxxx

Beauty: A Very Short Introduction Roger Scruton

Beauty: A Very Short Introduction Roger Scruton
  • relativismo culturale: il bello nn esiste
  • croce e le due bellezze: Bellezza e bellezza
  • l arte ha un contenuto (inseparabile dalla forma) e và capita
  • rappresentare ed esprimersi: possedere un significato farebbe pensare a una rappresentazione ma il significato dell opera è intraducibile. Croce: l arte è espressione intuitiva... poichè in essa l umano è imprescindibile. 
  • problemi: 1 l arte ha un significato e dire che l arte è un intuizione nulla ci dice del suo significato 2 l intentonally fallacy non sarebbe così evidente se l opera fosse davvero pura espressione
  • esprimere come verbo intransitivo. riprendi la lezione della psicanalisi e dell'evoluzionismo: l'esprezzione è connaturata prima ancora che intenzionale.
  • formalismo: si contraddice usando esso stesso un linguaggio metaforico nello spiegare l opera.
  • capire l opera = capire la logica metaforica
  • l arte si connette alla nostra esperienza emotiva + profonda (il qs senso è espressiva). 
  • la bellezza non è una proprietà dell oggetto ma una esperienza di connessione.
  • l arte come ordine incipiente che ci predispone alla gratuita ricerca di senso
  • arte e verità: ordine e ricerca gratuita di significato... l arte ci conduce alle verità ultime
  • arte x arte: l arte va giudicata solo con il criterio suo proprio... ma x quanto detto prima capiamo che l arte nn può essere moralmente neutrale... il tanto vituperato moralismo nell arte è innanzitutto un errore estetico
  • cos è la bellezza? non una proprietà ben definita ma un' esprienza di ricerca. di ricerca di significato, in particolare. un esperienza dove la ragione gioca un ruolo decisivo. il significato da ricercare ha una natura spirituale
continua

Xxx

Sedici volte

Ad ogni modo è bene, a proposito di pedofilia, che – oltre ad indignarsi per le farneticazioni di un novantenne – ci si renda conto di come oggi stanno le cose, con – come rileva il laicissimo e prestigioso John Jay College of Criminal Justice – la diffusione degli abusi sui minori nelle scuole pubbliche, nelle società sportive giovanili e fra i boy scout non cattolici è sedici volte maggiore di quella riscontrata nelle scuole e parrocchie cattoliche, ambienti dunque sedici volte più sicuri. Intendiamoci: anche un solo pedofilo prete è qualcosa d’inaccettabile, così come del tutto inaccettabili sono le parole di chi giustifica gli abusi o non fosse chiaro nel condannarli.

da giuliano guzzo

Bellezza e musica di genere

La bellezza è oggettiva? Per me sì, ma in un senso particolare.

Non cioè nel senso che si identifica con alcune proprietà oggettive del manufatto artistico.

Aderisco alla tesi per cui la bellezza è un'esperienza. Un'esperienza del soggetto. Un'esperienza di "verità e comunione". Comunione con l'autore. L'opera è bella quando fa vivere questa esperienza.

Ma l'esperienza del soggetto è soggettiva per definizione, quindi la bellezza così definita dovrebbe essere soggettiva.

Sì ma la verità è soggettiva? Poniamo che non lo sia.

Se la verità è una sola probabilmente sperimentarla è qualcosa di unico.

Tuttavia, questo è vero, anche chi coglie una verità ingannevole compie ugualmente una sua personale "esperienza di verità", magari anche intensa e probabilmente molto simile all'esperienza di verità che compie chi coglie la verità unica.

Allora diciamo: che cerca la verità con la scienza, quando s'inganna non porta a casa nulla; chi cerca la verità con l'arte, quando s'inganna porta pur sempre a casa un'"esperienza di verità", magari depotenziata rispetto all'ideale ma che resta pur sempre un bottino di grande valore.

E si puo' andare oltre, considera un'ipotesi azzardata ma plausibile: ci puo' essere chi viene a contatto con una lezione inappuntabile di verità senza però sperimentarla in nessun modo, così come è immaginabile chi viene a contatto con una lezione dubbia che però, magari per la verve dell'insegnante, gli consente di fare ugualmente "esperienza di verità", anche se magari temporanea.

Molti ascoltatori di "musica bassa" fanno esperienza di verità, non si puo' negarlo. Molti ascoltatori di musica alta no. In questi casi la musica bassa è "più bella" di quella alta. Il che non toglie che fare esperienza di verità grazie ad una musica alta non sia qualcosa di particolare.

Come creare il massimo di bellezza in una società? Facendo in modo che si realizzi il giusto mix tra alto e basso. Inutile dire che il giusto mix dipende dai soggetti di cui la società si compone.

C'è una strategia alternativa ma io non ci credo: costruire l'orecchio ideale in tutti gli uomini, bandire la musica bassa e imporre quella alta.

E' più bella una sonata di Beethoven o una canzone di Gershwin? Forse c'è una domanda più utile: crea più bellezza una sonata di Beethoven o una canzone di Gershwin?  Sì, esiste una bellezza potenziale tutta da scoprire sulla quale possiamo fare congetture, tuttavia esiste e forse conta anche di più la bellezza realizzata.






martedì 6 ottobre 2015

Wu Ming contro Saviano

Cosa c'è che non va in Gomorra? Nel libro c'è un "io" ondivago, a volte è Saviano, altre volte altri. le acque si confondono e s'intorbidano. Saviano viaggia in motorino ed è ovunque, testimone di tutto e connettore di tutte le storie in un apoteosi di protagonismo che finisce per oscurare il soggetto. il suo libro non è un reportage e la colpa principale dell autore è di averlo presentato come tale accodandosi all operazione mediatica predisposta per il lancio, la scorta e la vita reclusa che ne è seguita ha fatto il resto.

Pascale contro Saviano

Cosa c'è che non va in Gomorra? l'atmosfera di fiction e l'alternanza tra fatti reali e leggende metropolitane. non puoi farlo se intendi colpire la mafia, che di leggende metropolitane si nutre. se il tuo libro diventa ambiguo la mafia vince perchè la mafia vive di ambiguità.

RIASSUNTO Good and Plenty: The Creative Successes of American Arts Funding Tyler Cowen

Good and Plenty: The Creative Successes of American Arts Funding Tyler Cowen
  • l arte va finanziata? 2 partiti che nn riescono a capirsi. xchè?
  • meglio sussidi diretti o indiretti? più possibilità di compromesso
  • cultura liberale: il valore della diversità
  • conflitto tra valore ec. e valore estetico: l esperto è un consumatore qlnq?
  • l economista deve demistificare il critico x trattarlo come un consumatore qlqn, x qs è tanto odiato
  • giudizio. meglio giudicare un epoca che un opera: guardare alla numerosità e alla varietà dei picchi.
  • specializzazione e qualità spacchettata
  • l economia nn muore mai x' è l unico approccio che consente facili comparazioni
  • l estetico nn considera i costi opportunità l ec. nn considera valori diversi dalle preferenze
  • il dogma della preferenza nn è condiviso da tutti. meglio rassegnarsi
  • preferenze poco definite: punto debole dell economia
  • occorre una teoria etica.. la ricchezza è solo una proxy x altri valori e nn sempre funziona
  • economista: l arte sussidiata crea esternalità?... esteta: l arte sussidiata crea bellezza?
  • ARGOMENTI PRO SUSSIDIO:
  • 1 l argomento dello sviluppo: l arte attira il turismo e bla bla bla... vale x tutte le attività... moltiplicatore e esternalità sono concetti diversi... venezia e il valore della tradizione. argomento cassato
  • 2 l argomento del "ci costa poco": a testa... argomento cassato
  • 3 l argomento della decentralizzazione: il talento è nascosto quanto diffuso conviene si inneschi un processo decentrato x scoprirlo (hayek). i sussidi possono aiutare il mercato a decentrarsi
  • 4 l argomento del prestigio: l orgoglio nazoonale è un esternalità dell arte... i simboli contano
  • 4 sembre l argomento sotteso ai finanziamenti centrali: il pop crea + esternalità ma non viene sussidiato... i musei sono un altro segno... l arte fa anche molti danni

Xxxxx
  • internet e la cultura: varietà e decentralizzazione
  • ma internet minaccia il copyright
  • copy... best=il governo compra (asta o prediction market) e le rende disponibili
  • la legge del copy è necessariamente vaga e discrezionale... neanche i libertari sanno che pesci prendere
  • come evolverà il copy? nella storia mai tanto copy come oggi
  • tecnologia... il copy è facile da aggirare: chi protegge lavora con tecnologie fisse chi decripta col flusso tecnologico che progredisce... oggi la protezione ad oltranza del copy è uno spreco di risose
  • fortunatamente la merce culturale ha un valore simbolico: uno vuole l originale x far parte del gruppo... i fornitori di cultura si concentreranno sul lato simbolico anzichè su quello sostanziale coperto dal copy... i libri esemplificano: gran parte dei libri comprati nn sono letti... comprare libri è un pò come votare... xchè prendersela tanto coi pirati e poco con le biblioteche? entrambe diffondono
  • il mondo simbolico e quello sostanziale saranno sempre più separati: su internet reperiremo la sostanza
  • si andrà verso il nn rubabile: eventi dal vivo esperienze uniche... un ritorno dell aurea a fini di profitto
  • musica: x molti scaricare è difficile e la qualità nn è la stessa... xchè il prezzo del cd sale? ormai i consumatori elastici sono perduti
  • musica: a soffrire saranno le major e quindi i musicisti privati dei loro investimenti: meno investimenti tecnologici ritorno alle radici registrata solo musica innovativa... scouting decentralizzato
  • morale: internet abbatte i ricavi dell artista (copy) ma abbatte anche i costi (produzione pubblicità distribuzione)
  • modello 1: musica gratis vs pubblicità... il business passa dalle major alle corporation
  • modello 2: musica vs donazioni
  • estetica... il copy indebolito sposterà l asse dalla cultura di massa a quella personalizzata (che avrà solo vantaggi visto che già nn vendeva)... anche se l originalità (l incontro tra tipi strani sarà più facile) e lo spontaneismo prevarranno su ciò che richiede preparazione anche scolastica (performance capital-intensive)
  • efficienza economica... in cultura le vendite sono un indicatore povero della soddisfazione al netto dei simboli: il fan sperimenta... difficile ora rifilare fuffa... inoltre le major grazie alla rete ricostruiscono la domanda in modo più affidabile
  • efficienza economica... difficile calcolarla xchè nn sappiamo bene cosa cerca l utente: xchè privilegia la musica recente?... evidentemente vuole vivere il qui ed ora insieme agli altri, vuole sentirsi protagonista... ciò significa che le musiche sono sostituibili tra loro e la musica è sostituibili... se se ne produce meno la cosa nn è un problema... il vecchio nn piace a chi si vuol differenziare ma il nuovo è reperibile ovunque... internet produce nuovo a volontà tagliando i tempi di creazione
  • arte... le copie pirata nn hanno mai abbattuto i prezzi degli originali l aura domina
  • cinema... i teatri si sono trasformati in luoghi di piacere... il dvd mantiene la sua aurea soffrono i noleggi... poichè il download è ancora faticoso bassi prezzi e alta qualità possono ancora sconfiggere i pirati
  • costi del copy: ricordo che è una soluzione subottima poichè realizza un monopolio... la soluzione ideale è impraticabile
  • alternativa al copy: licenze a pagamento x chi trasmette... i ricavi agli autori

Xxxxx
  1. consigli di policy
  2. la bellezza va scoperta o va conservata?
  3. proviamo a farci la stessa domanda pensando alla verità scientifica.
  4. se va scoperta meglio aprire molte fonti e decentralizzare il processo
  5. il sussidio indiretto (per esempio con agevolazione fiscale) è un buon compromesso tra purismo critico e purismo economico
  6. le decisioni culturali + importanti: internet copyright.
  7. il sussidio funziona quando il panorama è opaco e il divario tra èlites e massa è chiaro. in questo caso il paternalismo puo' anche avere un senso ma oggi qs condizioni nn ci sono
  8. concentrare i sussidi diretti: si evita la polverizzazione e si responsabilizza l'ente
  9. sussidiare anche i for profit se meritevoli
  10. sussidi e innovazione? affidati alla discrezionalità di un singolo responsabile
  11. paradosso della trasparenza eccessiva:  nn giova ai funzionari delle belle arti devono agire in modo indipendente liberi da pressioni in una privacy garantita... la trasparenza fa temere i passi falsi e i passi falsi sono necessari nel processo di scoperta.
  12. Il giudizio estetico secondo Tyler Cowen in  Good and Plenty: The Creative Successes of American Arts Funding. Vale di più l'Amleto o Re Lear?
    Quante canzoni di Gershwin ci vogliono per fare una sinfonia di Prokofiev?

    Anche chi professa l' oggettività dei valori estetici deve ammettere che c' è un problema di incomparabilità.

    Forse, se proprio dobbiamo "misurare" ha più senso misurare la qualità di un' epoca storica piuttosto che raffrontare le singole opere.

    Ma come?

    La qualità media in questo ambito ha poco senso, meglio concentrarsi sui picchi.

    Ma anche i picchi isolati possono trarre in inganno.

    Propongo due criteri: 1) qualità estesa (esempio i primi cento picchi) e 2) varietà (picchi per genere).
  13. la società commerciale specializza. lo spettatore nel suo ambito è molto pià colto del critico d'arte o dell'artista. la specializzazione allontana i punti di vista cosicché lo spettatore guarda l'opera da un'angolazione molto differente rispetto a quella del critico. in questo senso il suo contributo nel giudizio puo' essere prezioso poichè l'opera d'arte per quanto mantenga una sua peculiarità tecnica resta comunque  un discorso sul mondo e sull'uomo mediante analogie generiche, cio' consente di approcciarla su versanti diversi alcuni dei quali particolarmente favorevoli allo spettatore più che al critico. anche questo rilievo mette in crisi il paternalismo classico
  14. la critica mantiene una sua autorevolezza per i prodotti dall'accesso difficile. oggi il critico gastronomico conta molto di più di quello cinematografico.
continua

Miseria della teologia vaticana

http://www.campariedemaistre.com/2012/06/miseria-della-teologia-parte-i.html

http://www.campariedemaistre.com/2012/06/miseria-della-teologia-parte-ii.html

 Chi si prendesse la briga di consultare su Scimago la produzione scientifica di studiosi residenti in Vaticano, o con indirizzo vaticano, troverebbe lo sconfortante dato secondo cui dal 1996 al 2010 sono stati prodotti soltanto quattro papersMa questo, ovviamente, significa ben poco, perché molti studiosi attivi nelle università pontificie possono avere segnalato affiliazioni non vaticane, e non è un mistero che Scopus (su cui Scimago si basa) non indicizza pressoché alcuna rivista teologica o filosofica pubblicata dalle Università pontificie romane... Questa sarebbe già una utile informazione sulla qualità delle riviste pubblicate. Ma forse è meglio non infierire.

RIASSUNTO In Praise of Commercial Fame di Tyler Cowen

In Praise of Commercial Fame di Tyler Cowen
  • La celebrità rimpiazza oggi l' eroismo di ieri ma sono in molti a lamentarsi del degrado della cultura che questa dinamica favorisce.
  • Ci si concentra solo sui costi di un simile cambiamento: il degrado. Ma i benefici? A volte l'eroismo o per lo meno la sua ricerca era fonte di guai, di violenza diffusa. meglio competere sul mercato che in guerra
  • Problemi di filtro: la fama ci orienta almeno all inizio. E' una bussola utile anche a chi vuole fuggire certi prodotti. 
  • La fama ci coordina dandoci un comune argomento di discussione
  • Non esiste solo la fama assoluta ma anche quella relativa, cosicché uno puo' lamentarsi della fama assoluta ma puoi trarre i benefici di cui sopra dalla fama relativa
  • Problemi di status: le nicchie della celebrità sono molte. Il libro dei record è un tomo immenso e anche mia nonna puo' trovare una specialità in cui primeggiare e appagare il proprio status. La varietà è incentivata dalla molteplice scala dei valori: se ci fosse un solo record da battere migliaia di recordmen resterebbero a casa frustrati
  • Se merito e fama nn fossero separati nn avremmo varietà e le frustrazioni si moltiplicherebbero... 
  • Le forze commerciali forse non educano ma rintracciano i gusti reali delle persone meglio di molti critici.
  • La celebrità innesca anche un  rito di coordinamento che instaura relazioni (giù i costi di comunicazione)
  • La celebrità offre opportunità di giudizio estetico anche agli esclusi. Spesso la celebrità offre esperienze estetiche anche a chi non ne avrebbe mai avute.
  • La celebrità offre ampie garanzie ai prodotti che sponsorizza: il suo patrimonio reputazionale è immenso
  • Un mondo costruito sulla fama lascia molte vie di fuga ai fan rispetto al mondo costruito sul merito oggettivo. Tutto cio' è consolatorio
  • C'è manipolazione delle menti? Difficile in un mondo dove i medium sono tanti: il medium modella il messaggio ma spesso è il messaggiato che sceglie il medium
  • Con il metodo della sottoscrizione costruisci la tua cultura
continua

In praise of commercial culture di Tyler Cowen - i tre doni della cultura commerciale

In praise of commercial culture di Tyler Cowen - i tre doni della cultura commerciale


  • smussa le astrusità dell'avanguadia
  • alimenta la diversità (il commercio richiede diversità)
  • alimenta il rinnovamento (il commercio richiede il rinnovamento)
continua

preschool: more evidence (negativa)

Jason Richwine - New 3rd grade follow-up: Point estimates of the...:



'via Blog this'

Varo di una nuova etichetta: "new religion"


  • cibo
  • riciclaggio
  • jogging e fitness

L'esperimento naurale

In USA i crimini sono crollati. A chi i meriti? Un candidato plausibile: il PM dalla manetta facile.

Link uno: la carcerazione di massa e il crollo dei crimini:  https://www.aei.org/publication/keep-locking-em-up/

Link due: la carcerazione di massa e i PM dalla manetta facile: http://www.slate.com/articles/news_and_politics/crime/2015/02/mass_incarceration_a_provocative_new_theory_for_why_so_many_americans_are.single.html

More guns less crime - John Lott

More guns less crime - John Lott
  • Tesi dello studio empirico: dopo il passaggio di leggi liberali sulle armi il crimine crolla.
  • Critica: le conclusioni dipendono  da quale intervallo di tempo consideri dopo la promulgazione. Se accorciamo i risultati svaniscono
  • Risposta: l effetto deterrenza nn può essere immediato, i criminali non calcolano a tavolino ma si avvalgono dell'esperienza
  • Critica: di solito qs leggi vengono passate in un pacchetto di misure
  • Vero ma il controllo dettagliato città/città contea/contea stato/stato neutralizza l'effetto mix. E cmq in molti casi la scrematura è stata fatta mantenendo le conclusioniinalterate
  • Critica: altre proxy - es la vendita di giornali - danno esiti diversi.
  • Risposta: la deterrenza spiega i suoi effetti soprattutto se non solo attraverso la legge, che è un atto pubblico.
  • Obiezione: esiste uno spillover: liberalizzi qui e i guai accadono là.
  • Risposta: non puo' essere una regola generale, se il campione è adeguato l'effetto è neutralizzato. L'evidenza degli spillover è anedottica.
  • imho: la materia è complessa e isolare le variabili impossibile ma una cosa è certa: se le conclusioni fossero state "socialmente desiderabili" il dettaglio delle critiche non sarebbe di certo stato quello noto.
  • altro problema: la variazione di morti per arma da fuoco al diffondersi di armi da fuoco. sembra esistere una correlazione negativa (analisi statale) se escludiamo gli omicidi nonché lo stato di waschington.
  • https://www.facebook.com/ymaltsev/posts/10207310750864817 ****** https://www.washingtonpost.com/news/volokh-conspiracy/wp/2015/10/06/zero-correlation-between-state-homicide-rate-and-state-gun-laws/
continua