L’IMPERATIVO ESTETICO NEL MONDO SENZA LAVORO

Riccardo Mariani

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L’IMPERATIVO ESTETICO NEL MONDO SENZA LAVORO

Pessimisti anni novanta: la macchina ci ruberà il lavoro. Un pensiero che alligna a destra (Pat Buchanan) come a sinistra (Jeremy Rifkin). Best seller: The End of Work.
Ecco, questo pessimismo non tiene conto dell’imperativo estetico che domina sempre più. Difficile pensare che in questo campo la macchina sostituirà l’uomo.
Le macchine svolgeranno il 99% del lavoro ma la macchina è replicabile e se a fare la differenza sarà il tocco estetico dell’uomo tutto il valore si concentrerà in questo gesto.

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IL BELLO DEL E NEL PIL

Riccardo Mariani

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IL BELLO DEL E NEL PIL

Un tempo le scarpe decorate con ricami sofisticati erano molto costose a causa della quantità di lavoro artigianale che incorporavano, dagli anni novanta, grazie all’automazione e al basso costo del lavoro cinese, lo stesso prodotto è disponibile per poco. Chi ci ha guadagnato? Il consumatore, visto che su un mercato concorrenziale come quello delle scarpe i prezzi sono crollati. La produttività dei calzaturifici non è cambiata ma lo standard qualitativo dei prodotti sì. Il consumatore incamera un maggior valore estetico a parità di prezzo, un miglioramento che nessuna statistica registra. Nel mondo c’è più benessere senza che ci sia più profitto, gran parte del valore creato con l’estetica non finisce nel PIL. Beni intangibili quali la bellezza sono difficili da misurare, non si riflettono nei prezzi. Il prezzo del cinema – aggiustato con l’inflazione – è lo stesso nel 2001 che nel 1991, e rispetto al 1971 è addirittura diminuito, ma non c’è paragone se confrontiamo la qualità delle sale, un miglioramento del genere non è stato catturato dai profitti ma interamente dal consumatore, oltretutto non viene segnalato da nessun indicatore economico: la qualità si alza e il prezzo resta fermo. In casi del genere il tenore di vita aumenta anche in presenza di reddito stagnante ma poiché i dati non segnalano esplicitamente la cose, si diffonde un ingiustificato pessimismo, si ritiene che il progresso si sia bloccato: l’investimento in bellezza non si riflette nelle statistiche. Destra e Sinistra guardano i dati e lanciano un allarme spesso ingiustificato.

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The Substance of Style: How the Rise of Aesthetic Value Is Remaking Commerce, Culture, and Consciousness

Whether it's sleek leather pants, a shiny new Apple computer, or a designer toaster, we make important decisions as consumers every day based on our sensory…

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FILMARE ANZICHE' SCRIVERE

Riccardo Mariani

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FILMARE ANZICHE' SCRIVERE

Conosco una scuola in cui i temi vengono svolti per strada filmando con il telefonino anziché scrivendo sulla carta. Filmare e scrivere, del resto, sono due forme per comunicare, ora che i costi si sono talmente abbassati da metterle in copetizione perché mai privilegiare la seconda sulla prima?
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IL BELLO COMUNICA

Riccardo Mariani

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IL BELLO COMUNICA

Giovanni e Giuseppe hanno studiato sodo e conoscono bene le risposte da dare nell'interreogazione di storia, tuttavia il primo riesce ad esporle in un italiano fluido e chiaro mentre il secondo incespica risultando confuso e talvolta incomprensibile. La cosa si ripercuoterà sul voto finale della prova? Direi di sì, anche se la conoscenza che i due hanno della storia è la medesima. Alla luce di questo aneddoto pensate alla lamentela di molti insegnanti tradizionali che accusano il ruolo eccessivo dell'estitica nelle prove scolastiche, quasi che l'utilizzo del Powerpoint sia una superficialità a detrimento della sostanza. E comunque, anche qualora non lo fosse, resta comunque irrilevante. Ma cio' che noi chiamiamo “estetica” è molto spesso uno sforzo comunicativo e le abilità comunicative non possono essere trascurate.
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COMPETERE PER L’ATTENZIONE

Riccardo Mariani

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COMPETERE PER L’ATTENZIONE

Quando si compete per l’attenzione altrui, come tipico nell’era dell’informazione, offrire un piacere di natura sensoriale diventa un surplus decisivo. Anche così si spiega la proliferazione dell’estetica in tutti i campi: la pianista non deve essere solo una virtuosa ma anche una bella ragazza, il ristorante non deve solo offrire cibo di prima qualità ma anche un’atmosfera piacevole, il ricercatore non deve solo presentare una ricerca interessante ma anche ben confezionata su powerpoint…

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TUTTI SIGNORI

TUTTI SIGNORI

Oggi siamo tutti dei Medici, ovvero dei signori rinascimentali che ordinano e si impossessano del loro oggetto estetico personalizzato. Non solo, lo facciamo quasi tutti i giorni, la profusione dello stile nella vita di tutti i giorni è inarrestabile.

TRE TESI

Riccardo Mariani

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TRE TESI

Prima: i valori estetici sono soggettivi e si scoprono vivendo. Il piacere sensoriale ha una base biologica e rappresenta un desiderio fondamentale nell'uomo. La decorazione e l'ornamento non sono forme estetiche basse ma fanno parte a pieno titolo della nostra vita.
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Preface HL

PREFACE
Note:PRE@@@@@@@@@

Yellow highlight | Location: 46
men lined up at barbershops to have their beards shaved off.
               
Note:DOPO IL CROLLO DEI TALEBANI

Yellow highlight | Location: 46
Women painted their nails
               
Note:INTANTO

Yellow highlight | Location: 47
postcards of beautiful Indian movie stars,
               
Note:ALTRO MERCATO PRIMA-NERO

Yellow highlight | Location: 48
adding colors like brown, peach, and green
               
Note:COLORI AGGIUNTI AI BURKA

Yellow highlight | Location: 49
better fabric, finer embroidery,
               
Note:DOMANDA DI VELI SEMPRE MIGLIORI

Yellow highlight | Location: 51
she found her own services every bit as popular as the serious business of health and welfare.
               
Note:IL PARRUCCHIERE AMERICANO A KABUL IN MISSIONE...CREDEVA DI SOCCORRERE

Yellow highlight | Location: 53
elections, education, a free press.
               
Note:EQUIVICI SULL OGGETTO DELLA LIBERTÀ

Yellow highlight | Location: 54
superficial things were just as important.
               
Note:TUTTAVIA

Yellow highlight | Location: 54
right to shave may be found in no international treaty
               
Note:PURTROPPO

Yellow highlight | Location: 57
artworks like the giant Bamiyan Buddhas
               
Note:UNA CONCEZIONE ANGUSTA DELL ESTETICA

Yellow highlight | Location: 57
a different view of the frivolous, consumerist impulses
               
Note:L ERRORE

Yellow highlight | Location: 58
buying consumer electronics?”
               
Note:LA TRISTE CELERAZIONE DELLA LIBERTÀ

Yellow highlight | Location: 59
Anna Quindlen in a 2001 Christmas column
               
Note:L INTRISTITA

Yellow highlight | Location: 60
our persistent interest in variety, adornment, and new sensory pleasures is created by advertising,
               
Note:LA TEORIA SOTTO...BISOGNI INDOTRI

Yellow highlight | Location: 61
“I do not need an alpaca swing coat, a tourmaline brooch,
               
Note:NN M SERVE!!!!!

Yellow highlight | Location: 64
Why buy a green burka when you’re a poor peasant and already have two blue ones?
               
Note:VALE X TUTTI...PERCHÈ DIPINGERSI LE UNGHIE

Yellow highlight | Location: 66
Yet liberated Kabul had no ubiquitous advertising
               
Note:TUTTAVIA

Yellow highlight | Location: 67
our relation to aesthetic value is too fundamental to be explained by commercial mind control.
               
Note:IPOTESI

Yellow highlight | Location: 68
Human beings know the world, and each other, through our senses.
               
Note:I SENSI

Yellow highlight | Location: 69
appearances are not just potentially deceiving but frivolous
               
Note:LA DOPPIA LEZIONE DELLA VITA

Yellow highlight | Location: 71
We learn to contrast surface to substance,
               
Note:ALTRA LEZIONE

Yellow highlight | Location: 72
sun does not go around the earth.
               
Note:LEZIONE

Yellow highlight | Location: 75
When we declare that mere surface cannot possibly have legitimate value, we deny human experience
               
Note:MA ANCHE IL CONTRARIO È IMPRATICABILE

Yellow highlight | Location: 76
We veer madly between overvaluing and undervaluing the importance of aesthetics.
               
Note:ESITO

Yellow highlight | Location: 78
This book seeks to untangle those confusions,
               
Note:LO SCOPO DEL LIBRO

Yellow highlight | Location: 78
the nature of aesthetic value
               
Note:Ttttttttt

Yellow highlight | Location: 80
a healthy balance between substance and surface,
               
Note:SCOPO

Yellow highlight | Location: 82
“authenticity,”
               
Note:Tttttttt

Yellow highlight | Location: 83
aesthetic authorities consider a prime measure of worth.
               
Note:L AUTENTICITÀ

Yellow highlight | Location: 85
Universal CityWalk is deliberately fake.
               
Note:TRA LA E LA FERNANDO VALEY

Yellow highlight | Location: 85
the open-air shopping mall “a great simulacrum
               
Note:NOMIGNOLI

Yellow highlight | Location: 86
the quintessential, idealized L.A.”
               

Yellow highlight | Location: 88
adorned with bright signs, colorful tiles, video screens, murals, and such playful accessories
               
Note:FACCIATE

Yellow highlight | Location: 89
encouraged its tenants to let their decorative imaginations run wild.
               
Note:DIVERSAMENTE DA ALTRI CENTRI COMMERCIALI

Yellow highlight | Location: 90
artificial beach
               
Note:PRESENZE

Yellow highlight | Location: 90
palm trees.
               

Yellow highlight | Location: 90
fountain shoots water up through the sidewalk.
               

Yellow highlight | Location: 91
vintage neon signs.
               

Yellow highlight | Location: 92
condemned as an inauthentic
               
Note:QUANDO APRÌ NEL 1993

Yellow highlight | Location: 93
a phony refuge from the diversity and conflict of a city
               
Note:CONDANNATA COME FUGA DAL REALE...RIOTS

Yellow highlight | Location: 93
“Exhibit A in a hot new trend among the beleaguered middle classes: bunkering,”
               
Note:UN NOTO GIORNALISTA

Yellow highlight | Location: 95
a petting zoo
               
Note:UN ALTRO

Yellow highlight | Location: 95
Almost immediately, CityWalk became not a bunker but a grand mixing zone.
               
Note:LA REAZIONE DELLA GENTE

Yellow highlight | Location: 96
CityWalk was full of people.
               

Yellow highlight | Location: 96
they were all grinning,”
               

Yellow highlight | Location: 97
a beloved hangout,
               
Note:IL CORSO CENTRAL

Yellow highlight | Location: 98
“the most vital public space in Los Angeles,”
               
Note:OGGI

Yellow highlight | Location: 104
the assumption that artifice and interaction are contradictory,
               
Note:CONFUTATO

Yellow highlight | Location: 106
a space where people from many different backgrounds can enjoy themselves together.
               
Note:LA DIVERSITÀ

Yellow highlight | Location: 108
South African of Johannesburg’s Montecasino, a casino that replicates a Tuscan village,
               
Note:QUI ANCHE IL CIELO È FALSO

Yellow highlight | Location: 109
imported cobblestones
               

Note | Location: 109
PRESENZE

Yellow highlight | Location: 109
an old Fiat accumulating parking tickets
               

Yellow highlight | Location: 110
Montecasino attracts a racially mixed crowd,
               
Note:ANXHE QUI...DIVERSITÀ

Yellow highlight | Location: 111
Its deracinated design is central to its appeal.
               
Note:SENZA RADICI

Yellow highlight | Location: 112
“Montecasino imposes nothing on anyone. It is completely, exuberantly fake,”
               
Note:LIBERTÀ

Yellow highlight | Location: 113
it is this fakeness that ensures its egalitarian popularity.
               
Note:COME LAS VEGAS

Yellow highlight | Location: 113
Blacks and whites feel equally at home
               
Note:LA VERA UGUAGL

Yellow highlight | Location: 114
The price of democracy, it would seem, is inauthenticity.”
               
Note:TESI

Yellow highlight | Location: 115
Maybe we’ve misunderstood the meaning and value of authenticity.
               
Note:DUBBIO

Yellow highlight | Location: 116
While “art” can certainly be a meaningful category, it can also be deceptive,
               
Note:IL RISCHIO DI SEPARARE ARTE E VITA

Yellow highlight | Location: 118
Cooper-Hewitt, National Design Museum, in New York
               
Note:NELLE SUE CANTINE SCOPERTA L OPERA DI MICHELANGELO DESIGNER

Yellow highlight | Location: 120
April 2002, Timothy Clifford,
               
Note:LO SCOPRITORE

Yellow highlight | Location: 129
commentators denounce art museums for “dumbing-down” their exhibits with motorcycles, guitars, and Armani clothes,
               
Note:L ACCUSA

Yellow highlight | Location: 130
the line between art and artifacts was not always so rigid.
               
Note:TUTRAVIA

Yellow highlight | Location: 131
“Renaissance artists of the highest caliber were commissioned to design
               
Note:MICHELANGELO DESIGNER

Yellow highlight | Location: 131
lamps, salt cellars and tapestries,”
               
Note:OGGETTI SU CUI LAVORÒ

Yellow highlight | Location: 133
You no longer have to be a Medici to enjoy aesthetic abundance,
               
Note:OGGI VOGLIAMO ESSERE TUTTI DEI MEDICI

Yellow highlight | Location: 134
the profusion of style in everyday life.
               
Note:OGGETTO DEL LIBRO

Yellow highlight | Location: 136
aesthetic value is subjective and can be discovered only through experience,
               
Note:TESI 1

Yellow highlight | Location: 136
sensory pleasure and meaning are fundamental, biologically based human wants
               
Note:TESI 2

Yellow highlight | Location: 138
Decoration and adornment are neither higher nor lower than “real” life. They are part of it.
               
Note:TESI 3

Yellow highlight | Location: 139
One THE AESTHETIC IMPERATIVE

UN CAPPOTTO DI ALPACA

Riccardo Mariani

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UN CAPPOTTO DI ALPACA

Non mi serve un cappotto di alpaca, nemmeno una spilla di tormalina, nemmeno un I Pod che si possa ascoltare sotto la doccia, men che meno le candele di vaniglia, o la borsa Prada, o il sale da bagno alla lavanda. Non mi servono ma li desidero. Trattasi di bisogno indotto dalla pubblicità? Probabilmente no, la relazione con i valori estetici è qualcosa di troppo radicato nella nostra natura per spiegarla con il controllo della mente a fini commerciali.

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