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lunedì 16 novembre 2015

Miracoli di C.S. Lewis

Miracoli di C.S. Lewis
  • Problema teorico: haldane contro il naturalismo: se sono determinato xchè mai dovrei avere pensieri veri? Di conseguenza il n determinista si spiazza da sè.
  • Problema empirico: il naturalismo nn sembra render conto della coscienza
  • Evoluzione: emerge ciò che è utile nn ciò che è vero.
  • Il naturalista coerente nn può credere seriamente al naturalismo
  • Teismo: x lui la ragione deriva da dio. Da un ordine più elevato rispetto alla natura.
  • A maggior ragione x n nn ha senso la razionalità nei giudizi morali.
  • Qui il n nn è del tutto incoerente. Ma i problemi nn mancano: ogni dovere è ridotto ad un capriccio.
  • Ad essere incoerenti sono i comportamenti morali dei n: essi si comportano come se credessero di aver ragione. Benedetta incoerenza!
  • Ma distruggere la moralitá e poi aspettarsi che prosperi è rischioso.
  • Conclusione: la posizione del sopranaturalista sembra più rigorosa nel suo complesso
  • Il s accetta un condizionamento della natura ma anche l esistenza di forze s
  • Se il miracolo è una manifestazione del s allora la ragione umana è un miracolo di x sè
  • L esistenza di dio nn inplica miracoli
  • Ob: molti miracoli del passato sono dovuti a leggi n scoperte più tardi
  • R: chi crede nei m crede nella loro possibilità. Le credenze specifiche sono sempre prob
  • La concezione dell universo: anche in passato si postulava l insignificanza della terra!
  • Il miracolo necessita di molta scienza: senza scienza il miracolo xde senso
  • Il miracolo è essenziale x il cristianesimo che si fonda su un miracolo. Islam e induismo sono in un altra condizione
  • Cristianesimo tappabuchi: arretra con l avanzare della scienza
  • Tesi: un cristianesimo nn tappabuchi ma cornice nn deve rinunciare al miracolo. Anzi.
  • Si pensa x immagini. A volte pensiamo pensieri veri avvalendoci di immagini grottesche o cmq false se descritte alla lettera. Specie se parliamo di cose estranee ai sensi
  • Il dio antropomorfo è un immagine commovente e felice ma resta inadeguata x quanto sottenda una verità
  • Il cristiano adulto si rifugia nel panteismo quando teme di xdere la sua rispettabilità. Ma così facendo tradisce il pensiero cristiano.
  • Paradosso: il panteismo è in realtà l idea più rozza un animismo tribale. Il cristianesimo è idea più sofisticata ed evoluta
  • L analogia panteista è informe opaca rozza inespressiva confusa. Veicola un pensiero confuso
  • Il dio panteista elude l intuizione razionale. È un istinto primitivo: vedi un uccello volate e dico che lo spirito lo fa volate. Il pant manca di un elemento ordinativo.
  • Dio infinito. Ma nel senso che ha poteri infiniti
  • Dio creatore: nn può essere che specifico.
  • Dio agisce. Fa anche miracoli. Nn può che essere specifico
  • Dio compie miracoli? In fondo sono i tiranni che sviano le proprie regole.
  • Licenza o errore?
  • Ateo: accetterá le storie più imp pur di rifiutare il miracolo. Allucinazioni collettive.
  • Hume: il suo anti miracolismo è in contraddizione con il suo scetticismo
  • Eventi che accadono una volta. Sono infinitamente impeobabili? E la storia della terra?
  • L incarnazione e la ns vita. Analogia: possediamo un romanzo mutilo e qlcn ci dice: ecco la parte mancante.
  • L evidenza che chiedo alla storia è minima perchè mi sia sufficiente.
  • Il mistero dell i è grande? Nn più di quello del dualismo
continua

giovedì 22 ottobre 2015

Is There a God? di Richard Swinburne

 Is There a God? di Richard Swinburne
  • Definizione di Dio. Dio essere personale: dotato di intenzioni, scopi e credenze
  • Dio come essere dai poteri infiniti: onnipotente eterno senza corpo onnipresente creatore di tutto perfettamente buono onnisciente incondizionato (perfettamente libero). Tuttavia n agisce in modo insensato (contro logica) e nn x' nn possa ma x' sarebbe insensato. Allo stesso modo n può conoscere ciò che nn si può conoscere, x es. cosa farà un uomo libero
  • dio ha tutte qs caratteristiche. notare che sono tutte essenziali. ma possiede anche la divinità? xchè postularlo quando si può inferire?
  • morale: alcuni principi sono x tutti ma alcune accessibili solo ai fedeli. servono a realizzarsi e a coordinarsi
  • Xxxxx
  • 2 spighe: 1 inanimata 2 intenzionale.
  • inanimata: poteri e proprietà.
  • intenzionale: credenze scopi intenzioni.
  • il fisico si concentra su 1 il detective su 2.
  • spiegazione prob. spiegazione piena (necessità) spiegazione completa (che implica fondamenti o cause prime).
  • cosa fa preferire una teoria? 1 se concorda coi fatti 2 se è semplice 3 se si armonizza con il background conoscitivo 4 se nn ci sono alternative valide.
  • la semplicità è il criterio guida tra teorie che spiegano. vedi galileo e copernico.
  • ockham: nn postulare più oggetti di quelli che abbisognano x spiegare. ok ma dipende da come intendi il bisogno. una spiegazione completa ha bisogni differenti da una spiegazione condizionata..
  • la capacità predittiva testa il criterio 1
  • osservabilità: così come certi fenomeni necessitano di postulare entità inosservabili (quark pianeti...) così altri fenomeni richiedono l esistenza di persone inosservabili
  • Xxx
  • spiegazioni complete 1 materialismo: si arretra nella catena causale fino alle cause prime che si postulano di natura materiale.
  • 2 umanesimo: si arretra nella catena causale fino alle cause prime senza postulare alcunchè sulla sua natura...
  • 3 personalismo: si compie la medesima operazione postulando che la causa prima sia xsonale. il teismo appartiene a qs famiglia...
  • valutare i tre approcci secondo i criteri di cui al cap precedente...
  • tesi: tutti i criteri classici sono inservibili tranne quello della semplicità. sulla base del criterio sopravvissuto l ipotesi teista è da preferire...
  • imho: il criterio della background knowledge spiega opzioni differenti...
  • materialismo: si arretra verso la particella fondamentale: atomo elettrone quark. se l universo è infinito si arretra all infinito postulando una serie infinita di oggetti inosservabili. nota che gli oggetti rilevanti da postulare sono specifici altrimenti bisognerebbe spiegare la regolarità dei comportamenti.
  • il materialismo è costretto a postulare formidabili coincidenze. ovvero la presenza di elemento diversi in un particolare stato in un particolare momento. in qs senso è un ipotesi complicata.
  • il teismo postula un unica causa. in qs senso è più semplice del politeismo...
  • il concetto di infinito è molto semplice. porre dei limiti è molto più complicato.
  • il dio strettamente necessario x creare il mondo sarebbe una xsona molto più difficile da descrivere rispetto al dio infinito. io stesso sono molto più difficile da definire rispetto a dio
  • Xxx
  • la spiegazione materialista è complicata e nemmeno spiega xchè le proprietà degli oggetti si mantengono nel tempo. insomma, perchè il mondo è ordinato?
  • l ipotesi teista offre una spiegazione ragionevole: la creazione di una xsona intelligente è ordinato. inoltre dio essendo infinitamente buono nn vuole rendere il mondo comprensibile alla sua creatura...
  • william paley: vedere un ordine nel mondo nn significa che è stato fatto in un istante e nn in un processo. in questo senso la creazione è compatibile con l'evoluzione.
  • la spiegazione darwiniana è completa ma nn ultimativa: xchè esistono certe leggi e nn altre?
  • il fine tuning. dio o il caso? ricorrere alla coincidenza nn è mai una spiegazione forte...
  • obiezione al principio antropico: tu nn puoi che xcepire un mondo che ti contiene quindi il fatto che ti appaia tale non esprime alcuna coincidenza miracolosa.
  • confutazione x analogia: joe viene rapito e lo si tortura con la roulette russa (99 proiettili in un caricatore da 100). si spara ma nn parte nessun colpo. joe: nn posso credere alla coincidenza lo avete fatto x spaventarmi. torturatore: il tuo dubbio è assurdo: nn è una coincidenza il fatto che sei tra noi: solo essendoci, infatti, puoi formulare questa tua ipotesi relativa ad un presunto miracolo. commento: è chiaro a tuti che l assunto del torturatore è fallace.
  • controanalogia. perchè nn consideriamo le leggi scientifiche un puro arbitrio dettato da una coincidenza visto che sono ricavate da un esperienza estremamente limitata e x di più percepita nel modo estremamente specifico tipico degli uomini? risposta: semplice, xchè uno lavora con i dati che ha.
  • morale: il teista nn spiega ciò che xcepisce ma ciò che è. il mondo ordinato e nn la sua xcezione del mondo ordinato  richiede una spiega
  • imho: nota la differenza con l argomento di plantinga contro l evoluzione. in quel caso la teoria contestata prevede esplicitamente che nn siamo fatti x la verità bensì x adattarci all ambiente.
  • l evoluzione nn è uno spreco? no. 1 l uomo ha bisogno di un ambiente 2 nn esiste solo l uomo: il mio cane nn è uno spreco. del resto qs è il punto di vista della scienza....
  • universo infinito. bisogna spiegare xchè dura. xchè le leggi sono costanti. xchè ad un certo punto emerge l uomo. il paradosso di khalem. troppi problemi.
  • multiverso. se i molti universi sono simili nulla di nuovo. le teorie inflattive ipotizzano un gruppo di universi simili di qs tipo.
  • ma se i molti universi sono differenti nn possiamo più parlare di coincidenza x la presenza umana. un miltiverso di qs tipo è molto complicato. vale la pena di postularlo in assenza di indizi seri? no.
  • l ipotesi teista resta la più semplice e spiega xchè la scienza spiega
  • Xxx
  • tesi: l anima esiste e il dualismo è il miglior modo x documentarla.
  • l anima conferisce identità
  • i monisti materialisti sono in grado di rendere conto dell identità? no.
  • dimostrazione col trapianto dei cervelli: prendi i miei due emisferi e trapiantali in due crani vuoti. chi sono io? boh. ecco dimostrato che anche sapere tutto sui cervelli nn ci assicura di conoscere l identità. l io ha qualcosa in più che la sua materialità. chiamo qs qualcosa in più anima...
  • altro esperimento: il chirurgo pazzo trapianta i miei due emisferi in a e b dicendomi prima che a avrà una vita piacevole e b solo sofferenze. poi mi fa scegliere chi voglio essere. ovviamente farò scena muta xchè la sorte del mio cervello mi dice poco su di me.
  • altro esperimento. muoio e i miei parenti senza il mio consenso congelano il mio cervello ma un terremoto lo manda a pezzi. tra 100 anni grazie a nuove tecniche il mio cervello viene riparato integrandolo con un altre. poi viene scongelato. la xsona rediviva si comporta in qlc modo come me. sono io?
  • imho: un evidenza definitiva la dà il teletrasporto. ammettiamo che esistano due canine a e b connesse: nella prima entri, vieni distrutto e ricostruito fedelmente nell altra. chi esce da b è la stessa xsona che entra in a. ma se chi entra in a nn viene distrutto chi esce da b è solo un gemello di chi è entrato in a. morale: lo stesso identico cervello può dare origine a identità diverse. nn esiste tra cervello identità un legame preciso.
  • imho: l argomento della disconnessione può essere fatto valere contro chi la postula in materia di aborto.
  • nella misura in cui gli animali hanno una vita mentale hanno anche un anima...
  • la possibile storia: l anima potrebbe emergere dal cervello allorchè quast ultimo raggiunge una certa complessità nel corso dell evoluzione...
  • lo stadio è inferito dai comportamenti: i mammiferi hanno una vita mentale, secondo me
  • tutti gli animali il cui comportamemto è meglio spiegato in termimi di intenzione esentimenti e credenze posseggono un anima..
  • il nesso causale mente cervello è a doppio nesso (free will)...
  • xchè il dualismo è poco gettonato? xchè nn sappiamo spiegare come emerge l anima. ok ma nn è molto razionale negare l evidenza solo xchè nn sappiamo spiegarla. inoltre i teisti hanno una buona spiegazione in merito....
  • le neuroscienze ci forniscono una semplice lista di abbinamenti: 1 toccando qui il cervello vedo blu 2 toccandolo qui faccio una certa operazione aritmetica. possono fornirci una lunga lista di abbinamenti: una certa puntura al cervello mi fa vedere il blu. mangiare il cioccolato mi fa sentire il gusto del cioccolato eccetera
  • le neuroscienze potrebbero anche dirci la conformazione del cervello che origina la coscienza.
  • ma le neuroscienze non possono dirci il xchè di tutto questo. xchè mangiare il cioccolato mi fa sentire il gusto del cioccolato e nn quello del pane? le neroscienze mettono i fila una serie di frasi ma nn ci forniscono nè una grammatica né un dizionario. nn esiste una teoria scientifica dell anima. una teoria che ci faccia predire in anticipo gli effetti di un trattamento del cervello mai sperimentato da un soggetto.
  • difficoltà: cervello e mente sono di sostanze differenti la scienza ha bisogno di numerare per redigere le sue equazioni,  nn si è mai cimentata in qs campo.
  • difficoltà: mentre i fenomeni cerebrali sono misurabili quelli della mente nn lo sono con una scala numerabile altrettanto precisa questo rende impossibile generalizzare la relazione. scale differenti e nn convertibili. l anima poi o c è o non c è. nn è misurabile su una scala continua.
  • si dice: ma la scienza nn può sorprenderci? in fondo in passato ha ridotto la termodinamica alla meccanica quantistica smascherando la temperatura e considerandola non più una prop. intrinseca ma una velocità (atomica)...
  • c è una differenza fondamentale: la riduzione della termodinamica si ottiene sostituendo il moto delle particelle alla sensazione di calore. ma nel ns caso una simile scissione è impensabile poichè l oggetto d indagine è la sensazione stessa...
  • come convertire il desiderio di cioccolato in un desiderio di carne? Come posso redigere le equazioni che mi istruiscano su come procedere? i due desideri non sembrano misurabili su una scala comune.
  • le grandi integrazioni della scienza si sono ottenute marginalizzando il mentale. operazione impossibile quando il mentale stesso diviene oggetto della scienza...
  • la scienza deve emarginare il mentale. darwin tratta l uomo come un robot.
  • altra domanda impossibile per la scienza: perchè la mia anima è emersa dal mio cervello e la tua dal tuo? nn poteva essere al contrario?...
  • prendi 2 pensieri 1:"la russia è immensa". pensiero 2"la gioconda è bellissima". che scala cardinale utilizzo x convertire qs due pensieri uno nell altro. il linguaggio della scienza deve "numerizzare" le relazioni x poi connetterle tramite equazioni. nell ambito della materia tutto è convertibile (tutto si trasforma). un equazione ci spiega come convertire l oggetto 1 nell oggetto 2. nella mente qs operazione sarà mai possibile? penso di no. ergo: la scienza dell anima è impossibile.
  • il teismo invece converte facilmente 1 in due. esempio di conversione: dio è buono e ci ha connesso mente e cervello per realizzare cose buone: la conoscenza del mondo è buona (compresa quella spaziale che ci fa dire quanto è grande la russia) così come è cosa buona godere della bellezza (comprea quella ineffabile dello sfumato che caratterizza la gioconda). ergo: il teismo spiega l anima la scienza no. la scienza in qs campo (più ancora che nell origine dell universo) il suo resoconto è particolarmente incompleto.
  • dio ha molti motivi x connettere anime e corpi: regalarci una proprietà regalarci la libertà farci provare sensazioni piacevoli. solo se la connessione è ordinata noi siamo liberi e proprietari.
  • imho: ci sono anche ragioni x connettere quel corpo a quell anima: poterci giudicare secondo giustizia. ognuno di noi ha un suo banco di prova personalizzato da superare
  • ma il free will nn nega le leggi scientifiche del cervello? due soluzioni
  • 1 il cervello nn è un organo come gli altri (del resto fa emergere l anima).
  • 2 nel cervello la meccanica quantistica agisce con effetti particolari
  • imho: preferisco la prima
  • Xxx
  • cosa attendersi: 1. un dio sensibile alle ns preghiere 2 un dio che nn turbi l ordine naturale
  • differenza tra sospensione e confutazione: l esempio dell uomo che levita (contro popper)
  • condizioni x il m.: 1 evidenza empirica 2 ragioni x volerlo 3 occasionalità
  • storico tipico: sono oggettivo nn ho pregiudizi. sbagliato x la razionalità scientifica conta tutto si parte dalle intuizioni di base
  • circolo e prob.: l apriori di dio rafforza il miracolo l evidenza del miracolo rafforza l ipotesi di dio...
  • rivelazione: intervento divino x informarci e aiutare la ns. inteligenza
  • come giudicare le rivelazioni? 1 tradizione 2 plausibilità 3 fonte (firma divina)
  • decisivo il secondo elemento
  • riv. crist: fondata su un miracolo con diversi testimoni e con un buon resoconto storica
  • riepilogo del miracolo cristiano: 1 tradizione: bimillenaria. 1bis conoscenza a priori: dimostrazioni di dio. 2 validi motivi: ad una ragione debole s insegna con l esempio => incarnazione. 3 evidenza del miracolo: la più solida. 4 comparazione con spieghe le alternative
  • altro miracolo: la vita oltre la morte. motivato! un dio buono e giusto ci premia con ciò che abbiamo di più caro
  • altro intervento divino: l esperienza religiosa Dio appare si ns cuori o pubblicamente
  • motivo: l apparizione puo' edificare o rinforzare la fede. fonte: è necessaria la stabilità psicologica
  • principio di credulità: le cose sono come appaiono... se mi appare dio... l onere è sullo scettico
  • fai fatica a credere alle app. esteriori? pensale come interiori
  • xchè succede ai credenti? x dire di aver visto un telefono bisogna conoscerlo
  • xchè succede a chi è in crisi? nn è normale che un dio buono appaia a chi è più debole?!
  • esercizio: prendi qs elementi e cfr con le apparizioni degli ufo: l ufo nn ha motivi x apparire sporadicamente ma soprattutto nn può apparirci interiormente o a sensi che nn siano i cinque tradizionali
continua

lunedì 23 marzo 2015

Miracoli

Qui la conoscenza a priori è decisiva, non chiedetevi se credere al miracolo X di sant' Y, chiedetevi se Dio esiste. Chiedetevi se ci ha creato per amore. Chiedetevi se ci sono motivi per compiere un miracolo. L' importante non è credere ai miracoli, l' importante è ammetterne la possibilità. L' ambiente naturale in cui agisce il miracolo è l' animo umano, lì le leggi sono meno ferree, cio' detto non esistono valide ragioni per negare la possibilità di miracoli in natura: una guarigione, un evento straordinario. Data la nostra conoscenza a priori, tre fattori vanno valutati con delicatezza prima di credere: 1) le evidenze empiriche a disposizione, 2) la ratio sottostante e 3) l' occasionalità (deve trattarsi di una sospensione della legge di natura non di una confutazione). Non è necessario credere a quelli proclamati tali dalla voce popolare, io, per esempio, sono scettico e vivo felice. La fede nell' Incarnazione e nella Resurrezione di Gesù mi bastano e avanzano. A quelli proclamati nei dogmi devo credere per obbedienza - e qui semmai discutiamo del valore che ha l' umiltà dell' obbedienza - ma agli altri, io francamente credo ben poco e non sento compromessa la mia fede. Ad ogni modo il miracolo è una firma divina da apporre con parsimonia per non turbare l' ordine in base al quale facciamo le nostre scelte di uomini.

lunedì 28 febbraio 2011

Meditazione libertaria sul Vangelo del 20.2.2011

Vangelo secondo Matteo 9, 27-35

In quel tempo. Mentre il Signore Gesù si allontanava di là, due ciechi lo seguirono gridando: «Figlio di Davide, abbi pietà di noi!». Entrato in casa, i ciechi gli si avvicinarono e Gesù disse loro: «Credete che io possa fare questo?». Gli risposero: «Sì, o Signore!». Allora toccò loro gli occhi e disse: «Avvenga per voi secondo la vostra fede». E si aprirono loro gli occhi. Quindi Gesù li ammonì dicendo: «Badate che nessuno lo sappia!». Ma essi, appena usciti, ne diffusero la notizia in tutta quella regione. Usciti costoro, gli presentarono un muto indemoniato. E dopo che il demonio fu scacciato, quel muto cominciò a parlare. E le folle, prese da stupore, dicevano: «Non si è mai vista una cosa simile in Israele!». Ma i farisei dicevano: «Egli scaccia i demòni per opera del principe dei demòni». Gesù percorreva tutte le città e i villaggi, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni malattia e ogni infermità.

Affinchè il miracolo si compia Gesù chiede "fiducia".

Il maligno pensa con un fondo di sarcasmo: "eh già, uno che già crede a quello che vedrà non è certo testimone attendibile".

Ma Gesù non chiede quel genere di fiducia.

Gesù chiede di credere nella possibilità di un miracolo.

Credere nella possibilità di un miracolo in taluni casi rende la fede nel miracolo più razionale della fede nel caso.

Il ragionamento è questo: se la possibilita di un miracolo è estremamente scarsa e, contemporaneamente, anche la possibilità che un evento si verifichi è estremamente remota, qualora un giorno quell' evento si realizzi, sarà più ragionevole credere in un miracolo che in una casualità.

Da C.S. Lewis, al Cardinale Newman, fino a Francis Collins, ce l' hanno spiegato in tanti. Dietro alla conclusione c' è la razionalità bayesiana, la stessa impiegata dalla scienza. L' unica cosa che si richiede è l' apertura alla possibilità, anche piccolissima, di un miracolo (a priori bayesiano).

Direi che accordare una possibilità al miracolo rivela un' apertura mentale maggiore rispetto alla certezza granitica a priori della sua impossibilità!

venerdì 26 novembre 2010

Meditazioni libertarie sul Vangelo del 28.11.2010

Vangelo secondo Matteo 11, 2-15

In quel tempo. Giovanni, che era in carcere, avendo sentito parlare delle opere del Cristo, per mezzo dei suoi discepoli mandò a dirgli: «Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?». Gesù rispose loro: «Andate e riferite a Giovanni ciò che udite e vedete: i ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunciato il Vangelo. E beato è colui che non trova in me motivo di scandalo!». Mentre quelli se ne andavano, Gesù si mise a parlare di Giovanni alle folle: «Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna sbattuta dal vento? Allora, che cosa siete andati a vedere? Un uomo vestito con abiti di lusso? Ecco, quelli che vestono abiti di lusso stanno nei palazzi dei re! Ebbene, che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Sì, io vi dico, anzi, più che un profeta. Egli è colui del quale sta scritto: “Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero, davanti a te egli preparerà la tua via”. In verità io vi dico: fra i nati da donna non è sorto alcuno più grande di Giovanni il Battista; ma il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui. Dai giorni di Giovanni il Battista fino ad ora, il regno dei cieli subisce violenza e i violenti se ne impadroniscono. Tutti i Profeti e la Legge infatti hanno profetato fino a Giovanni. E, se volete comprendere, è lui quell’Elia che deve venire. Chi ha orecchi, ascolti!».

Profeti e miracoli annunciano la venuta del Cristo.

Come si puo' essere profeti oggi? Come si puo' annunciare un miracolo catturando l' attenzione dell' uomo di mondo?

Compito arduo. L' uomo di mondo crede a cio' che vede e la via migliore per parlargli è illustrare i miracoli che ha davanti agli occhi.

Il concetto di "miracolo" e quello di "abuso della ragione" sono cugini primi, ma, poichè il laureato medio di oggi fatica parecchio con il primo, meglio puntare sul secondo, in fondo è lo stesso.

Giovanni, ma anche Gesù, catturarono l' attenzione della folla evocando "miracoli" straordinari. Noi, nella nostra missione profetica, faremmo meglio a mettere nel mirino quelli più ordinari.

Gesù faceva vedere i ciechi, noi limitiamoci ad osservare bene chi ci vede, al miracolo di una persona normale. I miracoli sono ovunque.

E' difficile vedere cio' che si ha davanti agli occhi tutti i giorni. Aiutiamo il nostro fratello a farlo.

Il miracolo è una certezza inspiegabile, e nella nostra vita tutti tocchiamo con mano certezze inspiegabili. Viene subito in mente la propria libertà e il proprio libero arbitrio. Pensa solo a come la scienza sia impotente nel tentativo di renderne ragione.

Convertirsi alla libertà e alla scienza è il primo passo per convertirsi grazie ai miracoli.

giovedì 25 marzo 2010

Perchè sono Cristiano?

Non è solo per il disagio di restare appeso ad un filo nel vuoto...



... non è solo per la sete di libertà...



è soprattutto perchè...

... perchè per saperne di più sulla struttura dell' atomo chiedo all' insigne professore di Fisica. E' nella miglior posizione per "conoscere".

Così, per saperne di più su Dio, chiedo e ascolto chi compie miracoli. E' nella posizione migliore per conoscere.

Tra gli annunciatori della fede - ce ne sono tanti - è Cristo a fondare tutto, ma veramente tutto il suo messaggio su un miracolo concreto e specifico avvenuto nella storia: la Resurrezione.

venerdì 19 marzo 2010

Rosario miracoloso

In vista di esami delicati vengo invitato a dire un Rosario per la bambina in arrivo affinchè tutto vada per il meglio, si tratterà di una preghiera per "chiedere".

Secondo mio costume lo farò solo se trovo la cosa razionale, e devo dire che di primo acchito le ingiunzioni specifiche alla divinità mi mettono un po' a disagio.

La piccola è lì e si sviluppa secondo le leggi naturali, se qualcosa non va per il giusto verso, solo un miracolo puo' intervenire per correggere il decorso.

Vediamo allora di approfondire un po'.

Per chi trova ragionevole credere in Dio, è ragionevole anche credere nei miracoli, sarebbe incoerente il contrario. Di fronte a certe evidenze storiche, il miracolo è la spiegazione che da persona razionale mi sento di privilegiare.

Ma la ragione mi dice anche un' altra cosa: i miracoli sono rarissimi, altrimenti il male non potrebbe generare il bene: come potrebbe l' uomo "conoscere" se l' ordine venisse turbato di frequente? Se il malato di cancro venisse graziato non avremmo mai una ricerca, e magari neanche una cura.

Noi non viviamo semplicemente in un mondo "buono", noi viviamo nel migliore dei mondi possibili. D' altronde il cristiano sa bene di essere salvo grazie ad una preghiere non esaudita: quella del Cristo nell' Orto degli Ulivi.

Ci sono due motivi, dunque, per cui stasera dirò il Rosario: primo, trovo sensato chiedere un miracolo; secondo, trovo ragionevole che Dio non lo esaudisca.

Il primo motivo mi protegge dall' irrazionalità, il secondo dall' eventuale delusione.



P.S. lettura consigliata sul tema: Response to a Statistical Study of the Effect of Petitionary Prayer.