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lunedì 14 marzo 2016

1.3. I giovani prima del Sessantotto - I nemici della Repubblica: Storia degli anni di piombo by Vladimiro Satta

3. I giovani prima del Sessantotto - I nemici della Repubblica: Storia degli anni di piombo  by Vladimiro Satta - #frigoecomunismo #goliardivscapelloni #capellonemiteindoilente

3. I giovani prima del SessantottoRead more at location 264
Note: 13@@@@@@@@@©©©©©© Edit
il distacco tra i giovani e gli adulti si esprimeva attraverso l’adozione da parte dei primi di tendenze anticonformiste o deliberatamente alternative nell’abbigliamento e nell’aspetto, nei gusti musicali, negli stili di vita,Read more at location 267
le problematiche giovanili erano di carattere esistenziale e non derivavano da situazioni di povertàRead more at location 271
Note: POVERTÀ Edit
I capelli lunghi per i maschi e (dal 1966) le minigonne per le femmine, la predilezione in favore di cantanti e complessi di musica leggera decisamente innovativi nel modo di presentarsi e nel repertorio, la proliferazione di movimenti beatnik e simili,Read more at location 276
Note: CAPELLONI Edit
la violazione di tabù sessuali, il disinteresse verso il denaro, gli atteggiamenti ostentatamente indolenti,Read more at location 279
I beatniks si caratterizzavano più per mitezza che per aggressività, e non avevano aspirazioni da classe dirigente.Read more at location 282
Note: MITEZZA Edit
L’orientamento politico di siffatti elementi è in prevalenza «anarchico-libertario», mentre piccole frange che agiscono autonomamente si ispirano alla «non-violenza», alla «obiezione di coscienza» o all’ideologia delle «guardie rosse».Read more at location 287
Le reazioni negative a volte trascesero, come quando a Roma, nel 1965, un gruppo di goliardi provvisti di forbici attaccò i «capelloni» i quali ormai abitualmente stazionavano sulla scalinata di Trinità dei Monti in piazza di Spagna.Read more at location 293
Note: GOLIARDI VS CAPELLONI Edit
Il punto in comune con la beat generation era il desiderio di maggiore permissività nei costumi.Read more at location 300
Note: BEAT Edit
Per il momento, i giovani smaniosi di godersi appieno il benessere che il «miracolo economico» lasciava intravedere erano un potenziale di cui le forze politiche in sintonia con la modernizzazione capitalistica non si resero conto, e che non seppero far valere.Read more at location 305
Note: VOLER VIVERE MEGLIO Edit
«volere il frigorifero non è la stessa cosa che volere la rivoluzioneRead more at location 309
Note: GITTI Edit
Che per avere il frigorifero bisognasse fare la rivoluzione non era vero, però, ed era particolarmente arduo sostenerlo in tempi di boom economico, sicché la battaglia comunista non ebbe successo immediato.Read more at location 312
Note: COMUNISMO E FRIGORIFERI Edit
«il tentativo forzoso e autoritario» da parte di una minoranza rivoluzionaria «di piegare una maggioranza prevalentemente desiderosa di “vivere meglio”,Read more at location 321
Note: LA GRANDE FORZATURA Edit
C’è da aggiungere qui che il 1966 fu anche l’anno di una grande prova di solidarietà data dai giovani in occasione dell’alluvione che colpì Firenze, dove straripò rovinosamente il fiume Arno.

1.2. Un tragico episodio: la morte dello studente Paolo Rossi - I nemici della Repubblica: Storia degli anni di piombo di Vladimiro Satta

2. Un tragico episodio: la morte dello studente Paolo Rossi - I nemici della Repubblica: Storia degli anni di piombo di Vladimiro Satta - #unoccupazionedifferente #comandailmatusa #
2. Un tragico episodio: la morte dello studente Paolo RossiRead more at location 226
Note: 12@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@ Edit
Nell’aprile 1966,Read more at location 227
La mattina del 27 il diciannovenne Paolo Rossi, studente di Architettura, socialista, fu aggredito dai fascisti mentre distribuiva volantini davanti alla facoltà di LettereRead more at location 233
Quando si sparse la notizia della morte del giovane, l’emozione fu grande e in serata portò a un’occupazione spontanea della facoltà di LettereRead more at location 239
Gli adulti, in pratica, presero in mano la situazione, senza che ciò incontrasse dissensi da parte dei giovani,Read more at location 245
La cessazione fu decisa dalle rappresentanze universitarie, che sostanzialmente erano emanazioni dei partiti. Qualcuno si dispiacqueRead more at location 252
Note: MOBILITAZIONE CESSATA Edit
guardando alle occupazioni, possono sembrare anticipazioni del Sessantotto, ma a ben vedere l’unità realizzatasi tra tutte le classi di età sotto la guida di organizzazioni quali i partiti e le associazioni partigiane segna una distanza epocale tra l’episodio del 1966 e la contestazione di un paio di anni più tarda.Read more at location 258
Note: OCCUPAZIONE 

1.1. Protesta sociale e violenza negli anni Sessanta: lineamenti - I nemici della Repubblica: Storia degli anni di piombo di Vladimiro Satta

1. Protesta sociale e violenza negli anni Sessanta: lineamenti - I nemici della Repubblica: Storia degli anni di piombo di Vladimiro Satta - #unperiodotranquillo #ilpaesepiùdemocratico #pietrosecchiaaddio #fredaeditore
1 Le condizioni di partenzaRead more at location 143
1. Protesta sociale e violenza negli anni Sessanta: lineamentiRead more at location 145
Note: 111@@@@@@@@@@@@@@@@@@@ Edit
Il periodo che va dall’inizio degli anni Sessanta alle prime settimane del 1968 era stato un’epoca abbastanza pacifica nel nostro Paese, a eccezione dell’Alto AdigeRead more at location 145
Note: UN PERIODO TRANQUILLO Edit
Il miglioramento si deve alla combinazione di due fattori. Il primo, politicamente collegabile all’avvento del centro-sinistra, fu l’ammorbidimento della condotta delle forze dell’ordine nei confronti dei manifestantiRead more at location 153
Note: CENTROSINISTRA Edit
L’Italia si distingueva per l’alto livello di libertà civili e politiche garantite ai singoli cittadini e alle associazioni.Read more at location 156
la più larga facoltà di esercitare i diritti politici in maniera democratica. Il sistema elettorale proporzionale con soglia di sbarramento molto bassa offriva una rappresentanza in Parlamento anche a chi riscuoteva consensi esigui.Read more at location 158
Note: UNO DEI PAESI PIÙ DEMOCRATICI Edit
L’editoria e la stampa, per lo più in mano ai privati, davano vita a un sistema pluralista nel quale anche i più estremisti avevano modo di farsi sentire.Read more at location 162
Note: MEDIA Edit
Uno dei maggiori gruppi editoriali nazionali, infatti, era quello di Giangiacomo Feltrinelli, a buona ragione detto l’«editore-guerrigliero».Read more at location 163
Note: FELTRINELLI Edit
Nei primi anni Settanta, si terranno alla luce del sole congressi di forze politiche nei quali l’argomento all’ordine del giorno sarà la rivoluzione, e sui giornali compariranno appelli firmati ad armare le masse e a «combattere un giorno con le armi in pugno contro lo Stato».Read more at location 170
Note: RIVOLUZIONE Edit
Il Pci non mobilitò contro il centro-sinistra né le masse – cui invece aveva fatto ricorso per fermare il governo Tambroni – né il proprio apparato paramilitare clandestino, che anzi era in progressivo disarmo, di pari passo con il declino di Pietro Secchia,Read more at location 180
Note: PIETRO SECCHIA Edit
La sinistra rivoluzionaria extraparlamentare, che era poca cosa, non vedeva all’orizzonte segni dell’auspicato crollo del capitalismo e, per il momento, era costretta a trattenersi in attesa di tempi migliori.Read more at location 182
Note: SINISTRA RIVOLUZIONARIA Edit
A destra, il partito monarchico era contrario alla Repubblica per principio ma non intendeva minimamente contrastarla in maniera bellicosa, e quello missino si adattava a un ruolo di opposizione fine a se stessa e non concepiva vie d’uscita dalla propria sterile condizioneRead more at location 187
Note: MONARCHICI E MISSINO Edit
Il gruppo Ar raccoltosi nel 1963 a Padova intorno al giovane Franco Freda, entrato in contatto con Ordine nuovo nel 1966 e giudicato responsabile della strage di Piazza Fontana nonché di altri attentati del 1969, all’epoca svolgeva attività prettamente culturale ed editoriale.Read more at location 191
Note: FREDA Edit
Il Fronte nazionale del golpista Junio Valerio Borghese nascerà nel 1968.Read more at location 195
L’anno più intenso fu il 1962, caratterizzato dalle trattative per il rinnovo dei contratti dei lavoratoriRead more at location 201
disordini avvenuti in luglio a Torino in piazza Statuto e dintorni, che videro protagonisti gli operai più giovani e si conclusero con un bilancio di centinaia di feritiRead more at location 204
La Cgil e la Cisl ne imputarono la responsabilità a gruppi di teppisti, Foa lo considerò una provocazioneRead more at location 209
Altri, però, come Alberto Asor Rosa, si entusiasmarono per la «spallata possente» data dalla classe operaia al «mito grandioso del neocapitalismo italiano»Read more at location 211
Per quanto riguarda gli aspetti generazionali della conflittualità sociale, che da un certo momento in poi diverranno molto importanti, prima dell’inverno 1967-1968 essi si avvertivano in tono minore. Fino ad allora, c’erano state mobilitazioni giovanili anche massicce le quali, però, non erano state autonome, bensì si erano integrate nel quadro di iniziative avviate o condotte da altre fasce anagrafiche della popolazione