La crisi di bilancio stronca l' economia dell' Occidente, e con l' invecchiamento della popolazione andrà sempre peggio. Siccome sembra che al welfare non s' intenda rinunciare e siccome "tagliare gli sprechi", "vendere il patriomonio e "tassare i ricchi" sono manovre del tutto insufficienti, ecco un' alternativa, o meglio, un aggiunta:
1) far pagare i servizi a chi puo' permetterselo (ISEE a tutto campo), a cominciare da scuola e sanità.
E' vero, cio' crea un impoverimento generalizzato ma che è comunque compensabile grazie a globalizzazione e nuove tecnologie. In altri termini, alla stagnazione dei salari reali (w\p) rispondere agendo su p. Il low cost è una realtà in espansione: viaggi, mobili, case e consumi vari si possono realizzare anche grazie a low cost sempre più aggressivi.
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lunedì 1 settembre 2014
martedì 13 novembre 2012
EMH e Eugene Fama
Fama è un po' il Philip Roth dell' economia: il fatto di non aver preso ancora il Nobel getta discredito sul premio più ancora che su di lui.
Sull' efficienza dei mercati:
As the market efficiency ideas took shape, itdawned on me that the reason the trading rules I’ddeveloped earlier didn’t work out of sample wasbecause price changes were random, which at thatpoint was what people thought an efficient marketmeant. We know now it doesn’t. Market efficiencymeans that deviations from equilibrium expectedreturns are unpredictable based on currently available information. But equilibrium expected returnscan vary through time in a predictable way, whichmeans price changes need not be entirely random...
Sulla crisi finanziaria del 2008:
: I think the global crisis was first a problem of political pressure to encourage the financing of subprime mortgages... . I don’t think the crisis was a problem with markets.
Dove sta dunque il bubbone?
The worst thing to come out of thatexperience, in my view, is the concept of “too bigto fail.” Basically, the institutions that are considered to be too big to fail have their debt pricedas if it’s riskless, which gives them a low cost ofcapital and makes it very easy for them to expandand become an even bigger problem. Plus, everybody now accepts the assertion that they are toobig to fail, which creates a terrible moral hazardfor the management of these financial institutions.
Soluzioni:
The simplest solution would be to raise the capitalrequirements of banks. A nice place to start wouldbe a 25% equity capital ratio, and if that doesn’twork, raise it more. The equity capital ratio needsto be high enough that a too-big-to-fail financialinstitution’s debt is riskless,
Che ne pensi della finanza comportamentale?
is ex post storytelling and doesn’tgenerate new testable hypotheses It’s not ascience. In Daniel Kahneman’s book Thinking, Fastand Slow, he states that our brains have two sides:One is rational, and one is impulsive and irrational.What behavior can’t be explained by that model?
Come risolvere in USA il problema del debito?
Simple. Balance the budget. I heard avery prominent person say in private that we couldbalance the budget by going back to the level ofgovernment expenditures in 2007. The economyis currently about the size it was then. If you justrolled expenditures back to that point, I think itwould come close to balancing the budget.
http://www.cfapubs.org/doi/pdf/10.2469/faj.v68.n6.1
***********************************.
Paradossi:
here is something I never would have expected. The failure of LTCM, a firm founded and run on the premise that the EMH was wrong, actually shows that . . . the EMH is wrong!
Eppure:
The efficient market hypothesis implies that it should be very difficult to beat the markets, as asset prices should already reflect all publicly available information. Many people found this hard to accept; surely really smart people are better investors than the average schmuck! Not surprisingly, the very smartest people of all, including not one but two Nobel Prize-winning finance professors, gave in to temptation and joined a hedge fund that was set up to find market anomalies and to make investments that took advantage of the market’s inefficiencies. That hedge fund was called “Long Term Capital Management.” Of course anyone who has read ancient Greek tragedies knows what happened next...
E qui ci sta a fagiolo l' aneddoto con Fama:
You have to be impressed by the resourcefulness of the anti-EMH, crowd. If LTCM and its merry band of Nobel-Prize winning economists had actually beat the market, if they had used market anomalies to get rich, well then it would have been the death knell of the EMH. Every time Fama said “if you’re so smart how come you’re not rich,” people would have responded that Scholes and Merton did get rich by spotting market inefficiencies. Instead they failed miserably, and this shows . . . it show that markets are inefficient because the market can stay irrational longer than you can stay solvent.
La cosa non vi ricorda qualcosa?
It reminds me of people who see monopoly everywhere. High prices? Clearly monopolistic exploitation. Low prices? Ah, that’s predatory pricing. The same price as your competitor? Obviously price fixing.http://www.themoneyillusion.com/?p=4121
giovedì 28 ottobre 2010
La sveglia al collo
Tagli, tagli, tagli, tagli, tagli.
Tremonti taglia e "qualcuno" stupisce e brontola.
Ma dov' è vissuto questo "qualcuno" fino ad oggi?
Ogni tre per due chi attraversa la città incoccia in cortei di studentelli sciammannati che si battono contro i "tagli" alla scuola. La TV trabocca di prefiche che si stracciano le vesti per i "tagli" alla sanità. Al telegiornale o a prima pagina non manca mai un "ricercatore barbone" moribondo che allunga il palmo della mano per pietire l' ultima elemosina: è uno spettacolo straziante che fa impennare l' audience più di Sarah.
A proposito della gabanelli, visto che ne abbiamo appena parlato, anche lei non manca di inzuppare il pane in questo latte caldo e rassicurante: Tremonti è photoshoppato pallido e con chiazze di sangue, in stile Edward Mani di Forbice.
La pratica del taglio - altrimenti nota agli amanti dell' understatement come "macelleria sociale" - ha sempre solleticato i più bassi istinti e quindi nella società dello spettacolo ruba l' "occhio di bue" anche alla cronaca nera che più nera non si puo'.
Altre noiose informazioni giacciono invece piuttosto trascurate nell' ombra delle redazioni. Annoiano, poverine, la loro sorte è quella.
Chi brontola non realizza per esempio che nel tempo che ho impiegato per scrivere il primo rigo di questo post (cinque parole, cinque secondi) il debito dell' Italia è cresciuto, nonostante i tagli, di quasi 14.000 euro.
Cresciuto! Non tagliato.
Ok? Ci siamo? Se lo sono messo in testa gli sciammannati? E le prefiche? E i ricercatori barboni moribondi? E adesso i loro conti quadrano ancora tutti come prima? Riescono ancora a reperire il dinamismo necessario per alimentare la loro battaglia di giustizia-libertà-verità-eccetera-eccetera?
Pensa forse il nostro "brontolone" che questo dato sia triviale?
Pensa forse questo signor "qualcuno" che sia petulante chi fa notare come il nostro debito cresca di 164.112 euro al minuto?
Non trova che sia un dato di cultura sapere che ogni italiano (neonati e ultracentenri compresi) ha sul groppone una quota di debito pubblico di oltre 30.000 euro per il solo fatto di esistere?
Beh, questo signor "qualcuno" - brontolone ignorante quando va bene, chiagnefottista quando va male -sarebbe meglio che affiancasse all' orologio del tinello che segna le ore una bella sveglia da mettersi al collo, quella che segna la crescita del debito della nazione minuto per minuto. Finalmente l' aggeggio è disponibile!
Tremonti taglia e "qualcuno" stupisce e brontola.
Ma dov' è vissuto questo "qualcuno" fino ad oggi?
Ogni tre per due chi attraversa la città incoccia in cortei di studentelli sciammannati che si battono contro i "tagli" alla scuola. La TV trabocca di prefiche che si stracciano le vesti per i "tagli" alla sanità. Al telegiornale o a prima pagina non manca mai un "ricercatore barbone" moribondo che allunga il palmo della mano per pietire l' ultima elemosina: è uno spettacolo straziante che fa impennare l' audience più di Sarah.
A proposito della gabanelli, visto che ne abbiamo appena parlato, anche lei non manca di inzuppare il pane in questo latte caldo e rassicurante: Tremonti è photoshoppato pallido e con chiazze di sangue, in stile Edward Mani di Forbice.
La pratica del taglio - altrimenti nota agli amanti dell' understatement come "macelleria sociale" - ha sempre solleticato i più bassi istinti e quindi nella società dello spettacolo ruba l' "occhio di bue" anche alla cronaca nera che più nera non si puo'.
Altre noiose informazioni giacciono invece piuttosto trascurate nell' ombra delle redazioni. Annoiano, poverine, la loro sorte è quella.
Chi brontola non realizza per esempio che nel tempo che ho impiegato per scrivere il primo rigo di questo post (cinque parole, cinque secondi) il debito dell' Italia è cresciuto, nonostante i tagli, di quasi 14.000 euro.
Cresciuto! Non tagliato.
Ok? Ci siamo? Se lo sono messo in testa gli sciammannati? E le prefiche? E i ricercatori barboni moribondi? E adesso i loro conti quadrano ancora tutti come prima? Riescono ancora a reperire il dinamismo necessario per alimentare la loro battaglia di giustizia-libertà-verità-eccetera-eccetera?
Pensa forse il nostro "brontolone" che questo dato sia triviale?
Pensa forse questo signor "qualcuno" che sia petulante chi fa notare come il nostro debito cresca di 164.112 euro al minuto?
Non trova che sia un dato di cultura sapere che ogni italiano (neonati e ultracentenri compresi) ha sul groppone una quota di debito pubblico di oltre 30.000 euro per il solo fatto di esistere?
Beh, questo signor "qualcuno" - brontolone ignorante quando va bene, chiagnefottista quando va male -sarebbe meglio che affiancasse all' orologio del tinello che segna le ore una bella sveglia da mettersi al collo, quella che segna la crescita del debito della nazione minuto per minuto. Finalmente l' aggeggio è disponibile!
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