L'OBIEZIONE
martedì 16 ottobre 2018
Crescita amb
L'OBIEZIONE
lunedì 15 ottobre 2018
Come si esce dalla povertà
Credenze ballerine
Credenze ballerine
Giovanni crede in Dio… e quindi crede in Dio. Punto.
Giuseppe è invece un convinto evoluzionista. Tuttavia, qui non possiamo proseguire con una semplice tatutologia e metterci un punto, occorre continuare all'incirca così: ... e quindi è altamente scettico sull’ipotesi evoluzionista.
La condizione di Giovanni è banale, quella di Giuseppe paradossale. Perchè?
Perché il teismo è una credenza, magari sbagliata ma stabile; la credenza nell’ "evoluzionismo integrale" è invece auto-rimuovente (i motivi gli abbiamo visti altrove nel dettaglio).
Una credenza X è auto-rimuovente se credere in X implica, almeno in parte, credere in non-X.
Una credenza auto-rimuovente non è necessariamente contraddittoria, puo’ trovare un suo equilibrio ma, quasi sempre, solo se disposta ad indebolirsi rispetto alla sua condizione iniziale.
De-ideologizziamo la questione con un caso neutro: vi ricordate quel professore che voleva fissare per la sua classe un un quiz a sorpresa? No? Allora, un professore annuncia alla sua classe che ci sarà un quiz a sorpresa la prossima settimana. Bene, si sappia che le lezioni del prof. si tengono cinque giorni a settimana, dal lunedì al venerdì. Dopo l'annuncio gli studenti tornano a casa e cercano di capire quando il quiz verrà assegnato. "Supponiamo che verrà assegnato venerdì", spiega uno studente, “allora sapremmo con certezza già alla fine della lezione di giovedì che il quiz verrà proposto venerdì, poiché quello sarebbe l'unico giorno della settimana disponibile. Ma se le cose stanno così il quiz non sarebbe affatto sorprendente, quindi cominciamo con il levare di mezzo l’ipotesi del venerdì”. Ottima osservazione, direi. "E il giovedì?", dice un altro. "Visto che abbiamo appena eliminato il venerdì, significa che se il quiz non fosse ancora assegnato il mercoledì sera, sapremmo con certezza che sarebbe assegnato il giovedì, ma la cosa, anche questa volta, non sarebbe sorprendente bensì perfettamente prevedibile. Quindi propongo di escludere anche il giovedì". Ben presto tutti si accorgono che iterando questa logica occorre eliminare anche il mercoledì, poi il martedì e infine il lunedì. Gli studenti tirano un sospiro di sollievo sapendo che il quiz a sorpresa non potrà mai essere assegnato loro. Passano il fine settimana a festeggiare e ubriacarsi invece di studiare. La settimana successiva, il professore assegna un quiz mercoledì, tutti sono sorpresi e vengono bocciati. Purtroppo, però, anche dopo la fregatura che hanno preso, è ben più difficile bocciare la logica di questi studenti iper-razionalisti.
L’interesse della vicenda sta nel fatto per cui se si conclude che “un quiz sorprendente è impossibile”, allora bisogna immediatamente dopo inferire che il quiz a sorpresa è possibile eccome. Esiste cioè una credenza iniziale ("Cini") che ne implica un’ altra (credenza inferita = "Cinf") esattamente contraria. E’ una condizione simile a quella in cui si ritrova Giuseppe.
Per comprendere meglio, ascoltate un dialogo intercettato giovedì sera fra tre ragazzi della classe, il primo dice: "Beh, sembra proprio che il quiz arriverà domani". E l’altro: "calma. Visto che l'hai appena previsto, significa che non sarà una sorpresa. Dal momento che il quiz promesso è a sorpresa ne deduco che domani non ci sarà nessun quiz". Un terzo, molto saggiamente, risponde, "ma aspetta. Dato che hai appena negato un possibile quiz, ciò significa che sarebbe una sorpresa se il prof. ne desse uno! Quindi, penso proprio che il quiz ci sarà”.
Difficile dare torto a qualcuno dei tre. Difficile proprio perché ci confrontiamo con credenze auto-rimuoventi che rimbalzano da tutte le parti e non stanno ferma mai, esattamente come la credenza nell’evoluzionismo puro: chi crede nell’evoluzionismo puro, infatti, crede anche che l’uomo sia un animale fondamentalmente disinteressato alla verità delle sue credenza, compresa quindi quella che riguarda l’ipotesi evoluzionista.
A questo punto è interessante far notare come gli studenti avrebbero potuto uscire dal loro imbarazzo. Basta infatti ragionare in termini probabilistici anzichè assoluti, come sempre bisognerebbe fare quando si ragiona sulla realtà concreta. Le credenze auto-rimuoventi, infatti, non rimbalzano necessariamente di qua e di là ma possono stabilizzarsi, e lo fanno nel momento in cui la probabilità della credenza iniziale eguaglia quella della credenza inferita. Lì tutto si ferma e si realizza un magico equilibrio. Guardate il grafico qua sotto:
E’ chiaro che se la credenza iniziale dell’asserto “domani il professore assegnerà il quiz a sorpresa” è minima, la credenza inferita sarà massima e viceversa. Il dialogo tra i tre studenti lo dimostra. Tuttavia, la funzione negativa che unisce i due punti estremi puo’ essere considerata continua e ci sarà quindi un punto dove intersecherà la bisettrice eguagliando X e Y. Lì il soggetto troverà una credenza stabile (Cini=Cinf).
Ammettiamo ora che quel punto corrisponda al valore probabilistico del 60%. Ebbene, qualora un valore del genere soddisfi il concetto di “sorpresa”, allora il paradosso puo’ considerarsi risolto, basterà adottare una credenza iniziale del 60% e gli sconcertanri "rimbalzi" cesseranno.
Ora che sappiamo come si risolve il paradosso delle credenze auto-rimuoventi, cerchiamo di applicarlo al caso pietoso di Giuseppe che, contrariamente a Giovanni, ha una credenza instabile per le stesse ragioni che hanno fatto impazzire gli studenti del quiz a sorpresa. Dicevamo che occorrerebbe conoscere la funzione che unisce Cini e Cinf nel caso specifico di Giuseppe, ma per semplicità ammettiamo che sia simile a quella del grafico. Ecco, in un caso del genere, qualora Giuseppe creda all’ipotesi dell’ateismo evoluzionista con una probabilità del 90%, basterà che, con un po' di umiltà, la indebolisca portandola al 60%, in questo la stabilizzerà potendo continuare a professarla senza dover sacrificare il suo razionalismo.
E se invece non è disposto a toccare quel fatidico 90%? Bè, in questo caso, potrebbe sempre inserire il suo evoluzionismo in una cornice teista azzerando il problema della stabilità. Dio e Darwin, del resto, sono perfettamente compatibili. O no?
Emanuele Severino contro “Emanuele Severino”
Emanuele Severino contro “Emanuele Severino”
Emanuele Severino non smette mai di pensare, la cosa traspare chiaramente da ogni sua foto. Se poi consideriamo il fatto che pensa sempre la stessa idea comprendiamo meglio il livello di profondità che ha raggiunto la sua elucubrazione. Anche per questo propongo la mia critica in modo timido e mettendo avanti le mani: si tratta di qualcosa che è poco più di uno scherzo :-). Eppure, non posso esimermi in nome del principio per cui “i nemici dei miei amici sono miei nemici”.
Ma chi sono i nemici di Emanuele Severino (ovvero i miei amici)? Essenzialmente uno: “Emanuele Severino”. O meglio, le virgolette (“”). La sua pluridecennale battaglia contro le virgolette lo ha lentamente condotto verso uno scontro ancora più terribile: Emanuele Severino (ES) contro il Buon Senso (BS). E, si badi bene, non si tratta di una rappresentazione denigratoria poiché il Buon Senso gode di pessima fama in filosofia.
{… Disclosure: 1) io sono grande amico del BS, 2) non ho mai letto un libro di ES fino in fondo (nemmeno un suo articolo) e 3) a scuola non ho mai studiato queste materie…}
LA MANIA DI TIRARE TUTTO FUORI DAL TEMPO
Che differenza c’è tra l’osservazione che “Socrate è castano” e il fatto che Socrate è castano?
BS ci fa dire che la prima è una frase, il secondo un… fatto, per l’appunto.
Ora, che differenza c’è tra una frase e un fatto?
Ci sono tante differenza, la principale è che la prima “abita” fuori dal tempo, il secondo nel tempo. I concetti, in altri termini, non cambiano, gli oggetti sì. Un triangolo, tanto per dire, non invecchia, tu sì.
Le frasi sono un po’ come etichette poste fuori dal tempo che noi preleviamo e utilizziamo per facilitare la vita che trascorriamo nel tempo: sono utili, anzi, indispensabili. Oserei dire che il linguaggio è una peculiarità umana.
Ebbene, attraverso le virgolette noi esprimiamo questa differenze; cose da un lato, etichette dall’altro. Ma ES sembrerebbe odiare le virgolette, vorrebbe che non esistessero, lui è un razionalista e siccome la differenza tra A e “A” è difficile da descrivere a parole, allora, nei suoi piani, sarebbe meglio non esistesse del tutto.
Nella foga di eliminare le virgolette ES finisce per assimilare un po’ troppo la frase “Socrate è castano” e il fatto per cui Socrate è castano. A volte, per esempio, sembra che entrambe queste due “cose” debbano dimorare entrambe fuori dal tempo, una dimensione del tutto naturale per la frase “Socrate è castano”, un po’ meno per il fatto per cui Socrate sarebbe castano. Che succede infatti quando Socrate invecchia e la canizie sopravanza? Il tempo, infatti, sembra agire eccome su Socrate, altro che “fuori dal tempo”. Come uscirne? Con la pillola universale, quella che a militare curava tutte le malattia. In filosofia la pillola universale è la categoria dell’illusione: se qualcosa c’ è ma non dovrebbe esserci allora è un’illusione. Ecco, per ES il tempo è un’illusione: il Socrate castano è in realtà eterno, non puo’ finire nel nulla (nichilismo!) per essere sostituito d’emblé da un Socrate imbiancato. L’occidente, sempre secondo Severino, ha firmato la sua condanna nel momento stesso in cui ha cominciato a “pensare” in questo modo distorto e intimamente nichilistico: così facendo, infatti, ha pensato quel nulla che mette in tutti i suoi pensieri e finirà per inghiottirlo. A supporto cita Einstein, che gode di buona stampa. Sono trent’anni che sento Severino maledire il “divenire” e dire che il nulla si porterà via l’occidente intero. Non vorrei che prima o poi anche lui, come gli orologi rotti, possa dire: “avete visto che avevo ragione?” (in realtà lo dice ogni volta che la borsa cala di 3 punti). E il Socrate imbiancato? In che relazione sta il Socrate imbiancato con il Socrate castano? Personalmente, non l’ho capito molto bene, probabilmente i due coesistono fuori dal tempo in una dimensione preservata dall’azione corruttrice del mondo come ci appare, esattamente come le due frasi “Socrate è castano” e “Socrate è bianco”. Non capisco cosa questo possa significare in concreto – forse dovremmo farci buddisti o abbracciare non so quale misticismo parmenideo – ma affinché i conti di ES quadrino deve essere così.
Ma quali sono i vantaggi che ci regala una simile posizione? No perché io rinuncio a BS solo se vengo remunerato a dovere, sia chiaro. Sì, certo, leviamo di mezzo il tempo, e in filosofia se si puo’ levare di mezzo qualcosa è sempre un successo. Tuttavia, il tempo, nei fatti della vita, è un’evidenza talmente potente che nel mio resoconto, anche se resta, non mi dà particolare fastidio. C’è poi la questione del nichilismo, che però non ho afferrato fino in fondo. Il fatto che le cose finiscano puo’ essere spiacevole ma renderle tutte eterne per evitare l’inconveniente mi sembra decisamente poco riconciliabile con l’esperienza quotidiana. Non c’è un rimedio meno radicale e più conforme al BS? Per me sì, ma qui non è la sede adatta per discuterne.
LA MANIA DI TIRARE TUTTO NEL TEMPO
Ma torniamo alle virgolette di cui sopra, ES le odia a tal punto che quando non riesce a neutralizzarle portando le cose della vita fuori dal tempo cerca di portare i concetti nel tempo.
Qualcuno ricorda per esempio il problema filosofico dei futuri contingenti? Forse chi ha fatto il liceo avrà una reminiscenza, si tratta di un imbarazzante problema logico che sorge quando si considerano quelle affermazioni che predicono un evento futuro né inevitabile né impossibile. Se dico “questo post avrà una conclusione” (si notino le virgolette), posso ben considerare vera una frase del genere (leggetelo tutto e constaterete che in effetti ha una fine). Domanda: oggi questa affermazione è vera, ok, ma lo era anche ieri? Evidentemente sì. Magari io, ieri, non sapevo con esattezza che lo fosse ma lei era vera ugualmente. Ora, l’imbarazzo sta nel fatto che se l’affermazione era vera “anche ieri”, allora il semplice evento che io abbia concluso questo post non è una mia libera scelta ma qualcosa di determinato a priori. Infatti, già ieri poteva dirsi con certezza che la cosa si sarebbe verificata. ES, razionalista impunito e purissimo, non oppone resistenza e cede alla logica paradossale dei futuri contingenti: considera legittimo questo ragionamento e conclude che sì, è così, noi tutti siamo :determinati” (eterni e determinati, dunque). Ma il BS, a cui tutto questo puzza tremendamente, si oppone eccome e replica: no, io ho concluso liberamente il mio post, se solo avessi voluto non lo avrei fatto, quindi il ragionamento di cui sopra è in qualche modo fallace. In realtà, esistono buoni argomenti per sostenere le conclusioni del buon senso, basta riabilitare l’uso delle virgolette, ovvero differenziare la frase “questo post avrà una conclusione” da fatto che questo post avrà una conclusione: la prima esiste fuori dal tempo, il secondo nel tempo. E’ chiaro che se qualcosa esiste fuori dal tempo dire che esiste oggi o esiste ieri non ha senso (i filosofi dicono che indicizzare l’eterno è illecito), cosicché chiedersi se la frase “questo post avrà una fine” era vera IERI è una domanda senza senso poiché è privo di senso far viaggiare avanti e indietro nel tempo una frase che è sensata solo se considerata in una dimensione atemporale.
RITENTA. SARAI PIU’ FORTUNATO
Nella canonica distinzione tra intellettuali-volpe (che sanno molte cose) e intellettuali-ricci (che ne sanno una sola ma grande), ES appartiene chiaramente alla seconda categoria: ogni volta che lo leggo va a parare sempre lì! Eppure non convince mai: il suo tentativo di “tirare tutto fuori dal tempo” mi sembra uno sforzo innaturale nonché sterile, il suo tentativo di “tirare tutto nel tempo” mi sembra addirittura illegittimo. Direi, almeno per ora, di stare fedeli al Buon Senso, domani si vedrà.
domenica 14 ottobre 2018
1HL 1 The Climate Change Objection to Economic Growth
Note:11@@@@@@
Note:LA TESI DEL LIBRO
Note:LA RELAZIONE
Note:L OBIEZIONE CONTRO LO SVILUPPISMO
Note:IL RISCHIO
Note:DOBBIAMO ALLORA RETTIFICARE L AUSPICIO?…FORSE DOBBIAMO RAFFORZARLO!
Note:Ttttttttttttttt
Note:INEVITABILE...ANCHE A EMISSIONI ZERO DOMANI
Note:Ccccccccxxx
Note:OGGI....DOMANDA...È DESISERABE ABBATTERE?
Note:STABILIZZARE NN BASTA
Note:UNA QUESTIONE PIÙ REALISTICA
Note:LA CONDIZIONE OGGI
Note:POVERTÀ O RISCALDAMENTO?… DILEMMA....BEN POCO SI PUÓ FARE SENZA ENERGIA
Note:PRIMA POSSIBILE RI CHIESTA DELL ECOLOGISYA
Note:SECONDA RICHIESTA
Note:TERZA POSIZIONE
Note:CHI PAGA?
Note:NATURA COMPARATIVA DELLA SCELTA
Note:COSTO 1
Note:COSTO 2
Note:Ttttttttttttttt
Note:UNA POSIZIONE SULLE SCELTE
Note:L ASSUNTO ERRATI DA CUI PARTONO MOLTI
Note:LA REALTÀ
Note:PER NN CONTARE LA SALUBRITÀ
Note:Ccccccccc
Note:Cccccccccc
Note:POVERTÀ ED ECOLOGIA
Note:INFATTI
Note:Cccccccc
Note:COSTI SU MA MRTI GIÙ
Note:UN ESEMPIO
Note:DANNI ECONOMICI
Note:ALTRO FATTO DECISIVO
Note:CONCLUSIONE
Note:INFATTI
Note:ALTRO VANTAGGIO DEI RICCHI
Note:IL DANNO IN TERMINI DI PIL CALCOLATO DA NORDHAUS....RITARDO DI UN ANNO
Note:IL CHE SIGNIFICA CHE
Note:E QS STANDO PRUDENTI
Note:X CONTRO
Note:RICAPITOLANDO
Note:NORDHAUS
Note:Ccccccccc
Note:UN CALCOLO PIÙ PESSIMISTA...MA LA SOSTANZA NN CAMBIA
Note:NEL 2100
Note:TRADOTTO
Note:IMMAGINE
Note:Ttttttttttttttt
Note:LA NS CONCLUSIONE
Note:STRATWGIA OTTIMA
Note:I REDISTRIBUZIONISTI NATURALISTI
Note:Cccccccccc
Note:PRIMO
Note:INFATTI
Note:PROBLEMA PRATICO....POI
Note:LO SAPPIAMO BENE
Note:UNA COSA FRENATA DALLA REDISTRIBUZIONE
Note:CONSEG DELLA REDISTRIB
Note:LA VERA QUESTIONE
Note:Ttttttttttttt
Note:TORNIAMO ALLA PRIMA IPOTESI: FRENARE I RICCHI
Note:MA SONO PROPRIO LORO CHE HANNO PIÙ CHANXE DI RINNOVARE...OLTRE AL FATTO CHE LORO INQUINANO SEMPRE MENO
Note:RICCHEZZA E INQUINAMENTO...CURVA DI KUZNETS
Note:L ESEMPUO DEGLI USA
Note:AMBIENTE BENE DI LUSSO
Note:Ttttttttttt
Note:SECONDA SOLUZIONE....DECRESCERE TUTTI E COMPENSARE I POVERI
Note:RAPPRESENTANTE
Note:RIPETIAMO
Note:COLPO DI SCENA
Note:INFATTI....LE RICCHEZZE SONO INTERCONNESSE
Note:ESITO POSSIBILE...I RICCHI SONO IMPOSSIBILI DA TASSARE
Note:CI SONO CASI IN CUI
Note:Tttttttttttttt
Note:PARTIAMO DA UN CONCETO
Note:DUE MANOVRE...LA PRIMA
Note:SECONDA
TERZA MANOVRA
venerdì 12 ottobre 2018
HL 6. The Surprise Quiz
Note:6@@@@@@@@@@POSSIBILE APPLICAZIONE A EAAN E ALL EVOLUZIONIAMOIL TEISMO E' UNA CREDENZA STABILE (UNA VOLTA ADOTTATA NON VA RETTIFICATA)L'EVOLUZIONISMO ATEO E' UNA CREDENZA AUTORIMUOVENTE (UNA VOLTA ADOTTATA DEVE ESSERE RETTIFICATA DA MAGGIORI DUBBI)COME AVVIENE QUESTA RETTIFICA?: QUESTO CAPITOLO LO SPIEGA POICHé ANCHE LA CREDENZA DEL QUIZ SORPRENDENTE E' INSTABILE
Note:Tttttttt
Note:DESCRIZIONE
Note:Ccccccccccc
Note:Ccccccccc
Note:CONCLUSIONE
Note:Tttttttttttt
Note:PRIMO ASSUNTI
Note:SECONDO ASSUNTO...RAZIONALISMO DEI RAGAZZI
Note:Ccccccccc
Note:GIUDIZIO
Note:SOLUZIINE VENTILATA...MA NSODDISFACENTE
Note:INFATTI
Note:E POI LA CONTRADDIZ RESTA
Note:FORSE LE PREMESSE NN SONO FALSE MA CONTRADDITTORIE
Note:MA IL PARADOSSO PUÓ ESSERE RILASSATO E RESO PIÙ CREDIBILE ELIMINANDO IL RISCHIO DI CONTRADDIZIONE
Note:Ttttttttttttttttt
Note:L ORIGINE DI MOLTI PARADOSSI
Note:PRIMA DEF DI SORPRESA
Note:SECONDA
Note:TERZA E PIÙ PLAUSIBILE
Note:CONCETTO
Note:VAGHEZZA NN ELIMINATA
Note:CONSEGUENZA DELLA VAGHEZZA
Note:MA QUI IL PARADOSSO CONTINUA A REGGERE
Note:COME LA VAGHEZZA CHE REGGE NEL LINGUAGGIO COMUNE
Note:Tttttttttttttttt
Note:COSA PENSA LO STUDENTE IN QS CONDIZIONI?
Note:1
Note:2
Note:SUB PARADOX
Note:TtttttttttttttttCAPITOLO CHIAVE
Note:IL SUB PARADOSSO...DESCRIZIONE
Note:Cccccccccc
Note:IN SINTESI
Note:LA DOMANDA.....
Note:Cccccccccccccc
Note:Ccccccccccc
Note:CI CREDENZA INIZIALE: CHE PROB CI SONO CHE LO DARÀ?CF CREDENZA INFERITA: DATA CI INFERISCO CHE LO DARÀ ALLA PROB XCI E CF SI INSEGUONO.L UNICA CREDENZA STABILE È QIELLA SULLA BOSETTRICE
Note:Ttttttttt
Note:SUPPONIAMO DI ESSERE PRECISI
Note:NN C È STABILITÀ
Note:SULLA CONTINUITÀ DEGLI STATI MENTALI
Note:LA CONTINUITÁ DEGLI STATI MENTALI NN ESISTE....QUINDI LA SOGLIA PRECISA È IMPOSSIBILE
Note:CONCLUSIONE
Note:Tttttttttttt
Note:Tttttttttttt
Note:CONSIDERIAMO QS EVENTUALITÀ
Note:PRECISAZIONE
Note:Tttttttttttt
Note:GIOVEDÌ SERA E ANCORA NESSUN QUIZ
Note:IL PENSIERO DELLA DOMENICA SERA
Note:Ttttttttttttt
Note:MERCOLEDÍ SERA...CONSIDERANDO CHE VENE SAREBBE POCO SORPRENDENTE...
Note:MA....SI RIPETE LA SITAUZIONE PRECEDENTE IL GIOVEDÌ ANZICHÈ VENERDÌ
Note:INFATTI
Note:ANCORA COME PRIMA
Note:LO STUDENTE RAZIONALE
Note:QUINDI
Note:Ttttttttttt
Note:UN CASO OSTICO
Note:PROMESSA IMPOSSIBILE
Note:ESEMPIO
NESSUN PARADOSSO