giovedì 4 agosto 2016
La politica delle quote fomenta gli stereotipi
martedì 2 agosto 2016
Hard Truths About Race on Campus Jonathan Haidt and Lee Jussim
giovedì 20 febbraio 2014
martedì 18 giugno 2013
Stereotype Inaccuracy?
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...stereotype accuracy -- the correspondence of stereotype beliefs with criteria -- is one of the largest relationships in all of social psychology. The correlations of stereotypes with criteria range from .4 to over .9, and average almost .8 for cultural stereotypes (the correlation of beliefs that are widely shared with criteria) and .5 for personal stereotypes (the correlation of one individual's stereotypes with criteria, averaged over lots of individuals). The average effect in social psychology is about .20. Stereotypes are more valid than most social psychological hypotheses.
giovedì 15 novembre 2012
I bambini sono razzisti?
giovedì 29 settembre 2011
Stereotipi sugli stereotipi
In psicologia sperimentale la teoria degli stereotipi s’ incardina su quattro pilastri. Vista la prosopopea che gira, sempre meglio dare una ripassatina prima d’ infilarsi in impegnative discussioni sul tema.
1. Gli stereotipi su gruppi di persone non aumentano il rischio di razzismo.
2. Gli stereotipi su gruppi di persone sono quasi sempre accurati (hanno un valore di verità molto elevato).
3. Gli stereotipi su gruppi di persone sono adattivi (mutano nel tempo).
4. Gli stereotipi positivi sul “gruppo” di persone a cui apparteniamo difficilmente si traducono in stereotipi negativi su altri “gruppi”.
A quanto pare non sembra che la persona comune abbia in testa solo schifezze, sembra invece che siamo un po’ tutti scienziati in erba.
La miglior chiosa in merito spetta a John Ray:
Pensare per stereotipi è il modo migliore per avvicinarsi al nostro “prossimo” e tentare di conoscerlo meglio. Ma non è nemmeno il caso di dirlo visto che si tratta di sapienza diffusa, tutti adottano questa tecnica in modo più o meno esplicito. Rigettare la possibilità di “generalizzare” o “etichettare” significa rigettare il metodo della scienza, e direi persino del linguaggio.
Interessante anche quanto osserva Steven Pinker a proposito degli stereotipi di genere:
… In so many cases, as Eagly and the Stereotype-Accuracy people point out, the biases are accurate. Also, there's an irony in these discussion of bias. When we test people in the cognitive psychology lab, and we don't call these base rates "gender," we applaud people when they apply them. If people apply the statistics of a group to an individual case, we call it rational Bayesian reasoning, and congratulate ourselves for getting them to overcome the cognitive illusion of base rate neglect. But when people do the same thing in the case of gender, we treat Bayesian reasoning as a cognitive flaw and base-rate neglect as rational!… Alice Eagly and Jussim and Eccles have shown that most of people's gender stereotypes are in fact pretty accurate. Indeed the error people make is in the direction of underpredicting sex differences…
lunedì 12 settembre 2011
Il guaio delle lotte anti-discriminazione
… E’ che non esiste una teoria coerente per cose del genere.
La conseguenza è che si procede alla cieca senza poter rispondere in modo convincente alle critiche.
Robert Wiblin lo dice meglio:
…Discrimination’ against certain groups supposedly remains a big problem in the modern world. But I have never found a theory that can sensibly explain what this bad ‘discrimination’ is precisely and sensibly distinguishes the sorts of discrimination which are OK from those which are not OK and justifies the difference…
… The hard question is figuring out when, if ever, using information accurately is a bad thing…
La confusione concettuale è tale… che sarebbe stupido non dirsi “sessisti”.
lunedì 14 marzo 2011
Stereotipi sugli stereotipi
... la prima letteratura sostiene che usiamo troppi stereotipi, la seconda (stereotype fallacy) che li usiamo troppo poco lasciando che la nostra razionalità si faccia sviare focalizzandosi su casi singoli ed isolati... in merito gira per esempio la storiella della Volvo... avete appena letto su un affidabile giornale che per ogni 10000 utenti Volvo soddisfatti, solo 1000 si dichiarano delusi... la solidità di quest' auto è uno stereotipo che gira e la notizia sul giornale costituisce un rinforzo tutt' altro che sorprendente... è da tempo che considerate l' acquisto... senonchè, al bar, un vostro amico vi fa un vivido racconto dell' odissea che suo fratello ha passato con la sua Volvo... fermo in autostrada... con la macchina che andava a fuoco... i soccorsi che tardavano... milioni di danni... il figlioletto ferito... una causa lunga e complicata conclusasi senza alcun risarcimento... ecco, il singolo caso subito prende il sopravvento sullo stereotipo e rinunciate all' acquisto... La conclusione è scontata: esiste un problema di sottoutilizzo degli stereotipi..."
David Funder - in AAVV Stereotype accuracy -
***
1. Coltivare stereotipi positivi su di Sè è la via maestra per coltivare stereotipi negativi sull' Altro?
2. Gli stereotipi sono rigidi?
3. Gli stereotipi sono la via verso il razzismo?
Risposte:
1. No, non esiste correlazione.
2. No, in genere mutano per approssimazioni successive.
3. No, sono la via verso qualsiasi tipo di conoscienza.
p.s. la prima domanda potrebbe essere formulata anche così: "l' etnocentrismo è una teoria valida?"
http://jonjayray.tripod.com/stereo.html
giovedì 10 marzo 2011
Stereotipi sugli stereotipi
1. Coltivare stereotipi positivi su di Sè è la via maestra per coltivare stereotipi negativi sull' Altro?
2. Gli stereotipi sono rigidi?
3. Gli stereotipi sono la via verso il razzismo?
Risposte:
1. No, non esiste correlazione.
2. No, in genere mutano per approssimazioni successive.
3. No, sono la via verso qualsiasi tipo di conoscienza.
p.s. la prima domanda potrebbe essere formulata anche così: "l' etnocentrismo è una teoria valida?"
http://jonjayray.tripod.com/stereo.html
mercoledì 26 gennaio 2011
Scegli il tuo Persuasore Occulto preferito
Prima osservazione: se le idee non le prendono da lì, le prenderanno altrove.
Nell' ammollare Modelli a questa massa di cervelli amorfi, ci sono diversi agguerriti "operatori" in febbrile concorrenza (preti di ogni religione, sette, guru, gang, burocrati, mio cuggino...) ma oggi il più temibile competitore della Pubblicità è il Pedagogo (o Insegnante). Lo trovi sempre in prima fila ansioso di "forgiare" il Futuro della Società.
Nel valutare questa figura dobbiamo andare con i piedi di piompo perchè siamo pieni di pregiudizi (favorevoli) nei suoi confronti. Per quanto lui si lamenti la Pubblicità più o meno occulta della società dei consumi lo esalta, soprattutto agli occhi di noi genitori (vedi P.S. 3).
Come impostare una sinossi fruttuosa della tematica? Volendo fare un' introduzione lunga un rigo all' analisi possibile, direi che ogni Modello inoculato nelle tenere menti puo' creare Indifferenza, Frustrazione e Felicità.
La pubblicità commerciale rifugge dall' Indifferenza, teme la Frustrazione (anticamera possibile dell' indifferenza) e, per fidelizzare i suoi clienti, auspica sopra ogni cosa Felicità per tutti.
L' Insegnante, invece, non ha di queste remore e puo' con animo pacificato proporre come Modello anche quello inarrivabile dello "Studioso caparbio che giunge fino al premio Nobel" pur conscio che così facendo, qualora avesse successo, spargerà ovunque intorno a sè una marea di Frustrazione e Indifferenza.
Detto in altri termini: alcuni modelli sembrano piuttosto squallidi, ma la grande maggioranza della nostra gioventù non ha speranza di mietere altrove le proprie piccole soddisfazioni. Alzare il livello creerebbe frustrazione e i primi a non volersi convincere di cio' sono certi genitori troppo ambiziosi.
Già solo dall' impostazione del problema si capisce come le cose siano più complicate del previsto.
Ad ogni modo il dibattito è aperto: Ads bias contro Teaching bias.
Ognuno è libero di partecipare, purchè lo faccia rimuovendo sin da subito almeno due pregiudizi:
1. I soldi non danno la felicità. - Sappiamo che le cose non stanno esattamente così.
2. Gli stereotipi - che la pubblicità ammanisce a go go - sono dannosi. - Se basta il buon senso a dirci che gli stereotipi possono essere utili, la ricerca sul campo aggiunge un po' a sorpresa che gli stereotipi prodotti dalla società consumista sono molto "accurati".
P.S. 1 Nel giudizio dobbiamo prescindere dall' ampiezza del gruppo dei fruitori: è ovvio che un messaggio su misura sia più accurato di un messaggio per la massa.
P.S. 2 Nel giudizio si tenga presente che la scolarità è molto debolmente collegata con "progresso intellettuale" e "abilità" dei soggetti che fruiscono di quei servizi.
P.S. 3 L' alta scolarità produce per contro "bromuro sociale", ovvero una massa di giovani più rispettosa, gentile e controllabile. Cio' piace ai governi che pubblicizzano molto la scuola: anche per questo molti si sorprendono ricordando i fatti di cui al p.s. 2.
P.S. 4 Integro ed esprimo il p.s. 2 in modo più vivido. Ve lo ricordate il paradosso dell' acqua e del diamante?: l' acqua è preziosa ma non costa nulla, il diamante è inutile ma costa un occhio della testa. La scuola incarna queste due merci: l' istruzione di base è essenziale ma basta poco (anche una TV) per ottenerla, non ha senso preoccuparsene vista l' abbondanza delle fonti a cui possiamo attingere; l' istruzione superiore è come i brand più prestigiosi: esclusiva e costosa ma poco più di un orpello se si valuta il progresso intellettuale che conferisce ai suoi fruitori.
P.S. 5 Una valutazione generale sul tema trattato puo' essere facilitata avendo in testa una teoria della pubblicità. Qui le 5 più comuni.