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mercoledì 16 dicembre 2015

Ricchezza francescana di Giacomo Todeschini


Ricchezza francescana di Giacomo Todeschini
  • Tesi: la concezione della povertà obbliga i francescani ad un linguaggio economico e a scoperte di ordine economico
  • Cap1 l ambiente di francesco
  • La rinuncia (costo opportunità) come valore di scambio
  • Come si può diventare poveri se poveri lo si è già?
  • Povertà nei consumi suprema virtù civica. I francescani prima dei calvinisti
  • Cristo: un povero creativo che moltiplicava i beni
  • Modello: il povero volontario figlio dei ricchi
  • Povertà e mobilità. Il povero come cercatore attivo cosmopolita e a contatto coi ricchi
  • Monastero: creato dal nulla dai poveri volontari
  • Più che povertà generosità.
  • Pietro di blois: disprezzo x i poveri passivi
  • Il povero meritevole: consuma poco produce molto
  • L accusa agli ebrei tesaurizzatori
  • I poveri di agostino: non chi si fida solo degli uomini e dei beni materiali, anche se ne è privo. Il ricco che nn si fida della sua ricchezza è povero
  • Il povero è chi dona anzichè lasciare eredità
  • Bernardo (cistercensi) vs cluny. Polemica su lusso e bellezza. Il lusso moltiplica i fedeli
  • Pauperismo di bernardo: ideale ascetico e operoso. Ha valore ciò che può produrre
  • L organizzazione come ricchezza
  • Cap2 francesco
  • Francesco: felice mercante prudente negoziatore
  • Povertà no denaro lavoro elemosina attivismo movimento
  • La povertà va fatta funzionare. Ripudio della ricchezza immobilizzata
  • Il denaro incommensurabile con la relazione
  • Contro la propr: uso affitto locazione noleggio
  • La cultura s interessa a francesco e al suo concetto di povertà: è un bene sociale? Fa circolare ricchezza?
  • La povertà come motore economico. Nasce il dibattIto sui possibili sensi del termine
  • paradosso: è l interdizione a maneggiare denaro che fa studiare la finanza. in fondo anche noi oggi maneggiamo poco denaro contante
  • vita in assenza di proprietà e uberizzazione dei servizi. minimizzazione dello spreco e pensiero economico
  • primo sdoganamento del lusso come simbolo di un potere, di una sacralità
  • studi: immobilizzazione sterile della ricchezza. il povero come esperto nella teoria del valore
  • business ethic: i francescani come capostipiti nel ramo
  • il francescano monaldo come primo sdoganatore dell'usura quando serve. intanto tommaso condannava.
  • un simbolo: pietro di giovanni olivi. pauperista estremo ed economista moderno. sue le migliori riflessioni sul prezzo di mercato come prezzo giusto.
  • olivi: prezzo desiderio necessità. la domanda conta. proto anti-marxismo
  • la privazione come misura della necessità
  • cap3 usare il mondo
  • domande: che valore produce un mercante? e un papa? come si valutano le persone. reputazione stima sociale.
  • olivi e la soggettività del valore. soggettività della rinuncia. povertà relativa.
  • olivi: scambio come lievito sociale. la chiesa autorizzata a commerciare il suo attivo
  • prima perorazione del mercato. olivi: in convento il valore della rinuncia è fissato dalla regola e dagli esperti. nel mondo laico è fissata dal mercato
  • olivi alle prese con oro acqua braccia e cervello
  • profitto mercantile: giustificato dal ruolo sociale dei prezzi
  • interessi: a volte pgo li considera un ringraziamento
  • la povertà dei frati che si liberano di tutto ha un equivalente nei mercanti che vendono tutto poi reinvestono tutto eccetera
  • una diatriba: prop terrieri contro mercanti. chi tassare di più? l odio del denaro è presto compensato dalla sue maggiori potenzialità. la dinamicità del denaro è vincente per olivi
  • altro problema: il mercante prestava al governo che diventava dipendente e vulnerabile ai suoi doveri. questi prestiti erano leciti? presto la logica dei prestiti privati si trasla sullo stato e si sdogana il debito pubblico
  • spesso la legittimità dell usura dipende dai soggetti coinvolti: chi presta? un mercante abituale con reputazione solida? allora è legittimato alla salvaguardia del capitale con gli interessi. l usuraio è colui che professionalmente guadagna denaro col denaro (speculatore e finanza restano dannati se non immediatamente riconducibili all ec reale)
  • cap4: simbiosi tra mercato e società 
  • la costruzione della fiducia: corporazioni confraternite...
  • e gli ebrei con la loro finanza? usurai e quindi outsider?
  • Ebrei = usurai x la dedizione esclusiva alla finanza
  • Il finto mercante l inaffidabile l opportunista. Bernardino da siena. Ebrei donne oziosi. Richiesta di boicottaggio
  • Antisemitismo e corporativismo
CONTINUA









giovedì 10 dicembre 2015

Guida filosofica per tipi intelligenti di Roger Scruton


  • Tag: epistemologia neopositivismo dualismo senso comune uomo/animale tempo identità dio sacro scienze sociali
  • Biografia: giunto alla filosofia assetato di sapere la trovai piena di sofismo postmoderno inconcludente. Foucault lo stregone.
  • Cap1 perchè
  • Il dubbio serviva x spingere la curiositá. Oggi è un punto d arrivo senza costrutto. Nn si fonda una cultura sul dubbio
  • L alternativa è spesso un razionalismo astratto estraneo all uomo. Il campione: bertrand russell
  • Il senso comune è stato l obbiettivo da sovvertire. Si poteva farlo xchè era verotà condivisa. Ma oggi? Il dubbio ha eroso tutto
  • Lo scetticismo ci ha corrotto. Compito della filosofia: riprisrinare il senso comune
  • Scienza/filosofia. Scienza: una catena causale che sfocia nell inosservabile. Qui subentra la filosofia
  • Neoposit: il tentativo di rendere insensata la catena. Nn ha senso ciò che nn può essere verificato. Tipo il principip di verif
  • Perchè? Spiegazioni: causa e ragione. La s. si occupa di cause ma oltre un certo livello servono le ragioni quindi la f.
  • La filosofia salva le apparenze e solo un superficiale nn giudica dalle apparenze.
  • Cap.2 verità
  • Molta filos negativa ha combattuto la v ma dopo frege dsppiamo che noente verità niente senso.
  • Spiegate la verità: nn si può usare il linguaggio x mettersi tra linguaggio e mondo. Senso comune. Corrispondenza.
  • Alternative: coerenza e idealismo assoluto
  • Alternativa foucauld: verità decisa da chi comanda
  • Sintesi: pensiamo con i xchè che emergono da un ragionamento che necessita linguaggio che si organizza intorno alla verità che corrisponde ad una realtà.
  • Cap3 il demone
  • Realtà: il mondo è reale o un demone mi imbroglia? Senso comune e stoltezza di chi vi rinuncia: è stupido rinunciare ad un mezzo di conosc quando è l unico
  • Verità sintetiche a priori. Le più importanti x kant
  • Cap4 dualismo
  • Fitche: siamo intrappolati nella ns mente l unica cosa che esiste oggettivamente. Idealismo oggettivo. Solipsismo.
  • Il senso comune rompe il solipsismo e ci apre alla dimensione pubblica
  • Ma cosa distingue l uomo?
  • Cap5 persona
  • Il compito della filosofia: riportare l uomo sul piedistallo
  • cosa distingue uomo e animale? il desiderio di giustificare cio' che si fa (e quindi di vincolarsi per il futuro)
  • atti estranei all'animale: scelta, critica, humor, immaginazione, bellezza, simbolo,
  • la persona è libera, cosciente e intenzionata
  • Identità. Contro parfott x cui l identità è una convenzione. Così anche diritti e doveri lo diverrenbero. Guerra alle soluzioni insensate
  • Cap6 il tempo
  • Ambiguità del tempo. L adesso come concetto contradditorio
  • Agostino: so e nn so
  • Bergson: i due tempi
  • Platone inventa il fuori dal tempo
  • Problema: come può stare qlcs fuori dal tempo? Es  dio
  • Soluzione di spinoza: esistono due modi x vedere una cosa. Sub specie eternitatis
  • Critica di leiblitz: manca un principio di individuazione
  • Ma io chi sono? Esisto fuori dal tempo? Pur attratto da principi atemporali es etici o di identità nn riesco a immaginarmi fuori dal tempo
  • Imho: x designare quell intersezione tra tempo e nn tempo meglio parlare di eternità piuttosto che atemporalità
  • Cap7 dio
  • il filosofo che non si occupa di dio è poco interessante e quando scrive scrive per il collega su riviste trascurate da chi si preoccupa della brevità della vita
  • religione: rito+credenza. ci puo' essere la prima senza la seconda e viceversa
  • Durkenheim: la religione nasce per unire in comunità. pochi ne dubitano
  • spinoza contro il dio antropomorfo. uscire dal tempo ci rende tutto meno comprensibile. solo il dio personale risponde alle ns necessità
  • arg ontologico di anselmo. kant lo critica: l'esistenza nn è un predicato. ma anselmo richiede davvero che l'esistenza sia un predicato?
  • sacro: un oggetto che rinvia ad un soggetto. chi dissacra de-soggettivizza e de-responsabilizza
  • cap8 libertà
  • la libertà è sia evidente che necessaria (responsabilità colpa innocenza...). solo la filosofia libera l'uomo, la scienza è impotente
  • guardare l uomo come a un robot mette a rischio la ns socialità
  • non potrà mai esistere una scienza dell'uomo. l'unico discorso sull uomo è filosofico
  • cap9 moralità
  • dall illuminismo in poi prende piede la legge astratta (deontologia)
  • prima la morale era legata alla simpatia, alla pietà. diciamo alle virtù inculcate
  • principi naturali: uguaglianza formale. i diritti vanno rispettati. i doveri ottemperati. 
  • utilitarismo: ottimo ma solo se inquadrato in una cornice etica. es: default
  • cap9 sesso
  • una donna fa l amore con un uomo e poi scopre che non è suo marito. si suicida. capite quanto conta il sesso?
  • sesso: voglio te. questo te è una persona. l'importanza di distinguerla dall oggetto. compito della filosofia è sottolineare la distinzione e la gravità del non conoscerla
  • contro posner: per lui il sesso è l'eccitazione di alcuni organi. così definito si finisce fuori tema
  • nel sesso conta la virtù. contro il dibattito contemp che si concentra sui diritti
  • educazione sessuale: trattare il proprio corpo come sacro
  • cap10 musica
  • la musica è un oggetto intenzionale
  • oggetto intenzionale: lo percepiamo solo se vogliamo percepirlo
continua








mercoledì 4 novembre 2015

Beauty and Desecration di Roger Scruton


Beauty and Desecration di Roger Scruton
  • lo scopo dell arte? ieri: la bellezza; oggi: l originalità e il disturbo
  • clement greenberg: kitsch e avanguardia: tutto quel che non disturba, ovvero l'avanguardia, è pacchiano
  • ma la trasgressione ostentata è una forma di sentimentalismo di cattivo gusto.
  • il più esplicito: arthur danto: la bellezza è uno scopo ingannevole.
  • ormai la marginalizzazione della bellezza è ortodossia. dove constatarlo? soprattutto nelle messe in scena operistiche.
  • il ratto del serraglio di mozart esprime il suo ottimismo: la bontà è ovunque. nella rappresentazione di beito copule e violenza sommergono la musica anche nei suoi momenti più teneri. tipico.
  • tarantino: violenza gratuita e deserto morale. stop.
  • oggi l arte non celebra la vita ma la colpisce la profana.
  • oggetto dell odio è la cerimonia la forma ben costruita. che il divino possa incarnarsi nel mondo in un oggetto in una cosa sembra mera superstizione
  • cessa di esistere la contemplazione ovvero un modo di porsi davanti al mondo senza interessi da proteggere ma solo aperti alla sua bellezza.
  • un esempio di contemplazione: tornate a casa dal lavoro oppressi dalle preoccupazione quando girato l angolo compare un arcobaleno. per un attimo tutto si sospende. ecco, in quella sospensione c'è la contemplazione della bellezza.
  • altro esempio di bellezza: preparate il tavolo di natale e la sua cura rappresenta un senso di casa e di famiglia. cio' vi rende felici. 
  • la bellezza ci rende la vita. non di solo pane vive l uomo.ma la violenza di una musica caotica potrà mai riempirci la vita?
  • ma questa bellezza non appartiene alle cose non puo' essere descritta dalla scienza. appartiene a noi, al nostro cuore e noi la fabbrichiamo con la nostra immaginazione osservando le cose. l arte facilità questa produzione.
  • la dissacrazione è solo il rovescio della medaglia. il dissacratore è consapevole del sacro.
  • antropologia: il sacro è un universale.
  • il sacro ci strappa dal quotidiano facendoci incontrare l infinito
  • il tentativo di molta arte contemporanea è di eliminare lo spirito dai corpi. pornografia e violenza hanno questa funzione.
  • per recuperare il sacro nell arte dobbiamo innanzitutto recuperare il sacro nella vita. lo si puo' fare partendo dalle piccole cose del quotidiano.
continua











martedì 29 settembre 2015

Markets without Limits: Moral Virtues and Commercial Interests di Jason F. Brennan, Peter Jaworsk - Il mercato corrompe la moralità delle persone

Markets without Limits: Moral Virtues and Commercial Interests di Jason F. Brennan, Peter Jaworsk - Il mercato corrompe la moralità delle persone
  • The immoral preference objection: IPO..
  • Il caso dei prediction market sulle strategie di guerra da utilizzare o sugli attacchi terroristici. Questi mercati mercificano vita e morte cosicchè sono essenzialmente immorali poichè corrompono il ns carattere...
  • Se scommetto che un attacco terroristico avrà luogo domani io automaticamente desidero che qs avvenga poichè ho in palio una cifra di denaro. Qs desiderio è corruttivo di x sè...
  • Prima notazione: siamo pieni di catastrofisti ma nn sembra che ci sia la tendenza a condannarli moralmente, anche se in palio hanno la loro credibilità. Al contrario, molto spesso abbiamo una certa considerazione morale di loro...
  • Naturalmente si può rispondere che puntare dei soldi aumenta la ns corruzione ma lo si può fare solo ammettendo che la semplice previsione già corrompe...
  • Facciamo il caso delle assicurazioni sulla vita. A lungo sono state accusate di mercificare la vita umana facendo corrispondere un prezzo alla morte. Se stipulo una munifica assicurazione sulla vita mia moglie vuole che io viva ma lo vuole un po' meno rispetto a che se io n l'avessi stipulata. In qs senso l'assicurazione corrompe mia moglie...
  • Potremmo concludere che il mercato corrompe ma solo riguardo al valore strumentale delle vite. Mia moglie mi amerà come prima, anche se aumento la polizza. Distinguiamo tra valore strumentale e valore intrinseco...
  • Considera un caso: un genio mi dice: "ti darò 40 euro e ucciderò la regina". Io rifiuto. Ciò nn toglie che potrei scommettere la stessa cifra con un amico sulla morte della regina...
  • Sandel: vero ma per cifre più alte nn sarà così...
  • Dan Airley: le xsone barano finchè riescono a giudicarsi comunque oneste. Ciò significa che più la somma è elevata più si è restii a barare...
  • Ma se il denaro spesso non corrompe nemmeno chi potrebbe causare certi eventi, figuriamoci chi scommette senza avere un ruolo nelle cause...
  • 1) il genio uccide e io ci guadagno 2) il genio uccide e io nn guadagno 3) il genio nn uccide e io nn guadagno. Ebbene, su un prediction market io preferisco 1 a 2 non 1 a 3....
  • Dare un prezzo alla vita dei bimbi (che sono un costo netto xil genitore). Da qs tentativi si è giunti alla sacralità della loro vita. È lo sforzo di prezzare che ha condotto alla sacralità, prima, quando i figli lavoravano presto e producevano avevano il loro przzo finito. Non c'è iato tra prezzamento e sacralità
continua

sabato 5 settembre 2015

Markets without Symbolic Limits Jason Brennan Peter Jaworski

Jason Brennan sulla relazione tra sacro e mercato
  • Tesi: si accusa il mercato di "mercificare" dando un senso negativo a qs termine. Più corretto ribaltare l'accusa accusando la semiotica di connotare negativamente tutte le mercificazioni, anche quelle socialmente molto utili...
  • Tesi da confutare: alcune cose nn dovrebbero essere negoziabili....
  • Perchè? Alcune delle ragioni comunemente addotte 1) Perchè finiscono x sfruttare i + deboli (es. lavoro) 2) perchè acquicscono le diseguaglianze (es. accesso all'università) 3) perchè inducono cattive scelte (es.alcol) 4) perchè ingenerano pericoli (es. armi) 5) perchè ingenerano disgusto 7) Perchè corrompono il carattere rendendo tutti + egoisti...
  • Ma qui ci concentriamo su un altro punto: non si ritiene semplicemente sconveniente possedere o scambiare X ma solo partecipare a un mercato per X. Tu puoi donare il tuo posto in coda ma nn venderlo...
  • Si ritiene che il mercato abbia poteri simbolici cosicchè in alcuni casi il fatto che intervenga con tutta la sua simbologia guasta l'immaginario collettivo. Questa è la cosiddetta obiezione semiotica. Molto spesso la si ritrova intrecciata con quelle elencate al punto precedente, specie le ultime.
  • Commerciare X pregiudica la dignità dei commercianti di X. Mercanteggiare "comunica" e in alcuni casi comunica una mancanza di rispetto che offende...
  • Spesso l'obiezione semiotica ne parassita altre: insistere sulla "dignità" del lavoratore puo' far riferimento alle diseguaglianze ma resta un rilievo semiotico: salari troppo bassi lanciano segnali socialmente nocivi...
  • Alcuni oggetti incorporano il sacro e la loro compravendita viola innanzitutto il loro significato..
  • Anche se l'obiezione semiotica è onnipresente (frammista alle altre) manca una critica sistematica che la respinga...
  • Tesi degli autori: il significato del denaro è un costrutto sociale. Laddove si riconosce la sua utilità sostanziale ci si adoperi per disinnescare la simbologia negativa
  • Mere comodity objection: commerciare qlcs significa considerare quella cosa un mero strumento...
  • Pensiamo al commercio dei cuccioli. Oppure a quello dell'arte. Chi lo compie vuole meno bene ai cuccioli? Oppure non ama l'arte?
  • La questione è empirica: che attitudine sviluppano i contraenti rispetto a ciò che negoziano...
  • L'obiezione semiotica si mischia con quella della corruzione: che negozia un certo oggetto alla lunga tenderà a vederlo come una mera merce...
  • The wrong signal objection: chi partecipa a certi mercati magari nn ha intenzioni cattive tuttavia comunica in modo sbagliato il significato che dà a ciò in cui commercia. Esempio: introdurre denaro in una relazione amorosa potrebbe comunicare male il senso di quella relazione...
  • Risposta: guarda alla sostanza e sulla base di quella tara la semiotica, non viceversa. Non agire sarebbe a sua volta immorale. Premessa: certi significati sono costrutti sociali. Se conseguenze e semiotica confliggono prevalgono le prime...
  • Corollario: se la revisione è difficile il singolo resta giustificato moralmente a partecipare al mercato riprovevole...
  • Tesi: il significato del denaro è costruito socialmente. Contro c'è la tesi essenzialista: in certi casi introdurre il denaro è segno di un necessario mancato rispetto.
  • Esempio tratto dall'antropologia: guarda il trattamento delle morti nelle varie civiltà. Ciò che in una è offensivo nell'altra è tributo di grandi omaggi. Mentre sembra essenziale mostrare rispetto x il prossimo, anche x il morto, sembrano contingenti i simboli adottati all'uopo...
  • Presso il popolo malgascio dei Merina il dono in denaro è tutt'altro che irrispettoso...
  • Gli studi del sociologo Z. documentano come negli USA stessi tra il 1870 e il 1933 i doni in denaro esprimessero grande rispetto. Sempre presso i Merina la moglie riceve denaro dopo il sesso come segno di rispetto. Solo la donna nn sposata è considerata prostituta...
  • Ma è tutto il lavoro di Viviana Zelizer a mostrare come profano e denaro siano solo all'apparenza legati...
  • Bloch/Parry. Studiano molti negozi ripugnanti che sono tali solo nella ns. civiltà in qs particolare momento...
  • Non mettere un prezzo facilita l'ipocrisia. Soule e Reeves hanno mercificato la loro relazione proprio x renderla + trasparenre...
  • Prefiche. Oggi troviamo offensivo che qlcn venga pagato x piangere un morto ma in passato (e ancora oggi in Cina o Romania) era segno di grande rispetto...
  • Noi nn consideriamo offensivo ordinare la torta di matrimonio o compleanno. In altre culture lo sarebbe...
  • Se la altre culture nn errano ciò significa che la mercificazione non è necessariamente un male basta cambiare paradigma culturale
  • Domanda: dobbiamo rovesciare i simboli "costosi" per la comunità?...
  • Sì. Anche la semiotica adottata va sottoposta ad un'analisi costi/benefici...
  • Esempi: contraccezione, anestesie, assicurazioni sulla vita...
  • Esperimento mentale: ogni volta che dico "ti odio" il SUONO di qs parole ti fa del  bene. Se ti dico "ti amo" ti faccio del male. Come devo parlare? Devo revisionare la mia semiotica? Devo cambiare il senso dei suoni? Sì...
  • Esempio vero. Presso i Fore di Papua so mangiano i propri morti in segno di rispetto. Insorse però un'infezione direttamente collegata con qs pratoca. Abbandonarla divenne doveroso...
  • Altro esempio: la mutilazione dei genitali simboleggia fedeltà maritale. Ebbene, se comporta conseguenze negative nn sarebbe meglio scegliere altri simboli?…
  • IMHO. Gli esempi fatti sono al limite specie se coinvolgono la religione. In qs casi il rito nn è solo simbolico ma un mezzo efficace x la vita eterna e quindi una strategia utilitarista a tutti gli effetti...
  • Ma torniamo al mercato. L'esempio della vendita di organi. Necessità di revisionare la semiotica legata al rispetto x la vita umana...
  • Altro esempio. I prediction market messi a punto dal Pentagono e poi saltati x questioni simboliche...
  • Le femministe accusano la semiotica maschilista. Al di là del merito nelle rivendicazioni, nessuno muove loro le obiezioni che vengono fatte a chi vorrebbe rimuovere i simboli legati alla mercificazione...
  • Altra domanda: se i simboli sono rigidi ma dannosi il singolo può nn aderirvi
  • Due obiezioni: 1) alcuni mercati sono essenzialmente offensivi 2) x una questione di rispetto dobbiamo prima convertire la semiotica e solo dopo inaugurare quei mercati...
  • Essenzialismo. Radin: la prostituzione è essenzialmente offensiva poichè separa sesso e amore. Ma anche il sesso occasionale ha qs effetto. Il mercato nn sembra giocare un ruolo decisivo...
  • L'essenzialista deve proporci casi dove sia il mercato a fare la differenza. Vendere pornografia infantile è infame ma lo è anche regalarla o possederla...
  • Nel meretricio il corpo è un oggetto? Perche allora nn lo è quando acquisto altri servizi?...
  • Altro esempio: alcune multe si trasformano in finanziamento x chi incassa. È necessariamente un male? Certo la relazione intima si guasta ma nn sempre è necessaria. 
  • Il caso dell'asilo ad Haifaxe le penali x il ritiro ritardato dei figli. Più penali più ritardi. Mancata collaborazione? No. Non penale ma offerta di un nuovo servizio
  • Obiezione civica: dobbiamo cmq rispettare le norme del posto, anche se sono contingenti...
  • Risposta: vero le buone maniere contano ma anche i danni che procurano. Occorre un' analisi pragmatica x decidere...
continua

mercoledì 6 luglio 2011

La vita è sacra?

Il quinto comandamento sembra proprio il più semplice:
non uccidere
In altri termini: la vita è sacra.
Ma lo è davvero sempre?
Quando mi pongo questa domanda non penso all’ aborto, alla legittima difesa o alla pena di morte, ma a qualcosa di ancor più radicale, qualcosa che sembra mettere davvero in questione la sacralità della vita.
***
Parliamo di trapianto dei cervelli. Per entrare in atmosfera propongo un primo caso semplice semplice.
Giovanni e Giuseppe sono due gemellini nati con parecchi problemi. Giuseppe ha il cervello gravemente lesionato ed è praticamente un bambino morto. Giovanni ha un cervello funzionante ma un corpo martoriato. I medici, con l’ assenso dei genitori, decidono di trapiantare il cervello di Giovanni sul corpo di Giuseppe (ormai morente) migliorando decisamente le sue condizioni di vita.
Il caso presentato non sembra comportare problemi: i genitori potranno consolarsi con il bambino sopravvissuto, ovvero Giovanni. Che si tratti di lui non ci piove, il cervello porta con sé tutto il vissuto della persona (psicologia, esperienze, talenti…).In altri termini, il cervello è quasi sempre seguito dall' identità.
Giuseppe ci ha lasciato, pace all’ anima sua. Nessuno ha ucciso nessuno. La vita è sacra. Il quinto è rispettato.
Ma veniamo ad un caso un po’ più delicato.
Nascono tre gemellini con gravi problemi: Giovanni, Giuseppe e Giacomo. Giuseppe e Giacomo hanno un emisfero cerebrale lesionato, mentre il corpo di Giovanni è gravemente compromesso. Si decide così di disconnettere i due emisferi del cervello di Giovanni e trapiantare il primo nel corpo di Giuseppe in sostituzione di quello danneggiato. Il secondo andrà a Giacomo. Siamo stati fortunati, i trapianti sono compatibili.
Al termine di questa operazione avremo due bambini sani, ma chi sono? Il loro cervello è un misto proveniente da soggetti diversi.
Sarei portato a dire che i due sopravvissuti sono Giuseppe e Giacomo. Dopo tutto mezzo cervello è ancora loro e nel trapianto sono i riceventi.
Ma se i due bimbi sono Giuseppe e Giacomo, Giovanni non c’ è più. L’ abbiamo ucciso nell’ operazione violando il quinto. Eppure non ci sentiamo in colpa, forse le cose non stanno proprio così.
Terzo caso.
Stessa situazione del secondo, senonché Giuseppe e Giacomo stanno morendo, il loro cervello è compromesso. Si decide di espiantarlo e di trapiantare un emisfero cerebrale di Giovanni sul corpo di Giuseppe, e l’ altro sul corpo di Giacomo. Forse già sapete che si puo’ vivere abbastanza bene anche con un solo emisfero opportunamente supportato.
Ma chi sono i due sopravvissuti? Boh. Io direi che sono due soggetti nuovi: Gerardo e Gianluca.
Anche in questo caso Giovanni è fatto fuori senza tanti sensi di colpa. Oppure no? Oppure dovremmo averne?
Giovanni a quanto pare è morto, dobbiamo considerarlo tale anche se Gerardo e Gianluca vivono con il suo cervello.
[Se vivere con mezzo cervello di Giovanni ti conferisce l’ identità di Giovanni, allora esisterebbero due Giovanni e la persona non sarebbe individuata. Mmmmm... ma come potremmo pensare anche solo al Giudizio Universale se davvero esistessero persone "non individuate". No, al credente ripugna l’ ipotesi dei “due Giovanni”, meglio metterla da parte]
L’ abbiamo dunque ucciso. Ma questa morte conta? quella vita era sacra? Il nostro destino è l’ inferno per aver violato il quinto?
twin
p.s. Il trapianto del cervello ancora non è fattibile ma non si puo’ escludere che in futuro lo sia. Inoltre il cervello è effettivamente diviso in due emisferi che hanno funzionamento autonomo e in teoria si possono disconnettere. Nella realtà i due emisferi poggiano su una base comune, possiamo ipotizzare che questa base sia in futuro riproducibile artificialmente o anch’ essa separabile. Cio’ detto, aggiungo che le molte difficoltà tecniche ancora esistenti sono irrilevanti per chi affronta l’ enigma etico proposto.