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lunedì 22 maggio 2017

Quando i treni arrivavano in orario

Lo stato sociale di Hitler di Aly Gotz
Hitler era un socialista rigoroso e generoso grazie a queste sue virtù conquistò l' opinione pubblica.
Ricordiamoci che il  Nazismo fu  una dittatura che si assicurò un consenso vastissimo fino alla fine dei suoi giorni.
Origini del consenso: non il carisma di Hitler ma il denaro messo a disposizione per i bisogni della popolazione.
Ricordiamo come usciva la Germania dalla pace di Versailles: con 1/8 del suo territorio perduto (e 1/10 della sua popolazione).
debiti per i danni di guerra fanno impallidire la tanto criticata austerity contemporanea. Un ritardo nei pagamenti costò la Ruhr e l’ iperinflazione.
Da questa situazione disperata, Hitler seppe costruire dal nulla il welfare nazista considerato da tutti un autentico gioiellino di efficienza e cura, roba da fare invidia ancora oggi a molti paesi che consideriamo avanzatissimi.
Il nazismo fu sostenuto da una nutrita schiera di intellettuali estranei alla destra tradizionalista. Si guardi solo  alle biografie dei gerarchi: quasi tutti avevano fatto esperienze socialiste se non comuniste.
Ma il socialismo è dispendioso, da qui il problema principale del Furher: come finanziare il sistema?
L’ossessione di Hitler: la lotta alla povertà. La politica per l’ uguaglianza è centrale nel sistema: “l'ariano più prezioso è l'ariano più povero”. Il dovere primario del reich è pensare a lui.
Le architravi del sistema:
Tasse fortemente progressive.
Ferie prolungate, legislazione sul lavoro avanzata e vacanze a spese dello stato.
- Società senza classi.
Esenzioni fiscali mirate sui bisognosi.
- Abolizione delle tasse sui lavoratori dipendenti.
- Pingui assegni familiari
- Congedi sindacali retribuiti.
- Crediti alle piccole imprese e mutui agevolati.
Pensioni aumentate per tutti.
- Cassa malattia.
Motorizzazione di massa con la Wolkswagen.
Case popolari.
- Zero corruzione: l’amministrazione era una casa di vetro.
Meritocrazia ovunque (la ricerca scientifica era un esempio).
- Generosi sussidi ai più sfortunati.
- Monopolio della scuola di stato e finanziamento generoso della stessa.
- Anche gli animali godevano di tutele.
***
Soldi per tutti, insomma… ma nel 1937, ecco la prima crisi di bilancio.
La soluzione fu triplice: 1) tanta finanza creativa, 2) guerra alla Polonia e 3) esproprio agli ebrei (già ipertassati).
I tedeschi erano un popolo razzista? No, piuttosto un popolo “comprato” grazie ad un esteso stato sociale.
privati amici vengono agevolati (il loro aiuto verrà utile): per loro prezzi stracciati nella rivendita degli immobili sequestrati al giudeo.
Il Nazismo dura, resiste… Perché? Perché per un ariano – specie per i ceti più bassi – il nazismo è un paradiso in terra.
Shoah: omicidio di massa a scopo di rapina per finanziare uno stato sociale avanzato (troppo avanzato).
L’ideologia razzista ebbe un ruolo più di apparenza che di sostanza, intervenne a posteriori. Fu l’aspetto materialista a fungere da levatrice di questa funesta storia.
Marx tra i socialisti e Hayek tra i liberali converrebbero.
***
Hitler, del resto, non desiderava la guerra: sapeva che non aveva forze sufficienti. Alan John Percival Taylor fu il primo storico a sostenere con solidi argomenti la tesi.
Hitler occupò l’ Austria tra l’ entusiasmo degli austriaci.
Occupò la Cecoslovacchia nel silenzio della comunità internazionale, era un nuovo stato nato dalle ceneri dell’ impero di cui importava ben poco.
Per la Polonia contò sullo stesso silenzio. Il patto con l’ URSS lo rassicurava e, del resto, molti già consideravano la Polonia uno stato satellite della Germania.
E’ vero, Hitler parlava di espansione e spazio vitale ma riteneva di poter ottenere tutto questo senza la guerra. La Wermacht, del resto, non aveva piani militari.
Nel 1939 Hitler propose un tavolo della pace e rimase sconcertato dai dinieghi inglesi. Ancora nel 41 Hess tentava missioni di pace. La Francia fu tolta di mezzo perché solo la Gran Bretagna veniva considerata a quel punto come l’interlocutrice decisiva.
Hitler ingigantì la sua partita e la perse non tanto perché avesse mire espansionistiche, quanto perché fu un giocatore da “all in” (o la va o la spacca). Una questione psicologica e di strategia più che un progetto malefico ad ampio raggio.

mercoledì 15 giugno 2016

Piero Melograni Le bugie della storia

  • LA STORIA CONOSCE POCO DEL PASSATO E NULLA DEL FUTURO. CONTRO LO STORICISMO
  • La storia nn si ripete mai. È un immenso caleidoscopio.
  • Cicerone historia magister vitae
  • Vico cicli e ricicli
  • Toynbee... forzare i fatti
  • Marxismo e storicismo. Le leggi della storia. La storia come scienza.
  • Rassegnarsi all indecifrabilità. La volontà di Dio.
  • Teorie generali e libero arbitrio
  • Dittatori e storia
  • Storici traditori:i profeti gli storicisti e i venduti.
  • Manuali. Scrivere prevedendo gli orientamenti degli insegnanti x max profitto.
  • LE RIVOLUZIO I SCOPPIANO QUANDO SI VIVE MEGLIO
  • La legge di Tocqueville
  • Rivoluzione russa. Si cominciava a stare meglio. Gershenkron. Giardino dei ciliegi. Il nuovo ricco compra dai vecchi possidenti
  • Iran. Reza Pahlavi e le riforme per modernizzare.
  • La gente diventa impaziente e odia il vecchio
  • L arricchimento è pur sempre un cambiamento con i suoi squilibri
  • GB unico caso di cambiamento senza rivoluzione.
  • L EGUALITARISMO NN GIOVA
  • Il vero altruismo:aumentare la ricchezza (nn redistribuire)
  • I salari reali sono aumentati intutto l occidente. Dal 1860 al 1960 sono quadruplicati in quasi tutta europa. Si sono ridotte le ore lavorative.
  • Tutto il contrario delle profezie marxiste per cui le condizioni materiali dell operai sarebbero peggiorate.
  • Relazione sintomatica: più si redistribuisce meno si cresce. Italia sintomatica. Non occorre sfasciarr l economia per africhire i più poveri.
  • HITLER NN DESIDERAVA LA GUERRA MONDIALE
  • Sapeva che la G nn aveva forze sufficienti. Alan John Percival Taylor fu il primo a dimostrarlo.
  • Pace di Versailles: la G perse 1/8 del suo territorio e 1/10 della sua popolazione
  • Danni di guerra... altro che austerity. Ritardo nei pagamenti costò la Ruhr... iperinflazione
  • Hitler occupò l austria tra l entusiasmo degli austriaci. Occupò la cecoslovacchia un nuovo stato nato dalle ceneri dell impero. Per la Polonia contava sullo stesso silenzio. Il patto con l urss lo rassicurava pensava che anche l urss puntasse a far fuori Versailles. Molti consideravano la polonia uno stato satrllite della G
  • Hitler parlava di espansione e spazio vitale ma riteneva di poter ottenere tutto ciò senza la guerra. La wermacht nn aveva piani militari.
  • Nel 39 Hitler propose un tavolo della pace e rimase sconcertato dai dinieghi inglesi. Ancora nel 41 hess tengava missioni di pace. La francia fu tolta di mezzo perchè solo la GB era considerata ingerlocutrice.
  • Hitler perse la sua partita perchè fu un giocatore da all in nn perchè avesse mire di espansione senza freni.
  • PERCHÈ SI DISSE CHE I COMUNISTI MANGIANO I BAMBINI.
  • Glio orchi: individui disperati e selvaggi che uccidevano per nutrirsi
  • 1921 carestia nel comunismo sovietico
  • Si mangiarono i bambi propri nn altrui
  • Michail Osorgin
  • Campana sovietica: colpa del blocco. Campana occidenrale:economia primitiva tasse innatura da espropria. Viabilità distrutta.
  • Disastri che agevolarono l avvento del fascismo.
  • Morti: 5milioni secondo i sovietici stessi. Soccorsi dall occidente.
  • Michail geller Aleksander Nekric. Altro storicocomunista che documentò il disastro fi Giuseppe Boffa inStoria dell Unione Sovietica.
  • Prezzo del disastro: marcia indietro e reintroduzione di elementi capitalistici. NEP
  • Stalin revoca le NEP. Opposizione dei kulaki e nuova carestia con episodi di antropofagia. 1932 1933.
  • La carestia fu sfruttata come arma di guerra civile. Vedi il capolavoro di Robert Conquest. Una carestia nascosta. Pochi sapevano.
  • I POTENTI SONO DIVERSI DA COME APPAIONO
  • un esistenza poco invidiabile. 1 presidente americano su 5 ucciso in un secolo
  • Devono prendere decisioni importanti essendo male informati. Praticamente usanoni dadi.
  • La conoscenza gioca contro e paralizza nelle scelte. Le statistiche sono inaffidabili. Simon Kuznets docet
  • Il mondo è troppo complicato e il segreto nn è la conoscenza.
  • Il monolitismo è pura apparenza. Karl Dietrich Bracher: Hitler nn comandava il partito che nn comandava lo stato
  • Altro grande limite sono le burocrazie che sabotano o aiutano. Roosvelt: nulla si puó contro la loro resistenza passiva. Chabod: la burocrazia nn conta meno dei partiti.
  • Le leggi dell economia controllano il loro operato e lo limitano
  • Machiavelli ortega y gasset e canetti sottolineano che nn si può governare contro le masse e il loro volere. La propaganda nn si azzera sotto le dittature.
  • Wilfred Bion, psichiatra:un gruppo lasciatomlibero finisce per riconoscere come leader la personalità più malata.
  • Musso,ini. Uomo pieno di incertezze con conoscenze sommarie. Di solito dava ragione all ultimo che parlava.
  • Hitler ondeggiava. Facilmente influenzabile. Eterno dilettante e autodidatta.
  • Le colpe concentrate su un uomo sono unassurdo. Basta vedere da vicino questinuomini per capirlo.



















lunedì 11 aprile 2016

Piero Melograni Le bugie della storia - Miseria dello storicismo

  • Goeffrey Elton:lo studio della storia, e la verifica diquanto poco sia utile per prevedere il futhro, dovre be rafforzare la fece nel libero arbitrio
  • Contro lo storicismo, ovvero la storia come scienza
  • I colpevoli:Cicerone, Vico Marx
  • Storia magisger vite?Solo  perchè ci insegna a meditare e ad omaggiare la cultura, il vero punto di forza dell uomo. Anche la razionalizzazione è una forma di comprensione.

Marx + Piero Melograni Le bugie della storia

  • Marx nn conosceva il mo dodel lavoro nn ebbe mai un lavorostabile e retribuito. Era più che altro mantenuto dal suo grande amico Engels che vendette le sue partecipazioni dell azienda tessile di famiglia
  • Marx si rifiutò sempre di lavorare per nn a quisire una falsa coscienza
  • La miseria portò u a serie di sciagure in famiglia che visse sempre in modo tribolato perchè marx nn volle mai trovarsi un occupazione.