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mercoledì 4 dicembre 2019

LUNGA VITA AL NEGAZIONISMO!

Secondo l'antica legge ebraica, se l'imputato ad un processo veniva ritenuto colpevole all'unanimità, allora doveva essere assolto.
L'unanimità è sempre sospetta, e a ragione.
L'accordo unanime nasconde spesso la presenza di errori sistemici.
Quando qualcosa è "troppo bella per essere vera" molto probabilmente non è vera.
Il ricercatore Lachlan J. Gunn recentemente ha mostrato il paradosso nel caso dei riconoscimenti di polizia, quelli in cui dei testimoni devono identificare un colpevole posizionato a caso in una fila di uomini qualunque. Sembra che con l'aumentare del gruppo di testimoni concordanti, almeno quando si va oltre i tre, la probabilità di prenderci diminuiscano!
Teoria: l'esistenza di un folto gruppo di testimoni unanimi è così improbabile, che è più probabile ci sia una falla nel sistema.
Vi ricordate l'ipotesi Duhem-Quine?: non è possibile testare un'ipotesi scientifica in isolamento, le ipotesi sono testate sempre e solo in gruppo. Tradotto significa che anche il test più semplice sta testando sia l' ipotesi oggetto del test che la bontà dei mezzi sperimentali utilizzati per il test. Ecco, l'unanimità puo' essere interpretata in due modi: 1) conferma eccezionale dell'ipotesi testata o 2) dubbi sui mezzi utilizzati per il test (esempio: telescopio, occhi dello sperimentatore...). In genere il punto valido è il secondo.
Il recente scandalo Volkswagen è un buon esempio. La società ha programmato fraudolentemente per i test un chip che minimizzava troppo le emissioni. Era "troppo bello per essere vero", un'auto di 5 anni "sporcava" come una nuova. La cosa ha destato sospetti.
Un caso poliziesco famoso che possiamo portare ad esempio si è verificato nel periodo 1993-2008. La polizia in Europa ha trovato lo stesso DNA femminile in circa 15 scene del crimine tra Francia, Germania e Austria. Questo misterioso assassino è stato soprannominato il "fantasma di Heilbronn" e la polizia non l'ha mai trovata. Le prove del DNA erano coerenti e schiaccianti, eppure erano sbagliate. Si trattava del classico errore sistemico. I tamponi di cotone utilizzati per raccogliere i campioni di DNA erano stati accidentalmente contaminati, dall'addetta del laboratorio dove venivano inviati.
Desideriamo spesso che il nostro partito politico vinca in modo schiacciante, magari con l'unanimità. Tuttavia, se ciò dovesse accadere, saremmo portati a sospettare una distorsione sistemica causata da brogli elettorali. Nessuno concederebbe la vittoria.
Nella scienza, teoria ed esperimento vanno di pari passo e devono sostenersi a vicenda. In ogni esperimento c'è sempre quello che gli statistici chiamano "rumore". Se i risultati sono troppo limpidi e non contengono "rumore", allora possiamo essere indotti a sospettare una forma di manomissione da parte del ricercatore.
Eugene Wigner si stupì dell' "l'irragionevole efficacia della matematica". Gli sembrava incredibile che la matematica fosse così adeguata nel rendere conto della realtà. Questo sembra contraddire quanto sto affermando ma faccio notare che per molte ricerche scientifiche condotte oggi, in particolare nell'area dei sistemi complessi, la trattazione statistica (e quindi approssimativa) dei big data funziona meglio della matematica. La nostra ammirazione per la matematica applicata, poi, è frutto di una distorsione percettiva poiché per ogni documento scientifico in cui leggiamo una formula elegante, ci sono molte altre formule rifiutate che non vengono mai pubblicate e non possiamo mai vedere. La matematica che ci stupisce è frutto di una severa selezione. Senza questa montagna di scarti la matematica sarebbe inaffidabile nel compito di descrivere la realtà.
Lo scarto è essenziale! Non crederei ai vaccini se non ci fossero gli anti-vaccinisti, non crederei alle camere a gas se non ci fossero i negazionisti, non crederei alla terra sferica se non ci fossero i terrapiattisti e non condannerei Hitler se non ci fosse chi lo ammira. Eppure c'è chi desidera un mondo pulito, lindo, netto, levigato. Ma costoro non si illudano, sarebbe un mondo altamente sospetto.

martedì 19 novembre 2019

VERIFICABILE

https://feedly.com/i/entry/pCjzw1s9uw4o7o2a6k88mWl61VH8mv6Frk5BTARJuI0=_16e7f66e843:43568b6:69b9f616
VERIFICABILE
Quando una cosa è "verificabile"? Rispondere è cruciale per il vivere civile, pensate solo ai tribunali. Se dico che "domani pioverà" possiamo scommetterci sopra poiché l'evento è "verificabile". Posso assicurarmi conto la pioggia ma non contro lo "sconforto" poiché quest'ultimo evento non sembra verificabile. Il vigile puo' elevarmi una contravvenzione solo se "verifica" qualcosa nella mia condotta. In una blockchain gli eventi rilevanti sono solo quelli verificati da una moltitudine di persone. La compravendita della mia casa è valida solo se il notaio verifica le volontà delle parti. Quanto si scrive su Wikipedia è stato verificato da terzi, possibilmente da molti "terzi". Forse domani i nostri sentimenti saranno verificabili da una macchina a scanner che potrà addirittura "fotografarli".
La verificabilità sembrerebbe per lo più un costrutto sociale: quando più persone - magari prestigiose - si coordinano per dire che una certa cosa è verificata noi la prendiamo per buona. Se chiedete qualcosa ad una comunità di persone, in genere si metterà in moto una strategia di coordinamento per fornire la risposta più idonea. In assenza di minacce, e solo nel caso di domande banali, la strategia migliore potrebbe essere quella di guardare alla verità oggettiva. Quando mi chiedono se la terra è piatta io non so da dove iniziare, specie se fioccano le obiezioni, e allora cerco di coordinarmi come posso con quel gruppo di persone che chiamiamo "scienziati", sono sicuro che così facendo sto in una botte di ferro, salvaguarderò la mia reputazione associandomi a persone dallo status elevato. Lo stesso dicasi se bisogna mettere in dubbio lo schiacciamento ai poli del nostro pianeta o per le vaccinazioni. Penso che bene o male sia la strategia seguita da tutti.
Se io vedo rosso e il mio amico daltonico (che chiama me daltonico) vede verde, come verificheremo il colore che ci sta di fronte? Appellandoci alla comunità!
C'è poi il fatto che nella visione ingenua la difficoltà sta nel verificare qualcosa mentre nella pratica sta nel definire cosa debbo verificare. Le cose non sono mai ben definite, o meglio, gran parte della loro definizione risieede nel futuro: che l'acqua non sia altro che H2O lo sappiamo ora ma per indicarla e farne oggetto di esperimenti non abbiamo certo aspettato di definirla con esattezza.
Ammetto di non avere una buona teoria sulla "verificabilità", e non penso nemmeno che valga la pena di spingersi oltre. Sì, la verità oggettiva e il buon senso giocano un ruolo ma è un ruolo molto periferico, il grosso del lavoro si fa in comunità cercando di far combaciare tanti piccoli frammenti come in un puzzle affinché la macchina sociale funzioni in modo spedito.

venerdì 8 novembre 2019

CONTRO LE PSEUDO-SCIENZE NON SERVE A NULLA APPELLARSI ALLA SCIENZA.

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CONTRO LE PSEUDO-SCIENZE NON SERVE A NULLA APPELLARSI ALLA SCIENZA.
Questo pessimo articolo è un grido d'allarme, si paventa una confusione tra scienze e pseudo-scienze, è un vero peccato che manchi il bersaglio. Tuttavia, poiché lo fa in un modo comune a molti, vale la pena di approfondirne i difetti. Ma procediamo con ordine.
1) Scienza post-empirica - L'articolo la mette sul banco degli imputati, è lei che sfumerebbe il criterio per distinguere la scienza dalle ciarlatanerie aprendo così di nuovo le porte alla metafisica, che dopo Kant sembrava spacciata.
2) Esempi di scienza post-empirica - Ci sono scienziati che parlano di "universi-specchio", di "universi-paralleli", di "neutroni che fluttuano attraverso più universi", e sempre senza prove, anzi, ammettendo candidamente che le probabilità di ottenere prove in futuro sono vicine allo zero.
3) Metafisica - In una situazione del genere il ritorno delle metafisiche è dietro l'angolo. Per dirla tutta queste teorie sugli universi plurimi sono già speculazioni metafisiche visto che non possono essere testate.
4) Many-Worlds - E' un' interpretazione della meccanica quantistica a cui aderì anche Feynman. Uno pseudo-scienziato pure lui? Un pericoloso sofista che mesta nel torbido? Sì, è vero, non c'è assolutamente nessuna prova per sostenere questa ipotesi, nessuna possibilità di sperimentarla, tuttavia l'impressione che sia lecito sostenerla in un dibattito scientifico è forte. E' scienza post-empirica? E quindi? Che male c'è?
5) Distinguere la scienza - L'articolo si chiede se la scienza post empirica sia ancora scienza? Dipende da cosa chiediamo alla scienza in questa epoca si post-verità. L'autore dell'articolo sembra chiedere teorie razionali e testabili in modo da opporsi con solide fondamenta alle fake news, ai negazionisti del cambiamento climatico, agli anti-vaccinisti e ai fan della medicina omeopatica. Una scienza oggettiva e veritiera, insomma.
6) Riassunto dell'articolo - Ci provo: le teorie sul multiverso sono cattive perché non sono testabili e sdoganano le pseudo-scienze.
7) Come scegliere l'ipotesi migliore? - Purtroppo l'articolo non fa chiarezza, alza invece un polverone in cui spiccano solo paure, slogan e intenzioni che mancano il bersaglio finendo per mitizzare un sapere oggettivo che non esiste come lo si descrive. Sarebbe bene allora cominciare chiedendoci come scegliamo una teoria scientifica.
8) Esempio estremo: la moderna paleontologia - Di solito fa un buon lavoro mettendo insieme i fossili ritrovati e formulando ipotesi credibili. Ma poniamo ci sia una teoria rivale, quella dei satanisti, per loro Satana ha disseminato i reperti di cui sopra per ingannarci e farci credere quello che affermano i paleontologici. Domanda: hanno ragione i paleontologi o i satanisti? Quale principio adottiamo per decidere? Alcune risposte sono MOLTO comuni e anche MOLTO sbagliate. Le elenco come monito nei punti di seguito.
9) Criterio della predizione - Noi sceglieremmo i paleontologi perché fanno previsioni corrette. Ma questo è palesemente falso, l'ipotesi satanista, infatti, è coerente con questo stato di cose: visto che Satana sta tentando di ingannarci inducendoci a credere ai paleontologi, è del tutto normale che faccia in modo che le loro predizioni si realizzino.
10) Criterio del complotto - L'ipotesi satanista sottende un complotto, il che la rende falsa. Il ragionamento è incoerente: i complotti in via di principio sono sempre possibili. Ironia della sorte la paleontologia è un campo disseminato di beffe, se non ne tenessimo conto oggi crederemmo all'uomo di Piltdown.
11) Criterio della naturalità - Satana è una causa soprannaturale e la scienza si occupa di cause naturali. Veramente la scienza si occupa della verità, non della natura delle cause. Se, per esempio, anziché Satana ci metto gli Alieni va forse meglio? Direi di no. La distinzione tra naturale e sopranaturale è fondamentalmente stupida.
12) Criterio empirico - Poiché l'ipotesi satanista non è testabile, allora non è scientifica. Ma a non essere testabile, al limite, è cio' che distingue le due ipotesi. In questo senso sono sullo stesso piano. Dobbiamo considerarle forse entrambe non-scientifiche? Direi di no.
13) Soluzione - Per fortuna esiste, anche se ce la dimentichiamo troppo spesso: entrambe le teorie spiegano bene i fatti ma la teoria dei paleontologi è più "elegante". Vorrei dire "semplice" ma lo evito altrimenti sembra che abbia un metodo per misurare la semplicità. No, questo metodo non esiste, l'eleganza resta un giudizio intuitivo. Ecco a cosa appellarsi contro le pseudo-scienze, all'intuito, al buon senso.
14) Un giudizio - Il modo con cui giudichiamo una teoria scientifica è inevitabilmente oscuro, incerto, disordinato, soggettivo. Una linea chiara non esiste, la componente intuitiva è ineliminabile.
15) La Sfinge - Il confronto tra paleontologi e satanisti è esagerato e rende subito visibili le differenze ma la stessa dinamica si ripropone pari pari ovunque. Esempio, la Sfinge è stata costruita sotto il faraone Chefren o sotto Cheope? La maggioranza degli archeologi si schiera con la prima ipotesi ma si tratta pur sempre di un'ipotesi con diverse falle, tanto è vero che una rispettabile minoranza propende per la seconda. Qui la storia del confronto tra paleontologi e satanisti si ripete ma la questione è più difficile da risolvere, il nostro intuito non ci offre subito una soluzione come nel primo caso, dovremmo approfondire la questione per poterlo consultare meglio. In un caso del genere sentiamo che è del tutto legittimo che gli scienziati si dividano - hanno storie diverse, esperienze diverse, intuiti diversi - anche se non ci sarà mai un test che risolverà la diatriba.
16) Ancora sul multiverso - Il gatto di Schrodinger è contemporaneamente vivo e morto, i fautori del multiverso spiegano questa strano caso affermando che le due condizioni sono entrambe vere ma in due universi differenti, chi si oppone sostiene invece, per esempio, che l'osservatore incida neutralizzando a distanza una delle due condizioni a favore dell'altra senza che ci sia bisogno di ipotizzare ulteriori universi. Anche qui, si tratta di un confronto più ostico rispetto a quello dei paleontologi contro i satanisti ma del tutto legittimo in ambito scientifico, anche se entrambe le visioni non saranno mai testabili.
17) Il mito dell'esperimento - Molte ipotesi che vogliamo includere nella scienze naturali non sono testabili, e a questo dobbiamo rassegnarci senza fare appello a un patetico ritorno a Kant e ai suoi limiti della ragione. Ai tempi di Kant la scienza non-empirica non esisteva (anche se arrivò poco dopo). Contrapporre la scienza alla metafisica ci fa partire con il piede sbagliato, ci sono solo teorie più probabili e teorie meno probabili, ben consci del fatto che le probabilità hanno sempre una base soggettiva. Detto altrimenti, la non-falsificabilità è un elemento ineliminabile della scienza, non possiamo rimuoverlo, possiamo discuterne con cautela ma negarlo non è un'opzione disponibile.

lunedì 26 agosto 2019

HL CHAPTER 1 Induction and the Problem of Induction

CHAPTER 1 Induction and the Problem of Induction
Note:1@@@@@@@@@@Storia della scienzaw...bacone...hume...induttivismo

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We had both taken a lot of physics, so we both knew rationally that this was a pendulum and the ball would stop before it hit me
Note:MANZI METTE LA FACCIA DOVE HA RILASCIATO UN PENDOLO

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But it was still deeply counterintuitive not to flinch.
Note:I DUE SAPERI...CON LA TESTA E CON IL CORPO

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science allows us to overrule our experience
Note:Cccccccccc

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The Origins of the Scientific Method
Note:Tttttttttttt

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Francis Bacon’s text Novum Organum,
Note:GURU

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Scholastic natural philosophy against which Bacon was reacting.
Note:REAZIONW

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They viewed any material body as comprising both an inert substratum of primary matter and a quality-bearing essence—its
Note:VISIONE SCOLASTICA.....LA NATURA DI X...LA SUA ESSENZA....MOLTEPLICITÀ DELLE ESSENZE

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There is some “essence” of the bowling ball that makes it different from the loaf of bread.
Note:ESEMPIO

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In Physics, he asked by way of example why front teeth regularly grow sharp, and back teeth broad, in a fashion that is good for an animal. He claimed that we must go beyond just the interaction of particles, because it cannot simply be coincidence
Note:I MATERI DI ARISTOTELE....TUTTO PREORDINATO AD UN FINE

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“the end, that for the sake of which a thing is done.”
Note:Cccccccccccc

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essence of the animal causes interacting particles to organize themselves differently
Note:Ccccccccccccc

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Bacon’s central argument was not exactly that this was wrong, but rather that it was impractical.
Note:IRROMPE BACONE

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scientists would be more productive if they ruled questions about things like final causes to be out of bounds;
Note:Cccccccccccc

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considering such questions to be metaphysics rather than physics.
Note:NATURA ED ESSENZE

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that human life be endowed with new discoveries and powers.”
Note:LI SCOPO DELLA SCIENZA X BACONE...ERA ANCHE UN POLITICO

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nature is extraordinarily complicated as compared to human mental capacities,
Note:LA NATURA NN RIENTRA BENE IN UN PIANO.....PER QS L IDEA SCOLASTICA NN FUNZIONAVA

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The second element of his theory was his belief that humans tend to overinterpret data into unreliable patterns and therefore leap to faulty conclusions,
Note:ALTRO ELEMENTO CONTRO IL PARADIGMA SCOLASTICO

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The result was a closed intellectual system whose adherents spent their energies in ceaseless argumentation based on false premises, rather than seeking new information.
Note:ESITO SCOLASTICO

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Bacon proposed a new method (novum organum) that would start with the meticulous construction of factual knowledge as a foundation for belief
Note:NUOVO ORGANO

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He called this method induction.The
Note:Cccccccccc

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he was expressing the viewpoint that scientists should proceed as if they are pure materialist reductionists,
Note:AS IF

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The ultimate goal of Baconian science is not philosophical truth; it is improved engineering.
Note:ESPULSIONE DELLA FILISOFIA

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Bacon had a clear understanding of the roles of what today we call basic and applied research. Although he saw the ultimate goal of science as material benefit, he believed that, paradoxically, focusing on slowly building sufficient experimental knowledge to develop general physical laws (“experiments of Light”), rather than trying to immediately solve specific practical problems (“experiments of Fruit”),
Note:SCIENZA DI BASE

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he asserted the primacy of careful experiments as the initial building blocks of scientific knowledge.
Note:L ESPERIMENTO MATERIALE

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Bacon’s degree of focus on experimentation at the expense of theorizing can be caricatured.
Note:RESTA PICO DI BACONE.....MA NN MINIMIZZIAMO

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It was not until many years later that the concept of the controlled experiment (carefully changing only one potential causal factor and observing the result) was more rigorously distinguished from nonexperimental observation than in Bacon’s somewhat impressionistic “verified, weighed, and counted” description.
Note:ESPERIMENTO E OSSERVAZIONE

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Bacon attempted to define a process of scientific experimentation and inference, but in this he failed; the detailed method he proposed has not been used by scientists in practice. He was never able to explain exactly how the induction of general physical laws from individual observations should work at an algorithmic or logical level.
Note:IL FALLIMENTO DI BACON...IL COMPITO ERA IMPOSSIBILE

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“the logic of scientific discovery.”
Note:SOLO CON POPPER SO DELINEERÀ UNA CERTA LGICA

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The Problem of Induction
Note:Ttttttttttt

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skeptical British philosopher David Hume focused on the problem of how we can generalize from a finite list of instances
Note:ARRIVA LO SCETTICONE

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An Enquiry Concerning Human Understanding.
Note:OPERA

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“simple enumeration” is not what we’re after, that the development of cause-and-effect rules is central to practical knowledge:
Note:SOLO LE TEORIE FANNO CONOACENZA

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we can never be sure of a cause-and-effect rule developed through induction.
Note:CONCLUSIONE DEL TACCHINO

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how do we know that the connection between these chemicals and health will continue in the future?
Note:IL FUTURO È APERTO

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to the extent that my belief in a particular cause-and-effect relationship relies on induction, this belief must always remain provisional.
Note:INSICUREZZA CONGENITA

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This might seem like the kind of thing that only a philosopher with too much time on his hands could care about, and in fact, Hume was careful to ridicule the seemingly airy-fairy nature of his concern before his readers could do it for him.
Note:IL PROB DELL INDUZIONE...UN PROB SECONDARIO

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The Problem of Induction becomes a practical problem when we begin to depart from the arena in which common sense works.
Note:IL SENSO COMUNE

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The Problem of Induction can be restated usefully as the observation that there may always be hidden conditionals to any causal rule that is currently believed to be valid.
PROBLEMA INDUZIONE => VARIABILI NASCOSTE QUINE DEHUM

giovedì 29 novembre 2018

UNA DISTINZIONE DIFFICILE

UNA DISTINZIONE DIFFICILE
C’è sempre grande preoccupazione nel distinguere la scienza dalle superstizioni, non altrettanta nel distinguerla dal senso comune. Peccato perché penso proprio che sia la seconda quella cruciale.
La scienza esiste da qualche secolo, il senso comune da sempre. La scienza mette al centro il dubbio, il senso comune la certezza. Il senso comune si concentra su un fatto alla volta, la scienza li considera solo in gruppo. Il senso comune è interessato alle evidenze, la scienza alla coerenza. Il senso comune è realista, la scienza quasi mai. Il senso comune è fondamento, la scienza costruzione. Il senso comune intuisce, la scienza ragione. Eccetera.
Lo so, non sono riuscito a spiegarmi in modo chiaro, tuttavia una cosa è certa: quando la persona di buon senso prende per buono cio’ che dice l’esperto di turno in opposizione al ciarlatano di turno, rende omaggio al senso comune, non certo alla scienza. E quando l’esperto di turno manda a quel paese il ciarlatano di turno, lo fa in nome del senso comune, non certo della scienza.

mercoledì 28 novembre 2018

Lo “squallido” Burioni SAGGIO


Lo “squallido” Burioni


Ricercatori del CERN scoprono il Burione, la particella al cui passaggio le altre si fanno da parte intimorite. “Inizialmente pensavamo di intrappolare il Burione grazie a un potentissimo campo magnetico”, raccontano gli autori della straordinaria scoperta, “invece è bastato farlo parlare delle sue ex. Per quanto ne sappiamo, è ancora lì.”
Antonio Iannizzotto
Questo post non è una difesa di Burioni, è piuttosto un tentativo di capirlo e giustificare il suo squallore, così simile al nostro. Il passo essenziale consiste nel non associarlo alla Scienza ma agli scienziati.
La scienza è il nostro sapere più affidabile, tuttavia Il novecento ha portato alla luce almeno un paio di limiti:
1) la logica che adotta (induttiva) è inaffidabile. Rischia sempre di farle fare la fine del tacchino che per 364 giorni all’anno riceve un pasto mentre il 365 esimo, ovvero Natale, quando si presenta dal contadino per mangiare scopre di essere lui il pasto del contadino.
2) Il  suo metodo sperimentale è illusorio, puo’ verificare solo ipotesi prese in gruppo. Ovvero: quando crede di verificare una corrispondenza sta in realtà verificando una coerenza.
Morale: l’impresa scientifica non può dirsi né razionale, né sperimentale. Chi è in cerca di certezze per alimentare la sua tracotanza si affidi al senso comune, non alla scienza.
I limiti di cui sopra producono almeno tre conseguenze: 1) innanzitutto, la scienza non si eleva mai oltre lo stato di credenza; 2) la scienza è una discussione infinita tenuta ad includere più partecipanti (e più esperimenti) possibili; 3) per avere le idee chiare di cosa sia meglio guardare alla sua storia e alla sua sociologia più che la sua metodologia.
Le tre conseguenze sono sintetizzabili in una parola: umiltà!
Se questo è vero, la divulgazione scientifica è tenuta ad esorcizzare due demoni su tutti: positivismo e relativismo.
Fortunatamente, la scienza è un’impresa collettiva, cosicché il suo spirito più autentico – aperto, tollerante, inclusivo – non deve necessariamente coincidere con quello degli scienziati, spesso così inclini alla testardaggine, all’intolleranza e alla sicumera. A cominciare dall’esimio Galileo: come mostrato da Paul Feyerabend, nel confronto con il suo inquisitore, San Bellarmino, è quest’ultimo – aperto, tollerante e ben disposto all’ascolto – ad incarnare al meglio lo spirito della scienza.
Sembra un paradosso ma si tratta di un corto circuito che ricorre anche altrove, pensate solo al  rapporto tra  mercato e imprenditore: il primo aperto, flessibile e proteso verso concorrenza, il secondo animato da fede incrollabile mentre sogna profitti monopolistici.
Tutta questa pappardella per spiegare il mio contenuto stupore di fronte agli spettacolini “squallidi” che certi rappresentanti della scienza come Burioni offrono a getto continuo sui social.
Cosi come Briatore è un ottimo imprenditore che con la sua tracotante avidità non giova all’immagine del libero mercato, Burioni è un buon medico che con la sua boria divulga più il suo spirito anti-scientifico che altro.
Qui l’ ultima terrificante performance dello “squallido”  che battibecca a suo modo con Simone Ragazzoni:
Risultati immagini per il burione

martedì 28 agosto 2018

Cos'è la scienza?

Un libero discorso tra persone razionali (ovvero bayesiane).

LA SCIENZA NON SI FA FACENDO VOTARE LA COMUNITA': NEANCHE QUELLA SCIENTIFICA!

Riccardo Mariani
Adesso
LA SCIENZA NON SI FA FACENDO VOTARE LA COMUNITA': NEANCHE QUELLA SCIENTIFICA!
Chi dice "la scienza non è democratica" a volte non crede nemmeno lui alla radicalità della sua affermazione, pensa magari che la scienza sia proprio democratica ma che a votare debbano essere solo gli scienziati. Purtroppo non è così, se proprio vogliamo trovare un'analogia la scienza assomiglia piuttosto ad un mercato, ad una borsa. Un mercato delle idee dove se vuoi vendere la tua devi convincere i compratori UNO AD UNO.
Siccome gli esempi spiegano più dei principi, prendiamo il caso concreto delle ricerche sull'estinzione dei dinosauri: asteroide o vulcano? Ebbene, la storia di questa diatriba infuocata chiarisce bene il modo di procedere a zig zag della scienza.
THEATLANTIC.COM
A Princeton geologist has endured decades of ridicule for arguing that the fifth extinction was caused not by an asteroid but by a series of colossal volcanic eruptions. But she’s reopened that debate.
Mi piaceVedi altre reazioni
C

venerdì 24 agosto 2018

L’ECCESSIVO RISPETTO PER LA SCIENZA

L’ECCESSIVO RISPETTO PER LA SCIENZA
La scienza ha un problema con la filosofia che meglio la sostiene: il positivismo.
Da un lato il positivismo sopravvaluta la scienza: la logica induttiva, ovvero la logica della scienza, non è affatto una logica affidabile, inoltre le ipotesi scientifiche non sono mai verificabili (disgiuntamente).
Dall’altro sottovaluta gli altri saperi: i sensi fisici non sono certo le uniche fonti di conoscenza non arbitraria. Negare ostinatamente che molta della nostra conoscenza si fondi su giudizi sintetici a priori sembra pretenzioso.