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lunedì 15 febbraio 2016

Julián Carrón La bellezza disarmata - cap. 2

Julián Carrón La bellezza disarmata - cap. 2
2 Verità e libertà: un esempio paradigmatico
  • Le evidenze e la storia
  • Il primo punto con cui occorre fare i conti è il «crollo delle evidenze»... Ratzinger parlava del «crollo di antiche sicurezze religiose» e del conseguente «collasso del senso di umanità».
  • Se Kant, negando la conoscibilità di Dio nell’ambito della pura ragione, aveva mantenuto a Dio il ruolo di un postulato della ragione pratica, implicata nell’agire morale, dopo di lui si è sviluppato il tentativo «di plasmare le cose umane facendo completamente a meno di Dio».
  • Kant paragona la traiettoria storica che conduce all’Illuminismo alle tappe evolutive di un individuo dall’infanzia all’età adulta. L’umanità è dapprima come un bambino, che ha bisogno di padre e madre, poiché non ha autonomia di pensiero e non sceglie da solo. Ma diventando adulto può prescindere da questo legame e vivere autonomamente. È l’uscita dallo stato di minorità.
  • Romano Guardini... il nesso storicogenetico tra l’affermazione dei valori fondamentali dell’umano e un cristianesimo vissuto... quei valori fondamentali sono «legati alla Rivelazione», sono entrati nella storia con Cristo, per la potenza della sua testimonianza e per la sua capacità di ridestare la ragione e la libertà dell’uomo. Attraverso il cristianesimo «si liberano nell’uomo forze che in sé sono “naturali”, ma che al di fuori di quella relazione non si realizzerebbero».
  • Edempio. Penso in questo senso alla vicenda di un gruppo di donne africane malate di AIDS che ho incontrato a Kampala. C’è qualcosa di più evidente del valore della salute e della vita (per non parlare dell’istinto di sopravvivenza)? Eppure quelle donne non erano interessate ad assumere le medicine di ultima generazione che avrebbero dato loro ampia prospettiva di sopravvivenza. Quei valori sembravano assenti, svaniti. È stato l’incontro con un’infermiera a farle ritornare a “vedere”. Essa ha comunicato loro un gusto di vita, la sua testimonianza ha rimesso in moto un desiderio di vivere che era sopito,
  • Pensiamo alla vicenda di Eluana Englaro..... ci vorrebbe «una carezza del Nazareno»9 per poter scoprire che la vita vale sempre e comunque. È la testimonianza offerta ogni giorno da tanti medici e infermieri, che entrano nelle stanze dei malati terminali, dove quasi più nessuno ha il coraggio di entrare,
  • comprendere meglio ciò che dice papa Francesco quando invita a concentrarsi sull’essenziale, sottolineando che non possiamo insistere solo su questioni legate alla morale,
  • Una pastorale missionaria non è ossessionata dalla trasmissione disarticolata di una moltitudine di dottrine da imporre con insistenza.
  • Il problema della libertà
  • «Nella coscienza dell’umanità di oggi la libertà appare di gran lunga come il bene più alto,
  • ognuno di noi può scegliere di realizzarsi oppure di perdersi, può dire di sì o di no a ciò che lo compie. È questo il rischio che il Mistero ha voluto correre creando l’uomo libero
  • come nella nota parabola, si vorrebbe togliere la «zizzania» dal campo, perché essa è pericolosa per la libertà. Il padrone del campo ha invece un pensiero ben diverso: Egli lascia crescere tutto, perché sa che il positivo sarà vincitore.
  • La tentazione. indurre a pensare che, siccome l’esercizio della libertà è rischioso, allora la via più sicura per difendere i valori sarebbe quella di imporli, così la libertà non si smarrirebbe.
  • 2 esempi.
  • Un primo esempio riguarda la schiavitù. San Paolo finisce in carcere e si trova in cella con uno schiavo, Onesimo, arrestato perché aveva tentato di scappare dal padrone. La schiavitù al tempo era una pratica corrente. Che cosa ha fatto dunque Paolo? Ha scritto un biglietto al padrone – la Lettera a Filemone è questo – per convincerlo a perdonare e a riaccogliere Onesimo:..... è stato separato da te per un momento perché tu lo riavessi per sempre; non più però come schiavo, ma molto più che schiavo, come un fratello carissimo....
  • Il gesto di san Paolo sembra un nulla nell’oceano infinito della schiavitù, un nulla con tutta la zizzania intorno. Chi avrebbe potuto scommettere su questo semplice fatto? Invece è stato un inizio
  • Un secondo esempio riguarda l’aborto. La Lettera a Diogneto...... I cristiani si «sposano come tutti e generano figli, ma non gettano i neonati».15 Punto. A capo.
  • Il cambio di rotta.... Teodosio afferma che il cristianesimo è l’unica religione lecita...... contrasto con la dichiarata convinzione del cristianesimo dei primi secoli che la religione, quella cristiana in maniera particolare, non potesse essere diffusa con la forza.
  • Agostino.... «Dapprima ero del parere che nessuno dovesse essere condotto per forza all’unità di Cristo... Ma, dopo le reiterate ed efferate violenze perpetrate dai donatisti,18 cambia idea.... nell’epistolario.... La Città di Dio
  • Per tanti secoli, con alti e bassi, non vi sarà un esplicito ripensamento della questione della libertà di religione. Anche con la Riforma di Lutero, durante la controversia che divide cattolici e protestanti, in ambedue gli schieramenti permane l’idea che una società cristiana non può tollerare eretici e scismatici
  • La pace di Westfalia del 1648, che doveva costituire una risposta alla situazione di scontro che si era creata, sancisce infine il principio «cuius regio, eius et religio», che obbliga il suddito a conformarsi alla religione del proprio principe.
  • l’autocoscienza della Chiesa cresce fino alla svolta realizzata dal Concilio Vaticano II... una «discontinuità, nella quale tuttavia […] risultava non abbandonata la continuità nei principi....... solo i principi esprimono l’aspetto duraturo.... Non sono invece ugualmente permanenti le forme concrete, che dipendono dalla situazione storica... Il percorso di maturazione compiuto ha portato la Chiesa a riconoscere come più fedeli alla sua verità l’affermazione e il rispetto della libertà religiosa, e ad ammettere i momenti in cui ha agito in modi meno conformi a essa attraverso i secoli.
  • Se l’errore non ha diritti, una persona ha dei diritti anche quando sbaglia
  • la Chiesa ha recuperato al proprio sguardo il contributo dell’Illuminismo... In questo senso l’illuminismo è di origine cristiana ed è nato non a caso proprio ed esclusivamente nell’ambito della fede cristiana». D’altro canto, poiché «il cristianesimo, contro la sua natura, era purtroppo diventato tradizione e religione di Stato», è stato precipuo «merito dell’illuminismo aver riproposto questi valori originali del cristianesimo...
  • Ecco, allora, la domanda necessaria, se vogliamo porci di fronte alle sfide attuali senza ideologiche contrapposizioni e senza intimistici ripiegamenti: come può la libertà essere di nuovo «conquistata per il bene», dato che «la libera adesione al bene non esiste mai semplicemente da sé»? Solo attraverso la testimonianza, come accadde agli inizi... Solo la testimonianza della verità può raggiungere il cuore dell’uomo. Come osserva acutamente Lobkowicz,
  • la Chiesa non vuole più rivendicare alcun diritto a qualsiasi forma di potere ma solo raggiungere i cuori delle persone,
  • un contributo proprio a partire dalla natura della fede: vivendo nel reale... possiamo essere come un seme. «In una società come questa non si può creare qualcosa di nuovo se non con la vita: non c’è struttura né organizzazione o iniziative che tengano.
continua

sabato 13 febbraio 2016

Julián Carrón La bellezza disarmata - cap 1

Julián Carrón La bellezza disarmata cap 1
1 È possibile un nuovo inizio?

  • Che cosa è in gioco
  • Le parole dell' Europa... persona, lavoro, materia, progresso e libertà.
  • concetto di persona: «Duemila anni fa l’unico uomo che aveva tutti i diritti umani era il civis romanus. Ma il civis romanus da chi era stabilito? Il potere determinava il civis romanus.
  • Modernità... mortificazione di parole come progresso e libertà... tentativo di rendere autonome quelle fondamentali acquisizioni dall’esperienza che ne aveva consentito la piena emergenza.
  • Ratz a Subiaco sull'illuminismo... «nella contrapposizione delle confessioni e nella crisi incombente dell’immagine di Dio, si tentò di tenere i valori essenziali della morale fuori dalle contraddizioni e di cercare per loro un’evidenza che li rendesse indipendenti dalle molteplici divisioni e incertezze delle varie filosofie e confessioni».... Si sviluppò così il tentativo illuministico di affermare quelle convinzioni, la cui evidenza sembrava si potesse sostenere da sé, a prescindere da un cristianesimo vissuto.
  • «La ricerca di una tale rassicurante certezza, che potesse rimanere incontestata al di là di tutte le differenze, è fallita. Neppure lo sforzo, davvero grandioso, di Kant è stato in grado di creare la necessaria certezza condivisa.
  • Questa cultura illuminista, diceva ancora Ratzinger, è essenzialmente definita dai «diritti di libertà». Essa «parte dalla libertà come un valore fondamentale che misura tutto:
  • l’altro lato della medaglia, ossia le conseguenze di una insufficiente definizione della libertà, che caratterizza la cultura illuminista.
  • Antinomie. contrasto tra la voglia di libertà della donna e il diritto alla vita del nascituro... divieto di discriminazione e limitazione della libertà di opinione e della libertà religiosa
  • Edito. distacco della filosofia illuminista dalle sue radici cristiane, che doveva assicurare una piena e autonoma affermazione dell’uomo, «diventa, in ultima analisi, un fare a meno dell’uomo».
  • Ratzinger invita a ricordare che la ragione illuminista è essa stessa storicamente condizionata... non esprime cioè «la compiuta ragione dell’uomo, ma soltanto una parte di essa
  • «la vera contrapposizione che caratterizza il mondo di oggi non è quella tra diverse culture religiose, ma quella tra la radicale emancipazione dell’uomo da Dio, dalle radici della vita, da una parte, e le grandi culture religiose dall’altra».
  • No all'antilluminismo. L’Illuminismo», scriveva Ratzinger, «è di origine cristiana ed è nato non a caso proprio ed esclusivamente nell’ambito della fede cristiana.»... il «“sì” fondamentale all’età moderna» pronunciato dal Concilio Vaticano II,
  • in Europa oggi abbiamo due anime.»... «Una ragione astratta, anti-storica, che intende dominare tutto perché si sente sopra tutte le culture... Esempio... la prima sentenza di Strasburgo sul Crocifisso
  • Qual è invece l’altra anima dell’Europa? «È quella che possiamo chiamare cristiana, che si apre a tutto quello che è ragionevole, che ha essa stessa creato l’audacia della ragione e la libertà di una ragione critica, ma rimane ancorata alle radici che hanno dato origine a questa Europa, che l’hanno costruita nei grandi valori, nelle grandi intuizioni, nella visione della fede cristiana.»
  • in gioco è l’evidenza di quei fondamenti, in mancanza dei quali non sarà possibile una convivenza stabile, noi ci distraiamo nel dibattito sulle conseguenze,
  • Rispondere a tale urgenza non vuol dire tornare a uno Stato confessionale o a un’Europa basata su leggi cristiane... Ciò andrebbe contro la natura stessa del cristianesimo.
  • Da dove ripartire?
  • Il cuore dell’uomo non si arrende
  • Un amico: A un certo punto lui mi dice: “Non metterò mai al mondo un figlio. Con che coraggio condanno un altro poveretto all’infelicità? Non mi prendo questa responsabilità”. E poi aggiungeva: “Ho paura della mia libertà, nel migliore dei casi non serve a niente e nel peggiore dei casi posso causare dolore a qualcuno. Quello che mi aspetto dalla vita è di cercare di fare meno male possibile”.
  • un sacco di paure
  • Serve una convinzione. Ecco, parlare delle «grandi convinzioni» è parlare dei fondamenti, cioè del punto d’appoggio che rende possibile l’esperienza della libertà
  • «Una crisi», diceva Hannah Arendt, «ci costringe a tornare alle domande;
  • A tema è sempre l’uomo e il suo compimento
  • Dietro ogni tentativo umano c’è un grido di compimento. Ascoltare questo grido
  • Rilke... «Tutto cospira a tacere di noi,
  • tentativo di ottenere il compimento attraverso i cosiddetti “nuovi diritti”... La loro matrice è quella brama di liberazione che è stata l’anima del Sessantotto
  • Molti sentono questi nuovi diritti come un affronto... Ciascuno di essi nasce in ultima istanza da esigenze profondamente umane.
  • Questa cultura porta in sé la convinzione che il conseguimento di sempre nuovi diritti costituisca la strada per la realizzazione della persona. Essa pensa in questo modo di poter evitare o rendere superfluo il dibattito sui fondamenti, riassumibile nella domanda di leopardiana memoria: «Ed io che sono?».... è come cercare di curare una malattia senza fare la diagnosi!
  • come ci ricorda Cesare Pavese, «ciò che un uomo cerca nei piaceri è un infinito,
  • Il dramma della nostra cultura, dunque, non sta tanto nel fatto che all’uomo sia tutto permesso, quanto nelle false promesse e nelle illusioni che quel permissivismo reca con sé.
  • Certamente una legislazione giusta è sempre migliore di una sbagliata, ma la storia recente dimostra che nessuna legge giusta di per sé è riuscita a impedire la deriva che vediamo davanti ai nostri occhi.
  • Eliot...   Sognando sistemi talmente perfetti che più nessuno avrebbe bisogno d’essere buono».....
  • risolvere le questioni umane con le procedure
  • Approfondire la natura del soggetto
  • «il senso religioso […] la radice da cui scaturiscono i valori. Un valore, ultimamente, è quella prospettiva del rapporto tra un contingente e la totalità, l’assoluto.
  • Le motivazioni vengono prima delle skills. «La soluzione dei problemi che la vita pone ogni giorno», avverte don Giussani, «non avviene direttamente affrontando i problemi, ma approfondendo la natura del soggetto che li affronta.» In altri termini, «il particolare lo si risolve approfondendo l’essenziale».
  • La grande emergenza educativa documenta la riduzione dell’uomo
  • Consumismo. Abbiamo già richiamato la riduzione della ragione e della libertà; a esse aggiungiamo ora la riduzione del desiderio. «La riduzione dei desideri o la censura di talune esigenze
  • Ma come si ridesta il desiderio? Non attraverso un ragionamento o una qualche tecnica psicologica, ma solo incontrando qualcuno in cui la dinamica del desiderio sia già attivata.
  • L’altro è un bene
  • l’esperienza elementare che l’altro non è una minaccia, ma un bene per la realizzazione del nostro io,
  • Solo nell’incontro con l’altro potremo sviluppare insieme quel «processo di argomentazione sensibile alla verità»25 di cui parla Habermas.
  • L ’affermazione di papa Francesco: «La verità è una relazione!
  • Noi cristiani non abbiamo alcuna paura a entrare, senza privilegi, in questo dialogo a tutto campo. Questa è, per noi, un’occasione preziosa per verificare la capacità dell’avvenimento cristiano di reggere davanti alle nuove sfide
  • Ciò non significa in alcun modo contrapporre la dimensione dell’avvenimento e la dimensione della legge, ma riconoscere un ordine genetico fra esse. È infatti proprio il riaccadere dell’avvenimento cristiano che riapre l’uomo alla scoperta di sé e consente alla intelligenza della fede di diventare intelligenza della realtà,
  • nel mondo cattolico, la battaglia per la difesa dei valori è divenuta nel tempo così prioritaria da risultare più importante rispetto alla comunicazione della novità di Cristo, alla testimonianza della sua umanità. Questo scambio tra antecedente e conseguente documenta la caduta “pelagiana” di tanto cristianesimo odierno,
  • L’alternativa non risiede, come taluni lamentano, in una fuga “spiritualistica” dal mondo. La vera alternativa è piuttosto la comunità cristiana non svuotata del suo spessore
  • Chi è impegnato sulla scena pubblica, in campo culturale o politico, ha il dovere, da cristiano, di opporsi alla deriva antropologica odierna. Ma questo è un impegno che non può coinvolgere tutta la Chiesa in quanto tale, la quale ha l’obbligo, oggi, di incontrare tutti gli uomini, indipendentemente dalla loro ideologia o appartenenza politica, per testimoniare l’«attrattiva Gesù».
  • Dopo un lungo travaglio, nel Concilio Vaticano II, la Chiesa è arrivata a dichiarare che «la persona umana ha il diritto alla libertà religiosa».... Il riconoscimento della libertà religiosa non è una sorta di compromesso, come se si dicesse: siccome non siamo riusciti a convincere gli uomini che il cristianesimo è la religione vera, difendiamo almeno la libertà religiosa. No, la ragione che ha spinto la Chiesa a modificare una prassi durata secoli, tanti secoli, è stata l’approfondimento della natura della verità e della strada per raggiungerla...Era questa la ferma persuasione della Chiesa nei primi secoli, la grande rivoluzione cristiana fondata sulla distinzione tra le due città, tra Dio e Cesare. Una persuasione destinata ad attenuarsi dopo l’Editto di Tessalonica (380 d.C.) ad opera dell’imperatore Teodosio.
  • Auspicio. Un ritorno allo spirito della Patristica
continua