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venerdì 20 ottobre 2017

Medioevo bistrattato

Medioevo bistrattato

La reazione ad affermazioni esagerate è spesso esagerata.
A chi sostiene che “il medioevo fu un’epoca buia” si reagisce spesso stizziti controribattendo in modo spericolato che il medioevo fu invece un’epoca dinamica e vitale.
Lo si fa con una tale foga ostile che i primi, spaventati, si stanno ormai estinguendo. Resta giusto qualche anziano conduttore televisivo che ancora rispolvera dal suo arsenale  espressioni desuete del tipo: “ma non vorrai mica tornare la medioevo!?”. Tuttavia, si tratta di simpatici gaffeur a cui si perdona volentieri.
Nel medioevo non si bruciavano gli scienziati, non si credeva che la terra fosse piatta, non vigeva lo ius primae nocti, nel medioevo si registra persino una certa prosperità materiale e si gettavano le basi del Rinascimento futuro. Eccetera.
A molti basta controbattere ad alcune “leggende metropolitane” per riabilitare ipso facto un’intera epoca storica e, con qualche riverniciatina, presentarla come un momento di fioritura della nostra civiltà.
In queste reazioni esagerate c’è un “rigore selettivo” che si concentra su singole questioni trascurando il quadro generale.
In realtà nel medioevo si assiste ad un profondo declino economico e intellettuale, almeno se lo confrontiamo con  ciò che viene prima e dopo.
E San Tommaso? E le cattedrali gotiche? E Dante? E i trovatori? E la notazione musicale? E la Canzone di Rolando? E Ruggero Bacone? E fra’ Pacioli patrono di tutti i ragionieri? E questo? E quell’altro?
Ottima obiezione. Ma è tutta roba che viene dopo il 1000 dc. Diciamo allora che consideriamo il periodo 500-1000, e se non volete chiamarlo medioevo inventiamoci pure un nuovo nome.
Dopo l’anno 1000 anche il più accanito detrattore del medioevo dovrà ammettere a denti stretti una fioritura, sebbene la considererà probabilmente un recupero sullo sfascio del periodo precedente.
Ma come stabilire se un’epoca è luminosa oppure buia? Quali criteri adottare?
Questo è un problema talmente serio che se non lo “semplifichiamo” non facciamo un passo avanti. Tanto per dire : l”impero romano al suo apice era zeppo di schiavi, una roba odiosa da cui va esente l’ottenebrato Medioevo.
Direi allora di escludere dalla discussione il lato morale della faccenda.
Alessandro il Grande potrebbe essere “grande” solo per chi conta i morti-ammazzati. Il fatto è che Alessandro potrebbe essere stato anche una “cattiva” persona, di certo le sue imprese sono state “impressionanti”.
Alla fine ciò che conta come “prosperità” è la capacità di impressionare l’osservatore per le realizzazioni compiute.
Se lasciamo cadere questo assunto allora è possibile anche difendere la barbarie contro la civiltà, e lo hanno fatto in modo certosino storici illustri come Jared Diamond o James Scott.
Avete presente la foto satellitare della Corea? Quella con il Sud tutto illuminato e il Nord immerso nel buio? Ecco, magari dentro quel buio chissà quante opere virtuose vengono compiute, tuttavia la palma del paese più “avanzato” la consegno senza indugio laddove la luce mi abbaglia.
Ebbene, le realizzazioni economiche e intellettuali tra il 500 e il 1000 sono meno “impressionanti” rispetto all’epoca precedente e a quella successiva. Difficile negarlo.
Certo che  reperire numeri attendibili per fare i dovuti confronti a supporto della mia tesi è dura. Parliamo di un periodo storico con fonti rarefatte. A pensarci bene già questo dato è sintomo di decadenza.
Sul PIL esiste un doppio lavoro di rilevanza scientifica a cui attingere: quello di Elio Lo Cascio e Paolo Malanima e quello di Angus Maddison. In entrambi i casi il periodo 500-1000 è deludente. Ma tanto!
Ma ci sarà da fidarsi? Per fortuna c’è un parametro più “pulito” del PIL per misurare la ricchezza prodotta, parlo della densità demografica: in epoche malthusiane la ricchezza si traduce in più popolazione cosicché la popolazione è una proxy della ricchezza.
Anche da qui arrivano conferme: l’alto medioevo è un periodo gramo.
Roma vantava 500.000 abitanti, Atene 100.000, durante l’epoca buia non esistono città con più di 50000 abitanti.
Però c’è anche  un’anomalia di cui tener conto nella nostra narrativa:  la forbice temporale “oscura” si trasla sul periodo 300-800.
Anche i riscontri sulle miniere d’argento, di rame e di ferro, le misure dell’inquinamento da piombo e i fenomeni legati al cosiddetto “Rinascimento Carolingio” spingono ulteriormente a racchiudere l’ “era buia” nell’intervallo di cui sopra.
Si noti che nel 300 siamo ancora in epoca romana, e in effetti la rinuncia a difendere le principali città dell’impero dagli attacchi dei barbari contribuisce enormemente allo sfacelo.
E per quanto riguarda le conquiste intellettuali? Su Google è facile stilare una lista dei 100 filosofi più grandi di tutti i tempi. Nel periodo che stiamo considerando non ce n’è neanche uno.
Non sarà un metodo molto rigoroso ma mi sembra efficace per farsi un’idea.
Affidiamoci ad Harold Bloom e al suo Canone Occidentale per avere una lista dei grandi capolavori della letteratura di tutti i tempi. Nel periodo da noi considerato non ce n’è neanche uno. 😦 Alt, fermi tutti,  calma… forse uno ce n’è: Beowulf.
Certo, i monaci hanno lavorato duro sui libri ma non tanto per scriverli quanto per copiarli. E, nonostante questo, l’epoca altomedioevale risulta perdente anche sul fronte quantitativo circa i libri disponibili: non c’è niente di paragonabile alla biblioteca d’Alessandria.
Tuttavia, un verdetto così duro sulla “quantità” non può essere considerato definitivo vista la difficoltà nel confrontare pergamene e cartigli, tipici dell’epoca romana, con i libri nell’accezione medievale. Sembra comunque che l’inferiorità sia ammessa dai protagonisti stessi delle miniature che guardavano al passato come ad un epoca d’oro da preservare.
E per quanto riguarda l’inventiva e il dinamismo sociale?
Non sembra che la bardatura dei buoi, il ferro di cavallo e l’assale anteriore dei carri siano invenzioni in grado di togliere il periodo considerato dalla sua cattiva fama. Ai greci, tanto per dire, dobbiamo la geometria, la storia, la cartografia, le eliche, i mulini ad acqua, i fari, l’equipaggiamento per la pesca, e un’altra valanga di cose.
E gli occhiali? Dopo il 1000.
E i bottoni? Dopo.
E i proto-bottoni? Ok, congedo i proto- bottoni, mettiamoli pure a fianco del ferro di cavallo.
***
Ma dire male del Medioevo non si può, mette il cattolicesimoin una cattiva luce. E con questo siamo già usciti dalla storia per entrare nell’ideologia. È chiaro che un dibattito del genere perde tutto il suo rigore nel momento stesso in cui in bocca questa strada. O meglio, si entra in pieno nella trappola del “rigore selettivo”.
Spero che le precisazioni fatte tolgano, almeno in parte, la patina ideologica che inquina la discussione. Infatti, con quanto detto, il cattolicesimo può essere in buona parte salvato. Ho infatti ridisegnato i confini dell’ “età buia” ricomprendendo la parte finale dell’impero romano ed escludendo un periodo dove la cultura cattolica è stata l’indubbia protagonista. Senza dire che i monasteri possono comunque essere interpretati come fioche luci dentro le tenebre.
Negare che ci sia stata una età buia in Occidente e che questa coincida in gran parte con l’alto medioevo è un esercizio intellettualistico, serve per esibirsi in virtuosismi un po’ cervellotici che “torturano” la logica o applicano standard di rigore solo su casi delimitati.
Sebbene lo schema del bianco e nero sia particolarmente inadatto all’analisi storica, è possibile dire con ragionevole certezza che in quei secoli che vanno dal 300 all’ 800 la civiltà occidentale è stata particolarmente fragile e priva di conquiste “impressionanti”.
medioevo

giovedì 19 ottobre 2017

Were There Dark Ages? scott alexander

Were There Dark Ages?
scott alexander
Citation (APA): alexander, s. (2017). Were There Dark Ages? [Kindle Android version]. Retrieved from Amazon.com

Parte introduttiva
Evidenzia (giallo) - Posizione 2
Were There Dark Ages? By scott alexander
Evidenzia (giallo) - Posizione 13
Roman nostalgia.
Nota - Posizione 13
LA CAUSA SUPPOSTA DEL DISPREZZO... PETRARCA
Evidenzia (giallo) - Posizione 16
Not every scientist was burned at the stake, not everyone thought the world was flat
Nota - Posizione 17
MITI FONTE DELLA REAZIONE
Evidenzia (giallo) - Posizione 17
High Middle Ages were notable for impressive levels of material progress which in some cases outpaced the Classical World
Nota - Posizione 18
ccccc
Evidenzia (giallo) - Posizione 18
set the stage for the upcoming Renaissance
Nota - Posizione 18
TESI DELKA CONTINUITÀ
Evidenzia (giallo) - Posizione 20
corrective to an overblown narrative of darkness has itself been overblown.
Nota - Posizione 20
TESI
Evidenzia (giallo) - Posizione 21
flourishing civilization
Nota - Posizione 21
COME VIENE DESCRITTO
Evidenzia (giallo) - Posizione 23
profound economic and intellectual decline and stagnation relative to the periods that came before and after it.
Nota - Posizione 23
LA VERITÀ DEL DECLINO
Evidenzia (giallo) - Posizione 25
isolated demands for rigor,
Nota - Posizione 25
LO STRUMENTO X RIBALTARE
Evidenzia (giallo) - Posizione 26
1. The “Dark Ages” were only dark in Europe.
Nota - Posizione 26
ttttttt
Evidenzia (giallo) - Posizione 35
What about all the great stuff in the Dark Ages?
Nota - Posizione 35
ttttt
Evidenzia (giallo) - Posizione 35
Thomas Aquinas! Gothic cathedrals! Dante! Troubadours! The Song of Roland! Roger Bacon! Musical notation!
Nota - Posizione 36
ELENCO GRANDIOSITÀ
Evidenzia (giallo) - Posizione 37
after the period 500– 1000 AD.
Nota - Posizione 37
PICCOLO PARTICOLARE
Evidenzia (giallo) - Posizione 38
Great Plains,
Nota - Posizione 38
ANALOGIA
Evidenzia (giallo) - Posizione 41
period after 1000 AD did indeed have lots of great accomplishments.
Nota - Posizione 41
AMMISSIONE
Evidenzia (giallo) - Posizione 41
500 years to recover from the civilizational collapse that demolished its economic and intellectual capacity
Nota - Posizione 42
RECUPERO
Evidenzia (giallo) - Posizione 44
five hundred year period– more than long enough to count as a real historical age
Nota - Posizione 44
5 SECOLI
Evidenzia (giallo) - Posizione 45
“Dark Ages” was invented by Petrarch– who wasn’t even a real historian
Nota - Posizione 45
tttttttt
Evidenzia (giallo) - Posizione 46
The term “Cold War” was invented by George Orwell, who was not a historian,
Nota - Posizione 47
ANALOGIA
Evidenzia (giallo) - Posizione 48
The term “Renaissance” was invented by Giorgio Vasari,
Evidenzia (giallo) - Posizione 50
The term “World War I” was invented by Ernst Haeckel, who was not a historian,
Evidenzia (giallo) - Posizione 56
“Dark Ages” was originally just supposed to mean that there aren’t many sources describing it, not that the era was bad
Nota - Posizione 57
tttttttt
Evidenzia (giallo) - Posizione 89
There were lots of ways they might have been good.
Nota - Posizione 89
ttttttt
Evidenzia (giallo) - Posizione 89
For example, ancient Rome had slavery, and most Dark Age societies didn’t.
Evidenzia (giallo) - Posizione 90
Alexander the Great was only “great” if you like killing a lot of people
Nota - Posizione 91
ANALOGIA
Evidenzia (giallo) - Posizione 92
Jared Diamond thinks hunter-gatherers were freer and happier
Nota - Posizione 92
ESEMPIO
Evidenzia (giallo) - Posizione 96
two axes: goodness and impressiveness.
Nota - Posizione 96
DUE ASSI
Evidenzia (giallo) - Posizione 97
Alexander may or may not have been a good person, but he was certainly an impressive one.
Nota - Posizione 97
ESEMPIO
Evidenzia (giallo) - Posizione 99
compared to the periods before or after, Dark Ages Europe was unimpressive.
Nota - Posizione 99
TESI
Evidenzia (giallo) - Posizione 101
light, population density,
Nota - Posizione 101
ANALOGIA
Evidenzia (giallo) - Posizione 107
“Unimpressive Ages”,
Nota - Posizione 107
SOSTITUTIVO
Evidenzia (giallo) - Posizione 108
involving economic and intellectual activity,
Nota - Posizione 108
LA MISURA
Evidenzia (giallo) - Posizione 109
using normal meanings of the word “bad”, the Dark Ages were not that bad.
Nota - Posizione 110
tttttttt
Evidenzia (giallo) - Posizione 111
there weren’t great statistics
Nota - Posizione 111
DIFFICILE PROVARE
Evidenzia (giallo) - Posizione 111
compare Classical, Dark Age, and High Medieval societies
Evidenzia (giallo) - Posizione 112
estimate Western European GDP
Evidenzia (giallo) - Posizione 114
GDP declined from 1 AD (classical era) to 1000
Evidenzia (giallo) - Posizione 117
the few real pieces of evidence we have
Evidenzia (giallo) - Posizione 118
lead pollution
Nota - Posizione 118
ALTRO PARAMETRO
Evidenzia (giallo) - Posizione 122
silver mining, copper mining, and iron mining.
Evidenzia (giallo) - Posizione 124
a similar decline in population.
Evidenzia (giallo) - Posizione 125
Europe had a population of 36 million people at its peak in 200 AD, falling to 26 million at a nadir in 600
Nota - Posizione 126
ALTRO PARAMETRO
Evidenzia (giallo) - Posizione 129
population decrease of about 10 million, or 30%
Evidenzia (giallo) - Posizione 130
usually only associated with the worst plagues and genocides.
Nota - Posizione 131
ANALOGIA
Nota - Posizione 131
CITTÀ
Evidenzia (giallo) - Posizione 131
Rome
Evidenzia (giallo) - Posizione 132
Athens
Nota - Posizione 134
MAX MEDIO
Evidenzia (giallo) - Posizione 134
50,000
Evidenzia (giallo) - Posizione 140
“civilization collapsed, so fewer people were tracking wages and prices”.
Nota - Posizione 140
POCHO DATI
Evidenzia (giallo) - Posizione 143
there was still lots of great culture and intellectual advancements
Nota - Posizione 143
tttttttttr
Evidenzia (giallo) - Posizione 143
a list of the hundred greatest philosophers of all time,
Nota - Posizione 144
PROXY CULTURA
Evidenzia (giallo) - Posizione 148
from 500 to 1000 where there was not a single European philosopher worthy
Nota - Posizione 148
ZERO
Evidenzia (giallo) - Posizione 149
Harold Bloom has a list of great books in ‘the Western Canon’.
Nota - Posizione 150
CANONE
Evidenzia (giallo) - Posizione 152
a giant pit from 500 to 1000
Evidenzia (giallo) - Posizione 153
Beowulf is the sole qualifying work).
Evidenzia (giallo) - Posizione 175
themselves acknowledged this.
Nota - Posizione 175
L EPOCA D ORO ERA PRIMA ANCHE X MOLTI MEDIEVALI
Evidenzia (giallo) - Posizione 181
The night includes several bright things, such as the moon, the stars,
Nota - Posizione 181
PICCOLI LUMI
Evidenzia (giallo) - Posizione 187
“collar and harness for horses and oxen”, “iron horseshoes”, and “the swivel axle”.
Nota - Posizione 187
LE INVENZIONI
Evidenzia (giallo) - Posizione 188
Greeks gave us geometry, history, cartography, the screw, the water wheel, gears, cranes, lighthouses, and fricking analog computers.
Nota - Posizione 189
GRECI
Evidenzia (giallo) - Posizione 212
it casts Catholicism or Christianity in a bad light,
Nota - Posizione 212
IDEOLOGIA
Evidenzia (giallo) - Posizione 213
conflict between science and religion,
Nota - Posizione 213
PERCHÈ NEGARE?
Evidenzia (giallo) - Posizione 213
civilization is more fragile
Nota - Posizione 214
CONSEGUENqa
Evidenzia (giallo) - Posizione 219
loudly proclaiming that there was never a Dark Age is one way to signal education and intellectualism
Nota - Posizione 219
PERCHÈ NEGARE? INTELLETTUALISMO
Evidenzia (giallo) - Posizione 224
I hate when faux-intellectuals give stupid black-and-white narratives
Nota - Posizione 224
BIANCO E NERO

venerdì 18 dicembre 2015

Ricchezza e povertà delle nazioni di David Landes


Ricchezza e povertà delle nazioni di David Landes
  • La domanda centrale: perchè l occidente davanti a tutti? Più intelligenti? Più spietati? Tesi: una questione di cultura.
  • Cap1 risorse naturali
  • Geografia e razzismo. Harvard abolì il proprio dipartimento. Porta cattive notizie
  • Clima. Siesta e aria condizionata. Insetti acqua
  • Cap2 rispondere alla geografia
  • Europa: piogge uniformi potere distribuito
  • Cina: chi ctrl il fiume ctrl tutto
  • La fortuna dell europa: nn avere piramidi da costruire. La iattura del grande progetto
  • Demografia e militarizzazione in cina. Sposarsi subito e figli a tutta forza lo vuole l imperatore
  • Xiii secolo: cina in testa grazie a numero e coordinamento
  • Cap3 il marchio dell europa
  • La grande fortuna: caduta dell impero romano.
  • Altra fortuna: separazione e competizione tra potere religioso e laico.
  • X secolo: nessuno avrebbe scommesso sull europa. Razzie ovunque e invasione saracena
  • Il motore: il medioevo. Città stato e impero con braccio corto
  • Burke: una legge contro la propr è una legge contro l operosità. Solo in europa esisteva pp
  • Greci e romani: dispotismo in atile orientale
  • Il vaso di soissons. Il te ebreo: a chi ho mai preso il bue e l asino?
  • Cristianesimo: l appello al cielo
  • Competizione istituzionale e liberi comuni. Governo dei mercanti
  • Il conte delle fiandre reclama un servo fuggito nel libero comune di bruges. Picche.
  • Divisioni: un male x l'incertezza che crea un bene x lo spirito umano indomito e autonomo
  • Torre vs campanile: un balsamo
  • Decentramento: il territorio è più diffic da conquistare. Regni vasti regnanti codardi
  • Innovazione tecnologica e produttiva medievale. Vedi stark
  • Il sobborgo. Concorrenza alle gilde.
  • La terziarizzazione verso le campagne. L italia resta indietro
  • Cap4 l invenzione dell invenzione
  • Il medioevo nel suo splendore
  • Ruota idraulica occhiali orologio la stampa polvere da sparo
  • La cultura giudaico cristiana
  • 1 rispetto x il lavoro manuale
  • 2 sottomissione della natura
  • 3 idea di progresso
  • 4 mercato
  • Cap5 grandi scoperte
  • L europa colonizza il mondo. è giustificato il senso di colpa?
  • colonizzatori: una legge di natura: il più potente comanda. prima del 1000 l islam era più forte, dopo più debole
  • gli indigeni avevano un anima? dal buon selvaggio al selvaggio e basta
  • le denunce dei domenicani e dei gesuiti
  • barbarie spagnole: 1 molta marmaglia tra gli equipaggi 2 distanza e marziani 3 un annuncio dell'era moderna e dei suoi massacri 3 legge di natura: il più forte comanda
  • la reazione alle accuse: 1 una leggenda 2 gli anglosassoni sono peggio
  • spagnoli: miravano ai tesori. portoghesi: profitto commerciale
  • perché l' europa e non la cina (più potente). curiosità intraprendenza autonomia iniziativa privata. i cinesi andavano per mare per farsi guardare coi loro navoni poco pratiche e molto addobbate
  • Africa: tra anarchia tribale e impero. L isolamento delle tribù. Xchè la guerra continua: 1 mancato gioco ripetuto 2 irrazionalità e superstizione religiosa. 
  • cap7: la sconfitta dei grossiimperi fondati sui tributi: atzechi incas
  • cap8: ci sarebbe stata riv industriale senza colonie?
  • sì: gli elementi cruciali sono indipendenti: sfruttamento del carbone e filatura della lana
  • cap12 perché i protestanti si imposero sui cattolici?
  • non avevano gilde
  • roma controllava troppo: eresie e scienza
  • individualismo protestante e maggiore istruzione
  • cap13: malthus vinto
  • l essenza della riv: la meccanizzazione
  • cap 14: perché in gb perché allora?
  • tre ragioni ragioni: 1 autonomia 2 invenzione dell'invenzione 3 molta domanda dall'impero
  • enclosure. strade private. istituzioni del libero mercato
  • imho: status sociale dell'inventore
  • radici della modernità: l'invidia per albione
  • sudamerica: la dannazione della ricchezza facile. risorse naturali e pigrizia
  • cina: burocrazia infinita. il prototipo del mandarino imperiale. troppa organizzazione
  • giappone: l'arte dell'imitare il modello giusto
  • islam: religione sbagliata? islam e tecnologia. sottomissione e autonomia. il grande califfato e la scarsa autonomia. attitudine a sperimentare. tutto il buono dell'europa proveniva dall'islam qualcosa è andato storto laggiù. il classico dispotismo: impero ottomano. il rifiuto della stampa per motivi religiosi. burocrazia clericale. modernità: la maledizione del petrolio e l economia di rapina. Discriminazione sessuale e implicaz economiche.
  • Un ritorno al passato migliore dell islam? Difficile: 1 oggi standard più alti 2 petrolio
  • Cao25 crollo dell impero
  • Il capitalismo resta intatto. Nn c era legame tra le due cose
  • Cap26 i declini
  • O troppe tasse o troppo sindacato o troppi competitori troppo protezionismo
  • L italia e la maledizione del turismo. È ul ns petrolio malediz incluse
  • Declino della gb: 1 xdita di potere politico 2 declino relativo: gli altri copiano 3 liberismo come fede 4 il vantaggio di chi copia: iniziare da zero ha dei vantaggi sulla riforma
  • Cap28 i vinti
  • Islam: sconfitta e fondamentalismo
  • Sudamerica: troppa voglua di un papà da reperire nella politica
  • Russia: la via sbagliata del marxismo e la maledizione delle risorse
  • Africa: tutte le maledizioni concentrate. Manca un medoevo e le istituzioni nn faranno il miracolo
  • 26 conclusioni
  • Nn neghiamo il primato dell europa
  • Nn neghiamo la radice umana europea: curiosità  razionalità e operosita anche avida. Nn capiremo mai
  • A fare la differenza è la cultura. Se poi dietro la cultura c è altro nn lo sappiamo e forse è meglio nn sapere
CONTINUA












martedì 15 dicembre 2015

La vittoria della ragione di Rodney Stark

La vittoria della ragione di Rodney Stark
  • tesi: il cattolicesimo, con la suaesaltazione della ragione, è alla base dei successi dell'occidente (scienza, arte, capitalismo)
  • 2 caratteri cristiani: 1 teologia razionale 2 divinita infinita sempre da scoprire. Ragione e infinito
  • Il concetto di progresso teologico. Revisione teologica
  • Scolastica e prime università
  • Incoerenza del paganesimo
  • In oriente nn esiste teologia ma saggezza
  • Islam: più incline al rigorismo che allo sviluppo razionale
  • Islam: allah agisce come vuole. La legge naturale lo limita ed è concetto blasfemo
  • Imho: religioni del libro e religioni della xsona o della chiesa. Gesù nn scrisse nulla
  • Ebrei: il libro. Dio come essenza inspiegabile. Premesse x cui nn ci sarà mai un tommaso d aquino.
  • La storia come ciclo o come progresso
  • La condanna dell astrologia
  • Più fiducia nella ragione che oggi
  • Largo uso delle astrazioni
  • La base della scienza
  • Whitehead: scienza e teologia medievale: il mondo nasconde un segreto che la ragione può spiegare
  • Dio persona razionale che progetta come noi. Altre religioni: universo increato entità senza scopo mistero supremo
  • Grecia: no progresso. Dei nn creatori. Platonismo: ipotesi a priori. Parmenide tutto è immobile. Dominio dei cicli
  • I primi scienziati del galileo keplero newton credevano fermamente in dio. Prendevano le distanze dal classicismo
  • La base dell individualismo. Libero arbitrio
  • La base del lavoro. La frugalità
  • La schiavitù minata. La dignità dell essere umano. L unico credo a sviluppare un opposizione nel vii secolo
  • L appello a dio come base contro la tirannide. La vendetta dei tiranni e il diritto di proprietà. Il ruolo della frammentazione politica europea
  • Capitalismo italiano e notd europa: cristianità + frammentazione. Frugalità. Umiliati.
  • L anticapitalismo cattolico: francia e spagna. L alleanza col potere
  • medioevo: meno tasse e più innovazione tecnica (perché innovare se le tasse sequestrano tutto?). occhiali 
  • innovazione nella produzione. turbina idraulica. mulini a vento. ferro di cavallo e collaborazione col cavallo. monaci e itticultura. sistema di rotazione dei tre campi. maggese e concimi. produzione del panno. camino. occhiali. orologio. tecnologia finanziaria. gru argani. forgiatura metalli. innovazioni nella guerra: staffe e selle appropriate. armature. navi con timone e fondo tondo. innovazioni nei trasporti: carri cavalli finimenti redini. innovazioni culturali: musica dalla monodia alla polifonia. organo violino sistema di notazione. arte romanica (infelice denominazione. la grande arte nasce con il rinascimento italiano? guardate a van eyek. letteratura: sviluppo delle lingue (dante chaucer). l università (non per tramandare la conoscenza ma per scoprire il nuovo): pargi bologna oxford cambridge. scienza, cosmologia: copernico è l esito di un evoluzione originata da giovanni da buridano (rettore a parigi) + nicola d'oresme + nicola cusano + 
  • capitalismo e medioevo. nonc'è cap senza credito e contabilità, due frutti medievali. an che la proprietà nel medioevo trova protezione. la lex mercatoria informa la globalizzazione medievale. 
  • greci romani (e anche padri della chiesa): il commercio degrada. 
  • monasteri e agricoltura: parte la specializzazione e la vendita dei prodotti. anche la vendita dei servizi religiosi fece la sua parte. randall collins.
  • monastero: un associazione disarmata che deve campare e aiutare i più bisognosi. praticamente un azienda
  • amministrare un monastero: denaro credito e conti.
  • le virtù del lavoro e della frugalità
  • capitalismo e progresso teologico. passi evangelici e iniziale opposizione
  • Condanna usura. Eredità ebrea. Divieto sempre eluso. Poi cominciano le eccezioni infine lo sdoganamento
  • Alla fine del 1200 il capitalismo era ormai giustificato dai teologi. Fu la nevessitá e l esperienza a far svoltare
  • L acquisto delle cariche era un investimento. Dava scandalo ma giovò molto all accettazione del capitalismo e della finanza
  • Alberto magno e san tommaso: il prezzo giusto è soggettivo. 
  • L islam nn riformò mai la sua dottrina sull usura
  • Il monastero fu il modello x la città stato
  • La firenze del dugento monopolizza commerci e finanza
  • Il commercio esiste da sempre ma il commercio pianificato e le società commerciali quelle no
  • Interesse composto e scuole. Solo in italia si poteva imparate moltiplicazione e divisione
  • Lettere di cambio c/c valute assicurazioni banche internazionali contrattualistoca
  • La guerra e i sovrani indebitati. La città stato come rifugio
  • Peste 1347 carenza di manodopera e innovazioni produttive
  • l'etica frugale e austera del lavoro - che weber esalta come novità protestante - era in realtà diffusa nel nord italia si pensi al movimento laico degli umiliati
  • il capitalismo italiano (e non solo) entra in crisi dopo la scoperta dell'america e le mutate rotte commerciali. non certo per motivi di etica religiosa.
  • sintesi: il capitalismo nasce in italia e si espande nelle fiandre in olanda e inghilterra
  • cap6 cattolicesimo anti-capitalista spagna e francia
  • nei secoli a venire l italia divenne terra di conquista ridimensionando l'attività commerciale mentre spagna e francia grandi regni cattolici retti da despoti erano contrari ai commerci
  • il capitalismo restò in olanda e inghilterra. da qui gli equivoci sulle sue radici
  • il fallimento di francia e spagna: dovuto alla tirannide, non alla religione
continua



  

lunedì 10 dicembre 2012

Maledizione!

Il cristiano è noto per porgere l' altra guancia ma questa pratica pacifista non sembra avergli impedito di conquistare un solido potere temporale.

Pensiamo solo alla potenza dello stato Vaticano o al fenomeno del monachesimo nel medioevo. Sono casi e terre in cui la Croce sembra dettare legge senza spada.

L' ingenuo si affanna a sottolineare l' esclusiva della parola.

Lo scettico si affanna a sottolineare le guerre fatte combattere da terzi.

Hanno ragione entrambi: le guerre di cui sopra esistono ma sono poche.

Hanno torto entrambi: i monaci si presentano a noi pacifici ma se guardiamo meglio scorgiamo la loro violenza.

Pur non brandendo la spada non si lesinavano le scomuniche. Una specialità monacense era poi la fabbricazione di anatemi.

Ecco allora gli strumenti di governo della cristianità: né spada nè tantomeno altra guancia ma piuttosto l' uso sapiente delle maledizioni.

Bisogna ragionare tenendo conto che l' efficacia delle maledizioni era credenza diffusa e che il monopolio di questo strumento era riconosciuto agli uomini di Chiesa.

Certo che maledire dicendo "che possano le iene maculate divorarti domani a mezzanotte" è rischioso perché se poi domai a mezzanotte le iene maculate non si fanno vive i potenziali aggressori affileranno le spade.

Come rendere infalsificabile una maledizione?

1. Si puo' ricorrere a facili predizioni da pronunciare con la faccia inquietante di Carlo Lucarelli o coi toni allusivi di Report, in questo caso il classico "possa tu morire miseramente" è perfetto visto che tutti noi prima o poi moriamo e che la morte ha sempre un aspetto miserrimo.

2. Si puo' stare sul vago augurando sofferenza nel sonno e nella veglia; il dentista e/o qualche incubo prima o poi arriva per tutti.

3. Ma la cosa migliore è ricorrere a mondi ultraterreni: "possa tu precipitare agli inferi con tutti li mortacci tua al seguito". In questo caso la verifica è possibile ma solo a cura del monopolista maledicente.

La teoria puo' essere verificata, basta consultare le formule in dotazione a qualsiasi Ministero della Difesa di qualsiasi convento medievale, specie i ricchi e ben pasciuti.

Ecco un prototipo:


... chiunque intenda violare questi possedimenti sia scomunicato e maledetto nonché dannato per sempre in compagnia di Giuda il traditore e del diavolo...

Tono lugubre, vaghezza e mondi soprannaturali: 1, 2 e 3 ben combinati. Con Lucarelli, l' Infermo e i demoni si va sul sicuro.

Nel corso del tardo medioevo i diritti proprietari ecclesiastici trovarono protezione da parte delle neo monarchie e l' arma delle maledizioni fu dismessa. Successivamente lo scisma protestante ruppe il monopolio cosicché l' arma della maledizione risultò spuntata e fu abbandonata per sempre. D'altronde la Bibbia è piena sia di maledizioni che di divieti a maledire, per smettere fu sufficiente dare più peso ai secondi.

LETTURE:

http://www.peterleeson.com/God_Damn.pdf









domenica 8 agosto 2010

Sterilità degli arpedonapti

Quali sono le condizioni sociali che sollecitano lo sviluppo rigoglioso delle Scienze?

E qui ognuno dice la sua, esce di tutto e il contrario di tutto.

Ma alcune voci sono più autorevoli, si tratta di quelle voci comandate da cervelli che perlomeno conoscono a menadito la storia della scienza. Sentiamo allora Alexandre Koyrè:

"vedo tre condizioni: 1) molto tempo libero per gli uomini, 2) culto dell' astrazione e della verità e 3) prestigio sociale per chi si dedica al culto dell' astrazione e della verità. La storia ci insegna, per qualcuno potrebbe essere una sorpresa, che lo sviluppo scientifico è disconnesso dalle attività pratiche. Non sono stati gli arpedonapti egiziani, che dovevano misurare i campi della valle del Nilo, ad inventare la geometria: sono stati i Greci, i quali non avevano proprio nulla di significativo da misurare. I primi si sono fatti bastare rudimentali quanto ingegnose ricette pratiche. Del pari non sono stati i Babilonesi, che credevano fermamente nell' astrologia e nel suo vaticinio, a raffinare le leggi astronomiche, ma altri che avevano solo il gusto della conoscenza. Io so che le tre condizioni di cui sopra sono decisive, ma non so quale ambiente sociale sia più propizio per ricrearle, quindi direi che la risposta al quesito resta inevasa"

Alexandre Koyré - Filosofie e storia delle scienza - Mimesis

Interessante. Mi sembra che la diffusione della religione in tutti gli ambiti della discussione pubblica (culto della verità) e le continue sottili dispute teologiche (culto dell' astrazione), facciano della società medioevale un' incubatrice adeguata per lo sviluppo della scienza.

mercoledì 30 gennaio 2008

La monarchia di diritto divino

[...] nell'Europa uscita dal Rinascimento e dalla Riforma, il potere monarchico si era rafforzato ed ulteriormente accentrato, onde la sua efficacia era di gran lunga superiore a quanto non fosse mai stata nel Medioevo feudale. Il feudalesimo aveva cessato di esistere in quanto sistema di organizzazione dello Stato, dacché tutto il potere s'era concentrato nelle mani del sovrano. Il conseguente incremento del loro potere politico era sostenuto dai monarchi con giustificazioni ideologiche destinate ad essere assai più efficaci e persuasive nei confronti della Chiesa di quanto non fossero quelle dei loro predecessori feudali. Protestando di aver ricevuto il potere direttamente da Dio, i sovrani implicitamente respingevano il concetto medioevale secondo cui supremo dispensatore di ogni autorità era, come affermato nella bolla “Unam Sanctam”, il pontefice. Pretendendosi chiamati ad esercitare la dignità regale per grazia di Dio (Dei gratia), i sovrani rivendicavano il diritto ad esercitarla senza restrizioni di sorta, mentre nessuno avrebbe potuto privarneli senza recare offesa a Dio stesso. Ne risultava il rifiuto sia della giurisdizione ierocratica di Roma, sia della pretesa calvinista di opporsi, se necessario, al potere temporale in nome della «vera religione».