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venerdì 18 novembre 2016

Dove stanno i poteri forti?

John Cochrane ha le idee chiare: il potere forte è la burocrazia.
Lo afferma nel saggio “Rule of Law in the Regulatory State” concepito in occasione dell’800 anniversario della Magna Charta.
Il burocrate puo’ rovinare la tua vita, i tuoi affari, puo’ farlo in qualsiasi momento, puo’ farlo in un giorno.
Questo strapotere è dannoso per l’economia ma anche e soprattutto per la libertà.
Avete notato che nessuno dei presunti “poteri forti” critica i burocrati? La risposta è semplice: perché li teme. Li teme perché sono loro il vero potere forte… 
… What banker dares to speak out against the Fed, or trader against the SEC? What hospital or health insurer dares to speak out against HHS or Obamacare? What business needing environmental approval for a project dares to speak out against the EPA? What drug company dares to challenge the FDA?…
Cosa chiede il burocrate (vero potere forte) ai soggetti (presunti poteri) su cui esercita la sua influenza? Supporto per la sua agenda politica.
Le agenzie governative (entrate, ambiente, sicurezza, commercio, professioni…) sono un po’ come i baroni al tempo della monarchia.
La “rule of law” è in pericolo, il pericolo non viene più dalla tirannia dei re ma dal potere dei regolatori chiamati ad applicare la legge.
Viviamo in un mondo sommerso dalla carta su cui sono vergate mille leggi vaghe quanto contorte, quindi soggette ad applicazione discrezionale.
Il titolare di questa discrezione è il burocrate.
Il trend sembra destinato ad esacerbarsi: più astrusità, più vaghezza, più discrezionalità, più potere ai burocrati che, “traducendole” via circolare, riscriveranno di fatto la legge premiando gli amici e punendo i nemici.
Una legge generica trasferisce il potere dal primo anello della catena governativa all’ultimo.
Una giustizia lenta trasferisce potere a chi puo’ accusare.
La cosa è vera soprattutto in ambito economico dove perdere l’attimo ti rovina, dove la sentenza finale conta poco. Senonché, è proprio l’ambito economico quello che ospita i presunti poteri forti, che divengono così facilmente ricattabili. 
Franklin Roosevelt con il suo New Deal è il grande precursore in questo attacco alla “rule of law” tramite voto di scambio: le mille regole introdotte lo consentivano.
Il New Deal fu un fallimento economico ma un grande successo politico, per questo gode di buona stampa… 
… The New Deal may not have been an economic success [an example], and likely prolonged the Great Depression. But it was above all a dramatic political success, enshrining Democratic power for a generation…
Nixon mandava l’Agenzia entrate ai suoi nemici politici, un arma spuntata in presenza di bassa tassazione e regole chiare.
Ma come chiamare questo fenomeno?
Non è socialismo perché lo stato non detiene i mezzi di produzione. Da noi il business privato esiste eccome anche se molto regolamentato.
L’Obamacare è una vasta burocrazia che controlla poche grandissime imprese in cartello tra loro.
Non è “il controllore che cattura il controllato” che aveva in mente George Stiegler. Qui il coltello dalla parte del manico appartiene al controllore…
… “capture” does not describe how national political forces use regulatory power to extract political support…
Non è capitalismo di relazione. Certo, i “ben connessi” ottengono favori ma si sorvola sui favori legati al supporto politico che i “ben connessi” devono rendere.
Nei settori altamente regolamentati dominano poche e grandissime aziende: quelle che il regolatore decide di fatto di tenere in piedi: poche banche, pochissime assicurazioni sanitarie.
Il prezzo della sopravvivenza è la disponibilità a collaborare alle riforme politiche senza criticare troppo.
Charles Murray ha conteggiato 4450 crimini federali. 175000 sono invece le pagine di regolamentazione federale che deve leggersi chi non vuole essere disturbato. Lui propone forme di disobbedienza civile.
Sembra non colga il pericolo: una visita dell’Agenzia Entrate o dell’Agenzia dell’Ambiente puo’ farti chiudere per sempre baracca e burattini. Un dilazionato (ad arte) rilascio di permessi puo’ non farti aprire mai. Che te ne fai di una sentenza favorevole dopo 3 anni?
Le regole sono stupide ma i regolatori sono intelligenti.
Con l’avvento di internet e dell’informazione capillare a basso costo molte regole non servono più…
… Uber stars are far more effective than the Taxi Commission…
Eppure le regole non diminuiscono, aumentano. Il desiderio di avere un supporto politico nel mondo degli affari non diminuisce affatto e le regole servono anche a quello.
L’espressione “rule of law” è piuttosto vaga: anche Enrico VIII ebbe un processo prima della testa tagliata.
Per precisarla si propone questa formulaesiste “rule of law” se da posizioni importanti si puo’ criticare il governo senza ripercussioni.
Se critichi Castro andavi in prigione. Se criticavi Hoover no. Ma se ti opponi ai progetti di Obama magari da posizioni di vertice in una grande impresa sanitaria? Puoi continuare tranquillo i tuoi affari?
La cosa è dubbia, molto dubbia. La risposta più plausibile è no. Riceverai presumibilmente la visita di burocrati che si limiteranno ad “applicare la legge”. Atti dovuti, per carità.
Se critichi il sovrintendente riceverai poi i permessi di cui hai bisogno?
Non è chiaro, e questo è il pericolo in cui siamo immersi.
La “rule of law” non ha a che fare solo con l’esistenza di una legge. Il burocrate sa che esiste una legge, la “traduce” e ti nega il permesso e ti fa chiudere. Oppure ti sommerge con mille richieste basate all’apparenza su una legge scritta.
La “rule of la” non ha a che fare tanto con l’esistenza di una legge quanto con i criteri utilizzati per scriverla.
Una regola deve essere precisa, non discrezionale…
… discretion comes in the application of a rule book thousands of pages long with multiple contradictory and vague rules…
Deve essere semplice, non contorta e vaga…
… the regulation can be long, vague and complex. “The firm shall not engage in abusive practices.”… hundreds of pages…
Deve essere ben conoscibile alla prima lettura e non dopo n processi in cui viene applicata…
… Insider trading rules are, at present, a good example… The definition of “insider” varies over time, and there is really little hope for a firm to read a coherent rule book to know what is and is not allowed…
Deve essere chiara al fine di evitare la richiesta di permessi… 
… In much regulation, however, you have to ask for permission from the regulator, and that permission includes a lot of discretion. Environmental review is a good example…
Deve essere comprensibile fin da subito senza bisogno di documenti interpretativi.
Ci sono tre livelli di comprensibilità: quella del cittadino comune; quella dello specialista; quello dello specialista previo chiarimenti del burocrate. Noi siamo fissi da decenni sulla terza, ovvero sull’astrusità. Dobbiamo tornare alla prima… 
… Can a normal person read the plain text of the rule, and understand what action is allowed or not? Or is the rule so complex that specialists are required to understand the rule, and the regulatory agency’s current interpretation of the rule? In particular, are specialists with internal agency contacts necessary, or specialists who used to work at the agency?…
Non deve lasciar spazio ad arbitrii nell’applicazione…
… Regulations that are seldom enforced, but then used occasionally to impose enormous penalties are clearly more open to political abuse…
L’ideale sono quelle regole che consentono controlli a tappeto: i controlli spot sono linfa vitale per la tirannia.
Deve essere trasparente
… Do you have the right to know how a regulatory agency decided your case?… For example, the Wall Street Journal’s coverage of Met Life’s “systemic” designation reports The feds .. still refuse to say exactly which [threats] make MetLife a systemic risk or what specific changes the company could make to avoid presenting such a risk. and continues…MetLife says that.. the government’s decision is based on mere speculation and “undisclosed evidentiary material.”…
Deve poter essere sempre contestata presso un giudice estraneo al regolatore…
… right to appeal is often only to appeal to the same agency that made the decision… As an example, continuing the above MetLife coverage, The… stability council “lacks any separation in its legislative, investigative, prosecutorial, and adjudicative functions.” That combined with MetLife’s inability to see the full record on which the decision was based made it “impossible” to get a fair hearing…
A volte il regolatore è un’istituzione indipendente ma questo puo’ essere anche peggio: la miscela indipendenza più arbitrio puo’ essere esplosiva…
… There are many structures in place to try to ensure the “independence” of independent agencies… These important structures try to limit explicit party politics’ use of the regulatory state. They are less successful at limiting the bureaucracy’s use of its regulatory power to prop up its own separate fiefdom…
L’applicazione della regola deve essere rapida: non è necessario proibire quando basta dilazionare…
… The regulatory process can take years, and a canny regulator need not explicitly rule against a political foe. Delay is enough. Lois Lerner herself didn’t deny applications. She just endlessly delayed them…
Nell’interpretazione delle norme sarebbe bene dare un ruolo alla società civile
… The agencies undertake their own process for rule writing. They usually invite comment from interested parties, but are typically free to ignore it when they wish… As exemplified by the EPA’s decision to brand carbon dioxide a pollutant (coverage here), to extend the definition of “navigable waters” to pretty much every puddle, HHS’ many reinterpretations of the ACA, and the Education Department’s “Dear Colleague” letters, even the barely-constrained rule-making process now proceeds beyond its previous mild legal and consultative constraints…
Ma tutte queste paure sono giustificate? Esistono dei casi concreti che ci fanno temere?
Partiamo dal settore finanziario, notoriamente in preda al “liberismo selvaggio”.
La legge Dodd-Frank sono 2,300 pagine. Il concetto cardine è quello di “rischio sistematico”. Peccato non venga mai definito.
La “Volker rule” è meno ambiziosa: solo 1000 pagine. Chiamarla “talmudica” (come qualcuno ha fatto) è un isulto alla chiarezza del Talmud.
Esito di tanta minuzia: discrezionalità gigantesca del regolatore che fa e disfa come vuole.
In ogni grande banca lavorano ormai in servizio permanente effettivo un centinaio di “regolatori” che devono dare l’ “ok” ad ogni decisione importante.
Gli “stress test” sono un caso tipico: si costruiscono vari scenari ipotetici e si applicano i modelli del regolatore per verificare se la banca è solida.
Se la banca conosce in anticipo gli scenari “essere solidi” è facilissimo.
Se la banca conosce in anticipo i modelli “essere solidi” è abbastanza facile.
Da qui il problema
… Fed staffers playing this game, at least those that I have talked to, are honest and a-political. For now. But how long can that last?…
Chi non riga dritto (e parlo di politiche) ha già la testa nel cappio, basta tirare.
Secondo voi, le grandi banche sono libere di criticare l’operato della FED? Diciamo solo che la “rule of law” è in leggerissimo pericolo.
Molto più strategico assumere qualcuno dello staff degli stress-tester quando si licenzia. Questo non è “catturare” ma difendersi da uno strapotere.
Facciamo il caso della “potentissima” Standard & Poor
… Is it a coincidence that S& P, who embarrassed the Administration by downgrading U.S. debt, faced a $ 1.4 billion dollar settlement…
Paga, taci e scamperai i tuoi guai.
Le parole di John J. Mack della Morgan Stanley sono illuminanti: “ricordatevi sempre che il nostro cliente numero 1 è l’Amministrazione”.
Il Dipartimento per la difesa del Consumatore ha accusato Ally Bank di “discriminare” nella concessione dei mutui.
Con una strana analisi statistica (mai resa disponibile) basata sui CAP e sui cognomi, sembra si sia concluso che ai neri venissero addebitate maggiori commissioni: 100 milioni di multa.
In ossequio alla formula “paga, taci e forse starai fuori dai guai” Ally ha pagato: nessuno desidera l’etichetta di “razzista”….
… Agency… can disapprove any retail financial arrangement it deems “abusive,” and put Ally out of business… in this case, there was no charge or evidence of discriminatory practice or intent…
A che serve difendersi da un’accusa infondata quando l’accusatore ha solo l’imbarazzo della scelta per metterti sotto processo? Meglio tenerselo buono.
Cos’è un abuso? Cos’è una pratica discriminatoria? Ecco casi lampanti in cui c’è la legge ma non c’è la “rule of law”.
In epoca di matrimoni gay e femminicidi è un attimo uscire dagli affari con l’etichetta di “sessisti” o “discriminatori”, basta un programmino statistico che passi al setaccio la tua clientela: troppe poche donne! troppi pochi gay!
Altro esempio di discrezionalità: insider trading. Con l’ IT la SEC va a nozze, ogni potenziale nemico politico è tacitabile.
Non esiste una definizione giuridica cosicché la caccia alle streghe è sempre aperta.
Si procede a suon di grandi accuse e grandi transazioni. Un sistema in cui la SEC puo’ rovinare chiunque quando vuole.
Certo, dopo 5 anni un tribunale potrebbe anche darvi ragione. E allora? C’è ampio margine per un’azione politica.
A scanso di equivoci, comunque, al momento bisogna appellarsi alla SEC per un provvedimento emanato dalla SEC.
Altro esempio, piccolo ma concreto: sembra che i moduli compilati da alcune banche in occasione della “disclosure” non fossero piaciuti molto alla SEC, risultato: “unsafe and unsound processes and practices”.
La strategia del “paga e taci” qui è dominante: 25 bilioni di dollari.
E’ un processo epocale: basta con il comando e controllo. La strategia è cambiate: ora c’è la norma astrusa, l’interpretazione discrezionale e il controllo limitato (e mirato). Gli altri sono “perdonati”. L’etica cattolica ha vinto su quella protestante.
Vale per i controlli ambientali, per esempio…
… EPA “described a strategy of pursuing larger, more complicated enforcement cases, albeit fewer in number.”…
Opportuno anche uno spostamento dei controlli dove le regole sono più vaghe…
… Larry Parkinson, another former federal prosecutor who runs FERC’s [Federal Energy Regulatory Commission] investigations, described it as an outgrowth of shifting resources to more serious matters— like market manipulation— and away from more traditional violations…
La lotta alla “manipolazione del mercato” rende molto, è logico: nessuno sa cosa sia e quindi tutti sono potenzialmente colpevoli, basta una definizione ad hoc.
L’ Obamacare sono 2700 pagine. Il mondo delle circolari relative è talmente articolato che il dibattito sul numero di pagine prodotte è ancora in corso.
Antonin Scalia ha invocato l’ottavo emendamento contro la crudeltà di dover leggere tanta roba per poi giudicare.
L’Heritage Foundation ha contato 1327 esenzioni. Si ha come il sentore che chi ambisca ad un’esenzione non si ponga come grande critico della riforma sanitaria. Voi che ne dite?
Le assicurazioni sanitarie sono ormai pochissime e, riunite in cartello, si incontrano quotidianamente con l’Amministrazione: anche loro sembrano d’accordo con la riforma di Obama. Strano? No: c’è chi garantisce il cartello e chi dà supporto politico evitando critiche o sabotaggi. Tutti vivono contenti.
Mark Bertolini, CEO di Atena…
… “So there is a relationship you need to figure out there if you’re going to have a sustained positive relationship with your biggest customer…
Recentemente, la Daughters of Charity Health (organizzazione no profit) voleva vendere a Prime (organizzazione profit) i suoi ospedali in deficit.
Il procuratore Kamala Harris deve approvare l’affare valutando la conformità alle regole. A quale regola? Una sola (bene!): conformità all’interesse nazionale (male!). E’ un po’ come chiedere a Harris: ti stanno simpatici quelli di Prime?
Siccome gli ospedali di Prime non erano tutti sindacalizzati (quanto quello fallito), Prime risultò poco simpatica a Harris, che decise di stoppare il tutto, anche in presenza di un report positivo del suop staff.
Passiamo alla protezione della sicurezza alimentare. Conoscete la vicenda del salmone Aquadvantage?…
…Consider what they [FDA] have inflicted on a genetically engineered Atlantic salmon, which differs from its wild cohorts only by reaching maturity about 40 percent faster, as the result of the addition to its genome of a growth hormone gene from the Chinook salmon… It took FDA more than a decade just to decide how they would regulate the AquAdvantage salmon. Characteristically, they decided on the most onerous pathway, regulating the new construct in genetically engineered animals as though it were a veterinary drug, similar to a flea medicine or pain reliever. After several years of deliberation, regulators concluded as early as 2012 that the AquAdvantage Atlantic salmon has no detectable differences and that it “is as safe as food from conventional Atlantic salmon.”… When the FDA completed its Environmental Assessment in April 2012 and was ready to publish it— the last necessary hurdle before approving the salmon for marketing— the White House mysteriously intervened. The review process vanished from sight until December of that year, when the FDA was finally permitted to publish the EA (the unsurprising verdict: “no significant impact”), which should then have gone out for a brief period of public comment prior to approval. The reason for the delay in the FDA’s publishing the needed Environmental Assessment was exposed by science writer Jon Entine. He related that the White House interference “came after discussions [in the spring of 2012] between Health and Human Services Secretary Kathleen Sebelius’ office and officials linked to Valerie Jarrett at the Executive Office [of the President], who were debating the political implications of approving the [genetically modified] salmon. Genetically modified plants and animals are controversial among the president’s political base, which was thought critical to his reelection efforts during a low point in the president’s popularity.”…
Dilazionare per 20 anni un progetto commerciale significa renderlo un pochino meno conveniente. Voi che ne dite?
E la vicenda dell’ EPA con la “Pebble Mine”? Aprire uno scavo non è affare da poco, per questo l’EPA emette sempre un veto a prescindere, tutto sommato si puo’ accettare. Ma la collusione accertata tra burocrati e attivisti verdi, quella non è molto normale.
La vicenda della Keystone pipeline è un altro caso di dilazioni politicizzate. Rinviare e proibire sono sinonimi in certi casi.
Al Armendariz era il direttore dell’ EPA alla sesta giurisdizione. La sua strategia per il controllo delle compagnie petrolifere: crocifiggerne uno per tenere in pugno tutti… Da una intercettazione:
… The Romans used to conquer little villages in the Mediterranean. They’d go into a little Turkish town somewhere, they’d find the first five guys they saw and they would crucify them. And then you know that town was really easy to manage for the next few years.…we do have some pretty effective enforcement tools. Compliance can get very high, very, very quickly….
Beati tempi in cui per sentire queste parole bisognava ricorrere alle intercettazioni! Oggi sono moneta corrente nei convegni.
Ma non sono solo parole: Armendariz chiuse di fatto la Range Resources, una delle prime compagnie di fracking.
internet? Per ora ci si scrive senza il permesso del burocrate (cosa più unica che rara). Ma quanto durerà? I poteri forti scalpitano.
Il concetto su cui far leva per un controllo sembra quello di “net neutrality”. Alcune ditte pagavano un extra per spedizioni più veloci.
Un bel giorno del novembre 2014 Obama si mostrò turbato da queste discriminazioni e chiese al suo burocrate di intervenire. Esito: multa a chi viola la net neutrality? No, applicazione integrale del codice delle telecomunicazioni (1935) al mondo di internet. Cosa lo vieta?….
… This includes Title II rate regulation, in which the FCC (agenzia burocratica) has full power to determine what rates of regulation are “reasonable…
Al momento il burocrate ci rassicura 8bontà sua): non è mia intenzione optare per un’applicazione integrale. Sotto testo: ma posso farlo quando cazzo voglio e con chi voglio. Intesi?
Anche la dottrina del “comportamento corretto su internet” lascia un leggerissimo spazio alla discrezionalità del regolatore.
Risultato: chi intende investire su internet meglio che prima investa in buoni rapporti con i poteri forti, ovvero la FCC.
Sarà un caso ma da quel giorno i giganti di Internet hanno cominciato ad aprire uffici a Washington
… Uber hired, straight from the Administration, well known tech wizard, David Pflouffe. Given Uber’s troubles with labor law— a California court recently ruling that its contractors are employees— and taxi regulation throughout the U.S., investing in politics is good business for Uber…
Veniamo al finanziamento delle campagne elettorali.
Poiché qui si stabilisce chi vince le elezioni a nessuno parrà strano che si faccia un uso politico di queste regole.
Disclosure? E chi puo’ essere contro la trasparenza dei finanziamenti? La lotta per la trasparenza aveva però un triste precedente… 
… Lois Lerner, director of the IRS Exempt Organizations Unit, famously derailed applications for nonprofit status from conservative groups, ahead of the 2012 Presidential election. Her main tactic was endless delay. All you need is for the election to pass…
Si tenga conto di una cosa: tutte le tirannie iniziano facendo liste.
L’affare Snowden insegna…
… NSA collected phone call “metadata.”… who called who and not the content… Suppose you called three cancer doctors, alcoholics anonymous, and two divorce lawyers. And you want to run for the senate… John Oliver’s hilarious Snowden interview contained an interesting revelation. The internet is an amazing thing. What do Americans do with it? They send around pictures of their private parts. And NSA employees regularly pass the pictures around to great hilarity…
Intanto le e-mail della Clinton sono andate perdute. Che strano! Alcune e-mail vanno perdute ed altre no. Chi lo decide? I poteri forti, ovviamente.
Con l’e-verify ogni persona deve essere autorizzata dai poteri forti per poter lavorare. Al momento serve per verificare se si tratta di clandestini, ma…
… People must have the right licenses, the right background checks, union memberships and so on. Are you guilty in the latest SEC which hunt?… a conviction for violating the endangered species act keeps you out of the work force…
Ogni tirannia controlla i suoi cittadini consentendogli o meno di lavorare.
Esiste il diritto di guadagnarsi da vivere anche se il governo non ci va a genio? A volte sembra di no…
…  As a recent political example, Dennis Hastert was recently indicted for violating the spirit of the $ 10,000 limit on bank withdrawals, by withdrawing amounts just shy of the limit. Hastert wanted the money, apparently, to pay blackmail to someone with an embarrassing personal secret. Hastert is retired…
Nel campo dell’istruzione la fumosa e paralizzante normativa sugli abusi sessuali spiana la strada ai poteri forti…
…historians of the new system will cite the Education Department’s Office for Civil Rights’ 2011 “Dear Colleague” letter on sexual harassment as the watershed event. This letter— not even a formal regulation— forced creation of quasi-judicial systems of sexual-abuse surveillance on every campus in America. The universities complied for fear of lawsuits from enforcers at the Departments of Education and Justice. The Justice Department’s Special Litigation Section and Housing and Civil Enforcement Section have forced numerous settlements from police departments, school districts, jails and housing agencies. Whatever the merits, the locals know the price of resisting Justice is too high…
Laura Kipinis ha osato criticare la normativa parlando di “sexual paranoia” ricevendo a stretto giro di posta le attenzione del burocrate. Magari la cosa finirà in nulla, di certo Laura Kipinis e chiunque altro ci penerà due volte a criticare le politiche dell’Amministrazione.
Intanto i dipartimenti universitari si sono tutti uniformati istituendo costosi e praticamente inutili uffici contro gli abusi sessuali, proprio come chiesto dal regolatore. Possibile che non ci sia dibattito su norme tanto strane quanto poco efficaci? Ci sarebbe, forse, ma questo ennesimo “paga e taci” ci fa ben capire dove si annidino i poteri forti.
TheRedKing

sabato 5 settembre 2015

Rule of Law in the Regulatory State John H. Cochrane

John Cochrane sulla rule of law e il regolatore
  • Quale banchiere sentirete mai parlare male della banca centrale? Tra regolatore e regolato si istituisce una profonda complicità, è normale sia così
  • Le libertà oggi nn sono minacciate dal tiranno o dalla maggioranza ma dal regolatore che può rovinare il tuo business in una notte.
  • l'economia domina la politica? Non credo, di certo la pubblica amministrazione domina l'economia dei grandi gruppi
  • Le leggi sono vaghe e conferiscono alla pa un potere senza pari, è il regolatore che le specifica a suo piacimento...
  • Il regolatore crrca supporto politico. Il New Deal sarà stato anche un fallimento economico ma di sicuro è stato un successo politico...
  • Come possiamo etichettare questo fenomeno? Impossibile parlare di socialismo, qui il privato è prospero...
  • Qui nn parliamo di "regolatore catturato", qui il regolatore è la parte forte che impone la sua legge...
  • Qui nn parliamo di capitalismo di relazione, anche in qs caso è sottostimata la posizione di dominus del regolatore..
  • Un mondo di grandi oligopoli protetti e pronti a supportare politicamente il regolatore...
  • IMO: a dire il vero un nome ci sarebbe per indicare questo assetto istituzionale: fascismo.
  • La soluzione Murray di fronte alla regolazione sterminata e ai pochi controllori: disobbedienza civile e assicurazione x i pochi condannati...
  • Forse M. sottovaluta il potere dei controllori: basta la minaccia di una visita x far tremare interi imperi economici...
  • L'informazione diffusa rende inutili certe regolazioni che xrò nn accennano a sparire, probabilmente xchè la domanda di protezione dei grandi gruppi oligopolistici, quella nn sparisce di certo e dove si sono consolidate alleanze è difficile smontarle. Pensate alla guerra Uber vs Taxisti. Vi sembra forse che il regolatore sia concentrato sugli interessi del consumatore?...
  • Definizione di rule of law: poter parlare contro una certa politica e nn risentirne negli affari. A Cuba nn esiste. Sotto Hoover esisteva. E sotto Obama? Probabilmente nn esiste più...
  • La rule of law nn esiste x il solo fatto che esiste una regola. Deve essere una regola precisa, semplice, che nn implica discrezione (es. a contraris: "l'impresa nn deve compiere abusi di potere), ben conoscibile in anticipo (x un esempio a contraris vedi insider trading), edita in linguaggio semplice senza gergo specialistico, applicabile sistematicamente con sanzioni piccole (il contrario si presta ad abusi politici),  con diritto di appello a tribunali distaccati, deve essere veloce (i ritardi sono strumenti di ricatto)., ai xmessi si deve privilegiare la regola: meno discrezione..
  • Il regolatore deve essere indipendente dalla politica e spesso lo è. Il fatto è che spesso nn lo è dall'orientamento della burocrazia della quale fa parte. Infatti anche la burocrazia ha anch'essa un orientamento politico. 
  • Es.: Dodd-Frank: 2300 pagine; l'aggettivo "sistemico" è cruciale ma mai definito, i xmessi sono la regola. Gi stress test vengono resi noti a postrriori e sono talmente manipolabili da poter prendrre di mira la debolexza della banca specifica che si intemde colpire...
  • È una coincidenza se S&P dopo aver declassato il debito USA ha ricevuto una multa milionaria dall'antitrust?...
  • Morgan Stanley: il vostro primo cliente è il governo...
  • Altro esempio: Ally Bank accusata di praticare interessi superiori ai neri. L'accusa è labile? Paga e taci è la strategia migliore. Ancora più importante: nn c'erano regole precise ad impedire un certo comportamento, smicemente all'autorità nn piacevano certe statistiche e ha invocato l'"abuso". Nemmeno è stato mai reso noto il software che selezionava gli abusi. Segreto...
  • Le vicende dell' insider trading sono l'epitome della discrezionalità del regolatore. Non esiste definizione legale di cosa sia cosicchè il tutto si è trasformato in una caccia alle streghe con super multe campate in aria...
  • Altro esempio: multe x mere formalità. 25 milioni di dollari x formulari imperfetti nei contratti di mutuo. Le formalità sono un ottimo strumento di ricatto...
  • Un concetto che significa tutto e niente: market manipulation...
  • Giudice Scalia sull'Obamacare: ha invocato l'ottavo emendamento contro il dovere di leggerselo tutto...
  • Obamacare: nella sanità tutto è cartello dai dottori agli assicuratori. Il sostegno politico della riforma spiega la sua complessità e quindi i mille appigli x i ricatti...
  • Obamacare: il regolatore "cartellizza" l'industria che deve regolare proteggendo chi ha collaborato fattivamente alla riforma...
  • La vendita di ospedali (falliti) da parte del no profit è consentito solo in ossequio all' "intrresse nazionale", formula vaga che apre a mille discrezioni...
  • La FDA istruisce processi che durano 20 anni e spesso le ragiono politiche nn di tutela del consumatore, specie in materia OGM. Il caso del sslmone è esemplare...
  • EPA: politicizzazione e ritardi indefiniti a go go...
  • Le intercettazioni di Al Armendariz: prendiamone una e crocifiggiamola, le altre impareranno...
  • Internet: ormai sottoposta alle regole di qualsiasi media è proibito superare soglie ragionevoli di concentrazione. Su quel "ragionevoli" la discrezione dei regolatori si sbizzarrisce...
  • Le commissioni delle authority sono dei parlamentini dove si vota compatti x partito. aQs vi sembra indipendenza?...
  • Regole sulla campagna elettorale. Obbiettivo: limitare il diritto di parola. Chi può dirsi contro la dislosure? Peccato che poi il regolatore si accanisce dove vuole una volta che la legge è sufficientemente farraginosa...
  • Snowden: ennesima conferma: gli abusi del regolatore sono all'ordine del giorno...
  • Controllo sulle transazioni: il diritto all'opposizione richiede il diritto alla privacy. Un diritto sempre più minacciato dal regolatore fiscale...
  • College: ormai le leggi anti discriminazione e antistupro sono talmente vaghe che i regolatori sono ras che rovinano carriere a piacimento. Chi denuncia la cosa diventa subito un inquisito (vedi prof. Kipnis
continua

venerdì 7 agosto 2015

Regulatory State

The Grumpy Economist: Rule of Law in the Regulatory State:



'via Blog this'



I haven't yet found a really good word to describe this emerging threat of large discretionary regulation, used as tool of political control.

Many people call it "socialism." But socialism means government ownership of the means of production. In our brave new world private businesses exist, but they are tightly controlled.
Obamacare is a vast bureaucracy controlling a large cartelized private business, which does the governments [sic] political and economic bidding. Obamacare is not the Veteran's Administration, or the British National Health Service. Socialism doesn't produce nearly as much money.
It's not "capture." George Stigler described the process by which regulated businesses "capture" their regulators, using regulations to keep competition out. Stigler's regulated businesses certainly support their regulators politically. But Stigler's regulators and business golf together and drink together, and the balance power is strongly in the hands of the businesses. "Capture" doesn't see billion-dollar criminal cases and settlements. And "capture" does not describe how national political forces use regulatory power to extract political support.
It's not really "crony capitalism." That term has a bit more of the needed political flavor than "capture." Yes, there is a revolving door, connections by which businesses get regulators to do them favors. But what's missing in both "capture" and "cronyism" is the opposite flow of power, the Devil's bargain aspect of it from the point of view of the regulated business or individual, the silencing of political opposition by threat of regulation.
We're headed for an economic system in which many industries have a handful of large, cartelized businesses-- think 6 big banks, 5 big health insurance companies, 4 big energy companies, and so on. Sure, they are protected from competition. But the price of protection is that the businesses support the regulator and administration politically, and does their bidding. If the government wants them to hire, or build factory in unprofitable place, they do it. The benefit of cooperation is a good living and a quiet life. The cost of stepping out of line is personal and business ruin, meted out frequently. That's neither capture nor cronyism.
"Bureaucratic tyranny," a phrase that George Nash quotes Herbert Hoover as using is a
contender

martedì 23 giugno 2015

I guai con la burocrazia

Due vittime: innovazione e trasparenza.

What Bureaucracies Do http://www.arnoldkling.com/blog/what-bureaucracies-do/

sabato 23 marzo 2013

martedì 20 settembre 2011

“Piccolo è brutto”?

Da Regole:

In Italia per cinquant'anni «piccolo è bello» è stata la parola d'ordine della competitività. E continua a esserlo anche oggi, durante questa crisi, dove le preoccupazioni di tutti sono concentrate sul futuro delle nostre «leggendarie» PMI. Questa simpatia e l'indulgenza regolatoria che ne deriva hanno delle (giuste) ragioni storiche, ma oggi sono una delle cause del blocco dello sviluppo dei servizi in Italia. Nulla è risultato più fatale all'economia italiana del «piccolo è bello», che forse ha avuto un senso cinquant'anni fa, quando era cruciale l'agilità di tante piccole imprese nel settore industriale, ma che negli ultimi vent'anni è diventato un alibi

Che l’ Italia sia il paese della piccola impresa è un mito: in tutti i paesi prosperano i “piccoli” solo che dopo un po’ o crescono o falliscono lasciando l posto ad altri. L’ Italia, insomma, è il paese dove le imprese sono piccole e restano tali in eterno.

Nel podcast Abravanel spiega bene il nesso tra dimensioni d’ impresa e regole.

Il capitalismo si basa su alcune (poche) regole forti: proprietà privata, brevetti, rispetto dei contratti… Secondo Abravanel il problema del capitalismo nostrano risiede nel particolare rapporto che abbiamo instaurato con le regole: ne abbiamo troppe e diventa così estremamente faticoso rispettarle. La dimensione media delle nostre aziende pesa se teniamo conto che a volte il rispetto di una regola ha lo stesso costo per la multinazionale e per la micro impresa. Il mancato rispetto, sentito come inevitabile anche se raramente ammesso, viene tollerato. Si produce così una svalutazione della “regola” e questo è un danno di sistema perché a farne le spese sono anche le “regole buone”. Anche gli altri paesi hanno regole “sbagliate” ma, rispettandole ugualmente, i danni emergono con chiarezza e gli errori legislativi vengono corretti più velocemente. Da noi una correzione del genere, se va bene, procede molto a rilento: si preferisce tollerare l’ inadempienza affinché non emerga mai in modo conclamato l’ effetto pernicioso di una legislazione stupida e anti-economica.

Sembra convincente.

bestoverall-s

C’ è poi anche il recente saggio di Erik Hurst e Benjamin Wild Pugsley:…, eccone uno stralcio:

… most small businesses have little desire to grow big or to innovate in any observable way. We show that such behavior is consistent with the industry characteristics of the majority of small businesses, which are concentrated among skilled craftsmen, lawyers, real estate agents, doctors, small shopkeepers, and restaurateurs. Lastly, we show non pecuniary benefits (being one's own boss, having flexibility of hours, etc.) play a first-order role in the business formation decision…

sabato 13 agosto 2011

Libertarianism A-Z: regole

Una società vive di regole ma l’ eccesso di regole la soffoca. La regolamentazione governativa appartiene quasi sempre a questa patologia. Almeno tre sono gli argomenti che consigliano morigeratezza:

1. Slippery slope: tante regole sacrificano la chiarezza, non si riesce più a capire perché una certa attività debba essere sottoposta a vincoli e proibizioni mentre un’ altra no.

2. Moral hazard: le regole distorcono i comportamenti: se prima mi impegnavo a soddisfare i miei clienti, dopo mi impegno soprattutto a eludere le nuove proibizioni.

3. Autoresponsabilità: mi rilasso e abbasso la guardia, pensa a tutto mamma Stato.

4. Osmosi (o regola di Peltzman): se una regola limita i miei rischi in un settore delle mie attività, provvederò ad aumentarli in altro settore visto che la mia preferenza sul rischio resta invariata (se mi imponi la cintura di sicurezza, guiderò più distratto).

giovedì 28 luglio 2011

Libertarianism A-Z: corruzione

La corruzione è un male endemico delle democrazie.

L’ eziologia è chiara: laddove si pongono ostacoli al profitto privato e al libero scambio, la corruzione prospera.

Tasse, licenze, appalti pubblici costituiscono un focolaio per la corruzione.

Grazie alla corruzione un’ economia puo’ diventare più efficiente, esiste infatti un tasso ottimale di corruzione. Questo perché gli interventi governativi sono spesso inefficienti.

La cura è chiara: intervenire meno. Meno interventi, meno corruzione. E se proprio degli interventi sono dovuti, che siano indiretti. Prendiamo l’ edilizia popolare: mica è necessario edificare gli immobili, basterebbe assegnare ai beneficiari dei vouchers.