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venerdì 15 maggio 2015

Ancora sulla disobbedienza civile

I teorici della d.c. hanno una strana idea del comportamento più corretto: "è lecito disubbidire alla legge purché ci si lasci punire"

Perché?

Boh.

Forse per motivi esoterici: la massa autorizzata a disobbedire lo farebbe senza criterio, sopportare una punizione la spingerebbe a riflettere.

Se fosse così basterebbe dire "è giusto disubbidire alla legge purché si rifletta attentamente quando farlo".

Inoltre molti sono paurosi, temono le punizioni e consentono così alle ingiustizie di perdurare.

***

Ammettiamo ora di aver giurato fedeltà allo stato. Quando si puo' rompere una promessa?

  1. quando mantenerla crea danni gravi a terzi innocenti
  2. quando estorta con la minaccia
  3. se scopro che la promessa è funzionale a scopi malvagi
continua.

***
Obiezione: se i giuramenti non vengono rispettati si finisce nell'anarchia. Risposta: eppure noi possiamo ideare mille esempi in cui non rispettare un giuramento costituisce un comportamento virtuoso. Vedi il "caso dell'amico gay": vado a spasso con il mio amico gay quando incontro dei bulli omofobi che mi chiedono sotto giuramento di rivelare le tendenze sessuali del mio amico. Non lo faccio e ritengo giusto non farlo anche se il mio comportamento dovesse svalutare l'istituto del giuramento. Obiezione: ma nei giuramenti di stato siamo in un'altra dimensione. Risposta: ecco, appunto, solo assegnando allo stato uno status morale superiore posso concludere in modo diverso, ma questa operazione è a dir poco complicata.


Disobbedienza civile

Che legame esiste tra etica e legge? Tre teorie:

  1. Esiste un legame forte. Teoria contraddetta nei fatti: noi tutti violiamo ripetutamente la legge senza provare sensi di colpa. Esempio: limiti di velocità.
  2. Esiste un legame debole. Teoria coerente coi comportamenti. La legge conserva perlomeno una funzione rituale che le dà un valore etico. Tuttavia, quando ci sono buoni motivi ha senso violarla.
  3. Nessun legame. Teoria più coerente da un punto di vista filosofico: anche il valore rituale della legislazione è comunque malformato.
Continua.