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lunedì 20 aprile 2015

Destra e sinistra


  1. L' Uomo di Destra (UD) sembra più interessato al sostentamento, l' Uomo di Sinistra (US) alla prosperità. Scott Alexander.
  2. UD sembra tollerare le diseguaglianze meglio di US. Vedi dibattito Venziani/Bobbio.
  3. In Italia US è particolarmente vanitoso, in effetti si è sempre confrontato con un finto UD, l' UD italiano non è altri che la parte meno colta degli US.
  4. UD enfatizza la diversità di ogni individuo, US è più incline al conformismo.
  5. UD indulge al disprezzo, US giustifica l' invidia.
  6. UD ama la tradizione e ritiene che siamo nani sulle spalle di giganti. US ci invita ad usare la ragione e a fare tabula rasa del passato quando non si riconcilia con essa.
  7. Genealogia storica di US: democrazia ateniese, cesarismo, settarismo eretico, rivoluzione gloriosa, rivoluzione francese.
  8. Mano nella mano: millenarismo, nazionalismo, puritanesimo, egalitarismo socialismo.
  9. In italia spesso si sente dire che "gli estremi si toccano". No, non c' è niente di più distante che gli estremi, quando sentite questa espressione di solito ci si riferisce a realtà contigue, senonchè la sinistra ama chiamare "destra" una certa sinistra nemica.
  10. UD rimpiange il passato, nel tempo storico il passato è la società senza stato, una realtà definitivamente tramontata dopo la rivoluzione francese. UD non riesce ad accettare l' idea di stato e il concetto di "tributo" su cui questa idea si regge. Ora, trovate forse che in Italia cio' che viene chiamato "destra" sia così diffidente dello stato? Al contrario, lo ama e lo mette al centro di tutti i suoi progetti. In Italia la destra è una forma assunta da certa sinistra.
  11. Lo storico De Felice ha dimostrato che il fascismo era un movimento rivoluzionario, ovvero di sinistra.
  12. Un quadro ideologico più chiaro lo fornisce il parlamento quadrato, ovvero il parlamento dove le persone si collocano in un piano delimitato da due assi che rappresentano le questioni sociali e le questioni economiche. Ecco, in un parlamento del genere l' ideologia libertaria scombinerebbe la semplicistica opposizione destra/sinistra.
  13. Spesso il collettivista si ritiene un progressista di sinistra ma le tribù africane di migliaia di anni fa non erano poi così progressiste,
  14. La Chiesa Cattolica è di destra o di sinistra? Sulle questioni sociali tende a destra, su quelle economiche a sinistra. E qui cominciano i suoi guai poiché le élites accademiche hanno esattamente l' orientamento opposto.
  15. UD abbraccia idee di giustizia sostanzialmente riconducibioli al soggettivismo e al just desert, con alcuni che si spingono fino all' utilitarismo. US privilegia il maxmin di Rawls, magari limitato alle pari opportunità e, nei casi più radicali, si spinge fino all' egalitarismo.
  16. UD pensa che 1) gli incentivi contino, 2) le esternalità su cui interferire siano poche e 3) che l' uomo sia essenzialmente razionale. US pensa l' opposto.
  17. Oggi la confusione sotto il sole è massima. Un esempio? E' pià di destra l' Inghilterra o la Danimarca? L' Inghilterra ha tasse più basse ma la Danimarca è molto più liberista (il 100% del suo sistema scolastico è imperniato sui voucher). Forse Hong Kong e Singapore mediano bene per giungere allo stato ideale per la destra.
  18.  Passando in rassegna le professioni di solito favorite da UD si nota che non prevedono grandi diseguaglianze negli outcomes (esempio, meccanico, ragioniere...), mentre quelle di sinistra spesso presentano vertiginose diseguaglianze e una componente elevata di fortuna (es. attore, giornalista, avvocato...).
  19. US ha una certa ossessione per la purezza etica, UD è spesso più realista. Non a caso US si presenta nella storia nelle sette eretiche medioevali e in certo monachesimo rigorista.
  20. Jonathan Haidt ribalta il punto precedente: psicologicamente UD si concentra sulla purezza mentre US sul danno.
  21. Montaner su destra/sinistra: una divisione che in sudamerica ha senso solo in riferimento al ruolo che s'intende dare allo stato.
  22.  My Simplistic Theory of Left and Right Bryan Caplan

    • teorie comuni: uguaglianza-diseguaglianza. tradizione-nuovismo. ricchi-poveri...
    • proposta una distinzione psicologica: l uomo di sinistra -us- è antimercato. l uomo di destra -ud- è antisinistra.
    • spiegato meglio: ud è più pronto ad accettare le leggi di natura - siamo diversi siamo diseguali c è una gerarchia. l'us è più propenso a correggere la natura con l intervento politico incurante della nirvana fallacy...
    • nota: l ud è un impolitico. si occupa di politica solo x opporsi alla sinistra...
    • nota: in un accezione allargata il mercato si identifica con la natura (tanto è vero che si parla di giungla)...
    • tutto ciò nn ricorda thomas mann?
    continua
  23. L'US crede nella statistica. L'UD nella legge di IP, nella legge di Peltzman e in quella di Goodhart. Ovvero, cio' che ci rende sicuri rischia di danneggiarci ancora di più. La sicurezza non fa che accumulare nuovi guai gonfiando bolle che ci condurranno alla catastrofe e che non possono essere rilevate dalla statistica (che guarda solo al passato recente).
  24. Liberal fascism di Jonah Goldberg
    • Come definire il fascismo? Quasi impossibile
    • Griffin: populismo e nazionalismo
    • Eatwell: palingenesi sociale
    • Gentile: rinascita e monopolio del potere
    • Nolte: voglia di opporsi
    • Payne: secular religion
    • Oggi: f sinonimo di eretico. Neghi il gw? Sei come chi nega le camere a gas. Precursore: orwell
    • Fascismo e militarismo: legame nn necessario
    • Liberal e guerra. Guerra al cancro alla droga alle discriminazioni
    • Razzismo. Centrale nel nazismo. Ma anche nell islamismo nell afrocentrismo. Black phanter
    • Fidel castro. Un f da manuale. Cessa di esserlo se f=bad guy.
    • Conclusione: il f nn è solo di ds ma anche di sinistra
    • F e comunismo: competono x gli stessi elettori. Difficili da distinguere in teoria. Le religioni che hanno rimpiazzato il crist.
    • Tesi: molte idee l sono eredità fasciste
    • L olocausto ha annebbiato le idee alzando un nebbione
    • Perchè i fondatori del new deal guardavano ammirati al f.
    • Esperimento. Guardiamo a chi simpatizzava x il f prima della sua dannazione: anni 20/30
    • Du bois roosvelt woodrow wilson
    • Tesi: nel corso I war usa fascisti
    • Dopo: la dannazione di Stalin: i socialisti nn alleati erano fascisti
    • Il primo movimento fascista: la rivoluzione francese totalitario terrorista nazionalista espansionista con dittatore e minoranze illuminate
    • Rousseau: politica come religione guerra al cristianesimo
    • Rivoluzione americana: consevativa
    • Il f difficile da definire. Razzista? Mussolini peoteggeva gli ebrei? Anti cristiano? I rumeni vantavano legioni cristiane. Anticomunista. Le blueshirts cinesi chiedevano il sequestro dei mezzi di produzuone. Guerrafondaio? La spagna stette alla larga da ogni guerra
    • Tesi f = totalitarismo
    • l equivoco arendt. per lei totalitarismo=stato orwelliano. no. meglio mussolini: totalitarismo=cura per tutti per tutto dalla culla alla tomba. nulla ricade fuori dai compiti dello stato. il sesso è politica il cibo è politica lo sport è politica. fiducia nella perfettibilità e nell esperto per creare un mondo migliore
    • Tesi: fascismo = religione dello stato
    • american progressivism: fascismo cristiano. il ruolo della chiesa nella lotta per proibizionismo e diritti civili. slogan criptoreligiosi: "speranza" "yes we can". e poi il vizietto dell eugenetica: margaret sargent un nome un programma
    • la passione linguistica: una passione dei fascismi e della sinistra post moderna. heidegger nietzsche icone di entrambi i movimenti
    • l accusa di nazi fascismo è interdetta perchè implica simpatia per il genocidio. ma il genocidio non è l essenza del nazismo qs simpatia la si chiami hitlerismo!
    • ebrei: sovrarappresentati nel governo fascista italiano. franco si rifiutò di consegnarli a hitler
    • cospirazionismo. l'accusa agli ebrei assomiglia all'accusa alle multinazionali e ai banchieri internazionali. un patrimonio della sinistra
    • amore per i sindacati: fascisti e liberal se lo spartiscono
    • ossessioni per gli animali contro il fumo per il salutismo... fascisti e liberal i più coinvolti
    • Un esempio emblematico di battaglia antifasc?  Battersi x il diritto a nn essere sani
    • Huxley vs orwell. Gioia preconfezionata vs oppressione invisibile. Il fascismo è descritto da h più che da o. Farmaci neuroscienze eugenetica..
    • Liberal fascism: il nazismo illuminato immaginaro da hg wells. A lui si deve qs espressione
    • L espansionismo dei progressisti: esportare il bene
    • Cap1 mussolini
    • Le canzoni di cole porter
    • Oggi è dipinto come se parlando di fdr cominciassimo con l internamento dei giap
    • Simpatizzanri: wallace stevens freud puccini toscanini james columbia univ
    • Ispiratori: lenin trotsky rousseau roberspierre wulliam james
    • Critici: hemingway nock ku klux klan
    • Odio x la religione. Nietzscheano
    • Mussolini bibliomane come hitler
    • Star del socialismo radicale
    • Influenza del pragmatisno: william james tra gli ispiratori. Violenza se necessaria
    • Rousseau: divinizzazione della comunità
    • Roberspierre: il nuovo uomo
    • Interventismo: gli stessi argomenti di wilson dewey
    • Mussolini modernista. Socialusma fino alla morte. Odio x la borghesia
    • Cap 3 hitler
    • Disprezzato dai fascisti xchè rozzo e razzista
    • Culto dell azione. Ideali confusi. Pragmatismo.
    • Manipolato xchè antibolscevico
    • Chi supportò il nazismo? Vecchia versione: la borgh in funzione anticom. Nuova versione: il proletariato
    • I nemici: conservatori e borghesi. Razionalismo.
    • Reazionario? No: pagano e cultore della tabula rasa
    • Ammirazione x stalin derisione x i reazionari
    • L invidia della gioventù. Complesso d inferiorità
    • Meine kampf: nazionalismo senza patriottismo (rispetto istituzione e tradizione)
    • Odio x il comunismo: cospirazione ebraica. Niente a che vedere con la dottrina
    • Comunisti: radek: nazisti fratelli. Trozky: nazisti ultimo singhiozzo del capitalismo
    • Cap successivi
    • Fascismo fonte d ispirazione x wilson roosvelt kennedy johnson
    • Il dio stato la guerra del bene l aiuto ai bisognosi salutismo animali eugenetica purezza aborto politica dell identità fascismo economico sindacalismo corporativismo
    • Un esempio: la ricezione di the bell curve. Murray libertario accusato di razzismo
    • Il pragmatismo della sinistra: clinton la ricostruzione dell uomo
    • La retorica del villaggio. Pensare ai bambini. Appelli ai bambini
    • Fascismo: ha perso ma ha vinto. Le politiche culturali: mai così tanti fondi. Educazioni sessuale ecc.
    • Fascismo verde. E organico
    • Le tentazioni fasciste dei conservatori: esportare la democrazia!
    continua
  25. My Simplistic Theory of Left and Right Bryan Caplan

    1. Leftists care more about equality, rightists care more about efficiency.
    2. Leftists care more about the poor, rightists care more about the rich.
    3. Leftists are more secular, rightists are more religious.

    To my mind, though, all these theories overintellectualize Left and Right.  Neither ideology is a deduction from first principles.  Not even close.  What binds Leftists with fellow Leftists, Rightists with fellow Rightists, is not logic, but psycho-logic.  Feelings, not theories.

    What's my alternative?  This:

    1. Leftists are anti-market.  On an emotional level, they're critical of market outcomes.  No matter how good market outcomes are, they can't bear to say, "Markets have done a great job, who could ask for more?"  

    2. Rightists are anti-leftist.  On an emotional level, they're critical of leftists.  No matter how much they agree with leftists on an issue, they can't bear to say, "The left is totally right, it would be churlish to criticize them.

lunedì 13 aprile 2015

Legge naturale



  1. Nel diritto la legge naturale è una legge dotata di fondamento, la tradizione del giusnaturalismo è legata alla tradizione religiosa e il fondamento è divino, tuttavia potrebbe anche essere di altro tipo.
  2. Il positivismo giuridico si oppone al giusnaturalismo ma quest' ultimo non si oppone al primo, anzi,ne sottoscrive praticamente tutte le tesi (tranne la negazione dei diritti naturali) il che dovrebbe far riflettere sulla relazione particolare tra le due impostazioni.
  3. Il p.g. nega l' esistenza di diritti naturali mentre il giusnaturalismo non nega l' esistenza dei diritti positivi, anzi, li considera di gran lunga prevalenti.
  4. Slogan del giusnaturalismo: le leggi ingiuste non sono leggi. La formulazione più corretta sarebbe meno icastica, ma evita equivoci: "la legge ingiusta è una perversione della legge".
  5. Il positivismo giuridico più che una teoria distinta (e sbagliata) è una teoria incompleta rispetto al giusnaturalismo. Il p.g., per un giusnaturalista, è il naturale proseguimento del giusnaturalismo, tanto è vero che il termine "positivismo giuridico" è stato introdotto da Tommaso come parte della sua teoria giuridica, e non in opposizione ad essa.
  6. Il p.g. è disinteressato alla domanda "quale legge dovremmo avere?"
  7. Il giusnaturalista si occupa della leggittimità, e quindi della giustificazione delle leggi, il positivista della legalità, ovvero del vigore di un sistema sanzionatorio. Per il primo, quindi, il grado di compliance è l' indicatore decisivo.
  8. Trascurare la compliance conduce ad inconvenienti seri: per esempio alla complicazione del diritto. Chi non si occupa della compliance non dà alcun peso nemmeno ad un diritto di fatto inapplicabile senza una forza eccessiva che lo sostenga.
  9. Il giuspositivista ha un problema col linguaggio comune  - il "dovere", per lui, assume sfumature lontane dalla sensibilità etica - e rischia sempre di cadere nel mito della neutralità nascondendo, in realtà, preferenze ben precise.
  10. Per il giusnaturalista un primo fondamento del diritto è costituito dai fatti sociali: legislazione e consuetudini.
  11. Ci si chiede spesso cosa debba intendersi in questi contesti per natura. Risposta: natura = ragione. In genere il processo naturale è non-intenzionale, non riferibile alla volontà di una persona, legato alle procedure più che al contenuto, spesso si parla di "ordine spontaneo".
  12. Alla luce del punto precedente si capisce come il problema della "fallacia naturalistica" sia secondario: se natura è ragione, allora un simile fenomeno non si produce.
  13. kelsen, sulla scorta di weber e del positivismo, voleva separare diritto e morale, la ragione si applica solo al diritto, la morale invece è il regno dell'istinto e dell'irrazionalità. il positivismo giuridico regala una buona fetta della nostra vita all'etica di pancia, quando va bene, o al nichilismo, quando va male. secondo i funzionalisti si puo' ragionare sui mezzi ma non sui fini. ebbene, a 84 anni, prima della morte, kelsen rinnegò questa sua impostazione.
  14. esistono due tipi di giusnaturalismo: 1) quello che considera naturali alcuni meta-diritti, ovvero alcune norme funzionali alla scoperta del diritto specifico (es. proprietà e libertà di contrattazione) e 2) quello che considera naturali taluni diritti specifici tout court (es. la famiglia)
  15. esistono due tipi di giusnaturalismo: 1) chi nega carattere giuridico alla legislazione ingiusta (tomisti) e 2) chi non nega carattere giuridico ma si limita a dichiarare ingiuste certe norme (es. la legge sull'aborto ha carattere giuridico anche se è immorale). tra i secondi ricordiamo il giurista del vecchio che espresse in modo preciso cosa debba intendersi per carattere giuridico: una norma ha valore giuridico nel momento in cui mira a coordinare l'azione di una comunità di persone.
  16. Il giusnaturalismo si oppone anche all' utilitarismo (sebbene molto spesso giunga ad esiti simili). Semplicemente si considera il fatto che nella gran parte delle questioni un calcolo delle conseguenze sia impossibile cosicché ci si debba affidare a dei principi.
  17. Anche se il problema dei diritti naturali è di natura razionale i fatti rivestono una loro importanza poiché sono sempre indizi che risvegliano la nostra coscienza dei principi.
  18. Il giuspositivista puo' anche essere definito un "creazionista giuridico", non crede che il diritto possa prodursi spontaneamente in assenza di un legislatore supportato dalla potenza necessaria per applicare la legislazione che emana.
  19. La rule of law è il perno del giusnaturalismo: le regole precedono l' arbitrio umano e solo nel solco della regola primigenia si forma il diritto corretto.
  20. Per il giusnaturalista vige il primato del diritto e non quello della politica.
  21. Di solito il diritto naturale è di tipo procedurale (metadiritto) anche se di recente, con la moda dei diritti umani si è sviluppato anche un diritto naturale sostanziale.
  22. kelsen insiste sulla separazione di etica e diritto: una norma puo' essere giuridicamente valida ma ingiusta. questa distinzione crea almeno due problemi: 1) esistono norme di diritto naturale che non sembrano avere alcun contenuto etico. per esempio, nella comunità dei balenieri era invalsa la consuetudine di lasciare che la baleniera inseguisse per almeno venti miglia la preda che aveva avvistato per prima, solo dopo sarebbe stato concesso ai concorrenti di intervenire. la norma a) ha una chiara origine naturale, nessun legislatore l'aveva mai promulgata b) era priva di contenuti etici e c) i tribunali la ritenevano valida; 2) separare giustizia e validità crea teorie incomplete dalle quali originano equivoci, non è un caso se oggi circola un'espressione mostruosa come "valore della legalità".  
  23. La teoria della legge naturale è spesso accusata di mischiare etica e diritto pregiudicando cosi il cosiddetto ordinamento ludico tipico dei sistemi liberali. In realtà è ben vero che in queste teorie etica e diritto spesso si sovrappongono, tuttavia molto meno di quel che si potrebbe pensare, spesso, infatti, il ruolo dell' etica nel diritto naturale è "meta". In altri termini, esiste un' etica delle procedure con cui si forma il diritto, anche se l' esito di queste procedure è formale. Esempio: la regola che ci impone di tenere la destra quando viaggiamo non ha un contenuto etico e non puo' essere giudicata sulla base dell' etica, tuttavia, la procedura seguita nel fissare quella regola ha un suo contenuto etico e puo' essere giudicata in base a quello.
  24. Il test di Norimberga. Il diritto naturale ci consente di dire che il caporale SS che si ribella a Hitler non era un fuorilegge, e di giudicarlo di conseguenza. Alcuni sostengono che costui puo' contare su ragioni etiche che prescindono da quelle legali ma ragionando in questi termini si sposta solo il problema della legge naturale. Il giusnaturalismo ammettendo le implicazioni tra etica e diritto prende di petto il problema della legge naturale e della ragione pratica.
  25. Per il giusnaturalista "la legge è al servizio dell' uomo e non viceversa". In sé l' affermazione appare scontata ma non lo è, soprattutto alla luce di quanto dichiara un positivista coerente come Kelsen: "la legge non sa cosa sia l' uomo, conosce solo i soggetti che cita nei suoi testi".
  26. Un principio come quello di eguaglianza fondamentale tra uomini richiede una legge naturale.
  27. Anche il positivismo ha cercato di inglobare l' etica nel diritto ricorrendo alla "coscienza" del giudice nell' emanare una sentenza, tuttavia è difficile sfuggire ad un senso di forzatura.
  28. E' possibile descrivere un sistema giuridico senza giudizi di valore? Difficile, Max Weber stesso, il massimo teorico del giudizio avalutativo, nella sua sistematizzazione dà continui giudizi valutativi intorno al bene comune. Quando parliamo in termini di perseguimento razionale del bene comune i giudizi valutativi diventano inevitabili, il giusnaturalista ha il merito di esporsi chiaramente senza ipocrisie.
  29. Michael Huemer e Ilya Somin sull'obiezione di coscienza.
    • Nullification: rifiuto di applicare la legge da parte della giuria x questioni morali, una specie di obiezione di coscienza. Oggi si tende a contestare esiti del genere ma gli argomenti contro la n. sono molto deboli...
    • Un caso di n.: Zengler criticò aspramente un politico ma, nonostante le accuse fossero vere, venne condannato perchè minava la pubblica fede (reato previsto). La giuria lo assolse adducendo che la norma fosse eticamente scorretta. Nacque così la libertà di stampa...
    • Prima della guerra civile molte giurie e molti giudici si rifiutarono di condannare chi ospitava fuggiaschi di colore. È nato anche così l'antischiavismo...
    • Nell'era proibizionista molti produttori clandestini vennero assolti in barba alle leggi vigenti...
    • Recentemente registriamo assoluzioni in materia di eutanasia e droghe, anche in presenza di leggi proibizioniste...
    • L'opinione giuridica sulla n. è chiara e chiaramente avversa ma qui affrontiamo il tema da un punto di vista etico...
    • Tutti ammettono l'esistenza di leggi ingiuste, ci si chiede se si possa (o si debba) violarle...
    • Lo stato dell'arte: il diritto/dovere dell' obiezione sta diventando la posizione ortodossa. Anche chi postula un dovere di obbedienza lo postula solo prima facie...
    • Caso concreto: passeggi x la strada con un amico drag queen quando t'imbatti in un'inquitante gang di bulli omofobi che ti chiedono se il tuo amico è frocio, dal che capisci le loro intuizioni punitive...
    • Diritto di disobbedire o dovere di disobbedire?: il caso dell'amico gay. Sono a passeggio con un amico gay quando m'imbatto in una banda di bulli omofobi che mi chiede notizie sull'orientamento sessuale del mio amico, so bene come andrà a finire se dico la verità. Non solo è mio diritto mentire ma addirittura mio dovere.

    • Quando si può rompere una promessa?: 1) quando è estorta con la minaccia (esempio rapinatori) 2) x evitare un danno ingiusto a terzi (esempio dell'aeroporto) 3) se scopro che il suo mantenimento è funzionale a scopi malvagi (esempio del prestito della pistola).


    • Argomento dell anarchia (la disubbidienza civile conduce all anarchia): è debole: qui le generalizzazioni non valgono, non si tratta di difendere la plausibilità dell'anarchia: con la storia dell' amico gay abbiamo concluso che mentire può essere giustificato, tuttavia nessuno nega che la menzogna diffusa porti all anarchia.
    • Ognuno di noi viola 3 volte al giorno la legge. Pensa ai limiti di velocità, o al "pericoloso" angolo della scrivania, o alla necessità degli armadi a  combinazione, ma anche alla cintura di sicurezza. E tutte queste violazioni vengono commesse senza sentirsi in colpa.
    • Se legalità e moralità sono disconnesse allora il clandestino probabilmente non potrebbe venir condannato, ma neanche l'evasore.
    • In genere esiste una debole attitudine morale in favore della legge, x qs tolleriamo tante infrazioni ma non osiamo dire che legge e morale viaggiano su binari separati.
    • Ilya Somin: 3 teorie: 1 strong: relazione forte tra morale ed etica. Teoria smentita dai comportamenti concreti: tutti violiamo 3 regole a giorno.
    • Due: weak, relazione debole tra legge ed etica: più coerente coi comportamenti e non rovina tutti i benefici della legge-rito.
    • Tre: nessuna relazione tra morale e leggi: la più coerente filosoficamente
    • Il primo precetto dell''obiezione di coscienza secondo MLK: viola la legge ingiusta ma fatti punire
    • La teoria di MLK regge solo se vista come nobile bugia: la gente pensa ingiustamente che alcune leggi siano ingiuste ma se chiamata a sottoporsi a punizione riflette meglio prima di disubbidire.
    • Due critiche all'ipotesi della "nobile bugia": 1) xchè nn promuovere invece la seria investigazione sulla giustizia?  2) Molti cittadini virtuosi sono anche paurosi in qs modo le ingiustizie xdurano.
    continua
  30. Hayek e i diritti naturali. Una regola giusta deve trattare tutti allo stesso modo oppure casi differenti in modo differente?
    Ci sono regole che uno dà a se stesso: io, per esempio, m’impongo di non calpestare le righe del campo da tennis nel corso degli intervalli, oppure di fare sempre le scale a piedi.
    Qui non ci sono problemi: ognuno si sceglie le sue regole ritagliandosele su misura.
    Ci sono poi le regole contrattuali: anche qui i contraenti selezionano le regole che fanno il caso loro. Sarebbe assurdo imporre a tutti le stesse clausole.
    Poi ci sono le leggi di natura: la legge di gravità non distingue i grassi dai magri, si applica indistintamente a tutti.
    Anche il divertimento ha bisogno di regole. Le “regole del gioco” s’ispirano a quelle di natura: nella pallacanestro, per esempio, i “bassi” non hanno alcun diritto ad avere un canestro più basso: se lo si abbassa, lo si abbassa per tutti.
    E le leggi politiche? Devono ispirarsi ai contratti o alla natura? Al solipsismo o ai giochi? E’ qui che si crea una frattura.
    Chi simpatizza con la natura vorrebbe leggi universali, chi punta sulla ragione dell’uomo pensa ai contratti.
    I primi sono etichettati come “realisti”, i secondi come “anti-realisti”. Il motivo è semplice: un contratto non potrà mai essere stipulato da una moltitudine di contraenti, cosicché non esiste nella realtà e bisogna inventarselo nell’anti-realtà.
    La natura non ha un’etica, esattamente come i giochi. Per questo che i “realisti” sostengono lo “stato ludico” in contrapposizione a quello etico.
    E qui si comprende un altro aspetto dell’ “anti-realismo”: per costoro lo Stato (ovvero un’entità fittizia) assume rango di soggetto etico. Per i realisti solo l’individuo (entità reale) puo’ assumere rango di soggetto etico.
  31. Potere e libertà di Alessandro Passerin d'Entreves
    • intro
    • Perchè e quando obbedire? Il tema dell obbligazione politica rifiutata dal giuspositivismo avalutativo come troppo carica di valori
    • il diritto nn puo' nn avere una base morale. mito dell'avalutatività
    • anche l'utilitarismo è un'etica
    • lo stato nn si regge sulla pura forza. legalità e legittimità
    • l'eredità intellettuale dell allievo miglio
    • cap1 perchè obbedire?
    • giuspos: domanda insensata per un filosofo del diritto
    • giuspos: conta il come nn il xchè. conta l empiria: gli uomini obbediscono, punto. il problema semmai è come farli obbedire.
    • value clarification: depuramento dai valori. contro: il vero chiarimento è chiarire i propri valori
    • il probl del valore è un probl irrazionale: perchè devo obbedire all'arbitro?
    • l attacco del marxismo: problemi di sovrastruttura
    • berlin: l'argomento del linguaggio: diritto, libertà, giustizia saranno sempre termini carichi di valore
    • arg. della tradizione: tutta la tradizione del diritto è priva di senso? dal critone in poi.
    • il giusnat abbassi la mira: non prove ma ragioni.
    • il giudice che applica una legge che non condivide. obbligo morale di secondo grado.
    • argomento della legittimità: bisogna distinguerla dalla legalità
    • la compliance è decisiva.
    • cap2 a chi obbedire?
    • aristotele: allo stato organizz. finale perfetta
    • cristiani: a dio. il quadro alterato.
    • mito dell avalutatività e mito dell'empirismo assoluto
    • il profitto del più forte come norma suprema. realismo:machiavelli mosca pareto
    • autorità potenza: da sempre significato diverso
    • bandito (pura forza9 saggio (pura compliance) poliziotto (intermedio)
    • kelsen: stato e diritto si identificano. guardiamo agli stati che funzionano per capire cosa funziona.
    • giuspos: una norma è valida se emanata con sovranità. ma qs non significa dovere di obbedienza.
    • validità: dal ragionamento morale al mito dell avalutatività
    • lo scrutinio interiore dello stato
    • la filosofia politica nn puo' che essere filosofia morale
    • hobbes, l arcipositivista: è preferibile uno stato allo stato di natura? il ns risponde eccome
    • cap3 legalità e legittimità
    • tiranno: chi esercita un potere infondato
    • tesi: non si puo' separare la legalità dalla legittimità
    • weber: legittimità carismatica tradizionale razionale
    • weber: razionale implica legalità. quindi per lui legittimità e legalità qui si identificano.
    • la legalità è una descrizione. neutralità dei valori
    • continente: la legge come atto deliberato
    • continente: la scienza giuridica è formalismo
    • continente: la giustizia è conformità all ordinamento
    • kelsen: stato=diritto. ma allora ogni stato è uno stato di diritto. forza=giustizia. si giustifica il fatto compiuto
    • ma allora il diritto naturale è la sola forma di legittimità che resta
    • rule of law non è legalità
    • giusnat: il diritto nn è volontà ma un modo di sentire e di agire
    • cap5 libertà politica
    • è possibile definire la libertà politica in modo scientifico?
    • paradosso: nn ha senso discutere in modo avalutativo se la democrazia rende più liberi della dittatura.
    • analiticamente la lib politica si identifica con la lib sociale
    • cap7 manzoni e beccaria
    • condanna della tortura. perchè? perché lede la dignità umana.
    • e i giudici che nei periodi precedenti l'hanno applicata come vanno giudicati? qui manzoni e beccaria si dividono. beccaria vede le conseguenze manzoni il principio. vuole salvare la morale
    • manzoni tortura e colonna infame
    • manzoni: rafforzare l uomo non la legge
    • manzoni: un cristiano non potrà mai addurre a sua difesa che gli è stato ordinato
    • cap8 mosca
    • radici dell antidemocrazia. le ciacie sulla libertà
    • contesto: la delusione post unitaria
    • la salvezza: una buona èlite
    •  cap11 laicità
    • liberalismo e laicità non sono la stessa cosa
    • la laicità non è fenom universale ma det. storicamente e geograficamente: i paesi latini
    • la parola è forgiata dalla chiesa cattolica
    • storia: i molti meriti della laicità (per un liberale)
    • manzoni: il principio di libertà religiosa affonda nei vangeli (la laicità è un orpello)
    • difetti della laicità: stato/dio. una metafisica dello stato
    • croce: due fedi due religioni: una benefica, la laicità, l' altra venefica è sorpassata.
    • lo stato totalitario del 900 smonta le illusioni
    • acton: proprio lo scontro tra laici e religiosi ha regalato molte libertà agli anglosassoni. per qs che la libertà religiosa è preferita alla religione laica
    continua
  32. L'ordinamento occulto - fino a intro
    • Prefazione
    • Dietro la legge italiana c è una seconda legge, perchè. Quando la legge è ambigua o cervellotica si stabiliscono delle consuetudini
    • Ij processo è fisiologico in regime di common law ma patologico da noi dove una legge scritta esiste pur sempre e una sua ripresa che tradisca i precedenti sempre possibile.
    • I guai del pragmatismo: obiettico la pace sociale anzichè la cergezza del diritto
    • Sdoganato il principio x cui la legge nn è uguale x tutti. Come? Facendo credere che si privilegiano i più deboli.
    • Introduzione
    • La pace sociale come nemica dell astrazione del diritto
    • Ordinamento occulto: troppe leggi nessuna legge
    • Visione concertativa: le leggi vengono contrattate coi poteri forti: i sindacati.mimpossibile mantenere astrattezza
    • Mani pulite: l improvvisa applicazione rigorosa. Peggio che andar di notte.
    • Legalità vs diritti individuali. Nel secondo casoni diritti preesistono alla legge, nel primo sono creati dalla legge
    • Negli usa il giudice può disapplicare la legge (controllo diffuso di costituzionalità). In europa invece è il politico che garantisce
    • In europa le costituzioni sono lunghe dettagliate concrete con un rapporto asimmetrico tra pa e privati.
    • Storia:l unificazione richiese una pletora di leggi speciali
    • Esempjo deprimente: la sentenza del 1999: il risarcimento degli abusi pa nn è dovuto se esistono esigenze di spesa.
    • Collusione parlamento pa: leggi provvedimento.
    • La fumosa categoria dell interesse legittimo: un modo per proteggere il cittadino contro la pa ma anche di negargli piena tutela con l interesse soggettivo.
    • Il privato italiano? Solo una toppa sul pubblico.
    • La pri atizzazione senza diritto asimmetrico (autoritario): aumenta un relazionalismo deleterio.
    • Il federalismo? Una ofinanza locale essenzialmente derivata. Un mischione con responsabilità vaghe e ripartitetra i livelli.
    • Pace sociale: nei paesi più avanzati un risultato indiretto delle leggi. Negli altri un risultato diretto delle regole.
    • Se la pace sociale diventa un ossessione a pagare è la certezza del diritto.
    • Cap1
    • Diritto: 1 norme primarie (di comportamento) e 2 secondarie (potestà coercitica. 2: violazione primarie ma anche obiettivi.
    • Cosa giustifica il potere pubblico? 1 contratto sociale (tradizione anglosassone) 2 attribuzione (divina o popolare).
    • Potere applicativo delle regole di comportamento vs potere gestionale x raggiungere dei fini
    • Costituzioni flessibili (continente) vs principi rigidi della common law
    • Costituzione americana: fissa su carta i principi common law.
    • Anglosassoni (contratto): il potere principale è applicativo: giustizia. Continente (attribuzione): il potere principale è gestionale.
    continua
  33. Principles of a free society di Richard Epstein
    • Abstract
    • L individualismo conviene... e se proprio nn convenisse sempre la libertà merita di essere barattata x un pò di verità
    • Progetto: riconciliare utilitarismo e diritti naturali per unirsi nella battaglia contro il giuspositivismo
    • La natura cico segna un individuo egoista, lo stesso che postula l utilitarismo. Darwin ispira sia il giusnaturalista che l utilitarista
    • La natura ci orienta verso l universalismo (diritto romano). Anche l utilitarismo batte quella strada.
    • La famiglia è il luogo dove finisce il nostro egoismo.
    • Socializzazione del talento: utilitarismo e naturalismo vs equità
    • Distinzione tra norme legali e norme sociali. Efficienza solo delle seconde: nn coercitive. Certe e flessibili al contempo.
    • Domanda del naturalista: la norma è conforme alla natura umana?
    • Domanda dell utilitarista: la norma produce benessere?
    • Domanda del positivista: la norma è formalmente corretta?
    • Presupposto del positivista: esistono problemi di coordinamento (dilemma del prigioniero) superabili solo con l istituzione di una sovranità unica. Ma spesso le norme sociali sopperiscono e realizzano autonomamente il coordinamento
    • Contro i positivismo 1 a volte la norma sociale supera il coordinamento 2 c è una chiara relazione tra norma sociale e una buona (che funziona) norma giuridica
    • Austin e hart hanno difeso la distinzione tra legge e consuetudine. Contro di loro: entrambe mirano a superare problemi di coordinamento.
    • Hart: la legge riguarda tecnicismi la cosuetudine la sostanza. Eppure c è un ampia sovrapposizione tra legge e cosuetudine.
    • Hart: la legge nn implica moralismi. Nei fatti la legge contro l omicidio è sentita come una legge morale
    • Hart: la violazione morale merita solo un appello alla coscienza. Sbagliato: verso la divorziata c è ostracismo ecc. Spesso la reazione va ben al di là dell appello alla coscienza.
    • CAP1 offre una difesa conseguenzialista del laissez faire.
    • CAP 2 si occupa dell interazione tra norme legali e norme sociali. Il principio dell associazione volontaria.
    • CAP 3  si occupa del principio del danno distinguendo tra danno da competizione e danno da rapina. Il danno è meglio considerato da un ottica di welfare piuttosto che da un ottica di diritti naturali.
    • CAP4 si occupa di paternalismo, il diritto a ricevere uncompenso se evito che tu ti faccia del male. È un eccezione poichè se ti faccio un dono nn ho diritto a riceverne uno in cambio. Questa tradizione del contratto immaginario scaturisce dalle regole del contratto sociale.
    • CAP5 Si occupa di redistribuzione, il tallone d achille del liberismo. In realtà liberismo e generosità spesso si sposano. Inoltre lo stato può agevolare la generosità privata, magari tramite deduzioni ecc.
    • CAP6. meritorietà dei beneficiari della generosità.
    • CAP7 confini forti e chiari fanno vicini felici
    • CAP8 co tro i diritti multipli che scalfiscono l assolutezza del diritto di proprietà. Contro l abuso di coase che per implementare i diritti finisce x metterli a rischio e stravolge il senso di giustizia
    • CAP9 10 beni pubblici. Quali meritano?
    continua

venerdì 20 marzo 2015

Curati


  1. Una volta che la sanità passa come bene da socializzare, passa anche il diritto del governo a prevenire le malattie dei suoi governati. Cio’ sdogana un controllo da grande fratello
  2. Il diritto a essere curati spesso è solo sulla carta, e le file d’ attesa sono un sintomo di molte lacune. Quando i diritti sono di facciata le ingiustizie sono ancora più odiose.
  3. Il diritto alla salute una volta propugnato diventa un dogma e tutto – in teoria – deve essere accessibile a tutti, anche l’ ultimo costosissimo ritrovato.
  4. Divieto alla pubblicità. Manovra ipocrita per comprimere la spesa lasciando i consumatori nell' ignoranza
  5. asimmetria d' informazione, ecco un fallimenti di mercato che richiede intervento pubblico. Tuttavia, se solo le assicurazioni potessero esaminare a fondo lo stato di salute dell’ assicurato finirebbero per saperne anche più di lui!
  6. la polizza è troppo cara? Anche qui: siamo di fronte ad un problema di povertà e non di politiche sanitarie
  7. selezione avversa, altro fallimento di mercato smantellabile con le evidenze empiriche: le persone che stanno bene in salute sono anche quelle che più probabilmente stipuleranno una polizza. Probabilmente conta il carattere; la coscienziosità ci mantiene in salute e al riparo da ogni rischio.
  8. ad ogni modo la selezione avversa si combatte con l' assicurazione obbligatoria, non con la socializzazione della sanità
  9. fatto: la sanità non cura. Altri elementi (ambiente, cibo, eccetera) spiegano interamente l' allungamento della vita. Siccome i miglioramenti in alcuni settori sono indubitabili, bisogna riconoscere anche i peggioramenti per arrivare a dire che i medici tanti ne salvano quanti ne ammazzano.
  10. perché accettiamo il fatto di spendere il doppio senza avere risultati? Perché dobbiamo mostrare di "prenderci cura" di chi ci sta vicino.
  11. il problema della socializzazione di un settore è sempre lo stesso: un problema di prezzi: quanto far pagare le medicine? Quanto costano i dottori? Domande ardue se al posto del mercato ci mettiamo un burocrate. Fissare costi sotto il livello di mercato stronca l’ innovazione e incentiva la corruzione. Due mali tipici della sanità europea.
  12. non si puo' negare che il welfare sanitario produca un beneficio: contiene la competizione tra consumatori e quindi la spesa (impone a tutti la stessa cura comprimendo i confronti e l'invidia)
  13. Altro motivo del perché la spesa sanitaria esplode: tutti gli esami, soprattutto i più costosi, sono potenzialmente utili. Questa storiella sintetizza il concetto: "mi sono occupato di una paziente di 23 anni che aveva sofferto per lunghi mesi di dolori alla schiena prima che un neurologo le prescrivesse una risonanza magnetica, aspettandosi un' ernia al disco. Ho trovato invece un cancro alle ovaie espanso fino alla spina dorsale... La paziente, sottoposta ad un impegnativo intervento chirurgico e ad una massiccia chemioterapia, è stata curata dalla provvidenza..."
  14. non si puo' negare che un sistema libero abbia molte virtù: produce più innovazione
  15. gli usa pagano e innovano mentre gli europei copiano e, al limite, contrattano tramite gli stati (che hanno, tra l' altro, nel riconoscimento dei brevetti uno strumento di ricatto). In altri termini: anche qui l' europa è parassita.
  16. Singapore Il sistema sanitario di Singapore è considerato da molti come il migliore del mondo (con il 3% del PIL garantisce a tutti l' eccellenza): la spesa sanitaria è per lo più privata (assicurazione a franchigia alta) e la fornitura dei servizi è per lo più pubblica. La spesa privatizzata tiene sotto controllo la domanda e le limitazioni imposte dall' alto nella scelta della cura risparmiano frustrazioni all' utente sanitario medio sempre in preda alla sindrome spendacciona dello "show to care". In realtà anche i servizi sanitari sono forniti in concorrenza dai privati ma poiché il governo sa che l'eccesso di scelta in questo settore disorienta il consumatore e accresce i prezzi (vedi Robin Hanson) si occupa di rendere omogenea l'offerta e trasparenti i prezzi.
  17. Punti toccati da William A. Haseltine nel suo Affordable Excellence: The Singapore Health System
    • La programmazione è essenziale. In Sanità la path dendence è forte, le abitudini si consolidano... 
    • Il problema USA sono le assicurazioni private? Non si direbbe visto che le ha anche la "miglior sanità al mondo" è finanziata dai privati... 
    • Tre sistemi sanitari: 1) mix di assicurazioni pubbliche e privatd USA) 2) statalismo (UK) 3) assicurazione pubblica con servizi con di accreditamento (Germania Italia)... 
    • La crisi demografica arriva e la lezione della Sanità di S. deve essere appresa quanto prima: funziona!… 
    • Dubbi: S. è un piccolo stato. S. è una dittatura. Quel che lì funziona altrove nn funzionerà...
    •  Sanità di S.: costi bassi qualità eccellente. Perchè?... 
    • Unità politica di lungo termine. Consente di programmare...
    • Stabilire razionalmente delle priorità. Il che significa: prima lo sviluppo economico poi un SS all'altezza... 
    • Medisave: conto individuale sanitario. Serve per pagare gli ospedali e le assicurazioni. Il contributo privato al finanziamento del sistema è sostanziale... 
    • Cinque punti: 1) cultura della salute 2) responsabilità individuale 3) competizione 4) intervento pubblico x calmierare il mercato... 
    • Incentivate solo le assicurazioni con franchigia e co-payement...
    •  Esiste un piano base garantito ed economico fornito da privati accreditati... 
    • Competizione nella fornitura dei servizi. Molte scelte disomogenee possono aumentare i costi anzichè diminuirli (vedi Hanson) cosicchè il governo si occupa di rendere omogenee le categorie d'intervento e trasparenti i prezzi. Qs pregiudica l'innovazione? Pazienza, sull'innovazione si può "parassitare" oppure si stabiliscono programmi a parte (premi, sussidi)... 
    • Altri interventi: sussidia gli ospedali, premia i migliori, incentiva gli ingressi. Disincentiva o incentiva la domanda e regola l'ingresso dei medici accompagnando gli aggiustamenti demografici Indici di qualità: aspettativa di vita mortalità infantile mortalità primi 5 anni sopravvivenza cancro malattie vascolari... 
    • Livelli di soddisfazione alti... 
    • Costi. 4% PIL spesa complessiva 1% spesa governativa. Costo medio x abitante 2000 dollari. L' 8 della spesa governativa va in sanità... 
    • S. ha dei vantaggi oggettivi: pochi immigrati poca campagna..
    • Gli Stati Uniti hanno un servizio sanitario tra i più costosi al mondo, spendono il 18% del PIL per curarsi. Quasi 7.000 dollari a testa, e di questi 3.500 ce li mette lo stato. Il 52% della spesa resta sulle spalle dei privati i quali devono rivolgersi alle assicurazioni. Nei più avanzati paesi europei la sanità è socializzata, forse è poco innovativa ma costa molto meno: solo un 8/9% del PIL, circa 3.000 dollari a testa di cui 2600 ce li mette lo stato attingendo alla fiscalità generale. Il carico della spesa sui privati è solo un residuale 14% (contro il 52% degli USA!), le assicurazioni sono così ridimensionate. Ma il divario nei costi è dovuta alla presenza massiccia delle assicurazioni e alla loro azione di lobbing? Prima di rispondere occorre farsi un giro a Singapore, ovvero "il paese con la Sanità migliore del mondo". Lì il carico sui privati (e quindi l’affidamento alle assicurazioni) raggiunge il 65%, ben oltre quello USA. I livelli qualitativi garantiti sono di eccellenza - sopravanzano sia gli USA che l'Europa - ma soprattutto i costi del servizio sono estremamente compressi: giusto 2000 dollari a testa, il 4% del PIL (in Europa è il doppio!).
    continua
  18. gli usa spendono in sanità il doppio di noi senza grandi benefici in termine di salute, forse che hanno un sistema meno efficiente? No, il loro sistema è più innovativo e altrettanto efficiente, senonché facilita l' accesso alle cure scatenando la competizione tra consumatori
  19. ma è poi vero che la sanità usa uccide? What about life expectancy statistics — a favorite of the critics of american health care system, since Americans don’t score very high? It turns out that when you remove outcomes doctors have almost no impact on — death from fatal injuries (car accidents, violent crime, etc.) — U.S. life expectancy jumps from 19th in the world to number one! 
  20. Come coniugare libertà e spese contenute? Alzare la franchigia assicurativa lasciando che le compagnie si occupino solo di eventi catastrofici (sopra i 30.000 euro?). Insomma, trasformare la "copertura dei costi sanitari" - ora incentivata in vari modi - in una vera "assicurazione sanitaria".
  21. C' è un altro motivo che gonfia la spesa sanitaria usa: sono più ricchi e i ricchi amano spendere il loro surplus in salute, noi non denigriamo gli usa perché spendono più di noi in gingilli telematici! 
  22. Il problema dei non-assicurati negli usa: togli 1) non cittadini (tra cui molti immigrati illegali) 2) chi puo' permettersi di non assicurarsi 3) chi ha diritto ma non s' iscrive... e il fenomeno si ridimensiona. Tieni conto comunque che un non assicurato USA riceve più cure che un Canadese con assicurazione universale.
  23. Curarsi coi piedi. Un buon modo per isolare i sistemi che funzionano meglio è vedere quanti malati importano da fuori.
  24. perché non scegliere il dottore sulla base del record track? Non solo no si fa ma è addirittura proibito! Robin Hanson
  25. Contro il dottor House: Oltre una certa soglia, investire in competenze significa fare un cattivo investimento, almeno se parliamo di medici. Molto meglio investire in umanità. House sembra cadere nella trappola.
  26. facile corruttela del "medico" prescrittore unico di farmaci; Il fatto è che anche lo stato puo' corromperlo
  27. sanità socializzata: pesanti sotto investimenti e carenze innovative, specie laddove si puo' copiare
  28. soluzione: assicurazioni pienamente detraibili e trasferibili
  29. per facilitare le scelte:  vouchers sanitari. 
  30. proletarizzazione dei medici per contenere la spesa 
  31. favorire i gruppi di consumo (sfruttare il fattore etico e le economie di scala); 
  32. per facilitare l' innovazione (se proprio non si vuole liberalizzare): protocolli meno onerosi per l' introduzioone di farmaci;
  33. libertà dell' utente di sottoporsi a sperimentazione farmaceutica
  34. introdurre forme di negoziazione degli organi; 
  35. personalizzazione dei percorsi di cura (attaccare la medicalizzazione standardizzata); basta con le medicine a taglia unica (vedi occasional di Madden);
  36. Jeffrey Myron sulla sanità
    • La socializzazione della sanità è una misura a cui ormai siamo rassegnati, non dovrebbe essere così. Una volta che la sanità passa come bene da socializzare, passa anche il diritto del governo a prevenire le malattie dei suoi governati. Cio’ sdogana un controllo da grande fratello che non ha nulla da invidiare a quello fiscale.
    • Il diritto a essere curati spesso è solo sulla carta, e le file d’ attesa sono un sintomo di molte lacune. Quando i diritti sono di facciata le ingiustizie sono ancora più odiose. A questo punto meglio sarebbe porre dei limiti trasparenti.
    • Il diritto alla salute una volta propugnato diventa un dogma e tutto – in teoria – deve essere accessibile a tutti, anche l’ ultimo costosissimo ritrovato. Ma questo comporterebbe spese enormi. Per comprimerle l’ Europa è ricorsa alla proibizione pubblicitaria (se un farmaco esiste ma non si sa non verrà richiesto) al filtro della prescrizione medica: ci sono i soldi? Le maglie del filtro si allargano. Non ci sono? Le maglie si stringono. La collaborazione tra Casta politica e Casta Medica consente di risolvere tutto senza toccare la finzione dei diritti. Gli USA, invece, pagano la loro libertà di accesso con l’ esplosione della spesa.
    • L’ ideale sarebbe mantenere una libertà di accesso (modello assicurativo USA) cercando di responsabilizzare l’ utente attraverso alti ticket e franchigie tali che le assicurazioni coprano solo eventi catastrofici.
    continua
  37. Jeffrey Myron sulle assicurazioni sanitarie
    • Ci sono almeno due motivi per socializzare l’ assistenza sanitaria: 1. il mercato è vittima di adverse selection e 2. le assicurazioni private costano troppo.
    • La selezione avversa si supera costringendo tutti ad avere un’ assicurazione e non “socializzando” la sanità. In ogni caso nemmeno il postulato della selezione avversa sta in piedi basandosi su una asimmetria informativa che in realtà non esiste. Se solo le assicurazioni potessero esaminare a fondo lo stato di salute dell’ assicurato finirebbero per saperne anche più di lui!
    • Ed eccoci allora al secondo problema: gli esami condurrebbero a polizze molto care per chi ha problemi di salute o rischi seriamente di averne in futuro. Ma questo non è un problema che riguarda la gestione della sanita, bensì quella della povertà, una questione ben diversa.
    • La socializzazione della salute implica problemi di azzardo morale risolvibili solo con sistemi di co-pagamento (ticket).
    • Ci fossero solo quelli… il fatto è che l’ assicurazione unica non è certo l’ assicurazione ottimale per tutti! E qui le inefficienze abbondano: i burocrati eludono le decisioni cruciali fornendo schemi assicurativi rozzissimi.
    • C’ è poi il problema dei prezzi: quanto far pagare le medicine? Quanto costano i dottori? Domande ardue se al posto del mercato ci mettiamo un burocrate. Fissare costi sotto il livello di mercato stronca l’ innovazione e incentiva la corruzione. Due mali tipici della sanità europea.
    continua
  38. Jeffrey Myron sulle assicurazioni sanitarie
    • Ci sono almeno due motivi per socializzare l’ assistenza sanitaria: 1. il mercato è vittima di adverse selection e 2. le assicurazioni private costano troppo.
    • La selezione avversa si supera costringendo tutti ad avere un’ assicurazione e non “socializzando” la sanità. In ogni caso nemmeno il postulato della selezione avversa sta in piedi basandosi su una asimmetria informativa che in realtà non esiste. Se solo le assicurazioni potessero esaminare a fondo lo stato di salute dell’ assicurato finirebbero per saperne anche più di lui!
    • Ed eccoci allora al secondo problema: gli esami condurrebbero a polizze molto care per chi ha problemi di salute o rischi seriamente di averne in futuro. Ma questo non è un problema che riguarda la gestione della sanita, bensì quella della povertà, una questione ben diversa.
    • La socializzazione della salute implica problemi di azzardo morale risolvibili solo con sistemi di co-pagamento (ticket).
    • Ci fossero solo quelli… il fatto è che l’ assicurazione unica non è certo l’ assicurazione ottimale per tutti! E qui le inefficienze abbondano: i burocrati eludono le decisioni cruciali fornendo schemi assicurativi rozzissimi.
    • C’ è poi il problema dei prezzi: quanto far pagare le medicine? Quanto costano i dottori? Domande ardue se al posto del mercato ci mettiamo un burocrate. Fissare costi sotto il livello di mercato stronca l’ innovazione e incentiva la corruzione. Due mali tipici della sanità europea.
    continua
  39. Priceless: Curing the Healthcare Crisis di John C. Goodman
    • Ricetta N.1: far pagare il consumatore.
    • Ricetta n.2: formazione di conti risparmio sanitario e franchigie elevate
    • Come si dovrebbe pagare il conto della sanità? Il paziente: 1. paga attingendo all' conto 2. esaurito il conto tira fuori il contante e 3. superate le franchigie (alte) interviene l' assicurazione.
    • nodi: 1. Arrow, asimmetria informativa (si ovvia con + protezione x il consumatore) 2. Stiglitz, selezione avversa (si ovvia con obbligo assicurativo) 3. Hanson, remore psicologiche: vogliamo che siano altri a pagare x illuderci della benevolenza dei dottori, non ci fidiamop di chi ci chiede soldi (si ovvia con l'overcoming bias).
    • Risposte alternative possibili a 1: esiste un market failure + consistente che bilancia il market failure dell'asimmetria: il visto/non visto. I benefici della competizione passano inosservati mentre le iatture dell'errore medico sono concentrate e creano clamore. L'overcoming bias riequilibria lo scompenso
    • Risposte alternative a 2: le evidenze smentiscono: i + sani sono i + inclini ad assicurarsi (probabilmente a causa del carattere scrupoloso)
    • Lotta al signalling con l'overcoming bias
    • Necessità che il paziente spenda i suoi soldi (risparmiati forzatamente in un fondo). I costi d' agenzia si sono rivelati troppo alti, il metodo del terzo pagatore alimenta le frodi e fa impennare i costi delle assicurazioni
    • C'è poi il discorso ideologico cosicché spesso i disaccordi non riguardano i fatti ma le opinioni: c' è gente che nn tollera che la salute abbia un prezzo. Considera: un povero USA riceve + servizi sanitari di un povero canadese (sistema universalistico). Chi difende l' universalismo ama i processi + che i risultati

    • Sempre da tenere a mente la relazione lasca tra costi sanitari e salute. Sono altri i fattori che incidono sulla salute: genetica, status, ambiente, clima, dieta. La sanità arriva buona ultima.
    • X' ti interessa sapere se sono assicurato sulla salute e non se sono assicurato sulla vita?
    • Gli usa spendono di + x avere -? No, è vero il contrario: While it is true that we spend more than other countries in an accounting sense, we actually use fewer real resources: fewer doctors, fewer nurses, fewer hospital beds, shorter lengths of stay, etc. That means that from an economist’s point of view, we aren’t necessarily spending more than other countries. Cosa significa tutto cio? Che il problema, semmai, è la competizione fra aziende e il metodo del terzo pagatore, non l'efficienza operativa delle stesse. Se a qs sommi poi la particolare psicologia della domanda in qs settore! 
    • Origine dell'equivoco: eguagliare costo sociale e costo all'utenza
    • E non pesare i costi occulti come per esempio le attese.
    • Contare le risorse impiegate nel processo a parità di risultato
    • Risultato: cancro e speranza di vita
    • What about life expectancy statistics — a favorite of the critics, since Americans don’t score very high? It turns out that when you remove outcomes doctors have almost no impact on — death from fatal injuries (car accidents, violent crime, etc.) — U.S. life expectancy jumps from 19th in the world to number one!"
    • Resta comunque assodato che gli stili di vita siano i fattori + influenti
    • Non c' è gran differenza tra governo e "assicurazioni regolamentate"
    • Ricetta: 1. HSA 2. assicurazione che rimborsa ai costi standard
    • Quando conti i non assicurati, tieni conto che: 1. molti nn sono cittadini americani (ma immigrati illegali) 2. molti possono permettersi l' assicurazione anche se non l'hanno 3. molti hanno diritto a medicaid ma non si iscrivono 4. un nn assicurato americano spesso riceve + servizi di un assicurato canadese
    continua
  40. Cut medicine an half / Is More Medicine Better?  Alan Garber, Dana Goldman, David Cutler, Robin Hanson
    • Tesi: i medici sopprimono più vite di quante ne salvino.
    • Tyler Cowen su Robin Hanson: Robin claims the money we spend on health care is a waste. Since doctors kill as many people as they save, we would live just as long without them. That sounds crazy, but the data show no correlation, either internationally or domestically, between health-care expenditures and life expectancy. Robin believes that
    • Fatto: non esiste correlazione, né a livello nazionale né a livello internazionale, tra spesa sanitaria e speranza di vita
    • Altri fattori incidono sulla nostra speranza di vita: il fumo, il rural living, la dieta, la temperatura, la qualità ambientale, la frequenza degli esercizi, il reddito, lo status, le relazioni
    • Provate ad approfondire il tema "errori medici" e rimarrete sorpresi.
    • Dove funziona la sanità?: pronto soccorso, cure immunitarie e cure neonatali. Lì ha senso investire ma solo in un contesto di spesa aggregata in calo.
    • Perché l'illusione di necessità persiste? Un po' per l'effetto placebo, un po' per il fenomeno del "show caring"...
    • Show caring. Negli USA si spende il doppio a parità di efficienza del sistema. Perché? perché il libero accesso alle cure consente al fenomeno (show caring" di manifestarsi appieno. Il padre vuole assolutamente dire e pensare "ho fatto tutto per mia figlia". Se "fare di tutto" equivale a spendere 10, spenderà 10 euro. Se equivalesse a spendere 1.000 euro li spenderà tutti. Figuriamoci le spese inutili che emergono in un contesto dove non è lui a pagare (negli USA pagano le assicurazioni)! In europa per lo meno paga lo stato che controlla la categoria dei medici (filtro per l'accesso alle cure). Attraverso di loro puo' far credere ai padri cher "fare di tutto" equivale a spendere 10 euro visto che il medico viene indotto a prescrivere solo quella cura.
    • Rimedio allo "show caring": 1) istituire un filtro all'accesso alle cure, tipo la corporazione medica (ma qs comporta mille altri problemi) 2) far pagare il consumatore di tasca sua (appunto dimezzando il budget pubblico della sanità)
    • Problema dei tagli: dove tagliare? Si rischia di fare disastri
    • In molti casi sappiamo benissimo tutti dove tagliare, eppure non si procede.

    • Qualcuno potrebbe dubitare degli studi oggi in nostro possesso, in fondo non sono molti e l'intuizione ci dice altro. Giusto implementarne altri ma occhio che questa non sia una scusa per prolungare la rendita dei politici. Si proceda contemporaneamente su entrambi i fronti.
    • David Cutler: lo "spreco" sanitario ci rende felici. Ok, lo spreco coi soldi propri forse non rende meno felici e di sicuro rende più felici gli altri.
    • Altra obiezione: i costi di transazione sarebbero enormi. Risposta: chissà come mai quando c'è da aumentare la spesa nessuno si preoccupa dei costi di transazione.



    continua

  41. Medical errors di Robin Hanson
    • L'errore medico è la terza causa di morte negli USA. 
    • Circa 1\6 dei morti complessivi...
    • Autopsie x morti in ospedale: oggi sono il 5% ieri erano il 50%. Perchè? Le diagnosi sbagliate messe in luce dalle autopsie erano circa il 40%...
    • E il divieto a filmare gli interventi cosa segnala?
    • Una ragione: ai medici nn piace che vengano pubblicizzati i loro errori...
    • I trend: la spesa medica raddoppia sul pil ogni 30 anni; i pazienti uccisi da errori prevedibili aumentano costantemente. 
    • È impossibile avere i numeri dagli ospedali (chiaro indizio)...
    • Giustificazione della riluttanza a fornire numeri: sarebbero male interpretati...
    • Strano fenomeno: chi si basa su dati "disturbati" ostacola la ricerca di altri dati sostenendo che sarebbero cmq disturbati e male interpretabili. Come se avere + informazioni penalizzi la comprensione del fenomeno...
    • Perchè è così difficile indagare sulla qualità delle cure? Viene denunciata un'ingerenza nel rapporto tra medico e paziente...
    • Il 50% dei medici dichiara di aver osservato e nn denunciato un grave errore medico. Il 36% prescriverebbe esami inutili se richiesti dal cliente...
    • Quando in un'unità medica le relazioni tra colleghi sono buone e la fiducia elevata gli errori abbondano
    continua
  42. Nemesi medica di Ivan Illich
    • Dubbi riguardo all asetticità della disciplina medica
    • Medico: condannato al bisogno d efficienza xde la visione d insieme
    • Espropriati i cittadini del proprio malessere
    • Medicina: x liberarla dal religioso l hanno esclusa dall etico
    • Effetto xverso: la sofferenza nn è più accettata e in essa si scorge solo il proprio bisogno e la propria dipendenza
    • Critica: la medicina nn può essere industria
    • Bersaglio: l esperto. Lo pseudosciwnziato. Chiesa. Burocrazia del bisogno.
    • L espropriazione dal bisogno. Decide cosa e come soddisfare. Emarginazione dell autodidatta. Espropr del fare da sè. Rubata la fiducia in se stessi
    continua
  43. l'asimmetria informativa è un vulnus del mercato sanitario, specie quando si trasforma in adverse selection e rovina il mercato assicurativo. Tuttavia, sebbene da un punto di vista teorico la cosa sia rilevante, da un punto di vista pratico non lo è: i più sani sono anche i più inclini ad assicurarsi (bryan caplan)
  44. 2 Our New (Not So) Productive Economy The Great Stagnation: How America Ate All The Low-Hanging Fruit of Modern History, Got Sick, and Will (Eventually) Feel Better: A Penguin eSpecial from Dutton by Tyler Cowen     -----------   falsaproduttività mele&strade pildeforme produttivitàdalicenziamento produttivitàdellafinanza marginalecoreservice spesatotaleespesaconsumo topinnovational5% usaciproguadalupegrecia randexperiment  inonassicuratistannomeglio lalobbydeivecchi inostriragazzisonopiàistruiti? flynneffectetestscolastici erasmusegite piùpoveridelpil

Il punto sul lavoro


  1. Salario minimo. Allieva la povertà? Veramente rischia di colpire i più poveri che vengono esclusi dal mercato del lavoro.
  2. Salario minimo. Allieva la povertà? Veramente sembra che l' aumento di prezzi relativo colpisca proprio i beni acquistati dai più poveri.
  3. Salario minimo. Alcune ricerche dicono che non danneggia i lavoratori. Perché non crederci: 1) esistono solidi a priori circa la legge domanda/offerta. 2) molte ricerche confermano l'elasticità della domanda di lavoro, per esempio quelle che sottolineano come l'accesso di immigrati non abbassi il salario dei low skill indigeni http://econlog.econlib.org/archives/2013/03/the_vice_of_sel.html
  4. Salario minimo. Evidenze contro http://www.wsj.com/articles/the-evidence-is-piling-up-that-higher-minimum-wages-kill-jobs-1450220824
  5. Salario minimo e happy meal fallacy http://marginalrevolution.com/marginalrevolution/2015/07/the-happy-meal-fallacy.html
  6. Salario minimo. Visione "classica":
    • First, when the cost of hiring unskilled workers rises, businesses hire fewer of them. Brooks believes that the key to personal happiness is “earned success.” A higher minimum wage means that fewer people have the opportunity to experience it. 
    •  Second, because some of the costs of a higher minimum wage are passed on to consumers in the form of higher prices, it hurts those who buy these goods and services, like meals at fast-food restaurants. The economist Thomas MaCurdy of Stanford University reports that this price effect “is more regressive than a typical state sales tax.” 
    •  Third, the minimum wage is not well targeted to those living in poverty. Of workers affected by an increase in the minimum wage, more than half belong to families making more than $35,000 a year, and almost a quarter belong to families making more than $75,000 a year. If we were evaluating a government spending program to combat poverty, no one would be satisfied if so many of the program’s beneficiaries were already living well above the poverty line (about $24,000 for a family of four). 
    •  Fourth, there is a better way to help the working poor: the earned-income tax credit. This income supplement is well targeted to families living in poverty, it does not raise the prices of goods and services produced by low-wage workers and it does not discourage firms from hiring these workers. By incentivizing work, it increases the number of people enjoying earned sucess.
    continua
  7. Pregiudizi. Tenet #1: The main reason today's workers have a decent standard of living is that government passed a bunch of laws protecting them. Critique: High worker productivity plus competition between employers is the real reason today's workers have a decent standard of living.  In fact, "pro-worker" laws have dire negative side effects for workers, especially unemployment
  8. Dualismo. La legge: se ci sono categorie di lavoratori iper-protette, ce ne saranno altre che si sobbarcano il costo di quelle protezioni.
  9. Sindacati. Celebrati dai cantautori ma meno dagli economisti (poco amanti dei monopoli). Servono a portare salari e condizioni sopra la competitività.
  10. Sindacati. Effetti: migliori condizioni per alcuni lavoratori ma meno lavori disponibili.
  11. Sindacati. Monopolio realizzato tramite la concessione di privilegi (sciopero, distacchi, esenzione dalle tasse, esenzione dall' antitrust, contratto unico obbligatorio...)
  12. Sindacati. Vittime: lavoratori non sindacalizzati, disoccupati, contribuenti, consumatori, imprenditori.
  13. Sindacato. Politicizzazione: chi sopravvive solo grazie ai privilegi concessi dalla politica non puo' che politicizzarsi
  14. Sindacato. Wage gap: 18-20%. Cause: 1 monopolio e 2 sfruttamento dei non sindacalizzati.
  15. Sindacato. Teme ed ostacola la crescita: i suoi contratti sono rigidi e il wage gap si ampia nei periodi di crisi
  16. Sindacato. Teme l' innovazione che desindacalizza i lavoratori.
  17. Sindacato. Il poco lavoro va razionato e qui partono le discriminazioni
  18. Sindacato. Funzione: alzare i salari. Ma il livello dei salari dipende molto di più dalla produttività che dalla sindacalizzazione. La sindacalizzazione cambia piuttosto i metodi produttivi incentivando automazione e outsourcing
  19. Sindacato. L' alternativa? Una maggiore istruzione. Vuoi più potere contrattuale? Vai a scuola.
  20. Sindacato. Alternativa: libere associazione dei lavoratori che denuncino le collusioni tra padroni
  21. Alternativa al sindacato e alla tesi dello sfruttamento: tesi della concorrenza
  22. Sindacato: prassi e teoria di AAVV
    • migliori condizioni e meno posti di lavoro... lege d/o
    • monopolio e privilegi
    • vittime: consumatori non sindacalizzati disoccupati contribuenti inmprenditori
    • privilegi: esenzione tasse antitrust sciopero distacchi contratto obbligatorio antidiscr.
    • politicizzazione del sindacato
    • il sindacato si sposa con la regolamentazione: guarda ai tassi di sindacalizzazione
    • wage gap: 20% cause: 1 monopolio 2 spiazzamento
    • gli acvordi sindacali sono rigidi: una volta siglati ci si disinteressa dello sviluppo
    • il sindacato e discriminazione
    • innovazione e declino del sindacato... il peggior nemico
    • l alternativa: libere associazioni tra lavoratori (caccia alle collusioni)
    • tesi dello sfrutamento vs tesi della concorrenza
    • tesi dello sfrutamento vs tesi della concorrenza
    • il lavoro è flessibile il capitale è fisso: + probabile che il primo sfrutti il secondo a parità di concorenza
    • sindacato: il vero nemico dei migranti
    continua
  23. Il capitale è rigido, il lavoro è flessibile, a paritá di concentrazione è il secondo ad avere più potere di ricatto
  24. Lavoro minorile. Il lavoro minorile è una conseguenza evidente della povertà. Se sono i genitori che, pur avendo a cuore il benessere dei figli, li mandano a lavorare, il fatto che degli occidentali, senza nessuna esperienza della dura realtà della miseria, li giudichino con il senno di poi è assurdo e crudele. E' un caso se quegli stessi genitori, appena possono, non mandano più i loro figli al lavoro? Chiudere i luoghi dove la gente viene sfruttata non ne allieva la povertà. I consigli di chi si batte contro lo sfruttamento - giocate a pallone, divertitevi... - non sono mai serviti a nessun povero.
  25. Lavoro minorile: Kids work hard at school, housework, sports, practicing music, supporting clubs, etc. and none of this cruelty is prevented by "child labor" laws. Such laws only prevent getting paid to work... In genere le leggi sul lavoro minorile hanno origini tutt' altro che nobili, d' altronde la famiglia appena puo' manda il figlio a scuola, sono volute dai sindacati per restringere la competizione. oggi l' indignazione ha perlopiù intenti protezionistici.
  26. Lavoro minorile. In genere l' alternativa è la prostituzione.
  27. Perchè in molti casi il bando del lavoro minorile si accompagna con maggior lavoro minorile? If a country is so poor that many parents send their children to work, then it is unlikely to have the wherewithal to perfectly enforce a ban on child labor. When the wages of children go down, the poor families that depended on child income will become even more desperate. This might cause parents to have their children work more.
  28. Infortuni sul lavoro. Punire serve a poco, rieducare ancora meno. perché? Perché mai nessun imprenditore si sente colpevole.
  29. Infortuni sul lavoro. lasciar fare al mercato è così assurdo? Il mercato tiene conto del rischio, eccome se ne tiene conto.
  30. Pensioni: flessibilità. Prima ci vai meno prendi.
  31. Pensione e legami familiari: un tempo i figli ripagavano i padri prendendosi cura di loro, oggi questa santa occasione è rimosso dal sistema previdenziale. Un grave danno in termini di solidarietà reale e di realizzazione umana.
  32. Pensioni. Davvero la catena di sant' Antonio è giustificabile eticamente? Non vedo come. Inoltre postulare il cittadino come imprevidente logora non poco il rapporto governati/governanti.
  33. Il sistema pensionistico è sostenibile? Chi dice di sì invita a separare assistenza e previdenza. Tuttavia, poiché un sistema a ripartizione ha natura di assicurazione sociale la separazione di cui sopra è infondata: nel bilancio dell' assicurazione non ha senso separare i clienti danneggiati da quelli che non hanno subito alcun danno!
  34. Le pensioni coercitive diminuiscono il risparmio volontario di un paese. Non è bello se consideriamo che risparmio, investimento e capitale accumulato sono l' origine dello sviluppo economico.
  35. Ve lo ricordate l' economista Thomas Picketty? In un bestsellers sostenne la tesi per cui il rendimento del capitale eccedeva il rendimento del lavoro. Fi idolatrato a sinistra, dalla sua osservazione vennero fatte discendere mille conseguenza tranne che quella più ovvia: lo stato, impedendo ai cittadini di investire i loro risparmi sequestrati dal sistema pensionistico, li aveva defraudati.
  36. Il sistema previdenziale è in crisi? Soluzione senza traumi: garantire il minimo (una specie di salario minimo per la vecchiaia) e affidarsi al privato per il resto.
  37. Una misura: sostituire la detrazione figli con una pensione parametrata al numero di figli (lavoratori) che i sono allevati in modo da ricostituire il ciclo vitale. E' una misura che puo' sostituire la detrazione per figli a carico.
  38. Chi si lamenta del "precariato" è sempre in prima fila nel chiedere investimenti pubblici anti-recessivi. Ma questi ultimi sono investimenti precari per eccellenza: cessano col cessare della recessione. Qualcuno potrebbe dire: finita la recessione saranno comunque a disposizione delle alternative. Vero, ma questo vale anche nel mercato del lavoro flessibile, o precario. Nessuno contesta infatti che un mercato del genere abbia abbattuto la disoccupazione.
  39. Perché mai i datori di lavoro non dovrebbero avere un incentivo a diminuire gli incidenti sul lavoro visto che è acclarato che i lavoratori chiedono un premio per svolgere i lavori più rischiosi? http://www.econlib.org/library/Enc/JobSafety.html
  40. Tyler Cowen sul lavoro del futuro
    • Mai tanti giovani disoccupati, mai tanti lavori strapagati... 
    • Xchè il grande split sul lavoro? e xchè la forbice aumenterà? Alcuni lavoratori saranno sostituiti dalle macchine e i loro compensi finiranno nelle mani dei pochi che producono, coordinano o completano il lavoro delle macchine stesse.. 
    • Tre forze dietro lo split: macchine intelligenti, globalizzazione e dicotomia tra settori dinamici e settori stagnanti. IT è un settore dinamico, la scuola o la siderurgia sono stagnanti... 
    • La domanda da farsi: sei un complemento del pc o un suo competitor? Nel secondo caso lascia ogni speranza... 
    • Esempi di tecno già al lavoro tra noi: driveless car, giornalismo automatico, dottore automatico, formatore di coppie, pc scacchista, robot industriali, sceglirsi il film giusto, costruire e rintracciare profili criminali, predizione esito elezioni (dati i tuoi amici, i film che guardi, i libri che leggi eccetera, chi voti nn è un mistero x nessuno), profilare gli esseri umani come consumatori, macchine della verità, tecnologia self scrutiny Alle macchine nn è richiesta la xfezione, il termine di paragone è l'uomo e in molti casi sono già avanti...
    • Chi vince? Chi sono gli amici del pc? Professioni in cui l'elemento umano è imprescindibile: il marketing e i servizi xsonali… 
    • L'abilità + importante: attirare l' attenzione dei miliardari, magari con servizi personali di nicchia e personalizzati… 
    • Perchè i manager sono superpagati? Perché coordinano risorse umane e prendono decisioni dove l'elemento soggettivo delle probabilità è forte e la fortuna conta molto...
    • O-ring production: dove lavorano grandi talenti occorrono professionisti meno qualificati ma molto scrupolosi poichè potrebbero distruggere ingente valore. Qui le donne potrebbero avere una chance in più, sono delle attente esecutrici di ordini... 
    • Classe media la polarizzazione del mercato del lavoro (vedi split)... 
    • Necessità di un reddito minimo di cittadinanza...
    • Grandi opportunità x giovani più brillanti: tanto G e poca esperienza. Proprio quel che chiedono i settori immaturi ad alto valore aggiunto. E' la brain society... 
    • Il consulente: i ricconi amano averne quando devono affrontare la complessità. Anche solo per l'aspetto psicologico: qualcuno che gli ascolta, che si interessa ai loro problemi...
    • Il piccolo imprenditore? Spesso un disoccupato che si arrangia, rovesciati alcuni schemi mentali... 
    • Gli scacchi free style offrono una buna analogia dell'interazione uomo macchina che ci attende. Lo scacchista free style deve prendere decisioni complesse in breve tempo e lo fa elaborando informazioni con la tecnologia integrando il tutto con le sue intuizioni. Una specie di mutante).
    • I nuovi dottori raccolgono dati li elaborano integrandoli con intuizione ed esperienza, dopodiché emettono la diagnosi.
    • Usa bene il tuo smartphone, sfrutta le sue potenzialità. Se già lo fai sei pronto per il nuovo mercato del lavoro...
    • Contro il va dove ti porta il cuore: decidi elaborando informazioni che possano eludere i tuoi bias cognitivi, lascia all'intuizione un ruolo residuale...
    • Oggi è il cliente che lavora, bisogna saper convivere con tecnologie sofisticate ma imperfette, tecnologie in progress, commessi incompetente che maneggiano macchine meravigliose di cui sai più te di loro... 
    •  La macchina che ti aiuta ma va integrata di continuo. L'imperfezione aiuta il progresso e la "stampella umana" è imprescindibile. Dobbiamo imparare ad essere "stampelle"... 
    • Il mondo sarà più "stupido" (meno vago), sarà un mondo per le macchine. Noi dovremo colmare il gap con la realtà...
    •  Dobbiamo imparare a convivere con la valutazione meccanizzata: dare il giusto peso ad una meritocrazia artefatta, evitare le frustrazioni. Problema: chi giudicherà i giudici. Ecco, dovremo farlo noi proprio per alleviare le frustrazioni. Lo studio servirà anche a questo.
    •  Pericoli di un progresso improvviso (foom). Necessità di welfare estesi in un mondo ad alta diseguaglianza. Il reddito di cittadinanza s'imporrà un po' ovunque ma non sarà un male: dovendo stabilire un minimo vitale tutto il resto potrà essere considerato eccedente e quindi lasciato alle decisioni private...
    • Il new brave world implicherà anche problemi etici. Singolarità: è quel punto in cui l'intelligenza delle macchine supera quella umana. Il Test di Turing è un criterio per capire se una macchina è intelligente. Una volta superato il TT non sai con chi parli. Oggi, per esempio, il TT estetico sembra già superato.
    • Problemi di cheating: l'accesso a molte fonti attraverso una potenza di calcolo notevole renderà più difficile il giudizio sulle persone.
    • Taggare e isolare stringhe di ricerca sarà un'abilità fondamentale.
    • Stagnazione dei salari: IT pesa sulla classe media alta quanto l'immigrazione pesa dulle classi medio basse. 
    • Cosa compensa questa stagnazione nella ricchezza nazionale: 1) miglior rendimento capitali 2) salari skilled workers molto alti 3) prezzi al consumo più bassi... 
    • Competizione e crescita sono sempre esistiti, xchè la globalizzazione è un problema? xchè bisogna riconvertire uomini e mezzi
    • Temi l'outsourcing? L' open borders la mitiga favorendo la previdenza.
    • Immigrazione: chi ama la democrazia la favorisce. E' una forma di democrazia geografica.
    •  Che istruzione occorre? un'I. che educhi all'umanità, alla cittadinanza, alla produttività.
    • Importanza della online education e dei suoi vantaggi (time shifting, prezzi bassi, alta qualità, imparare giocando, testabilità)...
    • Il ruolo della fiducia: quando la scienza e il mondo diventano troppo complessi il rischio percepito cresce e il valore della fiducia aumenta. Il fiduciario diventa una figura centrale.
    • Economia: big data vs teorici. L? economista del futuro: un intrprete dei dati sfornati dalla macchina verso un unica scienza sociale empirica... 
    • + meritocrazia + diseguaglianze (supr ricchi) + supermotivati pronti a cogliere le occasioni + crisi fiscale. Necessità di far pagare i servizi pubblici a chi se li puo' permettere, anche quelli finora gratuiti: ISEE a tutto campo.
    • L' impoverimento nei salari da compensare con cpi+tech change: in w/p lavorare su p. 
    • Lavorare sulla neutralizzazione dello status: le diseguaglianze non devono più turbarci  e dobbiamo sapere che non esiste una relazione tra diseguaglianze e crimini.
    • Lavorare sull'educazione etica: meno divorzi e separazioni . 
    • Se combatti la secolarizzazione conserva la tua speranza: + diseguaglianza + rischio+ comunità + religione...
    continua
  41. Bryan Caplan sul sindacato e sulle teorie alternative al modello domanda/offerta
    • Tesi del "potere contrattuale" nei contratti di lavoro: si ritiene che i padroni siano più forti al punto da invalidare la legge di domanda e offerta, x esempio togliendo ogni rilievo alle skills del lavoratore quando si conclude l'accordo...
    • Molti lo affermano, tuttavia, tra il dire e il fare c'è differenza: come mai così pochi lavoratori, anche con disponibilità, nn diventano imprenditori?…
    • Perchè nei colloqui il lavoratore è più nervoso? Perchè nn oserebbe chiedere nemmeno una tazza di caffè? Non chiederà il caffè ma chiede tutto del salario e dei benefit, se non chiede il caffé è per questioni di gentilezza, non altro. E poi il maggior nervosismo deriva dagli obiettivi diversi che le due parti giocano nel colloquio: uno deve "apparire" l'altro deve "percepire". Solo il primo è sulla scena...
    • Si dice: padroni chiedono spesso prestazioni extra che il dipendente non osa rifiutare. In realtà i dinieghi e le scuse x declinare fioccano (in genere sono legate ai figli). Inoltre, in molti lavori è il dipendente a prendersi la flessibilità: entrare dopo e uscire dopo...
    • Si dice: il boss e solo il boss si xmette di urlare al dipendente, mai viceversa, tutto cio' testimonia un'asimmetria fondamentale nella relazione. Vero, ma è anche pieno di boss che fanno finta di nn vedere le scorrettezze dei dipendenti e la loro inefficienza. E poi che motivo ha un dipendente di sottolineare gli errori del boss, nn paga lui il conto.
    • Si dice: il padrone maltratta il dipendente, tanto ne ha parecchi. Improbabile: anche di clienti ne ha tanti, eppure non li maltratta. Più probabile: quando si contratta in asimmetria d'informazioni e in azzardo morale è sempre chi acquista a lamentarsi...
    • Subire delle dimissioni nn è certo stressante come xdere il lavoro. Qui il potere contrattuale dei padroni è evidente. Ok, ma per mettersi in qs condizione l'imprenditore si carica di altri stress, tanto è vero che nel complesso la vita del lavoratore autonomo è più stressante. Inoltre ci sono assicurazioni che preservano il lavoratore. Anche licenziare, comunque, è stressante tanto è vero che non ci si spiega come mai i licenziamenti siano così pochi...
    • Raccomandazioni. Perchè c'è asimmetria? Semplice: per il lavoratore è più semplice raccogliere informazioni sul boss, basta una chiacchierata informale ci dipendenti...
    • Tesi sindacalista: il giusto scambio avviene con i lavoratori uniti. Ma perchè? Nessuno sostiene che il giusto scambio con Esselunga avvenga con i consumatori uniti...
    • Tesi sindacale: solo l'unità dà al lavoratore potere contrattuale. Assurdo: sono le competenze a dare potere, tanto è vero che molti lavoratori snobbano il sindacato...
    • Tra i suicidi ci sono molti lavoratori, il chè evidenzia la loro debolezza. Ok, ma ci sono anche parecchi imprenditori. Anche parecchi amanti. Xchè nn cercano altrove la loro fortuna? Evidentemente hanno poco da offrire, il che significa che il modello domanda-offerta spiega parecchio...
    • Il problema fondamentale con la tesi del "potere contrattuale" è che i trattamenti umilianti ricevuti dal lavoratore prescindono dalle sue abilità, il che nn è...
    • Il modello domanda e offerta è però fallato: nn spiega salari così alti e rigidi, tali da creare disoccupazione massiccia. Xchè esiste tanta disoccupazione? Probabilmente xchè esiste uno stigma sociale che colpisce l'imprenditore razionale, uno stigma che lui vuole assolutamente evitare...
    continua
    • cap 8 chi protegge il lavoratore? milton friedman liberi di scegliere
    • negli usa degli ultimi 2 secoli la condizione dei lavoratori è molto migliorata ma i sindacati hanno inciso poco visto che laggiù sono sparuti
    • i sindacati sono sempre esistiti, non sono un prodotto della modernità. prima si chiamavano gilde
    • dove entra il governo entrano in massa anche i sindacati. e tutto diventa più costoso.
    • i sindacati più influenti nn sono quelli che trattano con la controparte ma quelli che trattano col governo
    • i guadagno che ottiene un sindacato sono per lo più a spese di altri lavoratori, in genere i meglio messi. legge della domanda: meno produzione prezzi più alti: ci smena chi è escluso dalla produzione e chi la consuma. ci godono i pochi eletti
    • i sindacati più efficienti sono quelli delle professioni ricche: medici, notai, farmacisti (hanno a disposizione una massa di lavoratori su cui scaricare i costi del loro monopolio).
    • i salari fanno guadagnare i loro membri restringendo l accesso con abilitazioni, salario minimo ecc. in qs modo si razionano le risorse. difficile riuscirvi senza la connivenza del governo
    • salario minimo: esclude le basse qualificazioni come i giovani, per esempio
    • evviva il sindacato se volontario. abbasso il sindacato quando è un monopolio legale
    • il governo vuole proteggere i lavoratori: leggi sul lavoro minorile e contro gli infortuni. si tratta di misure 1 inutili perché fissano regole di fatto già adottate o 2 deleterie perché fanno pagare il conto ai deboli. raramente si riscontrano misure utili
    • la miglior tutela per il lavoratore: moltiplicare i potenziali datori di lavoro.

  42. parametrare i benefici pensionistici alla crescita, al debito e alla speranza di vita.
  43. Give job seekers mobility credits if they move to another state to take a job,