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lunedì 13 luglio 2015

The Armchair Economist Steven E. Landsburg - Smith contro Darwin

Sull'equilibrio generale e l'inefficienza darwiniana


  • Errore classico: pensare ad un'analogia tra evoluzione biologica e mano invisibile: la prima è molto più sprecona... 
  • Esempio: la coda dell'uccello del paradiso. Come è stato possibile che l'evoluzione abbia tollerato una simile inefficienza? Semplica: in evoluzione nn esiste contrattazione e quindi neanche un contratto tra gli uccelli in cui decidere di dimezzarsi la coda. Sul mercato, invece, i contratti sono centrali... 
  • Altro esempio: immagina che a scuola i ragazzi nn imparino nulla ma i datori prediligano i laureati xchè mediamente + intelligenti. La scuola nn rende intelligenti ma l'intelligenza aiuta a scuola. Qui gli studenti sono come gli uccelli del paradiso... 
  • Non è la razionalità a salvarci da qs inefficienze ma il mercato guidato dalla Mano Invisibile... 
  • Interpretazione errata do M.I.: provvidenza. Altra interpretazione errata di M.I.: razionalità umana + selezione naturale. Interpretazione corretta: razionalità umana + prezzi + competizione. Ovvero: l'esistenza di prezzi e mercato colloca in modo efficiente le risorse. C'è un'inefficienza? È xchè manca un mercato (es. xchè i costi di transazione sono troppo alti... 
  • Il mondo è pieno d'inefficienze che molti imputano al mercato. M.I. ci dice che vanno imputate alla mancanza di un mercato. Vedi il caso dell'inquinamento: manca un mercato dei diritti ad inquinare. Non c'è troppo capitalismo, ce n'è troppo poco... 
  • Altri esempi: elefanti e specie in pericolo. Foreste e i danni del riciclaggio. Il caso del soffia foglie...
  •  I teoremi del benessere e l'eq. generale traducono formalmente il concetto di M.I.
continua

mercoledì 8 luglio 2015

The Armchair Economist by Steven E. Landsburg. Perché non sono un ambientalista.


Steven Landsburg su come deprogrammare i vostri bambini dall'indottrinamento ambientalista.
  • Il miglior modo x combattere la religione oggi consiste nel combattere l'ambientalismo: è lì che si concentrano i dogmi più irrazionali. Una regolare de-programmazione dei figli sembra necessaria... 
  • L'antidoto alle superstizioni è la scienza. L'antidoto all'ambientalismo è l'economia... 
  • IMHO: perchè se colpiamo un collega con un bastone diciamo che un gesto del genere è inammissibile anzichè dire che "bisogna portare rispetto x il bastone". Xché? Eppure qs ultima è la formula che utilizziamo quando danneggiamo il prossimo attraverso l'ambiente. Una forzatura tutt'altro che innocente. Un modo x dare la precedenza all'abiente sull'uomo. Perchè esiste l'anno della terra e nn l'anno del bastone?… 
  • L'errore dell'ambientalismo: anteporre la morale alle preferenze. Costruiamo un parcheggio o un parco? È un dilemma e la scienza propone alcuni metodi x risolverlo. L'ambientalismo, per contro, pensa di avere la Ragione dalla sua. Si obbietta che il profitto nn è una preferenza. E xchè mai? Oltretutto il profitto trasmette le preferenze dei consumatori... 
  • La retorica delle generazioni future: ma le g.f. preferiscono ereditare un bosco o i profitti accumulati negli anni da un parcheggio? la questione è aperta, inutile far finta di vederla chiusa... 
  • Senza l'assunto della "superiorità morale" nn si spiega la leggerezza dei verdi nell'argomentare... 
  • I verdi impugnano sempre qualche statistica ma dopo averla declamata saltano a conclusioni arbitrarie: le foreste stanno decrescendo, quindi ricicliamo. È + attendibile la conclusione contraria: vuoi più foreste? spreca + carta e i produttori creeranno + foreste. Ma l'ambientalista nn vuole + alberi, a lui interessa il rituale del riciclaggio, del sacrificio. Al fondo è un religioso... 
  • Pesticidi: sono cancerogeni ma abolirli fa collassare il consumo di frutta con effetti sulle malattie legate al cancro. Xché il verde guarda solo al primo effetto? Perchè è un sacerdote... 
  • Estinzione delle specie. Nn sappiamo bene cosa succede quando si estingue una specie, sperimentare sarebbe utile. In fondo ieri una nuova scimmia è stata scoperta in Amazzonia e la mia vita nn ne ha risentito molto. Ma i verdi si oppongono a priori... 
  • Xchè nn ricollocare le industrie + inquinanti nei paesi poveri? Staremmo tutti meglio. Eppure la proposta ha sollevato un coro d'indignazione e l'atteggiamento religioso ha prevalso: inquinare è peccato.... 
  • Il verde mira a convertire il tuo stile di vita. Le soluzioni che nn implicano qs conseguenza, x quanto efficaci, sono escluse a priori dal suo catechismo..… 
  • Quando il padre dice al figlio:"chiudi il rubinetto" la cosa ha un senso. Se a dirlo è il tuo amico verde -magari x mezzo di un politico- la cosa è assurda visto che tu paghi x l'acqua che consumi di conseguenza nn esiste spreco ma preferenza.... 
  • Ai bimbi viene insegnato a nn sprecare le risorse ma nn viene insegnato che anche il tempo è una risorsa... 
  • Xchè nn scambiare un pò di natura selvaggia in cambio di più confort. Con il trasporto pubblico risparmiamo ma l'auto privata è più comoda... 
  • L'economia - mettendo al centro la diversità umana- insegna la tolleranza... 
  • Come c'è l'esonero dall'ora di religione, dovrebbe esserci l'esonero dalle lezioni di ambientalismo
continua

venerdì 20 dicembre 2013

giovedì 10 maggio 2012

Ceffoni invisibili

Povero Adam Smith! Esiste forse una metafora più travisata della gloriosa (o famigerata) “mano invisibile”?

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Chissà perché un malizioso riflesso condizionato associa “mano invisibile” e “selezione naturale”, quasi che Darwin e Smith si facessero l’ occhiolino a distanza. E questo, sembra incredibile, anche in persone all’ apparenza colte: sarebbero da prendere a ceffoni (invisibili, naturalmente).

Il “liberista”, devoto al dio della Mano Invisibile, viene così bollato come “darwinista sociale”; francamente non sono in grado di dire se chi si dedica ad appioppare queste spiritose etichette conosca la biologia, di sicuro non conosce l’ economia e non sa cosa sia la “mano invisibile” di cui ciancia con ostentata sicumera.

[… recentemente è toccato ad Aldo Schiavone rinnovare il cargo cult, tra i salamelecchi di un Augias che, travestito da presentatore, faceva il compare nel solito gioco delle tre carte…]

Sta di fatto che sia Darwin che Smith sarebbero compresi molto meglio se pensati come in antitesi: Darwin vs. Smith.

In biologia non esiste infatti nulla di equivalente alla “mano invisibile”, tanto è vero che l’ evoluzione naturale è altamente inefficiente, e non c’ è motivo perché le cose vadano diversamente:

… male birds of paradise have ridiculously long tails.

… Evolution has cursed them with tails far too long for any practical purpose, and in fact long enough to be a substantial hindrance in locomotion. Their bodies expend precious resources to grow and maintain these tails, increasing the birds’ food requirements while simultaneously rendering them more susceptible to predators. How could such a handicap have survived natural selection?

In fact, Darwinism requires us to ask something far more perplexing: How could such a handicap have been a consequence of natural selection?

Remarkably, the biologists have answers.

Male birds compete for female birds, who want mates capable of fathering healthy offspring.

By growing a tail slightly longer than his rivals’, the male demonstrates that he is robust, that he eats well, and perhaps that he is sufficiently athletic to survive even when burdened with an absurd encumbrance.

These are just the qualities that the female wants in her sons, and so she seeks a mate who evidently has them. Long tails are a reproductive advantage and are therefore rewarded by natural selection…

Entriamo ora in una dimensione fantastica e consideriamo le cose come se la Mano Invisibile cominciasse ad agire anche nel mondo naturale; cosa succederebbe? Semplice (e inverosimile):

The male birds of paradise, concerned about escalating competition, have called a peace conference.

Some of the more scrawny-tailed birds have made a radical proposal: universal “disentailment,” by which all will agree to immediately and permanently discard all unnecessary plumage.

Their literature emphasizes advantages in the area of fox-avoidance but underplays the possibility of a redistribution of females.

The bird now occupying the podium is the bearer of a particularly magnificent specimen (he needed three assistants to carry it as he ascended the stage).

He rejects the radicals’ proposal out of hand but offers a grand compromise: “Let each and every one of us cut the length of his tail by half. To this there can be no objection.

The tails that are now the longest will remain the longest. Those who are now most attractive to females… will remain most attractive to females. At the same time, each of us will benefit from reduced maintenance costs, improved aerodynamics, and decreased visibility to our friends the foxes.”

What is remarkable about this proposal is not just that it benefits the birds as a species; it actually benefits each and every individual bird… The compromise is a game in which every player wins. Only the foxes might object…

Ridicolo vero? Più che ridicolo “innaturale”, direi.

Il meccanismo dell’ evoluzione è cieco, mette al centro la specie anziché i singoli senza badare troppo alle inefficienze; tutto il contrario della “mano Invisibile” che, ricercando imperterrita il vantaggio di tutti e la repressione degli sprechi, necessita come il pane di scambi e di mercati.

Il teorema della “mano invisibile” ci spiega sostanzialmente che tutti i problemi sociali hanno, in termini di efficienza, sempre la medesima soluzione: più mercato; si tratta solo di studiarne i modi d' introduzione.

Pensate a un problema per cui di solito sale sul banco degli imputati il mercato: l’ inquinamento. Adesso ripensateci mettendo da parte gli slogan e tenendo a mente il teorema della mano invisibile. Ok, ora siete in grado di isolare con facilità la fonte di tutti i guai e porvi rimedio: manca un mercato dell’ aria pulita:

The world abounds with inefficiency, and to the untrained eye much of it seems to be the result of “cutthroat competition” or “markets run amok.” But the Invisible Hand Theorem tells us that if we seek the source of inefficiency, we should look for markets that are missing, not for markets that exist…

Market for everything”, ecco la stella polare che guida l’ azione di chi si occupa in modo razionale della società.

E’ il cadeau che l’ “Adamo” di tutti gli economisti ha porto alle civiltà future, peccato che a distanza di due secoli abbondanti in molti non siano ancora in grado di sciogliere il fiocco del pacchetto.

***

p.s. vale un’ avvertenza, tanto per far capire che la comprensione avanza a fatica senza rinvenimento di bacchette magiche: se per i motivi più svariati il “mercato mancante” non potesse veder la luce in tempi brevi, allora non si puo’ escludere a priori che convenga eliminarne uno esistente:

… Jerry Romer, the governor of Colorado (and father of two great economists), recently spoke amusingly about leaf blowers.

He told of going for a walk on an autumn day and watching each Denver homeowner blow his leaves into the next homeowner’s yard.

He concluded that the problem consists of too many markets—we’d all be better off if nobody bought a leaf blower.

Perhaps his son could have told him that there are also too few markets: If there were a way to charge the neighbor for using your yard as a trash can, the problem would vanish.

The governor was onto something, though: two missing markets can be better than one.

We know from Adam Smith that it would be best if there were markets for everything. But given the fact that there is no market for yards-as-trash-cans, it can be better to eliminate the market for leaf blowers as well.