Jeffrey Miron sui test scolastici
- Di solito vengono indicati due benefici: stimolare lo studio degli allievi e l'impegno degli insegnanti.
- Ma un controllo del genere è sempre stato presente nelle scuole dei quartieri medio alti dove genitori motivati sono sempre pronti a dirottare i loro figli nel privato. E' la concorrenza a produrre simili benefici.
- Il problema sono allora i quartieri ghetto, ma lì l'incentivo fornito dai test è irrisorio: gli studenti vogliono lavorare, non hanno velleità legate allo studio e gli insegnanti sono già al gradino più basso.
- I test possono al massimo fornire delle informazioni ma non indicano le direzioni di cambiamento.
- Il miglioramento nei test cosa indica? tante cose, troppe purtroppo: 1) migliore apprendimento ma anche 2) classificazione disabilità ad hoc 3) learning to test 4) abilità nella frode...
- Altro problema dei test: tutta l'attenzione dirottata sugli studenti più scarsi (sono loro che fanno progredire la media e lo stipendio dell'insegnante). Intanto i talenti migliori imboccano la via dell'obsolescenza.
- Ma il problema più grande resta quello del grande omogeneizzato: educazione uniforme, standardizzata e mirata ai test che nn distingue, per esempio, tra istruzione professionale o universitaria.
- Oltre ad essere tremendamente noiosa: cosa c'è di più noioso dei promessi Sposi studianti in classe? I Promessi Sposi studiati in classe in forma di quiz. L'interesse è immediatamente azzerato.
- Altro problema: distrae l'attenzione dalle due riforme principali: 1) voucher 2) desindacalizzazione della scuola.
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