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giovedì 16 marzo 2023

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soluzione mankiw: + requisiti di capitale

giovedì 21 novembre 2019

TUTTI A LAS VEGAS CON LA TUA CARTA DI CREDITO

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TUTTI A LAS VEGAS CON LA TUA CARTA DI CREDITO
La storia delle crisi finanziarie parla chiaro e si ripete: la risposta a un grande fallimento della regolamentazione finanziaria è... più regolamentazione finanziaria.
La banca centrale, per esempio, nasce dopo le crisi di inizio XX secolo. Risultato? Crisi ancora più acute, con il ben noto apogeo raggiunto nell' america alla fine degli anni venti. Successivamente si è pensato bene di assicurare i depositi dei correntisti. Ma offrire depositi assicurati ai banchieri è come inviare tuo cognato a Las Vegas consegnandoli la tua carta di credito. Il governo allora ha iniziato a regolamentare nel dettaglio la struttura del capitale detenuto dagli istituti di credito. Ma, ti svelo un segreto, chi sta a Las Vegas con la tua carta di credito diventa incredibilmente creativo pur di spassarsela, e così ripartono le crisi.
Dall' Illinois Continental alla crisi dei risparmi e dei prestiti, alle crisi dell'America Latina e del Sud-Est asiatico, a LTCM e Bear Stearns, e infine alla grande crisi del 2008, la storia si è sempre ripetuta: la politica salva grandi classi di creditori, aggiunge restrizioni nel vano tentativo di interrompere la spirale dei rischi sempre più creativi e concentra il potere nelle mani di un regolatore assumendo che possa vedere il futuro in anticipo. Nel frattempo si catechizza la folla dicendo che i guai appena passati mai e poi mai si sarebbero ripetuti. Dodd Frank, e la politica "macroprudenziale" di oggi non sono roba nuova, sono vecchie toppe dimenticate messe sulle ultime falle nello scafo della nave che imbarca acqua.
Un'idea alternativa in realtà esiste dagli anni '30. Le crisi finanziarie si identificano con la corsa agli sportelli: chi prima arriva si salva, dopo che la banca fallisce chi non corre resta con il cerino in mano. La soluzione allora è semplice: consentire alle banche di ottenere la maggior parte dei loro fondi emettendo azioni e obbligazioni a lungo termine. Roba che non fa correre nessuno. Stop alle gare, stop al panico. Tali banche non necessitano di regolamentazioni sulla struttura di capitale o protezione dalla concorrenza, poiché semplicemente non possono fallire. Il risparmio a breve sarebbe detenuto da casse di deposito - magari gestito dalle stesse banche - che si limitano a "detenere", con i tassi di oggi la differenza non sarebbe certo traumatica.

venerdì 12 maggio 2017

Come regolare la finanza

John Cochrane dice la sua nel breve saggio “Financial reforms in 12 minutes”.
La crisi del 2008 ci ha consegnato un nuovo pacchetto di regole. Possiamo dire di essere pronti per la prossima? No.
Il Dodd-Frank è un mostro zeppo di regole minute che si sono già dimostrate fallimentari in precedenza.
Il concetto centrale: le banche sono soggetti troppo incasinati per fallire come gli altri.
Conseguenza: quando il fattaccio accade, occorre uno staff di specialisti che in un week end decida chi paga e quanto paga. Chiamiamola una squadra dalle risorse illimitate (provvista dai contribuenti).
Dubbi:
… If it is so complex that bankruptcy can’t fixed, to write down ahead of time who gets what, how in the world are these poor folks going to figure it out on the spot?…
Trattasi del trionfo dell’arbitrio sulle regole. Si puo’ fare di meglio.
creditori più politicizzati sosterranno che un loro fallimento implica rischi per il sistema, un po’ quello che in passato ha sostenuto Goldman Sachs.
Risultato: i “ben connessi” saranno salvati, gli altri no. Dove c’è arbitrio c’è politicizzazione…
… The pretense that regulators can and will spot trouble brewing and stop banks from taking risks, as they abundantly failed to do in 2008, and again when faced with European sovereign defaults, is a triumph of hope over experience
L’idea che la FED possa isolare la bolla e sgonfiarla gestendola nei dettagli è illusoria.
Come tutte le crisi finanziarie, la prossima sarà ben diversa dalle precedenti. Non riguarderà i mutui immobiliari.
Cosa c’è oggi che assomiglia di più ai mutui immobiliari americani del 2004? Boh, forse il debito di alcuni stati…
… Detroit could be LTCM, California, Illinois, and Greece could be Bear Stearns, and Italy could be Lehman Brothers…
Una cosa è certa: la crescita sclerotica veicola le risorse verso la speculazione. La prima regolamentazione necessaria, allora, è una de-regolamentazione: più crescita, più risorse sulle attività reali, meno speculazione finanziaria.
Se la prossima crisi sarà sul debito italiano o californiano possiamo ben dire di non essere preparati ad affrontarla.
Quando i debiti sono elevati la catena dei fallimenti è sempre pronta a partire per un nonnulla. Alcuni titoli che incorporano debiti a breve termine sono pericolosi, perché non abolirli? O meglio…
… We could require that all run-prone (titoli di credito)… must be backed 100% by short-term treasuries; ideally in separate or at least ring-fenced institutions… Mortgage-backed securities can be held, without government guarantee, via long-only, floating-value mutual funds in your and my 401( k) accounts, by pension funds and by endowments. Banks, and everyone else, must then finance risky investments primarily by equity, with perhaps some long-term debt…
Bisogna allora definire chiaramente cosa intendere per “rischio sistemico” e sottoporre a regole diverse i soggetti interessati. Sarà necessario individuare un livello d’indebitamento oltre il quale si accede alla categoria “too big to fail”, ma la cosa deve essere chiara in anticipo.
Si tornerebbe ad una separazione: banche ad alto rischio (d’affari?) e banche a basso rischio (commerciali?).
Solo le seconde godrebbero dei privilegi del salvataggio da “too big to fail”, ma sarebbero soggette alla tassa sui debiti!
La risposta delle banche: i mutui sarebbero più cari e pochi potrebbero permetterseli.
Tuttavia, è un prezzo che possiamo pagare visto quello che la crisi ci ha presentato.
Ad ogni modo, se il governo vuole agevolare la concessione dei mutui puo’ sempre farlo trasferendo al cittadino, non deve necessariamente agire sul sistema bancario…
… If we want to subsidize borrowing, we can do it transparently, on budget, rather than by subsidizing or even tolerating run-prone debt…
Ma come possiamo avere banche più capitalizzate?
Ci sono due problemi: primo, il capitale apportato puo’ essere più o meno rischioso: se conferisco un immobile puo’ subire svalutazioni ingenti da un giorno all’altro.
Secondo: quante riserve di capitale richiedere? 20%?, 50%?, 100%?
Una tassa sui debiti in bilancio delle “too big to fail” potrebbe tagliare la testa al toro. Benefici:
… Then, we won’t have to argue about risk weights and precise capital ratios, we won’t have to intensively regulate bank assets, we won’t tempt regulatory arbitrage, we won’t ask the Fed to decide whether houses in Palo Alto are a “bubble,” we will not hear the periodic call “we must recapitalize the banks” (at taxpayer expense), and, most of all, we can escape the chokehold on competition and innovation posed by our current expanding regulatory mess, together with the capture, cronyism, and politicization to which it is swiftly leading…
Le misure che ci vengono presentate vanno in tutt’altra direzione, oggi si sogna un regolatore in grado di ammortizzare boom e depressioni, illusione! Impegniamoci invece ad avere un minor rischio di fondo.
La reazione del liberista è nota: ma le soluzioni proposte non configurano interferenze sui mercati? Si torno ad un nuovo  “Glass-Steagall”! 
Se si chiede di sospendere le regole di mercato per i soggetti “too big to fail” – e non bisogna illudersi: verranno sempre sospese in una democrazia – allora bisogna contro-bilanciare l’inevitabile azzardo morale con misure preventive che contengano il rischio a priori.

martedì 13 ottobre 2015

HL ITALIANO Foolproof di Greg Ip

Foolproof  di Greg Ip
  • finanza. summers: ormai le banche hanno gli strumenti x stabilizzare qls crisi...
  • finanza. minsky: gli interventi della fed hanno scongiurato molte crisi finanziarie ma lo hanno fatto alzando i rischi ovvro gonfiando  la bolla della grande crisi quella in cui tutti soccomberanno...
  • dal 1982 al 2007: calma piatta nella finanza. attivismo della fed. comportamenti ad alto rischio degli attori. la grande crisi decennale partita nel 2007…
  • le medicine rilassano il corpo. i rimedi rilassano i comportamenti...
  • la fiducia negli argini causa il disastro di katrina...
  • la fiducia in un euro permanente lo porta quasi a collassare...
  • la fiducia nei canali di scolo porta al disastro di fukushima...
  • quanti più sicuro è un argine tanti più danni farà l alluvione...
  • gli incendi sono dovuti al cambiamento climatico? forse. di sicuro gran parte di essi si spiega con la crescente efficienza dei soccorsi...
  • la paura è la più efficace misura di sicurezza...
  • le vittime dei freni antibloccaggio...
  • il caschetto dei giocatori ha mutato le fratture nn le h ridotte...
  • se il bimbo nn è nel suo seggiolino vai più prudente? allora significa che se sta nel seggiolino sei più spericolato...
  • più l ambiente è complesso più la catastrofe è possibile...
  • la storia del titanic: la nave inaffondabile...
  • la borsa non è un posto x vecchi: la memoria fa stare prudenti con profitti bassi e clienti in fuga...
  • tutto si fa in nome della stabilità. giusto studiare come arricchirsi ma giusto scoprire i segreti della vita sicura e della stabilità illusoria...
  • il desiderio di stabilità confliggere con quello di complessità e specializzazione.
  • il rischio è come un batterio: lo cauterizzi ma lui riemerge mutato altrove...
  • VAR value at risk: valuta soppesando la volatilitá passata: un lungo xiodo di stabilità spinge ad esporsi...
  • guaio: la fede nella storia passata...
  • europa: grande crisi frutto del grande successo: dopo l unione tassi bassi al sud.ma la moneta facile ha contribuito ad aggravare la crisi successiva...
  • tesi: l instabilitá nn deriva da cattivi comportamenti ma da periodi molto prolungati di stabilità. il moralismo ci fa xdere di vista qualcosa...
  • l illusione statistica: nel mondo delle conseguenze inintenzionali (negatività più rare e più intense) l illusione statistica può essere forte...
  • il trade off è positivo? nn lo sappiamo...
  • confronto con sam peltzman: in un mondo complesso l'effetto peltzman s'intensifica
  • confronto con taleb: nel mondo della sicurezza obbligatoria i cigni neri aumentano le loro probabilità.
continua

lunedì 11 maggio 2015

La finanza è utile?

Zingales pensa che sia difficile dimostralo, almeno per gran parte degli strumenti.

In effetti gran parte della finanza innovativa esiste per aggirare le regole. Più regole, più finanza inutile.