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venerdì 22 giugno 2018

PARLAMENTI POCO RAPPRESENTATIVI

Da una discussione su F.
Nel diritto commerciale il mandatario che riceve una delega limitata vede ristretto il suo campo d’azione, un concetto di buon senso facile da comprendere per chiunque. Si puo’ in qualche modo trasferire in politica?
Già oggi se il referendum non raggiunge un quorum prefissato in Costituzione verrà invalidato, dietro questa saggia regola c’è il concetto della rappresentanza limitata: una maggioranza estremamente ridotta, per quanto maggioranza relativa, non puo’ dettar legge a tutti!
Ora, l’elevata astensione alle elezioni politiche ci dice che il grado di rappresentanza del Parlamento eletto è basso e che quindi la sua potenziale azione andrebbe limitata a priori.
Come fissare un limite oggettivo all’azione di un Parlamento (e quindi di un Governo) poco rappresentativo? Per esempio limitando il budget a sua disposizione. Il budget è quel numerino che sta in fondo alle colonne del “dare” e dell’ “avere” del bilancio nazionale e che esprime la ricchezza del Paese intermediata dallo stato, per me quantifica in modo soddisfacente l’invasività dei governi. Potremmo stabilire un principio costituzionale per cui una legislatura eletta con un’astensione superiore all’ X%, oltre a dover rispettare il solito pareggio di bilancio, non potrà alzare il badget che eredita.

giovedì 1 marzo 2018

VOTO QUADRATO

La democrazia conta i voti senza pesarli, in che modo colmare questa evidente lacuna?
Per esempio, facendo pagare il diritto di accedere ai seggi. Tali diritti saranno comprati e venduti in una “camera di compensazione”. La vendita riguarderà solo il proprio voto. L’acquisto sarà libero (col solo vincolo della transazione unica) ad un prezzo destinato a salire in modo esponenziale.
Il prezzo esponenziale scongiura l’accaparramento e la negoziabilità consente alle minoranze con preferenze intense di far fuori le maggioranze con preferenze superficiali.
Pensate solo alla minoranza gay che si batte per una legge sul matrimonio omosessuale. O alla minoranza cattolica che si batte per ampliare il diritto all’ obiezione di coscienza.


Revolutionary ideas on how to use markets to bring about fairness and prosperity for allMany blame today's economic inequality, stagnation, and political instability on the…
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giovedì 9 febbraio 2017

Ventidue modi per limitare il potere dei peggiori

Come arginare le pessime politiche prodotte dalle democrazie a suffragio universale? Ecco delle soluzioni, alcune storiche, altre più innovative.
  1. Federalismo competitivo. Mette le istituzioni in concorrenza tra loro e consente di "votare con i piedi".
  2. Check and balance. Divide il potere in modo da creare una sorta di controllo reciproco (tanto per dire: la “fiducia” del Parlamento al Governo tradisce il principio).
  3. Costituzionalismo. Un documento costituzionale delimita a priori l'intervento politico.
  4. Common law. Il precedente giurisprudenziale ha forza di legge.
  5. Supermaggioranze. Più difficile approvare una legge che abrogarla.
  6. Disobbedienza civile. Dare più spazio all'obiezione di coscienza.
  7. Speculocrazia. Si vota sui valori, si scommette sulle credenze.
  8. Epistemocrazia. Suffragio limitato a chi supera certi esami.
  9. Demarchia. Possibilità di fare solo leggi astratte (in cui il soggetto sia solo il cittadino senza ulteriori caratterizzazioni).
  10. Mercati aperti. I mercati internazionali controllano l’operato dei politici attraverso la speculazione.
  11. Democrazia delle aste. Si vota con premi per chi soccombe e costi per chi prevale (vedi i casi nimby).
  12. Conflitto d'interessi. Togliere il voto ai dipendenti pubblici e ai fornitori della p.a.
  13. Voto negoziabile.
  14. Lobby. Più peso per le élite economica.
  15. Minimalismo. Pochi rappresentanti (una decina) facilmente controllabili.
  16. Secessione regolata. Possibilità di secedere.
  17. Voto incrociato. Una regione vota le leggi di spesa dell'altra e viceversa.
  18. Camera del no. Una camera con l'unica funzione di abrogare leggi.
  19. Legislatura del no. Una legislatura ogni tre che può solo abrogare leggi.
  20. Meno elezioni. Una legislatura ogni 10 anni.
  21. Kilovoto. Pagare per far pesare di più il proprio voto.
  22. Voto quadratico. I voti sono gratis fino ad un certo numero, poi si pagano con tariffe che crescono esponenzialmente.
  23. Dare peso all'astensioneun parlamento eletto con un’astensione superiore all’ X%, oltre a dover rispettare il solito pareggio di bilancio, non potrà alzare il budget che eredita.
  24. continua